Russia Scheda Paese marzo 2013

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1 Russia Scheda Paese marzo 2013

2 Dipartimento Promozione dell'internazionalizzazione Area Agro-alimentare Tel.: A cura di: Pietro Simonelli Impaginazione e grafica Vincenzo Lioi - immagine.coordinata@ice.it 2

3 Importazioni totali di prodotti agro-alimentari, codici 1-24* (in milioni di dollari USA) Paese Quota di mercato Var. % /2010 Mondo % Cina ,3 10,7 11,1 21 Germania ,4 6,8 8,4 43 Ucraina ,8 3,8 4,7 43 Giappone ,4 2,9 3,7 48 Francia ,7 2,6 3,0 36,7 Stati Uniti ,6 2,8 3,5 49,1 Italia ,4 2,6 3,0 33,5 Corea del Sud ,6 2,1 2,8 59,9 Gran Bretagna ,1 1,3 1,7 58,5 Polonia ,2 1,4 1,4 15,5 Principali prodotti importati dall Italia 2011 (in milioni di dollari USA) Prodotti Italia Mondo valori valori Paesi Leader/Posizione Italia Vini fermi 280,46 980,73 1 Italia (28,62%) 2 Francia (23,26%) - 3 Spagna (14,28%) Vini spumanti 133,18 214,37 1 Italia (62,13%) 2 Francia (24,68%) - 3 Ucraina (5,99%) Olio di oliva 18,82 79,4 1 Spagna (56,9%) 2 Italia (23,7%) - 3 Grecia (12%) Formaggi 36, ,00 1 Ucraina (26,5%) 2 Germania (20,20%) - 3 Lituania (11,14%) 9 Italia (2,45%) Paste alimentari 52,9 95,22 1 Italia (55,5%) 2 Vietnam (9,09%) - 3 Germania (7,97%) Frutta 230, ,00 1 Equador (14,2%) 2 Turchia (13,7%) 3 Spagna (6,51%) 9 Italia (3,68%) Caffe tostato 48,24 135,75 1 Italia (35,54%) 2 Svizera (15,89%) - 3 Finlandia (15,22%) Salumi 4,6 50,6 1 Spagna (13,37%) 2 Ungeria (11,08%) - 3 USA (9,38%) - 6 Italia (9,18%) * Dati Servizio federale delle Dogane russo Aspetti normativi sulle importazioni di prodotti agro-alimentari (sintesi) Certificazione e sdoganamento Ai fini doganali russi, è necessaria la seguente documentazione: a. CMR; b. Carnet TIR; c. Contratto in copia originale (con la traduzione in russo); d. fattura, tradotta in lingua russa, indicante la tariffa doganale ed eventualmente la resa Cip (Cost Insurance Policy). In particolare la resa Cip, seppure non obbligatoria, è consigliata per evitare valutazioni aggiuntive e discrezionali della dogana russa; e. Lettera di garanzia bancaria (Passport Sdel ki); f. Certificato di origine della merce (consigliata anche la traduzione in russo); g. Polizza assicurativa (facoltativa, ma talvolta richiesta a conferma del valore della merce); h. Altri eventuali certificati richiesti. Mentre in Russia le certificazioni di qualità e sicurezza vengono effettuate dal Gosstandard, si consiglia, soprattutto per un produttore-esportatore abituale, di far certificare una tantum dalla SGS in Italia la propria produzione. Ad ogni spedizione basterà quindi allegare copia del Test Certificate, che deve poi essere notarizzato in Russia. Enti di certificazione in Russia: Gosstandart, Mosca, Leninskij Prospekt 9, tel. 495 / website VNIIS, Mosca, Elektricevskij Per. 3/10, str.1, tel.495 / , fax ,website Standard, Etichettatura e Imballaggio La fornitura di beni alimentari e durevoli importati in Russia senza etichettatura contenente le corrispondenti informazioni in lingua russa è stata proibita con il decreto governativo n.1037 del 15 agosto Gli importatori o enti importatori dovranno infatti fornire, secondo il tipo e la specifica natura del prodotto o articolo, in particolare per i generi alimentari: 3

4 a. denominazione del bene importato b. ingredienti c. contenuto al netto della tara d. tabella nutrizionale minima (valori calorici) e. data di scadenza f. nome del produttore (il nome della società produttrice può essere fornito anche in lettere latine, ma e meglio comunque riportarlo egualmente in russo) g. paese di origine h. funzione, le caratteristiche tecniche principali e le qualità del prodotto i. altre eventuali informazioni richieste specificamente dalla legislazione russa e dagli standard governativi. Il sistema distributivo (sintesi) Gli schemi principalmente usati per la distribuzione dei vari tipi di prodotti alimentari sono quelli riportati sotto. Il maggior numero di forniture dei prodotti alimentari avviene attraverso gli operatori commerciali (sia stranieri che russi). Schema 1: Il produttore si affida a un operatore logistico/ che affida la merce a un operatore specializzato in vendite all ingrosso che la distribuisce al consumatore finale (negozi, ristoranti, reti commerciali). Produttore logistico/ russo all ingrosso Consumatore finale (negozi, ristoranti, reti commerciali Schema 1 Schema 2: il produttore si affida a un operatore russo (vendita all ingrosso) che a sua volta distribuisce il prodotto al consumatore finale (negozio, ristorante, reti commerciali). In Russia quindi i principali importatori di prodotti alimentari sono gli operatori commerciali. Produttore russo all ingrosso Consumatore finale (negozi, ristoranti, reti commerciali Schema 2 4

