SEMINARIO FORMATIVO IL SISTEMA DI GETSIO- NE DELLE ATTIVITA DI COORDINAMNETO DELLE GRANDI OPERE

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1 SEMINARIO FORMATIVO IL SISTEMA DI GETSIO- NE DELLE ATTIVITA DI COORDINAMNETO DELLE GRANDI OPERE L UNIFORMITA DELLE AZIONI I COORDINAMENTO NEI CANTIERI DELLE INFRASTRUTTURE Svolgere i compiti di coordinatore della sicurezza in fase di progettazione (CSP) e in fase di esecuzione (CSE) ai sensi degli artt. 91 e 92 del D. Leg.vo 81/2008 (ex artt. 4 e 5 del D. Leg.vo 494/96 e successive varianti ed integrazioni) per la nuova linea C della Metropolitana di Roma è compito notevolmente impegnativo ed articolato. Il sottoscritto Ing. Gargiulo sta svolgendo questo ruolo dall inizio dei lavori del giugno Quale CSP ha riscontrato la impossibilità di redigere un unico Piano di Sicurezza e di Coordinamento (PSC) in considerazione della molteplicità dei lavori, della loro estensione e della non completa redazione del progetto esecutivo eseguita a più riprese per impedimenti vari, non ultimi gli scavi archeologici preventivi. La linea C è stata divisa in sette tratte funzionali T2, T3, T4, T5, T6A e T7 più il Deposito Graniti ove saranno ricoverate la vetture e sarà eseguita loro la necessaria manutenzione ordinaria e straordinaria (fig. 1). Man mano che sono stati redatti i progetti esecutivi delle tratte da T4 a T7 più il Deposito Graniti, ai quali ha contribuito anche l Ing. Gargiulo per le problematiche di sicurezza ed igiene del lavoro, dai medesimi per ogni tratta, è stato redatto il PSC con l intento di prevedere tutte le problematiche che si incontreranno nella realizzazione dell opera, nel rispetto del punto 2 dell allegato XV del D.Leg.vo 81/2008. Ovviamente tale proponimento potrà avere la sua effettiva attuazione fin quando non saranno rilevate delle situazioni, nella fase di esecuzione dei lavori, che vista la vastità dell appalto, non sono state contemplate gioco forza nella prima stesura dei PSC. Pertanto sicuramente i documenti richiederanno delle successive integrazioni ed esplicitazioni in linea con i dettami del Capo I, Titolo IV, del D. Leg.vo 81/2008 (ex. D.Leg.vo 494/96 e s.v.i.). Il sottoscritto Ing. Gargiulo è un convinto assertore delle notevoli utilità del D.Leg.vo 494/96 e s.v.i. che ritiene una svolta epocale sui criteri di gestione delle norme di sicurezza nel campo delle costruzioni, recepito quasi integralmente dal recente D. Leg.vo 81/2008. Ovviamente crede fermamente nell utilità del PSC redatto unitamente alla progettazione, dando ai progettisti utili informazioni sulle misure di sicurezza da attuare per la realizzazione dell opera e quindi sulle scelte progettuali e alle imprese affidatarie le indispensabili disposizioni per l esecuzione dei lavori, come realmente si stà eseguendo per la realizzazione della nuova linea C della Metropolitana di Roma, con notevolissimo impegno dell Ing. Gargiulo unitamente ai suoi collaboratori. Oltre alle inevitabili integrazioni dei PSC, questi ultimi devono essere completati dai Piani Operativi di Sicurezza (POS) delle imprese affidatarie ed esecutrici, che nell ottica di essere dei piani complementari di dettaglio dei PSC, dovrebbero avere una caratterizzazione più spinta dei PSC medesimi, in funzione delle scelte tecniche ed operative delle imprese affidatarie, aspetto che il CSE si propone di far rispettare in assoluto valutando la congruità di tutti i POS con i PSC. Purtroppo tale incombenza per l Ing Gargiulo risulta avere una certa difficoltà, poiché la scarsa cultura delle imprese affidatarie in materia di sicurezza ed igiene del lavoro, nonostante il positivo curriculum in numerosi casi, il non sufficiente impegno nella redazione dei POS ritenendoli superflui e solo adempimenti burocratici, fanno si che nella stragrande maggioranza dei

