Gruppi di lavoro fra il dire e il fare

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1 Gruppi di lavoro fra il dire e il fare In tutti gli ordini professionali sono presenti gruppi di lavoro, che sono utili strumenti per promuovere ed incentivare la nostra professione. Anche il regolamento del consiglio regionale siciliano, approvato nella seduta del 24 Gennaio 2014, prevede all art. 2, lettera M, l istituzione di commissioni e gruppi di lavoro, e all art. 19 ne esplicita la funzione e finalità. Vista la correttezza e il rispetto delle regole, nonché i criteri di trasparenza, spesso sottolineati, questo consiglio delibera nella seduta del 30 Settembre 2014, il regolamento per il funzionamento dei gruppi di lavoro. Innanzitutto una premessa: fin dall insediamento di tale consigliatura, abbiamo chiesto espressamente che per la costituzione dei gruppi di lavoro ci fossero gli avvisi sul sito dell Ordine, per dare la possibilità a tutti gli iscritti di proporre gruppi di lavoro o per farne parte come componenti. Inoltre, proprio perché quelli di AltraPsicologia sono sempre diffidenti e aggressivi, quando il Presidente ha proposto di nominare un consigliere coordinatore dei gruppi di lavoro, individuando il consigliere Dott. Pino Spitale, abbiamo espresso il nostro voto favorevole, per un incarico di euro l anno. Certo la cifra può sembrare eccessiva, ma

2 per un consigliere che ha il coordinamento di tutti i gruppi, con il compito di mantenere frequenti contatti con i consiglieri referenti d area, seguire i coordinatori dei singoli gruppi per monitorare sia la fase di costruzione che l attuazione del progetto e riferire in consiglio, l importo è all altezza. Cose molto belle vero? E il Presidente in una mail di questi giorni, inviata solo ai consiglieri, sottolinea che sono attivi 8 gruppi di lavoro e 4 commissioni e i colleghi coinvolti sono 105! WOW!! Ma cosa è successo in tutti questi mesi? C è un regolamento, va rispettato o no? La domanda è d obbligo e la rivolgiamo a tutti, visto che qualcuno, durante il consiglio ci dice che siamo troppo rigidi, precisi e magari eccessivamente vincolati al regolamento. Che bacchettoni che siamo: non fa nulla, in fondo, non c è nemmeno un regolamento per l utilizzo della carta di credito dell Ordine per le spese di rappresentanza, per cui tutte le spese possono rientrare nella rappresentanza. E pure quando il regolamento c è, come per i gruppi di lavoro, ci vuole flessibilità signori!

3 Mi concentro soprattutto su due articoli: il 4 e il 7. Art. 4: al componente che non partecipa alle riunioni per tre volte consecutive, verrà revocato l incarico. Art. 7: nel corso delle riunioni del gruppo di lavoro, il verbale viene redatto a cura del coordinatore che con cadenza trimestrale, provvede ad aggiornare con relazione scritta sullo stato di avanzamento dei lavori il CONSIGLIERE COORDINATORE, che a sua volta riferirà in consiglio. Il verbale della riunione testimonia il lavoro svolto, è un documento scritto che esplicita come sono stati affrontati i punti all o.d.g., e il prodotto finale dell incontro, ecco perché la quasi totale assenza che ho riscontrato è grave. Inizio a visionare le carpette che contengono tutta la documentazione dei gruppi di lavoro, ne esamino 7 su 8 gruppi avviati. Avevo con me un quaderno che pensavo di riempire con contenuti, estrapolati dai verbali delle riunioni, Appunto pensavo. Questa è la situazione: Coordinamento siciliano psicologi scolastici e DSA, quattro riunioni e nessun verbale. Primo gruppo di lavoro (l ordine di presentazione è casuale), tutto è a posto, due convocazioni e due verbali. Secondo gruppo di lavoro, ci sono tre assenze consecutive per ben 5 componenti, in base all art. 4 dovrebbero essere sostituiti e già da parecchio tempo visto che riguarda il Su 8 riunioni effettuate ci sono solo 3 verbali! Terzo gruppo di lavoro, ci sono tre assenze consecutive per 3 componenti, in base all art.4 dovrebbero essere sostituiti, anche qui già da parecchio tempo. I verbali sono inferiori rispetto alle riunioni svolte.

