OBIETTIVI SPECIFICI DI PARTICOLARE RILEVANZA AZIENDALE

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1 OBIETTIVI SPECIFICI DI PARTICOLARE RILEVANZA AZIENDALE 7 206

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3 7.1 LA POPOLAZIONE ANZIANA L ambito privilegiato per realizzare l integrazione fra gli enti e le professioni è sicuramente il distretto. E positiva l esperienza di integrazione avviata nella Provincia di Rimini che ha trovato una sua formalizzazione con la sottoscrizione degli accordi di programma da parte della AUSL, di tutti i Comuni dei distretti e delle IPAB quali enti pubblici erogatori di servizi. Ciò ha permesso di integrare le competenze, le risorse e condividere le scelte di sviluppo dei servizi. La prima esperienza avviata è quella dei servizi a favore della popolazione anziana che risale all accordo di programma sottoscritto nel 2001 e che ha come riferimenti normativi la L.R. n 5 del 1994 della Emilia Romagna e la Legge 8 giugno 1990, n Gli obiettivi prioritari sono stati la organizzazione dei servizi in rete e la individuazione di un punto unico di accesso ai servizi della rete. E stata funzionalmente assegnata al SAA tutta l attività delle Assistenti sociali dei Comuni compreso il Comune di Rimini: gli anziani od i loro familiari oggi si rivolgono alla Assistente Sociale competente per territorio che valuta il bisogno assistenziale dell anziano per accedere: - ai servizi assistenziali che necessitano di una valutazione sociale se erogati direttamente dai Comuni o da questi delegati alla Ausl; - ai servizi assistenziali a rilevanza sanitaria in convenzione o gestiti dalla Ausl (Case Protette, RSA, Centri Diurni); - all intervento dell assegno di cura a carico del bilancio sanitario. La costruzione della rete dei servizi a favore della popolazione anziana si realizza raccordando le scelte e le strategie di politica sanitaria, assistenziale e sociale degli Enti titolari di quelle competenze con gli obiettivi definiti nei Piani di Zona e nel Piano per la salute che ha coinvolto anche i sindacati, il volontariato, le associazioni, il privato del terzo settore. Si è concretizzata negli ultimi anni una scelta forte e consapevole di integrazione e solidarietà fra gli Enti che sono titolari delle competenze sanitarie, sociali ed assistenziali, per arrivare ad una integrazione fra servizi, fra professionalità diverse, con l anziano e la sua famiglia fino ad arrivare al volontariato, alle imprese del terzo settore ed al privato convenzionato e non. I Comuni hanno anche esercitato la funzione della delega alla Ausl per la gestione di alcuni servizi per gli anziani come l assistenza domiciliare ed il telesoccorso. Queste deleghe hanno introdotto l esigenza forte da parte dei Comuni di controllare ciò che viene fatto e verificare la qualità dei servizi delegati. Nel 2005 si sono costituiti nei Distretti di Rimini e di Riccione due tavoli di lavoro tematici a cui hanno partecipato le cooperative e le associazioni di volontariato che sono impegnate nella attività di assistenza agli anziani ed hanno contribuito con i Comuni, le II.PP.AA.BB. e l Ausl Rimini a mettere a fuoco i maggiori problemi che vive la popolazione anziana. Si sono così riformulati gli accordi di programma per gli anni che sono stati discussi ed approvati nei Consigli Comunali e dalle II.PP.AA.BB. e che saranno sottoscritti nei primi mesi del Ciò che qualifica questo nuovo accordo di programma è l adesione che sarà espressa dalle cooperative e dalle associazioni che nomineranno un loro rappresentante che farà parte del Comitato dell Accordo di programma di ogni Distretto. Gli Enti che hanno sottoscritto l accordo di programma hanno programmato e realizzato una differenziazione dei servizi offerti, che è andata dalla creazione di spazi ed occasioni di incontro ed esperienze di impegno per gli anziani autosufficienti (sostegno ai centri sociali ed ai centri di aggregazione, promozione di attività culturali e ricreative, ecc ), alla creazione di servizi per gli anziani che scelgono di rimanere nella loro casa nonostante la non autosufficienza o di essere ospitati in strutture residenziali. Tutti gli Enti si sono impegnati in questi anni per diversificare l offerta facendo investimenti per costruire ed aprire i primi centri diurni: a Verucchio l I.P.A.B. Ricovero Vecchi ha aperto anche un gruppo appartamento, a Santarcangelo l I.P.A.B. S.A. Molari sta costruendo dei minialloggi assistiti, a Rimini l I.P.A.B. Valloni è impegnata nella costruzione di minialloggi assistiti, ecc.. L AUSL, per favorire la domiciliazione, ha sostenuto i ricoveri temporanei e di sollievo in RSA ed ha avviato analoga esperienza in Casa Protetta rendendo più appropriati i ricoveri temporanei e di sollievo che fino a due anni fa si facevano solo in RSA. 207

