AZIENDA OSPEDALIERA UNIVERSITARIA INTEGRATA VERONA (D.Lgs. n. 517/ Art. 3 L.R. Veneto n. 18/2009)
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- Lucia Evangelina Donati
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1 Istruzione Operativa di Unità Operativa DIPARTIMENTO AMMINISTRAZIONE E RISORSE UMANE SERVIZIO PERSONALE Istruzioni operative in materia di aspettative con o senza assegni a vario titolo e per motivi sindacali IU Rev. 1 del 14/06/2017 Pagina 1 di 27 Premessa Con l adozione del presente regolamento si intende diffondere in modo capillare la normativa nazionale e contrattuale inerente le principali tipologie di assenze per aspettativa comprese quelle per motivi sindacali, sotto l'aspetto giuridico ed economico integrate da una modulistica aggiornata, al fine della corretta conoscenza da parte dei dipendenti delle proprie prerogative ed alla corretta gestione degli istituti da parte del personale interessato. La presente istruzione operativa si applica ai dipendenti a tempo indeterminato, fatte salve le prerogative sindacali previste dalla norma. L'inserimento dei codici di aspettativa, anche ai fini del giustificativo di assenza viene inserito nel sistema di gestione del personale unicamente da parte del Servizio Personale. Il dipendente per ogni tipologia di aspettativa deve preliminarmente contattare il Servizio Personale, per verificare la compatibilità tra la propria richiesta e gli istituti giuridici a disposizione. Normativa di riferimento Leggi nazionali e CCNNLL/CNQ vigenti in materia Circolari varie in materia
2 1 ASPETTATIVA SENZA ASSEGNI PER ESIGENZE PERSONALI O DI FAMIGLIA Aspettativa di tipo discrezionale (concessa su parere favorevole del Responsabile). Durata complessiva di 12 mesi in un triennio, fruibile anche frazionatamente. Ai fini del calcolo del triennio si applicano le medesime regole previste per le assenze per malattia (sommare le aspettative intervenute nei tre anni precedenti, quindi sommare a tali aspettative l'ultima richiesta). Al dipendente con rapporto di lavoro a tempo indeterminato che ne faccia formale e motivata richiesta possono essere concessi, compatibilmente con le esigenze organizzative o di servizio, periodi di aspettativa per esigenze personali o di famiglia senza retribuzione e senza decorrenza dell'anzianità. L'aspettativa si ritiene fruibile decorsi 30 giorni dalla domanda, salvo diverso accordo tra le parti. Il dipendente rientrato in servizio non può usufruire di un altro periodo di aspettativa per motivi di famiglia, anche per cause diverse, ovvero delle aspettative per assunzioni a tempo determinato o indeterminato presso la stessa o altra azienda pubblica (ivi compreso il conferimento di incarico di struttura complessa, limitatamente al personale dirigenziale), se non siano intercorsi almeno 4 mesi di servizio attivo. L'Azienda, qualora durante il periodo di aspettativa vengano meno i motivi che ne hanno giustificato la concessione, invita il dipendente a riprendere servizio con un preavviso di 10 giorni. Il dipendente, per le stesse motivazioni e negli stessi termini, può riprendere servizio di propria iniziativa. Nei confronti del dipendente che, salvo casi di comprovato impedimento, non si presenti per riprendere servizio alla scadenza del periodo di aspettativa o del termine di 10 giorni, il rapporto di lavoro è risolto, senza diritto ad alcuna indennità sostitutiva di preavviso. Prima dell'inizio dell'aspettativa il dipendente è tenuto a fruire interamente del periodo di ferie maturato a quella data. Il periodo di aspettativa senza assegni può essere riscattato ai fini pensionistici. MU B 39 Richiesta aspettativa per esigenze personali o di famiglia Comparto MU B 30 Richiesta aspettativa per esigenze personali o di famiglia- Dirigenza Medica MU B 42 Richiesta aspettativa per esigenze personali o di famiglia- Dirigenza SPTA Documentazione che attesti la motivazione dell'aspettativa (in caso di motivi di salute). Nella domanda il Responsabile dovrà esprimere un parere in ordine alla concessione dell'aspettativa. Nel caso di parere negativo, il parere espresso dovrà essere motivato. 505/013 Pagina 2 di 27
3 2 ASPETTATIVA SENZA ASSEGNI PER MOTIVI DI FAMIGLIA Per educazione ed assistenza dei figli fino al sesto anno di età Per i periodi antecedenti al possono essere riscattati solo i periodi di aspettativa senza assegni per gravissimi motivi familiari debitamente documentati. Il dipendente in aspettativa per motivi di famiglia o personali non può svolgere alcuna attività lavorativa. Aspettativa di tipo discrezionale (concessa su parere favorevole del Responsabile). Durata di 170 giorni per ciascun figlio per accrediti figurativi. (art. 1 comma 40 L. n. 335/95) Durata complessiva di 12 mesi in un triennio. Attenzione: si cumulano con i 12 mesi complessivi nel triennio di cui all'aspettativa senza assegni per motivi personali/di famiglia. Ai fini del calcolo del triennio si applicano le medesime regole previste per le assenze per malattia (sommare le aspettative intervenute nei tre anni precedenti, quindi sommare a tali aspettative l'ultima richiesta). Qualora l'aspettativa per motivi di famiglia venga richiesta per l'educazione e l'assistenza dei figli fino al sesto anno di età, tali periodi pur non essendo utili ai fini della retribuzione e dell'anzianità, sono utili ai fini degli accrediti figurativi per il trattamento pensionistico, ma alle seguenti condizioni: spetta solamente a quei dipendenti che godranno del trattamento pensionistico determinato esclusivamente con il sistema contributivo (quindi non retributivo o misto).attenzione nella determinazione della tipologia di trattamento pensionistico, ai periodi di riscatto/ricongiunzione relativi a periodi ante l' L'aspettativa si ritiene fruibile decorsi 30 giorni dalla domanda, salvo diverso accordo tra le parti. Il dipendente rientrato in servizio non può usufruire di un altro periodo di aspettativa per motivi di famiglia, anche per cause diverse, ovvero delle aspettative per assunzioni a tempo determinato o indeterminato presso la stessa o altra azienda pubblica (ivi compreso il conferimento di incarico di struttura complessa, limitatamente al personale dirigenziale), se non siano intercorsi almeno 4 mesi di servizio attivo. L'Azienda, qualora durante il periodo di aspettativa vengano meno i motivi che ne hanno giustificato la concessione, invita il dipendente a riprendere MU B 54 Richiesta aspettativa per educazione e assistenza figli fino al sesto anno d età Comparto MU B 31 Richiesta aspettativa per educazione e assistenza figli fino al sesto anno d età - Dirigenza Medica MU B 41 Richiesta aspettativa per educazione e assistenza figli fino al sesto anno d età - Dirigenza SPTA MU B 64 Autocertificazione per verifica trattamento pensionistico Nella domanda il Responsabile dovrà esprimere un parere in ordine alla concessione dell'aspettativa. Nel caso di parere negativo, il parere espresso dovrà essere motivato. Pagina 3 di /058
