Lettura automatizzata dei vetrini in ematologia. Giorgio Da Rin
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1 Lettura automatizzata dei vetrini in ematologia Giorgio Da Rin
2 Per quanto concerne i moderatori, relatori, formatori, tutor, docenti è richiesta dall Accordo Stato-Regioni vigente, apposita dichiarazione esplicita dell interessato, di trasparenza delle fonti di finanziamento e dei rapporti con soggetti portatori di interessi commerciali relativi agli ultimi due anni, La documentazione deve essere disponibile presso il Provider e conservata per almeno 5 anni. SLIDE N.2 Il sottoscritto Nome Giorgio Cognome Da Rin Dichiara sotto la propria responsabilità che nella Relazione dal titolo Lettura automatizzata dei vetrini in ematologia Saranno citati i seguenti nomi di Aziende e/o prodotti commerciali: Cella Vision DM 96, Di 6, Cobas m 511 IN QUANTO DA CONSIDERARSI UNICI ED INDISPENSABILI SECONDO LE ACQUISIZIONI SCIENTIFICHE PIU AUTOREVOLI ED ACCREDITATE
3 Per quanto concerne i moderatori, relatori, formatori, tutor, docenti è richiesta dall Accordo Stato-Regioni vigente apposita dichiarazione esplicita dell interessato, di trasparenza delle fonti di finanziamento e dei rapporti con soggetti portatori di interessi commerciali relativi agli ultimi due anni dalla data dell evento. La documentazione deve essere disponibile presso il Provider e conservata per almeno 5 anni. Dichiarazione sul Conflitto di Interessi Il sottoscritto Giorgio Da Rin in qualità di: responsabile scientifico moderatore docente relatore dell evento Topics in medicina di laboratorio ' da tenersi per conto di SIBioC Medicina di Laboratorio ai sensi dell Accordo Stato-Regione in materia di formazione continua nel settore Salute (Formazione ECM) vigente, Dichiara che negli ultimi due anni NON ha avuto rapporti anche di finanziamento con soggetti portatori di interessi commerciali in campo sanitario che negli ultimi due anni ha avuto rapporti anche di finanziamento con soggetti portatori di interessi commerciali in campo sanitario (indicare quali):
4 Agenda Ruolo della morfologia ematologica Morfologia digitale automatizzata Principi di funzionamento Studio multicentrico del GdSE Vantaggi morfologia digitale automatizzata
5 Ruolo della morfologia Nel sistema di classificazione WHO 216 la morfologia delle cellule tumorali, insieme all'immunofenotipo, alla citogenetica e alla genetica molecolare, rimane essenziale nella definizione delle entità della malattia
6 Ruolo della morfologia Nonostante la morfologia del sangue periferico abbia un ruolo significativo nella diagnostica, non ci sono valori oggettivi per la definizione delle variabili citologiche. Le caratteristiche citologiche distintive delle cellule del sangue sono soggettive e influenzate dall'interpretazione dell operatore.
