Struttura del Gruppo 4

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1 Bilancio consolidato 2013

2 Struttura del Gruppo 4 Composizione degli Organi Sociali della Capogruppo 6 Relazione sulla gestione 9 Premessa 10 Prospetti di Bilancio riclassificati e principali indicatori gestionali 11 Il contesto economico e di mercato 15 Sintesi dell andamento della gestione 23 L attività industriale 26 La gestione patrimoniale e finanziaria 33 L organizzazione del Gruppo Poste Vita 41 Il sistema di governo e di gestione dei rischi 46 Rapporti con la controllante e con altre imprese del Gruppo Poste Italiane 60 Altre informazioni 61 Fatti di rilievo verificatisi dopo la chiusura dell esercizio 65 Evoluzione prevedibile della gestione 66

3 Prospetti contabili bilancio consolidato 69 Stato Patrimoniale 70 Conto Economico 72 Conto Economico Complessivo 73 Prospetto delle Variazioni di Patrimonio Netto 74 Rendiconto Finanziario 75 Nota Integrativa 77 Transizione ai principi contabili internazionali - Parte A 79 Criteri generali di redazione e principi contabili adottati - Parte B 85 Informazioni sullo Stato Patrimoniale Consolidato - Parte C 103 Informazioni sul Conto Economico Consolidato - Parte D 119 Altre informazioni - Parte E 126 Informazioni relative ad operazioni con parti correlate - Parte F 128 Relazione del collegio sindacale 130 Relazione della società di revisione 135 Attestati del dirigente preposto 138 Allegati al bilancio 140

4 STRUTTURA DEL GRUPPO Di seguito si riporta sinteticamente la struttura attuale del gruppo assicurativo ed il suo perimetro di consolidamento La Capogruppo Poste Vita, opera pressocché esclusivamente nel settore assicurativo Vita, e solo marginalmente nel settore Danni. L area di consolidamento include esclusivamente la controllata Poste Assicura S.p.A., compagnia assicurativa fondata nel 2010 che opera nei rami danni, ad esclusione del ramo auto, posseduta al 100% dalla Capogruppo Poste Vita. Tale partecipazione e consolidata integralmente. La Capogruppo detiene anche una partecipazione non di controllo nella società Europa Gestioni Immobiliari S.p.A.; tale società opera nel settore immobiliare per la gestione e la valorizzazione del patrimonio immobiliare non più strumentale di Poste Italiane. Tale partecipazioni non e consolidata integralmente ma valutata col metodo del patrimonio netto. 4 Gruppo Poste Italiane Gruppo Assicurativo Poste Vita 2013

5 Struttura del Gruppo Struttura del gruppo 5

6 ORGANI SOCIALI DELLA CAPOGRUPPO Consiglio di Amministrazione (1) Presidente Amministratore Delegato Consigliere Roberto Colombo Maria Bianca Farina Pasquale Marchese Paolo Martella Antonio Nervi Claudio Picucci Michele Scarpelli Roberto Colombo (1) Il Consiglio di Amministrazione ed il Collegio Sindacale sono stati nominati dall Assemblea degli azionisti del 20 maggio 2011, durano in carica per tre esercizi e scadranno alla data di approvazione del bilancio dell esercizio Il Consiglio di Amministrazione nell adunanza del 23 maggio 2011 ha nominato l Amministratore Delegato. Maria Bianca Farina 6 Gruppo Poste Italiane Gruppo Assicurativo Poste Vita 2013

7 Collegio Sindacale (1) Presidente Gianfranco Vignola vpricewaterhousecoopers SpA Sindaci effettivi Sindaci supplenti Francesco Caldiero Maurizio De Matteo Libero Candreva Mauro De Angelis Società di revisione (1) ll Consiglio di Amministrazione ed il Collegio Sindacale sono stati nominati dall Assemblea degli azionisti del 20 maggio 2011, durano in carica per tre esercizi e scadranno alla data di approvazione del bilancio dell esercizio Il Consiglio di Amministrazione nell adunanza del 23 maggio 2011 ha nominato l Amministratore Delegato. Organi sociali 7

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10 PREMESSA Il Gruppo Poste Vita che include la capogruppo Poste Vita S.p.A. e la controllata Poste Assicura S.p.A. presenta per la prima volta nell ambito della prospettata operazione di emissione di un prestito subordinato prevista entro il primo semestre dell esercizio 2014, il bilancio consolidato per il periodo chiuso al 31 dicembre 2013 redatto secondo i principi contabili internazionali IAS/IFRS emanati dall International Accounting Standards Board (IASB), come omologati dall Unione Europea e nonche secondo le previsioni del Regolamento Isvap (ora IVASS) n. 7 del 13 luglio 2007, e successive modifiche ed integrazioni. Negli esercizi precedenti il Gruppo Poste Vita non ha presentato il bilancio consolidato avvalendosi dell esenzione prevista dall articolo 21 comma 1 del citato Regolamento ISVAP (ora IVASS) n. 7. Al fine di fornire un informativa completa secondo quanto richiesto dagli IAS/IFRS, vengono presentati i dati comparativi dell esercizio 2012, nonche il prospetto di transizione ai principi contabili internazionali come riportato nella specifica sezione della nota integrativa al presente bilancio. 10 Gruppo Poste Italiane Gruppo Assicurativo Poste Vita 2013

11 Prospetti di bilancio PROSPETTI DI BILANCIO RICLASSIFICATI E PRINCIPALI INDICATORI GESTIONALI Di seguito si riportano i prospetti di bilancio riclassificato e i principali indicatori gestionali: Attivo (in milioni di euro) 31/12/ /12/2012 Variazione Investimenti , , ,7 19,8% Partecipazione in controllate, collegate e joint venture 197,0 198,7 1,6 (0,8%) Finanziamenti e crediti 11,5 102,1 90,7 (88,8%) Attività finanziarie disponibili per la vendita , , ,0 23,4% Attività finanziarie a fair value rilevato a conto economico , ,7 402,1 4,9% Riserve tecniche cedute 40,3 27,9 12,4 44,3% Attivi materiali e immateriali 13,5 7,3 6,2 85,4% Crediti e altre attività 2.097, ,6 251,0 13,6% TOTALE ATTIVO , , ,4 19,6% Passivo (in milioni di euro) 31/12/ /12/2012 Variazione Patrimonio Netto 2.763, ,4 655,1 31,1% Riserve Tecniche , , ,3 19,8% Fondo Rischi 10,1 8,6 1,4 16,7% Debiti e altre passività 1.224, ,3 76,4 (5,9%) TOTALE PASSIVO , , ,4 19,6% Relazione sulla Gestione al 31 Dicembre

