Il Progetto LIFE ECCELSA (1)

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1 Il punto di vista delle PMI e dei sistemi produttivi locali: i risultati intermedi del progetto ECCELSA Fabio Iraldo Scuola Superiore Sant Anna di Pisa e IEFE - Università Bocconi ECCELSA Mid-term conference, 15 DICEMBRE 2010, MILANO Il Progetto LIFE ECCELSA (1) Scopo del progetto, in accordo con il Programma Europeo LIFE + Environmental Policy and Governance, è quello di dare attuazione all Environmental Compliance Assistance Programme (ECAP) a favore delle PMI, nelle aree territoriali dove queste hanno un influenza significativa sulla qualità ambientale In particolare, il progetto mira a promuovere lo sviluppo di competenze locali e la capacità di gestione della conformità normativa in materia di ambiente, attraverso strumenti tagliati su misura e più accessibili per le piccole imprese e favorendo la comunicazione fra attori economici e istituzionali del territorio

2 Il Progetto LIFE ECCELSA (2) Nasce nell ambito delle attività promosse dalla Rete Cartesio, network promosso dalle Regioni Emilia Romagna, Lazio, Liguria, Lombardia, Sardegna e Toscana per sviluppare approcci sostenibili alla gestione del territorio Ha una durata triennale (da 01/01/2009 al 31/12/2011) Team: Scuola Superiore Sant Anna di Pisa (Capofila); ERVET AMBIENTE ITALIA IEFE BOCCONI SIGE GEMINI (Partners) I territori coinvolti

3 Il progetto sviluppa in particolare tre linee di azione dell ECAP: E C C E L S A Better Regulation in design and implementation of policies, to facilitate and minimise the administrative burden of environmental compliance and improvement for SMEs; Focused financial assistance and a multi-annual financial programme, to promote and support initiatives networks aiming at sustainable production in SMEs; More accessible tailor-made environmental management schemes; Building local environmental expertise for SMEs, to overcome the lack of know-how at a company level; Improved communication and more targeted information, to address specific information gaps.

4 ECAP su approccio del cluster La Commissione incoraggerà e sosterrà i partenariati pubblico/privato (consorzi o organismi di coordinamento) e altre iniziative, al fine di promuovere il ricorso a sistemi di gestione ambientale nei gruppi o poli industriali di PMI, grazie ad approcci specificamente incentrati sui cluster industriali o sulla catena di approvvigionamento. Tali approcci permettono non soltanto di ridurre i costi di consulenza e di verifica/audit per le PMI partecipanti, ma anche di rafforzare la condivisione delle conoscenze e lo scambio di esperienze tra dette PMI, favorendo una politica ambientale coerente all interno del cluster*. * Nota su una best practice italiana: sono già stati portati a termine con successo progetti pilota. Cfr. ad es. ECAP Cluster approach Miglioramento nella capacità delle PMI di gestire la conformità ambientale Obiettivi misurati da indicatori dell ECCELSA Conseguente miglioramento delle performance ambientali

5 Struttura del progetto 8 Actions, di cui 1 di gestione del progetto, 1 di comunicazione e 6 operative: Action 1: Project Management Action 2 Cluster approach Action 3 Orientation Map e Pilot Group Action 4 Hot Spots Action 5 Route Plan and Action Action 6 : Communication Process Action 7: Dashboard Action 8: Dissemination Cosa è stato realizzato finora (1) Punti di partenza del progetto: 1. Indagine sui cluster italiani e approfondimento sulle best practice nella gestione ambientale (database) 2. Linee guida per l applicazione del CLUSTER APPROACH Entrambi i documenti liberamente scaricabili da:

6 Cosa è stato realizzato finora (2) Definizione delle regole e costituzione degli organismi per la gestione del Progetto (Pilot Groups) In particolare: costituzione, in ciascuna area territoriale coinvolta, di un Pilot Group, formato dagli attori locali che giocano un ruolo chiave per l implementazione delle politiche ambientali a livello locale, e possono influenzare il comportamento e le scelte strategiche degli altri attori Mappa di orientamento sulla conformità normativa Cosa è stato realizzato finora (3) Identificazione e analisi delle principali criticità e sfide ambientali del territorio e dei relativi impatti (Hot Spots) Redazione e condivisione dei Route Plan (ovvero la pianificazione delle azioni per migliorare la conformità normativa delle PMI) >>> Vediamo alcuni risultati

7 Gli ambiti normativi percepiti come più problematici nei cluster: Quanto sono conformi le PMI? Dal punto di vista della percezione del livello di conformità delle aziende risulta che in circa il 20% dei cluster le imprese non sono assolutamente certe di essere conformi, nel 40% dei casi hanno dubbi significativi sull essere conformi e nel 10% sono sicure di non essere conformi.

