Regolamento Edilizio Comunale

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1 COMUNE di SAN COLOMBANO AL LAMBRO BORGO INSIGNE (Titolo Araldico) Provincia di MILANO Regolamento Edilizio Comunale Adottato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 35 del 10/07/2014 Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 54 del 25/09/2014 Entrato in vigore il 17/10/2014

2 Provincia di Milano pag. II INDICE TITOLO I DISPOSIZIONI GENERALI CAPO I Natura, finalità, oggetto, contenuti e procedura di approvazione del Regolamento Edilizio Sezione I - natura e finalità del regolamento edilizio art. 1 - Natura e finalità del regolamento edilizio pag. 1 Sezione II - oggetto, contenuti e procedura di approvazione del regolamento edilizio art. 2 - Oggetto del Regolamento Edilizio pag. 1 art. 3 - Contenuti del Regolamento Edilizio pag. 2 art. 4 - Procedura di approvazione del Regolamento Edilizio pag. 2 CAPO II Definizione degli interventi edilizi e titoli abilitativi Sezione I - definizioni degli interventi edilizi art. 5 - Definizioni degli interventi edilizi pag. 3 Sezione II - titoli abilitativi art. 6 - Trasformazioni soggette a permesso di costruire pag. 5 art. 7 - Attività edilizia libera pag. 5 art. 8 - Mutamenti di destinazione d'uso pag. 5 art. 9 - Interventi realizzabili mediante denuncia di inizio attività pag. 6 art Permesso di costruire in deroga pag. 6 TITOLO II NORME PROCEDURALI CAPO I L'iniziativa Sezione I - Soggetti art Provvedimenti abilitativi e denuncia di inizio attività pag. 8 art Autorizzazione paesaggistica pag. 9 art Piani attuativi pag. 9 art Certificati di agibilità pag. 9 Sezione II - Contenuti dell'istanza

3 Provincia di Milano pag. III art Domanda di permesso di costruire pag. 10 art Domanda di voltura pag. 10 art Modalità di presentazione della denuncia di inizio attività pag. 11 art Domanda di autorizzazione paesaggistica pag. 12 art Proposte di piani attuativi di iniziativa privata pag. 12 art Richiesta certificato di agibilità pag. 13 Sezione III - Documenti ed elaborati da allegare alle istanze art Documenti ed elaborati da allegare alle istanze pag. 14 art Permesso di costruire D.I.A. pag. 14 art Certificato di agibilità pag. 15 art Autorizzazione paesaggistica pag. 16 art Piani attuativi pag. 18 Sezione IV - Autocertificazione ed asseverazione art Autocertificazione pag. 20 art Asseverazione pag. 21 CAPO II Le fasi del procedimento amministrativo Sezione I - Fase di avvio art Presentazione dell'istanza pag. 21 art Responsabilità del procedimento pag. 22 Sezione II - Fase istruttoria art Denuncia di inizio attività pag. 22 art Permesso di costruire pag. 25 art Autorizzazione paesaggistica pag. 26 art Piani attuativi pag. 27 Sezione III - Fase decisionale art Permesso di costruire pag. 28 art Autorizzazione paesaggistica pag. 29 art Piani attuativi pag. 30 Sezione IV - Provvedimento finale art Provvedimento di Permesso di Costruire pag. 32 art Termine di inizio e ultimazione dei lavori pag. 32 art Rilascio del certificato di agibilità pag. 33 art Libretto d'uso e di manutenzione pag. 34 Sezione V - Fase integrativa dell'efficacia art Comunicazione del provvedimento pag. 35 art Pubblicazione del provvedimento pag. 35

4 Provincia di Milano pag. IV art Autorizzazione paesaggistica pag. 35 Sezione VI - Decadenza del titolo abilitativo art Decadenza del titolo abilitativo pag. 36 CAPO III Disciplina delle opere in c.a. ed a struttura metallica Sezione I Adempimenti, vigilanza, sanzioni art Adempimenti, vigilanza e sanzioni. pag. 37 CAPO IV Contributo di costruzione Sezione I - Contributo di costruzione art Contributo di costruzione pag. 39 Sezione II - Oneri di urbanizzazione art Oneri di urbanizzazione pag. 40 art Scomputo degli oneri di urbanizzazione pag. 42 Sezione III - Cessione aree per opere di urbanizzazione art Convenzione dei piani attuativi pag. 43 art Cessioni di aree per opere di urbanizzazione primaria pag. 44 Sezione IV - Costo di costruzione art Costo di costruzione pag. 44 Sezione V - Modalità di versamento del contributo di costruzione art Versamento oneri di urbanizzazione pag. 45 art Versamento costo di costruzione pag. 46 art Versamento smaltimento rifiuti pag. 47 CAPO V Semplificazione dei procedimenti amministrativi Sezione I - Conferenza dei servizi art Conferenza dei servizi tra strutture interne al Comune pag. 47 art Conferenza dei servizi tra amministrazioni diverse pag. 48 Sezione II - Sportello unico 1 - Sportello unico per le attività produttive art Ambito di applicazione pag. 48 art Definizione di impianti a struttura semplice pag. 49

5 Provincia di Milano pag. V art Struttura organizzativa pag. 49 art Procedimento mediante Conferenza dei servizi pag. 50 art Procedimento mediante autocertificazione pag. 51 art Verifica pag. 52 art Procedura di collaudo pag Sportello unico per l'edilizia art Sportello unico per l'edilizia pag. 54 Sezione III - Collaborazione tra privati e Comune art Parere preventivo pag. 55 art Indicazioni interpretative pag. 55 CAPO VI L'accesso ai documenti Sezione I - Fonti normative art Norme applicabili pag. 56 CAPO VII Vigilanza e sanzioni Sezione I - Fonti normative art Competenze e responsabilità pag. 56 art Sanzioni edilizie pag. 57 art Sanzioni amministrative a tutela del paesaggio pag. 58 art Determinazione delle variazioni essenziali pag. 58 Sezione II - Fasi del procedimento sanzionatorio art Avvio del procedimento pag. 59 art Fase istruttoria pag. 60 art Fase decisionale pag. 60 art Fase integrativa dell'efficacia pag. 60 art Fase di esecuzione d'ufficio pag. 61 TITOLO III LA COMMISSIONE DILIZIA CAPO I Composizione e nomina Sezione I Composizione art Composizione pag. 62