2 casi le imprese affidatarie ed esecutrici presentano elaborati generici redatti una tantum sempre allo stesso modo, senza analizzare il PSC, senza uno studio delle opere da realizzare, senza definire l organizzazione del lavoro, senza una concreta analisi delle condizioni di lavoro nel contesto specifico. Pertanto detti POS vengono, analizzati e respinti fin quando le imprese non presentano documenti accettabili. Solo a seguito dell approvazione dei POS il CSE dà l autorizzazione ad iniziare i lavori. L inadeguatezza dei POS, secondo l Ing. Gargiulo, non è riscontrabile solo negli appalti per la linea C. Essa è presente anche in altri appalti, ove eventualmente diversi Committenti, nella persona del CSE non hanno ritenuto necessario analizzare preventivamente i POS, non dando a detti elaborati il giusto peso. Per tale motivo nei lavori della linea C i titolari delle imprese affidatarie ed esecutrici, memori della passate esperienze, spesso sono rimasti sorpresi dalle richieste di ulteriori integrazioni ed esplicitazioni dei POS da parte del CSE, negando loro l autorizzazione ad iniziare il lavoro fin quando non sono stati presentati documenti accettabili. Un discorso a parte riguarda lo scavo meccanizzato delle gallerie con macchine denominate comunemente talpe tipo TBM, con camera di scavo sotto pressione per evitare nel modo più assoluto cedimenti del sottosuolo (fig. 2). Queste macchine, il cui costo è di circa 8 milioni di euro cadauna, sono altamente complesse con tecnologie all avanguardia, che richiedono una notevole professionalità per la messa in servizio e l utilizzo, variabili in funzione delle ditte che lo costruiscono. Pertanto il CSP Ing. Gargiulo pur avendo discreta esperienza nello scavo meccanizzato delle gallerie, non poteva produrre in merito degli esaustivi PSC, dovendosi rifare esclusivamente alle indicazioni della ditta costruttrice della TBM della linea C. Consapevole di tale condizione si è attivato presso detta ditta affinché essa a corredo delle macchine TBM, fornisca un manuale di Istruzioni delle sicurezza, che sarà considerato un vero e proprio completamento dei PSC. A tal riguardo sono stati effettuati alcuni sopralluoghi presso la ditta ove sono in fase di costruzione le macchine con l intento di prendere visione dei vari componenti che lo costituiscono e se necessario, nell ambito delle singole competenze, apportare eventuali migliorie in materia di sicurezza, da inserire in detto manuale. Mentre per le tratte da T4 a T7 più il Deposito Graniti si sta procedendo come descritto ed i lavori in gran parte sono già iniziati, per le tratte T2 e T3 sono in fase di esecuzione gli scavi archeologici di prima fase propedeutici alla stesura del progetto esecutivo della Metropolitana, con l apertura dei cantieri di archeologia nel centro di Roma (fig. 3), ove ipoteticamente dovranno insediarsi le future stazioni e i pozzi di ventilazione. Per ogni nuovo cantiere per lo scavo archeologico viene redatto il PSC nel pieno rispetto della normativa, con l analisi di dettaglio dei costi della sicurezza. Solo il fascicolo tecnico dell opera non è redatto poiché per i lavori di che trattasi non sono prevedibili futuri interventi di manutenzione. Per quanto riguarda l adempimento di CSE, l Ing. Gargiulo, in considerazione della grandezza dell opera si avvale di un pool di tecnici Ingegneri e Architetti, preventivamente formati, il cui numero aumento sempre più man mano che si aprono nuovi cantieri. Tale organizzazione è mirata ad ottenere un controllo giornaliero delle imprese affidatarie e dei lavori in ogni cantiere. I sopralluoghi vengono effettuati con l occasione dell apertura dei nuovi cantieri, quanto si insediano nuove imprese e massimo con cadenza settimanale in ogni cantiere. A seguito di o- gni sopralluogo, nella stragrande maggioranza dei casi, viene redatta nota di prescrizioni di a- dempimenti in materia di sicurezza ed igiene del lavoro per le imprese affidatarie ed esecutrici. Dall inizio dei lavori sono state redatte circa 1200 relazioni di osservazioni e prescrizioni. Quando le condizioni di lavoro sono state ritenute critiche per i lavoratori (pericoli gravi e imminenti) si procede alla loro sospensione mediante nota manoscritta rilasciata in cantiere controfirmata dai responsabili delle imprese affidatarie.