12 Conto Economico Riclassificato (in milioni di euro) 31/12/ /12/2012 Variazione Premi netti , , ,6 25,3% Premi lordi di competenza , , ,5 25,3% Premi ceduti in riassicurazioni di competenza (34,2) (26,3) (7,9) 30,1% Commissioni attive 0,0 0,2 (0,2) (100,0%) Proventi finanziari netti su titoli relativi a prodotti tradizionali 2.195, ,3 398,8 22,2% Proventi finanziari netti su titoli a copertura index e unti linked 717, ,3 (643,1) (47,3%) Variazione netta riserve tecniche (15.275,3) (12.996,5) (2.278,9) 17,5% Importi pagati (5.178,5) (5.548,5) 370,0 6,7% Variazione delle riserve tecniche (10.116,8) (7.459,6) (2.657,2) 35,6% Quote a carico dei riassicuratori 20,0 11,6 8,4 72,7% Spese di gestione degli investimenti (26,5) (21,5) (5,0) 23,4% Spese di gestione (369,9) (276,5) (93,4) 33,8% Provvigioni nette (329,8) (238,8) (91,0) 38,1% Costi di funzionamento (40,2) (37,7) (2,5) 6,5% Altri ricavi / costi netti (17,0) (18,7) 1,6 (8,8%) MARGINE OPERATIVO LORDO 423,8 379,3 44,4 11,7% Proventi finanziari netti relativi al patrimonio libero 101,3 93,4 7,9 8,4% Interessi passivi su prestiti subordinati (18,5) (22,8) 4,4 (19,1%) UTILE LORDO 506,6 449,9 56,7 12,6% Imposte (250,5) (176,4) (74,1) 42,0% UTILE NETTO 256,1 273,5 (17,4) (6,4%) 12 Gruppo Poste Italiane Gruppo Assicurativo Poste Vita 2013

13 Prospetti di bilancio Relazione sulla Gestione al 31 Dicembre

14 Egregi Signori, i risultati conseguiti nel 2013 sono di eccellente rilievo con una raccolta complessiva che ha superato i 13,2 miliardi di Euro (+25,3% rispetto al 2012), nonostante un contesto macroeconomico nazionale ed internazionale caratterizzato dal perdurare di un elevata incertezza con il conseguente condizionamento delle aspettative dei consumatori e della capacità di risparmio delle famiglie. Ciò conferma la validità ed efficacia del modello di business adottato dal Gruppo, orientato a valorizzare sempre più il proprio ruolo sociale come operatore del mercato assicurativo. Infatti, a fronte di un momento storico di discontinuità sui temi del tutela e del welfare pubblico e sul ruolo centrale della famiglia come soggetto erogatore di servizi sociali, il gruppo si è fatto infatti promotore nell offerta di prodotti e servizi di investimento, risparmio e protezione per il mantenimento e la gestione del welfare dei cittadini. Nel corso del 2013 è proseguito lo sviluppo del business vita ed in particolare della previdenza che consentono al Gruppo di consolidare il trend di crescita dell ultimo triennio e collocare il fondo pensione di Poste Vita al primo posto nella graduatoria per adesioni complessive in portafoglio (oltre 630 mila) tra tutti i fondi pensione operanti in Italia. Ottimi i risultati anche nell ambito del business danni con un attività commerciale che è stata indirizzata allo sviluppo di una raccolta bilanciata fra le linee prodotto (Beni, Persona e Credito), indirizzata alla copertura dei principali bisogni della propria clientela, anche in considerazione dell attuale congiuntura macroeconomica. Soddisfacenti anche i risultati della gestione finanziaria conseguiti mantenendo comunque sempre un basso profilo di rischio degli investimenti; a fine esercizio le plusvalenze latenti sul portafoglio ammontano a circa 3 miliardi di euro. La gestione separata Posta Valore Più ha realizzato un rendimento lordo del 4,19%, mentre la gestione Posta Previdenza Valore ha chiuso con un risultato del 5,21%. Ampiamente positivi anche i risultati conseguiti dalla gestione del patrimonio libero che hanno beneficiato anche del realizzo di plusvalenze derivanti dalla vendita di titoli di stato. Anche la struttura organizzativa è stata oggetto di costante adeguamento per sostenere il continuo lavoro di consolidamento della crescita raggiunta e, soprattutto, quello di innovazione per abilitare e promuovere il continuo e diversificato sviluppo degli affari e del valore della Compagnia. In relazione a quanto esposto, il bilancio consolidato che sottoponiamo alla Vostra attenzione presenta un risultato lordo pari a 506,6 milioni di Euro in crescita di 56,8 milioni di Euro rispetto al Occorre tuttavia rilevare che alla formazione del risultato netto di periodo, pari a 256,1 milioni di Euro (273,4 milioni di Euro nel 2012) hanno inciso negativamente le novità fiscali introdotte nel mese di novembre che, in particolare, hanno previsto un addizionale IRES dell 8,5% per il 2013, con un maggior onere fiscale di circa 50 milioni di Euro. Con riferimento alla solvibilità del Gruppo, segnaliamo che nei mesi di luglio e dicembre sono state perfezionate 2 operazioni di aumento del capitale sociale della Capogruppo Poste Vita, entrambe sottoscritte dalla Controllante Poste Italiane, per complessivi 350 milioni di Euro. Il solvency ratio su base consolidata si attesta al 122%. Inoltre, si rinvia al paragrafo successivo Fatti di rilievo verificatisi dopo la chiusura dell esercizio con riferimenti alla prospettata operazione di emissione di un prestito subordinato. 14 Gruppo Poste Italiane Gruppo Assicurativo Poste Vita 2013