6 Provincia di Milano pag. VI Sezione II - Nomina e durata art Nomina e designazione pag. 62 art Scadenza pag. 62 Sezione III - Casi di incompatibilità art Incompatibilità pag. 62 art Conflitto d'interessi pag. 62 Sezione IV - Casi di decadenza dei commissari art Incompatibilità sopravvenuta pag. 62 art Assenza ingiustificate pag. 63 art Revoca mandato pag. 63 CAPO II Le attribuzioni Sezione I - Individuazione delle attribuzioni art Attribuzioni della Commissione pag. 63 art Pareri obbligatori ex lege pag. 63 art Altri pareri obbligatori pag. 63 Sezione II - Casi di esclusione del parere art Casi di esclusione del parere pag. 63 Sezione III - Ambito di valutazione art Modalità di valutazione della Commissione edilizia pag. 64 CAPO III Funzionamento Sezione I - Modalità di convocazione art Convocazione pag. 64 art Ordine del giorno pag. 64 Sezione II - Validità delle sedute e delle decisioni art Validità delle sedute e delle decisioni pag. 64 art Pubblicità delle sedute pag. 64 art Verbalizzazione pag. 64 art Sopralluogo pag. 64 Sezione III - Rapporto con le strutture organizzative del Comune art Rapporto tra Commissione Edilizia e strutture organizzative comunali Sezione IV - Compeni e rifusione spese legali pag. 65

7 Provincia di Milano pag. VII art Compensi pag. 65 art Rifusione spese legali pag. 65 TITOLO IV LA COMMISSIONE PER IL PAESAGGIO CAPO I Funzioni, composizione e nomina Sezione I - Funzioni e composizione art Funzioni pag. 65 art Composizione pag. 65 Sezione II Nomina e durata art Nomina e designazione pag. 66 art Scadenza pag. 66 Sezione III Casi di incompatibilità art Incompatibilità e decadenza pag. 66 art. 103-bis - Conflitto d interessi pag. 67 Art. 103-ter - Incompatibilità sopravvenuta Pag. 67 Art. 103-quater - Assenze ingiustificate Pag. 67 Art. 103-quinques - Revoca del mandato Pag. 67 CAPO II Competenze e criteri di valutazione Sezione I - Competenze art Competenze della Commissione pag. 68 art Casi di esclusione del parre pag. 69 Sezione II Criteri di valutazione art Criteri di valutazione pag. 69 CAPO III Funzionamento Sezione I Modalità di convocazione art Convocazione pag. 70 art Ordine del giorno pag. 71 Sezione II Validità delle sedute e delle decisioni art Validità delle sedute e delle decisioni pag. 71 art Pubblicità delle sedute pag. 71 art Verbalizzazione pag. 71

8 Provincia di Milano pag. VIII art Sopralluogo pag. 72 Sezione III- Rapporto con le strutture organizzative del Comune art Rapporto tra Commissione per il Paesaggio e strutture organizzative comunali pag. 72 Sezione IV Indennità e rifusione spese legali art Indennità pag. 72 art Rifusione spese legali pag. 73 TITOLO V NORME DI TUTELA DEL PATRIMONIO EDILIZIO ESISTENTE DI INTERESSE STORICO, ARCHITETTONICO, TIPOLOGICO O DOCUMENTARIO CAPO I Ambiti di applicazione e criteri generali di tutela Sezione I Ambito di applicazione art Ambiti di applicazione pag. 74 Sezione II - Criteri generali di tutela e prescrizioni di carattere edilizio art Criteri generali di tutela pag. 75 art Prescrizioni generali di carattere edilizio pag. 75 CAPO II Criteri di tutela specifici Sezione I - Modalità di esecuzione degli interventi art Interventi sulle strutture verticali pag. 76 art Interventi sulle strutture portanti orizzontali pag. 77 art Interventi sulle coperture pag. 77 art Abbaini e lucernari pag. 78 art Comignoli e canne fumarie pag. 78 art Canali di gronda e pluviali pag. 79 art Antenne e parabole pag. 80 art Pannelli solari, pompe di calore pag. 81 art Interventi sulle scale pag. 81 art Interventi sulle pareti esterne pag. 82 art Paramenti esterni, intonaci, tinteggiature pag. 83 art Serramenti esterni pag. 83 art Cavi elettrici e telefonici pag. 85 art Condutture di acqua, gas e simili pag. 86 art Contatori pag. 86 art Campanelli, citofoni, cassette postali pag. 87

9 Provincia di Milano pag. IX art Aree scoperte - Pavimentazioni pag. 87 art Elementi decorativi pag. 88 art Tende frangisole pag. 88 CAPO III Interventi nelle aree agricole Sezione I Prescrizioni e indirizzi generali art Prescrizioni e indirizzi generali pag. 89 TITOLO VI DISPOSIZIONI SULL'ATTIVITA' EDILIZIA CAPO I Ambiente Urbano Sezione I Insegne, cartelli pubblicitari, bacheche, tende art Insegne e mezzi pubblicitari pag. 91 art Ulteriori norme per le insegne nel centro storico pag. 93 art Targhe indicatrici di attività commerciali e di servizio pag. 93 art Bacheche pag. 95 art Tende esterne pag. 96 Sezione II - Spazi pubblici o ad uso pubblico art Disciplina del verde su aree pubbliche pag. 98 art Decoro degli spazi pubblici o ad uso pubblico pag. 102 art Chioschi, cabine telefoniche, edicole pag. 103 art Passaggi pedonali pag. 103 art Percorsi ciclabili pag. 104 art Spazi porticati pag. 104 art Occupazione degli spazi pubblici pag. 104 art Disciplina d uso del sottosuolo pag. 105 art Reti di servizi pubblici pag. 106 art Volumi tecnici ed impiantistici pag. 106 art Intercapedini e griglie di aerazione pag. 106 Sezione III Spazi privati art Accessi e passi carrabili pag. 107 art Strade private pag. 108 art Scarichi di acque reflue domestiche e acque di prima pioggia pag. 109 art Allacciamento alle reti impiantistiche pag. 109 art Apparati di ricezione delle trasmissioni radiotelevisive satellitari pag. 110 art Condizionatori ed apparecchiature tecnologiche pag. 112 art Recinzioni pag. 113 art Spazi inedificati pag. 115