7 Studio relativo all accuratezza della valutazione morfologica dei linfociti Un set di 56 immagini del PB di un bambino di 3 aa ricoverato in ortopedia sono state inviate a 147 Ospedali Ai partecipanti è stato chiesto di differenziarle tra linfocita normale, atipico,plasmacellula, prolinfocita, blasto Su 7 cellule (normali) c è stato un accordo > 9%. Non c è stato accordo sulle rimanenti 49 immagini Hanno risposto 114 laboratori per un totale di 671 partecipanti
8 Dobbiamo migliorare la standardizzazione della classificazione morfologica! Questa cellula è stata classificata in 5 modi differenti: Linfocita normale, atipico, prolinfocita, plasmacellula, blasto In 21/671 casi, questa cellula, fatta vedere in duplicato, è stata classificata in modo differente dallo stesso osservatore
9 Ruolo ed obiettivi della morfologia digitale La microscopia digitale e l'analisi computerizzata delle immagini possono fornire una valutazione morfologica più accurata e obiettiva, trasformando i parametri qualitativi citologici in valori quantitativi. Trasformare i parametri qualitativi citologici in valori quantitativi Componente blu del citoplasma e del nucleo
10 Microscopia digitale Esistono apparecchiature che sono in grado di preclassificare le cellule in diverse categorie, grazie all utilizzo di reti neurali e alla rilevazione di un gran numero di misure e parametri, che descrivono le caratteristiche morfologiche di queste cellule. CydacScanning Microscope System
11 Morfologia digitale automatizzata powerful imageanalysis and deeplearning technology CellaVision HeamCell HemoFAXS VISION HEMA West Medical Cobas 511 Featuring Bloodhound technology MedicaEasyCellAssistant
12 Perché utilizzare la morfologia digitale automatizzata? Riduzione della disponibilità di personale esperto e competente (meno laureati) Necessità di un maggiore livello di standardizzazione Aumento della domanda di connettività tra gli operatori sanitari
13 Filmato
14 Passaggi principali nell'analisi delle immagini sono i seguenti Acquisizione dell immagine Pre processazione Estrazione delle caratteristiche Segmentazione Classificazione
15 Nell'analisi delle cellule PB la preparazione di uno striscio di sangue adeguato e la sua colorazione sono essenziali per generare immagini di qualità. Acquisizione: Le immagini digitali delle cellule sono ottenute da un analizzatore di immagini che integra un microscopio motorizzato e una fotocamera digitale Pre-Processazione: Questa fase raggruppa tutti i metodi applicati per migliorare le informazioni presenti nell'immagine, come l utilizzo di filtri o le trasformazioni del colore.
16 La segmentazione: ha lo scopo di separare le cellule dagli altri oggetti nell'immagine e dividerle in regioni di interesse (ROI): intera cellula, zona periferica intorno alla cellula, il nucleo e il citoplasma.
17 Segmentazione
18 Estrazione delle caratteristiche Dopo la segmentazione, il passo successivo consiste nell'identificare una serie di descrittori quantitativi, che in genere sono raggruppati nelle seguenti 3 categorie: 1) geometria 2) colore 3) trama
19 Caratteristiche geometriche I descrittori geometrici più comuni includono parametri come area, perimetro, circolarità, diametro, eccentricità, allungamento, rotondità, convessità, dimensione nucleare, dimensione delle celle, rapporto nucleo-citoplasma, eccentricità nucleare ecc. L'eccentricità del nucleo è calcolata come la distanza tra il centro della cellula e il centro del nucleo
20 Caratteristiche geometriche La forma del nucleo è il fattore chiave nel decidere la classe a cui appartiene il WBC Rilevazione dei punti di massima curvatura Triangolazione di Delaunay di punti di massima curvatura
21 Caratteristiche geometriche Profilo citoplasmatico o estroflessioni citoplasmatiche nei linfociti villosi
22 Caratteristiche geometriche Valori di prossimità dei RBC in pixel, definiti come la proporzione del perimetro del linfocita reattivo che aderisce ai globuli rossi vicini. È ben noto che il citoplasma dei linfociti reattivi (RL) tende ad aderire al vicino (RBC)
23 Caratteristiche di colore L'immagine digitale di una cella è composta da un numero finito di pixel, ognuno con una specifica posizione e un determinato colore o intensità di risposta Per ottenere caratteristiche quantitative diverse, vengono utilizzati diversi spazi colore. Uno spazio colore è un modo di descrivere un colore attraverso le sue componenti.
24 Caratteristiche di colore Nello spazio RGB, ogni colore è scomposto in 3 bande corrispondenti ai colori di base: rosso (R), verde (G) e blu (B). Nello spazio CMYK le bande sono cyan (C), magenta (M), giallo (Y) e nero (K). Lo spazio HSV è definito da tonalità (H), saturazione (S) e luminosità (V). Gli spazi di laboratorio o di Luv usano luminosità (L) e cromaticità (a, b, u, v).
