Psicologia. Anno Accademico Anna Borghi Sito web:

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Psicologia. Anno Accademico Anna Borghi Sito web:"

Transcript

1 Psicologia Anno Accademico Anna Borghi Sito web: 1

2 MOTIVAZIONE E APPRENDIMENTO Le teorie innatista, comportamentista e cognitivista Le teorie sociocognitiva e socioculturale Motivazione intrinseca ed estrinseca La teoria di Lewin La teoria di Atkinson: : motivazione alla riuscita e a evitare il fallimento La teoria di Witkins: : gli stili attributivi 2

3 I suspect that many children would learn mathematics, and learn it better, if it were illegal (John Holt, 1989) 3

4 4

5 ISTINTI Schemi innati e specie specifici Automatici e involontari Non modificabili dall apprendimento Schemi di azione fissa 5

6 IMPRINTING Modello idraulico: energia che spinge per essere liberata, all interno dell organismo (Lorenz, 1950) 6

7 UN PO DI STORIA: MASLOW 7

8 MOTIVAZIONE Definizione: Da motus, movimento = spinta di un soggetto verso un oggetto o obiettivo. C è di più: configurazione organizzata di esperienze soggettive che consente di spiegare l inizio, la direzione, l intensità e la persistenza di un comportamento diretto ad uno scopo (De Beni e Moe,, 2000) Motivazione INTRINSECA ed ESTRINSECA: troppo riduttivo? Rheinberg (1995): motivazione come ATTRAZIONE (es. attrazione per successo o potere, soggetto attivo) e come SPINTA (teorie basate su istinti e rinforzi, atteggiamento più passivo del soggetto) Costrutto complesso dato da: relazioni individuo contesto, 8 concetto per sua natura relazionale (McClelland).

9 MOTIVAZIONE E APPRENDIMENTO:PROSPETTIVE INNATISTA COMPORTAMENTISTA Ruolo del rinforzo COGNITIVA Motivazione intesa come disposizione individuale SOCIOCOGNITIVA Dipende da come l individuo percepisce la propria abilità, la difficoltà del compito etc., in un dato contesto sociale. Motivazione ancora legata all individuo SOCIOCULTURALE Ruolo del contesto. Motivazione non più legata all individuo ma costrutto intrinsecamente relazionale. 9

10 PROSPETTIVA INNATISTA Prospettiva INNATISTA: Motivazione riflesso di bisogni innati, non controllati dal soggetto: curiosità epistemica, competenza, accettazione sociale. All inizio interesse generale (es. scuola materna), poi differenziazione e modulazione dell interesse, anche in funzione del tipo di insegnamento. Curiosita epistemica (Berlyle, 1960). Importanza agli stimoli che possono generare curiosità: corretta è l intensità media della stimolazione: nè troppo nè poco. Motivazione di flusso: motivazione per il processo più che per il risultato: es. Piacere della lettura, dell ascolto di una lezione etc.. Teoria dell autodeterminazione (Deci e Ryan, 1985): se libera scelta del soggetto, mantiene la motivazione, se attività imposta dall esterno si sente meno motivato 10

11 PROSPETTIVA COMPORTAMENTISTA Prospettiva COMPORTAMENTISTA (es. Skinner, 1974): Motivazione riflesso dell influenza ambientale, non controllata dal soggetto. Nozione di rinforzo. Se premio o elogio aumento della motivazione. Se punizione o rimprovero, calo della motivazione in un sottoambito o più in generale. Harter (1978) percezione di competenza, non innata ma frutto delle esperienze (rinforzi positivi, approvazione), in 3 settori: area cognitiva (apprendimento), sociale (rapporto con il gruppo di compagni) e fisica (sport, gioco). Se scoraggiato, ha sempre bisogno di approvazione esterna. 11

12 PROSPETTIVA COMPORTAMENTISTA Prospettiva COMPORTAMENTISTA (es. Skinner, 1974): Nozione di rinforzo. Boggiano e Pittman ( 92). 3 tipi di rinforzi: Informativi: feedback sulla bontà dei risultati Controllanti: impediscono autonomia Demotivanti: alimentano la paura di errori 12

13 PROSPETTIVA COGNITIVA Prospettiva COGNITIVA: Motivazione individuale, controllata dal soggetto. Con lo sviluppo crescita della capacità di ragionare e riflettere su di sé. Es. fino a 7 anni, confusione abilità e impegno. Intorno ai 10 anni emergere di motivazioni simili a quelle degli adulti. Ma studi recenti: elementi che precorrono il senso di impotenza appresa anche alla scuola materna. Già a 4-5 anni valutazione globale, per cui si percepisce il proprio Sé come positivo o negativo. 13

14 PROSPETTIVE SOCIOCOGNITIVA E SOCIOCULTURALE Prospettiva SOCIOCOGNITIVA: La motivazione è individuale ma influenzata dal contesto sociale. Come l individuo percepisce la propria abilità, la difficoltà del compito, il propri obiettivi, in contesti sociali specifici. Influenza di fattori socioambientali (ruoli sessuali, educazione, contesto socioculturale) e personali (attitudini, temperamento, personalità) Es. calo di motivazione all inizio delle scuole medie: clima competitivo che può generare ansia- Es. differenze legate al genere nell apprendimento della matematica. Maschi: attribuzione del successo a sé. Femmine: insuccesso a sé. Prospettiva SOCIOCULTURALE: La motivazione è relazionale, non individuale. 14

15 MOTIVAZIONE E APPRENDIMENTO:PROSPETTIVE INNATISTA COMPORTAMENTISTA Ruolo del rinforzo COGNITIVA Motivazione intesa come disposizione individuale SOCIOCOGNITIVA Dipende da come l individuo percepisce la propria abilità, la difficoltà del compito etc., in un dato contesto sociale. Motivazione ancora legata all individuo SOCIOCULTURALE Ruolo del contesto. Motivazione non più legata all individuo ma costrutto intrinsecamente relazionale. 15

16 MOTIVAZIONE INTRINSECA ED ESTRINSECA INTRINSECA. Porta ad affrontare un compito senza finalita esterne: es. piacere dello studio. Es. interesse curiosità successo potere ESTRINSECA. Affrontare un compito per ottenere qualcosa di diverso dall attività in sè. Es. Premi elogi incentivi approvazione sociale status. Teoria del condizionamento operante, nozione di rinforzo. 16

17 Lepper, (1988). MOTIVAZIONE INTRINSECA ED ESTRINSECA Abilità percepita. Se l abilità percepita è bassa, chi ha motivazione estrinseca tende ad abbandonare dopo il fallimento. Incentivi esterni. Chi ha motivazione estrinseca tende ad abbandonare un attività una volta che gli incentivi esterni non sono più presenti. Regole vs. compito concettuale. Se il compito implica l applicazione di regole, riesce meglio chi ha motivazione estrinseca, se il compito è concettuale riesce meglio chi ha motivazione intrinseca. Livello degli obiettivi. Chi ha motivazione intrinseca tende a selezionare probemi e obiettivi di media difficoltà, chi motivazione estrinseca problemi e sotto-obiettivi relativamente semplici. Esplorazione. Chi ha motivazione intrinseca tende ad assumersi più rischi ed esplorare in modo libero. 17

18 MOTIVAZIONE ALLA RIUSCITA Teoria di LEWIN Comportamento funzione della Persona e dell Ambiente: C = f (P, A). Campo psicologico interno diviso in regioni, ciascuna delle quali costituisce una meta d azione. Motivazione = non desiderio, ma tensione, disagio, energia che nasce da un conflitto. Demotivazione = risoluzione del conflitto, rilassamento. Il sistema non resta disteso a lungo: nuovi conflitti si creano. a. Compito interrotto: tendenza a portare a termine (buona forma?) b. conflitti appetivi (scelta tra 2 opzioni positive) avversivi (tra 2 opzioni negative) 18 appetivo-avversivi o ambivalenti.

