Progetto Area a rischio (ART. 9) Prevenzione del disagio e della Dispersione scolastica

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Progetto Area a rischio (ART. 9) Prevenzione del disagio e della Dispersione scolastica"

Transcript

1 Progetto Area a rischio (ART. 9) Prevenzione del disagio e della Dispersione scolastica A) INFORMAZIONI GENERALI SULLA SCUOLA Dati Anagrafici della Scuola Codice Scuola T P R H T Intitolazione IPSEOA "I. e V. FLORIO" Via: Barresi, 26 Città, CAP e (Prov): 906 ERICE (Trapani) Telefono: Fax: tprh02000t@istruzione.it Indirizzo web Codice Fiscale Scuola Dirigente Scolastico Prof. Giuseppa Mandina B) - Strutture e laboratori specificamente utilizzabili per il progetto TIPOLOGIA n. di laboratori CUCINA 2 Sala ricevimenti 2 Laboratorio di pratiche di agenzia Laboratorio di scienze degli alimenti Laboratorio di 2 informatica Laboratorio linguistico 2 Laboratorio di ricevimento Aula magna/ aula conferenze Aule attrezzate 2 (matematica e fisica e multimediale)

2 C) DOCENTI COINVOLTI DOCENTI coinvolti nel progetto: n. 2 tutor per classe dell'area professionalizzante e/o laboratoriale proff: Masanelli, Tilotta, Ritunno, Stellino, Peraino, Rizzo, Lo Coco, Di Bartolo d) n. di ore assegnate al progetto n. 200 ore IL PROGETTO TITOLO DEL PROGETTO: Io e il gruppo. il Rischio di diventare grandi Modello progettuale di riferimento: Prevenzione del disagio e della Dispersione scolastica N destinatarie/ i previste/ i (non inferiore a 5) Tipologia dei/delle destinatari/e - alunni del primo biennio a rischio di abbandono e dispersione che abbiano necessità di interventi didattici informali e non formali e di approcci affettivo-relazionali non mediati da strategie formalizzate al fine di correggere comportamenti deviati, talvolta borderline, più che con azioni disciplinari sanzionatorie con interventi volti al re-inserimento nella comunità scolastica attraverso lavori socialmente utili. Motivazione dell intervento L Istituto "I e V. Florio", sito in una zona periferica della città di Erice (Casa Santa), opera in un contesto socio-culturale a rischio di dispersione scolastica. Un'altissima percentuale, superiore al 50% degli studenti proviene dalla periferia della città e dai paesi vicioniori, dove il degrado sociale è in progressivo aumento (fenomeni di criminalità minorile, spaccio di droga, abuso e maltrattamento dei minori, dispersione scolastica). Inoltre, nel territorio, si registrano numerosi casi di abbandono familiare: una rilevante percentuale degli alunni vive o è assistito, nelle ore pomeridiane, dall Istituto di Villa Betana o seguito dai servizi sociali del Comune di Erice. La famiglia, dunque, non sempre può contribuire ad un adeguato processo formativo degli alunni. Per favorire l integrazione di questi soggetti difficili e con disagi peculiari si è fatto ricorso alle professionalità di assistenti sociali e di operatori specializzati esterni e sono state messe in atto strategie alternative: Cooperazione con altre agenzie del territorio (Piani Integrati di Rete e Protocolli di Intesa) Realizzazione progetti P.O.R.; P.O.N.; P.O.F. Tutoraggio: intervento mirato verso le variabili della personalità e verso i fattori di apprendimento per prevenire disagio, dispersione, devianza. 2

