1 RAPPORTO SULLA QUALITA DELL ARIA DI LECCO E PROVINCIA ANNO

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1 Foto 1 RAPPORTO SULLA QUALITA DELL ARIA DI LECCO E PROVINCIA ANNO 2001 Arpa Lombardia Regione Lombardia

2 Indice 1 - Caratterizzazione del contesto Pag.1 territoriale 1.1 Caratterizzazione del Pag.1 contesto territoriale 2 Le cause dell inquinamento Pag.2 atmosferico 2.1 Le emissioni Pag.2 atmosferiche 2.2 Le condizioni Pag.12 meteorologiche 3 - La rete di monitoraggio Pag La rete di monitoraggio Pag Le postazioni fisse Pag La valutazione della Pag.28 qualità dell aria rispetto alla normativa vigente 3.3 Gli andamenti temporali Pag.34 degli inquinanti atmosferici Arpa Lombardia Regione Lombardia

3 Cap. 1 Caratterizzazione del contesto territoriale 1.1 CARATTERIZZAZIONE DEL CONTESTO TERRITORIALE Le informazioni riportate nelle tabelle che seguono forniscono una caratterizzazione del contesto della provincia e del comune di Lecco e ne delineano le principali condizioni al contorno. Tabella 1.1 Informazioni generali sul contesto territoriale riferite all anno 2000 PROVINCIA DI LECCO Popolazione residente Estensione (Km 2 ) 816 Altitudine s.l.m. minima (metri) 200 Altitudine s.l.m. massima (metri) 2409 COMUNE DI LECCO Popolazione residente nell area Estensione (Km 2 ) Altitudine s.l.m. (metri) 214 Arpa Lombardia Regione Lombardia 1

4 Cap. 2 Le cause dell inquinamento atmosferico 2.1 LE EMISSIONI ATMOSFERICHE La valutazione delle emissioni atmosferiche nel territorio della provincia di Lecco è relativa all anno 1997 e deriva dall Inventario delle emissioni realizzato dalla Regione Lombardia nel progetto Inemar. L inventario permette di quantificare con dettaglio comunale gli inquinanti emessi dalle seguenti fonti: Centrali di produzione energetica Riscaldamento terziario e residenziale Combustioni industriali Processi industriali Produzione e distribuzione di combustibili Uso solventi Trasporti stradali Altre sorgenti mobili Smaltimento e trattamento rifiuti Agricoltura Altre sorgenti X X X X X X X X X X X Nella tabella 2.1 sono presentate le stime delle emissioni atmosferiche per comparto. In figura 2.1 sono visualizzati i contributi percentuali delle diverse fonti. Rif: INEMAR (INventario EMissioni ARia), dati al Marzo Arpa Lombardia Regione Lombardia 2

5 Cap. 2 Le cause dell inquinamento atmosferico Tabella 2.1 Emissioni atmosferiche nel territorio della provincia di Lecco nell anno << TORNA fonti emissive CO NO x SO x PTS PM 10 COV CO 2 CH 4 NH3 N 2 O t/anno t/anno t/anno t/anno t/anno t/anno kt/anno t/anno t/anno Centrali di produzione energetica Riscaldamento terziario e residenziale Combustioni industriali Processi industriali Produzione, distribuzione combustibili Uso solventi Trasporti stradali Altre sorgenti mobili Trattamento rifiuti Agricoltura Altre sorgenti totale : non stimato Arpa Lombardia Regione Lombardia 3

6 Cap. 2 Le cause dell inquinamento atmosferico Figura 2.1 Contributi percentuali delle fonti emissive nella provincia di Lecco nell anno << TORNA NOx 1.9% 1.5% 7.1% 7.1% 34.9% 46.7% 0.7% Combustione non industriale Combustione nell'industria Processi produttivi Trasporto su strada Altre sorgenti mobili e macchinari Trattamento e smaltimento rifiuti Altre sorgenti SO 2 1.1% 7.5%0.7% 1.1% 9.2% 14.8% 65.6% Combustione non industriale Combustione nell'industria Processi produttivi Trasporto su strada Altre sorgenti mobili e macchinari Trattamento e smaltimento rifiuti Altre sorgenti COV 15.3% 1.2% 2.9% 4.6% 2.0% 27.5% 0.2% 0.1% 46.3% Combustione non industriale Combustione nell'industria Processi produttivi Estrazione e distribuzione combustibili Uso di solventi Altre sorgenti mobili e macchinari Trattamento e smaltimento rifiuti Trasporto su strada Altre sorgenti CO 34.1% 6.2% 12.3% 3.7% 43.7% Combustione non industriale Combustione nell'industria Processi produttivi Trasporto su strada Altre sorgenti Arpa Lombardia Regione Lombardia 4

7 Cap. 2 Le cause dell inquinamento atmosferico CH 4 0.4% 0.6% 8.1% 38.0% 3.9% 49.0% Combustione non industriale Combustione nell'industria Estrazione e distribuzione combustibili Trasporto su strada Agricoltura Altre sorgenti 31.0% 0.3% CO 2 1.6% 27.4% 1.4% 38.3% Combustione non industriale Combustione nell'industria Processi produttivi Trasporto su strada Altre sorgenti mobili e macchinari Trattamento e smaltimento rifiuti 4.2% 1.9% 10.7% 8.3% N 2 O 21.4% 25.6% 27.9% Combustione non industriale Combustione nell'industria Trasporto su strada Altre sorgenti mobili e macchinari Trattamento e smaltimento rifiuti Agricoltura Altre sorgenti NH % 0.1% 10.6% 72.9% Trasporto su strada Agricoltura Altre sorgenti Combustione non industriale Arpa Lombardia Regione Lombardia 5

