COGNIZIONE SOCIALE. INTRODUZIONE Simona Sacchi. Psicologia dei Processi Sociali, Decisionali e dei Comportamenti Economici a.a. 2017/ I semestre
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1 Dipartimento di Psicologia Università di Milano-Bicocca COGNIZIONE SOCIALE INTRODUZIONE Simona Sacchi Psicologia dei Processi Sociali, Decisionali e dei Comportamenti Economici a.a. 2017/ I semestre Informazioni generali BIBLIOGRAFIA Fiske S.T., & Taylor, S.E. (2009). Cognizione Sociale. Dal cervello alla cultura. Milano: Apogeo. Cap 1, 2, 3, 4 (da pag.115), 5, 6, 7, 11, 12, 14, 15 (da pag 497). Arcuri, L., & Cadinu, M.R. (2011). Gli stereotipi. Bologna: il Mulino. ESAME (lavori di gruppo per i frequentanti) Orale CONTATTI Dipartimento di Psicologia Università degli Studi di Milano-Bicocca Stanza piano- ed. U6 simona.sacchi@unimib.it
2 Parte teorica Che cos è la cognizione sociale: introduzione I processi: automatici, controllati; attenzione e memoria; processi inferenziali Il Sé: schema, autovalutazione, autoaccrescimento Person perception La formazione di impressioni e l inferenza sociale La categorizzazione sociale Gli stereotipi Cognizione e emozione Cognizione e comportamento Cognizione e cultura Parte metodologica LA CASSETTA DEGLI ATTREZZI Analisi di alcune tra le più significative ricerche nell ambito della cognizione sociale Focus sulle metodologie utilizzate: punti forti e limiti Lavori di gruppo in aula su articoli scientifici, con la supervisione del docente 2
3 Che cos è la cognizione sociale? Di cosa ci occupiamo? La cognizione sociale si occupa dell individuo immerso nel contesto sociale alle prese con la raccolta, l elaborazione e l interpretazione di informazioni 3
4 Di cosa ci occupiamo? PROCESSO CONTROLLATO «Incontrando un suo simile, impari a dedurne a prima vista la storia e il mestiere o la professione che esercita. Per quanto possa sembrar puerile, questo esercizio acuisce lo spirito di osservazione e insegna dove si deve guardare e che cosa si deve cercare. Dalle unghie di un uomo, dalle maniche della sua giacca, dalle scarpe, dalle ginocchia dei calzoni, dalle callosità delle dita, dall'espressione, dai polsini della camicia... da ognuna di queste cose si può avere la rivelazione del mestiere di un uomo. Che tutte queste cose messe assieme, poi, possano mancar di illuminare l'indagatore che sa il fatto suo, è virtualmente inconcepibile» Conan Doyle Di cosa ci occupiamo? La cognizione sociale studia processi in larga parte automatici, che avvengono al di fuori della nostra volontà 4
5 Di cosa ci occupiamo? PROCESSO AUTOMATICO Chi è e cosa sta facendo quest uomo? COGNIZIONE SOCIALE Simona Sacchi Di cosa ci occupiamo? COGNIZIONE SOCIALE Simona Sacchi 5
6 Di cosa ci occupiamo? COGNIZIONE SOCIALE Simona Sacchi Di cosa ci occupiamo? COGNIZIONE SOCIALE Simona Sacchi 6
7 Di cosa ci occupiamo? Ø Attenzione Ø Processi associativi Ø Relazione tra processo cognitivo e risposta emotiva Ø Umano e non umano Ø Formazione di impressioni Ø Categorizzazione sociale Ø Stereotipi sociali Verso una definizione La cognizione sociale è il processo che permette alle persone di pensare e dare un senso a se stesse, agli altri e alle situazioni sociali; riguarda il modo in cui ci formiamo una prima impressione sulla personalità, sulle emozioni, sull identità e il ruolo degli altri; coinvolge processi inferenziali di cui, a volte, non siamo neppure consapevoli. 7