19 MOTIVAZIONE ALLA RIUSCITA Teoria di ATKINSON 1964 ripresa della nozione di conflitto di Lewin, aggiunta di aspetti emotivi. Motivazione = 2 componenti in contrasto. Tendenza al successo Compito media difficoltà o difficile Emozioni prima: eccitazione, anticipazione del successo Emozioni durante: soddisfazione, orgoglio Riflessioni: percezione di fattibilità, attribuzione all impegno, perseverazione Motivazione a evitare il fallimento Compito molto facile o molto difficile Emozioni prima: Apatia, rassegnazione, ritiro Emozioni durante: Vergogna, ansia, paura di fallire 19 Riflessioni: confusione, impotenza appresa, attribuzione a mancanza di capacità

20 MOTIVAZIONE ALLA RIUSCITA Teoria di ATKINSON tipologie di individui. Over strivers (alta Tendenza Successo, alta Mot Evit Fallim) Conflitto massimo. Impegno eccessivo Atteggiamento: difensivo Emozioni: inadeguatezza, paura Success oriented (alta TS, bassa MEF) Conflitto lieve. Impegno verso il proprio miglioramento Atteggiamento: motivazione intrinseca. Curiosità Emozioni: fiducia Failure avoiders (bassa TS, alta MEF) Conflitto lieve. Abilità non sviluppate adeguatamente Atteggiamento: disinteresse, massimo risultato minimo sforzo,procrastinazione Emozioni: noia, paura, ansia Failure acceptors (bassa TS, bassa MEF) 20 Conflitto minimo (nessuna speranza o paura) Atteggiamento: indifferenza, disinteresse, passività Emozioni: rassegnazione, rabbia (attribuzione esterna)

21 STILI ATTRIBUTIVI Attribuzione = ricerca di cause per spiegare perché si ottengono determinati risultati, bisogno di comprendere il mondo e le sue regole Teoria di Weiner Atkinson sottolinea gli aspetti emotivi della motivazione, Weiner quelli cognitivi interpretativi. 3 elementi: luogo di controllo, stabilità (cause stabili nel tempo o meno), controllabilità (cause controllabili dal soggetto) Luogo di controllo Stabilità Controllabilità Luogo di controllo interno stabile Controllabile Incontrollabile instabile Controllabile Incontrollabile Tenacia Abilità Impegno Tono dell umore Luogo di controllo esterno stabile Controllabile Incontrollabile Pregiudizio Facilità del compito 21 instabile Controllabile Incontrollabile Aiuto Fortuna

22 Attribuzione STILI ATTRIBUTIVI In caso di successo In caso di fallimento Impegno Soddisfazione Vergogna e senso di colpa Abilità Fiducia in sè Depressione, apatia, vergogna Difficoltà del compito Sorpresa Pietà Caso Sorpresa Sorpresa, pietà Aiuto altrui Gratitudine rabbia 22

23 STILI ATTRIBUTIVI Chi attribuisce alta importanza all impegno: più motivato al successo prestazioni mnestiche superiori capacità di applicare con successo le strategie di memoria apprese persistenza nello svolgimento di compiti impossibili scelta di compiti difficili fiducia in sé Problema dell impotenza appresa: fallimenti ripetuti -> spostamento esterno del locus attributivo, depressione 23

24 STILI ATTRIBUTIVI E DIFFERENZE Stili attributivi Differenze culturali: es. nordamericani: più attribuzione dei propri successi all impegno; europei: più attribuzione all abilità Differenze di genere: per i maschi più frequente locus attributivo esterno (rimozione) femmine: più frequente causa individuale, depressione. 24

25 Questionario sugli stili attributivi 1. In un compito di matematica hai eseguito tutti gli esercizi correttamente. Perché è successo questo? A. sono stato fortunato, b. ce l ho messa tutta, c. sono stato bravo, d. era facile, e. sono stato aiutato. 2. Nei compiti svolti a casa fai molti errori. Come mai? Non mi sono impegnato, b. non sono stato aiutato, c. erano difficili, d. sono sfortunato, e. non sono bravo. 3. Devi presentare la relazione su un libro che hai letto. Lo fai in modo chiaro e preciso e tutti ti seguono con interesse. Perchè? A. era facile. B. sono bravo. C. sono stato aiutato. D. per caso. E mi sono impegnato. 4. TI viene chiesto di risolvere un esercizio alla lavagna ma fai scena muta. Come mai? A. non sono stato capace. B. non sono stato aiutato. C. non mi sono impegnato. D. era difficile. E. sono sfortunato. 5. L interrogazione di ieri è andata molto bene. Come mai? A. per caso. B. mi sono impegnato. C. sono stato aiutato. D. sono bravo. E. era facile. 6. Ti assegnano un esercizio di lingua straniera e commetti molti errori. Come mai? A. non sono stato aiutato. B. non sono portato per le lingue. C. non mi sono impegnato. D. era difficile. E. per caso. 7. In una discussione in classe il tuo intervento è molto apprezzato. Perché? A. mi sono impegnato. B. per caso. C. sono bravo. D. sono stato aiutato. E. era facile. 8. Per casa dovevi rispendere a delle domande di geografia, ma ne hai sbagliate parecchie. Perché? A. erano troppo difficili. B. non mi sono impegnato. C. non sono stato aiutato. D. sono stato sfortunato. E. non sono stato capace. Risposte relative a fattori interni: 1. b, c. 2 a, e. 3. b, e. 4. a, c. 5. b, d. 6. b, c. 7. a, c. 8. b, e. Se 7 8 risposte coincidenti, attribuzione interna. Se 1-2, esterna. Versione semplificata 25 Da De Beni et al., 1995, questionario per studenti dagli 11 ai 20 anni (24 situazioni ipotetiche, qui soltanto 8)

Discipline psicologiche Siss corsi speciali

Discipline psicologiche Siss corsi speciali Discipline psicologiche Siss corsi speciali Anno Accademico 2006-2007 Anna M. Borghi annamaria.borghi@unibo.it Sito web: http://gral.istc.cnr.it/borghi 1 Programma del corso GLI STILI COGNITIVI e ATTRIBUTIVI

Dettagli

Discipline psicologiche Siss

Discipline psicologiche Siss Discipline psicologiche Siss Anno Accademico 2007-2008 Anna M. Borghi annamaria.borghi@unibo.it Sito web: http://gral.istc.cnr.it/borghi 1 Programma del corso Stili cognitivi e apprendimento GLI STILI

Dettagli

LA MOTIVAZIONE AD APPRENDERE

LA MOTIVAZIONE AD APPRENDERE LA MOTIVAZIONE AD APPRENDERE Indice degli Argomenti Cosa si intende per motivazione ad apprendere? Esistono diversi tipi di motivazioni? Cosa sono gli stili attributivi? Cosa si intende per Obiettivi di