8 Cap. 2 Le cause dell inquinamento atmosferico 1.4% PM % 9.8% 25.3% 56.0% 2.0% 4.7% Combustione non industriale Combustione nell'industria Processi produttivi Uso di solventi Trasporto su strada Altre sorgenti mobili e macchinari Trattamento e smaltimento rifiuti PTS 2.2% 0.7% 9.3% 26.7% 47.9% 1.9% 11.3% Combustione non industriale Combustione nell'industria Processi produttivi Uso di solventi Trasporto su strada Altre sorgenti mobili e macchinari Trattamento e smaltimento rifiuti Arpa Lombardia Regione Lombardia 6

9 Cap. 2 Le cause dell inquinamento atmosferico Dalla tabella 2.1 e dalle figure 2.1 si evince che nel territorio della provincia di Lecco le fonti principali di emissioni sono il traffico autoveicolare, i processi di combustione legati alle industrie, ma anche agli impianti termici residenziali e non, l uso dei solventi e l agricoltura. Gli NO X sono emessi per il 63% dal traffico e solo in minor quantità dai processi di combustione industriali e dagli impianti termici. Gli SO X, ed in particolare l SO 2, sono emessi dagli impianti termici per il 42%, principalmente da quegli impianti che fanno ancora uso di gasolio, olio combustibile e legna, e dai processi di combustione industriale (25%). Nei prossimi anni l SO 2 emesso dagli impianti termici è destinato a calare grazie all estendersi della metanizzazione. Anche il trasporto su strada è una fonte di SO X : le auto non catalizzate, ma anche i mezzi pesanti che utilizzano il gasolio, emettono il 13% dell SO 2. Il CO è un prodotto della combustione emesso dal traffico per il 44%, soprattutto dalle automobili non catalizzate e dai mezzi pesanti e per il 12% dai processi di combustione industriali. I COV sono emessi in larga parte nei processi dove si usano i solventi (46%), in particolare nelle verniciature, ma anche dal traffico autoveicolare (28%), specialmente dalle auto non catalizzate e dai ciclomotori. Il CH 4 viene emesso per il 49% durante le estrazioni e distribuzioni dei combustibili e per il 38% prodotto durante le attività agricole, specie nei processi di fermentazione. La CO 2 è prodotta nei processi di combustione, in particolare nei processi industriali peri il 38%, dal trasporto su strada per il 31% e dagli impianti termici per il 27%. L N 2 O è emesso principalmente dai processi di combustioni industriali (28%) e non (21%), dal traffico (26%), ma anche dalle attività agricole (11%). L NH 3 è emessa essenzialmente dalle attività agricole (87%) e solo in minima parte dal traffico (13%). L emissione di particolato è imputabile principalmente al traffico, sia come PM 10 che come PTS, rispettivamente per il 56% e 48%. Queste emissioni sono prodotte dai veicoli sia durante i processi di combustione nel motore, in particolar modo quando si usa gasolio, sia per risollevamento ed abrasione. Altre fonti minori sono i processi di combustione industriali e non (impianti termici) e processi produttivi. Arpa Lombardia Regione Lombardia 7

10 Cap. 2 Le cause dell inquinamento atmosferico La tabella 2.2 fornisce una caratterizzazione dell attuale parco veicolare circolante nel territorio della provincia di Lecco, utilizzando i dati pubblicati nel sito dell ACI ( Tabella 2.2 Parco veicolare circolante nel territorio della provincia di Lecco nell anno Categoria veicolare (12) n veicoli Benzina non catalitiche Benzina catalitiche Diesel TOTALE AUTOVETTURE TOTALE MERCI TOTALE BUS 352 TOTALE MOTO TOTALE VEICOLI La tabella 2.3 riporta i valori emissivi assoluti delle diverse categorie veicolari. La figura 2.2 ne mostra i contributi percentuali alle emissioni di CO e PM 10 da traffico. Le stime si riferiscono all inventario regionale delle emissioni per l anno Arpa Lombardia Regione Lombardia 8

11 Cap. 2 Le cause dell inquinamento atmosferico Tabella 2.3. Emissioni atmosferiche per categoria veicolare nel territorio della provincia di Lecco nell anno CO NO x SO x PTS categoria veicolare t/anno t/anno t/anno t/anno PM 10 COV CH 4 t/anno t/anno t/anno << TORNA CO 2 kt/anno AUTOVETTURE benzina non catalitiche benzina catalitiche Diesel GPL e metano TOTALE AUTOVETTURE AUTOVEICOLI MERCI +AUTOBUS benzina < 3.5 t diesel < 3.5 t metano < 3.5 t benzina > 3.5 t diesel > 3.5 t TOTALE MERCI + AUTOBUS MOTO Motocicli ciclomotori TOTALE MOTO Arpa Lombardia Regione Lombardia 9

12 Cap. 2 Le cause dell inquinamento atmosferico Dalla figura 2.2 si può notare come il 31% delle emissioni di CO sono da attribuire al traffico veicolare. Il contributo maggiore è dato dalle automobili (75%), in particolare da quelle non provviste di marmitta catalitica, che utilizzano la benzina con piombo (59%). Significative sono comunque le emissioni di CO prodotte dai motocicli (11%) e ciclomotore (9%). Il 56% del PM 10 è emesso dal traffico, di cui il 90% circa dai mezzi che utilizzano il gasolio: il 42.5% dai mezzi pesanti ed autobus, il 31.8% dalle automobili e il 15.6% dai mezzi <3.5 t. I mezzi a benzina emettono PM 10 solo in una piccolissima percentuale: le auto di nuova generazione, catalizzate, sono responsabili di queste emissioni solo per il 2.1%. Arpa Lombardia Regione Lombardia 10

