Opportunità e incentivazioni per la costruzione di ambiente e di paesaggio: il Programma di Sviluppo Rurale della regione Lombardia

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1 Opportunità e incentivazioni per la costruzione di ambiente e di paesaggio: il Programma di Sviluppo Rurale della regione Lombardia di Paolo Lassini, dirigente Direzione Generale Agricoltura Regione Lombardia Nello scorso mese di ottobre è stato approvato il Programma di Sviluppo Rurale Si illustrano, dopo una breve premessa, le opportunità che il programma offre per gli interventi di valorizzazione, mantenimento e costruzione di ambiente e paesaggio e in particolare per la formazione di reti agroambientali e sistemi verdi nell ambiente rurale. I risultati del Piano di sviluppo rurale Con il primo Piano di Sviluppo Rurale (PSR), in attuazione del regolamento 1257/1999 l Unione Europea ha inteso unificare in una unica programmazione tutte le misure di aiuto e incentivazione per lo sviluppo del settore rurale. Il PSR ha sviluppato ulteriormente rispetto agli anni novanta la disponibilità di risorse per gli interventi di mantenimento, valorizzazione e costruzione di ambiente e paesaggio in ambito rurale. Le misure maggiormente interessate in tal senso sono state la misura h (2.8) Imboschimento delle superfici agricole e la misura F relativa ai pagamenti agroambientali. Con le due azioni A e B della misura h, nel periodo sono stati finanziati complessivamente 3230 ha di nuovi impianti forestali con una spesa pubblica di 9,7 milioni di euro relativa alle sole operazioni di impianto e quindi al netto dei pagamenti del mancato reddito annuale: sono stati realizzati 532 ha di boschi naturali permanenti e 2698 ha di impianti di arboricoltura a ciclo medio e lungo (oltre i 15 anni). La dimensione media degli impianti è stata superiore ai 5 ha per progetto. La azione 4 della misura F ha incentivato la costituzione e il mantenimento, per almeno 5 anni di siepi e filari, aree faunistiche, aree naturalistiche e fasce tampone per 914 ha con un finanziamento pubblico di 12 milioni di euro. Sintetizzando quindi complessivamente nel PSR sono stati realizzati e mantenuti circa 4150 ha di nuova vegetazione forestale. Non si sono considerati gli interventi inseriti in misure complesse e difficilmente estrapolabili ne gli impianti forestali a ciclo breve quali i pioppeti e gli impianti a biomassa, in quanto a carattere strettamente produttivo e intensivo. Il Programma di Sviluppo Rurale E opportuno collocare il nuovo Programma di sviluppo rurale in relazione ai cambiamenti avvenuti nella Politica agricola comunitaria. Sino al 2004 le aziende agricole ricevevano un sostegno proporzionato soprattutto alla produttività delle singole colture effettuate. Dal 1 gennaio 2005 la maggior parte degli aiuti diretti previsti dalla Politica Agricola Comunitaria (PAC) confluiscono in un unico pagamento all agricoltore. Gli agricoltori vengono quindi incentivati con un pagamento indipendente dal tipo di produzione e dalla sua quantità, ma subordinato al rispetto di criteri di gestione obbligatoria (CGO) e con buone condizioni agronomiche e ambientali (BCAA ).