4 3 ASPETTATIVA SENZA ASSEGNI Per vincita di pubblico concorso per effettuazione del periodo di prova COMPARTO servizio con un preavviso di 10 giorni. Il dipendente, per le stesse motivazioni e negli stessi termini, può riprendere servizio di propria iniziativa. Nei confronti del dipendente che, salvo casi di comprovato impedimento, non si presenti per riprendere servizio alla scadenza del periodo di aspettativa o del termine di 10 giorni, il rapporto di lavoro è risolto, senza diritto ad alcuna indennità sostitutiva di preavviso. Prima dell'inizio dell'aspettativa il dipendente è tenuto a fruire interamente del periodo di ferie maturato a quella data. Il dipendente in aspettativa per motivi di famiglia o personali non può svolgere alcuna attività lavorativa. Il periodo di aspettativa senza assegni può essere riscattato ai fini pensionistici, qualora non si rientri nel sistema contributivo. Aspettativa dovuta. Periodo massimo di 6 mesi per l'espletamento del periodo di prova. Poiché il periodo di prova riguarda sei mesi di servizio effettivamente prestato, si procede alla concessione dell'aspettativa per 6 mesi, ma il dipendente dovrà comunicare l'eventuale proroga, debitamente documentata dall'amministrazione di appartenenza sempre nel rispetto di 6 mesi di servizio effettivo. Deve essere concessa al dipendente con rapporto di lavoro a tempo indeterminato, senza retribuzione e senza decorrenza dell'anzianità, per un periodo massimo di 6 mesi, se assunto presso la stessa azienda o ente del medesimo comparto, ovvero ente o amministrazione di comparto diverso, anche presso organismi dell'unione Europea, con rapporto di lavoro a tempo indeterminato a seguito di vincita di pubblico concorso, per la durata del periodo di prova. Se al termine del periodo di aspettativa in argomento il dipendente intende rientrare in servizio presso questa Amministrazione dovrà trasmettere entro 10 gg. dal rientro in servizio, uno stato di servizio con maturato economico dell'ente nel quale ha prestato servizio. Il dipendente rientrato in servizio non può usufruire di un altro periodo di MU B 52 Richiesta aspettativa per effettuazione periodo di prova - Comparto Documentazione/autocertificazio ne che attesti la vincita del concorso e la data di inizio del rapporto di lavoro con altra amministrazione da consegnare al momento della presentazione della domanda Pagina 4 di /089
5 4 ASPETTATIVA SENZA ASSEGNI per MOTIVI PERSONALI durante periodo di prova DIRIGENZA MEDICA E SPTA aspettativa per motivi di famiglia, anche per cause diverse, ovvero delle aspettative per assunzioni a tempo determinato o indeterminato presso la stessa o altra azienda pubblica, se non siano intercorsi almeno 4 mesi di servizio attivo. L'Azienda, qualora durante il periodo di aspettativa vengano meno i motivi che ne hanno giustificato la concessione, invita il dipendente a riprendere servizio con un preavviso di 10 giorni. Il dipendente, per le stesse motivazioni e negli stessi termini, può riprendere servizio di propria iniziativa. Se alla scadenza dell'aspettativa (o del termine di 10 giorni) il dipendente non rientra in servizio o non comunica formalmente alcunchè in ordine al rientro, si procede alla risoluzione del rapporto di lavoro, senza diritto ad alcuna indennità sostitutiva di preavviso. Prima dell'inizio dell'aspettativa il dipendente è tenuto a fruire interamente del periodo di ferie maturato a quella data. Aspettativa dovuta. Periodo massimo di 6 mesi per l'espletamento del periodo di prova. Poichè il periodo di prova riguarda 6 mesi di servizio effettivamente prestato si procede alla concessione dell'aspettativa per 6 mesi, ma il dirigente dovrà comunicare l'eventuale proroga, debitamente documentata dall'amministrazione di appartenenza sempre nel rispetto di 6 mesi di servizio effettivo. Deve essere concessa al dirigente con rapporto di lavoro a tempo indeterminato, senza retribuzione e senza decorrenza dell'anzianità, per un periodo massimo di 6 mesi, se assunto presso la stessa azienda o ente del medesimo comparto, ovvero ente o amministrazione di comparto diverso, anche presso organismi dell'unione Europea, con rapporto di lavoro a tempo indeterminato a seguito di vincita di pubblico concorso, per la durata del periodo di prova. Se al termine del periodo di aspettativa in argomento il dirigente intende rientrare in servizio presso questa Amministrazione dovrà trasmettere entro 10 gg. dal rientro in servizio, uno stato di servizio con maturato economico MU B 34 Richiesta aspettativa per effettuazione periodo di prova - Dirigenza Medica MU B 40 Richiesta aspettativa per effettuazione periodo di prova - Dirigenza SPTA Documentazione/autocertificazio ne che attesti la vincita del concorso e la data di inizio del rapporto di lavoro con altra amministrazione da consegnare al momento della presentazione della domanda 505/089 Pagina 5 di 27