3 Integrazione: interventi rivolti a favorire i processi di partecipazione e di collaborazione, regolando la relazionalità e aprendo la via della convivenza democratica. Didattica Integrativa ( attività laboratoriale). I risultati dell indagine e i numerosi casi di degrado che emergono nella gestione di "alunni-problema" nel quotidiano processo didattico disciplinare hanno spinto la scuola a progettare interventi mirati che prevedano attività didattico-formative di tipo laboratoriale sia in orario curriculare, ma sopratutto in orario extracurriculare al fine di correggere comportamenti deviati, talvolta borderline, più che con azioni disciplinari sanzionatorie con interventi volti al re-inserimento nella comunità scolastica attraverso lavori socialmente utili. In quest ottica, il progetto Io e il gruppo. il Rischio di diventare grandi, si propone, in continuità con la programmazione curriculare del P.O.F., di orientare gli alunni verso una ricostruzione critica dell immagine di se stessi, del gruppo e delle dinamiche che governano tale rapporto nell età adolescenziale, al fine di saper strutturare un identità del proprio IO in relazione al NOI tale da permettere l incontro, ma anche lo scontro costruttivo con se stessi e con gli altri, fondamento per una possibile collaborazione ed interazione pur nell affermazione indiscutibile del principio dell unicità della persona. Tale progetto intende offrire agli alunni e ai genitori la possibilità di vivere una scuola altra, capace di sostenere le aspettative di una società in continuo cambiamento, caratterizzata dal benessere e dai consumi che causano spesso malesseri legati a bisogni affettivi profondi e a valori simbolici e relazionali Finalità prioritaria del progetto è, dunque, arginare il fenomeno del disagio e della dispersione scolastica ( il risultato atteso è di abbassare di almeno 3 punti percentuale il tasso di dispersione) intervenendo laddove l azione educativa è carente e offrendo occasione di crescita nella sfera cognitiva, affettiva e sociale; al tempo stesso si intende favorire la partecipazione attiva dei genitori approfondendo i rapporti scuola-famiglia e le dinamiche relazionali/generazionali genitori-figli con un modulo volto specificatamente alla partecipazione dei genitori con i figli a momenti laboratoriali programmati. Finalità generali: Saper riconoscere il valore delle norme per una convivenza democratica Stimolare e favorire la partecipazione attiva degli alunni per migliorare l iter di socializzazione Saper analizzare e intervenire sulla presenza della illegalità, della criminalità e della violenza, anche verbale, nel contesto quotidiano scolastico Obiettivi di progetto: Prevenire il fenomeno della dispersione scolastica e della devianza minorile Promuovere campagne di sensibilizzazione delle problematiche delle devianze minorili Intervenire efficacemente sul disagio per promuovere comportamenti corretti e socialmente condivisibili. Obiettivi formativi specifici e risultati attesi Obiettivi specifici: Approfondire la conoscenza e l accettazione di sé, rafforzando l autostima, anche apprendendo dai propri errori Conoscere e rispettare se stessi e gli altri Conoscere le molteplici forme di diversità (sessuale, fisica, psichica, culturale e generazionale) Comprendere le modalità relazionali da attivare con coetanei, adulti e il l Altro in genere Conoscere le proprie potenzialità nell interagire positivamente con l'altro ( coetaneo, diversamente abile, adulto) 3

4 Rispettare i ruoli istituzionali. Obiettivi specifici: Work experience e attività laboratoriale (cucina e sala) Promuovere la costruzione di saperi spendibili anche nel contesto extrascolastico Stabilire un continuum tra l esperienza formativa scolastica e professionale Saper organizzare la possibilità di sperimentare capacità propositive, organizzative, decisionali Sviluppare capacità in merito al team working Sviluppare capacità di concertazione, condivisione, collaborazione all interno di un contesto lavorativo Promuovere conoscenze nell'ambito dei servizi enogastronomici e alberghieri con strategie di intervento informale Risultati attesi: Buone capacità di ascolto come elemento essenziale della comunicazione Buone capacità di accettare la diversità come risorsa per uno scambio costruttivo Positivo grado di maturità nell assumersi responsabilità personali in attività che richiedono assunzione di compiti Buone capacità nell esprimere le proprie opinioni nel rispetto dell identità altrui Buone capacità di acquisire modelli socio-comportamentali positivi Buone capacità di autocontrollo dell emotività e dell aggressività Buon livello di accettazione di sé Rafforzamento dell autostima COERENZA DEL PERCORSO PROGETTUALE Articolazione e contenuti del progetto Il progetto, che si inserisce in un percorso formativo annuale è articolato in moduli, fondamentalmente riconducibili ad una fase osservativa e di analisi del problema ( azione A), una tecnico-pratico da espletarsi presso l'istituto IPSEOA esclusivamente con gli studenti grazie al supporto del tutor individuale (Azione B) che ha come finalità di far acquisire conoscenze e competenze che facilitano l inserimento nel settore dell'enogastronomia; una di coinvolgimento delle famiglie per un'azione coerente ed efficace da concordare con i genitori degli studenti a rischio di abbandono e/o di dispersione scolastica per ri-motivare allo studio e al rispetto delle regole ( azione C) ed infine una (Azione D) di re-inserimento degli studenti nel contesto classe: Azione a) OSSERVAZIONE ( C. di C) La prevenzione della devianza minorile Analisi del contesto sociale a rischio di dispersione e di devianza minorile Comportamenti deviati: individuazione di cause (miseria, ignoranza, degrado ambientale, disagio familiare, maltrattamenti, difficoltà socio-economiche Azione b) INTERVENTO FORMATIVO LABORATORIALE ( TUTOR ASSEGNATO AL SINGOLO ALUNNO) La funzione delle norme e delle regole Il valore giuridico del divieto Comportamenti corretti e responsabili nelle varie situazioni di vita Azione c) ATTIVITA' LABORATORIALE GENITORI/FIGLI Stimolare e favorire la partecipazione attiva dei genitori/alunni per migliorare i rapporti scuolafamiglia e genitori-figli 4