8 Verso una definizione La cognizione sociale studia strutture e processi cognitivi (attenzione, memoria, ragionamento ) ma in relazione all universo sociale; studia la relazione tra cognizione e risposta emotiva nei confronti di altri attori sociali studia la relazione tra cognizione e risposta comportamentale Livelli di analisi Il livello intrapsichico: studia le modalità con cui l individuo analizza la realtà e costruisce un immagine del mondo sociale che lo circonda (cognizione sociale). Il livello intragruppo: analizza le dinamiche interpersonali tra più soggetti che fanno parte di un medesimo gruppo (es. processi di conformismo, devianza, comunicazione e leadership). 8
9 Livelli di analisi Il livello intergruppo: studia le relazioni esistenti tra gruppi sociali differenti (contatto, conflitto, riduzione del conflitto). Il livello collettivo: prende in considerazione i processi sociali legati al contesto culturale e storico in cui gli individui si trovano ad operare (es. studi cross-culturali). Livelli di analisi individuale gruppale integruppale 9
10 I FONDAMENTI TEORICI Studiare la cognizione sociale Il pensiero e la cognizione (anche sociale) sono vissuti soggettivi e non oggettivabili: possono divenire materia di osservazione scientifica? Valutazione/scelta Ricerca di informazioni Uso del linguaggio Risposta comportamentale Tempi di reazione Registrazione eventi neuro-fisiologici 10
11 Studiare la cognizione sociale Approccio elementarista scomposizione del fenomeno in elementi base (es Ebbinghaus) associazione per contiguità e ripetizione modalità bottom-up Approccio olistico analisi della configurazione delle relazioni tra elementi (Gestalt) totalità somma delle parti modalità top-down Studiare la cognizione sociale Modello configurazionale vs. algebrico intelligente operoso impulsivo testardo invidioso invidioso testardo impulsivo operoso intelligente 11
12 Studiare la cognizione sociale Generalmente si intende generalizzare, non un risultato specifico, quanto la conclusione più ampia. Quanto più l analisi riguarda un processo di base, tanto più il risultato ha probabilità di essere generalizzato Il contatto positivo con un membro dell outgroup riduce il pregiudizio verso l outgroup Il contatto positivo con un extracomunitario riduce il pregiudizio verso gli extracomunitari Il contatto con un portatore di handicap riduce il pregiudizio nei confronti dei portatori di handicap Studiare la cognizione sociale Psicologia sociale europea Teoria dell Identità Sociale Tajfel Teoria delle Rappresentazioni Sociali Moscovici Socio- Costruttivismo Es. Harrè Per approfondimenti: P. Amerio (2007) Fondamenti di Psicologia Sociale. Ed Il Mulino. Cap I e II 12
13 Studiare la cognizione sociale Psicologia sociale nordamericana Comportamentismo Cognitivismo ricercatore di coerenza scienziato ingenuo economizzatore di risorse cognitive il tattico-motivato attore attivato Sociologia microinterazionista Lewin Europa Psicologia della Gestalt Per approfondimenti: P. Amerio (2007) Fondamenti di Psicologia Sociale. Ed Il Mulino. Cap I e II Psicologia sociale nordamericana 5 concezioni di social cognizer Ø Il ricercatore di coerenza (anni 50-60) Ø Lo scienziato ingenuo (anni 70) Ø L economizzatore di risorse cognitive (anni 80) Ø Il tattico-conoscitore motivato (anni 90) Ø Attore attivato (anni 2000) 13
14 Il ricercatore di coerenza Lo stato di incoerenza fra credenze o sentimenti è di per sé motivante al ripristino della coerenza tramite cambiamento dell atteggiamento Modelli della coerenza cognitiva di Festinger (1957) e Heider (1958) COGNIZIONE SOCIALE Simona Sacchi Lo scienziato ingenuo Come uno scienziato, l individuo: - è dotato di capacità logico-razionali - raccoglie i dati necessari alla conoscenza di un certo oggetto - giunge a conclusioni logiche Es. modello della covariazione di Kelley (1972) L individuo, motivato a spiegare le cause di un evento sociale valuta con cura l evidenza derivante da fattori situazionali e da fattori disposizionali 14