6 5 ASPETTATIVA SENZA ASSEGNI per incarico a tempo determinato dell'ente nel quale ha prestato servizio. Il dirigente rientrato in servizio non può usufruire di un altro periodo di aspettativa per motivi di famiglia, anche per cause diverse, ovvero delle aspettative per assunzioni a tempo determinato o indeterminato presso la stessa o altra azienda pubblica, se non siano intercorsi almeno 4 mesi di servizio attivo. L'Azienda, qualora durante il periodo di aspettativa vengano meno i motivi che ne hanno giustificato la concessione, invita il dipendente a riprendere servizio con un preavviso di 10 giorni. Il dipendente, per le stesse motivazioni e negli stessi termini, può riprendere servizio di propria iniziativa. Se alla scadenza dell'aspettativa (o del termine di 10 giorni) il dipendente non rientra in servizio o non comunica formalmente alcunchè in ordine al rientro, si procede alla risoluzione del rapporto di lavoro, senza diritto ad alcuna indennità sostitutiva di preavviso. Prima dell'inizio dell'aspettativa il dipendente è tenuto a fruire interamente del periodo di ferie maturato a quella data. Aspettativa dovuta. Per tutta la durata del contratto a tempo determinato. L'aspettativa è riconosciuta dai CCNNLL e dall'aran, anche recentemente, di natura non discrezionale. Deve essere concessa al dipendente con rapporto di lavoro a tempo indeterminato, senza retribuzione e senza decorrenza dell'anzianità per tutta la durata del contratto di lavoro a termine, se assunto presso la stessa azienda o ente del comparto o di altre pubbliche amministrazioni di diverso comparto, o in organismi dell'unione Europea con rapporto di lavoro ad incarico e tempo determinato. Il dipendente rientrato in servizio non può usufruire di un altro periodo di aspettativa per motivi di famiglia, anche per cause diverse, ovvero delle aspettative per assunzioni a tempo determinato o indeterminato presso la stessa o altra azienda pubblica (ivi compreso il conferimento di incarico di struttura complessa, limitatamente al personale dirigenziale), se non siano MU B 56 Richiesta aspettativa per conferimento incarico a tempo determinato Comparto MU B 33 Richiesta aspettativa per conferimento incarico a tempo determinato - Dirigenza Medica MU B 43 Richiesta aspettativa per conferimento incarico a tempo determinato - Dirigenza SPTA Documentazione/autocertificazio ne che attesti il conferimento dell incarico e la data di inizio del rapporto di lavoro con altra amministrazione da consegnare Pagina 6 di /092
7 6 ASPETTATIVA SENZA ASSEGNI per conferimento di incarico di direzione di struttura complessa DIRIGENZA intercorsi almeno 4 mesi di servizio attivo. al momento della presentazione L'Azienda, qualora durante il periodo di aspettativa vengano meno i motivi della domanda che ne hanno giustificato la concessione, invita il dipendente a riprendere servizio con un preavviso di 10 giorni. Il dipendente, per le stesse motivazioni e negli stessi termini, può riprendere servizio di propria iniziativa. Se alla scadenza dell'aspettativa (o del termine di 10 giorni) il dipendente non rientra in servizio o non comunica formalmente alcunchè in ordine al rientro, si procede alla risoluzione del rapporto di lavoro, senza diritto ad alcuna indennità sostitutiva di preavviso. Prima dell'inizio dell'aspettativa il dipendente è tenuto a fruire interamente del periodo di ferie maturato a quella data. PER I DIRIGENTI L'incarico già conferito al dirigente dall'azienda o ente che concede l'aspettativa è sospeso per la durata dell'aspettativa e prosegue al suo rientro a completamento del periodo mancante sino alla valutazione. Il dirigente che non intende riprendere servizio, al termine dell'aspettativa in argomento è esonerato dal preavviso purchè manifesti per iscritto la propria volontà 15 gg. prima. Aspettativa dovuta. Al Dirigente a cui è stato conferito un incarico di direzione di struttura complessa, ai sensi dell art. 15 e segg. del D.Lvo n. 502 e s.m.e i. è concesso un periodo di sei mesi di aspettativa senza assegni per effettuazione periodo di prova, prorogabile di altri sei mesi. Si rappresenta che prima dell inizio del periodo di aspettativa si dovrà tener conto della fruizione completa del congedo ordinario maturato. MU B 32 Richiesta aspettativa per periodo di prova - direzione struttura complessa - Dirigenza Medica MU B 44 Richiesta aspettativa per periodo di prova - direzione struttura complessa - Dirigenza SPTA Documentazione/autocertificazio ne che attesti il conferimento dell incarico da consegnare al Pagina 7 di /089
8 7 ASPETTATIVA SENZA ASSEGNI Per conferimento incarico ai sensi dell.art. 15 septies del D.Lvo n. 502/92 DIRIGENZA Aspettativa dovuta. Per tutta la durata dell incarico. Conferimento incarico a tempo determinato ai sensi dell art. 15 septies del D.Lvo 502/92. (incarichi dirigenziali sia di struttura complessa che altri incarichi dirigenziali per dirigenza medica e SPTA). Al dirigente spetta l aspettativa senza assegni per tutta la durata del contratto e con riconoscimento dell anzianità di servizio. Il Dirigente che non intende riprendere servizio al termine dell aspettativa è esonerato dal preavviso, purchè manifesti per iscritto la propria volontà 15 giorni prima. Si rappresenta che prima dell inizio del periodo di aspettativa si dovrà tener conto della fruizione completa del congedo ordinario maturato. momento della presentazione della domanda MU B 59 Richiesta aspettativa per conferimento incarico ex art 15 septies dlgs Documentazione/autocertificazio ne che attesti il conferimento dell incarico da consegnare al momento della presentazione della domanda 8 ASPETTATIVA Aspettativa dovuta. Documentazione/autocertificazio SENZA ASSEGNI Per tutta la durata dell incarico. La nomina a direttore generale, ne che attesti la nomina, da amministrativo e sanitario determina per i lavoratori dipendenti ilconsegnare al momento della Ai sensi dell art. 3 bis collocamento in aspettativa senza assegni e il diritto al mantenimento delpresentazione della domanda. comma 11 del decreto posto. legislativo n. 502/92 DIRIGENZA L aspettativa è concessa entro 60 giorni dalla richiesta. Si rappresenta che prima dell inizio del periodo di aspettativa si dovrà tener conto della fruizione completa del congedo ordinario maturato. 9 ASPETTATIVA PER MOTIVI DI STUDIO per dottorato di ricerca con o senza borsa di studio Aspettativa di tipo discrezionale. Il pubblico dipendente ammesso ai corsi di dottorato di ricerca è collocato a domanda, compatibilmente con le esigenze dell'amministrazione, in congedo straordinario per motivi di studio senza assegni per il periodo di durata del corso ed usufruisce della borsa di studio ove ricorrano le condizioni richieste. In caso di ammissione a corsi di dottorato di ricerca senza borsa di studio, o di rinuncia a questa, l'interessato in aspettativa conserva il trattamento economico, previdenziale e di quiescenza in godimento da parte MU B 60 Richiesta aspettativa per svolgimento dottorato di ricerca Documentazione che attesti l'ammissione al corso, da consegnare al momento della presentazione della domanda. Pagina 8 di / /701 con assegni 505/085 senza assegni 505/086