5 Migliorare il dialogo tra le parti SCUOLA/FAMIGLIA intervenire per superare le discarsie generazionali nel dialogo tra genitori e figli prevenire il disagio sociale Sviluppare la sicurezza individuale e la capacità di integrarsi con gli altri Azione d) RE-INSERIMENTO NEL CONTESTO CLASSE ( TUTOR+ C.di c.+ compagni di classe) racconto emozionale dello studente sull'esperienza fatta e condivisione con i compagni e i docenti D2) Linee metodologiche - Utilizzazione di materiali didattici e risorse tecnologiche METODOLOGIE FORMATIVE: simulazioni Interventi di Ricerca-azione Role play Apprendimento collaborativo Attività laboratoriali (laboratorio di gastronomia ed educazione alimentare) metodo dell'osservazione partecipante Materiali didattici: Materiale di facile consumo Materiale per esercitazioni 5

6 Modalità di valutazione dell apprendimento Il processo di apprendimento verrà monitorato dal gruppo di docenti coinvolti direttamente nei percorsi progettuali in orario curriculare ed extracurriculare e dai docenti dei Consigli di Classe attraverso schede di osservazione sistematiche attestanti nella fase iniziale, in itinere e nella fase finale i livelli di apprendimento raggiunti dagli allievi valutabili nel prodotto, nel processo di lavoro, nelle acquisizione di conoscenze, nel lavoro di gruppo, nelle seguenti aree socio-cognitive: Socializzazione, Partecipazione, Conoscenze e Competenze. Sarà stabilita una scala progressiva di livelli (da a 5) in base alla quale sarà effettuata la certificazione delle competenze acquisite dagli studenti nel processo formativo. OUT PUT O PRODOTTO FINALE: Indicatori: Livello di conseguimento da parte degli studenti delle finalità e competenze indicati nel progetto Superamento di situazioni conflittuali e demotivanti causate da condizioni di disagio ed i malessere Superamento di difficoltà relazionali intra e interpersonali Strumenti: Griglie di auto-osservazione Self-monitoring Griglie di osservazione dei comportamenti cognitivi e sociali degli allievi Strumenti per le analisi delle dinamiche di gruppo PROCESSO DI LAVORO: Indicatori: Capacità di rappresentare e ricostruire il processo operativo seguito Coinvolgimento nelle attività didattico-formative e interiorizzazione dei contenuti progettuali Sviluppo di motivazioni in grado di sostenere una partecipazione attiva alle iniziative progettuali Assiduità di partecipazione Strumenti: Griglie di auto-osservazione Self-monitoring Griglie di osservazione dei comportamenti cognitivi e sociali degli allievi Strumenti per le analisi delle dinamiche di gruppo ACQUISIZIONE CONOSCENZE: Indicatori: livello di conoscenza e acquisizione degli obiettivi e delle finalità del progetto livello di conoscenza e approfondimento dei contenuti proposti nei singoli percorsi progettuali Strumenti: Griglie di auto-osservazione Self-monitoring Griglie di osservazione dei comportamenti cognitivi e sociali degli allievi Strumenti per le analisi delle dinamiche di gruppo Tests strutturati e non Verifiche finali LAVORO DI GRUPPO: Indicatori: Capacità di rispettare norme di vita sociale (regole, ruoli e vincoli) Capacità di contribuire al raggiungimento di risultati positivi nel lavoro di gruppo Capacità organizzative e comunicative all interno del gruppo Capacità di sviluppare il senso della cooperazione Capacità di stabilire relazioni controllate e costruttive Assunzione di responsabilità in merito ai tempi e alle modalità di realizzazione dei prodotti Strumenti: Griglie di autoosservazione Self-monitoring Griglie di osservazione dei comportamenti cognitivi e sociali degli allievi Strumenti per le analisi delle dinamiche di gruppo 6