4 Quarto gruppo di lavoro, solo due riunioni nel 2015 e nessun verbale. Quinto gruppo di lavoro, quattro riunioni e un solo verbale. Sesto gruppo di lavoro, ci sono tre assenze consecutive per 2 componenti, in base all art.4 dovrebbero essere sostituiti. Cinque riunioni svolte e nessun verbale. Settimo gruppo di lavoro, ci sono tre assenze consecutive per 1 componente, in base all art.4 dovrebbe essere sostituito. Trovo 8 convocazioni nel 2015, 4 nel 2016 (praticamente una al mese) e nessun verbale! Consigliere coordinatore dei gruppi di lavoro, ca ma fari? C è un regolamento e deve essere rispettato, punto per punto. Lo so bene, siamo essere umani possiamo sbagliare tutti, appunto per questo, ti invito a lasciare l incarico che ti abbiamo affidato, con tanto di 7mila euro di impegno di spesa. Grazie! Colleghi cari è evidente che la mancanza di un adeguato coordinamento e rispetto delle regole danneggia prima di tutto i colleghi che fanno parte dei gruppi di lavoro, che con competenza, impegno e dedizione mettono a disposizione di tutti noi la loro professionalità e il loro tempo, tutto questo gratuitamente. A voi colleghi componenti dei gruppi di

5 lavoro va tutta la mia stima, il mio apprezzamento per il contributo che sicuramente avete fino oggi dato. Ma è arrivato il momento di voltare pagina! Caro Babbo Natale Caro Babbo Natale, quest anno non voglio chiederti regali ma solo grazie e magari qualche miracolo per tutti gli Psicologi. Forse non lo sai, ma solo in Sicilia siamo in e quasi sparsi in tutta Italia: vedi Freud cosa ha combinato? Allora prendi carta e penna, anzi un quaderno con tante righe e prendi nota: Caro Babbo Natale, allontana l ipotesi dell ECM obbligatorio per tutti i professionisti, perché, caro Babbo, solo un gruppo ristretto di colleghi lavora nella sanità, il resto è impegnato in altro: mi dici per favore che senso ha per uno psicologo del lavoro del lavoro aggiornarsi secondo un metodo che si chiama educazione continua in MEDICINA?!? Caro Babbo Natale, aiutaci a capire cosa sta facendo il CNOP, perché ancora in molti non l abbiamo capito. Custodisci il suo Presidente, donagli chiarezza e sintesi quando fa le interviste e visto che ci siamo fai anche che la pagina Facebook del CNOP scelga contenuti di maggiore qualità e non citazioni di pensieri di

6 autori che abbiamo già studiato all università. Per tacere, naturalmente, degli articoli da fonti discutibili come La Croce Caro Babbo Natale, fa che in Tv si parli di psicologia in maniera seria e scientifica, e non con discorsi da salotto casalingo, di una spicciola e banale psicologia o dello scandalo di Via della Stamperia vedi? Fa pure rima Fa che non ci siano diatribe fra psicologi e psicologi psicoterapeuti, e fra gli stessi psicoterapeuti per la dimostrazione che un approccio è migliore dell altro; la tecnica e il metodo sono come dei vestiti, ognuno indossa quello che vuole e che sente proprio, l importante è vestirsi bene. Ecco a proposito di vestiti: ci puoi aiutare con i counsellor? Lo so già vorresti in aiuto la befana. Il counselling è degli Psicologi, PUNTO! E non solo per quanto riguarda il disagio psichico. Sai, molti dicono che la nostra è una professione giovane: solo perché l Ordinamento della professione è del 1989, dobbiamo per questo invecchiare morti di fame? Siamo stati troppo illusi, promesse di concorsi nelle aziende sanitarie, nelle scuole, psicologo di base, territoriale, di palazzi e condomini.ma alla fine solo un pugno di mosche, anzi no psicoterapia per tutti e a caro prezzo.