4 Oggi i posti letto delle strutture semiresidenziali e residenziali convenzionate sono a disposizione di tutti i cittadini della provincia di Rimini indipendentemente dalla residenza, non c è più la priorità dell accesso in relazione alla residenza, ma in rapporto alla necessità ed urgenza di assistenza. Il Comitato per l accordo di programma anziani ha ridefinito i criteri per l accesso alle strutture residenziali, alla assistenza domiciliare di base e le priorità da soddisfare, ecc SISTEMA INFORMATIVO L Azienda USL ha già rilevato da tempo la necessità: di condividere le informazioni, sia fra gli operatori che fra i servizi, e definire quali di esse mettere in comune, nel rispetto della normativa sulla privacy; di condividere i piani assistenziali considerando l individuo nel suo complesso e l evoluzione dei suoi bisogni. La complessità di molti bisogni richiede la capacità di erogare risposte fra loro integrate, in particolare socio sanitarie. I soggetti che non dispongono di adeguate abilità sociali sono spesso portatori di bisogni complessi e richiedono al sistema sanitario e sociale la capacità di fare sintesi sui loro problemi e di agire in modo unitario per soddisfarli evitando di settorializzare gli interventi. E stato così costruito un sistema informativo, con al centro l utente e i servizi a questi erogati, utilizzando intranet che permette in tempo reale l accesso alle informazioni da parte degli operatori e degli Enti abilitati, limitatamente agli utenti e alle informazioni autorizzate (ogni Comune potrà accedere ai report dei propri residenti). Risultato non secondario che si raggiungerà con questo sistema è la messa in rete dei dati anagrafici che sono la premessa per condividere gli ISEE (Indicatori Situazione Economica Equivalente). L Ausl Rimini sta collaborando con i Comuni di Rimini, Riccione e Cattolica per l elaborazione del programma necessario ad inserire in rete le informazioni, centrate sempre sull utente, degli interventi erogati anche dai Comuni. Questo programma sarà poi utilizzato da tutti i Comuni della Provincia. I Comuni di Rimini, Riccione e Cattolica con la Provincia di Rimini stanno altresì approntando strumenti informatici, che saranno messi a disposizione di tutti i Comuni, per la produzione di reports statistici sulla attività dei servizi e per monitorare e comprendere meglio i bisogni della popolazione. L Ausl Rimini ha inserito fra le attività del l utilizzo di intranet da parte dei Moduli Organizzativi Aziendali coinvolti nei servizi per gli anziani e la sperimentazione sugli interventi che riguardano le altre aree previste nei Piani di Zona e cioè disabili, esclusione sociale, responsabilità familiari, infanzia e adolescenza. INFORMAZIONE AL CITTADINO Il problema della comunicazione costante con il cittadino e del suo orientamento ai servizi che devono fare una valutazione professionale e la presa in carico è stato affrontato con la sperimentazione dello sportello sociale avviato in entrambi i distretti nei Comuni di Riccione, Coriano, Morciano, Cattolica, Rimini, Santarcangelo, Bellaria, Verucchio e Poggio Berni. L'accesso al sistema locale dei servizi a rete è stato così garantito da sportelli sociali che, attivati dai Comuni in raccordo con l'azienda USL ed in rete con altri attori sociali del territorio, forniscono consulenza, informazione e orientamento sui diritti e sulle opportunità, sui servizi e gli interventi del sistema locale, nel rispetto dei principi di semplificazione e nel rispetto delle specificità dei singoli Enti coinvolti. I Comuni organizzano, pertanto, le attività degli sportelli sociali con modalità adeguate a favorire il contatto con tutta la cittadinanza. La possibilità di lavorare in rete permette, ai diversi servizi sociali e sanitari presenti sul territorio, di essere fruibili dal cittadino facilitando e individuando la strada per una risposta al bisogno di cui il soggetto e/o la comunità sono portatori. Una programmazione integrata dei servizi sociali e sociosanitari permette, all interno dei distretti, la suddivisione dei compiti a partire dalle singole specificità dei diversi attori coinvolti: dai Comuni che delineano la programmazione degli interventi a partire dalla responsabilità di governo locale nei confronti 208

5 della cittadinanza, dall Ausl alla quale è riconosciuta e delegata la competenza tecnica degli interventi, per arrivare al terzo settore quale ulteriore attore della rete dei servizi territoriali offerti all utenza. Tale progettazione degli interventi in rete consente ad ogni punto di diventare la porta di accesso ai servizi. In quest ottica lo sportello sociale si configura quale nuovo servizio volto alla soddisfazione del bisogno del cittadino attraverso un attenta lettura del disagio e/o della difficoltà di cui è temporaneamente portatore. La strutturazione dell attività dello sportello sociale traduce, in programma di fattibilità, quanto sul livello Regionale è stato deliberato e legiferato. E stato inoltre predisposto da Vontarimini, con la collaborazione del SAA, della Ausl Rimini, dei Comuni della Provincia e delle II.PP.AA.BB., un vademecum in cui sono descritti i servizi e le agevolazioni a favore della popolazione anziana e le relative modalità di accesso. ASSISTENTI SOCIALI Nel si sono tenuti alcuni corsi di formazione per migliorare la capacità di elaborare i Piani Assistenziali Individuali da parte delle Assistenti Sociali, dei Fisioterapisti e degli Infermieri e di integrarsi con le Assistenti di Base per favorire l integrazione fra gli operatori. Al fine di migliorare la presa in carico degli anziani e dei loro nuclei familiari da parte delle Assistenti Sociali il Comune di Rimini nel 2003 ha potenziato l organico di due unità. Nel 2005 si è organizzato un corso di aggiornamento per le Assistenti Sociali del Servizio Assistenza Anziani sulla Valutazione della domanda e la presa in carico dell anziano e della sua famiglia. UNITÀ DI VALUTAZIONE GERIATRICA (U.V.G) Le U.V.G. dei due Distretti hanno collaborato alla definizione ed omogeneizzazione degli strumenti tecnici che devono essere utilizzati dalle due UVG per la valutazione multidimensionale della non autosufficienza. Questo lavoro ha contribuito a definire più chiaramente i ruoli ed i compiti delle professionalità coinvolte: Geriatra, Infermiere, Assistente Sociale ed ha prodotto un fascicolo contenente i tests di Valutazione della UVG ed i Piani di Assistenza Individualizzata. ASSISTENZA AGLI ANZIANI CON PROBLEMI PSICHIATRICI Sono state definite le modalità di collaborazione fra il Dipartimento Salute Mentale ed il Servizio Assistenza Anziani sulla assistenza agli anziani con problemi psichiatrici. Il SAA ed i Centri di Salute Mentale dei Distretti di Rimini e Riccione, il Direttore del Programma Psichiatria e il Coordinatore dei Servizi Sociali della Ausl Rimini hanno elaborato due protocolli: uno sull inserimento, in strutture socio-assistenziali per anziani, di cittadini anziani od adulti con patologie assimilabili a quelle della popolazione anziana, anche con problemi psichici, seguiti dal Dipartimento di Salute Mentale. Sono state definite tutte le garanzie di prestazioni da parte del DSM e del SAA per assistere al meglio le persone. l altro sulle modalità di segnalazione degli anziani al DSM o al SAA da parte del servizio che ha fatto la prima presa in carico. È stata definita anche la procedura da adottare per l assistenza ai nuclei familiari multiproblematici e conseguentemente seguiti da più servizi. La sperimentazione di questi protocolli richiede un monitoraggio continuo affinché fra tutti gli operatori si concretizzi un metodo di lavoro basato sulla condivisione delle responsabilità e sulla collaborazione fra servizi diversi. L esperienza di questi anni ha aperto la strada alla elaborazione ed approvazione di un accordo di programma specifico per affrontare in modo integrato il disagio mentale. 209