15 Lo scienziato ingenuo Concezione razionalista La motivazione ha un ruolo secondario rispetto alla cognizione. Le persone sono razionali. C è, semmai, una motivazione di ordine generale alla comprensione. Economizzatore di risorse Nei processi di elaborazione delle informazioni, le persone non tengono in considerazione tutti i fattori in gioco, ma utilizzano scorciatoie di pensiero (euristiche). Queste strategie di pensiero permettono loro di risparmiare tempo ed energie cognitive ma portano a distorsioni ed errori nel ragionamento e nel giudizio sociale. Gli errori sono dovuti a proprietà del sistema cognitivo. 15
16 Tattico motivato L individuo possiede molte strategie cognitive a cui fa ricorso in base a scopi e bisogni salienti in una determinata situazione. È in grado sia di pensare ed agire rapidamente, sia di soppesare con cura le informazioni che raccoglie nella realtà. La motivazione ha un ruolo fondamentale: tutta l attività di conoscenza è un processo motivato. Tattico motivato Motivazioni epistemologiche = motivazioni che hanno per oggetto la conoscenza stessa Bisogno di cognizione (Petty e Cacioppo, 1986): bisogno di elaborare con cura il contenuto di messaggi Bisogno di chiusura cognitiva (Kruglanski, 1989): bisogno di ottenere una risposta chiara e non ambigua rispetto ad un oggetto di conoscenza 16
17 Attore attivato I concetti vengono attivati rapidamente, senza consapevolezza. Risposte immediate di fronte a stimoli sociali. Le motivazioni agiscono soprattutto sulle risposte inconsapevoli. Integrazione dell analisi di fattori motivazionali e affettivi. (es. Greenwald et al., 2002) La psicologia sociale europea E necessario un approccio che esamini le diverse interazione concrete nel più ampio sfondo del contesto culturale e sociale Ripresa e riconcettualizzazione di temi come: rapporto tra gruppi, del pregiudizio e degli stereotipi sociali, dell influenza sociale. 17
18 La psicologia sociale europea (Tajfel & Turner, 1979; Tajfel, 1981) La TIS supera la visione individualistica, che vede il gruppo come aggregato di individui e la persona membro di gruppo come non diversa dall individuo singolo. Spiega il diverso funzionamento dell individuo singolo e dell individuo membro di gruppo; formula ipotesi specifiche per il comportamento di gruppo e studia gli effetti del contesto sociale sui comportamenti di gruppo. La psicologia sociale europea Identità sociale = parte dell identità di un individuo che dipende dalla sua appartenenza ad un gruppo sociale unita alle componenti emotive e valoriali di tale appartenenza. Il focus motivazionale: gli individui aspirano a raggiungere un identità sociale positiva, e cercano per cui l appartenenza a gruppi di status elevato. Teoria intergruppi: la TIS si occupa delle relazioni tra gruppi. 18
19 I PRINCIPI I principi fondamentali La persona costruzione della realtà PRINCIPI MOTIVAZIONALI PRINCIPI DI ELABORAZIONE influenza sociale Il mondo sociale da Smith e Mackie Psicologia sociale 19
20 I principi fondamentali motivazionali Mentre costruiscono la realtà, influenzano gli altri e ne sono influenzati, gli individui sono mossi da motivazioni fondamentali: ACQUISIZIONE PADRONANZA RICERCA AFFILIAZIONE VALORIZZAZIONE DEL SE I principi motivazionali: padronanza Gli individui cercano di raggiungere una certa padronanza del proprio mondo Tendono a comprendere e prevedere eventi Gestione dell incertezza Fine ultimo: riuscita, successo, ricompensa Es. bisogno di chiusura cognitiva (Kruglanski, 1989) e le sue sottodimensioni: - bisogno di ordine e strutturazione nel proprio ambiente - intolleranza dell'ambiguità - decisionalità - bisogno di prevedibilità - chiusura mentale 20