7 Cosa diresti ad un giovane che vuole iscriversi a Psicologia? Sicuramente che non spenderà parecchi soldi in vitto, alloggio e trasporto visto che non si contano più i corsi di laurea in Psicologia: ormai sono in ogni Università, anzi fra poco, con la scusa di avviare nuovi corsi di laurea in Psicologia, apriranno nuovi Atenei Caro Babbo Natale, ho poi una richiesta strana, ma sai, qualcuno è sempre duro a comprendere: puoi regalarci la trasparenza in tutti gli Ordini? La legge è del 2013, è chiara, recita che tutti gli enti pubblici sono obbligati a pubblicare nei loro siti istituzionali, alla voce amministrazione trasparente, documenti, informazioni e dati, fruibili da tutti i cittadini senza autenticazione. Ma alcuni vogliono recitare e basta. Forse ti sarà arrivata all orecchio, caro Babbo: io sono di AltraPsicologia, non sono giovanissimo, sono un diversamente giovane, diciamo. Alcuni non sapendo come denigrarci, si ostinano a paragonarci ai 5 stelle In verità io mi offenderei se fossi stato paragonato alla DC per esempio, in cui i grandi nomi di prestigio per tanti anni non si sono curati della professione, riducendo il tutto ad una lobby impenetrabile. Alla fine, a ben pensarci, qualcosa con il 5 l abbiamo pure noi: libertà, legalità, solidarietà, indipendenza, etica. C è qualcosa di sbagliato in tutto questo? Forse per troppo tempo sono stati temi tenuti lontano dalla politica professionale

8 Lo so, vorresti capirci di più, attento però non pensare di iscriverti in Psicologia anche tu! GIUDICI ONORARI MINORILI, CONSIGLIERI ED ESPERTI: ruolo e funzione E stato di recente pubblicato, 06 Novembre 2015, il bando relativo alla nomina e conferma dei Giudici Onorari minorili per il triennio , da parte del Consiglio Superiore della Magistratura. Proviamo a fare un po di chiarezza e capire chi sono i giudici onorari, di cosa si occupano e perché anche gli Psicologi sono coinvolti nella selezione per la nomina di Giudice Onorario o Esperto del Tribunale di Sorveglianza. Il bando è rivolto all individuazione di esperti tecnici fra cui anche gli Psicologi. Il componente privato è un esperto tecnico, e solo dopo la Legge del 27 Dicembre 1956 n. 1441, agli artt. 4 e 5, può essere nominato anche lo Psicologo, in quanto viene introdotta una nuova disciplina, la psicologia, fino ad allora gli esperti erano considerati solo i cultori di biologia, psichiatria, antropologia criminale e pedagogia. Inoltre la Legge del 1956 stabilisce che i componenti privati degli organi giudiziari minorili debbano essere due, un uomo e una donna, e debbano avere almeno trent anni, normativa tutt oggi in vigore.