6 ASSISTENZA DOMICILIARE Il Comitato dell Accordo di Programma Anziani, partendo dall obiettivo della integrazione fra sociale e sanitario e secondo l impostazione decisa in sede di Accordo di Programma, ha dato mandato al SAA di predisporre un ipotesi di procedure e modalità di collaborazione e integrazione per l erogazione degli interventi di Assistenza Domiciliare Integrata, unitamente ai Dipartimenti di Cure Primarie e al Direttore del Servizio Sociale. E stato prodotto un documento in cui sono stati definiti i ruoli degli operatori coinvolti a vario titolo nella erogazione della assistenza domiciliare di base ed in cui si sono ipotizzati i destinatari e i criteri di priorità per l ammissione al servizio di Assistenza Domiciliare di Base. È ancora in fase di riflessione l ipotesi di fare contribuire l anziano od i suoi familiari alle spese del servizio di Assistenza Domiciliare di Base su base oraria, ipotizzando o la contribuzione o la gratuità o il pagamento intero dell intervento. Al fine di garantire la massima integrazione fra sociale e sanitario sono stati accorpati nel Modulo Organizzativo Assistenza e Sostegno Domiciliare, all interno del Dipartimento delle Cure Primarie, tutti gli interventi a sostegno della domiciliarità: l assistenza Domiciliare Infermieristica e Fisioterapica, l Assistenza Domiciliare Integrata e Programmata del Medico di Medicina Generale, l Assistenza Domiciliare Integrata, il Nucleo Operativo Domiciliare Oncologico, l Assistenza Domiciliare di Base, il Telesoccorso e gli assegni di cura. Nel e negli anni precedenti c era una accentuata differenza percentuale fra la popolazione anziana in assistenza domiciliare residente nel Comune di Rimini e quella residente negli altri comuni del distretto. Questa differenza si è ridotta negli anni successivi grazie ad un aumento di risorse destinate al servizio domiciliare da parte del comune di Rimini ed un contemporaneo mantenimento negli anni della spesa destinata alla assistenza domiciliare da parte degli altri comuni. Confrontando la popolazione anziana in Assistenza Domiciliare nei Distretti di Rimini e Riccione e rapportandola alla popolazione di età uguale o superiore a 75 anni si rileva come ci sia stato negli anni dal 2000 al 2005 un andamento altalenante. 5,0 4,8 % di Utenti su Popolazione >= 75 anni 4,8 Distr. Rim. Distr. Ric. Lineare (Distr. Rim.) Lineare (Distr. Ric.) 4,5 4,4 4,3 4,6 4,3 4,1 4,0 3,5 3,8 3,9 3,9 4,0 3,97 3,0 anno 2000 anno 2001 anno 2002 anno 2003 anno 2004 anno 2005 Distr. Rim. 3,8 4,4 3,9 4,3 4,0 4,6 Distr. Ric. 4,8 4,3 4,8 3,9 4,1 3,97 210

7 Al fine di migliorare l efficacia e la qualità degli interventi in assistenza domiciliare, oltre alla formazione descritta precedentemente, si è sottoscritto un protocollo di collaborazione fra il SAA ed il CEDEM Consultorio per le Demenze, in base al quale le Assistenti Sociali con le ADB ed i familiari degli anziani affetti da demenza possono chiedere consulenze sia sui comportamenti da tenere per una buona assistenza sia per verificare i piani assistenziali personalizzati. CONVENZIONE Ausl Rimini Fondazione CARIM L Ausl nell anno 2004, sentito il parere positivo del Comitato di Distretto di Rimini, ha sottoscritto una convenzione con la Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini per erogare l assistenza domiciliare continuativa a 30 anziani segnalati dal SAA contribuendo così alla diversificazione dell offerta dei servizi domiciliari per gli anziani. Di fatto nel 2004 sono state assistite 42 persone mentre nel 2005 hanno usufruito di questo servizio n. 48 famiglie e la Fondazione, che ha proposto ed effettuato questa sperimentazione nel Comune di Rimini, si è resa disponibile a valutare nei prossimi anni un aumento dei finanziamenti e l estensione del servizio agli altri comuni della provincia. L esperienza realizzata è estremamente positiva e risolve alcuni bisogni che fino ad ora le famiglie degli anziani non avevano avuto la possibilità di risolvere o avevano affrontato rivolgendosi a badanti a volte senza esperienza o senza permesso di soggiorno. Si tratta di una nuova risorsa a disposizione della rete dei servizi in quanto la richiesta di attivazione della assistenza domiciliare continuativa viene fatta dal SAA su proposta delle Assistenti Sociali che valutano il bisogno e definiscono il Piano Assistenziale Individualizzato con i familiari. ASSEGNI DI CURA Il servizio sanitario regionale ha destinato a questa tipologia di intervento risorse limitate ed ha stabilito anche i parametri di reddito che, se superati, non permettono l erogazione del contributo. N Utenti con Ass. di Cura Aggregati a livello Aziendale Anno 2002 Anno 2003 Anno 2004 Anno 2005 Tipo A e A 50% Tipo B e B 50% Ti po C e C 50% Totali