13 Cap. 2 Le cause dell inquinamento atmosferico Figura 2.2 Contributi percentuali alle emissioni degli inquinanti CO e PM10 delle diverse categorie veicolari circolanti nel territorio della provincia di Lecco nell anno << TORNA % 16.3% CO (t/anno) 0.9% 0.8% 0.9% 0.5% 0.1% 1.3% 11.1% 9.0% % 2.1% 31.8% PM 10 * (t/anno) 0% % 0% 42.5% 0% 0% 1 0 auto benzina pre-euro auto benzina Euro auto - gasolio auto - GPL e metano merci benzina < 3.5 t merci diesel < 3.5 t merci+bus benzina > 3.5 t merci+bus diesel > 3.5 t motocicli ciclomotori auto benzina pre-euro auto benzina Euro auto - gasolio auto - GPL e metano merci benzina < 3.5 t merci diesel < 3.5 t merci+bus benzina > 3.5 t merci+bus diesel > 3.5 t motocicli ciclomotori *: Si considerano esclusivamente le emissioni attribuite al combustibile utilizzato e non quelle per risollevamento ed abrasione Arpa Lombardia Regione Lombardia 11

14 Cap. 2 Le cause dell inquinamento atmosferico 2.2 LE CONDIZIONI METEOROLOGICHE Le figure 2.3, 2.4 e 2.5 presentano l andamento nel corso dell anno dei principali parametri meteoclimatici misurati nelle stazioni meteo di Lecco e Colico: - pressione media e precipitazioni totali giornaliere (fig. 2.3); - temperatura media e massima giornaliera (fig. 2.4); - velocità del vento media e massima giornaliera (fig. 2.5). L anno 2001 è stato caratterizzato da abbondanti precipitazioni nel mese di marzo e nel mese di agosto. Marzo è risultato il mese più piovoso sia in termini di giorni piovosi sia di pioggia cumulata. Nel mese di agosto pur non essendoci stati un numero elevato di giorni di pioggia, si sono avute le piogge più intense, soprattutto nell area intorno a Lecco, dove si è raggiunto i 100 mm/gg di pioggia. I mesi primaverili sono stati caratterizzati da bassa pressione: più del 50% dei giorni sono stati piovosi, anche se con una precipitazione non intensa. Nei mesi di febbraio, novembre, ma soprattutto dicembre c è stata una situazione di alta pressione, con piogge molto scarse. Per quanto riguarda le temperature, le massime giornaliere più elevate sono state raggiunte nel mese di maggio e giugno, con un picco assoluto nel mese di maggio pari a 36 C a Lecco. Il mese più freddo è stato il mese di dicembre sia nell area di Lecco che di Colico, dove durante questo mese sono state misurate la temperatura media giornaliera e la temperatura media oraria più basse dell anno, pari rispettivamente a 4.7 C e 7.5 C. L andamento della velocità media del vento risulta essere più elevata nei mesi primaverili ed estivi. A Colico le velocità medie sono state elevate anche nei mesi di novembre e dicembre, quando le massime giornaliere, che generalmente sono più elevate che nel resto della provincia, hanno raggiunto i 9 m/s. Si segnalano dunque i seguenti periodi critici per l inquinamento atmosferico determinati dalle condizioni meteorologiche sinottiche e dalle condizioni meteo-diffusive locali: Arpa Lombardia Regione Lombardia 12

15 Cap. 2 Le cause dell inquinamento atmosferico periodo invernale, in particolare il mese di febbraio: alta pressione che ha favorito la presenza di inversioni termiche, piogge molto scarse, e quindi una bassa dispersione degli inquinanti al suolo. periodo estivo, in particolare i mesi di maggio, giugno e luglio: alta pressione sinottica con venti deboli, intensa radiazione solare ed alta temperatura che hanno favorito la produzione e l accumulo di ozono. periodo autunnale, in particolare i mesi di novembre e dicembre: alta pressione che ha favorito la presenza di inversioni termiche, piogge molto scarse, e quindi una bassa dispersione degli inquinanti al suolo. Arpa Lombardia Regione Lombardia 13

16 Cap. 2 Le cause dell inquinamento atmosferico Figura 2.3 Pressione atmosferica media e precipitazioni totali giornaliere << TORNA pioggia Colico- cumulata giornaliera pioggia Lecco- cumulata giornaliera Inverno 2001 hpa 1020 pressione Colico- media giornaliera mm gennaio febbraio marzo 0 Arpa Lombardia Regione Lombardia 14

17 Cap. 2 Le cause dell inquinamento atmosferico Primavera 2001 hpa pioggia Colico- cumulata giornaliera pioggia Lecco- cumulata giornaliera pressione Colico- media giornaliera mm aprile maggio giugno 0 Arpa Lombardia Regione Lombardia 15

18 Cap. 2 Le cause dell inquinamento atmosferico pioggia Colico- cumulata giornaliera pioggia Lecco- cumulata giornaliera Estate 2001 hpa pressione Colico- media giornaliera mm luglio agosto settembre 0 Arpa Lombardia Regione Lombardia 16

19 Cap. 2 Le cause dell inquinamento atmosferico pioggia Colico- cumulata giornaliera pioggia Lecco- cumulata giornaliera Autunno 2001 hpa 1020 pressione - media giornaliera mm ottobre novembre dicembre 0 Arpa Lombardia Regione Lombardia 17