15 Il contesto economico e di mercato IL CONTESTO ECONOMICO E DI MERCATO L ECONOMIA INTERNAZIONALE Nel 2013, l economia globale e stata caratterizzata da una fase di espansione limitata, moderatamente inferiore rispetto al Il rallentamento più significativo e arrivato dai paesi emergenti, mentre le economie industrializzate sono state caratterizzate ancora una volta da modalita di espansione molto diverse. Tra i principali paesi OCSE gli USA hanno continuato ad espandersi, sebbene ad un tasso inferiore al 2012, il Giappone si e mantenuto su livelli di crescita sostanzialmente stabili, mentre l Europa, nonostante la significativa attenuazione della crisi del debito, ha continuato a subire una fase recessiva che ha cominciato ad attenuarsi solo nell ultima parte dell anno. Stando alle stime più recenti del FMI, la crescita globale a fine 2013 dovrebbe attestarsi intorno al 2,9% (rispetto al 3,2% del 2012), ancora trainata dai paesi emergenti (4,5%), mentre i principali paesi OCSE seguiranno ad un andamento più moderato: USA +1,6%, Europa - 0,4%, Giappone +2,0% (Fonte FMI World Economic Outlook, ottobre 2013). L anno appena conclusosi e stato caratterizzato ancora una volta da un notevole attivismo delle banche centrali, centrato sull attuazione di diversi interventi diretti e indiretti di politica monetaria in uno scenario di complessivo rallentamento dell inflazione soprattutto nelle economie avanzate. D altra parte, l assenza di rischi inflazionistici e stata determinata dalla debolezza della domanda, in Europa in particolare, dove la dinamica dei prezzi ha registrato una marcata decelerazione soprattutto negli ultimi due trimestri del 2013, nell area periferica soprattutto per la debolezza dei consumi, ed in generale per il forte apprezzamento dell euro verso le principali valute mondiali e per la dinamica dei prezzi delle materie prime. Negli USA il tasso di espansione del ciclo economico e sceso rispetto al 2012 (1,7% vs 2,8%), fondamentalmente per effetto di una serie di misure fiscali restrittive, mentre gli indici di fiducia delle imprese hanno continuato a recuperare, così come il settore immobiliare. L evoluzione della congiuntura ha inoltre beneficiato del lento ma costante miglioramento del mercato del lavoro, che nel 2013 ha segnato un progressivo incremento del numero degli occupati (attestatosi negli ultimi mesi dell anno sui 200 mila unita mensili ed ha ridotto il tasso di disoccupazione al 7% a fine 2013 (contro l 8% di inizio anno). In questo scenario la dinamica dell inflazione e rimasta contenuta e inferiore al target del 2% della Fed, data la modesta crescita dei salari e del costo unitario del lavoro. Nei mesi finali dell anno il generale miglioramento dell economia USA ha indotto la Federal Reserve ad annunciare l uscita dal Quantitative Easing, seppur mantenendo una politica accomodante. Il 2013 e stato anche testimone dello scontro tra Democratici e Repubblicani sull approvazione del bilancio federale e sullo sforamento del tetto del debito. Le difficolta di trovare un accordo su l innalzamento del tetto del debito pubblico hanno portato alla chiusura temporanea del settore pubblico federale nelle prime settimane di ottobre, con rischi di potenziali effetti negativi sulla dinamica di crescita L accordo sull incremento del tetto del debito pubblico e stato raggiunto a meta ottobre e ha determinato l immediata riapertura delle attività federale; gli effetti della sospensione della attività sono risultati, ex post, molto contenuti. In Giappone, la crescita durante il 2013 si e attestata intorno al 2% (stabile rispetto al 2012), sostenuta dagli effetti positivi della politica di Abe, come testimoniato dal significativo recupero dell indice Tankan, tornato sui livelli più alti degli ultimi 5 anni. In Cina nel 2013 la crescita si e attestata su livelli mediamente più alti degli altri paesi emergenti asiatici, sostanzialmente stabile rispetto al 2012 (7,6%). L aumento delle esportazioni e dei consumi ha permesso di compensare il rallentamento degli investimenti, in particolare di quelli privati. Come nel progetto delle autorita di controllo, l aumento della domanda interna sta favorendo il bilanciamento dei conti con l estero: il surplus di conto corrente e sceso da livelli di oltre il 10% al 3%. Anche l inflazione e progressivamente diminuita, e si e stabilizzata in un range tra il 2 e il 3%, mentre il tasso di disoccupazione e sceso sotto il 4%. Relazione sulla Gestione al 31 Dicembre

16 PIL: stime per il 2013/2014 (Fonte: Fondo Monetario Internazionale) 6,00 5,00 5,1 4,7 4,00 3,7 3,00 2,00 1,00 3,0 1,3 2,2 1,9 2,8 1,0 0,6 1,7 1,7 1,7 2,4 0,00-1,00 Mondo Economie avanzate -0,4-1,8 USA Eurozona Italia Giappone UK EM -2,00-3, L Eurozona ha continuato ad essere caratterizzata da debole crescita economica (-0,4%) in gran parte dei paesi membri, nonostante una sensibile attenuazione degli effetti negativi della crisi del debito. Il 2013 segna l uscita dalla recessione iniziata nel 2011 anche grazie, a partire dal secondo trimestre, ai timidi segnali di ripresa dell area periferica, confermati poi nel corso del terzo trimestre, con il PIL che ha interrotto tecnicamente la fase recessiva sia in Spagna che in Italia (che complessivamente chiuderanno però il 2013 rispettivamente a -1,3% e -1,8%). A fine anno l Irlanda (+0,6% a fine 2013) è ufficialmente uscita dal piano di aiuti; segnali incoraggianti sono arrivati anche dal Portogallo (-1,8%). La Germania (+0,5%), nonostante una temporanea fase di debolezza nella prima parte dell anno, è tornata ad esibire segnali di miglioramento dell economia confermati dagli indicatori anticipatori della congiuntura, mostrando una buona tenuta malgrado la fase di rafforzamento dell euro. Nel Regno Unito il 2013 è stato caratterizzato da un economia in netta ripresa, (1,4%). La crescita ha sorpreso al rialzo in tutti i principali settori (investimenti residenziali, consumi, export e investimenti delle imprese), sebbene i livelli di deficit di bilancio e di debito pubblico restino preoccupanti e il miglioramento del mercato del lavoro stenti a concretizzarsi in maniera significativa. Il tasso di disoccupazione infatti è sceso molto lentamente, e solo a fine 2013 è tornato sotto il 7,5%. Tra le principali componenti della crescita della zona Euro, i consumi pubblici hanno continuato a pesare negativamente, sebbene in maniera inferiore rispetto al 2012, risentendo dei piani di politica fiscale restrittiva attuati in tutti i principali paesi; i consumi privati hanno sofferto dell erosione del potere d acquisto dei consumatori, derivante sia dal calo dei redditi da lavoro che dell occupazione (scesa fino al terzo trimestre 2013). La domanda estera è l unica componente che non ha mostrato una flessione durante tutto l ultimo anno. In tale scenario l inflazione ha continuato a calare, in particolare negli ultimi due trimestri e soprattutto nell area periferica, per attestarsi a fine 2013 sotto all 1%, ben al disotto del target della BCE. Il timore dell instaurarsi di un trend disinflazionistico ha favorito l azione diretta della BCE sul tasso di riferimento, (passato da 0,75% a 0,5% a maggio e da 0,5% a 0,25% a novembre), alimentando al contempo la probabilità di possibili ulteriori interventi della Banca Centrale Europa con strumenti di politica monetaria non convenzionale. Tra questi citiamo le operazioni di finanziamento a lungo termine a favore delle banche (LTRO) a supporto delle condizioni di domanda e offerta di credito sia per le imprese che per le famiglie, con l obiettivo di migliorare la trasmissione della politica monetaria, e abbassare il livello di frammentazione bancaria. 16 Gruppo Poste Italiane Gruppo Assicurativo Poste Vita 2013