2 Beneficiano del pagamento unico coloro che, nel periodo di riferimento ( ), hanno ricevuto aiuti diretti per le coltivazioni. Con queste nuove regole l agricoltore non è più guidato per mano nella scelta delle coltivazioni da eseguire, ma può ricercare in base al mercato non solo le coltivazioni più idonee e redditizie,ma anche le integrazioni di reddito che gli possono derivare dalla vendita di servizi o da nuove attività quali la produzione di energia rinnovabile o la fitodepurazione. E anche in questo contesto di maggiori possibilità imprenditoriali per gli agricoltori e di maggior riconoscimento del valore strategico dell agricoltura, che viene redatto e approvato il Programma di sviluppo rurale in attuazione del Reg. U.E n del 20 settembre Tale regolamento si pone in termini innovativi per l Approccio strategico, che richiede nelle diverse programmazioni nazionalu e regionali, scelte consapevoli e coerenti con gli obiettivi prefissati dagli Orientamenti strategici comunitari e dal Piano Strategico Nazionale. Ancor più che nel precedente Piano grande importanza è rivolta agli aspetti ambientali, paesistici e territoriali dell agricoltura; attività che in Lombardia occupa l 82% del territorio regionale. In Lombardia questa attenzione per l agroambiente è del resto coerente con quanto indicato via via nelle ultime leggi regionali relative al settore agricolo: L.R. 7/2003 sulla bonifica e l irrigazione, L.R. 27/2004 sulle foreste (2004), L.R.12 /2005 sul governo del territorio (2005), L. R. n. 10/2007 Disciplina regionale dell'agriturismo..la più esplicita in merito è la legge 27/2004 che all art.1 recita: La Regione riconosce il rilevante apporto del settore agro-silvo-pastorale per la crescita economica e sociale della Lombardia, lo sviluppo del turismo e di altre attività ricreative, la fissazione di gas ad effetto serra, la produzione di beni e di servizi ecocompatibili, la protezione degli ecosistemi, la conservazione della biodiversità, la difesa idrogeologica, la salvaguardia del paesaggio e delle tradizioni culturali. Con l approvazione del PSR avvenuta lo scorso 19 settembre 2007 parte il nuovo settennio di programmazione dello sviluppo del sistema rurale. La dotazione finanziaria complessiva è di 900 milioni di euro ( 52 di più rispetto allo scorso PSR) di cui 400 milioni comunitari e i rimanenti 500 statali e regionali. Sin dai primi mesi del 2008 il PSR avrà concreta attuazione con l apertura dei bandi delle misure ritenute prioritarie. Nel PSR gli aspetti produttivi sono considerati inscindibili e con la stessa importanza degli aspetti sociali, ambientali e paesaggistici: ne sono una dimostrazione i 4 assi in cui è suddiviso il Piano. Asse 1 Miglioramento della competitività del settore agricolo e forestale: favorisce negli imprenditori agricoli la piena consapevolezza delle dinamiche di mercato ed una maggiore propensione all innovazione ed integrazione di filiera. Nelle priorità, al primo posto si trovano gli investimenti per l innovazione tecnologica, seguiti da quelli relativi alla creazione della filiera corta e dagli interventi per la creazione di sistemi agroenergetici aziendali. Questo asse comprende le misure intese a ristrutturare il capitale fisico e a promuovere l innovazione delle aziende, come anche quelle per la formazione e informazione e i servizi di consulenza. A questo asse sono dedicati 291,6 milioni di euro pubblici nel settennio. Asse 2 - Miglioramento dell ambiente e dello spazio : promuove uno sviluppo agricolo e forestale sostenibile in armonia con la tutela della biodiversità, la valorizzazione del paesaggio e lo sviluppo di fonti energetiche rinnovabili. Il primo obiettivo è la salvaguardia dell agricoltura nelle zone svantaggiate di montagna, altri obiettivi sono la costruzione di sistemi verdi territoriali e la diffusione di pratiche agricole a basso impatto ambientale.