Dettagli

MOTIVAZIONE AD APPRENDERE

MOTIVAZIONE AD APPRENDERE MOTIVAZIONE AD APPRENDERE La motivazione ad apprendere nella prospettiva cognitivista La persona motivata - tende ad un obiettivo (target) (si rappresenta un risultato da conseguire o evitare) - percepisce

Dettagli

Emozione, motivazione e apprendimento. Le teorie dell intelligenza e gli stili attributivi, educazione e insegnamento

Emozione, motivazione e apprendimento. Le teorie dell intelligenza e gli stili attributivi, educazione e insegnamento Emozione, motivazione e apprendimento Le teorie dell intelligenza e gli stili attributivi, educazione e insegnamento TEORIE DELL INTELLIGENZA Esplicite, quelle degli esperti costruite sulla base di ricerche

Dettagli

Le ragioni dell apprendere

Le ragioni dell apprendere Motivazione come variabile complessa 1 a Approccio comportamentista alla motivazione ed evoluzione 2 a La teoria degli obiettivi di riuscita 1 b Tre dimensioni nel concetto di motivazione ad apprendere

Dettagli

Definizione e campi della Psicologia dell educazione; Le definizioni dell apprendimento per studenti e insegnanti; Le metafore dell apprendimento:

Definizione e campi della Psicologia dell educazione; Le definizioni dell apprendimento per studenti e insegnanti; Le metafore dell apprendimento: Definizione e campi della Psicologia dell educazione; Le definizioni dell apprendimento per studenti e insegnanti; Le metafore dell apprendimento: trasmissione, costruzione, partecipazione, transazione;

Dettagli

DSA e Contesti di apprendimento

DSA e Contesti di apprendimento "DSA: insegnanti ed educatori protagonisti della prevenzione - esperienze di formazione in rete" DSA e Contesti di apprendimento Elena Flaugnacco Università di Trieste Centro per la Salute del Bambino-

Dettagli

LA MOTIVAZIONE DEI COLLABORATORI

LA MOTIVAZIONE DEI COLLABORATORI LA MOTIVAZIONE DEI COLLABORATORI Come motivare un T.E.A.M. 1 2 COSA E LA MOTIVAZIONE Dal latino MOTUS motivazione indica un movimento, quindi il dirigersi di un Soggetto verso un oggetto desiderato, verso

Dettagli

Etimologia un movimento, quindi il dirigersi di un soggetto verso un oggetto desiderato, verso uno scopo

Etimologia un movimento, quindi il dirigersi di un soggetto verso un oggetto desiderato, verso uno scopo Etimologia motivazione (dal latino motus) indica un movimento, quindi il dirigersi di un soggetto verso un oggetto desiderato, verso uno scopo: la dinamica del desiderio implica una spinta, che può essere

Dettagli

MOTIVAZIONE, AUTOSTIMA E CAPACITA DI SCELTA NELLE PERSONE ADULTE CON DISABILITA' COGNITIVA. Dott.ssa Stefania Mazotti

MOTIVAZIONE, AUTOSTIMA E CAPACITA DI SCELTA NELLE PERSONE ADULTE CON DISABILITA' COGNITIVA. Dott.ssa Stefania Mazotti MOTIVAZIONE, AUTOSTIMA E CAPACITA DI SCELTA NELLE PERSONE ADULTE CON DISABILITA' COGNITIVA Dott.ssa Stefania Mazotti Chi, tra gli ospiti, sa scegliere in queste situazioni? Scegliere un paio di scarpe

Dettagli

Stili attributivi, abilità di metacomprensione, disturbo specifico dell apprendimento. Studio preliminare

Stili attributivi, abilità di metacomprensione, disturbo specifico dell apprendimento. Studio preliminare Stili attributivi, abilità di metacomprensione, disturbo specifico dell apprendimento. Studio preliminare Claudia Cantagallo, Maria Teresa Amata, Francesco Di Blasi, Angela Antonia Costanzo, Maria Finocchiaro,

Dettagli

LA MOTIVAZIONE. Psicologia Cognitiva dell Apprendimento a.a. 2006-07. Prof.ssa Francesca Pazzaglia SSIS del Veneto

LA MOTIVAZIONE. Psicologia Cognitiva dell Apprendimento a.a. 2006-07. Prof.ssa Francesca Pazzaglia SSIS del Veneto LA MOTIVAZIONE Psicologia Cognitiva dell Apprendimento a.a. 2006-07 Prof.ssa Francesca Pazzaglia SSIS del Veneto OMANDE SULLA MOTIVAZIONE 1. Cos è la motivazione? 2. Come definirla? 3. Ci sono fattori

Dettagli

Teorie sulla motivazione. Seminario sulle metodologie didattiche innovative Doretta Ardu Russell-Moro

Teorie sulla motivazione. Seminario sulle metodologie didattiche innovative Doretta Ardu Russell-Moro Teorie sulla motivazione Seminario sulle metodologie didattiche innovative Doretta Ardu Russell-Moro Il buon apprendente Le caratteristiche del buon apprendente (P.M. Lightbown, N. Spada, Howlanguagesare

Dettagli

La formazione mentale del giovane calciatore

La formazione mentale del giovane calciatore 2015-2016 Daniele Fedeli (Università degli Studi di Udine) La formazione mentale del giovane calciatore CRITICITÀ Mantenere l attenzione Far rispettare alcune regole Gestire le dinamiche di gruppo Far

Dettagli

BISOGNI E PULSIONI (1 di 2)

BISOGNI E PULSIONI (1 di 2) ISTINTI (2 di 3) Il primo a parlare di istinto fu James (1890) che lo considerava come la facoltà di agire in modo da produrre certi effetti finali senza aver preveduto e senza previa educazione ad agire

Dettagli

L AUTOSTIMA DEI NOSTRI FIGLI. Il ruolo della famiglia e della scuola nello sviluppo della sicurezza dei ragazzi.

L AUTOSTIMA DEI NOSTRI FIGLI. Il ruolo della famiglia e della scuola nello sviluppo della sicurezza dei ragazzi. L AUTOSTIMA DEI NOSTRI FIGLI Il ruolo della famiglia e della scuola nello sviluppo della sicurezza dei ragazzi. Che cos è l Autostima? CONCETTO DI SE = AUTOSTIMA E la costellazione di elementi a cui una

Dettagli

MOTIVAZIONE E APPRENDIMENTO

MOTIVAZIONE E APPRENDIMENTO MOTIVAZIONE E APPRENDIMENTO Dott.ssa Emilia Ciccia Università della Calabria Facoltà di Lettere e Filosofia Dipartimento di Scienze dell'educazione RENDIMENTO SCOLASTICO Abilità specifiche (innate vs acquisite)

Dettagli

Quali sono le motivazioni che vi spingono a studiare? Quando avete delle difficoltà cosa fate per aumentare la motivazione nello studio?

Quali sono le motivazioni che vi spingono a studiare? Quando avete delle difficoltà cosa fate per aumentare la motivazione nello studio? Quali sono le motivazioni che vi spingono a studiare? Quando avete delle difficoltà cosa fate per aumentare la motivazione nello studio? La motivazione nel processo di apprendimento.. Cos è la motivazione?