20 Cap. 2 Le cause dell inquinamento atmosferico C Figure 2.4 Temperature medie e massime giornaliere << TORNA 40 Temperatura Colico- massima giornaliera Temperatura Colico- media giornaliera gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno luglio agosto settembre ottobre novembre dicembre -5 giorni Arpa Lombardia Regione Lombardia 18

21 Cap. 2 Le cause dell inquinamento atmosferico C Temperatura Lecco- massima giornaliera Temperatura Lecco- media giornaliera gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno luglio agosto settembre ottobre novembre dicembre -5 giorni Arpa Lombardia Regione Lombardia 19

22 Cap. 2 Le cause dell inquinamento atmosferico Figura 2.5 Velocità del vento medie e massime giornaliere << TORNA Vento (m/s) Vento Colico- massima giornaliera Vento Colico- media giornaliera gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno giorni luglio agosto Arpa Lombardia Regione Lombardia 20 settembre ottobre novembre dicembre

23 Cap. 2 Le cause dell inquinamento atmosferico Vento (m/s) 12 Vento Lecco- massima giornaliera Vento Lecco- media giornaliera gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno luglio agosto settembre ottobre novembre dicembre giorni Arpa Lombardia Regione Lombardia 21

24 Cap. 3 La rete di monitoraggio 3.1 LA RETE DI MONITORAGGIO LE POSTAZIONI FISSE Nel territorio della provincia di Lecco è presente una rete pubblica di monitoraggio della qualità dell aria costituita da n 6 stazioni fisse, che fino alla fine del 2001 è stata di proprietà e gestita dalla Provincia di Lecco. Dal gennaio 2002 la rete è stata trasferita all Arpa Lombardia e gestita dal dipartimento dell Arpa di Lecco. Nella tabella 3.1 è fornita una descrizione delle postazioni delle reti pubbliche in termini di localizzazione e tipologia di destinazione urbana. La figura 3.1 mostra la mappa della localizzazione delle stazioni. Arpa Lombardia Regione Lombardia 22

25 Cap. 3 La rete di monitoraggio Tabella 3.1 Le stazioni fisse di misura nel territorio nella provincia di Lecco anno << TORNA nome stazione rete tipo zona Tipo stazione quota s.l.m. Decisione DM Decisione (metri) 2001/752/CE 20/5/ /752/CE Lecco PUB Urbana C Traffico 214 Merate PUB Urbana C Traffico 292 Nibionno PUB Suburbana C Traffico 310 Calolziocorte PUB Urbana C Traffico 215 Varenna PUB Rurale D Fondo 220 Colico PUB Suburbana D Industriale 218 Arpa Lombardia Regione Lombardia 23

26 Cap. 3 La rete di monitoraggio rete: PUB = pubblica, PRIV = privata tipo zona Decisione 2001/752/CE: - URBANA: centro urbano di consistenza rilevante per le emissioni atmosferiche, con più di abitanti - SUBURBANA: periferia di una città o area urbanizzata residenziale posta fuori dall area urbana principale - RURALE: all esterno di una città, ad una distanza di almeno 3 km; un piccolo centro urbano con meno di abitanti è da ritenersi tale - NON NOTA: sconosciuta o altro tipo stazione DM 20/5/91: - A: stazione urbana localizzata in area non direttamente interessata da sorgenti di emissione urbane (parchi, isole pedonali, ecc.) - B: stazione urbana situata in zona ad elevata densità abitativa - C: stazione urbana situata in zona ad elevato traffico - D: stazione situata in periferia o in area suburbana tipo stazione Decisione 2001/752/CE: - TRAFFICO: se la fonte principale di inquinamento è costituita dal traffico (se si trova all interno di Zone a Traffico Limitato, è indicato tra parentesi ZTL) - INDUSTRIALE: se la fonte principale di inquinamento è costituita dall'industria - FONDO: misura il livello di inquinamento determinato dall insieme delle sorgenti di emissione non localizzate nelle immediate vicinanze della stazione; può essere localizzata indifferentemente in area urbana, suburbana o rurale - NON NOTA: sconosciuta o altro Arpa Lombardia Regione Lombardia 24

27 Cap. 3 La rete di monitoraggio Figura 3.1 Localizzazione delle stazioni fisse di misura << TORNA Colico Varenna Lecco Nibionno Calolziocorte Merate Arpa Lombardia Regione Lombardia 25

28 Cap. 3 La rete di monitoraggio La composizione della Rete è sintetizzata in tabella 3.2, ove si evidenziano per ciascuna postazione gli inquinanti monitorati e si indica se la rete soddisfa le direttive 1999/30/CE e 2000/69/CE relativamente al numero minimo di punti di misura in base alla popolazione. Tabella 3.2 Stazioni fisse e inquinanti monitorati Stazione CO NO X O 3 SO 2 PTS PM 10 Lecco X X X X X Merate X X X X X Nibionno X X X X Calolziocorte X X X Varenna X X Colico X X X X n punti di misura MINIMO direttive CE SI SI SI SI Ai fini della valutazione della qualità dell aria su base annua, per ogni stazione ed inquinante, l insieme dei dati raccolti viene considerato significativo quando il rendimento strumentale è almeno pari al 75%. Il rendimento strumentale è calcolato come percentuale di dati generati e validati rispetto al totale teorico. In tabella 3.3 sono riportati i rendimenti annuali delle postazioni fisse, per ciascun inquinante monitorato. Tabella 3.3 Rendimenti annuali (%) degli analizzatori delle postazioni fisse Stazione CO NO X O 3 SO 2 PTS PM 10 Lecco Merate Nibionno Calolziocorte Varenna Colico Arpa Lombardia Regione Lombardia 26