7 D4) Modalità di monitoraggio e di valutazione di processo Al monitoraggio è affidata la sorveglianza dell intero processo di orientamento-formazione con il compito di fornire dettagli in termini di coerenza, efficienza ed efficacia delle attività svolte rispetto agli obiettivi prefissati. Saranno somministrati: Questionario sul grado di interesse e utilità percepita di ciascun modulo Schede di valutazione dei docenti Rilevazione delle presenze dei soggetti interessati per ciascuna azione I docenti dovranno compilare un questionario indicando sia il grado di pertinenza del loro intervento rispetto agli obiettivi del modulo che il grado di apprendimento e le competenze acquisite dai singoli allievi. Il tutor avrà l incarico di redigere periodicamente schede concernenti le attività dei singoli docenti (con particolare riferimento alla capacità di coinvolgere il gruppo classe e alle metodologie didattiche utilizzate), il grado di interesse e di coinvolgimento degli alunni e le difficoltà emerse. Gli indicatori utilizzati per il monitoraggio fisico saranno i seguenti: Efficacia degli interventi: Tasso di abbandono (n. di soggetti che iniziano il corso/n. di soggetti che lo portano a termine) Tasso di frequenza (n. ore frequentate/n. ore previste) Tasso di successo (n. di coloro che concludono il corso) Tasso di efficienza didattica (n. di ore previste per attività laboratoriali curriculari ed estracurriculari/n. di ore effettivamente realizzate) Capacità di attrazione dell iniziativa: Coerenza tra le aspettative degli alunni/genitori e i risultati ottenuti Capacità di coinvolgere i beneficiari previsti: Analisi delle caratteristiche del gruppo selezionato rispetto al gruppo target individuato nel progetto Mutamenti psico-sociali dei soggetti coinvolti: Cambiamenti nella percezione di se stessi Cambiamenti negli atteggiamenti nei confronti degli altri Cambiamenti degli atteggiamenti nei confronti del territorio La valutazione dell output da parte dell Istituzione scolastica non deve limitarsi a considerare il risultato finale dell azione formativa, ma deve soprattutto prendere in considerazione come il processo formativo si svolge, ponendo attenzione agli aspetti gestionali, organizzativi, di collaborazione con altri Enti ed Istituzioni e di contesto esterno. Il controllo della gestione si prefigge di: Intervenire su eventuali disfunzioni emerse Organizzare processi e strategie atti a migliorare la qualità del servizio erogato Informare tutti i soggetti coinvolti dei risultati ottenuti Gli indicatori di valutazione sono riportati nei seguenti reports: INDICATORI DI VALUTAZIONE DEL PROCESSO: CONSIGLIO DI CLASSE: Livello di condivisione dell idea-progetto Grado di conoscenza e condivisione di metodologie e contenuti Grado di flessibilità del progetto Grado di condivisione del progetto Grado di efficienza del progetto ( interazione continua, reperimento materiali, interscambio competenze, monitoraggio e valutazione in itinere, verifica finale) COLLEGIO DEI DOCENTI: Livello di condivisione del progetto Grado d interessamento al progetto nelle varie fasi ( richieste periodiche sull andamento del progetto e valutazione sulla ricaduta didattica curriculare, livello di supporto operativo ed informativo) Grado di condivisione dell impostazione metodologica del progetto 7

8 Grado di efficienza ( partecipazione attiva, suggerimenti operativi metodologici, valutazione globale del processo attraverso il risultato finale) Assegnazioni di incarichi su rilevazione di specifiche competenze DIRIGENTE SCOLASTICO: Grado di conoscenza del progetto Grado di risposta alle richieste del gruppo di lavoro Grado di assunzione di responsabilità rispetto al progetto Grado di pianificazione delle risorse umane e dei materiali Grado di sostegno all implementazione della metodologia Grado di promozione dei rapporti con l extrascuola CONSIGLIO D ISTITUTO: Livello di attivazione di rapporti con l extrascuola Livello di attivazione di sinergie tra le varie componenti Tempestività nel deliberare spese e visite GENITORI: Grado di partecipazione nella fase progettuale Livello di disponibilità ad un coinvolgimento nella gestione ( mediatori culturali, competenze professionali/operative, collegamenti con l esterno) Grado di partecipazione e frequenza nei rapporti scuola-famiglia EXTRASCUOLA: Grado di partecipazione al progetto di altri enti e istituzioni Grado di divulgazione dei risultati del progetto tramite i mass-media Grado di collaborazione di esperti e testimoni Livello di ricaduta sul territorio Modalità di informazione e pubblicizzazione (indicare, modalità, attori, strumenti, tempi, risorse, target, collegamenti, prodotti, ecc.) Comunicazioni scritte alle famiglie, riunioni informative sugli obiettivi e le finalità del progetto, i contenuti e le metodologie dell intervento stesso 8