Dettagli

QS: QUESTIONARIO SULLE STRATEGIE. 2. Conoscenza metacognitiva, uso delle strategie, Corenza tra giudizio di utlità ed uso di strategie

QS: QUESTIONARIO SULLE STRATEGIE. 2. Conoscenza metacognitiva, uso delle strategie, Corenza tra giudizio di utlità ed uso di strategie QS: QUESTIONARIO SULLE STRATEGIE 2. Conoscenza metacognitiva, uso delle strategie, Corenza tra giudizio di utlità ed uso di strategie QS: QUESTIONARIO SULLE STRATEGIE QS1: Utilità strategica: Quanto le

Dettagli

Corso di Storia della Pedagogia. Momenti e problemi della pedagogia del Novecento. 03. Il comportamentismo: le teorie

Corso di Storia della Pedagogia. Momenti e problemi della pedagogia del Novecento. 03. Il comportamentismo: le teorie SSIS Lazio 2006-2007 Indirizzi Tecnologico ed Economico-Giuridico Corso di Storia della Pedagogia Momenti e problemi della pedagogia del Novecento 03. Il comportamentismo: le teorie Prof.ssa Eleonora Guglielman

Dettagli

Corso di aggiornamento sull educazione fisica nella scuola primaria

Corso di aggiornamento sull educazione fisica nella scuola primaria Corso di aggiornamento sull educazione fisica nella scuola primaria Popoli 4-5 settembre 2014 Prof. Mancini Roberto Metodologia di insegnamento e individualizzazione dell attività didattica Stili di insegnamento

Dettagli

COME COMUNICARE IN MODO EFFICIENTE? Comunicazione e dinamiche relazionali

COME COMUNICARE IN MODO EFFICIENTE? Comunicazione e dinamiche relazionali COME COMUNICARE IN MODO EFFICIENTE? Comunicazione e dinamiche relazionali Cosa significa comunicare? Informazione A -----------> B Mittente Messaggio Destinatario Cosa significa comunicare? Comunicazione

Dettagli

Disturbo da deficit dell attenzione ed iperattività: Aspetti teorici e pratici in ambito metacognitivo Dott.ssa Nicoletta Businaro

Disturbo da deficit dell attenzione ed iperattività: Aspetti teorici e pratici in ambito metacognitivo Dott.ssa Nicoletta Businaro Insegnamento Psicologia delle disabilità e dell integrazione (Prof.ssa Ottavia Albanese) Disturbo da deficit dell attenzione ed iperattività: Aspetti teorici e pratici in ambito metacognitivo Dott.ssa

Dettagli

L ALUNNO DISATTENTO E IPERATTIVO A SCUOLA. Mario Di Pietro

L ALUNNO DISATTENTO E IPERATTIVO A SCUOLA. Mario Di Pietro L ALUNNO DISATTENTO E IPERATTIVO A SCUOLA Mario Di Pietro Sebbene non esista una cura per l ADHD l esistono tecniche comportamentali che possono essere di grande beneficio per il bambino e migliorare notevolmente

Dettagli

Lezione 2. La motivazione al lavoro: bisogni e processi (Cap. 2 - Decastri, 2016) Università Tor Vergata Anno Accademico 2016/2017

Lezione 2. La motivazione al lavoro: bisogni e processi (Cap. 2 - Decastri, 2016) Università Tor Vergata Anno Accademico 2016/2017 Lezione 2 La motivazione al lavoro: bisogni e processi (Cap. 2 - Decastri, 2016) Università Tor Vergata Anno Accademico 2016/2017 1 Contenuti La motivazione al lavoro (parte prima) 1. Il concetto di motivazione

Dettagli

Motivazione ed emozione

Motivazione ed emozione Motivazione ed emozione Motivazione le varie teorie Emozioni e ricerca di forte sensazioni Emozioni Motivazione un stretto legame Motivazione emozione - decisioni LA MOTIVAZIONE Definizione di MOTIVAZIONE:

Dettagli

La motivazione ad apprendere tra ricerca psicologica e senso comune

La motivazione ad apprendere tra ricerca psicologica e senso comune La motivazione ad apprendere tra ricerca psicologica e senso comune Pietro Boscolo Università di Padova Conegliano, 12 febbraio 2009 Due definizioni di motivazione 1. processo dinamico mediante cui caratteristiche

Dettagli

Psicologia Sociale (edizione 2010)

Psicologia Sociale (edizione 2010) Psicologia Sociale (edizione 2010) Prof. M. Ravenna - Università di Ferrara, a.a. 2012-13 Elliot Aronson Timothy D. Wilson Robin M. Akert Capitoli: 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 10, 11 - Scienze e tecnologie

Dettagli

Innovazione e Direzione delle Imprese AA ORGANIZZARE I PROCESSI DI INNOVAZIONE E L'ORGANIZZAZIONE CREATIVA

Innovazione e Direzione delle Imprese AA ORGANIZZARE I PROCESSI DI INNOVAZIONE E L'ORGANIZZAZIONE CREATIVA Innovazione e Direzione delle Imprese AA. 2014-2015 ORGANIZZARE I PROCESSI DI INNOVAZIONE E L'ORGANIZZAZIONE CREATIVA Componential theory of Organizational Creativity (1) CONTESTO DI LAVORO Motivazione

Dettagli

LABORATORIO SUL METODO DI STUDIO

LABORATORIO SUL METODO DI STUDIO PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO LABORATORIO SUL METODO DI STUDIO Barbara De Marco Anno 2013-2014 Un buon metodo di studio può aiutare Perché lavorare su come si studia??? Studio da quando ero bambino!! Anche

Dettagli

Il progetto AMOS: Abilità, Motivazione, Orientamento alla studio

Il progetto AMOS: Abilità, Motivazione, Orientamento alla studio Associazione Italiana per la Ricerca e l Intervento nella Psicopatologia Il progetto AMOS: Abilità, Motivazione, Orientamento alla studio Civitanova Marche, 7 luglio 2017 Prof.ssa Rossana De Beni Dipartimento

Dettagli

Per "motivazione" s'intende il perché, la causa o il "motivo" di un'azione o

Per motivazione s'intende il perché, la causa o il motivo di un'azione o MOTIVAZIONE Per "motivazione" s'intende il perché, la causa o il "motivo" di un'azione o di un comportamento. Si tende a confondere, come generici sinonimi, "motivazioni", "istinti", "pulsioni" in modo

Dettagli

Fisiologiche: Viscerali Espressive: Psicologiche:

Fisiologiche: Viscerali Espressive: Psicologiche: EMOZIONI & SPORT EMOZIONI Reazione affettiva intensa con insorgenza acuta e di breve durata determinata da uno stimolo ambientale. La sua comparsa comporta: modificazione a livello somatico, vegetativo

Dettagli

Indice. Parte 1 LA NATURA DELLO SVILUPPO INFANTILE 1. Parte 2 PROCESSI BIOLOGICI, SVILUPPO FISICO E SVILUPPO PERCETTIVO 49. Indice delle schede

Indice. Parte 1 LA NATURA DELLO SVILUPPO INFANTILE 1. Parte 2 PROCESSI BIOLOGICI, SVILUPPO FISICO E SVILUPPO PERCETTIVO 49. Indice delle schede Indice delle schede Prefazione dell edizione italiana Ringraziamenti dell editore Guida alla lettura XIII XV XIX XXI Parte 1 LA NATURA DELLO SVILUPPO INFANTILE 1 Capitolo 1 INTRODUZIONE 3 1.1 Sviluppo