29 Cap. 3 La rete di monitoraggio Il rendimento degli strumenti è soddisfacente: tutti gli strumenti eccetto uno hanno avuto un rendimento ben oltre il 75%, in particolare 16 strumenti su 23 hanno un rendimento oltre il 90%; solo 7 (tre SO 2, due PM 10, uno NO X e uno O 3 ) non raggiungono tale soglia. L analizzatore di PM 10 posizionato a Merate, a causa del prolungato fuori servizio di 3 mesi dovuto ad un fulmine che lo ha colpito nel mese di luglio ha avuto un rendimento solo del 53%. Il non raggiungimento della soglia dei 90% per alcuni analizzatori è da amputare principalmente al fatto che gli strumenti sono obsoleti, funzionando ormai da oltre 10 anni. Arpa Lombardia Regione Lombardia 27

30 Cap. 3 La rete di monitoraggio 3.2 LA VALUTAZIONE DELLA QUALITÀ DELL ARIA RISPETTO ALLA NORMATIVA VIGENTE Si considerano le serie di dati raccolti dalle postazioni fisse delle reti di monitoraggio. La tabella 3.4 fornisce, quale premessa alla valutazione della qualità dell aria secondo l attuale quadro normativo, un indicazione del livello medio annuale registrato per ciascun inquinante da ogni singola stazione di misura. La tabella 3.5 riporta la casistica degli episodi acuti di inquinamento atmosferico (DM 25/11/94, DM 16/5/96) verificatisi nell intero anno, evidenziando i superamenti dei livelli di attenzione e allarme delle singole postazioni. La frequenza di raggiungimento degli stati di attenzione e allarme sull intero territorio è discussa nel paragrafo 3.3. Tabella 3.4 Le concentrazioni medie annuali nell anno 2001 Stazioni CO NO 2 O 3 SO 2 PTS PM 10 mg/m 3 µg/m 3 µg/m 3 µg/m 3 µg/m 3 µg/m 3 Lecco Merate * Nibionno Calolziocorte Varenna Colico Arpa Lombardia Regione Lombardia 28

31 stazione Cap. 3 La rete di monitoraggio Tabella 3.5 Gli episodi acuti di inquinamento gg att atmosferico nell anno 2001 NO 2 CO O 3 PM 10 PTS SO 2 gg gg gg gg gg gg gg gg gg gg gg gg all att all att 8h att all att all att all Lecco Merate * 3* Nibionno Calolzio corte 24h << TORNA gg all 0 0 Varenna Colico gg att: n giorni di superamento del livello di attenzione DM 25/11/94 gg all: n giorni di superamento del livello di allarme DM 25/11/94 gg 8h: n giorni di superamento del livello per la protezione della salute riferito alla concentrazione media trascinata su 8 ore DM 16/5/96 gg 24h: n giorni di superamento del livello per la protezione della vegetazione riferito alla concentrazione media di 24 ore DM 16/5/96 ---: inquinante non misurato *: rendimento strumentale annuale inferiore al 75% Lo stato di attenzione/allarme nel territorio della Provincia di Lecco è stato raggiunto per i seguenti inquinanti: PM 10 : 4 volte a Nibionno. O 3 : 96 volte a Colico; 152 a Nibionno; 172 a Merate; 142 a Varenna. NO 2 : 1 a volta a Nibionno e 9 a Merate. La tabella 3.6 riporta i valori dei parametri statistici atti a verificare il rispetto o meno dei valori limite (DPCM , DPR 203/88) e dei valori obiettivo (DM 24/11/94) nell anno Non è stata riscontrata alcuna violazione dei suddetti limiti. Arpa Lombardia Regione Lombardia 29

32 Cap. 3 La rete di monitoraggio Tabella 3.6 Confronto con i valori limite e i valori obiettivo nell anno 2001.provincia di Lecco nell anno << TORNA inquinante e parametri Stazioni Lecco Merate Nibionno Calolziocorte Varenna Colico mediana anno (80 µg/m 3 ) SO 2 mediana semestre invernale (130 µg/m 3 ) PTS media anno (150 µg/m 3 ) percentile (300 µg/m 3 ) NO 2 98 percentile (200 µg/m 3 ) O 3 n mesi con più di una conc. media oraria 200 µg/m n ore con conc. media oraria CO 40 mg/m 3 n ore con conc. media di ore 10 mg/m 3 PM 10 media anno (40 µg/m 3 ) Arpa Lombardia Regione Lombardia 30

33 Cap. 3 La rete di monitoraggio Nonostante il legislatore italiano abbia disposto in via transitoria (art. 14 del D.Lgs. 351/1999) che, fino al termine entro il quale i nuovi limiti europei devono essere raggiunti, restino in vigore i valori limite e i valori obbiettivo fissati dalla normativa precedente, si ritiene utile ai fini della predisposizione di interventi di contenimento e prevenzione dell inquinamento atmosferico dare un quadro della situazione attuale anche alla luce dei nuovi valori limite europei, che dovranno essere rispettati nei prossimi anni (tab. 3.7; fig. 3.5, 3.6). Dalla tabella 3.7 emerge che i valori limite europei, considerate le tolleranze previste per l anno 2001, non risultano rispettati per i seguenti inquinanti: NO X : in tutte le stazioni, eccetto in quella di Varenna. Le medie annuali di NO X misurate a Lecco (69 g/m 3 ), Merate (79 g/m 3 ), Nibionno (61 g/m 3 ) e Calolziocorte (58 g/m 3 ) sono circa il doppio del valore limite europeo. Solo a Colico, il valore è prossimo a questo limite (31 g/m 3 ). O 3 : in tutte le stazioni, eccetto in quella di Lecco (14 mg/m 3 h) è superato il limite per la protezione della vegetazione: in particolare a Varenna aot40 è pari a 43 mg/m 3 h, a Colico a 31 mg/m 3 h,a Merate è 39 mg/m 3 h, a Nibionno è 25 mg/m 3 h. Il limite di protezione della salute è superato in tutte le stazioni: a Lecco negli ultimi tre anni in media 26 volte, a Merate 72 volte, a Nibionno 50 volte, a Colico 84 volte ed a Varenna 94 volte. Arpa Lombardia Regione Lombardia 31