10 Provincia di Milano pag. X art Sistemazioni esterne ai fabbricati pag. 115 art Toponomastica e segnaletica pag. 116 art Numeri civici pag. 116 CAPO II Requisiti delle costruzioni in rapporto all ambiente e allo spazio urbano Sezione I Inserimento ambientale delle costruzioni art Decoro delle costruzioni pag. 117 art Allineamenti pag. 118 art Spazi conseguenti ad arretramenti pag. 118 art Prospetti su spazi pubblici pag. 118 art Ombre portate pag. 120 art Sporgenze e aggetti pag. 120 art Portici e gallerie pag. 121 art Salubrità dei terreni edificabili pag. 121 art Disciplina del colore pag. 123 art Disciplina dell uso dei materiali di finitura pag. 123 art Disciplina del verde su aree private pag. 124 Sezione II Manutenzione ed interventi di adeguamento delle costruzioni art Manutenzione e revisione periodica delle costruzioni pag. 127 CAPO III Requisiti delle costruzioni in rapporto agli spazi fruibili Sezione I Requisiti di comfort ambientale art Qualità dell aria in spazi confinati pag. 128 art Ventilazione naturale pag. 129 art Ventilazione attivata pag. 129 art Illuminazione naturale pag. 130 art Illuminazione artificiale pag. 131 art Controllo del soleggiamento pag. 131 art Comfort igrotermico pag. 132 art Comfort acustico pag. 132 Sezione II Requisiti spaziali art Caratteristiche dimensionali delle unità immobiliari pag. 133 art Cortili, cavedi, patii pag. 135 art Locali sottotetto pag. 135 art Spazi di cantinato e sotterraneo pag. 136 art Boxes ed autorimesse pag. 137 Sezione III Requisiti funzionali art Dotazione di servizi pag. 137 art Spazi di cottura pag. 137

11 Provincia di Milano pag. XI art Flessibilità distributiva pag. 137 art Flessibilità impiantistica pag. 138 art Accessibilità pag. 138 CAPO IV Disposizioni per favorire il superamento e l'eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati, pubblici e privati aperti al pubblico. Sezione I Finalità e obiettivi, norme di riferimento, campo di applicazione art Finalità e obiettivi pag. 138 art Norme di riferimento pag. 139 art Definizione di barriera architettonica e localizzativa pag. 139 art Campo di applicazione pag. 140 Sezione II Disposizioni per il rilascio del titolo edilizio abilitativo art Titolo edilizio abilitativo pag. 140 art Alloggi di edilizia residenziale abitativa pag. 141 art Titolo edilizio abilitativo in deroga agli strumenti urbanistici vigenti pag. 141 art Titolo edilizio abilitativo in deroga alle prescrizioni tecniche pag. 142 art Variazione della destinazione d uso degli immobili pag. 142 art Documentazione ed elaborati tecnici pag. 143 art Dichiarazione di conformità pag. 143 Sezione III Ulteriori disposizioni per edifici pubblici e privati aperti al pubblico art Edifici pubblici o privati aperti al pubblico pag. 143 Sezione IV Adeguamento funzionale degli immobili per le esigenze dei disabili art Adeguamento funzionale degli immobili per le esigenze dei disabili pag. 144 Sezione V Norme tecniche art Aree e percorsi pedonali pag. 144 art Parcheggi pag. 145 art Costruzioni edilizie: prescrizioni generali pag. 146 art Costruzioni edilizie: prescrizioni specifiche pag. 150 art Attrezzature pubbliche pag. 152 art Prescrizioni per le aree a verde attrezzato pag. 152 art Simbolo di accessibilità pag. 154

12 Provincia di Milano pag. XII CAPO V Norme per il risparmio energetico ed idrico negli edifici e per la riduzione delle emissioni inquinanti e climalteranti Sezione I Norme e requisiti per il risparmio energetico art Ambito di applicazione pag. 154 art Certificazione energetica degli edifici pag. 154 art Miglioramento termico degli edifici pag. 155 art Valorizzazione delle fonti energetiche rinnovabili pag. 157 art Sistemi di produzione, di termoregolazione e contabilizzazione del calore pag. 158 art Efficienza degli impianti elettrici pag. 160 art Inquinamento luminoso pag. 160 art Inquinamento elettromagnetico interno (50 Hz) pag. 160 Sezione II Contenimento dei consumi idrici art Reti di distribuzione dell acqua per uso idrosanitario pag. 161 art Contabilizzazione dei consumi di acqua potabile pag. 162 art Dispositivi per regolamentazione del flusso delle cassette di scarico pag. 162 art Alimentazione cassette di scarico con acque grigie pag. 163 art Utilizzo delle acque meteoriche pag. 163 CAPO VI Realizzazione degli interventi Sezione I Disciplina delle opere art Requisiti delle costruzioni pag. 164 art Richiesta e consegna punti fissi pag. 164 art Inizio dei lavori pag. 165 art Disciplina del cantiere pag. 166 art Recinzione di cantiere e opere provvisionali pag. 168 art Sistemazione e bonifica delle aree edificabili pag. 169 art Sicurezza del cantiere pag. 170 art Disposizioni per la prevenzione dei rischi di caduta dall alto pag. 170 art Scavi e demolizioni pag. 173 art Conferimento dei materiali di risulta pag. 175 art Rinvenimenti pag. 175 art Ultimazione dei lavori pag. 175 art Manomissione del suolo pubblico pag. 176

13 Provincia di Milano pag. XIII CAPO VII Modalità di predisposizione dei progetti Sezione I Unificazione grafica art Modalità di rappresentazione grafica pag. 179 Sezione II Criteri di rappresentazione dell inserimento ambientale art Rappresentazione del contesto ambientale pag. 179 Sezione III Elenco degli elaborati grafici e degli elementi di dimensionamento soggetti a verifica tecnica art Documentazione tecnica pag. 181 Sezione IV Indice dei capitoli della relazione illustrativa e degli allegati di calcolo art Relazione illustrativa pag. 186 TITOLO VII NORME FINALI E TRANSITORIE CAPO I Durata del Regolamento Edilizio Sezione I Durata e modifiche al Regolamento Edilizio art Durata e modifiche al regolamento edilizio pag. 187 art Testi coordinati pag. 187 CAPO II Rapporti tra Regolamento Edilizio e le N.T.A. del P.R.G. Sezione I Modifiche al Regolamento Edilizio e alle N.T.A. del P.R.G. art Modifiche al regolamento edilizio e alle N.T.A. del P.R.G. pag. 187 CAPO III Norme transitorie e finali Sezione I Norme transitorie art Norma transitoria pag. 188 Sezione II Norme finali art Validità dei riferimenti alle norme citate nel Regolamento pag. 188 art Rinvio a leggi e regolamenti pag. 189 art Modulistica di riferimento pag. 189 art Violazioni al presente Regolamento pag. 189 art Abrogazione di norme preesistenti pag. 189 art Entrata in vigore del Regolamento pag. 190