5 Importazioni dall Italia: prospettive Il mercato dei prodotti alimentari in Russia è uno dei settori più dinamici. Nel 2011 il volume d affari è stimato intorno ai 311,5 miliardi dollari e nel 2012 si prevede che raggiunga i miliardi di dollari. Le importazioni - dopo un calo nel sono in continuo aumento. Nel 2011 sono state pari a 39,2 miliardi di dollari (+16,0% rispetto al 2010), nel I semestre 2012 hanno raggiunto i 18,136 miliardi di dollari. Con l ingresso della Russia nel WTO e l abolizione di molte barriere doganali si stima una ulteriore crescita. Anche se si attuerà il Programma statale di sviluppo dell Agricoltura e di regolamentazione dei mercati dei prodotti agricoli, delle materie prime e degli alimentari per gli anni , varato nell agosto 2012, esso verrà realizzata gradualmente e ci sarà sempre spazio per prodotti di qualità italiani, per una importazione mirata e rivolta a consumatori di fascia media e medio alta. Dopo la pausa del , continua l espansione sia delle maggiori catene russe di supermarket, con forte prevalenza di prodotti agroalimentari, sia delle grandi catene di distribuzione straniere. Tale sistema distributivo sta occupando il mercato agro-alimentare e dei beni di consumo durevoli non solo a Mosca e San Pietroburgo, ma anche in altre città di provincia, da Nizhnij Novgorod a Samara e Novosibirsk, senza contare le capitali dei paesi Csi, come Almaty, in Kazakistan. Nel settore alimentare, oltre ai supermarket, aumenta il numero dei negozi specializzati. Inoltre, prosegue il processo di ristrutturazione e modernizzazione che interessa l intera struttura dei mercati cittadini e rionali, con spazi più modernamente attrezzati, rispondenti alle esigenze commerciali e sanitarie moderne, soprattutto con ambienti più confortevoli e attraenti per il consumatore. Questa tendenza è percepibile specialmente nelle grandi città come Mosca e San Pietroburgo, ma si sta estendendo rapidamente anche ai centri regionali e provinciali. - Il consumatore medio e quello medio-alto preferisce i prodotti nazionali a quelli importati, ove possibile, ed è molto più attento alla qualità e sicurezza alimentare del prodotto. Infatti il consumatore russo, a parità di condizioni, preferisce il prodotto nazionale, non solo per il prezzo, ma anche perché lo ritiene più genuino e naturale, e meno sottoposto a procedimenti chimici artificiali (additivi, conservanti, etc.). Per tali ragioni, e per evitare le procedure doganali, sono sempre più numerosi i produttori esteri che preferiscono trasferire in loco parte delle proprie produzioni. La concorrenza sul mercato si sta intensificando. Il graduale spostamento verso l alto del potere di acquisto della popolazione russa sta inasprendo la concorrenza sull agro-alimentare non soltanto nella fascia alta, dove operano prevalentemente i principali produttori e distributori occidentali, insieme a pochi russi, ma anche sulla fascia media, che è in espansione. Qui, alla concorrenza occidentale, ed a quella delle imprese russe più moderne e dinamiche, si aggiunge la concorrenza di alcuni paesi dell Europa orientale, come Polonia o Ungheria, o anche ex-sovietici, come Bielorussia e Ucraina, in grado di offrire prodotti alimentari con un buon rapporto prezzo qualità, senza scadere troppo nella fascia bassa o medio-bassa. Quest ultima continua ad essere occupata prevalentemente da vari produttori russi, nonché dai produttori/importatori di paesi Csi e paesi asiatici, che offrono prodotti alimentari di base a basso costo, qualità inferiore e confezionamento di tipo semplificato. Comunque anche tali prodotti occupano una largo fetta di mercato. Il comportamento del consumatore medio russo si sta progressivamente orientando verso prodotti salutari, meno calorici e con meno percentuale di grassi. Per cui vi è ancora spazio in questa nicchia alimentare, con una produzione che si indirizzi non solo al consumatore medio - alto, ma anche a quello medio- medio basso. Si sta infatti consolidando una domanda di prodotti alimentari più specializzata e destinata a diverse categorie di consumatori quali: - Prodotti alimentari per i giovani e per l attività sportiva, ad alto contenuto vitaminico; - Prodotti alimentari per bambini; - Prodotti alimentari preconfenzionati da consumarsi sul luogo di lavoro, cioè pratici come imballaggio, spesso a basso contenuto calorico, ma tuttavia nutrienti; - Prodotti alimentari per animali, ovvero cani, gatti, etc. Anche se l Italia, per molti prodotti, ha aumentato il proprio peso, esistono ancora margini di crescita. Inoltre, recenti sondaggi indicano la cucina italiana al terzo posto nelle preferenze dei russi, dopo quella nazionale e caucasica, staccando di almeno 10 punti percentuali tutte le altre, come la cucina cinese o francese. Inoltre, tra i ristoranti stranieri (e non dei paesi Csi) a Mosca, quelli italiani risultano i più numerosi. Un approccio sporadico o improvvisato comporta forti rischi di emarginazione dal mercato, sempre più oggetto di incisive campagne pubblicitarie da parte di tutti i colossi alimentari mondiali, spesso attraverso i loro stabilimenti o filiali in Russia. Occorre perciò avviare una presenza del prodotto italiano stabile e continua, pubblicizzandolo in modo adeguato e costruendo un rapporto di fiducia con i propri clienti russi, anche attraverso condizioni commerciali più flessibili. 5