Dettagli

Motivazioni ed emozioni

Motivazioni ed emozioni Motivazioni ed emozioni Un filmato per iniziare Cerca di indicare i motivi per i quali studi e i motivi per cui potresti non studiare Studio perché Potrei non studiare perché Confrontali Proviamo a conoscerci

Dettagli

tempi di attenzione tecniche comunicative 6 20 min stili d insegnamento

tempi di attenzione tecniche comunicative 6 20 min stili d insegnamento tempi di attenzione tecniche comunicative 6 20 min stili d insegnamento insegnante autoritario insegnante autorevole insegnante supportivo insegnante permissivo insegnante camaleonte: quello che sa adattare

Dettagli

LIFE SKILLS - SCHEDA DI VALUTAZIONE DEL CORSO DA PARTE DEI PARTECIPANTI

LIFE SKILLS - SCHEDA DI VALUTAZIONE DEL CORSO DA PARTE DEI PARTECIPANTI 1) Il corso ha corrisposto, in linea di massima, alle Sue aspettative iniziali? Sì LIFE SKILLS - SCHEDA DI VALUTAZIONE DEL CORSO DA PARTE DEI PARTECIPANTI Si 11 Abbastanza 1 No 0 Non risponde 1 Perché

Dettagli

UFFICIO SCOLASTICO PER LA LOMBARDIA. Uff. VIII^ - Formazione e Aggiornamento del Personale della Scuola

UFFICIO SCOLASTICO PER LA LOMBARDIA. Uff. VIII^ - Formazione e Aggiornamento del Personale della Scuola UFFICIO SCOLASTICO PER LA LOMBARDIA Uff. VIII^ - Formazione e Aggiornamento del Personale della Scuola Incontri di formazione per Docenti della Scuola secondaria Disturbi specifici di apprendimento Morbegno

Dettagli

Parte Generale 2 CONI PG2 Appunti di Teoria e metodologia dell'insegnamento Sportivo. A cura di Cristina Caprile

Parte Generale 2 CONI PG2 Appunti di Teoria e metodologia dell'insegnamento Sportivo. A cura di Cristina Caprile Parte Generale 2 CONI PG2 Appunti di Teoria e metodologia dell'insegnamento Sportivo A cura di Cristina Caprile - Abilità di progettazione - motivazione alla e programmazione competenza - abilità di comunicazione

Dettagli

Docente: Collino Elena

Docente: Collino Elena Docente: Collino Elena I.I.S. SELLA - A.ALTO - LAGRANGE Sede Lagrange PROGRAMMAZIONE DIDATTICA Polis 1 socio-sanitario serale MATERIA: SCIENZE UMANE E SOCIALI Libri di testo consigliati: Elisabetta Clemente,

Dettagli

Ben-essere a scuola: l insegnante come base sicura. Rosalinda Cassibba Università degli Studi di Bari

Ben-essere a scuola: l insegnante come base sicura. Rosalinda Cassibba Università degli Studi di Bari Ben-essere a scuola: l insegnante come base sicura Rosalinda Cassibba Università degli Studi di Bari Teoria dell attaccamento Legame emotivo con adulti significativi Radice di uno sviluppo psicologico

Dettagli

Psicologia Sociale (edizione 2010)

Psicologia Sociale (edizione 2010) Psicologia Sociale (edizione 2010) Elliot Aronson Timothy D. Wilson Robin M. Akert Capitoli: 1, 2, 3, 4, 6, 7,10, 11 Prof. M. Ravennna - Università di Ferrara, a.a. 2011-12 Argomenti del corso 1. INTRODUZIONE

Dettagli

LE MOTIVAZIONI ALLA PRATICA MOTORIA E SPORTIVA

LE MOTIVAZIONI ALLA PRATICA MOTORIA E SPORTIVA LE MOTIVAZIONI ALLA PRATICA MOTORIA E SPORTIVA 1. PREMESSA I comportamenti umani sono sostenuti da complessi processi motivazionali spesso difficilmente comprensibili dall esterno. La loro interpretazione

Dettagli

Le principali teorie psico-pedagogiche. Modelli teorici e lavoro scolastico

Le principali teorie psico-pedagogiche. Modelli teorici e lavoro scolastico Le principali teorie psico-pedagogiche Modelli teorici e lavoro scolastico Teorie dell apprendimento APPRENDIMENTO =processo mediante il quale si acquisiscono nuove conoscenze Esterno Dipende dall ambiente

Dettagli

I disturbi specifici dell apprendimento: dall identificazione precoce agli interventi di recupero. Autore: Letizia Moretti Editing : Enrica Ciullo

I disturbi specifici dell apprendimento: dall identificazione precoce agli interventi di recupero. Autore: Letizia Moretti Editing : Enrica Ciullo I disturbi specifici dell apprendimento: dall identificazione precoce agli interventi di recupero Autore: Letizia Moretti Editing : Enrica Ciullo Corso Dsa - I disturbi specifici dell apprendimento: dall

Dettagli

PSICOLOGIA CLINICA. dott.ssa Paoletta Florio psicologa-psicoterapeuta

PSICOLOGIA CLINICA. dott.ssa Paoletta Florio psicologa-psicoterapeuta PSICOLOGIA CLINICA dott.ssa Paoletta Florio psicologa-psicoterapeuta CAREGIVER E CAREGIVER BURDEN IL CAREGIVER il caregiver può essere chiamato a rispondere a bisogni fisici, sociali, emotivi ed economici

Dettagli

OVERTRAINING: BIOFEEDBACK E MARKERS PSICOLOGICI

OVERTRAINING: BIOFEEDBACK E MARKERS PSICOLOGICI OVERTRAINING: BIOFEEDBACK E MARKERS PSICOLOGICI Umberto Manili Istituto di Scienza dello Sport Roma ASPETTI MENTALI DI BASE NELLO SPORT Consapevolezza Pianificazione di obiettivi realistici Controllo sui

Dettagli

METACOGNIZIONE E STILI DI APPRENDIMENTO

METACOGNIZIONE E STILI DI APPRENDIMENTO 1) METACOGNIZIONE E STILI DI APPRENDIMENTO L'APPROCCIO METACOGNITIVO Lo studio delle funzioni del pensiero rende realmente capaci di organizzare, dirigere e controllare i processi mentali; adeguarli alle

Dettagli

Capitolo 4. La motivazione ad apprendere

Capitolo 4. La motivazione ad apprendere Capitolo 4 La motivazione ad apprendere Introduzione Nel linguaggio comune l espressione allievo motivato richiama alla mente una generale voglia di apprendere che si esplicita in diversi comportamenti

Dettagli

Protezione dei minori con autismo dalla violenza e dall abuso e Prevenzione della violenza commessa da minori con autismo

Protezione dei minori con autismo dalla violenza e dall abuso e Prevenzione della violenza commessa da minori con autismo Protezione dei minori con autismo dalla violenza e dall abuso e Prevenzione della violenza commessa da minori con autismo Alcune caratteristiche delle persone autistiche L autismo non è un problema di