9 10 ASPETTATIVA SENZA ASSEGNI Legge 11/08/2014 n. 125 Disciplina generale sulla cooperazione internazionale per lo sviluppo 11 ASPETTATIVA CON ASSEGNI Per distacco sindacale con mantenimento della retribuzione dell'amministrazione pubblica presso la quale è instaurato il rapporto di lavoro. Qualora, dopo il conseguimento del dottorato di ricerca, cessi il rapporto di lavoro o di impiego con qualsiasi amministrazione pubblica per volontà del dipendente nei due anni successivi, è dovuta la ripetizione degli importi corrisposti. Non hanno diritto al congedo straordinario, con o senza assegni, i pubblici dipendenti che abbiano già conseguito il titolo di dottore di ricerca, né i pubblici dipendenti che siano stati iscritti a corsi di dottorato per almeno un anno accademico, beneficiando di detto congedo. La data dell'aspettativa dovrà essere valutata in relazione alla fruizione completa del congedo ordinario maturato. Aspettativa dovuta. I dipendenti impiegati all'estero nelle attività di cooperazione internazionale allo sviluppo, chiamati collaboratori, hanno diritto ad essere collocati in aspettativa senza assegni per un periodo massimo di quattro anni, eventualmente rinnovabile e comunque non inferiore alla durata del contratto. Il contratto viene stipulato dai soggetti per la cooperazione ed il dipendente e viene inviato all'agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo per l'emissione dell'attestato di aspettativa per il dipendente. I soggetti per la cooperazione assumono tutti gli obblighi discendenti dal contratto, ivi inclusi quelli fiscali, previdenziali ed assicurativi nei confronti del dipendente. Aspettativa dovuta Per tutta la durata del mandato sindacale. I dipendenti a tempo pieno o parziale ed i dirigenti in servizio con rapporto di lavoro a tempo indeterminato, che siano componenti degli organismi direttivi e statutari delle proprie confederazioni ed organizzazioni sindacali rappresentative hanno diritto al distacco sindacale, con mantenimento della retribuzione, per tutto il periodo di durata del mandato sindacale, nei limiti numerici del contingente stabilito a livello nazionale. I distacchi sindacali possono essere fruiti anche frazionatamene per periodi Al rientro in servizio al termine del periodo di aspettativa dovrà essere consegnata un'attestazione che certifichi il conseguimento dei titoli universitari. MU B 61 Richiesta aspettativa per attività di cooperazione allo sviluppo Documentazione soggetti per la cooperazione attestazione Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo Richiesta formale da parte dell Organizzazione sindacale. Pagina 9 di / /097
10 12 ASPETTATIVA SENZA ASSEGNI per cariche sindacali non inferiori a tre mesi ciascuno. Il personale in distacco sindacale retribuito poiché non effettua una prestazione lavorativa non matura, nel periodo, ferie. I distacchi sindacali per dipendenti con rapporto di lavoro a tempo pieno possono essere utilizzati con articolazione della prestazione di servizio ridotta al 50% - previo accordo del dipendente stesso con l amministrazione interessata sulla tipologia di orario prescelta; in questo caso la maturazione delle ferie è quella prevista per il personale a part time che effettua lo stesso orario lavorativo. Le richieste di distacco o aspettativa sindacale sono presentate dalle confederazioni ed organizzazioni sindacali rappresentative all Azienda che, accertati i requisiti soggettivi, provvede entro il termine massimo di trenta giorni dalla richiesta a concludere il procedimento. Le confederazioni ed organizzazioni sindacali possono procedere alla revoca dei distacchi e delle aspettative in ogni momento, comunicandola all Azienda. Le variazioni ai distacchi ed alle aspettative vanno comunicate all Azienda entro il 31 gennaio di ogni anno. Il trattamento economico spettante nei casi di distacco sindacale è disciplinato dai rispettivi contratti collettivi. Il provvedimento deve essere comunicato immediatamente al Dipartimento per la Funzione Pubblica utilizzando l applicativo GEDAP. Aspettativa dovuta Durata complessiva pari a tutto il mandato sindacale per un periodo comunque non inferiore a tre mesi, neppure se frazionato. E prevista la copertura contributiva figurativa, utile ai fini pensionistici, da chiedersi all'inps entro il 30 settembre dell'anno successivo. Il personale in distacco sindacale non retribuito poiché non effettua una prestazione lavorativa non matura, nel periodo, ferie. Il provvedimento deve essere comunicato immediatamente al Dipartimento per la Funzione Pubblica utilizzando l applicativo GEDAP. Richiesta formale da parte dell Organizzazione sindacale. 505/101 Pagina 10 di 27
11 13 RICHIAMO ALLE ARMI 14 CONGEDO STRAORDINARIO RETRIBUITO Aspettativa dovuta. Art. 990 d lgs 66/2010 Il richiamo alle armi per qualunque esigenza delle Forze armate dei dipendenti di pubbliche amministrazioni, sospende il rapporto di lavoro per tutto il periodo del richiamo stesso e il predetto personale ha diritto alla conservazione del posto. Il tempo trascorso in servizio militare da richiamato e fino alla presentazione per riprendere il posto di lavoro e' computato agli effetti dell'anzianità di servizio. Alla fine del richiamo, il lavoratore deve porsi a disposizione del datore di lavoro per riprendere la sua occupazione, entro il termine di cinque giorni, se il richiamo ha avuto durata non superiore a un mese, di otto giorni se ha avuto durata superiore a un mese ma non a sei mesi, di quindici giorni se ha avuto durata superiore a sei mesi. Nel caso che, senza giustificato impedimento, il lavoratore non si ponga a disposizione del datore di lavoro nei termini sopra indicati, e' considerato dimissionario. Aspettativa dovuta. Presupposto: l'assistito deve essere in situazione certificata di handicap grave, ai sensi dell art. 3, comma 3, della L. n. 104/92 A chi spetta: lavoratori dipendenti secondo il seguente ordine di priorità, Di cui al comma 5 art. che degrada solo in caso di mancanza, decesso o in presenza di patologie 42 D.Lgs n. 151 invalidanti dei primi: 1) il coniuge (o stato civile equiparato) convivente con la persona disabile in situazione di gravità; 2) il padre o la madre, anche adottivi o affidatari, della persona disabile in situazione di gravità, in caso di mancanza, decesso o in presenza di patologie invalidanti del coniuge convivente e stati civili equiparati; (anche se non conviventi con il figlio); 3) uno dei figli conviventi della persona disabile in situazione di gravità, nel caso in cui il coniuge convivente e stati civili equiparati ed entrambi i genitori del disabile siano mancanti, deceduti o affetti da patologie MU B 62 Richiesta sospensione rapporto di lavoro per richiamo alle armi provvedimento di richiamo MU B 38 Richiesta congedo straordinario retribuito per assistenza familiare con handicap grave Documentazione/autocertificazio ne che attesti la motivazione del congedo al momento della presentazione della domanda ed autocertificazione su altri soggetti che possono usufruire di tale beneficio. Il dipendente dovrà tempestivamente comunicare le variazioni delle situazioni Pagina 11 di 27 In fase di definizione 505/053