17 Il contesto economico e di mercato Relazione sulla Gestione al 31 Dicembre

18 Per l Italia, il 2013 si è chiuso con una crescita economica negativa pari a -1,9%, archiviando così il secondo anno consecutivo di recessione, sebbene in attenuazione rispetto al 2012 (quando la contrazione del PIL è stata del -2,5%). Sostenuto dalle esportazioni e dalla ricostituzione delle scorte, il PIL ha interrotto la sua caduta solo nel terzo trimestre del Gli indici di fiducia delle imprese a dicembre sono ulteriormente saliti, collocandosi sui livelli di inizio 2011 e prefigurando un miglioramento dell attività industriale anche nei primi mesi del 2014, che rimarrà tuttavia fortemente condizionato dalla debolezza della domanda interna, a causa della fragilità del mercato del lavoro, dell andamento del reddito disponibile e spendibile e della contrazione del credito bancario. In tale contesto, la crescita tendenziale dei prezzi al consumo è scesa dal 2,4% di gennaio allo 0,7% di dicembre risentendo sia della flessione dei prezzi energetici che della debolezza della domanda interna. DINAMICA DEI MERCATI FINANZIARI Il mercato obbligazionario dell area euro nel 2013 è stato caratterizzato da un restringimento dello spread tra i titoli governativi periferici e core su tutte le scadenze, effetto combinato della complessiva diminuzione dei rendimenti dei titoli periferici e del rialzo di quelli tedeschi. La spinta ribassista sui rendimenti periferici è da attribuire principalmente agli acquisti degli investitori domestici, ma anche al progressivo incremento dell interesse degli investitori non domestici, determinato dalla ricerca di rendimenti più elevati in un contesto di riduzione del rischio di break up dell Unione Monetaria Europea. Infatti, dopo un iniziale fase di allargamento dello spread dei periferici (lo spread BTP-Bund sulla scadenza 10 anni ha raggiunto il massimo dell anno 2013 a marzo a 350 punti base, in un contesto di aumento dei rendimenti), la decisione della BCE di intervenire in primavera con ulteriori misure di easing monetario ha favorito una inversione della dinamica dello spread. La riduzione di 25 punti base del tasso di riferimento (da 75 a 50 punti base) di maggio è coincisa con il raggiungimento del rendimento minimo dell anno sia sul BTP 10 anni (3,76%) che sul Bund 10 anni (1,16%). 1Misurata dal FOI (l'indice nazionale dei prezzi al consumo per famiglie di operai e impiegati). 18 Gruppo Poste Italiane Gruppo Assicurativo Poste Vita 2013

19 Il contesto economico e di mercato Successivamente, il miglioramento dei dati macroeconomici in USA ha spinto la Federal Reserve ad annunciare la possibile riduzione degli acquisti di titoli di stato a partire dall ultimo trimestre dell anno (tapering): ciò ha determinato l inizio di una fase di vendite dei titoli di stato USA, e per correlazione un aumento dei rendimenti in EU, sia per i titoli emessi dai paesi core che per i periferici. In seguito, la Federal Reserve ha calmierato i toni relativi ai tempi di inizio del tapering, sottolineando la gradualità con cui verrà gestita la rimozione degli stimoli espansivi e rassicurando così gli investitori sul mantenimento dei tassi di interesse a zero a lungo. Nonostante ciò, i rendimenti dei titoli governativi US hanno evidenziato una correzione solo parziale, mantenendo il trend di complessivo rialzo accentuato dall annuncio, nella riunione di dicembre, dell inizio della diminuzione degli acquisti che avrà luogo a partire da gennaio Il rialzo dei rendimenti dei titoli governativi USA, unito ad un miglioramento dei dati macroeconomici anche in EU, ha determinato un rialzo dei tassi sui titoli governativi tedeschi, dove nel corso dell anno è progressivamente venuto meno l effetto flight to quality che aveva caratterizzato il biennio Nell arco del 2013 l incertezza sul mercato è significativamente diminuita sia sui titoli core che periferici, anche per effetto del minore impatto dei potenziali focolai di crisi sistemica rispetto al recente passato. In particolare la necessità di un programma di salvataggio per Cipro e Slovenia a inizio anno, i dati incerti sull esito delle elezioni politiche in Italia, oltre alle trattative per la concessione di un ulteriore tranche di aiuti alla Grecia, ed infine la potenziale crisi politica in Portogallo dello scorso luglio, hanno determinato rialzi dei rendimenti comunque contenuti nell entità e nella durata. Proprio in concomitanza con quest ultimo evento, infatti, è giunto l impegno della BCE a mantenere il costo del denaro su livelli bassi per un lungo periodo di tempo ( forward guidance ) tradottosi poi in un ulteriore taglio del tasso refi a novembre (da 50 a 25 punti base) al fine di frenare il trend di discesa dell inflazione determinato dalla continuazione del calo dei consumi e dalle politiche di austerità fiscale (in particolare nella periferia dell Europa). Il rendimento sul Bund decennale, da 1,3% di gennaio 2013, ha raggiunto i minimi assoluti di 1,17% a giugno, in concomitanza con il rallentamento del processo di consolidamento a livello europeo, per poi chiudere l anno a 1,9%, registrando così un aumento di 60 punti base. Il rendimento sul BTP a 10 anni è passato da 4.5% di gennaio 2013 a 4,1% di fine dicembre, mentre il rendimento sul BTP a 2 anni da 2% di inizio anno all 1,3% di fine anno. La curva dei rendimenti si è appiattita nel corso dell anno, per effetto della forte domanda degli investitori domestici e stranieri dovuta alla diminuzione della percezione del rischio di credito per effetto dell azione della BCE e del miglioramento dei fondamentali. Lo spread BTP Bund sulla scadenza 10 anni, è di conseguenza passato da 318 punti base di inizio 2013 a 219 punti base di fine anno. Relazione sulla Gestione al 31 Dicembre