8 Dal 2001 i Comuni di Rimini e Riccione, per conto di tutti i comuni dei due Distretti, hanno richiesto formalmente alla regione finanziamenti da aggiungere a quelli sanitari. Questi finanziamenti sono stati concessi e sono stati utilizzati nel corso degli anni. Con l utilizzo di questi finanziamenti i comuni hanno contribuito all incremento dei contratti attribuendosi il 30% della spesa mentre la Regione ha provveduto a finanziare il 70%. Si sono sottoscritti i contratti anche per i titolari di Assegno di Accompagnamento (l assegno di accompagnamento è autorizzato dalla Commissione Invalidi Civili della Ausl Rimini agli invalidi civili al 100 % che hanno necessità di essere accompagnati ed è pagato dall INPS per conto dello Stato), partendo dagli anziani che richiedono un alto carico assistenziale. Per sostenere i nuclei familiari con il più alto carico assistenziale, il Comitato per l accordo di programma ha disposto, sulla base della Direttiva Regionale 1377/99, di poter sottoscrivere più del 30% di contratti di tipo A (anziani che richiedono un alto carico assistenziale e/o infermieristico dai dementi agitati ai malati terminali). TELESOCCORSO- TELEASSISTENZA Il servizio di telesoccorso da quando è stato istituito ad oggi ha subito una significativa evoluzione. Esso è stato attivato solo per le emergenze sanitarie nell anno 1992 grazie ad un accordo fra il Comune di Rimini e la USL n. 40 di Rimini ed era gestito nelle 24 ore dal 118 dell Ospedale Infermi. Nel Maggio del 1995 si è aperta presso il Comune di Rimini la centrale diurna affidandone la gestione al Settore Anziani della USL n. 40 di Rimini e si è avviato contestualmente il servizio di teleassistenza estendendolo poi nel 1996 a tutti i comuni del Distretto di Rimini. Nell anno successivo, 1997, a tutti i residenti della provincia di Rimini è stata data la possibilità di accedere a questo servizio. Grazie alle scelte fatte dai comuni ed anche al sostegno economico fornito dalla Provincia e dalla Regione si sono adeguati gli apparecchi per il domicilio alle nuove normative, si sono ammodernate le due centrali, ecc.. Come si vede dal grafico seguente il trend in questi anni è sempre stato in aumento TELESOCCORSO: N Utenti negli anni Distretto di Rimini Distretto di Riccione Totale L attività di teleassistenza e gli interventi a domicilio (attività di accompagnamento per visite sanitarie o spesa o uscite di casa per realizzare progetti mirati, prenotazioni, accompagnamenti alle feste dell AUSER, ecc..) sono stati realizzati con una ADB dedicata, con i Volontari Civili e tramite apposite convenzioni rinnovate nel 2003 e nel 2004, con i volontari dell AUSER, della LILT e della COOP ROMAGNA MARCHE. 212

9 Con i Volontari dell Auser e della LILT sono stati fatti i seguenti corsi di aggiornamento: Titolo del corso Gestire il proprio ruolo: aspetti critici ed aspetti di forza nella complessità delle interazioni. Fornire conoscenze e strumenti per saper cogliere la complessità delle relazioni e dei codici comunicativi all interno dei quali il volontario è chiamato a muoversi. Titolo del corso Occhio alla relazione La risorsa gruppo nell operatività del volontario. La relazione come strumento di lavoro sia nella interazione con l utente sia con i colleghi. Si è avviata una collaborazione, come concordato con il Comitato di Gestione dell Accordo di Programma, con le U.O. ospedaliere per realizzare il progetto di dimissione dall ospedale con l allacciamento del Servizio di Telesoccorso. La finalità del progetto è dare sicurezza a quelle persone che sono ad alto rischio sanitario e che vivono sole o sono sole per molte ore del giorno o della notte. Le U.O. a cui è stato proposto il progetto sono state Cardiologia di Rimini, Cardiologia di Riccione, Geriatria, Terapia Antalgica, SERT Aziendale per malati di AIDS. Negli anni sono stati fatti diversi incontri con la popolazione per presentare il servizio sia nei Centri Sociali che nei quartieri e nei Comuni. Nel 2002 per promuovere il servizio è stata fatta una campagna di informazione in tutta la provincia con un particolare impegno per il Distretto di Riccione in quanto la popolazione lì residente è quella che fino ad ora ha utilizzato meno questo servizio. Il risultato atteso di aumentare l utenza del 5% è stato raggiunto in quanto i fruitori del servizio nel 2003 sono stato 481 a fronte dei 434 del 2002 con un incremento del 10,8 % sul territorio provinciale e del 27% nel Distretto di Riccione. UTENZA DEL SERVIZIO DI TELESOCCORSO TELEASSISTENZA NEGLI ANNI Distretto di Riccione Distretto di Rimini Comuni Comuni Riccione Rimini Misano Bellaria Cattolica Santarcangelo S.G. in Marignano Verucchio Morciano Poggio Berni S. Clemente Torriana Montegridolfo Gemmano Saludecio Montefiore Mondaino Coriano Montecolombo Montescudo Totale utenti Totale utenti Riccione Incremento del 27 % nel 2003 Rimini Incremento del 9 % nel 2003 Riccione Incremento del 25 % nel 2004 Rimini Incremento del 7 % nel 2004 Riccione Incremento del 14 % nel 2005 Rimini Incremento del 8 % nel 2005 Incremento medio nella Provincia di Rimini nel 2003 pari al 10,8% Incremento medio nella Provincia di Rimini nel 2004 pari al 9,4% Incremento medio nella Provincia di Rimini nel 2005 pari al 9,0% 213

