La motivazione al lavoro. Modulo: Individuo e organizzazione
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- Domenica Foti
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1 La motivazione al lavoro Modulo: Individuo e organizzazione
2 Definizione del costrutto Motivazione: Necessaria allo svolgimento di un attività Motore da cui prende avvio la volontà di programmare, perseguire e mantenere nel tempo un obiettivo Varia di individuo in individuo Varia a seconda delle attività
3 Definizione del costrutto Può essere definita come una configurazione organizzata di esperienze soggettive, in quanto dipende dall esperienza individuale, dal sistema di valori e credenze, dagli stili di attribuzione di un individuo.
4 Definizione del costrutto Consente di spiegare l inizio, la direzione, l intensità e la persistenza di un comportamento diretto a uno scopo.
5 Definizione del costrutto Motivazioni primarie: comportamenti legati a meccanismi fisiologici necessari alla sopravvivenza Motivazioni secondarie: influenzate da meccanismi psicologici-cognitivi
6 La motivazione negli ambienti lavorativi Attenzione sull esperienza soggettiva dell individuo al lavoro «I lavoratori vogliono lavorare, ma vogliono anche che il loro lavoro abbia un senso» (Douglas McGregor, 1966)
7 La motivazione negli ambienti lavorativi Non è soltanto il fattore economico ad orientare gli individui verso il lavoro e la carriera professionale, ma soprattutto la necessità di soddisfare dei bisogni.
8 La motivazione negli ambienti lavorativi Concezione dell organizzazione o dell azienda come un luogo di convivenza e quindi come rete di relazioni
9 La motivazione negli ambienti lavorativi I fattori che vengono presi in esame per lo studio della motivazione al lavoro sono: Intraindividuali Ma anche: L interazione sociale Elementi esterni che possono influenzare, modificare o ristrutturare la percezione soggettiva che guida la motivazione
10 La motivazione negli ambienti lavorativi Gli elementi che definiscono lo scambio lavorativo e che quindi vanno considerati nella valutazione della motivazione individuale possono essere raggruppati in tre macro-aree: Input Prestazione Risultati attesi
11 Cosa influenza la motivazione? Perché alcune persone danno il loro meglio nel luogo di lavoro, mentre altre mantengono una visione più strumentale ed economica? La motivazione è collegata ad altri elementi come la cultura, le concezioni personali (credenze, opinioni, atteggiamenti) e le dinamiche della personalità
12 Cosa influenza la motivazione? Hanno un ruolo importante nella motivazione: 1. Il locus of control 2. Lo stile attributivo 3. Il senso di autoefficacia 4. L autostima
13 Cosa influenza la motivazione? Il locus of control sarebbe il luogo dove l individuo pensa si trovino le cause del proprio successo o insuccesso. Rotter (1966) individua: Il locus of control interno: l individuo attribuisce a se stesso la causa degli eventi Il locus of control esterno: l individuo attribuisce le cause degli eventi al caso, alla fortuna, o a fenomeni esterni a se stesso
14 Cosa influenza la motivazione? Lo stile attributivo è l insieme di atteggiamenti e convinzioni che una persona ha sulle strategie che può mettere in gioco, sulla loro utilità e sul ruolo giocato dallo sforzo attivo di apprenderle e utilizzarle.
15 Cosa influenza la motivazione? Il senso di autoefficacia è dato infatti dalla percezione di avere le risorse per raggiungere il successo nell esecuzione di un compito.
16 Motivazione al lavoro intrinseca o estrinseca La motivazione è una dimensione dinamica, che ha a che fare con un processo di: Scelta della direzione Investimento nell attività da svolgere Azione
17 Motivazione al lavoro intrinseca o estrinseca La motivazione al lavoro, come la maggior parte dei processi psicologici, non è osservabile direttamente, E determinata da una serie di caratteristiche personali e ambientali. Rappresenta un set di processi. È il risultato di spinte individuali in rapporto con fattori organizzativi e culturali.
18 Motivazione al lavoro intrinseca o estrinseca Le motivazioni intrinseche sono legate ad una condotta lavorativa che mira ad ottenere benefici e soddisfazione dall attività in sé. Sentimento di competenza e di autonomia. Le motivazioni estrinseche per attivarsi necessitano di una componente di strumentalità esterna all attività svolta. Ottenere un premio o una lode, o evitare una punizione.
19 Le teorie X e Y di McGregor The Human Side of Enterprise, Douglas McGregor (1960): Le organizzazioni, per avere successo, devono tenere conto dell importanza del capitale umano
20 Le teorie X e Y di McGregor Prende spunto dalle teorie di Maslow. Teorizza l organizzazione come un sistema che deve adeguarsi ai bisogni dell individuo. Descrive l atteggiamento dell uomo al lavoro attraverso due principali stili direzionali, che corrispondono a due modelli di gestione del personale.
21 Le teorie X e Y di McGregor Teoria X, o negativa: Normalmente l uomo non ama lavorare Avversione intrinseca alla natura umana Gli individui al lavoro devono essere controllati e diretti Essere umano scarsamente ambizioso e motivato soprattutto da un bisogno di sicurezza Gestione di tipo autoritario
22 Le teorie X e Y di McGregor La teoria Y, o positiva: Gli sforzi fisici e mentali impiegati nel lavoro sono qualcosa di naturale Gli uomini sono geniali, creativi, pieni di immaginazione e capacità di problem solving L essere umano è in grado di auto-guidarsi e auto-controllarsi Bisogni di affiliazione, stima, autorealizzazione Gestione partecipativa
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