25 Variazione della percezione delle caratteristiche cellulari a seconda dello spazio colore utilizzato Caratteristiche di colore
26 Caratteristiche di colore Da ciascuna delle componenti di colore appartenenti a uno spazio colore, viene generata un'immagine in scala di grigi, con intensità che varia dal nero () al bianco (255). La scala dei grigi riduce semplicemente la complessità: da un valore di pixel 3D (R, G, B) a un valore 1D. Per ottenere le caratteristiche quantitative di queste immagini in scala di grigi, si usa l'istogramma. L'asse verticale indica il numero di pixel corrispondenti ai diversi intervalli di intensità (-25) L'entropia descrive la variabilità e l'energia descrive l'uniformità dei livelli di intensità dei pixel
27 Caratteristiche di colore Le caratteristiche del colore sono coinvolte nella quantificazione della basofilia citoplasmatica e delle granulazioni citoplasmatiche
28 Struttura della cromatina Nell'analisi delle immagini digitali, la trama è definita quantitativamente dall'uniformità, dalla densità, dal tono dei pixel e dalle loro relazioni spaziali. Tale analisi non è un compito facile e viene solitamente eseguita seguendo due approcci principali: 1) la cosiddetta matrice di co-occorrenza a livello di grigio (GLCM) 2) la granulometria
29 Matrice di co-occorrenza a livello di grigio (GLCM) E definita come la probabilità di avere coppie di pixel vicini con intensità simili
30 Linfoblasto Mieloblasto I livelli di intensità in queste immagini variano da 1 (nero) a 8 (bianco) e, pertanto, il GLCM sono matrici con 8 righe e 8 colonne Per il linfoblasto, la coppia (8, 8), che è la più brillante, ha ripetizioni, il che significa un rapporto di Questo è in accordo con l'osservazione visiva, dove il linfoblasto in scala di grigi appare praticamente bianco. Anche per il mieloblasto, la coppia (8, 8) è la più probabile, ma il valore della funzione è.1332, molto più basso. Questo perché ci sono molte altre coppie di pixel vicine con diverse intensità di grigio, come si può vedere nell'immagine in scala di grigi.
31 Granulometria Scopo della granulometria è stimare come sono distribuite le particelle di un immagine rispetto le loro dimensioni. In un'immagine in scala di grigi vengono generalmente considerati due tipi di particelle, quelle più chiare e quelle più scure rispetto allo sfondo. La parte sinistra delle curve (dimensioni negative) rappresenta la densità dei granuli scuri in rapporto alle dimensioni, mentre la parte destra delle curve rappresenta la densità granuli luminosi in rapporto alle dimensioni La curva blu (picchi più bassi) rappresenta l'immagine di una cellula con poche granulazioni citoplasmatiche, quella rossa l immagine di una con più granulazioni.
32 Granulometria Curva blu: l'immagine di un linfocita di un linfoma splenico marginale, le curve sono basse perché ci sono pochi granuli chiari e scuri. Curva rossa: immagine di un linfocita LGL, presenza di una maggiore quantità di granuli (intensità e dimensioni)
33 Granulometria Il significato dei valori per entrambe le curve è che ci sono differenze nella distribuzione dei granuli scuri e luminosi nel citoplasma del RL, rispetto al linfocita del linfoma splenico SMZL, linfoma splenico della zona marginale
34 Classificazione delle cellule Le caratteristiche quantitative facilitano l'ultima fase che è la classificazione automatica delle cellule Tra i metodi più utilizzati nella classificazione delle cellule PB, troviamo reti neurali, alberi decisionali e macchine a vettori di supporto (SVM).