10 Circa il 30% degli utenti vengono esonerati dal pagamento della contribuzione alle spese (15,49 ogni due mesi); circa i tre quarti degli utenti sono donne ed hanno una età uguale o maggiore di 75 anni e vivono soli. Circa la metà degli utenti è già conosciuto dal SAA e/o dai Servizi Sociali dei Comuni. Il servizio di telesoccorso è vissuto dagli utenti come un punto di riferimento certo, anche se ci sono degli che comprendono con difficoltà il funzionamento del servizio e che vanno rassicurati sull utilizzo del telecomando e del telefono; questo avviene facendo chiamate di controllo che si aggiungono a quelle di tipo programmato. INTERVENTI DI SOSTEGNO ALLE FAMIGLIE CHE ASSISTONO ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI L invecchiamento della popolazione quando è correlato a necessità assistenziali si confronta necessariamente con le capacità assistenziali della famiglia e con la capacità di risposta della rete dei servizi sanitari e assistenziali. Considerate le profonde modifiche che ha subito in questi anni la composizione dei nuclei familiari bisogna interrogarsi sulla sostenibilità del carico assistenziale affrontato dalle famiglie: aumentano le famiglie composte da una sola persona e si tratta per la maggior parte di anziani. L esperienza di questi anni ci ha permesso di vedere che con l insorgere di necessità assistenziali si attivano comunque i familiari che garantiscono una presenza ed un sostegno all anziano anche laddove non ci sia convivenza. C è la tendenza a riferirsi sempre più ad un modello di famiglia estesa virtuale intendendo con ciò la persistenza di rapporti di interscambio fra la famiglia nucleare e la rete parentale esterna, anche in assenza di coabitazione. Quando c è la non autosufficienza è sempre meno il tempo che l anziano può trascorrere da solo e vediamo anche persone che scelgono di trasferirsi nell abitazione del familiare ammalato per garantirne l assistenza con il rischio di compromettere la qualità delle relazioni con il proprio nucleo familiare. Quando il carico assistenziale diventa quotidiano, ed è di solito la donna ad assolvere questo compito, può condurre il care giver, se non adeguatamente supportato, a forme elevate di stress personale e a radicali cambiamenti dei ritmi e degli stili di vita che vengono tutti centrati sul familiare da assistere; fino ad arrivare a non avere più spazi sociali propri e con possibili ripercussioni sullo stato di salute complessivo. E quindi importante inserire nella programmazione degli interventi e nell ambito delle politiche sociali, iniziative che riguardino il sostegno psicologico ed il supporto informativo dei familiari o delle badanti che svolgono tali funzioni di assistenza. Con i Comuni dei Distretti si sono avviate, ormai da qualche anno, esperienze di formazione e sostegno a gruppi di familiari che hanno anziani in assistenza con la realizzazione di un progetto che abbiamo chiamato Progetto Enea. Nelle esperienze dei gruppi emerge quanto sia facile e rischioso, reagire alla malattia del proprio caro proponendo se stessi con una dedizione totale e chiudendosi in uno schema mentale che non lascia spazio agli aiuti esterni. Riflettere su questo permette di valutare le proprie forze, arrivando a cercare e ad accettare un aiuto esterno smussando i conflitti con gli altri familiari. La condivisione delle esperienze rende più facile assumere una visione più realistica della non autosufficienza e della malattia ed una migliore comprensione del proprio ruolo. Il gruppo di familiari crea un ambiente favorevole allo scambio delle strategie più efficaci adottate e più agevolmente accettate proprio perché vengono da chi ha già passato o sta passando le stesse difficoltà. In questo ambito è emerso quanto anche la fantasia e la creatività aiutino ad affrontare le situazioni più difficili. L esperienza del gruppo consente a tutti la condivisione dei sentimenti di debolezza, la manifestazione di errori, di difficoltà e di mancanze. Si riscopre quanto sia umano ed inevitabile arrabbiarsi, spazientirsi, sentirsi a volte esasperati, tanto più quando non si è ancora rassegnati alla realtà della malattia. I Progetti realizzati in questi anni sono stati numerosi. Con i familiari di anziani dementi si è realizzata una esperienza di incontri utilizzando la tecnica del Sociodramma, organizzata dalla Associazione Alzheimer e gestita da due psicologhe della associazione esperte in conduzione di gruppi; l esperienza è stata rivolta a 10 famiglie ed ha dato ottimi risultati. Lo scopo del progetto è stato quello di aiutare concretamente il parente del malato a dare libero sfogo alle emozioni attraverso una tecnica efficace ed al contempo gradevole. Per i familiari è stata una occasione importante per evidenziare ed esprimere il proprio disagio in un ambito in cui erano sicuri di trovare 214

11 comprensione e condivisione al disagio psicologico vissuto a seguito del dramma della malattia del proprio congiunto. Una attività di sostegno e insegnamento è stata realizzata dal SAA nei confronti delle Assistenti Private dette anche badanti. Per venire a contatto con questi lavoratori si sono fatti incontri con Associazioni che aggregano extracomunitari ed è stato anche distribuito materiale informativo predisposto dalla regione per dare informazioni corrette ed in lingua madre. Per le badanti, munite di regolare permesso di soggiorno, in accordo con le famiglie degli assistiti sono stati organizzati tre corsi di cucina tradizionale per insegnare come preparare i pasti per gli anziani. Hanno partecipato a questi corsi 18 persone. STRUTTURE SEMIRESIDENZIALI CENTRI DIURNI Il Centro Diurno, quale articolazione funzionale della rete dei servizi a favore della popolazione anziana, si pone come presidio socio assistenziale a carattere semi residenziale rivolto ad anziani in condizioni di non autosufficienza e residenti nel territorio dell Azienda USL di Rimini. Questo servizio non solo risponde ai bisogni dell anziano, ma anche a quelli della sua famiglia che, non essendo più in grado di accudirlo a tempo pieno a domicilio, aveva come unica alternativa il ricovero in Casa Protetta o Casa di Riposo che rappresenta sempre una scelta difficile e dolorosa sia per la famiglia che per l anziano. In questo modo l anziano non si allontana dal proprio ambiente e dal nucleo familiare che rimane comunque il punto di riferimento privilegiato. Il Centro diurno garantisce un adeguata assistenza tutelare e riabilitativa sulla base di Piani Assistenziali Individuali che mirano ad ottenere la migliore qualità di vita possibile attraverso: - Sostegno ed aiuto all anziano; - Tutela, socializzazione, riattivazione e mantenimento delle residue capacità dell ospite; - Sostegno delle famiglie. IL C.D. è organizzato per accogliere anziani non autosufficienti che necessitano d assistenza nell arco della giornata, di sostegno psicologico, di recupero e/o mantenimento delle abilità funzionali residue; per il trasporto dal domicilio alla struttura e viceversa l utente, in caso di necessità, potrà usufruire di un servizio di trasporto a pagamento. Per accedere al C.D. è necessario rivolgersi alle Assistenti Sociali del territorio di competenza ed essere valutati dalla UVG territoriale. Nel Distretto di Rimini, le strutture sono funzionanti dalle ore 8,30 alle ore 18,30 dal lunedì al venerdì, dalle ore 8,30 alle 13,00 il sabato, mentre sono chiuse nei giorni festivi: nel Comune di Rimini, nel centro storico, il C.D. Valloni ha una capacità ricettiva di 25 ospiti. nel Comune di Rimini, a Viserba, il C.D. Fraternità 2 ha una capacità ricettiva di 25 ospiti. nel Comune di Santarcangelo il C.D. S.A. Molari ha una capacità ricettiva di 10 ospiti. nel Comune di Verucchio il C.D. Ricovero Vecchi ha una capacità ricettiva di 10 ospiti. Nel Distretto di Riccione, struttura funzionante: nel Comune di Misano il C.D. Del Bianco ha una capacità ricettiva di 20 ospiti ed è aperto dalle ore 8,30 alle ore 16,00 dal lunedì al venerdì, mentre è chiuso il sabato e nei giorni festivi. Ha aperto il 6 giugno La Regione Emilia Romagna con atto deliberativo n. 377/2004 ha provveduto ad aumentare gli oneri a rilievo sanitario a carico del Bilancio Sanitario al fine di mantenere nel 2004 le stesse rette del 2003 a carico degli ospiti delle strutture semiresidenziali e residenziali convenzionate e non aumentare conseguentemente l impegno economico dei comuni dovuto alla integrazione delle rette per gli ospiti economicamente più disagiati. Analoga scelta è stata fatta e conseguentemente realizzata nell anno Il Comitato per l Accordo di Programma ha programmato per i prossimi anni la realizzazione dei seguenti Centri Diurni: Rimini Via Ovidio n. 20 p.l., Rimini Covignano n. 20 p.l., Riccione Pullè n. 12 p.l. Bellaria Igea-Marina n. 10 p.l., Morciano n. 20 p.l. e Cattolica n. 12 p.l.. Compresi i posti già programmati in Centro Diurno nel 2006 saranno disponibili 112 posti che in percentuale sono lo 0,41 % della popolazione => di 75 anni residente al 1/1/