9 Il titolo di Giudice Onorario Minorile è riservato solo ai componenti privati del Tribunale per i minorenni, mentre per la sezione della Corte d appello per i minorenni il titolo è di Consigliere Onorario, invece nel Tribunale di Sorveglianza l appellativo è di Esperto. Il Tribunale per i Minorenni, istituito e disciplinato dal R.D. 20 luglio 1934 n convertito nella legge n. 835/35 e successive modificazioni, ha competenza territoriale su tutto il circondario della Corte di Appello o sezione di Corte d Appello. A livello nazionale operano 29 Tribunali per i Minorenni, con un organico di circa 782 magistrati, dei quali 600 circa sono onorari. Il Tribunale per i Minorenni (T.M.) è un organo specializzato dell amministrazione della giustizia, è un organo collegiale, composto da quattro giudici, due giudici professionali (c.d. togati) cioè il presidente e un giudice a latere e due giudici onorari, un uomo e una donna, cittadino benemerito dell assistenza sociale e cultore di biologia, psichiatria, antropologia criminale, pedagogia e psicologia (art. 2 del regio decreto legge 20 luglio 1934, n. 1404, e successive modificazioni). Per cui egli viene scelto in quanto portatore di una specifica competenza, congrua con la specializzazione del Tribunale per i minorenni Il T.M. esercita la giurisdizione in materia penale, civile ed amministrativa, cioè in tutte le decisioni che riguardano i minori, ove l interesse su questi ultimi è considerato importante e fondamentale. Il Giudice onorario per tutta la durata dell incarico, un triennio, è un Giudice a tutti gli effetti e, quindi, nell esercizio di tale attività, deve osservare i principi

10 deontologici del giudice di professione, cioè il Giudice togato. In camera di consiglio, il voto del giudice onorario o del consigliere onorario, ha lo stesso peso di quello del giudice togato: I compiti del Giudice Onorario nel giudizio e nell istruttoria. Il giudice onorario non è il consulente tecnico, il suo compito è quello di giudicare, vale a dire, la stessa funzione del Giudice togato, con la specifica che il giudizio di quest ultimo è dato sulla base delle norme giuridiche, mentre quello del Giudice onorario è dato sulla base delle conoscenze tecniche e scientifiche di cui egli è portatore. Ma i due giudizi si sommano, e formano un unica decisione: quella del tribunale, che è organo specializzato proprio perché a composizione mista. ecc.). Per preparare la decisione, è solitamente necessaria un attività istruttoria consistente, tra l altro, nell ascolto delle parti interessate (genitori, minore, operatori di comunità, altri attori a vario titolo coinvolti Fare istruttoria è un attività delicata, e per un giudice onorario può essere molto più difficile che prendere parte a una decisione collegiale. Nell istruttoria il giudice onorario è solo, ed agisce al fine di raccogliere tutti gli elementi necessari per la decisione collegiale. Nel fare istruttoria, il giudice onorario si deve confrontare con situazioni e ruoli per lui del tutto nuovi, e può commettere degli errori. Il più frequente è dimenticare che in quel momento egli è un Giudice e non un terapeuta, e nemmeno un supervisore dei servizi, e il suo lavoro non consiste in un colloquio clinico ma in un atto

11 processuale. Il Tribunale per i Minorenni in campo penale, giudica coloro che hanno commesso reati prima di compiere la maggiore età. I Giudici togati si aspettano dai Giudici Onorari, competenza tecnica, professionalità e continuo aggiornamento, in quanto le conoscenze specialistiche sono varie e molteplici, per scegliere insieme le soluzioni più idonee a favore del minore. In ogni Corte d appello c è un apposita sezione, denominata Sezione per i minorenni, che giudica sugli appelli presentati contro le decisioni del Tribunale per i minorenni, e che è presieduta da un presidente di sezione della stessa Corte. La Sezione per i minorenni, è un organo specializzato a composizione mista, composta da giudici togati (che in corte d appello si chiamano consiglieri) e da giudici onorari (che qui si chiamano consiglieri onorari). La Sezione per i minorenni giudica in composizione di cinque consiglieri, di cui tre togati (uno dei quali presiede il collegio giudicante) e due onorari. Pertanto, nei giudizi di appello gli onorari non sono più in parità (come nell udienza del tribunale per i minorenni), ma sono in minoranza. Ciò comporta la necessità di una loro partecipazione particolarmente attiva alle camere di consiglio, e la capacità di spiegare ai consiglieri togati, gli aspetti scientifici e tecnici di un determinato problema. Esperto tribunale di sorveglianza Il Tribunale di Sorveglianza svolge esclusivamente funzioni giurisdizionali a livello distrettuale, è composto da tutti i magistrati degli uffici di sorveglianza del distretto e da professionisti esperti in