Dettagli

TEST AMOS 8-15 ABILITÀ E MOTIVAZIONE ALLO STUDIO: PROVE DI VALUTAZIONE PER RAGAZZI DAGLI 8 AI 15 ANNI

TEST AMOS 8-15 ABILITÀ E MOTIVAZIONE ALLO STUDIO: PROVE DI VALUTAZIONE PER RAGAZZI DAGLI 8 AI 15 ANNI TEST AMOS 8-15 ABILITÀ E MOTIVAZIONE ALLO STUDIO: PROVE DI VALUTAZIONE PER RAGAZZI DAGLI 8 AI 15 ANNI Cesare Cornoldi, Rossana de Beni, Claudia Zamperlin, Chiara Meneghetti Edizioni Erickson TEST AMOS

Dettagli

UNA PROSPETTIVA SOCIO-COGNITIVA Apprendimento,pensiero e ragionamento

UNA PROSPETTIVA SOCIO-COGNITIVA Apprendimento,pensiero e ragionamento UNA PROSPETTIVA SOCIO-COGNITIVA Apprendimento,pensiero e ragionamento NELLA PREVENZIONE DEL CYBERBULLISMO a cura di Lucia Bocchetti 1 SCUOLA: CONTESTO IDEALE PER PREVENIRE IL FENOMENO Contesto che include

Dettagli

TRATTO DA: DARIO I., CAMEROTTI S. (2005), IL PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO PROGETTO DI VITA, TRENTO, ERICKSON

TRATTO DA: DARIO I., CAMEROTTI S. (2005), IL PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO PROGETTO DI VITA, TRENTO, ERICKSON TRATTO DA: DARIO I., CAMEROTTI S. (2005), IL PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO PROGETTO DI VITA, TRENTO, ERICKSON SINTESI ED ADATTAMENTO DEL SECONDO CAPITOLO: IL PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO E IL PROGETTO

Dettagli

IL LIFE SKILLS TRAINING PROGRAM. Progetto regionale di prevenzione delle dipendenze per la Scuola Secondaria di primo grado

IL LIFE SKILLS TRAINING PROGRAM. Progetto regionale di prevenzione delle dipendenze per la Scuola Secondaria di primo grado IL LIFE SKILLS TRAINING PROGRAM Progetto regionale di prevenzione delle dipendenze per la Scuola Secondaria di primo grado Perché un intervento preventivo dell uso ed abuso di sostanze nelle scuola secondaria

Dettagli

Marketing - Corso progredito Consumer Behavior

Marketing - Corso progredito Consumer Behavior - progredito Consumer Behavior Seconda unità didattica Le emozioni DEFINIZIONE DELLE EMOZIONI Stati affettivi (affect) caratterizzati da elevata intensità e breve durata sono generati in risposta ad uno

Dettagli

La soddisfazione lavorativa

La soddisfazione lavorativa Università degli Studi di Verona A.A. 2008/2009 Scienze della Comunicazione corso di Psicologia del Lavoro LA SODDISFAZIONE LAVORATIVA Serena Cubico Ricercatore Psicologia del Lavoro e delle Organizzazioni

Dettagli

Potenziamento Cognitivo e Prevenzione dell insuccesso

Potenziamento Cognitivo e Prevenzione dell insuccesso Potenziamento Cognitivo e Prevenzione dell insuccesso Irene Mammarella Università degli Studi di Padova irene.mammarella@unipd.it 1 L insuccesso scolastico Diverse cause: Difficoltà di comprensione o di

Dettagli

Progetto di analisi di clima e benessere organizzativo. Ing. Giuseppe Galvan

Progetto di analisi di clima e benessere organizzativo. Ing. Giuseppe Galvan Progetto di analisi di clima e benessere organizzativo Ing. Giuseppe Galvan Rischio Lavorativo R = M x P Probabilità Bassa Media Alta Magnitudo Lieve 1 2 3 Grave 2 4 6 Gravissima 3 6 9 Il Clima Organizzativo

Dettagli

Concepimento Morte. Nascita. Vecchiaia. Infanzia. Ciclo evolutivo. Tarda età adulta Adolescenza. Età adulta

Concepimento Morte. Nascita. Vecchiaia. Infanzia. Ciclo evolutivo. Tarda età adulta Adolescenza. Età adulta Concepimento Morte Nascita Vecchiaia Ciclo evolutivo Infanzia Tarda età adulta Adolescenza Età adulta Psicologia dello sviluppo Identifica e spiega i cambiamenti che l individuo ha nell arco della vita

Dettagli

Seminario Dott.sa Benvenuto Sabrina. DALL INFANZIA ALL ADOLESCENZA Un percorso di crescita sportiva IO E IL GRUPPO, IO E IL GRUPPO SPORTIVO

Seminario Dott.sa Benvenuto Sabrina. DALL INFANZIA ALL ADOLESCENZA Un percorso di crescita sportiva IO E IL GRUPPO, IO E IL GRUPPO SPORTIVO Seminario Dott.sa Benvenuto Sabrina DALL INFANZIA ALL ADOLESCENZA Un percorso di crescita sportiva - - - IO E IL GRUPPO, IO E IL GRUPPO SPORTIVO SdS Coni Liguria - Genova, 03 dicembre 2011 Dott.sa Sabrina

Dettagli

Psicologia Sociale. Programma a.a. 2016/2017

Psicologia Sociale. Programma a.a. 2016/2017 Psicologia Sociale Programma a.a. 2016/2017 1 NON Frequentanti 1. Crisp, R., & Turner, R. (2013). Psicologia sociale. Torino: UTET. Tutti i capitoli. La frequenza alle 3 lezioni del Prof. Jeff Greenberg

Dettagli

Presso: Dipartimento di Psicologia, Viale Berti Pichat 5

Presso: Dipartimento di Psicologia, Viale Berti Pichat 5 1 Orario di ricevimento: giovedi ore 11-13 Presso: Dipartimento di Psicologia, Viale Berti Pichat 5 Tel. Studio: 051-2091838 E-mail: annamaria.borghi@unibo.it 2 Testi per l esame Zorzi, Marco e Girotto,

Dettagli

a.a. 2012/2013 CdL in Scienze dell Educazione (I anno) Insegnamento di Psicologia dell Educazione Unità didattica su: LA MEMORIA

a.a. 2012/2013 CdL in Scienze dell Educazione (I anno) Insegnamento di Psicologia dell Educazione Unità didattica su: LA MEMORIA a.a. 2012/2013 CdL in Scienze dell Educazione (I anno) Insegnamento di Psicologia dell Educazione Unità didattica su: LA MEMORIA ATTENZIONE motivazione esercizio conoscenza verifica INSEGNAMENTO MEMORIA

Dettagli

Approccio cognitivista: Teoria dell equilibrio e dissonanza cognitiva

Approccio cognitivista: Teoria dell equilibrio e dissonanza cognitiva Corso di Laurea in Scienze dell'educazione a.a. 2010/2011 PSICOLOGIA SOCIALE E DI COMUNITÀ Modulo di PSICOLOGIA SOCIALE E DEI GRUPPI Approccio cognitivista: Teoria dell equilibrio e dissonanza cognitiva

Dettagli

Lezione 2 Il comportamentismo

Lezione 2 Il comportamentismo Lezione 2 Il comportamentismo Argomenti Assunti teorici Condizionamento classico Condizionamento operante Apprendimento per imitazione Risposta alle principali questioni evolutive Limiti della teoria comportamentista