35 Identificazione della malaria con la morfologia digitale
36 Quali sono le performance della morfologia digitale?
37 Studio multicentrico del GdS Diagnostica Ematologica Integrata Sibioc Scopo di questo studio è stato quello di verificare le performance analitiche dei sistemi di analisi morfologica digitalizzata più diffusi DM96 e DI6 rispetto alla microscopia ottica in accordo alle indicazioni dell International Council for Standardization of Haematology (ICSH)
38 Studio imprecisione 7 laboratori partecipanti, ad ogni laboratorio sono stati inviati 1 vetrini dello stesso campione, per ognuna delle seguenti condizioni: normale con eritroblasti campione con neutrofilia campione pediatrico con blasti campione con linfociti attivati campione con granulociti immaturi
39 Studio imprecisione CLASSI LEUCOCITARIE (N=7 DETERMINAZIONI) CONTA CELLULARE MEDIA X1 9 /L CV MO* CV MD* CV MD-PRE* I d * NEUTROFILI 3,268 1,4 2,4 2,4 < 8.5 NEUTROFILI 4,94 1,5 2,4 2,3 < 8.5 NEUTROFILI 32,647 2,4 2,2 2, < 8.5 LINFOCITI,658 3,4 5,5 4,5 < 5.1 LINFOCITI 1,91 2,7 4,5 4,5 < 5.1 LINFOCITI 3,48 3,1 2,8 3,1 < 5.1 MONOCITI,74 26,9 45,3 43,3 < 8.9 MONOCITI,31 9,7 1,1 9,1 < 8.9 MONOCITI 1,387 14, 14,3 12, < 8.9 EOSINOFILI,171 18,1 17,5 24,6 < 19.8 EOSINOFILI,974 15,5 14,6 12,9 < 19.8 BASOFILI,15 14,9 11,3 8,2 < 14. BASOFILI 1,463 14,9 11,3 8,2 < 14. *Microscopia ottica,*microscopia digitale dopo classificazione, *Preclassificazione digitale * Imprecisione desiderabile
40 Studio imprecisione CLASSI LEUCOCITARIE (N=7 DETERMINAZIONI) CONTA CELLULARE MEDIA X1 9 /L CV MO* CV MD* CV MD-PRE* METAMIELOCITI,343 5,1 15,5 17,53 METAMIELOCITI 3,618 6,5 15,1 13,14 MIELOCITI,334 5,8 13,9 19,2 MIELOCITI 3,813 7,6 6,3 14, IG,688 5,4 7,1 5,8 IG 7,529 5,4 7,1 5,8 BLASTI,143 52,2 36,5 44,7 BLASTI,844 5,1 1,7 15,4 LINFOCITI REATTIVI 1,218 13,7 2,9 22,3 NRBC,163 49,8 42,4 41,1 NRBC,68 9,9 6,9 8,4 *Microscopia ottica,*microscopia digitale dopo classificazione, *Preclassificazione digitale * Imprecisione desiderabile
41 MO-PRE# MO# NE-PRE-TOT# NETOT# Imprecisione rispetto patologia 1,9,8,7,6,5,4,3,2, Axis labels LAB1 LAB2 LAB3 LAB4 AML CML LAB/Diagnosi NORMALE NRBC (ICU) T-GRAN VIROSI Pre Neutro 1,9,8,7,6,5,4,3,2, Axis labels LAB1 LAB2 LAB3 LAB4 LAB5 AML CML LAB/DIAGNOSI NORMALE NRBC (ICU) T-GRAN VIROSI Post Neutro 1,9,8,7,6,5,4,3,2, Axis labels LAB1 LAB2 LAB3 LAB4 AML CML NORMALE NRBC (ICU) T-GRAN VIROSI LAB/Diagnosi 1,9,8,7,6,5,4,3,2,1 4 3,5 3 2,5 2 1,5 1,5 Axis labels LAB1 LAB2 LAB3 LAB4 AML CML NORMALE NRBC (ICU) T-GRAN VIROSI LAB/Diagnosi Pre Mono Post Mono