34 Cap. 3 La rete di monitoraggio Tabella 3.7 Rispetto dei valori limite e obiettivo (Direttive 1999/30/CE e 2000/69/CE) nell anno << TORNA Stazioni inquinante e parametro Lecco Merate Nibionno Calolziocorte Varenna Colico SO 2 NO 2 NO x protezione salute umana (media 1h µg/m 3 non più di 24 volte/anno) protezione salute umana (media 24h 125 µg/m 3 non più di 3 volte/anno) protezione ecosistemi (media anno e inverno 20 µg/m 3 ) protezione salute umana (media 1h µg/m 3 non più di 18 volte/anno) protezione salute umana (media anno µg/m 3 ) protezione ecosistemi (media anno 30 µg/m 3 ) S S S S --- S S S S S --- S S S S S --- S S S S S S S S S S S S S N N N N S N Arpa Lombardia Regione Lombardia 32

35 Cap. 3 La rete di monitoraggio PM 10 Pb CO O 3 inquinante e parametro protezione salute umana (media 24h µg/m 3 non più di 35 volte/anno) protezione salute umana (media anno µg/m 3 ) protezione salute umana (media anno 0.5+TOLL µg/m 3 ) protezione salute umana (max media 8h 10+6 mg/m 3 ) protezione salute umana (max media 8h 120 µg/m 3 da non superare più di 20 gg/anno mediando su ultimi 3 anni) protezione vegetazione (AOT40 mag-lug 17 mg/m 3 h mediando su ultimi 5 anni ) Stazioni Lecco Merate Nibionno Calolziocorte Varenna Colico --- S S S S S S S S --- S N N N --- N N S N N --- N N S = rispetto di valore limite + tolleranza, N = violazione di valore limite + tolleranza, --- = inquinante non monitorato Arpa Lombardia Regione Lombardia 33

36 Cap. 3 La rete di monitoraggio 3.3 GLI ANDAMENTI TEMPORALI DEGLI INQUINANTI ATMOSFERICI La Direttiva 1996/62/CE e il D.Lgs. 351/1999 fissano il criterio secondo il quale non è ammesso il peggioramento della qualità della qualità dell aria rispetto alla situazione esistente, soprattutto allorché i valori delle concentrazioni degli inquinanti sono inferiori ai valori limite. Il D.M. 163/1999 sottolinea l importanza di una valutazione della qualità dell aria in funzione dei fattori meteoclimatici ed antropici coinvolti. Il presente paragrafo sintetizza l andamento degli inquinanti aerodispersi nel corso dell anno sull intera area, in relazione ai fattori antropici e meteoclimatici occorsi, e confronta i livelli attuali con quelli degli ultimi 4 anni. Nel caso di reti di rilevamento di centri urbani di grandi dimensioni o di aree metropolitane, costituite da un elevato numero di stazioni, la lettura dei dati e dei relativi trend per ogni inquinante e ogni singola stazione è stata elaborata attraverso l utilizzo di indicatori sintetici che rappresentano in modo sintetico ma completo l'evoluzione della qualità dell'aria nel territorio che la rete sottende. L obiettivo è ottenere un quadro generale di quella che è la situazione complessiva dell'area urbana o metropolitana in questione. Ciò riveste un duplice significato: da un lato permette di evidenziare con chiarezza le maggiori criticità e la tipologia di area interessata, dall'altro risulta essere uno strumento decisivo nel processo di valutazione dei risultati ottenuti a seguito dell'adozione di provvedimenti per la riduzione dei livelli di inquinamento. Nella tabella 3.8 sono sintetizzati, per gli ultimi 5 anni, i valori degli indicatori sintetici di lungo periodo scelti per ciascun inquinante e riferiti ai valori minimo e massimo calcolati per ogni tipologia di stazione. Per gli stessi anni in tabella 3.9 sono confrontate le frequenze di accadimento degli stati di attenzione e allarme occorsi sul territorio, al fine di individuare una tendenza anche relativamente ai livelli acuti di inquinamento. Nella tabella 3.8, la mediana relativa l SO 2 mostra come da anni questo inquinante non sia un problema nella provincia di Lecco: in tutte le stazioni, i valori misurati sono molto Arpa Lombardia Regione Lombardia 34