3 Ulteriori note manoscritte vengono rilasciate in cantiere qualora nelle aree di lavoro operano più imprese affidatarie ed esecutrici, con l intento di eseguire il loro coordinamento in modo da evitare interferenze di lavorazioni non compatibili fra loro con il generarsi di condizioni di pericolo per il personale. Tutte le note del CSE e quelle dei suoi collaboratori controfirmate per approvazione dal CSE, vengono inviate alle imprese affidatarie ed esecutrici interessate, per conoscenza al Committente ed al Responsabile dei Lavori e sono considerate aggiornamento di fatto in itinere dei PSC. C è da evidenziare con piacere che l Ing. Gargiulo nell attuazione dei suddetti adempienti, dopo un primo momento con qualche incomprensione, ha il pieno appoggio di tutte le figure professionali della Committenza. Il sottoscritto Ing. Gargiulo in quanto CSP e CSE, espressione della Committenza, evidenzia ancora che con l emanazione del D. Leg.vo 494/96 recepito quasi integralmente dal D. leg.vo 81/2008 come detto, quando tutti gli articoli che lo compongono sono interpretati ed applicati correttamente, effettivamente le condizioni di sicurezza nei cantieri migliorano. Egli ritiene che, tra gli altri, è stato introdotto il concetto che la sicurezza deve essere studiata fin dalla progettazione coinvolgendo in tal senso anche i progettisti tramite il CSP che dovrebbe essere in possesso della giusta formazione ed esperienza e che debba essere controllata continuamente durante l esecuzione dell opera tramite il CSE espressione della Committenza, che dovrebbe essere in possesso anch egli della giusta formazione ed esperienza. A tal riguardo si nutrono delle perplessità in merito alle 120 ore del corso a cui detti tecnici devono essere sottoposti secondo quando previsto dalla norma. Solo una specifica formazione in materia di sicurezza con notevole esperienza in campo maturata nel corso di anni, può conformare un tecnico con la dovuta sensibilità nella interpretazione delle variegate e mutevoli condizioni di lavoro nei cantieri per grandi opere. L Ing. Gargiulo ritiene inoltre che il PSC possa essere redatto correttamente ed avere una concreta importanza in fase di realizzazione delle opere, solo dopo un attento studio del progetto esecutivo, dal quale estrapolare le metodologie realizzative con la fasistica dei lavori descritta cronologicamente anche con numerosi disegni esplicativi come eseguito per la linea C (figg. 4 e 5). In effetti ritiene che l attenzione profusa per la redazione del progetto esecutivo con lo studio degli architetonici, le strutture, gli impianti con le relazioni di calcolo e descrittive, debba essere eguale a quella prestata per la redazione dei PSC e dei POS. Solo quando si raggiungerà tale mentalità si potrà dire che la sicurezza sia un elemento fondamentale per la realizzazione dei lavori memori che la vita umana è un bene incommensurabile non barattabile con alcun altro a- spetto su pur importante Per quanto riguarda la fase realizzativi delle opere, il CSE deve avere un controllo capillare e costante dei lavori in modo da intervenire tempestivamente in ogni occasione. Come detto dalla norma, egli deve anche aggiornare il PSC e deve valutare la congruità dei POS con il PSC. Per questi ultimi adempimenti occorre una maggiore cultura della sicurezza, altrimenti detti documenti risultano di scarsa efficacia senza apportare alcun beneficio alla sicurezza nei cantieri. Detti compiti possono essere assolti solo da un professionista al quale non devono essere affidati altri incarichi, di Direzione Lavori, ecc., come visto fare anche da grossi Committenti di rilevanza nazionale, poiché gli interessi del CSE spesso non collimano con quelli di altre figure professionali pur avendo lo stesso traguardo che è quello della realizzazione dell opera. Prot. 555/2008 Ing. Luigi Antonio Gargiulo

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