3 L asse comprende le misure relative alla indennità compensativa per la montagna, le misure agroambientali, gli imboschimenti. A questo asse sono dedicati 464,7 milioni di euro pubblici. Asse 3 Qualità della vita nelle zone rurali e diversificazione dell economia rurale: intende garantire la permanenza delle popolazioni rurali nelle aree svantaggiate e promuovere la diversificazione dell economia rurale. Le misure sono dedicate alla diversificazione in attività non agricole, incentivazione delle attività turistiche, servizi per l economia e la popolazione rurale, tutela e riqualificazione del patrimonio rurale. Le misure dell asse 3 sono concentrate nelle aree rurali intermedie e con problemi complessivi di sviluppo. La disponibilità finanziaria è di 80 milioni di euro pubblici. Asse 4 - Approccio leader : integrazione degli aspetti agricoli nelle attività di sviluppo locale e rafforzamento delle capacità dei partenariati locali esistenti. A questo asse sono dedicati 35,9 milioni di euro pubblici. Le misure del PSR di incentivazione per la costruzione di ambiente Si sono selezionate le sole misure che interessano principalmente la costruzione e il mantenimento dell ambiente e del paesaggio naturale e quindi relative alla formazione di boschi e al loro miglioramento, siepi, filari, fasce tampone, aree naturalistiche, aree faunistiche, zone umide, riqualificazione di fontanili. Inoltre si accenna anche a qualche misura riferita ad interventi accessori quali le piccole infrastrutturazioni, la segnaletica, la didattica, le aree ricreative, la riqualificazione dei canali. Rimane inteso che le informazioni riferite sono parziali e estrapolate dal contesto complessivo delle singole misure che pertanto devono poi essere consultate nella loro versione integrale per avere tutte le informazioni necessarie al loro utilizzo. Con deliberazione n del 21/12/2007 consultabile integralmente sul sito della Dg Agricoltura sottosegnato, sono state approvate le prime Disposizioni Attuative Quadro delle misure 111, 112, 121, 123, 124, 132, 211, 214, 221, 311, Progetti Concordati e Piani di Sviluppo Locale. E' prevista la pubblicazione della delibera sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia n. 3, 1 supplemento straordinario del 15/01/ Migliore valorizzazione economica delle foreste La misura 122 intende incrementare la redditività ed il valore economico delle foreste sviluppando contemporaneamente anche le loro funzioni ecologiche e turisticoricreative. Beneficiano della misura i soggetti proprietari o possessori delle superfici forestali e le loro associazioni. La tipologia a) prevede diradamenti, rinfoltimenti e conversione dei cedui, e rispettivi interventi funzionali alle operazioni di taglio come piste provvisorie d esbosco, piazzali di carico e sentieri (manutenzione, ripristino e realizzazione di brevi tratti ), aree di sosta ecc.. La tipologia b) considera il recupero dei castagneti abbandonati: conversione da ceduo ad alto fusto previo innesto dei polloni di ceppaia, taglio fitosanitario di rimondariforma, ecc.. Gli investimenti devono ricadere in boschi inclusi in Piani di Assestamento Forestale e Piani d Indirizzo Forestale: fanno eccezione gli investimenti relativi alla categoria b) al di sotto dei due ha.la misura si applica nelle sole aree svantaggiate di montagna. L aiuto è previsto sino ad un massimo del 60 % delle spese ammissibili. La spesa pubblica complessiva per la durata del piano è di 5,403 milioni di euro.

4 214 Pagamenti agroambientali Questa misura prosegue l attività avviata nelle precedenti programmazioni a favore dello sviluppo di metodi di produzione agricola compatibili con la salvaguardia dell ambiente, del paesaggio rurale, delle risorse naturali e della biodiversità. Qui si considerano le sole azioni F e G. Azione F Mantenimento di strutture vegetali lineari e fasce tampone boscate Si prevede un indennizzo per il solo mantenimento di strutture vegetali lineari e fasce tampone boscate (FTB) oggetto di impegno in applicazione della misura F del PSR e di quelle che saranno costituite attraverso la misura 216 investimenti non produttivi. L azione si applica sul territorio di pianura, con priorità nelle aree Rete Natura2000, aree protette e nelle zone classificate vulnerabili ai nitrati. I criteri di selezione dei beneficiari verranno dettagliati con l approvazione delle disposizioni attuative della misura. La durata dell impegno è di 10 anni. Il premio è volto a coprire i mancati redditi e il costo delle operazioni di manutenzione di strutture vegetali lineari e delle fasce tampone. Il mantenimento è indennizzato sino all importo 450 /ha. Azione G Miglioramento ambientale del territorio rurale Con questa azione si vogliono mantenere le aree ad elevato valore naturalistico già esistenti all interno delle aziende agricole oppure, congiuntamente agli interventi previsti dalla misura 216 Investimenti non produttivi, crearne di nuove. Si prevede una indennità per il ritiro dei seminativi per scopi naturalistici. Tale indennità è correlata alla conversione dei seminativi in complessi a maggior valenza ambientale di interesse vegetazionale e faunistico (es. creazione aree umide, complessi macchia radura ecc.), e dei costi di manutenzione necessari per il mantenimento delle aree naturalistiche che saranno costituite tramite l attuazione della misura 216. I beneficiari sono tenuti, per l intera durata dell impegno di 15 anni, a conservare e mantenere gli ambienti realizzati..l azione si applica sul territorio di pianura esclusivamente in aree specificamente individuate., con priorità nelle aree Natura2000 e nelle aree protette. I criteri di selezione dei beneficiari, verranno dettagliate con l approvazione delle disposizioni attuative della misura. L entità massima di indennizzo annuale è di 450 euro/ha 216 Investimenti non produttivi La tipologia d intervento A realizzazione di strutture vegetali lineari e fasce tampone boscate è collegata con l azione F della misura 214,che ne prevede il mantenimento. La tipologia B miglioramento ambientale del territorio rurale presenta invece un analogo collegamento con l azione G della misura 214 miglioramento ambientale del territorio rurale. Possono essere beneficiari le imprese agricole singole e associate e le cooperative in possesso dei requisiti richiesti. La misura si applica prioritariamente nelle zone classificate Vulnerabili ai Nitrati (ZVN), Aree Natura 2000 e alle Aree Protette ricadenti su tutto il territorio regionale. Le tipologie di intervento previste sono: A.1) Costituzione di siepi, filari e fasce tampone boscate; B.1) Recupero dei fontanili.