20 Per quanto riguarda i mercati azionari, nel 2013 è proseguito il trend positivo intrapreso già dal 2012 e alcuni listini come quelli americani e quello tedesco hanno raggiunto nuovi massimi storici, (Dow Jones sopra i punti, lo S&P500 sopra i 1800 e il Dax sopra i 9600 punti). Le motivazioni che hanno spinto al rialzo i mercati vanno ricercate principalmente nelle politiche monetarie espansive attuate dalle principali banche centrali, che hanno immesso nel sistema ingenti flussi di liquidità, e nel progressivo miglioramento dello scenario macro di alcune tra le principali economie internazionali. In Europa, nonostante la riduzione delle tensioni sui debiti sovrani dei paesi periferici e di alcuni paesi core, la performance dei listini europei è stata positiva ma inferiore a quella registrata da USA e Giappone a causa della persistente debolezza del quadro macroeconomico. Fa eccezione il mercato azionario tedesco che ha raggiunto i massimi storici sopra i punti spinto da una ripresa economica relativamente più solida e dalla riconferma alle elezioni politiche di aprile di Angela Merkel alla guida del governo. In Giappone il brillante andamento del mercato azionario, che ha raggiunto punti ottenendo la migliore performance dal novembre 2007, è da ricondursi sia alle misure espansive straordinarie di politica monetaria annunciate dalla Banca centrale del Giappone (BoJ) nel mese di aprile (un nuovo consistente piano di acquisti di asset), sia all attuazione del nuovo piano di riforme per rilanciare l economia da parte del governo Abe, sia infine alla debolezza dello yen che ha favorito l export. In Cina è proseguito il rallentamento dell economia con una crescita che si ferma per il 2013 a 7,6%, inferiore al tasso del 7,7% del 2012 ma superiore al 7,5% previsto. Anche se la Cina continua a mantenere tassi di crescita tra i più elevati, il dato è quasi la metà di quello registrato nel 2009 (pari al 14,2%) ed è in diminuzione per il terzo anno consecutivo. Tra le cause che hanno determinato tale riduzione vi è un aumento del costo del lavoro, problematiche ambientali, domanda globale debole ed eccesso di capacità produttiva in certi settori. Per quanto riguarda le divise e in particolare la valuta europea, il 2013 è stato un anno che ha visto un andamento divergente tra la prima e la seconda parte dell anno. Nei primi sei mesi abbiamo infatti assistito ad una fase di relativa debolezza dell euro, che dopo aver toccato un massimo contro dollaro ad inizio anno sopra area 1,37, ha iniziato un movimento al ribasso nei mesi successivi, sebbene non uniforme, trovando successivamente un forte sostegno in area 1,28/1,30. La seconda parte dell anno è stata caratterizzata da un progressivo apprezzamento della valuta europea, sostenuta da dati macro europei positivi (sebbene non unidirezionali) durante l estate che hanno dato luogo ad un ritorno degli investitori esteri; successivamente la valuta è stata sostenuta dall introduzione della forward guidance da parte della BCE (con la conferma del mantenimento di condizioni monetarie accomodanti e tassi bassi) e dal progressivo aumento della probabilità dell inizio del tapering in USA. 20 Gruppo Poste Italiane Gruppo Assicurativo Poste Vita 2013

21 Il contesto economico e di mercato Il 2014 dovrebbe essere un anno di prosecuzione dell espansione globale, sebbene su ritmi moderati. Le aree emergenti, in particolare la Cina, dovrebbero essere impegnate nel processo di riforme economiche strutturali al fine di raggiungere un processo di sviluppo più equilibrato: tale processo potrebbe comunque causare, almeno temporaneamente, un ulteriore rallentamento della crescita. Nonostante ciò, l uscita definitiva dalla recessione dell area euro, l accelerazione della congiuntura americana e il consolidamento del ciclo economico giapponese dovrebbero favorire anche una ripresa del commercio globale e fornire pertanto successivamente stimoli positivi anche alle economie emergenti. In tale scenario le pressioni inflazionistiche dovrebbero rimanere contenute, dato che l abbondante liquidità nel sistema non sembra minacciare il surriscaldamento dei prezzi. Ciò è particolarmente vero per l area euro dove la congiuntura pur se in miglioramento, resta debole, richiedendo la prosecuzione di un orientamento estremamente accomodante da parte della BCE senza l esclusione di ulteriori interventi di politica monetaria espansiva, sia convenzionale che non convenzionale. È prioritario infatti un recupero della dinamica del credito, che permetterebbe una migliore trasmissione della politica monetaria ed un abbassamento del livello di frammentazione bancaria. In questa dimensione è fondamentale lo sforzo profuso dalla BCE nel definire e realizzare il processo di valutazione dei bilanci bancari dell Area Euro (Comprehensive Assessment) che si è avviato a novembre 2013 e si concluderà a novembre L ANDAMENTO DEL MERCATO ASSICURATIVO La raccolta premi realizzata complessivamente nei rami vita e danni nell esercizio 2013 ammonta a 119 miliardi di euro, registrando una crescita del 13% rispetto all anno precedente, con un netto recupero della riduzione rilevata nel Rami Vita Pur nel difficile quadro macroeconomico che, anche nel 2013, ha interessato l Italia, il mercato assicurativo vita ha avuto, al contrario, un andamento decisamente positivo. Dalle prime analisi dei dati ad oggi disponibili, si può infatti presumere che il complesso delle Imprese operanti in Italia (Italiane, extra UE ed UE) abbia raggiunto un fatturato complessivo pari all incirca a 85 miliardi di Euro, +18,1% rispetto al Tale valore, se confermato, oltre ad essere in assoluto il più alto fatturato vita di sempre dopo i 91 miliardi di raccolta record realizzati nel 2010, rappresenterebbe una inversione di tendenza rispetto al decremento registrato sia nel 2011 che nel 2012 (-11% medio nel periodo). Tale risultato è sostanzialmente spiegato da circa 74 miliardi di Euro di nuova raccolta (+31%) e circa 12 miliardi di premi di annualità successive (+2%) emesse nel corso del 2013 ma relative a contratti emessi negli anni precedenti. All importante crescita della nuova raccolta contribuiscono in modo consistente, per un 16% del totale, 12 miliardi (+38%) di premi emessi da imprese UE operanti in Italia in regime LPS, prevalentemente appartenenti a gruppi bancari ed assicurativi di diritto italiano, alle quali non si applica però lo stesso sistema regolamentare, specialmente quello afferente all ambito distributivo, vigente per le compagnie italiane. Oltre all imprese UE, all ottimo risultato di crescita della nuova raccolta ha contribuito in modo consistente, oltre al canale postale (che ha incrementato la sua quota di mercato dal 14.6% del 2012 al 15,5% del 2013) anche il canale bancassurance che rappresenta circa il 44% della complessiva raccolta vita. Positiva anche la crescita - anche se inferiore rispetto alla media di mercato - del canale agenti (+6,8%) con un incidenza sulla raccolta complessiva che scende intorno al 23.6% rispetto al 27% del In flessione, per contro, la raccolta del canale dei promotori (-15% circa ) che scontano in parte la forte crescita realizzata nel Per quanto attiene la struttura della nuova raccolta, il Ramo I cresce del 36% e rappresenta circa i due terzi del totale nuovi premi. Il Ramo III cresce a ritmi inferiori della media (+22%) e riduce leggermente il suo peso ad un terzo del totale. Poco meno dell 80% della raccolta di questo Ramo, circa 19,5 miliardi di Euro in valore assoluto, è spiegata da prodotti del tipo unit classiche collocate in modo prevalente dal canale bancario (+57%, 5,3 miliardi in valore assoluto). Cresce in modo vertiginoso la raccolta delle cosiddette unit linked protette 4,2 miliardi in valore assoluto, di cui 3,2 collocati da imprese operanti in LPS, mentre è del tutto irrilevante la raccolta di Index Linked, sostanzialmente non più distribuite in Italia. Relazione sulla Gestione al 31 Dicembre