8 Principali difficoltà incontrate nella gestione della conformità ambientale Complessivamente 84 azioni previste dai Route Plan nei 10 cluster coinvolti: Suddivisione categorie di azione 2% 21% 11% 2% 6% 5% azione gestionale azione di valorizzazione 43% intervento strutturale attività di formazione attività di sensibilizzazione attività di pianificazione azione prescrittiva 10% servizio di cluster

9 Fra le azioni gestionali più richieste dalle PMI dei cluster ECCELSA: software per aiutare le aziende alla verifica degli adempimenti normativi e delle relative scadenze formazione per i dipendenti sistema di aggiornamento continuo relativo alle tecnologie impiegabili per assicurare la conformità semplificazioni normative e amministrative verifiche effettuate da personale competente gestione centralizzata d area (gestione determinati settori in maniera centralizzata, software gestione unitaria, SGA d area) Fra le azioni gestionali più richieste dalle PMI dei cluster ECCELSA: software per aiutare le aziende alla verifica degli adempimenti normativi e delle relative scadenze formazione per i dipendenti sistema di aggiornamento continuo relativo alle tecnologie impiegabili per assicurare la conformità semplificazioni normative e amministrative verifiche effettuate da personale competente gestione centralizzata d area (gestione determinati settori in maniera centralizzata, software gestione unitaria, SGA d area)

10 ECAP su Better Regulation La Commissione intende rendere la legislazione ambientale più facilmente applicabile da parte delle imprese di minori dimensioni, da un lato agendo sulla formulazione dei requisiti (semplificazione e chiarezza del dettato normativo), dall altro invitando gli Stati Membri ad un taglio dei costi amministrativi a carico di queste imprese (snellimento delle procedure e delle autorizzazioni, riduzione delle tariffe e dei costi di istruttoria, etc.). Ruolo dei SGA Proprio l ECAP afferma che la Better Regulation deve essere attuata: da un lato agendo sulla formulazione dei requisiti (in termini di semplificazione e di chiarezza del dettato normativo), dall altro invitando gli Stati Membri ad un taglio dei oneri amministrativi e dell impegno a carico di queste imprese, soprattutto quando esse possono garantire una corretta gestione ambientale attraverso una certificazione volontaria (snellimento delle procedure e delle autorizzazioni, riduzione delle tariffe e dei costi di istruttoria, etc.).

11 L EMAS III è strumento attuativo La tensione verso una better regulation da parte della Commissione si è tradotta nel Regolamento EMAS 1221/09, che punta soprattutto sulla necessità di integrare nella legislazione ordinaria innovazioni in grado di facilitare gli adempimenti per le imprese che siano già dotate di un sistema di gestione ambientale registrato. E infatti all Art.38: Gli Stati membri adottano provvedimenti per rendere più facile perle organizzazioni registrarsi o rimanere registrate a EMAS. Tali provvedimenti possono includere, tra l altro: - la semplificazione degli obblighi, in modo tale che l organizzazione in possesso di una registrazione sia ritenuta conforme a determinati obblighi normativi in materia di ambiente contenuti in altri strumenti legislativi individuati dalle autorità competenti, - una migliore legislazione, in modo da modificare altri strumenti normativi per eliminare, ridurre o semplificare gli oneri delle organizzazioni che aderiscono a EMAS.

12 Attenzione: la maggiore enfasi sulla richiesta della conformità normativa da parte del nuovo Emas mira proprio a questo! Infatti: È opportuno rafforzare il meccanismo finalizzato a stabilire la conformità, da parte dell organizzazione, a tutti gli obblighi normativi applicabili in materia di ambiente per rafforzare la credibilità di EMAS e, in particolare, per consentire agli Stati membri di ridurre l onere amministrativo delle organizzazioni registrate mediante deregolamentazione o semplificazione degli obblighi Gli Stati Membri dovrebbero tenerlo presente! Circolo virtuoso: L adozione di un SGA certificato o registrato migliora la capacità dell organizzazione di garantirsi la conformità normativa L introduzione di elementi di Better Regulation e di semplificazione alimenta la diffusione delle certificazioni ambientali >>> E vero?