37 Cap. 3 La rete di monitoraggio vicini al limite di rilevabilità. Le concentrazioni di NO 2 nel 2001 hanno subito una diminuzione sia nelle stazioni di tipo C che in quelle di tipo D. Nelle stazioni di tipo C il valore minimo del 98 percentile, ovvero il 98% delle3 misure, negli ultimi anni è rimasto praticamente costante, mentre il suo valore massimo è diminuito del 40% nell ultimo anno. Nelle stazioni di tipo D si è osservato una diminuzione sia del valore minimo che massimo del 98 percentile. Negli ultimi 5 anni si è osservato che le concentrazioni di CO sono in continua diminuzione: nel 2001 la minima massima concentrazione calcolata sulle 8 ore è diminuito del 33%, mentre la massima del 20% rispetto all anno Per quanto riguarda l O 3 si sono considerate solo le stazioni di tipo D, perché più significative per questo inquinante: nel 2001 si è osservato una diminuzione sia del numero di ore con concentrazioni di O 3 superiore ai 200 g/m 3 sia della media estiva. Ciò è imputabile al fatto che nel mese di agosto ci sono state piogge molto intense. Solo dall anno 2000 è stato misurato il PM 10 nella provincia di Lecco: nel 2001 la concentrazione media annua è leggermente diminuita: tutte le stazioni hanno misurato valori medi annui inferiori ai 40 g/m 3. Dalla tabella 3.9 si evince che negli ultimi anni le concentrazioni degli inquinanti considerati sono diminuite, tanto che nell anno 2001 non vi sono stati superamenti. Dal 1997, in generale, si è avuto una tendenza alla diminuzione degli stati di attenzione, eccetto che per le polveri totali sospese. Per quanto riguarda gli stati di allarme, dal 1997 ad oggi non vi sono stati superamenti. Arpa Lombardia Regione Lombardia 35

38 Cap. 3 La rete di monitoraggio Tabella 3.8 Indicatori sintetici di qualità dell'aria negli anni dal 1997 al << TORNA stazioni valore minimo valore massimo dell indicatore Parametri di riferimento SO 2 NO 2 CO Mediana anno ecologico (µg/m 3 ) 98 percentile concentrazioni medie orarie nell anno (µg/m 3 ) massima concentrazione media di 8 ore nell anno (mg/m 3 ) stazioni A stazioni B stazioni C stazioni D stazioni A stazioni B stazioni C stazioni D stazioni A stazioni B stazioni C stazioni D Arpa Lombardia Regione Lombardia 36

39 Cap. 3 La rete di monitoraggio O 3 O 3 stazioni A concentrazione media estiva stazioni B (giu-ago) stazioni C (µg/m 3 ) stazioni D stazioni A quantità di ore/anno stazioni B concentrazioni medie orarie stazioni C µg/m 3 stazioni D PM 10 concentrazione media annuale (µg/m 3 ) stazioni A stazioni B stazioni C stazioni D stazione A: Parchi urbani (fondo urbano), stazione B: Residenziale (stazione urbana), stazione C: Traffico (stazione urbana ove la fonte principale di inquinamento è il traffico), stazione D: Inquinanti fotochimici (Fondo suburbano) Arpa Lombardia Regione Lombardia 37

40 Cap. 3 La rete di monitoraggio Tabella 3.9 Stati di attenzione e allarme a Lecco << TORNA inquinante N STATI DI ATTENZIONE E ALLARME ATT ALL ATT ALL ATT ALL ATT ALL ATT ALL SO NO CO PTS O NOTA: gli stati di attenzione e allarme sono riferiti al comune/area omogenea/area metropolitana secondo il criterio del 50% delle postazioni installate, ecc. (D.M. 25/11/1994 art. 14, DM 15/04/1994). Arpa Lombardia Regione Lombardia 38

41 Cap. 3 La rete di monitoraggio Le figure 3.2 e 3.3 presentano l andamento delle concentrazioni medie mensili nel corso dell anno 2001, evidenziando i valori minimi e massimi registrati nel territorio. Figura 3.2 Concentrazioni medie mensili nell anno ( g/m3) PM min max gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic mesi Arpa Lombardia Regione Lombardia 39

42 Cap. 3 La rete di monitoraggio Figura 3.3 Concentrazioni medie mensili nell anno << TORNA (mg/m 3 ) 6 CO 5 min max gen feb m ar apr m ag giu lug ago set ott nov dic mesi Arpa Lombardia Regione Lombardia 40

43 Cap. 3 La rete di monitoraggio Figure 3.4 Temperature medie e massime giornaliere << TORNA ( g/m 3 ) 120 NO min max gen feb m ar apr m ag giu lug ago set ott nov dic mesi Arpa Lombardia Regione Lombardia 41

44 Cap. 3 La rete di monitoraggio ( g/m 3 ) O min max gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic m esi Arpa Lombardia Regione Lombardia 42

45 Cap. 3 La rete di monitoraggio Le massime concentrazioni di PM 10 e di CO (figura 3.2 e 3.3) sono state riscontrate nei mesi invernali ed autunnali. Infatti, in questi mesi la situazione meteorologica è stata di alta pressione, con frequenti inversioni termiche e quindi poca dispersione degli inquinanti. I valori più elevati di CO sono stati misurati nei mesi di gennaio e febbraio, mentre quelli di PM 10 in dicembre e in febbraio. In questo periodo le precipitazioni sono state molto scarse. Le concentrazioni di NO 2 (figura 3.4) sono generalmente più elevate nei mesi freddi, sia per una maggior quantità di emissioni nell aria di NO X dovuta anche al funzionamento degli impianti termici, sia per la situazione meteorologica di poca dispersione degli inquinanti. Nel mese di febbraio le scarse piogge, circa 10 giorni in totale, hanno favorito l acuirsi di questa situazione. L andamento mensile delle concentrazioni di O 3 (figura 3.4) mostra un aumento dei valori a partire dal mese di aprile, quando le condizioni meteorologiche diventano favorevoli per la produzione di questo inquinante. I mesi più critici sono giugno e luglio, quando si raggiungono le condizioni meteo ideali, cioè alta pressione sinottica con venti deboli, intensa radiazione solare ed alta temperatura. Nel mese di agosto la massima concentrazione è diminuita a causa delle abbondanti piogge. Per i principali inquinanti monitorati le figure 3.5 e 3.6 mostrano l andamento dell inquinamento atmosferico, a partire dal 1999, in confronto ai valori limite europei. Nelle figure 3.5 vengono confrontate le concentrazioni di PM 10 a partire dall anno 2000, primo anno di misura di questo inquinante nella provincia di Lecco, con i valori limite europei per la protezione della salute. Come si può osservare tutte le stazioni nel 2001 hanno misurato concentrazioni tali da essere al di sotto di tali limiti. Dalle figure 3.6 si evince che nell anno 2001 non si hanno più problemi di superamento dei limiti orari di protezione della salute per l NO 2 ; inoltre si può osservare che le medie annuali, pur superando il valore limite, hanno comunque un trend decrescente negli ultimi anni, e restano al di sotto del limite+tolleranza. Per quanto riguarda il CO, si può osservare che dal 1999 le massime concentrazioni misurate sulle 8 ore non hanno mai superato il valore limite e comunque il trend è decrescente. Arpa Lombardia Regione Lombardia 43