22 Il totale delle polizze complessivamente vendute nel corso del 2013 è stato di circa 3,3 milioni di contratti (+9% rispetto al 2012). Continua il decremento delle forme di puro rischio, -2.2%, che si aggiunge al -13% del Nel complesso tale forme rappresentano il 17% del totale. Segnali di rallentamento anche sul fronte previdenza integrativa dove, per la prima volta dopo diversi anni, la raccolta di nuovi piani individuali pensionistici scende di quasi due punti percentuali, attestandosi in valore assoluto a Assolutamente irrilevante la raccolta di contratti sul Ramo IV, relativa alle forme assicurative sulla non autosufficienza e malattie gravi, poco più di in tutto l anno, meno dell 1% del totale. Dal punto di vista delle forme di offerta, la raccolta a premio unico rappresenta poco più del 50% dei nuovi contratti e circa il 95% della massa dei nuovi premi, con un forte incremento di premio medio che sale a 42 mila Euro contro i 26 mila Euro del L altro 50% dei contratti è stipulato in forme ricorrenti che, pur con premi di competenza importo inferiore, permettono però agli operatori di poter contare automaticamente negli anni a venire di ingenti masse di nuovi premi. L analisi che complessivamente emerge da questi dati evidenzia alcuni chiaroscuri. La crescita dei volumi sembra infatti essere strutturalmente solida, con un trend più definito e non dipendente da rimbalzi tecnici. Anche il mix tra i Rami torna ad essere più equilibrato rispetto al passato così come il mix tra le forme a premio annuo e unico. Gli aspetti meno positivi sono invece individuabili sull arretramento del mercato dalle forme più tipicamente assicurative e ad immediata valenza sociale come la protezione dai rischi e, soprattutto, i rischi connessi alla longevità previdenza e non autosufficienza -, ambiti sui quali si rileva una scarsa attività sia del canale bancario, tranne qualche importante eccezione, sia del canale dei promotori finanziari. In questi ambiti si muovono invece ancora molto bene i canali tradizionali ma il loro apporto è comunque molto limitato in valore assoluto rispetto la dimensione del bisogno sociale espresso dalla domanda. Il mercato Vita nel suo complesso sembra quindi aver ritrovato un proprio equilibrio ed una propria crescita, ma nel contempo non ha mostrato ancora nel 2013 di essere in grado di giocare con efficacia quel ruolo di terzo pilastro previsto nel nuovo sistema di welfare, che prevede sui temi sociali economicamente più rilevanti una perfetta integrazione tra servizio pubblico e quello privato, verso cui il nostro Paese si è ormai, irrinunciabilmente, avviato. Rami Danni Per quanto concerne specificatamente il comparto danni, il 2013 si è chiuso con una contrazione dei volumi di raccolta. I dati indicano, per il complesso delle compagnie italiane ed extra UE, volumi di raccolta pari a circa 33,7 miliardi di Euro, in contrazione nominale del 4,9% rispetto al La raccolta premi dei rami non collegati all auto nel 2013, ha raggiunto i 15 miliardi di Euro, sostanzialmente in linea rispetto al Con riferimento ai principali aggregati, è risultata sostanzialmente stazionaria la raccolta relativa alle coperture contro i danni alla persona (Infortuni e Malattia) ed al patrimonio (Incendio e Altri danni ai beni); in rilevante contrazione i rami maggiormente legati alla congiuntura economica (Trasporti, Cauzione), mentre in crescita l RC Generale, grazie anche agli obblighi assicurativi introdotti per numerose categorie professionali, ed i rami Tutela Legale ed Assistenza, che confermano un trend positivo pluriennale riconducibile ad una crescente diffusione di tali coperture in diversi ambiti. Con riferimento alle dinamiche distributive, l elemento maggiormente rilevante nel 2013 è l incremento della quota intermediata dagli sportelli bancari e postali, che è risalita oltre il 6% dopo la contrazione che l aveva caratterizzata nel 2012 in conseguenza del forte rallentamento della produzione legata all erogazione di mutui e finanziamenti. Le attese relativamente all anno 2014, per il settore danni, non sono complessivamente all insegna di un incremento della raccolta. Il perdurare di dinamiche di prezzo in contrazione condizionerà infatti lo sviluppo della raccolta RCA, sul quale potranno influire anche i numerosi interventi regolamentari volti ad una significativa riduzione delle tariffe RC-auto (come ad esempio la possibilità di installazione di una scatola nera sul veicolo al momento della sottoscrizione del contratto; possibilità di inserire una clausola che preveda il divieto di cedere a terzi il diritto al risarcimento senza il consenso dell assicuratore, etc); inoltre, la sostanziale stagnazione attesa per il mercato dell auto non rappresenta un driver espansivo per la componente legata alle coperture dei corpi. Per il comparto danni non auto è attesa una dinamica moderatamente positiva, nell ordine dell 1,5% in termini nominali, che però scende al di sotto dell 1% con riferimento alle sole compagnie italiane ed extra UE. Le attese sono positive principalmente con riguardo alle coperture dedicate al segmento famiglie, caratterizzato da una crescente diffusione della percezione dei rischi, mentre le coperture per il segmento corporate dovrebbero ancora risentire della congiuntura economica che permane complessa. In tale contesto è in particolare atteso in ulteriore crescita il ruolo della distribuzione operata attraverso gli sportelli bancari e postali. 22 Gruppo Poste Italiane Gruppo Assicurativo Poste Vita 2013