12 psicologia, servizi sociali, pedagogia, psichiatria e criminologia nominati ogni tre anni dal CSM. In ogni Tribunale di Sorveglianza c è un organo decisionale, costituito da quattro componenti: il Presidente, uno dei Magistrati di Sorveglianza in servizio (sotto la cui giurisdizione ricade il condannato o il soggetto sulla cui posizione si deve deliberare) e da due esperti. Compiti del Tribunale di Sorveglianza: decidere sulla concessione della riabilitazione e della liberazione condizionale; applicare o meno misure alternative alla detenzione in carcere (detenzione domiciliare, libertà vigilata e affidamento in prova ai servizi sociali, lavoro esterno); provvedere sull estinzione della pena per esito positivo della misura e sul rinvio e la sospensione dell esecuzione della pena. Particolare importanza rivestono le decisioni del Tribunale di sorveglianza in merito alle misure alternative alla detenzione che possono definirsi un applicazione concreta della concezione della pena quale processo teso alla rieducazione del reo. Frocio, giù le mani dalla famiglia! Sul gender è stato detto e scritto tanto, da un lato bugie, menzogne e bufale, dall altro verità con riferimenti a studi condivisi con la comunità scientifica, e noi di

13 AltraPsicologia che per primi abbiamo fatto corretta informazione, tramite la pubblicazione di articoli e l organizzazione di incontri sul territorio per fare chiarezza in modo professionale e per avviare un sano e costruttivo confronto. Che la teoria o legge gender non esiste lo sappiamo già, anzi forse è meglio ribadirlo NON ESISTE, ci sono gli gender studies, cioè studi di genere che sono cosa ben diversa rispetto a quello che alcuni vogliono far credere. In tutta questa storia c è un aspetto che non può essere sottovalutato, e cioè gli effetti psicologici che la cattiva informazione produce. Genitori in ansia, paura che l innocenza del proprio figlio subisca un brusco arresto, angoscia per quello che può succedere a scuola, inquietudine per il futuro dove arriveremo!. Inutile negarlo si è scatenata una vera e propria psicosi collettiva, sembra che in questi casi venga fuori, emergendo dallo sfondo, la fragilità dell essere umano, che diventa vittima dell altro, di chi con interventi subdoli e intenti manipolatori causa scientemente terrore e paura. Basta guardare gli occhi di una mamma, che farebbe di tutto per il proprio figlio, ed accorgersi e sentire la paura che le scorre nelle vene, e constatare quanto dolore e sofferenza l uomo stesso è in grado di provocare, con l inganno e la falsità. Inutile negarlo, perché tutto gira attorno agli omosessuali (non sono malati ma vogliono sposarsi), ai gay (quelli trendy e modaioli), ai froci (quelli che fanno sesso, sodomiti e

14 fornicatori), intorno a quelli lì, insomma, che sono la rovina della famiglia tradizionale e la causa della fine del mondo, lo sterco di satana grida qualcuno. E sempre così: si inizia parlando di gender, si finisce a parlare dei froci. In una società accogliente e democratica come la nostra, essere diverso è sempre più difficile, ancora oggi una persona diversa deve lottare ogni giorno per raggiungere e mantenere il proprio benessere, perché è l altro che si ritiene normale, ad imporre lo stile di vita corretto e congruo al proprio credo! In fondo l art. 3 della Costituzione non è per noi umani: tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. Le chiamo le conseguenze del terrore, contenuti e significati che fanno davvero male dentro, che creano dolore e sofferenza psicologica, così come in questa conversazione con una mamma di un bambino di 8 anni, terrorizzata e spaventata: voglio sapere veramente cosa succede a mio figlio se fa l educazione sessuale a scuola. di cosa ha paura? (esitazione) e se mio figlio diventa (per lei è impronunciabile).frocio? consideriamo il caso che suo figlio fosse frocio, che farebbe? è mio figlio e lo amo con tutto il cuore, ho però paura degli altri, della società, del paese, forse gli direi di andarsene.