21 I principi motivazionali: affiliazione Gli individui si impegnano a creare relazioni di reciproco sostegno con i membri del proprio gruppo Le persone reagiscono male all esclusione Comportamenti e attribuzioni a favore dell ingroup Approccio funzionalista; evoluzionista I principi motivazionali: auto-valorizzazione Gli individui si impegnano a valorizzare se stessi e cose/persone a loro connesse Gli individui si impegnano a valorizzare cose o persone connesse al loro Sé Teoria Identità Sociale 21
22 I principi fondamentali di elaborazione L azione dei processi sociali e cognitivi viene descritta da tre principi di elaborazione: CONSERVATORISMO ACCESSIBILITA PROFONDITA I principi di elaborazione: conservatorismo Le opinioni degli individui sono lente a cambiare e tendono a perpetuare se stesse. Gli atteggiamenti, le prime impressioni, gli stereotipi vengono conservati e protetti. Serve una grande energia o una grande quantità di informazioni incoerenti con le ipotesi per modificare la visione del mondo delle persone 22
23 I principi di elaborazione: accessibilità Più le informazioni sono accessibili più sono influenti. L informazione più disponibile esercita un influenza maggiore nella nostra vita mentale. Ruolo dell attenzione, della memoria Euristiche I principi di elaborazione: profondità Gli individui tendono a risparmiare energie cognitive. Ci si affida, generalmente, a un elaborazione superficiale delle informazioni. Quando le aspettative vengono contraddette o quando sussistono particolari stati motivazionali, le persone possono intraprendere processi di elaborazione più profondi. 23
24 I MODELLI DUALI Processi impliciti ed espliciti In psicologia cognitiva è dominante il modello duale che contrappone lungo un continuum processi automatici e processi controllati Processi automaqci Processi controllaq 24
25 Processi impliciti ed espliciti caratteristiche sistema associativo sistema basato su regole principi operativi Somiglianza e contiguità Manipolazioni di simboli conoscenza Esperienza personale Sistema formale rappresentazioni Immagini concrete, stereotipi Concetti astratti e concreti, simboli relazioni associative Causali, logiche e gerarchiche processo Automatico, implicito Strategico, esplicito funzioni cognitive Intuizione, fantasia, creatività, immaginazione Deliberazione, spiegazione, analisi formale, verifica, strategia Punti di forza Risposta rapida in un ambiente noto Adattamento a nuovi ambienti o regole e.g. Evans 2003 Modelli duali: persuasione MODELLO DI PROBABILITA DELL ELABORAZIONE (Petty e Cacioppo, 1981,1986) Il cambiamento di atteggiamento dipende dall attivazione di alte o basse risorse cognitive nell elaborazione di informazioni Sì Via centrale Cambiamento vero e duraturo degli atteggiamenti Comunicazione persuasiva Motivazione? Abilità? No Via periferica Cambiamento superficiale e temporaneo 25
26 Processi impliciti ed espliciti IL PROCESSO E AUTOMATICO non risponde a intenzioni esplicite non è possibile chiarire le ragioni della scelta il processo sfugge alla consapevolezza dell individuo non vi è controllo da parte dell individuo non richiede sforzo cognitivo Processi impliciti ed espliciti IL PROCESSO E CONTROLLATO è possibile verbalizzare le ipotesi e gli obiettivi è possibile chiarire il processo il processo è sotto controllo consapevole dell individuo l individuo è in grado di regolare il processo sino a che l obiettivo non è stato raggiunto il processo è attivato sulla base della volizione individuale comporta sforzo cognitivo 26