46 Cap. 3 La rete di monitoraggio Nelle figure sono inseriti i trend delle concentrazioni annuali di PM 10, NO 2 e CO nella stazione di Lecco e di O 3 nella stazione di tipo D di Varenna. Arpa Lombardia Regione Lombardia 44

47 Cap. 3 La rete di monitoraggio Figura 3.5 Confronto con i valori limite europei << TORNA PM 10 µg/m Valore limite di PM 10 per la protezione della salute umana concentrazione media annua valore limite + tolleranza valore limite stazione MIN stazione MAX Arpa Lombardia Regione Lombardia 45

48 Cap. 3 La rete di monitoraggio n sup. 70 Valore limite di PM 10 per la protezione della salute umana n giorni di superamento del "valore limite + tolleranza dell'anno" per concentrazione media giornaliera stazione MIN stazione MAX 35 n superamenti ammessi Arpa Lombardia Regione Lombardia 46

49 Cap. 3 La rete di monitoraggio Figura 3.6 Confronto con i valori limite europei << TORNA NO 2 µg/m Valore limite di NO 2 per la protezione della salute umana concentrazione media annua valore limite + tolleranza valore limite stazione MIN stazione MAX Arpa Lombardia Regione Lombardia 47

50 Cap. 3 La rete di monitoraggio n sup Valore limite di NO 2 per la protezione della salute umana n giorni di superamento del "valore limite + tolleranza dell'anno" per concentrazione media oraria n superamenti ammessi stazione MIN stazione MAX Arpa Lombardia Regione Lombardia 48

51 Cap. 3 La rete di monitoraggio CO mg/m Valore limite di CO per la protezione della salute umana massima concentrazione media di 8 ore valore limite + tolleranza valore limite stazione MIN stazione MAX Arpa Lombardia Regione Lombardia 49

52 Cap. 3 La rete di monitoraggio Figura 3.7 Trend delle concentrazioni medie annuali di PM 10 (µg/m 3 ) << TORNA 1 Gennaio- 31 Dicembre Lecco Merate Nibionno Arpa Lombardia Regione Lombardia 50

53 Cap. 3 La rete di monitoraggio Lecco - PM 10 Media annuale ( g/m 3 ) Anni (Gen-Dic) Arpa Lombardia Regione Lombardia 51

54 Cap. 3 La rete di monitoraggio Figura 3.8 Trend delle concentrazioni medie annuali di NO 2 (µg/m 3 ) 1 Gennaio- 31 Dicembre Lecco Merate Nibionno Colico Calolziocorte Varenna Arpa Lombardia Regione Lombardia 52

55 Cap. 3 La rete di monitoraggio Lecco - NO Media annuale ( g/m 3 ) Anni (Gen-Dic) Arpa Lombardia Regione Lombardia 53

56 Cap. 3 La rete di monitoraggio Benzene Conc. (µg/m 3 ) Min Max gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic Arpa Lombardia Regione Lombardia 54

57 Cap. 3 La rete di monitoraggio Figura 3.9 Trend delle concentrazioni medie annuali di CO (mg/m 3 ) 1 Gennaio- 31 Dicembre Lecco Merate Calolziocorte Arpa Lombardia Regione Lombardia 55

58 Cap. 3 La rete di monitoraggio Lecco - CO Media annuale (mg/m 3 ) Anni (Gen-Dic) Arpa Lombardia Regione Lombardia 56

59 Cap. 3 La rete di monitoraggio Figura 3.10 Trend delle concentrazioni medie annuali di O 3 (µg/m 3 ) << TORNA 1 Gennaio- 31 Dicembre Lecco Merate Nibionno Colico Varenna Arpa Lombardia Regione Lombardia 57

60 Cap. 3 La rete di monitoraggio Varenna - O Media annuale ( g/m 3 ) Anni (Gen-Dic) Arpa Lombardia Regione Lombardia 58

61 Autori Il Rapporto sulla Qualità dell Aria di Lecco e provincia Anno 2001 è stato predisposto dall Agenzia Regionale per la Protezione dell Ambiente della Lombardia. Direttore del Settore Aria, ARPA Lombardia Roberto Gualdi Coordinamento lavori Elisabetta Angelino Settore Aria, ARPA Lombardia Direttore del Dipartimento di Lecco, ARPA Franco Olivieri Responsabile U.O. Aria del Dipartimento di Lecco, ARPA Maurizio Maierna Autore dei testi ed elaborazioni: Anna De Martini Dipartimento di Lecco, ARPA Ha collaborato: Il tecnico della rete di monitoraggio Luca Vergani Hanno inoltre contribuito: Giancarlo Tebaldi per la revisione tecnicoscientifica, Maria Abbattista per la revisione editoriale Arpa Lombardia Regione Lombardia 59

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