PROTOCOLLO PER L ACCOGLIENZA ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI

PROTOCOLLO PER L ACCOGLIENZA ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI Ministero dell Istruzione dell Università e della Ricerca Istituto Comprensivo NORD 2 - Brescia Via Costalunga, 15-25123 BRESCIA Cod. Min. BSIC88400D - Cod.Fisc. 80049710173 Tel.030307858-0308379448-9

Dettagli

Progetto Comes, sostegno all handicap

Progetto Comes, sostegno all handicap TITOLO Progetto Comes, sostegno all handicap TEMPI ANNO SCOLASTICO 2010/2011 Destinatari Minori disabili (fascia d età 3/14 anni) frequentanti la scuola dell obbligo, affetti da patologie varie: ipoacusia,

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE CAPACCIO PAESTUM

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE CAPACCIO PAESTUM ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE CAPACCIO PAESTUM Località Villaggio 84047 CAPACCIO (SA) - C.M. SAIC8AZ00C Tel. 0828725413/0828724471 Fax. 0828720747/0828724771 e-mail SAIC8AZ00C@istruzione.it Ascolta i bambini

Dettagli

L OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA. L integrazione dell alunno con disabilità: l operatore socio sanitario

L OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA. L integrazione dell alunno con disabilità: l operatore socio sanitario L OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA L integrazione dell alunno con disabilità: l operatore socio sanitario L OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA Il Servizio di Integrazione Scolastica

Dettagli

ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO. SETTORE e Area di Intervento: SETTORE A ASSISTENZA AREA 02 MINORI 06 DISABILI

ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO. SETTORE e Area di Intervento: SETTORE A ASSISTENZA AREA 02 MINORI 06 DISABILI ALLEGATO 6 ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO TITOLO DEL PROGETTO: INTER_ AZIONE SETTORE e Area di Intervento: SETTORE A ASSISTENZA AREA 02 MINORI 06 DISABILI OBIETTIVI DEL PROGETTO Con il presente progetto

Dettagli

7 CIRCOLO DIDATTICO - MODENA

7 CIRCOLO DIDATTICO - MODENA 7 CIRCOLO DIDATTICO - MODENA Via San Giovanni Bosco, 171 - Modena tel. 059.223752 / fax 059.4391420 VADEMECUM IMPEGNI DI RECIPROCITA NEI RAPPORTI SCUOLA FAMIGLIA Premessa Dal POF 2009/2010 del 7 Circolo

Dettagli

I.S.I.S.S. LUIGI SCARAMBONE. a.s. 2010-2011 PIANO DI LAVORO F.S. AREA 3 ORIENTAMENTO. Prof. Paola Perrone

I.S.I.S.S. LUIGI SCARAMBONE. a.s. 2010-2011 PIANO DI LAVORO F.S. AREA 3 ORIENTAMENTO. Prof. Paola Perrone I.S.I.S.S. LUIGI SCARAMBONE a.s. 2010-2011 PIANO DI LAVORO F.S. AREA 3 ORIENTAMENTO Prof. Paola Perrone PREMESSA Nell attuale contesto storico, che ha acquisito la tematica europea dell orientamento lungo

Dettagli

proposta di personalizzazione per gli studenti ai fini del conseguimento diploma secondaria I grado

proposta di personalizzazione per gli studenti ai fini del conseguimento diploma secondaria I grado proposta di personalizzazione per gli studenti ai fini del conseguimento diploma secondaria I grado Il percorso si articola su moduli che intendono rafforzare le competenze di base ed investire sulle competenze

Dettagli

PIANO DEL SISTEMA GESTIONE QUALITA

PIANO DEL SISTEMA GESTIONE QUALITA PIANO DEL SISTEMA GESTIONE QUALITA Piano della performance a.s. 2012/2013 Per dare senso al fare della scuola, per rilevare la coerenza tra le dichiarazioni strategiche e politiche, la progettazione dell

Dettagli

ALTERNANZA SCUOLA LAVORO CONNESSA ALLE ATTIVITA DI SOSTEGNO

ALTERNANZA SCUOLA LAVORO CONNESSA ALLE ATTIVITA DI SOSTEGNO ALTERNANZA SCUOLA LAVORO CONNESSA ALLE ATTIVITA DI SOSTEGNO PREMESSA Con il presente progetto il nostro istituto vuole offrire agli allievi certificati L.104 del 1992 (sia per gli alunni che intraprendono