5 B.2) Rinaturalizzazione di altri tipi di zone umide. Questo intervento può comprendere la creazione o il miglioramento di siti atti alla nidificazione degli uccelli; B.3) Miglioramento di ambienti agricoli ad alto valore naturale a rischio di scomparsa, presenti nelle aree protette e nelle aree Natura L aiuto è erogato come contributo in conto capitale fino al 100% degli investimenti effettuati. E prevista una spesa pubblica totale di euro Imboschimento di terreni agricoli La misura 221 continua le azioni intraprese nella precedente programmazione con alcune modificazioni relative in particolare alla durata dell erogazione del mancato reddito ridotta a 15 anni. L aiuto è concesso per realizzare le seguenti tipologie di impianti: A Boschi permanenti; B Arboricoltura da legno a ciclo medio-lungo, C Arboricoltura da legno con ceduazione a turno breve con rotazione inferiore ad anni 15; D Arboricoltura da legno a rapido accrescimento, con rotazione inferiore ad anni 15. Qui si considerano solo le tipologie A e B. A boschi permanenti, a scopo ambientale, paesaggistico o protettivo, con durata dell impegno uguale o superiore ad anni 15, ma con vincolo forestale permanente; B arboricoltura da legno a ciclo medio-lungo, con latifoglie con durata dell impegno uguale o superiore ad anni 15; E prevista l erogazione di un contributo: alle spese d impianto per la manutenzione iniziale dei nuovi impianti, per un periodo di massimo 5 anni, più consistente per gli impianti di arboricoltura a ciclo medio lungo in virtù della maggiore manutenzione richiesta ; una indennità annuale per il mancato reddito, più consistente per i boschi permanenti Sono finanziabili le superfici agricole coltivate a seminativi e altre colture avvicendate nelle due annate precedenti a quella in cui viene effettuato l intervento di forestazione. Sono beneficiari agricoltori, persone fisiche o giuridiche di diritto privato, persone giuridiche di diritto pubblico Le tipologie considerate si applicano ai comuni classificati pianura e collina dall ISTAT. Sono prioritari gli interventi in aree incluse nelle zone Natura 2000, nelle aree protette regionali, nelle zone vulnerabili da nitrati, negli ambiti perifluviali, per la ricostituzione di reti ecologiche e corridoi verdi, per l ampliamento di aree boschive esistenti e agli interventi realizzati da parte di agricoltori. Nelle aree protette l intervento è subordinato al parere favorevole dell ente gestore. Alle persone giuridiche di diritto pubblico sono concessi solo gli aiuti per i costi di impianto. Il contributo per le spese di impianto può coprire fino all 80% delle spese ammissibili per gli interventi nelle zone incluse nella rete Natura Negli altri casi il contributo per le spese di impianto è fino al 70%, salvo il caso di boschi permanenti realizzati dalle persone giuridiche di diritto pubblico, ove il contributo è fino al 90%. E prevista una spesa pubblica totale di euro, comprensivi tuttavia di impegni relativi alle precedenti programmazioni pari a ,00 euro.