12 invalidanti. Si precisa, al riguardo, che la possibilità di concedere il beneficio ai figli conviventi si verifica nel caso in cui tutti i soggetti menzionati (coniuge convivente ed entrambi i genitori) si trovino in una delle descritte situazioni (mancanza, decesso, patologie invalidanti); 4) uno dei fratelli o sorelle conviventi della persona disabile in situazione di gravità, nel caso in cui il coniuge convivente e stati civili equiparati, entrambi i genitori ed i figli conviventi del disabile siano mancanti, deceduti o affetti da patologie invalidanti; 5) un parente/affine entro il terzo grado convivente della persona disabile in situazione di gravità, nel caso in cui il coniuge convivente e stati civili equiparati, entrambi i genitori, i figli conviventi e i fratelli/sorelle conviventi del disabile siano mancanti, deceduti o affetti da patologie invalidanti. Non viene previsto alcun limite di età di chi dovrebbe assistere il disabile. Definizioni: -patologie invalidanti: in assenza di un esplicita definizione di legge, sentito il Ministero della Salute, si ritiene corretto prendere a riferimento soltanto quelle, a carattere permanente, indicate dall art. 2, comma 1 lettera d) del Decreto Interministeriale Ministero per la Solidarietà Sociale, Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale, Ministero per le Pari Opportunità del 21/07/2000 n. 278 (Regolamento recante disposizioni di attuazione dell art. 4 della Legge 8/03/2000 n. 53, concernente congedi per eventi e cause particolari) che individua le ipotesi in cui è possibile accordare il congedo per gravi motivi di cui all art. 4, comma 2 della legge n. 53/2000. In tal caso il richiedente dovrà allegare idonea documentazione del medico specialista del SSN o con esso convenzionato o del medico di medicina generale o della struttura sanitaria nel caso di ricovero o intervento chirurgico con la valutazione medico legale dell INPS. -espressione mancanti : situazione di assenza naturale e giuridica (celibato o stato di figlio naturale non riconosciuto) ovvero ogni altra condizione ad essa giuridicamente assimilabile, continuativa e debitamente certificata dall autorità giudiziaria o da altra pubblica autorità (divorzio, separazione legale o abbandono) dichiarate e se tali situazioni vengano meno riprendere subito servizio. La data del congedo dovrà essere valutata anche in relazione alla fruizione completa del congedo ordinario maturato e del periodo di congedo richiesto. Pagina 12 di 27
13 -requisito della convivenza: necessario qualora a richiedere il congedo siano: il coniuge, i figli, i fratelli/sorelle o i parenti/affini entro il terzo grado del disabile grave -convivenza=residenza nel medesimo stabile, stesso numero civico, ma non anche nello stesso interno (appartamento) (non si ritiene conciliabile con la predetta necessità di assistenza la condizione di domicilio né la mera elezione di domicilio speciale previsto per determinati atti o affari) ovvero al fine di agevolare l assistenza della persona disabile, il requisito della convivenza potrà ritenersi soddisfatto anche nei casi in cui sia attestata, mediante la dovuta dichiarazione sostitutiva la dimora temporanea (ossia l iscrizione nello schedario della popolazione temporanea di cui all art. 32 del DPR n. 223 del 1989, pur risultando diversa la dimora abituale (residenza) del dipendente o del disabile. Le amministrazione disporranno per gli usuali controlli al fine di verificare la veridicità delle dichiarazioni. Quando non spetta: -In caso di contratto di lavoro a part-time verticale, durante le pause di sospensione contrattuale; -Quando la persona disabile in situazione di gravità da assistere sia ricoverata a tempo pieno (fatte salve alcune eccezioni previste dalla legge). Per ricovero a tempo pieno si intende quello, per le intere 24 ore, presso strutture ospedaliere o simili, pubbliche o private, che assicurano assistenza sanitaria continuativa. Le ipotesi che fanno eccezione a tale presupposto sono: a) ricovero a tempo pieno di un disabile in situazione di gravità in stato vegetativo persistente e/o con prognosi infausta a breve termine, documentata; b) ricovero a tempo pieno di un soggetto disabile in situazione di gravità per il quale risulti documentato dai sanitari della struttura il bisogno di assistenza da parte di un genitore o di un familiare, ipotesi precedentemente prevista per i soli minori. -Nelle stesse giornate di fruizione dei permessi retribuiti ex art. 33 L. Pagina 13 di 27
14 104/92. Cosa e quanto spetta: Due anni di assenza dal lavoro retribuita, nell arco della vita lavorativa. Tale limite è complessivo fra tutti gli aventi diritto, il lavoratore che debba assistere due familiari con disabilità grave non può godere del raddoppio e cioè di quattro anni di astensione retribuita. In caso di pluralità di figli in situazione di disabilità grave il beneficio spetta per ciascun figlio sia pure nei limiti previsti dalle disposizioni della legge 104/92 e tenendo conto che tali periodi di congedo straordinario rientrano nel limite massimo globale spettante a ciascun lavoratore di due anni di congedo, anche non retribuito, per gravi e documentati motivi familiari. Non è mai possibile per lo stesso lavoratore fruire del raddoppio; infatti un ulteriore periodo biennale per altri figli in situazione di disabilità grave è ipotizzabile solo per l altro genitore, con decurtazione di eventuali periodi da lui utilizzati a titolo di permessi per gravi e documentati problemi familiari. Il lavoratore che ha già fruito del congedo non retribuito non può avvalersi del congedo biennale retribuito; allo stesso modo. Il dipendente ha diritto a percepire un indennità corrispondente all ultima retribuzione, con riferimento alle voci fisse e continuative del trattamento.. L indennità spetta fino ad un importo complessivo massimo di euro ,00 annui per il congedo di durata annuale. L importo (quello citato è relativo all anno 2016) viene rivalutato annualmente sulla base della variazione dell indice Istat dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati. Durante la fruizione del congedo retribuito non si maturano le ferie, tredicesima mensilità e trattamento di fine rapporto (TFR/TFS). Frazionabilità Il beneficio è frazionabile anche a giorni (interi). Pagina 14 di 27