27 Processi impliciti ed espliciti La dicotomia automatico-controllato è forzata Automatico non è sempre inconsapevole Esistono numerosi processi intermedi: - abitudini - obiettivi cronicamente accessibili - obiettivi consapevoli e processi inconsapevoli - obiettivi inconsapevoli e processi consapevoli Processi controllati: scopo cs, processo incs Posizione di confine tra processi automatici e controllati Sono coscienti e controllabili: gli scopi, gli obiettivi generali Sono automatici e inconsapevoli: il processo il monitoraggio completamento risultati intermedi e specifici 27
28 Processi controllati: scopo cs, processo incs quando non c è monitoraggio Processi controllati: scopo cs, processo incs Automaticità incoerente Lo scopo e cosciente Il processo è automatico e non controllabile Il processo contrasta con gli scopi à Effetto paradossale: il monitoraggio sul raggiungimento dell obiettivo mantiene attivo il contenuto da sopprimere sono a dieta voglio dimenticare il mio ex non devo avere pregiudizi sui rom 28
29 Modelli duali Modelli duali Vaghezza terminologica (dual-process, dual-mode, two-system) Livelli di analisi diversi: ü Brain-level à evidenze neuro poco chiare ü Structural-level à strutture non isolabili ü Functional-level à 2 sottosistemi separati sarebbero non sufficienti al sistema cognitivo complesso Dicotomie allineate (vs. continua) Associativo, rapido, olistico, automatico, poco costoso Basato su regole, analitico, lento, costoso, controllato 29
30 Priming subliminale e cognizione (Es., adattamento da Payne 2001) outgroup PISTOLA ingroup UTENSILE Presentazione subliminale del target Presentazione immagine ambigua interpretazione Priming subliminale ed emozione (Es., adattamento da Murphy et al., 1995) mi piace non mi piace Presentazione subliminale dell immagine-prime Presentazione Immagine neutra Risposta emotiva 30
31 Priming subliminale e comportamento (Es., adattamento da Bargh et al., 1996) Camminata più lenta Camminata più veloce presentazione immagini-prime VD: velocità camminata dei partecipanti nel lasciare il laboratorio Priming sovraliminale Il prime raggiunge i livelli di consapevolezza Il prime ha degli effetti che non sono consapevoli e controllabili La persona non è in condizione di contrastare gli effetti del prime - anche se sovraliminale - 31
32 Processi automatici: priming sovraliminale Esp. di Higgins et al. (1977) avventuroso avventato Valutazione positiva Valutazione negativa Processi automatici: priming sovraliminale Esp. di Dijksterhuis et al. (1998) Immagina una giornata tipo di un docente universitario Immagina una giornata tipo di un hooligan Risultato migliore Risultato peggiore 32
33 Processi automatici: priming cronico Rappresentazioni cronicamente accessibili Ruolo della frequenza d uso e della pratica Tratti preferiti com è intelligente mio figlio! (famiglia) bisogna arrivare al successo ed essere efficienti (cultura) Ci sono livelli di categorizzazione sociale particolarmente salienti femminista à maschi vs femmine gay à omosessuale vs eterosessuale minoranza etnica à nazionalità Priming semantico Assunto: Le informazioni sono rappresentate in "nodi" tra loro connessi L'attivazione di un "nodo" si estende a quelli vicini L'esposizione a uno stimolo ad un tempo 1 influenza in un momento successivo la risposta a uno stimolo correlato. Procedura: attivare un nodo misurare il tempo di reazione rispetto ad un altro contenuto se il tempo diminuisce vuol dire che i due nodi sono legati e vicini 33
34 Priming semantico I soggetti devono prendere una decisione di tipo semantico: PAROLA NON PAROLA Vghyiop Camicia Sedia hdnxx Esercizio con il Lexical Decision Task 34
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