14 Provincia di Milano pag. 1 TITOLO I DISPOSIZIONI GENERALI CAPO I Natura, finalità, oggetto, contenuti e procedura di approvazione del Regolamento Edilizio Sezione I - natura e finalità del regolamento edilizio Articolo 1 Natura e finalità del regolamento edilizio 1. In forza dell art. 117, comma 6, della Costituzione e dell art. 3 del Decreto Legislativo 18 agosto 2000 n. 267 ed in conformità alla legislazione regionale vigente, è adottato il presente Regolamento che è atto normativo, avente i caratteri della generalità ed astrattezza. 2. Le norme del presente Regolamento sono finalizzate al perseguimento di un ordinato sviluppo edilizio, nel rispetto delle esigenze tecnico-estetiche, igienico sanitarie, di sicurezza e di vivibilità degli immobili e delle loro pertinenze, nonché a garantire sia la tutela di valori architettonici ed ambientali, sia il decoro e l igiene cittadina. Sezione II - oggetto, contenuti e procedura di approvazione del regolamento edilizio Articolo 2 Oggetto del regolamento edilizio 1. Il presente Regolamento, in conformità alla legislazione statale e regionale, agli strumenti urbanistici vigenti, alle altre leggi in materia edilizia ed alle disposizioni sanitarie vigenti, definisce e disciplina l attività edilizia del territorio comunale urbano ed extraurbano, nonché le procedure e le responsabilità amministrative di verifica e controllo. 2. Disciplina le modalità costruttive, con particolare riguardo al rispetto delle normative tecnicoestetiche, igienico-sanitarie, di sicurezza e vivibilità degli immobili e delle pertinenze degli stessi, ed indica gli interventi sottoposti al parere preventivo della Commissione edilizia. 3. Regola, inoltre, lo svolgimento delle attività subdelegate al Comune in materia paesaggistica.

15 Provincia di Milano pag. 2 Articolo 3 Contenuti del Regolamento edilizio 1. Il presente Regolamento contiene sia disposizioni di carattere obbligatorio, anche recepite dalla normativa nazionale e regionale, sia linee guida dirette ad orientare la progettazione e l esecuzione dell attività edilizia e al conseguimento del decoro cittadino. 2. Ai sensi dell'art. 28 della Legge Regionale 11 marzo 2005 n. 12, il regolamento edilizio comunale disciplina: a) le modalità di compilazione dei progetti di opere edilizie, nonché i termini e le modalità per il rilascio del permesso di costruire, ovvero per la presentazione della denuncia di inizio attività; b) le modalità di compilazione dei progetti di sistemazione delle aree libere da edificazione e delle aree verdi in particolare e le modalità per la relativa valutazione; c) le modalità per il conseguimento del certificato di agibilità; d) le modalità per l'esecuzione degli interventi provvisionali di cantiere, in relazione alla necessità di tutelare la pubblica incolumità e le modalità per l'esecuzione degli interventi in situazioni di emergenza; e) la vigilanza sull'esecuzione dei lavori, in relazione anche alle disposizioni vigenti in materia di sicurezza; f) la manutenzione e il decoro degli edifici, delle recinzioni prospicienti ad aree pubbliche e degli spazi non edificati; g) l'apposizione e la conservazione dei numeri civici, delle targhe con la toponomastica stradale, delle insegne, delle strutture pubblicitarie e di altri elementi di arredo urbano; h) le norme igieniche di particolare interesse edilizio, in armonia con il regolamento locale di igiene; i) la composizione e le attribuzioni della commissione edilizia; j) la composizione e le attribuzioni della commissione per il paesaggio. 3. Il regolamento edilizio non contiene norme di carattere urbanistico che incidano sui parametri urbanistico-edilizi previsti dagli strumenti della pianificazione comunale. Art. 4 Procedura di approvazione del regolamento edilizio 1. Il regolamento edilizio è adottato e approvato dal Consiglio Comunale con la procedura di seguito riportata, per come prevista dai commi 1, 2, 3 e 4 dell'articolo 14 della Legge Regionale 11 marzo 2005 n. 12, e previa acquisizione del parere sulle norme di carattere igienico-sanitario da parte dell'autorità competente; il parere deve essere reso entro sessanta giorni dalla richiesta, trascorsi i quali il parere si intende reso favorevolmente. 2. La deliberazione di adozione è depositata per quindici giorni consecutivi nella segreteria comunale, unitamente a tutti gli elaborati; del deposito è data comunicazione al pubblico