15 Sembra essere ritornati al 1935 quando S. Freud scrisse una lettera di risposta ad una mamma che gli aveva chiesto aiuto per il figlio omosessuale: deduco dalla tua lettera che tuo figlio è omosessuale. Sono molto colpito dal fatto che non utilizzi questo termine quando dai informazioni su di lui. Posso chiedere perché lo eviti? scrive Freud. L omosessualità non è di certo un vantaggio, ma non c è nulla di cui vergognarsi, non è un vizio, non è degradante, non può essere classificata come una malattia. In tutto questo tran tran dove sono i bambini? Ignari di quello che sta succedendo, di che becero mondo gli adulti gli stanno preparando, forse sono intenti a giocare da soli con lo smartphone, il tablet o la psp, ed i genitori fanno la stessa cosa. E di questo che dovremmo preoccuparci di più, di una solitudine sempre più dilagante, di quell amore puro, senza giudizi e pregiudizi, di cui stiamo perdendo traccia, di quell innocenza tipica dei piccoli che non comprendono le differenze, proprio perché non esistono! Tanto trasparente che non si vede! TRASPARENZA, troppe volte abbiamo sentito e usato questa parola ma in realtà che significa? Secondo il vocabolario della Treccani, con riferimento ad atti, comportamenti, situazioni, modi di procedere,

16 soprattutto nella vita pubblica e nei rapporti con la collettività, significa chiarezza, pubblicità, assenza di ogni volontà di occultamento e di segretezza. Come è noto a tutti, AltraPsicologia ha fatto della trasparenza uno dei cavalli di battaglia, forse perché negli anni di trasparenza ce n è stata poca? O forse trasparenza equivale a lealtà e giustizia? Di sicuro perché è uno dei principi base dell Associazione. Nel nostro programma, qui in Sicilia, era riportato proprio questo: La politica e il governo delle istituzioni devono essere al servizio dei cittadini e degli iscritti. Gli psicologi devono essere informati e poter partecipare attivamente alla vita degli Ordini professionali. Trasparenza e partecipazione non significa disordinata pubblicità di ogni atto e operazione, ma chiarezza e pieno rispetto della differenze di potere e responsabilità nelle istituzioni. Significa avere chiarezza sulle decisioni e ascoltare gli iscritti e i cittadini. La legislazione italiana intende, con il DECRETO LEGISLATIVO 14 marzo 2013, n. 33 riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni, che tutti gli enti pubblici sono obbligati a pubblicare nei loro siti istituzionali, alla voce amministrazione trasparente, documenti, informazioni e dati, fruibili da tutti i cittadini senza autenticazione. E stato detto TUTTI GLI ENTI PUBBLICI, e quindi la normativa riguarda anche gli Ordini Professionali, e per chi non lo sapesse ancora l Ordine è un ente pubblico non economico (D. Lgs. 3 febbraio 1993, n. 29).

17 Ciò che significa che TUTTI GLI ORDINI DEGLI PSICOLOGI, quindi anche quello siciliano, hanno l OBBLIGO di pubblicare sul sito istituzionale i bilanci, le delibere, i regolamenti e perché no, sarebbe fantastico, anche i verbali delle sedute di consiglio e non semplicemente un breve report. Visto che ad oggi nulla di tutto ciò è stato fatto, insieme al collega Caminita Dario, abbiamo presentato un interrogazione al Presidente dell Ordine degli Psicologi della Regione Siciliana, dove chiedevamo chiarimenti sul mancato adempimento. Durante la seduta del Consiglio del 31 Luglio 2015, il Presidente ha comunicato che si sta lavorando in merito e nel mese di Dicembre c.a. tutto sarà pubblicato sul sito. Come in un noto programma televisivo, abbiamo fatto un nodo e aspettiamo Dicembre 2015, ormai alle porte!