15 In linea generale va precisato che nel caso di frazionamento in settimane o in giornate, si computano anche i giorni festivi nel caso in cui non vi sia effettiva ripresa del lavoro, nella prima giornata lavorativa successiva. Un esempio: una frazione del congedo viene fruito dal lunedì al venerdì; il sabato e la domenica non si lavora: se il lunedì, lavorativo, non si rientra in servizio effettivo (ferie, altri permessi o altri tipi di congedo...), vengono computati nel monte dei due anni anche il sabato e la domenica o gli altri giorni festivi. Il beneficio invece non è riconoscibile, per i periodi in cui non è prevista attività lavorativa, come ad esempio in caso di part-time verticale per i periodi non retribuiti. Se il congedo viene fruito per frazioni di anno, ai fini del computo del periodo massimo previsto per la concessione dei 2 anni di beneficio, l anno si assume per la durata convenzionale di 365 giorni. Referente Unico Sia i permessi di cui all art. 33 comma 3 della L. 104/92 che il congedo straordinario non possono essere riconosciuti a più di un lavoratore per l assistenza alla stessa persona disabile in situazione di gravità. (referente unico per l assistenza al disabile). Il referente unico è colui che assume il ruolo e la connessa responsabilità di porsi quale punto di riferimento della gestione generale dell intervento, assicurandone il coordinamento e curando la costante verifica della rispondenza ai bisogni dell assistito (Consiglio di Stato, Parere n. 5078/2008 Circ. DFP n. 13/2010). E fatta eccezione per i genitori, anche adottivi, di figli disabili in situazione di gravità a cui viene riconosciuta la possibilità di fruire di entrambe le tipologie di benefici per lo stesso figlio anche alternativamente, fermo restando che nel giorno in cui un genitore fruisce dei permessi, l altro genitore non può utilizzare il congedo straordinario. La fruizione di tali benefici deve intendersi alternativa, trattandosi di istituti rispondenti alle medesime finalità di assistenza al disabile in situazione di gravità. Pagina 15 di 27
16 15 CONGEDO PER GRAVI MOTIVI FAMILIARI Di cui al comma 2, art. Presentazione istanza Il dipendente interessato ha l onere di presentare apposita istanza all Amministrazione, attraverso la produzione di dichiarazioni sostitutive rese ai sensi degli art. 46 e 47 del D.P.R. n.445/2000 che attestino la sussistenza delle condizioni che legittimano la fruizione delle agevolazioni e secondo la modulistica predisposta dalla stessa Amministrazione. Autorizzazione: verificata l adeguatezza e la correttezza della documentazione presentata il Servizio Personale adotta il provvedimento di accoglimento / lettera di concessione entro il termine di 60 giorni dalla richiesta. Verifica e controlli sulla sussistenza dei requisiti: L Amministrazione prevede la verifica della sussistenza dei requisiti anche attraverso richiesta di certificazione di esistenza in vita del disabile presso il Comune di residenza. L Azienda procederà alla verifica, anche a campione, sulla veridicità delle dichiarazioni sostitutive rese dal dipendente. Nel caso in cui dall accertamento risultasse l insussistenza dei presupposti per la legittima fruizione dei permessi, l amministrazione provvederà a revocare i benefici stessi per effetto della decadenza. Qualora a seguito degli accertamenti emergessero gli estremi di una responsabilità disciplinare del dipendente, l Azienda procederà alla tempestiva contestazione degli addebiti per lo svolgimento del relativo procedimento e, se del caso, alla comunicazione alle autorità competenti delle ipotesi di reato. Aspettativa dovuta, ma subordinata alle condizioni previste dal DM 21/07/2000 n. 278 In caso di gravi e documentati motivi familiari, il dipendente con rapporto di lavoro a tempo indeterminato può chiedere un periodo di aspettativa senza assegni, continuativo o frazionato, non superiore a due anni nell arco MU B 63 Richiesta aspettativa per gravi motivi familiari Pagina 16 di /069
17 4, legge n. 53 dell intera vita lavorativa. Il datore di lavoro è tenuto, entro 10 giorni dalla richiesta del congedo, a esprimersi sulla stessa e a comunicare l esito al dipendente. L eventuale diniego, la proposta di rinvio a un periodo successivo e determinato, la concessione parziale del congedo devono essere motivati in relazione alle condizioni previste dalla normativa e alle ragioni organizzative e produttive che non consentono la sostituzione del dipendente. Su richiesta del dipendente, la domanda deve essere riesaminata nei successivi 20 giorni. I gravi motivi per i quali questo tipo di aspettativa può essere concesso devono riguardare la situazione personale della famiglia anagrafica del dipendente, dei soggetti di cui all art. 433 CC (il coniuge; i figli legittimi o legittimati o naturali o adottivi, e, in loro mancanza, i discendenti prossimi, anche naturali; i genitori, e, in loro mancanza, gli ascendenti prossimi, anche naturali; gli adottanti; i generi e le nuore; il suocero e la suocera; i fratelli e le sorelle germani o unilaterali, con la precedenza dei germani sugli unilaterali) anche se non conviventi, dei portatori di handicap, parenti o affini entro il terzo grado, anche se non conviventi. Si intendono per gravi motivi: le necessità familiari derivanti dal decesso di una delle persone sopra indicate; le situazioni che comportano un impegno particolare del dipendente o della propria famiglia nella cura o nell assistenza delle persone sopra indicate; le situazioni di grave disagio personale, ad esclusione delle malattie, nelle quali incorra il dipendente medesimo; le situazioni riferite ai soggetti sopra indicati, ad esclusione del richiedente, derivanti da una delle patologie previste dall art. 2 del DM 278/2000 e di seguito indicate: patologie acute o croniche che determinano temporanea o permanente riduzione o perdita dell autonomia personale, ivi incluse le affezioni croniche di natura congenita, reumatica, neoplastica, infettiva, dismetabolica, post-traumatica, neurologica, neuromuscolare, idonea documentazione del medico specialista del SSN o con esso convenzionato o del medico di medicina generale o del pediatra di libera scelta o della struttura sanitaria nel caso di ricovero o intervento chirurgico che attesti la motivazione della richiesta Pagina 17 di 27