23 Sintesi dell andamento di gestione SINTESI DELL ANDAMENTO DELLA GESTIONE L attività del gruppo si articola secondo due aree d affari: vita e danni. L attività principale del Gruppo attiene la gestione Vita esercitata dalla Capogruppo Poste Vita, mentre la gestione danni viene esercita dalla controllata Poste Assicura oltre che, in misura del tutto marginale, anche da Poste Vita. Conto Economico Riclassificato (in milioni di euro) 31/12/ /12/2012 Gestione Danni Gestione Vita Totale Gestione Danni Gestione Vita Totale Premi netti 38, , ,2 28, , ,6 Premi lordi di competenza 61, , ,4 45, , ,9 Premi ceduti in riassicurazioni di competenza (23,1) (11,1) (34,2) (17,2) (9,1) (26,3) Commissioni attive 0,0 0,2 0,2 Proventi finanziari netti su titoli relativi a prodotti tradizionali 3, , ,1 2, , ,3 Proventi finanziari netti su titoli a copertura index e unti linked 717,2 717, , ,3 Variazione netta riserve tecniche (14,7) (15.260,6) (15.275,3) (9,1) (12.987,4) (12.996,5) Importi pagati (12,5) (5.166,0) (5.178,5) (8,9) (5.539,6) (5.548,5) Variazione delle riserve tecniche (9,9) (10.106,9) (10.116,8) (6,7) (7.452,9) (7.459,6) Quote a carico dei riassicuratori 7,7 12,3 20,0 6,6 5,0 11,6 Spese di gestione degli investimenti (0,6) (26,2) (26,5) (0,2) (21,4) (21,6) Spese di gestione (12,4) (357,5) (369,9) (12,4) (264,1) (276,5) Provvigioni nette (4,7) (325,0) (329,8) (6,0) (232,8) (238,8) Costi di funzionamento (7,6) (32,5) (40,2) (6,5) (31,2) (37,7) Altri ricavi / costi netti (2,1) (14,9) (17,1) (0,9) (17,8) (18,6) MARGINE OPERATIVO LORDO 12,4 411,3 423,7 8,4 370,8 379,3 Proventi finanziari netti relativi al patrimonio libero 101,3 101,3 93,4 93,4 Interessi passivi su prestiti subordinati (18,5) (18,5) (22,8) (22,8) UTILE LORDO 12,4 494,2 506,6 8,4 441,4 449,9 Imposte (5,1) (245,4) (250,5) (2,6) (173,9) (176,4) UTILE NETTO 7,3 248,8 256,1 5,9 267,6 273,4 1 I premi annuali di portafoglio considerano tutti i premi unici dell esercizio e le rate di premio, di nuova produzione, calcolati su base annua. Relazione sulla Gestione al 31 Dicembre

24 Gestione Vita Conto Economico Riclassificato (in milioni di euro) 31/12/ /12/2012 Variazione Premi netti , , ,0 25% Premi lordi di competenza , , ,0 25% Premi ceduti in riassicurazioni di competenza (11,1) (9,1) (2,0) 22% Commissioni attive 0,0 0,2 (0,2) (100%) Proventi finanziari netti su titoli relativi a prodotti tradizionali 2.191, ,4 398,5 22% Proventi finanziari netti su titoli a copertura index e unti linked 717, ,3 (643,1) (47%) Variazione netta riserve tecniche (15.260,6) (12.987,4) (2.273,2) 18% Importi pagati (5.166,0) (5.539,6) 373,6 (7%) Variazione delle riserve tecniche (10.106,9) (7.452,9) (2.654,0) 36% Quote a carico dei riassicuratori 12,3 5,0 7,3 146% Spese di gestione degli investimenti (26,2) (21,4) (4,8) 27% Spese di gestione (357,5) (264,1) (93,5) 34% Provvigioni nette (325,0) (232,8) (92,2) 42% Costi di funzionamento (32,5) (31,2) (1,3) 6% Altri ricavi / costi netti (14,9) (17,8) 2,8 (17%) MARGINE OPERATIVO LORDO 411,3 370,8 40,5 11% Con riferimento all andamento produttivo e di portafoglio, come indicato in precedenza, nel corso del 2013 i premi di competenza, al netto della quota in riassicurazione, raggiungono a fine anno un importo di milioni di Euro, in crescita del 25,3% rispetto a milioni di Euro del I proventi finanziari netti relativi a prodotti tradizionali ammontano a milioni di Euro, in crescita rispetto ai milioni del 2012 in virtù, principalmente della crescita delle masse gestite. Per quanto attiene gli investimenti a copertura di prodotti index e unit linked, il risultato finanziario complessivamente conseguito nel corso dell esercizio 2013 è risultato positivo per circa 717,2 milioni di Euro, pressoché completamente riflesso nella variazione delle corrispondenti riserve tecniche. La variazione delle riserve tecniche, complessivamente pari a milioni di Euro (7.453 milioni di Euro nel 2012), si riferisce principalmente all incremento delle passività assicurative per effetto delle menzionate dinamiche commerciali e della corrispondente rivalutazione in virtù dei positivi risultati finanziari conseguiti. Le liquidazioni per prestazioni assicurative alla clientela sono risultate nel corso del periodo complessivamente pari a circa 5,2 miliardi di Euro, comprensive di scadenze di polizze per circa 2,2 miliardi di Euro. Per quanto attiene ai riscatti, il dato ammonta complessivamente a circa 2,4 miliardi di Euro, in linea rispetto al dato del L incidenza dei riscatti rispetto alle riserve iniziali si attesta intorno al 4,3%, in calo rispetto al 4,9% del 2012 e ampiamente inferiore rispetto al dato medio di mercato. Per l attività di distribuzione ed incasso sono state corrisposte all intermediario Poste Italiane provvigioni complessivamente pari a circa 339 milioni di Euro (244 milioni di Euro al 31 dicembre 2012), con una competenza economica pari a 325 milioni di Euro (233 milioni di Euro al 31 dicembre 2012). I costi di funzionamento ammontano complessivamente a 32,5 milioni di Euro, con un incremento del 6% rispetto ai 31,2 milioni di Euro del 2012 per effetto sia del rafforzamento dell organico che dei costi sostenuti nel corso dell esercizio correlati ad importanti progetti informatici finalizzati ad una rivisitazione funzionale/infrastrutturale dei più importanti sistemi di supporto al business. 24 Gruppo Poste Italiane Gruppo Assicurativo Poste Vita 2013