12 Considerato che la popolazione anziana di età = > di 75 anni presente nella nostra Provincia sarà nel 2008 di circa anziani si può ipotizzare, rispettando il parametro dell 1% di posti previsto dalla regione, che nel 2008 serviranno complessivamente n. 293 posti. A fronte dei 90 posti già esistenti e i 62 di prossima realizzazione, ne potrebbero essere ancora programmati 141 di cui circa 72 nel Distretto di Rimini e 69 nel Distretto di Riccione. Dalla esperienza di questi anni, condivisa dagli operatori e dai gestori, i Centri Diurni sono utilizzati nella misura in cui, oltre ad essere ben gestiti, sono vicini alla abitazione degli anziani. Quindi si ritiene necessaria una loro collocazione sul territorio in relazione alla densità della popolazione anziana residente. Nell anno 2005 hanno frequentato il centro diurno del distretto di Rimini n. 108 anziani e n.22 anziani hanno frequentato il centro diurno di Misano Adriatico. STRUTTURE RESIDENZIALI: CASE PROTETTE ED RSA La Regione Emilia Romagna, in accordo con i Comuni ed i Sindacati Pensionati, ha continuato a sviluppare in questi anni una politica dei servizi a sostegno delle famiglie che assistono a domicilio gli anziani non autosufficienti. Essendo aumentati i servizi sia sanitari che socio assistenziali a sostegno della domiciliazione, nonché la loro diversificazione, la Regione ha dato indicazione alle AUSL di attestarsi, per i prossimi anni, al convenzionamento di un numero di P.L. residenziali pari al 3% della popolazione => 75 anni come definito dalla Regione nelle Linee di indirizzo per la programmazione delle attività delle Aziende Sanitarie. Azioni prioritarie per l anno Nel 2005 essendo terminata la ristrutturazione della Casa Protetta Fantini di Montescudo è stato possibile portare la recettività a 38 p.l.. Nel 2006 in tutta la provincia avremo la disponibilità di 746 posti letto (apertura di 54 p.l. a Cattolica, 40 p.l. a Morciano, 20 p.l. a Misano e potenziamento di 3 p.l. alla Pullè) pari al 2,75 % della popolazione con più di 74 anni a fronte del 3% che la regione ha indicato quale obiettivo da raggiungere. Nel 2008, a seguito della apertura programmata della Casa Protetta localizzata a Covignano di Rimini, la percentuale rimarrà al 2,75 % considerato sempre l aumento della popolazione anziana. Considerato che la popolazione anziana di età = > di 75 anni presente nella nostra Provincia sarà nel 2010 di circa anziani si può ipotizzare, rispettando il parametro del 3% di posti previsto dalla regione, che nel 2010 serviranno n. 957 posti. A fronte dei 629 posti di Casa Protetta ed RSA già esistenti e dei 177 di prossima realizzazione ne dovrebbero essere ancora programmati 151 da realizzare entro il 2010 di cui circa 125 nel Distretto di Rimini e 26 nel Distretto di Riccione. Nel 2010 se non saranno resi disponibili altri P.L. la percentuale dei posti convenzionati calerà di nuovo al 2,5%. Nella fase attuale non si sta programmando la costruzione di nuove strutture oltre a quelle già programmate in quanto si stanno potenziando i servizi domiciliari ad opera delle Ausl e dei comuni ed è sempre in aumento l impiego delle assistenti extracomunitarie, da parte delle famiglie. L appropriatezza dell attività delle strutture residenziali si è sviluppata su più fronti: Al fine di fornire i farmaci necessari alla appropriatezza delle cure, la U.O. Farmacia della Ausl Rimini, con il SAA, il Dipartimento delle Cure Primarie ed in collaborazione con la U.O. di Geriatria ed i Medici delle Case Protette ed RSA convenzionate, ha realizzato il Prontuario Farmaceutico per le Strutture Residenziali Convenzionate e riorganizzata tutta la distribuzione diretta dei farmaci. Si rende necessario monitorare e verificare l appropriatezza delle cure che vengono somministrate e ciò sarà possibile quando, ai sensi della Direttiva regionale 1378/99 sarà nominato un geriatra da destinare al Dip. Cure primarie del Distretto, che avrà anche il compito di coordinare l attività dei medici impegnati nelle case protette ed rsa. Si è applicato il nuovo regolamento per la gestione della lista di attesa per l ingresso nelle Case Protette che ha permesso: a) di formulare una lista di attesa unica da aggiornare mensilmente, con la possibilità di accedere al primo posto disponibile o esprimere una preferenza; b) di eliminare le diseguaglianze esistenti nell accesso dovute alla residenza: l unica limitazione al libero accesso ancora esistente riguarda la Casa Protetta Suor Angela Molari con la quale è stato deciso, in sede di accordo di programma anziani, che possono entrare in struttura, indipendentemente dalla residenza, coloro che ne facciano esplicita richiesta e le situazioni definite urgenti dalla UVG; 216