6 2.2.3 Imboschimento di superfici non agricole.questa misura ricalca la misura precedente, applica le stesse priorità, ma è applicabile su superfici non agricole, solo in pianura e per la sola formazione di boschi permanenti, a scopo ambientale, paesaggistico o protettivo, con durata dell impegno di 15 anni e con vincolo forestale permanente. Per superfici non agricole si intendono le superfici agricole non coltivate a seminativo nelle due annate precedenti, i terreni agricoli incolti di qualsiasi tipo e terreni cespugliosi costituiti unicamente da formazioni esotiche. Possono essere beneficiari :agricoltori, persone fisiche o giuridiche di diritto privato, persone giuridiche di diritto pubblico. Gli aiuti previsti consistono in: un contributo sino al % (in aree Natura 2000) -90 ( enti pubblici) %, per la copertura dei costi di impianto sulla spesa ammissibile massima di euro/ettaro, un premio per le manutenzioni dei primi 5 anni fino a 500 euro/ettaro (all anno, dal 1 al 5 anno) E prevista una spesa pubblica totale di euro Ricostituzione del potenziale forestale e interventi preventivi Finalità della misura è ricostituire e ripristinare i boschi danneggiati da disastri naturali e da incendi ed effettuare adeguati interventi preventivi per le seguenti tipologie di rischi naturali: dissesto idrogeologico, frane smottamenti, colate ecc.. La misura è rivolta ai soggetti proprietari o possessori delle superfici forestali. Si prevedono incentivi per: a) Ripristino e ricostituzione di boschi danneggiati da disastri naturali e da incendi: b) Realizzazione e manutenzione di cesse parafuoco solo su superfici forestali classificate ad alto o medio rischio di incendio: c) Miglioramento dei soprassuoli forestali (solo per superfici forestali oggetto di pianificazione PAF e PIF) con finalità preventive e di salvaguardia della biodiversità:diradamenti, rinfoltimento e rimboschimenti, conversione dei cedui, sostituzione di specie fuori areale, contenimento avanzata del bosco al fine di preservare le praterie alpine; d) Sistemazioni idrauliche forestali in aree a rischio idrogeologico Non sono consentiti interventi su soprassuoli interessati da incendi dove la rinnovazione naturale si è affermata sostituendo la vegetazione bruciata. Il contributo è del 60% agli agricoltori delle zone montane, delle aree svantaggiate, e delle zone incluse nella rete Natura Il sostegno ad Enti pubblici può arrivare fino al 100%. La spesa pubblica complessiva è di euro.