Dettagli

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER L INTEGRAZIONE

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER L INTEGRAZIONE PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER L INTEGRAZIONE FINALITA Il presente documento denominato Protocollo di Accoglienza è un documento che nasce da una più dettagliata esigenza d informazione relativamente all

Dettagli

Istituto di Istruzione Secondaria Superiore "Giovanni Maria Sforza" PALAGIANO (TA)

Istituto di Istruzione Secondaria Superiore Giovanni Maria Sforza PALAGIANO (TA) Istituto di Istruzione Secondaria Superiore "Giovanni Maria Sforza" PALAGIANO (TA) con Sede Coordinata di Palagianello PROGETTO ACCOGLIENZA CLASSI PRIME Anno scolastico /14 versione definitiva Premessa

Dettagli

PROMUOVIAMO LA LETTUR! ANNO SCOLASTICO 2015/2016 DIREZIONE DIDATTICA IS MIRRIONIS - CAGLIARI

PROMUOVIAMO LA LETTUR! ANNO SCOLASTICO 2015/2016 DIREZIONE DIDATTICA IS MIRRIONIS - CAGLIARI P R O G E T T O D I C I R C O L O NOI A SCUOLA DI RACCONTERIA PROMUOVIAMO LA LETTUR! ANNO SCOLASTICO 2015/2016 DIREZIONE DIDATTICA IS MIRRIONIS - CAGLIARI PREMESSA Com è possibile riuscire a far sì che

Dettagli

ALLEGATO B. Nel corso degli anni il monitoraggio ha previsto nelle diverse annualità:

ALLEGATO B. Nel corso degli anni il monitoraggio ha previsto nelle diverse annualità: ALLEGATO B Il modello di monitoraggio Il gruppo di Progetto di PQM, nell anno scolastico 2010-2011 ha costituito un gruppo di lavoro tecnico composto dal gruppo di progetto stesso e dai ricercatori dei

Dettagli

Area Disabilita. Assistenza scolastica per l autonomia e la comunicazione dei disabili LIVEAS

Area Disabilita. Assistenza scolastica per l autonomia e la comunicazione dei disabili LIVEAS Area Disabilita Num. Scheda 1 TITOLO AZIONE o o Assistenza scolastica per l autonomia e la comunicazione dei disabili LIVEAS OBIETTIVI Come recita l articolo 12 della legge 104/92, scopo generale dell

Dettagli

PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA Anno Scolastico 2015/2016

PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA Anno Scolastico 2015/2016 ! Istituto d Istruzione Superiore G. Veronese Chioggia (Ve) PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA Anno Scolastico 2015/2016 Classe 1 B Indirizzo: Scienze Umane Coordinatrice: Agatea Valeria SITUAZIONE INIZIALE

Dettagli

------------------------------------------------------------------------------ PROGETTO FORMATIVO ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO

------------------------------------------------------------------------------ PROGETTO FORMATIVO ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO LICEO GINNASIO JACOPO STELLINI piazza I Maggio, 26-33100 Udine - Tel. 0432 504577 Fax. 0432 511490 Codice fiscale: 80023240304 e-mail: info@liceostellini.it - Indirizzo Internet: www.stelliniudine.gov.it

Dettagli

COMUNICAZIONE ESITI RAV PROCESSO DI AUTOVALUTAZIONE CAF. A cura del GAV

COMUNICAZIONE ESITI RAV PROCESSO DI AUTOVALUTAZIONE CAF. A cura del GAV COMUNICAZIONE ESITI RAV PROCESSO DI AUTOVALUTAZIONE CAF A cura del GAV 1 Cosa è stato fatto: Il GAV ha : - Somministrato a tutto il personale un questionario per la raccolta di informazioni in merito ai

Dettagli

Funzione Strumentale n. 1: P.O.F. / Diffusione della cultura della qualità

Funzione Strumentale n. 1: P.O.F. / Diffusione della cultura della qualità Circolare n. 31 del 24/09/2014 Inoltro telematico a fiis00300c@istruzione.it in data 24/09/2014 Pubblicazione sul sito web (sezione Circolari / Comunicazioni DS) in data 24/09/2014 OGGETTO: Presentazione

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO GRAZIANO DA CHIUSI PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA. Che cosa è il protocollo di accoglienza?

ISTITUTO COMPRENSIVO GRAZIANO DA CHIUSI PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA. Che cosa è il protocollo di accoglienza? ISTITUTO COMPRENSIVO GRAZIANO DA CHIUSI PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA Che cosa è il protocollo di accoglienza? E un documento deliberato dal Collegio dei Docenti, quale strumento per l attuazione del D.P.R.