13 c) di inserire in qualunque struttura le situazioni valutate urgenti dalla UVG. Nel Distretto di Rimini i tempi medi di attesa per ricoveri in casa protetta nel 2002 sono stati pari a 15,3 mesi e nel 2005 sono diventati 4,8 mesi; riduzione dei tempi di attesa c è stata anche nel Distretto di Riccione che da 8,2 mesi del 2002 si è passati a 6,5 mesi nel Nel 2005, nel Distretto di Rimini, i ricoveri in Casa Protetta sono stati 94 a tempo indeterminato e 44 di sollievo, mentre nel Distretto di Riccione sono stati 44 a tempo indeterminato e 4 di sollievo. Le persone che hanno usufruito nel 2005 di ospitalità in casa protetta, compresi i presenti in struttura il 1/1/2005, sono stati n. 420 nel Distretto di Rimini e n. 195 in quello di Riccione per un totale complessivo di 615 persone. Nel 2005, nella Azienda U.S.L., sono state ospitate in Residenza Sanitaria Assistenziale (RSA) n. 557 persone di cui n. 234 a tempo indeterminato, n. 299 temporanei, n. 22 di sollievo alla famiglia, questi ultimi della durata di 20 o 30 giorni e n. 2 che da temporanei sono stati trasformati in indeterminati. Si è costituito un gruppo di progetto, gestito dalla U.O. Qualità ed Accreditamento della Ausl Rimini, sulla qualità dell Assistenza Anziani ospiti di strutture residenziali che ha definito i criteri di qualità delle strutture convenzionate partendo dai requisiti che saranno necessari per il futuro accreditamento delle strutture. Si è avviata una esperienza di autovalutazione delle strutture poi verificata da una commissione interna alla AUSL con la presenza del volontariato. La U.O. Qualità ed Accreditamento della Ausl Rimini, partendo dalla esperienza fatta, ha organizzato un Corso di formazione sulla realizzazione di un modello di garanzia della qualità della assistenza nelle strutture residenziali che è stato esteso anche ai responsabile delle strutture per disabili. 217

14 7.2 L IMPATTO DELLA VOCAZIONE TURISTICA DEL TERRITORIO SULLA AZIENDA Premessa Nel panorama dell offerta turistica regionale e nazionale Rimini e la sua provincia occupano un ruolo particolare e significativo per dimensione del fenomeno, per l immagine che si è evoluta nel tempo, per lo spirito che anima gli operatori. Milioni di presenze estive, un turismo fieristico e congressuale esteso sull intero arco dell anno, forti oscillazioni di presenze nei fine settimana determinano un impatto importante sull offerta dei servizi sanitari. Per la nostra provincia, il periodo estivo, rimane quello più impegnativo per l organizzazione sanitaria. All organizzazione sanitaria il turismo chiede uno sforzo maggiore rispetto agli standard validi per altre realtà ovvero una organizzazione di servizi molto flessibile che si dilata al punto da triplicare l offerta di prestazioni. Una prima idea dell impatto complessivo che la vocazione turistica del territorio induce nella azienda può essere rappresentato dal livello del potenziamento del personale presso i punti di erogazione più sollecitati; lo schema che segue riassume, in proposito, la situazione nel triennio 2003/2005 anche se va evidenziato che non riporta l impegno del personale dipendente che sostiene turni aggiuntivi di lavoro, in particolare in abito ospedaliero e per la funzione infermieristica. SCHEMA - POTENZIAMENTO ESTIVO DEL PERSONALE P.RONTO SOCCORSO RIMINI ORTOPEDIA RIMINI P.RONTO SOCCORSO RICCIONE U.O. SERT RIMINI E RICCIONE PRONTO INTERVENTO- CATTOLICA PRONTO INTERVENTO BELLARIA INTERPRETI - PRESIDIO OSPEDALIERO DI RIMINI INTERPRETI - PRESIDIO OSPEDALIERO RICCIONE dal al dal al dal al N. 2 Medici 16/06/03 30/09/03 N. 2 Medici 01/06/04 30/09/04 N. 1 Medici 06/06/05 30/09/05 N. 1 Medico 10/07/04 10/09/04 N. 1 Medico 10/07/04 10/09/04 N. 1 Medico 11/07/05 10/10/05 N. 2 Medici 01/07/03 30/09/03 N. 2 Medici 01/06/04 30/09/04 N. 1 Medici 06/06/05 30/09/05 n. 2 Medici - (1 Rimini 1 Riccione per 24 ore sett.li) n. 2 interpreti n. 4 interpreti 15/06/04 15/09/04 n. 2 Medici - (1 Rimini 1 Riccione per 24 ore sett.li) 15/06/04 15/09/04 n. 3 Medici 01/06/04 30/09/04 n. 3 Medici 01/06/05 30/09/05 n. 1 medico 01/06/04 30/09/04 01/07/03 30/09/03 n. 2 interpreti 01/06/04 30/09/04 n. 2 interpreti 01/06/05 15/09/04 01/07/03 30/09/03 n. 4 interpreti su 12 ore giornaliere 01/06/04 30/09/04 n. 4 interpreti 01/06/05 30/09/05 218

15 Impatto sulla Assistenza collettiva in ambienti di vita e di lavoro Rilevante è anche l impegno nelle attività preventive in particolare nella vigilanza e controllo delle imprese alimentari che sono rapportate alla realtà turistica. Dai grafici sottostanti si evidenzia l impatto del turismo sull attività dell U.O. Igiene degli Alimenti e del Servizio Veterinario sul controllo delle imprese collegate alla ristorazione alberghiera e non. L Area Dipartimentale veterinaria, dal semestre Ottobre Marzo al semestre Aprile-Settembre mostra un incremento di attività di oltre il 10% e 20% nel numero delle ispezioni e delle ore dedicate. Nella medicina del lavoro si evidenzia un aumento del carico di attività, con particolare riferimento alle visite preassuntive di idoneità specifica al lavoro per apprendisti da occuparsi in lavori stagionali, in massima parte nel settore del turismo. Dati 2004 AUSL RIMINI_ Dip. Di Sanità Pubblica AZIENDA USL RIMINI - U.O. ALIMENTI E NUTRIZIONE - ANNO 2004 AZIENDA U.S.L. RIMINI U.O. ALIMENTI E NUTRIZIONE FIERE E FESTE AZIENDE TOTALI STAGIONALI 7618 PERMANENTI STAGIONALI STAND 2872 AZIENDA U.S.L. RIMINI - U.O. ALIMENTI E NUTRIZIONE - ATTIVITA' ANNO AZIENDA U.S.L. RIMINI -U.O. ALIMENTI E NUTRIZIONE - ATTIVITA' ANNO AZIENDE TOTALI AZIENDE CONTROLLATE 2600 AZIENDE CONTROLLATE ISPEZIONI 219

16 Dati 2005 AUSL RIMINI_ Dip. Di Sanità Pubblica alimenti e nutrizione Fiere e feste AZIENDE TOTALI STAGIONALI PERMANENTI STAGIONALI STAND 2659 Attività Aziende contrallate ed ispezioni su Totali AZIENDE TOTALI 7841 AZIENDECONTROLLATE AZIENDE CONTROLLATE ISPEZIONI 220