16 Provincia di Milano pag. 3 mediante avviso affisso all albo pretorio. 3. Durante il periodo di pubblicazione, chiunque ha facoltà di prendere visione degli atti depositati e, entro quindici giorni decorrenti dalla scadenza del termine per il deposito, può presentare osservazioni. 4. Entro sessanta giorni dalla scadenza del termine di presentazione delle osservazioni, a pena di inefficacia degli atti assunti, il Consiglio Comunale approva il Regolamento Edilizio decidendo nel contempo sulle osservazioni presentate. CAPO II Definizioni degli interventi edilizi e titoli abilitativi Sezione I - definizioni degli interventi edilizi Articolo 5 Definizioni degli interventi edilizi 1. Ai fini del presente regolamento si intendono per: a) interventi di manutenzione ordinaria, gli interventi edilizi che riguardano le opere di riparazione, rinnovamento e sostituzione delle finiture degli edifici e quelli necessari ad integrare o mantenere in efficienza gli impianti tecnologici esistenti, anche con l impiego di materiali diversi, purchè i predetti materiali risultino compatibili con le norme e i regolamenti comunali vigenti; b) interventi di manutenzione straordinaria, le opere e le modifiche riguardanti il consolidamento, il rinnovamento e la sostituzione di parti anche strutturali degli edifici, la realizzazione ed integrazione dei servizi igienico-sanitari e tecnologici, nonché le modificazioni dell assetto distributivo di singole unità immobiliari. Sono di manutenzione straordinaria anche gli interventi che comportino la trasformazione di una singola unità immobiliare in due o più unità immobiliari, o l aggregazione di due o più unità immobiliari in una unità immobiliare; c) interventi di restauro e di risanamento conservativo, gli interventi edilizi rivolti a conservare e recuperare l organismo edilizio e ad assicurarne la funzionalità mediante un insieme sistematico di opere che, nel rispetto degli elementi tipologici, formali e strutturali dell organismo stesso, ne consentano destinazioni d uso con essi compatibili. Tali interventi comprendono il consolidamento, il ripristino e il rinnovo degli elementi costitutivi dell edificio, l inserimento degli elementi accessori e degli impianti richiesti dalle esigenze dell uso, l eliminazione degli elementi estranei all organismo edilizio; d) interventi di ristrutturazione edilizia, gli interventi rivolti a trasformare gli organismi edilizi mediante un insieme sistematico di opere che possono portare ad un organismo edilizio in tutto o in parte diverso dal precedente. Tali interventi comprendono il ripristino o la

17 Provincia di Milano pag. 4 sostituzione di alcuni elementi costitutivi dell edificio, l eliminazione, la modifica e l inserimento di nuovi elementi ed impianti. Nell ambito degli interventi di ristrutturazione edilizia sono ricompresi anche quelli consistenti nella demolizione e ricostruzione parziale o totale nel rispetto della volumetria e della superficie lorda di pavimento preesistenti, fatte salve le sole innovazioni necessarie per l adeguamento alla normativa antisismica; e) interventi di nuova costruzione, quelli di trasformazione edilizia e urbanistica del territorio non rientranti nelle categorie definite alle lettere precedenti e precisamente: 1) la costruzione di manufatti edilizi fuori terra o interrati, ovvero l ampliamento di quelli esistenti all esterno della sagoma esistente, fermo restando, per gli interventi pertinenziali, quanto previsto al numero 6; 2) gli interventi di urbanizzazione primaria e secondaria realizzati da soggetti diversi dal comune; 3) la realizzazione di infrastrutture e di impianti, anche per pubblici servizi, che comporti la trasformazione in via permanente di suolo inedificato; 4) l installazione di torri e tralicci per impianti radio-ricetrasmittenti e di ripetitori per i servizi di telecomunicazione; 5) l installazione di manufatti leggeri, anche prefabbricati, e di strutture di qualsiasi genere, quali roulottes, campers, case mobili, imbarcazioni, che siano utilizzati come abitazioni, ambienti di lavoro, oppure come depositi, magazzini e simili e che non siano diretti a soddisfare esigenze meramente temporanee; 6) gli interventi pertinenziali che gli atti di pianificazione territoriale e i regolamenti edilizi, anche in relazione al pregio ambientale paesaggistico delle aree, qualifichino come interventi di nuova costruzione, ovvero che comportino la realizzazione di un volume superiore al 20 per cento del volume dell edificio principale; 7) la realizzazione di depositi di merci o di materiali, la realizzazione di impianti per attività produttive all aperto ove comportino l esecuzione di lavori cui consegua la trasformazione permanente del suolo inedificato. f) interventi di ristrutturazione urbanistica, quelli rivolti a sostituire l esistente tessuto urbanistico-edilizio con altro diverso, mediante un insieme sistematico di interventi edilizi, anche con la modificazione del disegno dei lotti, degli isolati e della rete stradale. 2. Resta ferma la definizione di restauro prevista dall articolo 29, comma 4, del d.lgs 42/2004. Sezione II - titoli abilitativi Art. 6 Trasformazioni soggette a permesso di costruire 1. Tutti gli interventi di trasformazione urbanistica ed edilizia del territorio sono subordinati a permesso di costruire, fatto salvo quanto disposto dal successivo articolo 9.

18 Provincia di Milano pag Per le opere pubbliche del comune, la deliberazione di approvazione del progetto, assistita dalla relativa validazione ai sensi dell articolo 47 del decreto del Presidente della Repubblica 21 dicembre 1999, n. 554 (Regolamento di attuazione della legge quadro in materia di lavori pubblici 11 febbraio 1994, n. 109 e successive modificazioni), ha i medesimi effetti del permesso di costruire (art. 33, comma 3, della Legge Regionale n. 12/2005). Art. 7 Attività edilizia libera 1. Nel rispetto delle normative di settore, aventi incidenza sulla disciplina dell attività edilizia, della sicurezza del cantiere, della sicurezza degli impianti e, in particolare, delle disposizioni contenute nel d.lgs. 42/2004, i seguenti interventi possono essere eseguiti senza titolo abilitativo: a) interventi di manutenzione ordinaria; b) interventi volti all eliminazione di barriere architettoniche che non comportino la realizzazione di rampe o di ascensori esterni, ovvero di manufatti che alterino la sagoma dell edificio; c) opere temporanee per attività di ricerca nel sottosuolo che abbiano carattere geognostico o siano eseguite in aree esterne al centro edificato; d) realizzazione di coperture stagionali destinate a proteggere le colture; e) strutture temporanee di cantiere. Art. 8 Mutamenti di destinazione d'uso 1. Costituisce destinazione d uso di un edificio la funzione o il complesso di funzioni ammesse dagli strumenti urbanistici. E principale la destinazione d uso qualificante; è complementare o accessoria o compatibile la destinazione d uso che integra o rende possibile la destinazione d uso principale. 1. I mutamenti di destinazione d uso di immobili non comportanti la realizzazione di opere edilizie, purché conformi alle previsioni urbanistiche comunali ed alla normativa igienico-sanitaria, sono soggetti esclusivamente a preventiva comunicazione dell interessato al comune, ad esclusione di quelli riguardanti unità immobiliari o parti di esse, la cui superficie lorda di pavimento non sia superiore a centocinquanta metri quadrati, per i quali la comunicazione non è dovuta. Sono fatte salve le previsioni dell articolo 20, comma 1, del d.lgs. 42/2004 in ordine alle limitazioni delle destinazioni d uso dei beni culturali. 2. Qualora la destinazione d uso sia comunque modificata nei dieci anni successivi all ultimazione dei lavori, è dovuto il contributo di costruzione nella misura massima corrispondente alla nuova destinazione, determinata con riferimento al momento dell intervenuta variazione.