7 3.1.1 Diversificazione verso attività non agricole Non si entra nel merito di questa misura particolarmente complessa e applicabile solo in aree definite, ma è opportuno ricordare la possibilità che la stessa offre per sviluppare azioni di diversificazione a supporto della creazione di ambiente nelle aree rurali. La misura riguarda investimenti finalizzati alla produzione di beni e servizi non agricoli, ed in particolare nei seguenti settori: artigianato, turismo, didattica, ambiente, commercio, energia. Gli interventi, di ambito aziendale, devono essere relativi a: 1. Produzione di energia rinnovabile 2. Agriturismo 3. Altre attività di diversificazione (turismo rurale, fattorie didattiche, filiera corta, ecc.) Tra le opere finanziabili si ricordano: creazione di aree verdi attrezzate, agricampeggi, percorsi ciclo pedonali e equestri, segnaletica, opere per la sicurezza della fruizione. La percentuale massima di sostegno è variabile dal 40 al 60 %. La spesa pubblica complessiva è di euro Sostegno alla creazione e allo sviluppo delle microimprese Gli interventi previsti riguardano l attività di incentivazione e sostegno alle microimprese operanti nell ambito della produzione di beni e servizi non compresi nell allegato I del Trattato. In particolare si intende fornire un sostegno diretto alla microimpresa per la realizzazione di interventi aventi una connessione con l attività agricolo-forestale anche relativi a: f) l adattamento, la costruzione ed l acquisto di attrezzature e macchine operatrici, necessarie per l attuazione di manutenzione del verde, sfalcio di prati, rasatura di tappeti erbosi, potatura di alberi e siepi, concimazione e pulizia di terreni, giardini e parchi. Possono essere beneficiari le microimprese singole o in forma associata. La misura si applica nei territori ammissibili all Asse 4 Leader. La percentuale massima di sostegno è fino al 40-60% del costo dell investimento ammissibile differenziato a seconda delle diverse aree di localizzazione. Il sostegno pubblico totale è di euro Incentivazione di attività turistiche Questa misura, applicata sul territorio regionale in maniera differenziata, si propone di incentivare la dotazione infrastrutturale su piccola scala di tipo ricreazionalericettivo dell area rurale e di sviluppare la capacità di promozione dell offerta turistica. Prevede il finanziamento ad esempio di: punti informativi per i visitatori segnaletica stradale, didattica e informativa sui percorsi e nelle aree turistiche rurali. aree ricreazionali e di servizio e infrastrutturazione di percorsi rurali e enogastronomici riqualificazione naturalistica e infrastrutturale della rete dei canali di bonifica sviluppo di attività di accompagnamento e servizio al turista Sono beneficiari: Enti locali territoriali, Gruppi di azione locale (GAL), Consorzi di bonifica e Consorzi di miglioramento fondiario di II grado,organismi responsabili delle strade del vino e dei sapori di Lombardia e loro associazioni,consorzi forestali, Associazioni agrituristiche nazionali operanti sul territorio regionale. Fondazioni e associazioni non a scopo di lucro.

8 La percentuale massima di sostegno è fino al 90% del costo dell investimento ammissibile. Il sostegno pubblico totale è di euro. Conclusioni Il programma di sviluppo rurale costituisce uno strumento di riferimento molto importante per la incentivazione sia della costruzione che del mantenimento di nuovo ambiente e nuovo paesaggio nelle aree rurali: si stima una disponibilità di oltre 100 milioni di euro nell ambito delle misure sopra ricordate. BOX: caratteristiche degli elementi vegetali incentivati dalla azione F della misura 214 e dalla misura 216 Le siepi sono strutture polispecifiche costituite da specie arboree ed arbustive autoctone. La tipologia e la composizione floristica, che variano a seconda dell ambiente in cui vengono realizzate, sono riportate in un apposito documento tecnico allegato alle disposizioni attuative della misura F del precedente PSR Sono generalmente localizzate ai margini dei campi e della viabilità aziendale. I filari sono strutture mono o polispecifiche costituiti da specie arboree autoctone e anch essi sono localizzati ai margini dei campi e della viabilità aziendale. Le fasce tampone boscate (FTB), generalmente più ampie rispetto alle siepi, sono localizzate tra i campi coltivati ed i corsi d acqua e sono costituite da specie particolarmente adatte allo svolgimento della funzione fitodepurante. Le specie da utilizzare e gli altri parametri tecnici sono anch essi stati stabiliti in apposito documento tecnico allegato alle disposizioni attuative della misura F del precedente PSR Le strutture vegetali lineari e le fasce tampone boscate devono avere larghezza inferiore a 20 m. Bibliografia G. BONALUME, Speciale PSR, un futuro promettente, in << Lombardia verde>>, XXIII (2007), 10, pp (consultabile sul sito sottoindicato) R. TONETTI, Imboschimento dei terreni agricoli in Lombardia, in <<Sherwood >>, (2007),4, pp Notizie dettagliate sul Programma di sviluppo rurale e sulle misure via via attivate possono essere reperite sul sito:

9 Programma di sviluppo rurale: aree rurali di riferimento Per l applicazione del PSR il territorio regionale è stato suddiviso in 10 sottoaree che sono poi state aggregate in queste 4 grandi aree: A. Poli urbani (17,6% del territorio e 64,6 % della popolazione): gli undici capoluoghi di provincia, le aree occidentali della pianura, il milanese. B. Aree rurali ad agricoltura intensiva specializzata (40% del territorio e 24,1 % della popolazione): la pianura meridionale e centro-orientale, la collina bresciana C. Aree rurali intermedie (28,4 % del territorio e 8,5% della popolazione): la restante parte della montagna e le colline di Pavia e Mantova. D. Aree rurali con problemi di sviluppo (14,6 % del territorio regionale, 1,8% della popolazione): i due poli estremi della montagna lombarda, la provincia di Sondrio e la montagna pavese.