17 5000 Visite Mediche effettuate nell'anno 2004 dall'ambulatorio di Medicina del Lavoro gennaio f ebbraio marzo aprile maggio giugno luglio agost o settembr e ottobre novembre dicembre Visite Mediche Visite Mediche effettuate nell'anno 2005 dall'ambulatorio di Medicina del Lavoro dell'u.o.-p.s.a.l GENNAIO FEBBRAIO MARZO APRILE MAGGIO GIUGNO LUGLIO AGOSTO SETTEMBRE OTTOBRE NOVEMBRE DICEMBRE Serie

18 Impatto sulla assistenza Distrettuale L assistenza distrettuale vede in particolare l impatto turistico per quanto concerne le attività collegate all allestimento dei punti di guardia medica estiva (turistica), allocati in sedi specifiche, presso i seguenti Comuni dei distretti: Distretto di Rimini Distretto di Riccione 1. Bellaria 1. Riccione- Via Monti 2. Igea Marina 2. Riccione -Via Torino 3. Rimini-S.Giuliano 3. Riccione-Via Catullo 4. Rimini-Via Pascoli 4. Cattolica 5. Rimini-Miramare 5. Misano Adriatico 6. Rimini-Marebello. Nel periodo - 17 giugno a fine agosto - viene inoltre offerto un Servizio estivo di Pediatria con la presenza di un pediatra dedicato ai turisti, che opera tutti i venerdì e sabato, presso le sedi di Bellaria - Igea Marina e di Rimini (per il Distretto di Rimini) e presso le sedi di Riccione e Cattolica (per il Distretto di Riccione). Un ulteriore servizio territoriale che vede incidere la presenza turistica, è il SERT, relativamente alla distribuzione del metadone, in forte aumento durante l'estate; allo scopo si predispone una unità medica aggiuntiva che copre tali esigenze per entrambi i distretti. Anche i punti di pronto intervento (P.I) a gestione distrettuale, sono oggetto di potenziamento sia per quanto concerne il personale che per le ore di apertura; il PI di Bellaria-Igea Marina ad esempio è oggetto infatti di potenziamento fino alle ore 24 con la presenza stabile anche di un infermiere da Giugno a Settembre. Per quanto concerne l'attività specialistica e diagnostica, si assistono picchi di attività subito prima e subito dopo il periodo estivo, in quanto questo fenomeno riguarda prevalentemente i residenti impegnati nelle attività turistiche durante i mesi estivi. Il forte afflusso di turisti induce prestazioni prevalentemente legate all'urgenza e all'emergenza 118 e ospedaliera, come meglio descritto di seguito. Impatto sulla assistenza ospedaliera Punti nodali del sistema sanitario nella realtà turistica estiva sono i Pronto Soccorsi ospedalieri dei Presidi Ospedalieri di Rimini e Riccione. Dai grafici si evidenzia ilo notevole incremento di accessi alle strutture durante i mesi estivi che coincidono con il massimo afflusso turistico. In considerazione del notevole incremento di attività si predispone un potenziamento di personale medico ed infermieristico. Nonostante la forte pressione sui servizi di pronto soccorso, il numero dei ricoveri estivi rimane costante rispetto alla media annua. 222

19 Dotazione di mezzi di soccorso- Azienda USL di Rimini- DISPONIBILITA DI MEZZI DI SOCCORSO PER TUTTI I MESI DELL ANNO TIPO DI AMBULANZA Tipo A (allestita per l emergenza) N DI MEZZI ORE DI ATTIVITA AL GIORNO DISLOCAZIONE TERRITORIALE 1 H 24 Ospedale di Santarcangelo Tipo A 1 H 24 Bellaria- Igea Marina c/o AUTOMED 1 H 12 sede del Pronto intervento Tipo A (allestita per 1 H 24 l emergenza) Ospedale di Rimini A medicalizzata 1 H 24 Tipo A (allestita per l emergenza) 1 H 24 Ospedale di Riccione AUTOMED 1 H 24 Tipo A (allestita per 1 H 24 Ospedale di Cattolica l emergenza) Tipo A (allestita per l emergenza) 1 H 12 Morciano di Romagna c/o sede erogativa del Distretto POTENZIAMENTO ESTIVO DA GIUGNO A LUGLIO E SETTEMBRE AGOSTO Si aggiungono ulteriori 6 Ambulanze tutte di tipo A, con allestimento per l emergenza, distribuite lungo tutto il litorale provinciale. Tutte attive dalle ore 9 alle ore 19 di tutti i giorni della settimana LEGENDA: Ambulanza di tipo A allestita per l emergenza: si intende un mezzo con a bordo un autista soccorritore ed un infermiere professionale Ambulanza di tipo A medicalizzata: si intende un mezzo con a bordo anche un medico oltre al personale di cui sopra AUTOMED: si intende una automobile con a bordo un medico in grado di raggiungere al bisogno le ambulanze non medicalizzate Si aggiungono ulteriori 2 Ambulanze entrambe di tipo A allestite per l emergenza, attive H 24. La dislocazione è presso i presidi ospedalieri di Rimini e di Riccione ACCESSI AI PRONTO SOCCORSO AZIENDALI PER RESIDENZA E PER MESE DELL ANNO ACCESSI AI PRONTO SOCCORSO AZIENDALI PER RESIDENZA E PER MESE DELL'ANNO 2004 ANNO 2004 Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic TOTALE Residenti P.S. - H-Rimini Pronto Intervento H-Santarcangelo P.S - H-Riccione P.S - H-Cattolica Totale Residenti Non residenti P.S. - Osp. Rimini Pronto Intervento H Santarcangelo P.S - H-Riccione P.S - H-Cattolica Totale non residenti TOT. GENERALE

20 ACCESSI AI PRONTO SOCCORSO AZIENDALI PER RESIDENZA E PER MESE DELL'ANNO 2005 ANNO 2005 Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic Totale Residenti PS - H. Rimini SN Pronto Intervento RC Pronto Soccorso CT Pronto Intervento D1 Pronto Interv.Bellaria MED.TERR. Totale residenti Non residenti PS - H. Rimini SN Pronto Intervento RC Pronto Soccorso CT Pronto Intervento D1 Pronto Interv.Bellaria MED.TERR. Totale non residenti TOT. GENERALE Anno Accessi ai PS dell'azienda per residenza n. accessi Totale residenti Totale non residenti TOT. GENERALE gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic mese 224

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