Dettagli

Motivazione. Germano Rossi ISSR 2009/10

Motivazione. Germano Rossi ISSR 2009/10 Motivazione Germano Rossi ISSR 2009/10 Motivazione una condizione che determina la direzione e l intensità del comportamento Corrisponde ai desideri (mangiare, bere, piacere, desiderio di fare qualcosa,

Dettagli

LA GIOCOLERIA A SCUOLA A SCUOLA DI GIOCOLERIA ROBERTO MANCINI - ANDREA PERUGINI

LA GIOCOLERIA A SCUOLA A SCUOLA DI GIOCOLERIA ROBERTO MANCINI - ANDREA PERUGINI LA GIOCOLERIA A SCUOLA A SCUOLA DI GIOCOLERIA ROBERTO MANCINI - ANDREA PERUGINI Aggiornamenti in Scienze Motorie Scuola dello Sport delle Marche Ufficio Scolastico Regionale Ancona 2 marzo 2015 STORIE

Dettagli

Gestione della classe e problematiche relazionali

Gestione della classe e problematiche relazionali Gestione della classe e problematiche relazionali Prof.ssa Virginia Rizzo Dirigente Scolastica 2 e 4 maggio 2017 IIS Mosè Bianchi - Monza Conoscere e pensare non è arrivare a una verità assoluta certa,

Dettagli

1) Quale di queste definizioni è corretta rispetto al concetto di paura preparata?

1) Quale di queste definizioni è corretta rispetto al concetto di paura preparata? 1) Quale di queste definizioni è corretta rispetto al concetto di paura preparata? a) Una certa classe generale di stimoli fobici è innata b) Lo stimolo fobico specifico è innato. c) Lo stimolo fobico

Dettagli

Le emozioni degli alunni nell apprendimento della matematica e della lingua italiana.

Le emozioni degli alunni nell apprendimento della matematica e della lingua italiana. Le emozioni degli alunni nell apprendimento della matematica e della lingua italiana. 1 Una ricerca condotta nella scuola primaria e secondaria di primo grado Chiara Deprà Se dico matematica. Le emozioni

Dettagli

TEORIA COGNITIVISTA (2 di 2)

TEORIA COGNITIVISTA (2 di 2) TEORIA COGNITIVISTA (2 di 2) Atkinson (1957) ha studiato il fenomeno nell ambito della tendenza al successo Tendenza al successo è data da: a. motivazione al successo b. incentivo per l ottenimento (aspettativa)

Dettagli

AMOS Abilità e motivazione allo studio

AMOS Abilità e motivazione allo studio AMOS Abilità e motivazione allo studio Cosa è un test? Un test consiste essenzialmente in una misurazione oggettiva e standardizzata di un campione di comportamento. La funzione fondamentale è quella di

Dettagli

CORSO PAA PER ASSISTENTI DI VOLO SYLLABUS

CORSO PAA PER ASSISTENTI DI VOLO SYLLABUS CORSO PAA PER ASSISTENTI DI VOLO SYLLABUS I PRINCIPI BASILARI DELLA COMUNICAZIONE: - elementi della comunicazione o mittente, messaggio, ricevente o la pragmatica della comunicazione - fattori di inefficacie

Dettagli

Laboratorio area antropologica

Laboratorio area antropologica Laboratorio area antropologica IDENTITÀ AUTONOMIA COMPETENZE CITTADINANZA In primo luogo, la scuola stessa deve essere una vita di comunità in tutto quello che implica questo concetto: le percezioni e

Dettagli

Corso di Prevenzione delle cadute nell anziano fragile a domicilio, nelle strutture residenziali e in ospedale

Corso di Prevenzione delle cadute nell anziano fragile a domicilio, nelle strutture residenziali e in ospedale Corso di Prevenzione delle cadute nell anziano fragile a domicilio, nelle strutture residenziali e in ospedale introdurre e proporre con successo i cambiamenti nello stile di vita dell anziano il rapporto

Dettagli

Chiarezza obiettivo Riflessione Controllo di sé Autovalutazione

Chiarezza obiettivo Riflessione Controllo di sé Autovalutazione Progetto x competenza EMOZIONANDO Competenza imparare ad imparare: è l abilità di perseverare nell apprendimento, di organizzare il proprio apprendimento anche mediante una gestione efficace del tempo

Dettagli

La soddisfazione dei bisogni e la retribuzione

La soddisfazione dei bisogni e la retribuzione La soddisfazione dei bisogni e la retribuzione La retribuzione è la forma di ricompensa a cui il lavoratore presta maggiore attenzione, ma non è certamente l'unica. Gratificazioni personali Autonomia Equità

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO MEZZOLOMBARDO PIANI DI STUDIO D ISTITUTO SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE

ISTITUTO COMPRENSIVO MEZZOLOMBARDO PIANI DI STUDIO D ISTITUTO SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE Biennio: PRIMO (classe prima e seconda scuola primaria) COMPETENZE ABILITA CONOSCENZE Traguardi di sviluppo della competenza a fine biennio 1. Conoscere e padroneggiare il proprio corpo (consapevolezza

Dettagli

La relazione persona-organizzazione: il commmitment. Gianni Maria Strada Corso di sistemi organizzativi

La relazione persona-organizzazione: il commmitment. Gianni Maria Strada Corso di sistemi organizzativi La relazione persona-organizzazione: il commmitment Gianni Maria Strada Corso di sistemi organizzativi 2 Modello di consapevolezza di Johari Quadrante aperto Si riferisce al comportamento, ai sentimenti

Dettagli

L uomo è alla nascita una tabula rasa, inizia cosi una psicologia definita senza anima

L uomo è alla nascita una tabula rasa, inizia cosi una psicologia definita senza anima Il comportamentismo prende in esame solo i dati oggettivi cioè gli stimoli forniti dallo sperimentatore e le risposte date dal soggetto e trascura gli stati mentali. L uomo è alla nascita una tabula rasa,

Dettagli

Linee per una educazione all amore ed alla sessualità in età L/C. Bologna 26 gennaio 2014 M.Ornella Fulvio

Linee per una educazione all amore ed alla sessualità in età L/C. Bologna 26 gennaio 2014 M.Ornella Fulvio Linee per una educazione all amore ed alla sessualità in età L/C Bologna 26 gennaio 2014 M.Ornella Fulvio Questo tempo Rischio o scivolamento - superficialità - paura - caduta della memoria - stanchezza

Dettagli

Indice generale. Parte 1 LA NATURA DELLO SVILUPPO INFANTILE 1. Parte 2 PROCESSI BIOLOGICI, SVILUPPO FISICO E SVILUPPO PERCETTIVO 59

Indice generale. Parte 1 LA NATURA DELLO SVILUPPO INFANTILE 1. Parte 2 PROCESSI BIOLOGICI, SVILUPPO FISICO E SVILUPPO PERCETTIVO 59 Prefazione alla terza edizione italiana Autore Guida alla lettura xiii xvii xix Parte 1 LA NATURA DELLO SVILUPPO INFANTILE 1 Capitolo 1 INTRODUZIONE 3 1.1 Sviluppo infantile - ieri e oggi 4 1.1.1 Prospettive

Dettagli

Il modello dell Azione Ragionata (Ajzen e Fishbein1980)

Il modello dell Azione Ragionata (Ajzen e Fishbein1980) Il modello dell Azione Ragionata (Ajzen e Fishbein1980) La teoria dell azione ragionata (Ajzen e Fishbein, 1980) fornisce una struttura di base che mira a spiegare e comprendere come si vengono a concretizzare