42 (NE-TOT-PRE# - NE-TOT#) / ((NE-TOT# + NE-TOT-PRE#)/2) (EO-PRE# - EO#) / ((EO# + EO-PRE#)/2) MO-PRE# EO-PRE# (NE-TOT-PRE# - NE-TOT#) / ((NE-TOT# + NE-TOT-PRE#)/2) (LY-TOT-PRE# - LY-TOT#) / ((LY-TOT# + LY-TOT-PRE#)/2) NE-TOT-PRE# LY-TOT-PRE# ,5 1, NE-TOT# P 9 2 1,5 1, LY-TOT# ,5 Bias,65% -1-1, (NE-TOT# + NE-TOT-PRE#) / 2 Neutro 2 2 1, , MO# ,5 Bias -5,45% -1 (Da -12,2% a 1,3%) -1, (NE-TOT# + NE-TOT-PRE#) / 2 Mono (Da-2,2% a 3,5%) P 9 -,5-1 -1, ,5 1,5 -,5-1 -1,5 Linfo (LY-TOT# + LY-TOT-PRE#) / EO# (EO# + EO-PRE#) / 2 EOS Bias -3,68 (Da-6,77% a -,57%) Bias -1,5% (Da -11,55% a 9,44%
43 (LY-ABN REACT-PLAM-TOT-PRE# - LY-ABN-REACT-PLASM-TOT#) / ((LY- ABN-REACT-PLASM-TOT# + LY-ABN REACT-PLAM-TOT-PRE#)/2) (BLA-PRE# - BLA#) / ((BLA# + BLA-PRE#)/2) LY-ABN REACT-PLAM-TOT-PRE# BLA-PRE# (BA-PRE# - BA#) / ((BA# + BA-PRE#)/2) BA-PRE# (LY-ATY-PRE# - LY-ATY#) / ((LY-ATY# + LY-ATY- PRE#)/2) LY-ATY-PRE# , , , , BA# LY-ATY# ,5-2, (BA# + BA-PRE#) / 2 Baso 6 5 Bias 18,26% (Da 4,91% a 31,61%) (LY-ATY# + LY-ATY-PRE#) / 2 Linfo Aty Bias 11,5% (Da 1,51% to 2,59%) Mea n 1 1 LY-ABN-REACT-PLASM-TOT# BLA# % 9 LoA 95% CI (LY-ABN-REACT-PLASM-TOT# 1 + LY-ABN 15 REACT-PLAM-TOT-PRE#) 2 / Linfo Reat Bias 9,6% (Da -3,78% a 22,98%) (BLA# + BLA-PRE#) / 2 Blasti Bias 11,72% (Da 3,21% a 2,22%)
44 (NRBC-PRE# - NRBC#) / ((NRBC# + NRBC- PRE#)/2) NRBC-PRE# (MIE-PRE# - MIE#) / ((MIE# + MIE-PRE#)/2) (META-PRE# - META#) / ((META# + META-PRE#)/2) MIE-PRE# META-PRE# MIE# META# (MIE# + MIE-PRE#) / 2 Bias 2.24% (Da 1.3% a 3.1%) (META# + META-PRE#) / 2 Bias 24.7% (Da 14.7% a 34.8%) Mielo 22,5 2 Meta 17, ,5 1 7,5 5 2,5-2,5-2,5 2,5 5 7,5 NRBC# 1 12, ,5 2 22, (NRBC# + NRBC-PRE#) / 2 NRBC Bias 16.6% (Da 6.6% a 26.6%)
45 Tempi di lettura medi Morfologia digitale: 3 18 Microscopio ottico: 5 43
46 Tempi di lettura per diagnosi N totali= 419 Tempo lettura MO per diagnosi N Minuti medi AML 7 6 CML 69 5 NORMALE 7 3 NRBC (ICU) 7 4 T-GRAN 7 7 VIROSI 7 5 N totali= 419 Tempo lettura DM per diagnosi N Minuti medi AML 7 3 CML 69 3 NORMALE 7 1 NRBC (ICU) 7 2 T-GRAN 7 4 VIROSI 7 2
47 Vantaggi della microscopia digitale Approccio standardizzato alla classificazione cellulare Tracciabilità del processo, archiviazione immagini Comparabilità rispetto storico Ottimizzazione del tempo (Selezione, preparazione, colorazione e acquisizione completamente automatizzata delle immagini delle cellule) Minor affaticamento degli occhi e stanchezza Ergonomia migliorata Trasmissione di immagini digitali a ematologi esperti in varie località Strumento di formazione per studenti e professionisti di laboratorio etd.ohiolink.edu
48 Microscopia digitale Non sono stati trovati studi noti che descrivano le percezioni dei professionisti dei laboratori medici sull'utilizzo della morfologia digitale, viene evidenziata una difficoltà di transizione dal microscopia ottica alla morfologia digitale
49 Non è la specie più forte che sopravvive né la più intelligente ma quella più ricettiva ai cambiamenti Charles Darwin ( )
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