25 Sintesi dell andamento di gestione Gestione Danni Conto Economico Riclassificato (in milioni di euro) 31/12/ /12/2012 Variazione Premi netti 38,7 28,1 10,6 38% Premi lordi di competenza 61,8 45,3 16,6 37% Premi ceduti in riassicurazioni di competenza (23,1) (17,2) (5,9) 35% Commissioni attive Proventi finanziari netti su titoli relativi a prodotti tradizionali 3,2 2,9 0,3 11% Proventi finanziari netti su titoli a copertura index e unti linked Variazione netta riserve tecniche (14,7) (9,1) (5,7) 71% Importi pagati (12,5) (8,9) (3,6) 44% Variazione delle riserve tecniche (9,9) (6,7) (3,2) 47% Quote a carico dei riassicuratori 7,7 6,6 1,1 17% Spese di gestione degli investimenti (0,3) (0,2) (0,1) 44% Spese di gestione (12,4) (12,4) 0,1 11% Provvigioni nette (4,7) (6,0) 1,2 (22%) Costi di funzionamento (7,6) (6,5) (1,2) 23% Altri ricavi / costi netti (2,1) (0,9) (1,3) 146% MARGINE OPERATIVO LORDO 12,4 8,4 3,9 30% I premi annuali di portafoglio afferenti la gestione Danni e relativi alle polizze collocate nel 2013 ammontano complessivamente a circa 42,5 milioni di Euro. Tenuto conto inoltre delle caratteristiche del portafoglio di Poste Assicura S.p.A., che prevedono per il 92% delle polizze della Linea protezione beni & patrimonio e della Linea persona il pagamento del premio con frazionamento mensile, i premi emessi ammontano, nel corso del 2013, a circa 71,4 milioni di Euro che, in termini di competenza economica, tenuto conto anche della variazione della riserva premi (calcolata pro rata temporis in base alla durata dei contratti di ciascun prodotto come quota di premi emessi, dedotte le spese di acquisizione, per competenza), ammontano a circa 61,8 milioni di Euro (38,7 milioni di Euro al netto della quota retrocessa ai riassicuratori). Nel corso dell esercizio gli oneri relativi ai sinistri sono risultati complessivamente pari a 22,4 milioni di Euro. La voce si riferisce alla variazione della riserva sinistri dell esercizio (comprensiva dell accantonamento relativo ai sinistri tardivi), pari a 9,9 milioni di Euro e ai sinistri pagati, comprensivi delle spese di liquidazione, che nel corso dell esercizio ammontano a circa 12,5 milioni di Euro. Tenuto conto della quota a carico dei riassicuratori, pari a 7,7 milioni di Euro, la variazione delle altre riserve tecniche, ammonta a 14,7 milioni di Euro alla fine del periodo. Per l attività di distribuzione ed incasso sono state corrisposte all intermediario Poste Italiane provvigioni complessivamente pari a circa 15 milioni di Euro (11 milioni di Euro al 31 dicembre 2012), che al netto delle provvigioni ricevute dai riassicuratori, e della variazione delle provvigioni da ammortizzare registrata nel periodo ammontano complessivamente a 4,7 milioni di Euro (6 milioni di Euro al 31 dicembre 2013). I costi di funzionamento ammontano complessivamente a 7,6 milioni di Euro (6.5 al 31 dicembre 2012) e si riferiscono al processo di sviluppo della struttura organizzativa del Gruppo inoltre è proseguita l attività di implementazione del sistema informativo presente. Relazione sulla Gestione al 31 Dicembre

26 L ATTIVITÀ INDUSTRIALE LE DINAMICHE COMMERCIALI Con riferimento all andamento produttivo e di portafoglio, come indicato in precedenza, nel corso del 2013 i premi di competenza, al netto della quota in riassicurazione, raggiungono a fine anno un importo di ,2 milioni di Euro, in crescita del 25,3% rispetto a ,6 milioni di Euro del Il dettaglio dei premi, distinti per settore vita e danni, è di seguito riportato: Premi dell esercizio (in milioni di euro) 31/12/ /12/2012 Variazione Ramo I , , ,5 38,7% Ramo III 79, ,8 (1.018,6) (92,8%) Ramo IV 0,8 0,1 0,7 1340% Ramo V 62,9 26,5 36,4 137,0% Premi dell esercizio lordi vita 13,172, , ,0 25,3% Premi ceduti (11,1) (9,1) (2,0) 21,8% Premi dell esercizio netti vita , , ,0 25,3% Premi danni 71,4 51,2 20,1 39,3% Premi ceduti in riassicurazione (23,6) (17,5) (6,0) 34,4% Variazione della riserva premi (9,6) (6,0) (3,6) 59,6% Variazione della riserva premi a carico riass. 0,4 0,3 0,1 30,5% Premi dell esercizio netti danni 38,7 28,1 10,6 37,9% TOTALE PREMI NETTI DELL ESERCIZIO , , ,6 25,3% Gestione Vita Come indicato in precedenza, stante il contesto economico in cui il Gruppo ha operato, assolutamente eccellenti appaiono i risultati commerciali conseguiti nella gestione vita, con una produzione complessiva pari ad milioni di Euro (+25,3% rispetto al 2012) che consentono al Gruppo di consolidare il trend di crescita dell ultimo triennio. Tenuto conto che la produzione del mercato italiano si attesta intorno agli 85 miliardi di Euro, in termini di quota di mercato sui premi complessivi la quota di mercato sale dal 14,6% del 2012 al 15,5% atteso per fine Gruppo Poste Italiane Gruppo Assicurativo Poste Vita 2013

27 L attività industriale La composizione dei premi lordi vita risulta la seguente: Composizione premi lordi VITA (in milioni di euro) 31/12/ /12/2012 Variazione Premi periodici 814,8 559,6 255,2 45,6% - di cui prima annualità 305,4 162,7 142,6 87,6% - di cui annualità successive 509,5 396,9 112,6 28,4% Premi unici , , ,7 24,1% TOTALE , , ,0 25,3% Nella tabella seguente si riporta il dettaglio della nuova produzione, complessivamente pari a milioni di euro, in crescita del 24,5% rispetto ai del Premi dell esercizio (in milioni di euro) 31/12/ /12/2012 Variazione Ramo I , , ,8 38,4% Ramo III 79, ,8 (1.018,6) (92,8%) Ramo IV 0,7 0,1 0,6 n.s. Ramo V 62,9 26,5 36,4 137,0% TOTALE , , ,1 24,5% L attività commerciale, nel corso dell esercizio, grazie anche a una costante focalizzazione sui prodotti, al potenziamento del supporto alla rete distributiva e al crescente grado di fidelizzazione della clientela, è stata indirizzata pressoché esclusivamente alla commercializzazione di prodotti d investimento e risparmio di Ramo I (prodotti tradizionali con gestione separata), mentre marginale è risultata la contribuzione derivante dal collocamento di prodotti di Ramo III. Il Gruppo ha, inoltre, consolidato la propria leadership assoluta anche nel mercato della previdenza, con un livello complessivo di adesioni a Postaprevidenza Valore che ha superato le unità (oltre nel solo 2013), collocando il fondo pensione di Poste Vita al primo posto nella graduatoria per adesioni complessive in portafoglio tra tutti i fondi pensione operanti in Italia. Positivi sono stati anche i risultati afferenti la vendita di polizze di puro rischio (temporanee caso morte), vendute stand alone (al di fuori, cioè, di operazioni bundled con prodotti di natura finanziaria), con oltre nuove polizze vendute nell anno, mentre circa sono state le nuove polizze di prodotti, sempre di puro rischio, ma in bundle agli impegni finanziari conseguenti a Mutui e Prestiti collocati presso la rete di Poste Italiane. Nel corso del 2013, infine, il Gruppo ha sostenuto con iniziative commerciali mirate alla commercializzazione di un prodotto Long Term Care ( LTC ) a premi ricorrenti per la protezione dal rischio di non autosufficienza (attraverso erogazione di una rendita vitalizia). Relazione sulla Gestione al 31 Dicembre

LA CASSETTA DEGLI ATTREZZI

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