19 Provincia di Milano pag Per i mutamenti di destinazione d uso di immobili, con o senza esecuzione di opere, si rimanda alla disciplina di cui alla Parte II, Titolo I, Capo VI, della Legge Regionale 11 marzo 2005 n. 12. Art. 9 Interventi realizzabili mediante denuncia di inizio attività 1. Chi ha titolo per presentare istanza di permesso di costruire ha facoltà, alternativamente e per gli stessi interventi di trasformazione urbanistica ed edilizia, di inoltrare al comune denuncia di inizio attività, fatta eccezione per gli interventi edificatori nelle aree destinate all agricoltura disciplinati dagli articoli 59 e 60 della legge regionale 11 marzo 2005 n Nel caso di interventi assentiti in forza di permesso di costruire, è data facoltà all interessato di presentare denuncia di inizio attività per varianti che non incidano sui parametri urbanistici e sulle volumetrie, che non modifichino la destinazione d uso e la categoria edilizia, non alterino la sagoma dell edificio e non violino le eventuali prescrizioni contenute nel permesso di costruire. Ai fini dell attività di vigilanza urbanistica ed edilizia, nonché ai fini del rilascio del certificato di agibilità, tali denunce di inizio attività costituiscono parte integrante del procedimento relativo al permesso di costruire dell intervento principale e possono essere presentate prima della dichiarazione di ultimazione dei lavori. Art. 10 Permesso di costruire in deroga 1. Il permesso di costruire in deroga agli strumenti di pianificazione è rilasciato esclusivamente per edifici ed impianti pubblici o di interesse pubblico, previa deliberazione del Consiglio comunale e senza necessità di preventivo nulla-osta regionale. 2. La deroga, nel rispetto delle norme igieniche, sanitarie e di sicurezza, può riguardare esclusivamente i limiti di densità edilizia, di altezza e di distanza tra i fabbricati stabiliti dal piano delle regole e dai piani attuativi. 3. La deroga può essere assentita ai fini dell abbattimento delle barriere architettoniche e localizzative, nei casi ed entro i limiti indicati dall articolo 19 della legge regionale 20 febbraio 1989, n. 6 (Norme sull eliminazione delle barriere architettoniche e prescrizioni tecniche di attuazione). 4. Dell avvio del procedimento viene data comunicazione agli interessati ai sensi dell articolo 7 della legge 241/ Il procedimento di cui al Titolo II, Capo II, del presente regolamento, relativo al permesso di costruire, si applica anche al procedimento per il rilascio del permesso di costruire in deroga agli strumenti di pianificazione, a seguito dell'approvazione della deliberazione consiliare di cui al comma 1.

20 Provincia di Milano pag. 7 TITOLO II NORME PROCEDURALI CAPO I L iniziativa Sezione I - Soggetti Articolo 11 Provvedimenti abilitativi e denuncia di inizio attività 1. Sono legittimati a presentare domanda di provvedimento abilitativo (permesso di costruire), nonché a presentare la denuncia di inizio attività (D.I.A.), i seguenti soggetti: a) il proprietario; nel caso di comproprietà, pro quota indivisa, la domanda deve essere firmata da tutti i comproprietari; b) l amministratore del condominio per quanto riguarda i beni comuni; c) il singolo condomino, previo consenso dell'assemblea condominiale, quando l intervento avviene su parti comuni; d) il rappresentante volontario del proprietario, laddove nominato, con l indicazione della procura; e) il rappresentante legale del proprietario; f) il titolare di diritto di superficie; g) l usufruttuario, nei limiti di cui all art. 986 c.c.; h) l enfiteuta; i) il titolare del diritto di servitù, sia volontaria che coattiva, limitatamente alle opere necessarie per l esercizio della servitù; l) l affittuario di fondo rustico, limitatamente alle opere consentite in base al titolo vantato, secondo quanto prevede la legge 3 maggio 1982, n. 203; m) il concessionario di terre incolte per il miglioramento dei fabbricati rurali e delle case di abitazione; n) il beneficiario di decreto di occupazione d'urgenza; o) il concessionario di miniere, limitatamente alle opere necessarie all esercizio dell attività in concessione; p) il conduttore o l affittuario, nel caso in cui in base al contratto abbia la facoltà, espressamente conferitagli dal proprietario, di eseguire interventi edilizi; q) colui che abbia ottenuto dall Autorità Giudiziaria provvedimento, di qualunque natura, che lo legittimi all esecuzione di interventi edilizi su fondi altrui;

21 Provincia di Milano pag. 8 r) colui che ha ottenuto il godimento di beni immobili appartenenti al demanio. 2. I soggetti legittimati a presentare istanza di permesso di costruire, oppure a presentare denuncia di inizio attività, sono altresì legittimati a presentare domanda per ottenere i pareri o i provvedimenti autorizzatori nei procedimenti o nei subprocedimenti relativi, fatto comunque salvo quanto previsto al successivo art. 12. Articolo 12 Autorizzazione paesaggistica 1. Sono legittimati a presentare istanza di autorizzazione paesaggistica, secondo quanto prevede l'art. 146 del Decreto Legislativo 22 gennaio 2004 n. 42 ("Codice dei beni culturali e del paesaggio, ai sensi dell'art. 10 della legge 6 luglio 2002 n. 137"), il proprietario, il possessore o il detentore del bene che si intende trasformare. 2. In conformità a quanto disposto dal medesimo art. 146 del D.Lgs. 42/2004, l'autorizzazione paesaggistica è, in ogni caso, preliminare all'avvio dei procedimenti edilizi per gli interventi da eseguirsi su aree vincolate paesaggisticamente. Essa costituisce atto distinto e presupposto degli altri titoli legittimanti l'intervento edilizio ed i lavori non possono essere iniziati in difetto di essa. Articolo 13 Piani attuativi 1. Sono legittimati a presentare proposta di piani attuativi di iniziativa privata i titolari del diritto di proprietà o del diritto di superficie di tutte le aree comprese nel piano. 2. La proposta di piano attuativo di cui al comma precedente può essere presentata anche dagli usufruttuari previo assenso dei proprietari. 3. Per la presentazione del piano attuativo, ai sensi dell art. 12 della Legge Regionale 11 marzo 2005 n. 12, è sufficiente il concorso dei proprietari degli immobili interessati rappresentanti la maggioranza assoluta del valore di detti immobili in base all imponibile catastale risultante al momento della presentazione del piano. 4. Le previsioni contenute nei piani attuativi e loro varianti hanno carattere vincolante e producono effetti diretti sul regime giuridico dei suoli.