Dettagli

Sostegno e Accompagnamento Educativo

Sostegno e Accompagnamento Educativo Sostegno e Accompagnamento Educativo 1. Definizione La prestazione sostegno e accompagnamento educativo consiste nel fornire sia un supporto e una consulenza ai genitori nello svolgimento della loro funzione

Dettagli

PROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE

PROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE PROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE SICUREZZA E RISPETTO DELLE REGOLE FINALITA e OBIETTIVI DEL PROGETTO Le direttive comunitarie in tema di salute e sicurezza sul luogo di lavoro sottolineano la necessità

Dettagli

ISTITUTO STATALE D ISTRUZIONE SUPERIORE F. BESTA MILANO

ISTITUTO STATALE D ISTRUZIONE SUPERIORE F. BESTA MILANO ISTITUTO STATALE D ISTRUZIONE SUPERIORE F. BESTA MILANO PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER ALUNNI STRANIERI INDICE: PREMESSA 1. FINALITA 2. CONTENUTI 3. LA COMMISSIONE ACCOGLIENZA 4. PRIMA FASE DI ACCOGLIENZA

Dettagli

PAROLE CHE RIVELANO LA DIMENSIONE SOCIALE DI QUESTA ESPERIENZA

PAROLE CHE RIVELANO LA DIMENSIONE SOCIALE DI QUESTA ESPERIENZA BOLOGNA COSPES PAROLE CHE RIVELANO LA DIMENSIONE SOCIALE DI QUESTA ESPERIENZA TIROCINANTI EDUCAZIONE SOCIO / AFFETTIVA ORIENTAMENTO CONSULENZA PSICO/PEDAGOGICA EDUCAZIONE SESSUALE DSA BES COPPIE FAMIGLIE

Dettagli

ATTO D INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO TRIENNALE DELL OFFERTA FORMATIVA

ATTO D INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO TRIENNALE DELL OFFERTA FORMATIVA ATTO D INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO TRIENNALE DELL OFFERTA FORMATIVA VISTO l art. 3 comma 4 del D.P.R. 275/1999 come modificato dall art. 1, comma 14, della Legge

Dettagli

Dall analisi del monitoraggio d Istituto effettuato nel maggio 2015 attraverso questionari somministrati agli alunni e ai genitori è emerso che sia

Dall analisi del monitoraggio d Istituto effettuato nel maggio 2015 attraverso questionari somministrati agli alunni e ai genitori è emerso che sia Dall analisi del monitoraggio d Istituto effettuato nel maggio 2015 attraverso questionari somministrati agli alunni e ai genitori è emerso che sia gli alunni che i genitori apprezzano: - competenze e

Dettagli

Partecipare all organizzazione di convegni ed eventi

Partecipare all organizzazione di convegni ed eventi Area di Riferimento 1 Gestione POF Riscrittura del POF alla luce delle innovazioni normative e dei bisogni formativi attuali, sia interni che del territorio Monitoraggio in itinere dell attuazione del

Dettagli

Prot. A/2 2309 Firenze, 18 maggio 2016 IL DIRETTORE

Prot. A/2 2309 Firenze, 18 maggio 2016 IL DIRETTORE DIRETTORE Prot. A/2 2309 Firenze, 18 maggio 2016 IL DIRETTORE VISTO VISTA CONSIDERATO CONSIDERATO VISTA RITENUTA l Art. 3, comma 8 del D.M. 509/99 attraverso il quale le Università possono attivare, disciplinandoli

Dettagli

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER ALUNNI CON DISABILITA

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER ALUNNI CON DISABILITA PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER ALUNNI CON DISABILITA PREMESSA L Istituto opera con particolare attenzione per l integrazione degli alunni disabili, favorendo la socializzazione, l acquisizione di autonomia

Dettagli

L analisi del contesto

L analisi del contesto 1 L analisi del contesto La struttura scolastica è formata da 5 sezioni +1 terza La popolazione scolastica è costituita da: 316 allievi di cui 55% maschi e 45%femmine, di questi solo il 2% sono allievi

Dettagli

PROGRAMMAZIONE COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA

PROGRAMMAZIONE COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA PROGRAMMAZIONE COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA COMPETENZA 1 IMPARARE AD IMPARARE Abilità/ Capacità Organizzare il proprio lavoro autonomamente - Rispettare le consegne - Mettere in atto strategie appropriate