13 Risposte alla domanda Che tipo di benefici sperimenta partecipando a EMAS (Indagine EVER, IEFE et al., 2006) Maggiore consapevolezza dei requisiti normativi Migliore pianificazione delle azioni per la conformità legale Molto importante 37,14% 31,43% 40,00% Abbastanza importante 28,57% 32,86% 24,29% Piuttosto importante 14,29% 18,57% 14,29% Non molto importante 7,14% 4,29% 7,14% Per nulla importante 7,14% 8,57% 7,14% Non risponde 5,71% 4,29% 7,14% Raggiungimento di un miglior livello di conformità Conferma sul campo : il progetto Remas dimostrato come la presenza di un SGA sia in grado di garantire all organizzazione registrata prestazioni eccellenti in tema di conformità ai parametri e agli standard della normativa ambientale Il progetto, condotto da Defra Department for the Environment e UK Environmental Agency, ha dimostrato, attraverso una serie di audit approfonditi condotti su un campione di aziende industriali n tutta la UE, che la presenza di un SGA riesce ad assicurare il rispetto delle leggi ambientali applicabili.

14 Quanto la Better Regulation è applicata negli Stati Membri? Il rapporto (del 29/01/2010) della Commissione Europea al Consiglio e al Parlamento sulle iniziative di incentivazione per EMAS segnala come le iniziative di Regulatory Flexibility, ovvero semplificazione e modifica della legislazione e degli adempimenti per le imprese registrate, non siano ancora molto sviluppate e siano diffuse a macchia di leopardo. Ma è significativo che i Paesi Membri in cui sono maggiormente sviluppate siano proprio: quelli in cui si sono raggiunti numeri di EMAS in assoluto più alti (Germania in primis, e poi Italia e Spagna) o quelli in cui è più alto il rapporto fra numero delle registrazioni EMAS e milioni di abitanti (es.: Austria, Belgio e Danimarca)

15 Considerazioni: i Paesi che credono di più in EMAS lo sostengono e lo utilizzano come leva fondamentale per la Better Regulation Dove la Better Regulation è più applicata si raggiungono obiettivi di diffusione di EMAS migliori. >>> Che sia nato prima l uovo o la gallina poco importa: l esperienza insegna che per semplificare occorre credere nello strumento EMAS e per ottenere una buona diffusione dello strumento EMAS occorre alimentarlo con la semplificazione Verifica dell efficacia di alcune forme di semplificazione per le aziende certificate: Estensione della durata delle autorizzazioni; Semplificazioni in fase di rinnovo autorizzazione; Razionalizzazione delle informazioni richieste Agevolazioni fiscali Riduzioni delle spese Riduzioni delle garanzie finanziarie Altre forme di deregolamentazione/agevolazione (Riduzione dei tempi del procedimento amministrativo, Estensione dei tempi di applicazione, Preferibilità in caso di concorrenza, Mantenimento dei diritti acquisiti, Modifica del campo di applicazione)

16 Dalla rassegna sono state selezionate alcune semplificazioni ritenute significative al fine di valutare in modo oggettivo l efficacia della misura. L attività è tuttora in corso. Primo caso analizzato: semplificazione normativa introdotta dal Dlgs 152/06 e successive modifiche e integrazioni negli articoli: 194, 209, 210, 212 e relative alla riduzione delle garanzie finanziarie per le aziende certificate ISO e EMAS da prestare per la spedizione transfrontaliera di rifiuti, per l ottenimento dell autorizzazione per gli impianti di gestione dei rifiuti, per l iscrizione all Albo Nazionale Gestori Rifiuti, nonché la possibilità di autocertificare il rinnovo delle autorizzazioni per impianti di smaltimento, gestione e recupero di rifiuti Metodologia 1. campo di applicazione: efficacia rispetto alla sola certificazione ISO14001, l intera nazione come territorio di riferimento 2. raccolti dalle statistiche di ACCREDIA i dati del numero delle certificazioni ISO14001 al 30/04/2006 di: tutte le attività economiche per i soli settori EA 24 (Recupero e Riciclo), 39 (Smaltimento) 3. gli stessi dati sono raccolti alla data 31/12/2009 (dalla stessa fonte) 4. confronto con l incremento medio delle certificazioni di tutti i settori-

17 RISULTATI Tipologia Tutti i settori di attività economica Settori EA 24 e 39 Siti certificati a Aprile 2006 Siti certificati a Dicembre 2009 Incremento % ,6% % In prospettiva: Il progetto ECCELSA ha costituito un laboratorio per l elaborazione di proposte e di iniziative che hanno nella Rete Cartesio un forte catalizzatore. Gli sforzi delle Regioni destinati ad intensificarsi, con modalità e strategie diverse. Una possibile linea di azione potrà essere rappresentata da futuri progetti collaborativi (es.: proposta BRAVE Better Regulation Aimed at Valorising Emas, in corso di valutazione nell ambito dei bandi LIFE+)

18 Grazie per l attenzione info@eccelsalife.it

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