22 Provincia di Milano pag. 9 Articolo 14 Certificati di agibilità 1. Sono legittimati a chiedere il rilascio del certificato di agibilità tutti i soggetti intestatari dei provvedimenti abilitativi di cui ai precedenti articoli o comunque legittimati alla realizzazione di opere per le quali sia richiesta tale certificazione di conformità alla normativa igienico-sanitaria. Sezione II - Contenuti dell'istanza Articolo 15 Domanda di permesso di costruire 1. La domanda di permesso di costruire, indirizzata alla competente struttura comunale, ovvero, laddove costituito, allo sportello unico per l'edilizia, deve contenere tutti i seguenti dati: a) generalità e codice fiscale del richiedente, nel caso di soggetto collettivo (società, ente, condominio) è necessario anche indicare le generalità della persona fisica che rappresenta il soggetto collettivo o che, comunque, è legittimata a presentare la domanda in base allo statuto o a specifico atto deliberativo da indicare nella domanda; b) generalità e codice fiscale del progettista, con indicazione dell Ordine o del Collegio professionale di appartenenza; c) ubicazione ed estremi catastali dell immobile oggetto dell intervento con la specificazione: - della zona urbanistica in cui l immobile oggetto dell intervento insiste; - di eventuali vincoli ambientali, monumentali, o di altra natura (idrogeologico, sismico, ecc.), che gravano sull immobile oggetto dell intervento; d) descrizione sommaria dell intervento, con l indicazione della qualificazione dell intervento stesso; e) nel caso di interventi di nuova costruzione o di ampliamento e soprelevazione, vanno indicati anche gli estremi catastali dei fondi confinanti a quelli oggetto dell intervento, nonché i proprietari quali risultano dai pubblici registri immobiliari; f) luogo e data di presentazione della domanda nonché sottoscrizione del richiedente e del progettista; g) indirizzo esatto, ove non coincidente con la residenza, dove comunicare o notificare gli atti amministrativi inerenti il procedimento. 2. La domanda deve riportare l elenco dettagliato dei documenti e degli elaborati allegati. Articolo 16 Domanda di voltura 1. Nell ipotesi di trasferimento del permesso di costruire, i successori o gli eventuali aventi causa possono chiedere che il permesso di costruire sia intestato agli stessi.

23 Provincia di Milano pag Il successore o l avente causa presenta alla struttura competente la domanda di nuova intestazione (voltura) con indicazione, in via di autocertificazione, dell atto con cui è stata trasferita la titolarità del diritto che ha costituito il presupposto per il rilascio del permesso di costruire. Articolo 17 Modalità di presentazione della denuncia di inizio attività 1. Il soggetto legittimato presenta alla struttura competente nei modi e nei tempi previsti dalla legislazione vigente, apposita dichiarazione, redatta in forma libera e sottoscritta dal soggetto legittimato e dal progettista, nella quale vanno descritte le opere edilizie che si intendono realizzare con la specificazione dei seguenti dati: a) generalità e codice fiscale del dichiarante, nel caso di soggetto collettivo (società, ente, condominio) è necessario anche indicare le generalità della persona fisica che rappresenta il soggetto collettivo o che, comunque, è legittimata a presentare la denuncia in base allo statuto o a specifico atto deliberativo da indicare nella denuncia stessa; b) generalità e codice fiscale del progettista, con indicazione dell Ordine o del Collegio professionale di appartenenza; c) ubicazione ed estremi catastali dell immobile oggetto dell intervento con la specificazione : - della zona urbanistica in cui l immobile oggetto dell intervento insiste; - di eventuali vincoli ambientali, monumentali, o di altra natura (idrogeologico, sismico, ecc.), che gravano sull immobile oggetto dell intervento; d) nel caso di interventi di nuova costruzione o di ampliamento e soprelevazione, vanno indicati anche gli estremi catastali dei fondi confinanti a quelli oggetto dell intervento, nonché i proprietari quali risultano dai pubblici registri immobiliari; e) dichiarazione del titolo che legittima il dichiarante a presentare la denuncia di inizio attività; f) generalità e codice fiscale del professionista al quale è affidata la direzione dei lavori, con indicazione dell Ordine o del Collegio professionale di appartenenza; g) generalità e codice fiscale dell impresa alla quale si intende affidare i lavori; h) indirizzo esatto, ove non coincidente con la residenza, dove comunicare o notificare gli atti amministrativi inerenti il procedimento. 2. La domanda deve riportare l elenco dettagliato dei documenti e degli elaborati allegati. 3. Il professionista dovrà, nella relazione, descrivere in modo analitico le opere oggetto della D.I.A., ed asseverare che tali opere siano conformi agli strumenti urbanistici vigenti, sia generali che particolari, e al vigente regolamento edilizio e non in contrasto con gli strumenti urbanistici adottati, sia generali che particolari; dovrà altresì asseverare il rispetto delle norme di sicurezza e di quelle igienico-sanitarie vigenti.