10 Gli elementi storici sono ben inseriti in un paesaggio rurale

11 Il paesaggio agroforestale diversificato è maggiormente in equilibrio e offre maggiore biodiversità

12 Un paesaggio agricolo bello ma fortemente migliorabile con inserimento di sistemi verdi

13 Piano sviluppo rurale 2007/2013 selezione misure per la costruzione di ambiente e paesaggio Misura 122 Sottomisura Titolo completo Tipologia di intervento Beneficiari Aree di applicazione Migliore valorizzazione economica delle foreste a) Miglioramento soprassuoli forestali, b) recupero castagneti abbandonati Proprietari o possessori di boschi e loro associazioni Aree svantaggiate di montagna 60 % massima di contribuzione Psr Premio - spese ammissibili, Euro/ha Durata impegno: anni definite nelle disposizioni attuative 5,403 Somme pubbliche disponibili (mil/euro) F 214 G Pagamenti agroambientali: azioni A, B, C, D, F, G Mantenimento strutture vegetali lineari e fasce tampone boscate Miglioramento ambientale del territorio rurale 216 Investimenti non produttivi Mantenimento siepi, filari, fasce tampone Imprenditori agricoli e altri definiti nelle disposizioni attuative Varie 228,039 * Imprenditori agricoli e altri definiti nelle disposizioni attuative Imprenditori agricoli e altri definiti nelle Ritiro seminativi per scopi naturalistici disposizioni attuative Costituzione filari, siepi, fasce tampone, recupero fontanili, rinaturalizzazione zone umide e aree agricole Pianura, priorità aree Natura 2000, protette, vulnerabili ai nitrati da definire Pianura, priorità aree Natura 2000 e protette da definire Aree vulnerabili ai nitrati, Natura 2000, protette in tutto il territorio regionale 100 definite nelle disposizioni attuative 34, Imboschimento di terreni agricoli A) boschi, B) arboricoltura oltre 15 anni, C) biomasse, D) pioppeti Imprenditori agricoli Varie A scopo ambientale, paesaggistico o Imprenditori agricoli, persone fisiche e A Boschi permanenti protettivo giuridiche privati e e pubbliche Istat pianura, collina Arboricoltura da legno a ciclo B medio lungo Ciclo oltre 15 anni Imboschimento di superfici non agricole Ricostituzione potenziale forestale e interventi preventivi Boschi permanenti - Miglioramenti boschi danneggiati - Cesse parafuoco - Sistemazioni idraulico forestali Diversificazione verso attività Aree verdi attrezzate, piste ciclopedonali, segnaletica, non agricole sicurezza per impianto 120,22 * 6500 per impianto 15 - vincolo permanente da definire Imprenditori agricoli, persone fisiche e giuridiche privati e e pubbliche Istat pianura, collina per impianto 15 da definire Imprenditori agricoli, persone fisiche e giuridiche privati e pubbliche Pianura Imprenditori agricoli, persone fisiche e giuridiche privati e pubbliche 7000 (solo impianto) 15 - vincolo permanente 4,317 Aree rischio incendi e idrogeologico ,001 Proprietari o possessori di boschi e loro associazioni Varie (ambito aziendale) ,204* Sostegno alla creazione e sviluppo di microimprese Acquisto di macchine per il verde Imprenditori agricoli e familiari Territori asse 4 Leader ,409* Attività turistiche Acquisto di piccole infrastrutture Microimprese Varie 90 11,854 Enti Locali, consorzi, associazioni Note: di altre tipologie di intervento

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