18 psichiatrica, derivanti da dipendenze, a carattere evolutivo o soggette a periodiche riacutizzazioni; patologie acute o croniche che richiedono assistenza continuativa o frequenti monitoraggi clinici, ematochimici e strumentali; patologie acute o croniche che richiedono la partecipazione attiva del familiare nel trattamento sanitario; patologie dell infanzia e dell età evolutiva aventi le caratteristiche di cui ai precedenti punti o per le quali il programma terapeutico e riabilitativo richiede il coinvolgimento dei genitori o del soggetto che esercita la potestà. I dipendenti i cui parenti entro il secondo grado o, in mancanza, entro il terzo grado, ovvero i conviventi stabili, si trovano nello stato di tossicodipendenza o di alcoolismo cronico e che si impegnino a sottoporsi ad un progetto di recupero predisposto da strutture sanitarie pubbliche o convenzionate, ed abbiano iniziato a dare attuazione al progetto di recupero, possono fruire dell aspettativa della durata di due anni complessivi e per una sola volta nell arco della vita lavorativa, di cui al comma 2 art. 4 della legge n. 53. Durante tale periodo il dipendente conserva il posto di lavoro, non ha diritto alla retribuzione e non può svolgere alcun tipo di attività lavorativa. L aspettativa in argomento è prevista anche nel caso di dipendenti i cui parenti si trovino in condizioni di portatore di handicap e che debba sottoporsi ad un progetto terapeutico di riabilitazione. I dipendenti che intendono usufruire del congedo per gravi motivi, secondo la normativa in argomento, devono presentare idonea documentazione, contestualmente alla domanda di congedo, del medico specialista del SSN o con esso convenzionato o del medico di medicina generale o del pediatra di libera scelta o della struttura sanitaria nel caso di ricovero o intervento chirurgico. Ai fini del raggiungimento del limite dei due anni di congedo, si calcolano i giorni festivi e non lavorativi compresi nel periodo di congedo; le frazioni Pagina 18 di 27
19 16 ASSENZA PER MALATTIA NON RETRIBUITA di congedo inferiori al mese si sommano tra loro e si considera raggiunto il mese quando la somma delle frazioni corrisponde a trenta giorni. Durante il periodo di congedo il dipendente conserva il posto di lavoro, non ha diritto alla retribuzione e non può svolgere alcun tipo di attività lavorativa. Il periodo non è computato ai fini dell anzianità di servizio, né ai fini previdenziali. Il periodo di aspettativa senza assegni può essere riscattato ai fini pensionistici. Il datore di lavoro comunica alla direzione provinciale del lavoro, entro 5 giorni, dalla concessione del congedo, il nominativo del dipendente che usufruisce del congedo stesso. Il dipendente dovrà tempestivamente comunicare le variazioni delle situazioni dichiarate e se tali situazioni vengano meno riprendere subito servizio. La data del congedo dovrà essere valutata anche in relazione alla fruizione completa del congedo ordinario maturato e del periodo di congedo richiesto. Aspettativa di tipo discrezionale. Per 18 mesi non frazionabili. Una volta concluso il periodo di comporto per malattia (18 mesi di cui 9 con retribuzione al 100%, 3 mesi con retribuzione al 90% e 6 mesi con retribuzione al 50%), viene meno il divieto di licenziamento del lavoratore per malattia ed il datore di lavoro pubblico può procedere alla risoluzione del rapporto di lavoro ai sensi dell art del codice civile, adducendo a giustificazione soltanto la circostanza dell avvenuto superamento del periodo massimo di conservazione del posto. Tuttavia l ente può concedere al lavoratore che ne faccia richiesta la possibilità di assentarsi per un ulteriore periodo non retributivo di 18 mesi con contributi pensionistici versati direttamente dall'amministrazione. Il periodo non risulta utile ai fini della liquidazione. E un potere discrezionale dell ente concedere l aspettativa, che lo eserciterà tenendo conto di tutti gli interessi coinvolti nella vicenda: quelli connessi alle sue esigenze organizzative e funzionali e quello del lavoratore ammalato di essere agevolato ai fini di un suo eventuale recupero al lavoro. A tal fine acquista sicuro rilievo la MU B 53 Assenza per malattia superiore ai 18 mesi attestazione medica Pagina 19 di /038
20 17 Aspettativa senza assegni ai sensi dell'art. 18 della legge n. 183/2010 per svolgere altra attività lavorativa 18 CONGEDO CURE PER INVALIDI ai sensi dell'art.7 del D.lgs n.119/2011 valutazione delle possibilità di recupero del lavoratore derivante dall accertamento sanitario sulle condizioni di salute del lavoratore stesso effettuato dalla Commissione Medica di Verifica. Il periodo di 18 mesi senza retribuzione non consente frazionamenti. Ciò non significa, però, che il lavoratore, in caso di guarigione intervenuta prima del diciottesimo mese, non possa riprendere servizio previo accertamento delle sue condizioni di salute. Nel periodo senza retribuzione il dipendente non matura le ferie e l assenza non ha effetto sull anzianità di servizio. Se il datore di lavoro al termine del periodo di comporto non dà alcuna comunicazione al dipendente, lo stesso ha diritto di usufruire degli ulteriori 18 mesi senza retribuzione. Se al termine di tale ulteriore periodo l Amministrazione non procede ancora ad alcuna comunicazione nei confronti del dipendente, si inizia di nuovo il conteggio della malattia con il periodo di comporto. Aspettativa di tipo discrezionale. I