Dettagli

GESTIONE DELLO STRESS NEL CONTESTO SANITARIO

GESTIONE DELLO STRESS NEL CONTESTO SANITARIO Relazioni sintomatiche tra: CONTESTO, GESTIONE DELLO STRESS NEL CONTESTO SANITARIO CONTESTO SINTOMI VULNERABILITA Mario Di Pietro www.educazione-emotiva.it Relazioni sintomatiche tra: CONTESTO, Relazioni

Dettagli

TEORIA E TECNICA DEL COLLOQUIO

TEORIA E TECNICA DEL COLLOQUIO TEORIA E TECNICA DEL COLLOQUIO Non esiste un colloquio muto Può non fornire le informazioni che il clinico vorrebbe ottenere 1) colloquio condotto male: à difficoltà, da parte del clinico, di utilizzare

Dettagli

La nave dei folli: la modifica dello stereotipo del malato mentale nell adolescente

La nave dei folli: la modifica dello stereotipo del malato mentale nell adolescente La nave dei folli: la modifica dello stereotipo del malato mentale nell adolescente La chiusura dei manicomi, avvenuta nel 1996, ha determinato un apertura nei confronti delle persone affette da malattia

Dettagli

Lingue e culture per il turismo e il commercio internazionale PRINCIPI DI MARKETING TURISTICO 9 CFU. Lezione novembre 2010

Lingue e culture per il turismo e il commercio internazionale PRINCIPI DI MARKETING TURISTICO 9 CFU. Lezione novembre 2010 Lingue e culture per il turismo e il commercio internazionale PRINCIPI DI MARKETING TURISTICO 9 CFU Lezione 20 29 novembre 2010 Argomenti trattati Caratteristiche del consumatore - variabili sociali: opinion

Dettagli

IL COMPORTAMENTO DEL CONSUMATORE: le variabili personali, sociali e psicologiche

IL COMPORTAMENTO DEL CONSUMATORE: le variabili personali, sociali e psicologiche IL COMPORTAMENTO DEL CONSUMATORE: le variabili personali, sociali e psicologiche 1. BACKGROUND Chi acquista? Quando acquista? Perché acquista? Quando acquista? Chi consuma? Quando consuma? Perché consuma?

Dettagli

IMPEGNI STUDIO LUN MAR MER

IMPEGNI STUDIO LUN MAR MER ORE ATTIVITA STUDIO IMPEGNI LUN MAR MER Capacità di organizzare e pianificare la propria attività di studio = componente critica nell ambito delle abilità di studio. Soprattutto in ambito universitario

Dettagli

«SOPRAVVIVERE» NELLE C LASSI DIFFICILI! Venerdì 5 aprile 2013

«SOPRAVVIVERE» NELLE C LASSI DIFFICILI! Venerdì 5 aprile 2013 «SOPRAVVIVERE» NELLE C LASSI DIFFICILI! Venerdì 5 aprile 2013 ARGOMENTI DEL CORSO/LABORATORIO Caratteristiche di una classe difficile: questionario oggettivo per valutare una classe difficile. L importanza

Dettagli

ORIENTAMENTO NELLE TRANSIZIONI: STRUMENTI PER LA SCUOLA

ORIENTAMENTO NELLE TRANSIZIONI: STRUMENTI PER LA SCUOLA XIV Convegno Nazionale AlmaDiploma Orientamento e dis-orientamento Gli strumenti e le azioni per le scelte degli studenti della scuola secondaria di I e II grado ORIENTAMENTO NELLE TRANSIZIONI: STRUMENTI

Dettagli

DATI PERSONALI LA SCUOLA IN GENERALE. 3. Pensi che la scuola offra delle possibilità per realizzare il tuo futuro? Sì No In parte

DATI PERSONALI LA SCUOLA IN GENERALE. 3. Pensi che la scuola offra delle possibilità per realizzare il tuo futuro? Sì No In parte Gentile Studente, ti chiediamo di compilare il presente questionario in forma anonima e ti informiamo che i dati ricavati, opportunamente trattati, saranno utilizzati per effettuare un indagine conoscitiva.

Dettagli

Parole chiave. Graziella Pozzo Torino, 21 maggio

Parole chiave. Graziella Pozzo Torino, 21 maggio Graziella Pozzo 1 Parole chiave Il soggetto competente Progettazione vs programmazione Apprendimento attivo, operazioni competenti Metodologia laboratoriale Valutazione Non replicabilità delle pratiche,

Dettagli

IL COACHING PER L ORIENTAMENTO SCOLASTICO. Dott.ssa Sara Macario-Gioia Counselor & Life Coach. lunedì 23 febbraio 15

IL COACHING PER L ORIENTAMENTO SCOLASTICO. Dott.ssa Sara Macario-Gioia Counselor & Life Coach. lunedì 23 febbraio 15 IL COACHING PER L ORIENTAMENTO SCOLASTICO Dott.ssa Sara Macario-Gioia Counselor & Life Coach IL COACHING PER L ORIENTAMENTO SCOLASTICO Dott.ssa Sara Macario-Gioia Counselor & Life Coach Cos è il Coaching?

Dettagli

A SCUOLA DI ASCOLTO. LO SVILUPPO DELL INTELLIGENZA EMOTIVA NELLA SCUOLA

A SCUOLA DI ASCOLTO. LO SVILUPPO DELL INTELLIGENZA EMOTIVA NELLA SCUOLA A SCUOLA DI ASCOLTO. LO SVILUPPO DELL INTELLIGENZA EMOTIVA NELLA SCUOLA A SCUOLA DI ASCOLTO. LO SVILUPPO DELL INTELLIGENZA EMOTIVA NELLA SCUOLA Relazione educativa e intelligenza emotiva La scuola è chiamata

Dettagli

LE EMOZIONI CHE CREANO SALUTE. Dott. Riccardo Cazzulo

LE EMOZIONI CHE CREANO SALUTE. Dott. Riccardo Cazzulo LE EMOZIONI CHE CREANO SALUTE Dott. Riccardo Cazzulo ROLANDO TORO CONTAGIATORE DI EMOZIONI POSITIVE Il 19 luglio 2011, l Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha dichiarato che La ricerca della felicità

Dettagli

MODELLO S.F.E.R.A. SFERA Coaching - Milano

MODELLO S.F.E.R.A. SFERA Coaching - Milano MODELLO S.F.E.R.A. Come? H.P. = Risorse Tecniche x Risorse Umane Modello NOIA FLOW STRESS I 4 LIVELLI TEORIA MODELLO METODO TECNICHE A R F E Il modello SFERA S.F.E.R.A. NOOSFERA Sincronia SFERA KEY Attivazione

Dettagli

Aspetti psicologici del dolore

Aspetti psicologici del dolore OSPEDALE SENZA DOLORE Aspetti psicologici del dolore di Marcello Giove Ivrea, 7.11.2011 IL DOLORE È. "un'esperienza sgradevole, sensoriale ed emotiva, associata a un danno dell'organismo: attuale o potenziale

Dettagli

Curiosa Ribelle Diversa Ansiogena Impegnativa Critica Spensierata.. CAMBIAMENTO Cambiamento corporeo (gioia e paura di crescere) CAMBIAMENTO Bisogno di essere riconosciuti: amicizia (bisogno di confidenza),

Dettagli