24 Provincia di Milano pag Relativamente alle attività economiche, il procedimento deve essere avviato mediante presentazione di istanza su apposito modulo unificato per come riportato all art. 30, commi 15 e 16, del presente regolamento. Articolo 18 Domanda di autorizzazione paesaggistica 1. I soggetti legittimati, ai sensi dell art. 146 del D.Lgs. 42/2004, a presentare istanza di autorizzazione paesaggistica devono indicare nell istanza medesima i seguenti elementi: a) generalità e codice fiscale del richiedente, nel caso di soggetto collettivo (società, ente, condominio) è necessario anche indicare le generalità della persona fisica che rappresenta il soggetto collettivo o che, comunque, è legittimata a presentare la domanda in base allo statuto o a specifico atto deliberativo da indicare nella domanda; b) estremi catastali e ubicazione dell immobile oggetto dell intervento; c) generalità e codice fiscale del progettista, con indicazione dell Ordine o del Collegio professionale di appartenenza; d) specificazione della natura del vincolo; e) segnalazione in ordine all eventuale inserimento dell immobile all interno del perimetro del Parco Locale di Interesse Sovracomunale della collina di San Colombano; f) comunicazione degli estremi di eventuali altri provvedimenti autorizzativi ex art. 7 della L. 1497/39 oppure ex art. 32 L. 47/85, oppure di compatibilità ambientale emessi sull immobile in questione; g) solo nel caso di nuova costruzione, di sopraelevazione o di ampliamento, vanno indicati gli estremi catastali dei fondi confinanti ed i proprietari, quali risultano dai pubblici registri immobiliari; h) indirizzo esatto, ove non coincidente con la residenza, dove comunicare o notificare gli atti amministrativi inerenti il procedimento. 2. La domanda deve riportare l elenco dettagliato dei documenti e degli elaborati allegati. Articolo 19 Proposte di piani attuativi di iniziativa privata 1. La proposta di piani attuativi di iniziativa privata, indirizzata all Amministrazione Comunale ed alla stessa trasmessa per il tramite della competente struttura organizzativa, deve contenere tutti i dati richiesti ed in particolare deve indicare: a) generalità e codice fiscale del proponente, nel caso di soggetto collettivo (società, ente, condominio) è necessario anche indicare le generalità della persona fisica che rappresenta il soggetto collettivo o che, comunque, è legittimata a presentare la proposta in base allo statuto o a specifico atto deliberativo da indicare nella domanda;

25 Provincia di Milano pag. 12 b) generalità e codice fiscale del progettista, con indicazione dell Ordine o del Collegio professionale di appartenenza; c) ubicazione ed estremi catastali dell immobile oggetto dell intervento con la specificazione: - della zona urbanistica in cui l immobile oggetto dell intervento insiste; - di eventuali vincoli ambientali, monumentali, o di altra natura (idrogeologico, sismico, ecc.), che gravano sull immobile oggetto dell intervento; d) indicazione del titolo che legittima il proponente ad avanzare la proposta di Piano Attuativo di iniziativa privata; e) indicazione dei soggetti controinteressati, titolari di diritti reali su beni confinanti e risultanti da registrazioni catastali; f) luogo e data di presentazione della domanda nonché sottoscrizione del richiedente e del progettista. 2. La domanda deve riportare l elenco dettagliato dei documenti e degli elaborati allegati. Articolo 20 Richiesta certificato di agibilità 1. La domanda di certificato di agibilità deve indicare: a) generalità e codice fiscale del richiedente, nel caso di soggetto collettivo (società, ente, condominio) è necessario anche indicare le generalità della persona fisica che rappresenta il soggetto collettivo o che, comunque, è legittimata a presentare la domanda in base allo statuto o a specifico atto deliberativo da indicare nella domanda stessa; b) estremi del titolo abilitativo in base al quale sono state realizzate le opere delle quali si chiede di certificare l agibilità; c) estremi della denuncia di ultimazione dei lavori presentata (riportando la relativa data); d) luogo e data di presentazione della richiesta, nonché sottoscrizione del richiedente. 2. La domanda deve riportare l elenco dettagliato dei documenti e degli elaborati allegati. 3. I soggetti di cui al precedente art. 14 devono presentare alla competente struttura comunale la domanda di rilascio del certificato di agibilità entro 15 (quindici) giorni dall'ultimazione dei lavori di finitura dell'intervento, corredata della documentazione di cui al successivo articolo Relativamente alle attività economiche, per l agibilità degli edifici ad esse funzionali si applica la procedura riportata all art. 39, commi 5 e 6, del presente regolamento Sezione III - Documenti ed elaborati da allegare alle istanze

26 Provincia di Milano pag. 13 Articolo 21 Documenti ed elaborati da allegare alle istanze 1. Alle istanze di permesso di costruire, alle dichiarazioni di inizio attività, alle richieste del Certificato di Agibilità, di Autorizzazione Paesaggistica ed alle proposte di piani attuativi di iniziativa privata, deve essere allegata la documentazione come indicata ai successivi articoli della presente Sezione III. 2. Il titolo legittimante l istanza è oggetto di autocertificazione. Articolo 22 Permesso di costruire Denuncia di Inizio Attività 1. A corredo delle domande di permesso di costruire ed alle dichiarazioni di inizio attività devono essere presentati gli elaborati e la documentazione indicata all art. 244, redatti secondo quanto disposto dagli articoli 242 e 243, nonché la relazione illustrativa di cui all art Relativamente alle domande di Permesso di Costruire, qualora l istanza non sia corredata dalla pertinente documentazione di cui al comma 1, ad esclusione delle autorizzazioni ex art. 21.4, ex art. 146 o 159 (se di competenza del Comune) del D.Lgs. 42/2004 e del parere di conformità dei Vigili del Fuoco, ove necessari, per i quali resta facoltà del richiedente eventualmente demandarne l'acquisizione direttamente alla struttura comunale, il responsabile del procedimento (o dell istruttoria) richiede, nel termine perentorio di 15 giorni di cui all art. 38, comma 5, della Legge Regionale 12/2005, la documentazione mancante. In via eccezionale e sulla base di specifica motivazione, sempre nel predetto termine, il responsabile del procedimento può richiedere ulteriori integrazioni documentali non elencate al precedente comma. In tal caso i termini di conclusione del procedimento sono interrotti e decorrono nuovamente per intero dalla data di presentazione di quanto richiesto. Qualora il soggetto richiedente il permesso di costruire non presenti la necessaria documentazione entro il termine di 30 giorni dal ricevimento della richiesta, la pratica è archiviata d ufficio. 3. Qualora la richiesta di integrazione documentale di cui al comma 2 sia successiva alla scadenza dei termini previsti dalla normativa vigente, la richiesta stessa, pur essendo valida, non produce interruzione dei termini fissati dalla legge per l emanazione del provvedimento finale. 4. Relativamente alle dichiarazioni di inizio attività, qualora le stesse non siano corredate con la pertinente documentazione di cui al comma 1, non essendo previste dal D.P.R. 380/2001 e dalla L.R. n. 12/2005 sospensioni istruttorie o interruzioni per completamenti documentali, il Responsabile della competente struttura comunale è legittimato ad emettere l ordine motivato di non esecuzione dell intervento previsto.

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