dipendenti pubblici possono essere collocati in aspettativa senza assegni e senza decorrenza dell'anzianità di servizio, per un periodo massimo di dodici mesi, anche per avviare attività professionale e imprenditoriale. L'aspettativa è concessa dall'amministrazione, tenuto conto delle esigenze organizzative, previo esame della documentazione prodotta dall'interessato. Si precisa che e' precluso al dipendente la possibilità di prestare attività presso strutture private convenzionate. Non può essere instaurato un rapporto di lavoro subordinato. La data di inizio dell'aspettativa dovrà essere valutata in relazione alla fruizione completa del congedo ordinario maturato. I lavoratori dipendenti mutilati e invalidi civili cui sia stata riconosciuta una riduzione della capacità lavorativa superiore al cinquanta per cento possono fruire ogni anno, anche in maniera frazionata, di un congedo per cure per un periodo non superiore a trenta giorni. MU B 35 Richiesta aspettativa senza assegni per avviare attività professionale ed imprenditoriale Documentazione che attesti l'attività che si intende svolgere Pagina 20 di /082 Nella domanda il Responsabile dovrà esprimere un parere in ordine alla concessione dell'aspettativa. Nel caso di parere negativo, il parere espresso dovrà essere motivato. MU B 51 Richiesta congedo per cure per invalidi (inserito a cura degli addetti alla giornaliera)
21 Il dipendente interessato deve presentare domanda allegando richiesta del medico convenzionato con il Servizio sanitario nazionale o appartenente ad una struttura sanitaria pubblica dalla quale risulti la necessità della cura in relazione all'infermità invalidante riconosciuta. Terminato il periodo di congedo il lavoratore è tenuto a documentare in maniera idonea l'avvenuta sottoposizione alle cure. In caso di lavoratore sottoposto a trattamenti terapeutici continuativi, a giustificazione dell'assenza può essere prodotta anche attestazione cumulativa. Durante il periodo di congedo, non rientrante nel periodo di comporto, il dipendente ha diritto a percepire il trattamento calcolato secondo il regime economico delle assenze per malattia. Esempio: dipendente che nell anno fruisce di tre periodi di congedo 1 periodo: 12 giorni primi 10 giorni cod. 502/030; giorni cod. 502/031 2 periodo: 7 giorni cod. 502/030 3 periodo: 11 giorni primi 10 giorni cod. 502/030; giorno 11 cod. 502/031 certificato attestante la riduzione della capacità lavorativa in misura superiore al 50% se non già in possesso dell'aoui certificato del medico convenzionato con il SSN attestante la necessità della cura in relazione all infermità invalidante riconosciuta al rientro in servizio: certificazione rilasciata dalla struttura del SSN o a esso convenzionato di adempimento del ciclo di cure richiesto Nel caso di periodi di assenza da 1 a 10 giorni: 502/030 Nel caso di periodi di assenza superiori ai 10 giorni (continuativi): 502/030 per i primi 10 giorni 502/031 dall 11 al 30 Pagina 21 di 27
22 FAQ e Chiarimenti Aran per area contrattuale comparto sanità e dirigenza medica e SPTA 1) Può essere concessa aspettativa senza assegni per svolgere attività presso struttura privata convenzionata? NO, il collocamento in aspettativa è previsto per assunzione a tempo determinato o indeterminato presso altra amministrazione pubblica, mentre non risulta possibile concedere l'aspettativa per svolgere attività presso una struttura privata. 2) Può essere concessa aspettativa senza assegni per motivi familiari o personali, per svolgere altra attività lavorativa? NO, in quanto si determinerebbe una situazione di cumulo degli impieghi che è vietata dal comma 7 dell'art. 4 della legge n. 412/91 e dall'art. 53 del D.L.vo n. 165/2001. Con il SSN può intercorrere un unico rapporto di lavoro. 3) E possibile concedere l aspettativa di cui all art. 12 del CCNL integrativo del del Comparto Sanità al personale con contratto a tempo determinato? NO, La norma contrattuale in oggetto ha previsto la concessione delle aspettative ivi previste al solo personale assunto a tempo indeterminato. Questa è la volontà delle parti negoziali risultante dalla formulazione testuale che è stata quella di limitare la portata applicativa al solo personale a tempo indeterminato. Anche l art. 31, comma 6, del medesimo CCNL, nel riaffermare il principio della parità di trattamento normativo ed economico per il personale assunto a tempo determinato, ha del resto espressamente previsto al par. iv che non possono essere concesse le aspettative di cui all art. 12 del CCNL integrativo del 20 settembre Tale norme contrattuali si possono ritenere del tutto conformi al principio di non discriminazione il quale secondo la Direttiva europea e, conseguentemente, secondo la legislazione nazionale di recepimento è applicabile sempre che non sia obiettivamente incompatibile con la natura del contratto a termine (art.6 del D.Lgs. 368/2001). E ciò è proprio il caso dell istituto dell aspettativa. Infatti, nel settore pubblico, il ricorso alla tipologia lavorativa del tempo determinato consente di assumere personale per esigenze temporanee ed eccezionali. Pertanto, la fruizione di periodi di aspettativa, anche senza retribuzione, si porrebbe in evidente contrasto con tali esigenze potendo comportare il mancato o molto ridotto utilizzo della prestazione lavorativa del dipendente assunto a tempo determinato. 4) Può essere concessa al dipendente, con contratto di formazione e lavoro, l aspettativa senza retribuzione? NO, l art. 33 del CCNL Integrativo 20 settembre 2001,in cui viene disciplinato il contratto di formazione e lavoro, al comma 10, stabilisce che la disciplina normativa di riferimento è quella prevista per i lavoratori a tempo determinato di cui all art. 31 del medesimo CCNL, in cui, al comma 15, viene specificato che l aspettativa senza retribuzione può essere concessa solo al dipendente con rapporto di lavoro a tempo indeterminato e per tutta la durata del contratto di lavoro a tempo determinato che tale dipendente abbia eventualmente stipulato con la stessa o altra azienda o ente del medesimo o di altro comparto. IU 06 Istruzioni operative in materia di aspettative con o senza assegni a vario titolo e per motivi sindacali_rev1.doc REV. 0 DEL 14/06/2017 Pagina 22 di 27
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