Dettagli

N.B. A CORREDO DEL MODELLO NELLA CARTE VIENE RIPORTATA LA DOCUMENTAZIONE UTILE PER LA PREDISPOSIZIONE DELLA PROGRAMMAZIONE

N.B. A CORREDO DEL MODELLO NELLA CARTE VIENE RIPORTATA LA DOCUMENTAZIONE UTILE PER LA PREDISPOSIZIONE DELLA PROGRAMMAZIONE N.B. A CORREDO DEL MODELLO NELLA CARTE VIENE RIPORTATA LA DOCUMENTAZIONE UTILE PER LA PREDISPOSIZIONE DELLA PROGRAMMAZIONE Ministero dell Istruzione dell Università e della Ricerca ISTITUTO ISTRUZIONE

Dettagli

L ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE E. FERMI

L ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE E. FERMI ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE E. FERMI FRANCAVILLA FONTANA (BR) MINISTERO DELL ISTRUZIONE DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA COMMISSIONE EUROPEA Autorità di Gestione del Programma Operativo Nazionale La Scuola

Dettagli

Scuola Primaria di Marrubiu

Scuola Primaria di Marrubiu Scuola Primaria di Marrubiu SESTANTE 2 Anno scolastico 2007/2008 Page 1 of 6 SOMMARIO MOTIVAZIONI...3 QUALE PROGETTO... 3 FINALITA... 4 OBIETTIVI CON VALENZA ORIENTATIVA...4 PERCORSI FORMATIVI...4 ATTIVITA

Dettagli

ESITI DEGLI STUDENTI

ESITI DEGLI STUDENTI ALLEGATO Priorità e Traguardi evidenziati nel Rapporto Autovalutazione Periodo di Riferimento - 2014/15 RAV Scuola NAIC812007 "CAMPO DEL MORICINO" ESITI DEGLI STUDENTI 1. Risultati scolastici Studenti

Dettagli

Contatto Provincia CPI Visita congiunta CPI / SIL in azienda. sensibilizzazione e di promozione del progetto,

Contatto Provincia CPI Visita congiunta CPI / SIL in azienda. sensibilizzazione e di promozione del progetto, ! "#$%&'()(&&*&"+" Il progetto prevedeva la formazione dei job coach, operatori che svolgono la funzione di mediazione e accompagnamento dei soggetti svantaggiati nel percorso di integrazione lavorativa.

Dettagli

Sviluppo di comunità

Sviluppo di comunità Sviluppo di comunità Rendere la comunità locale un attore del cambiamento sociale S e per comunità si intende un gruppo sociale (comunità locale, scuola, organizzazione, associazione), nel quale relazioni,

Dettagli

ISTITUTO D'ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE

ISTITUTO D'ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE Corso Serale I.G.E.A. LA FORMAZIONE TRA SCUOLA ED AZIENDA ANNO SCOLASTICO 2010 2011 DIRIGENTE SCOLASTICO : Dott.ssa ADDOLORATA BRAMATO RESPONSABILE DEL PROGETTO :Prof.ssa LOREDANA CAROPPO REFERENTE SCUOLA

Dettagli

Monitoraggio fasi finali del progetto e valutazione. Elementi di caratterizzazione del progetto della rete

Monitoraggio fasi finali del progetto e valutazione. Elementi di caratterizzazione del progetto della rete Monitoraggio fasi finali del progetto e valutazione Elementi di caratterizzazione del progetto della rete Oggetto problema Osservazioni rispetto all autoanalisi Oggetto definito e area di riferimento Coerenza

Dettagli

Comune di Sondrio. Si assiste inoltre ad una maggior richiesta di accesso alla scuola secondaria di secondo grado da parte degli alunni disabili.

Comune di Sondrio. Si assiste inoltre ad una maggior richiesta di accesso alla scuola secondaria di secondo grado da parte degli alunni disabili. Comune di Sondrio LINEE GUIDA PER LA SPERIMENTAZIONE del coordinamento territoriale per l integrazione dei servizi a favore dell inclusione scolastica degli alunni con disabilità PREMESSA Il Comune di

Dettagli

Progetto territoriale di sostegno all apprendimento della lingua italiana rivolto ad adolescenti stranieri inseriti nei percorsi dell istruzione

Progetto territoriale di sostegno all apprendimento della lingua italiana rivolto ad adolescenti stranieri inseriti nei percorsi dell istruzione Progetto territoriale di sostegno all apprendimento della lingua italiana rivolto ad adolescenti stranieri inseriti nei percorsi dell istruzione secondaria superiore della città di Cremona ELABORAZIONE

Dettagli

PROCEDURA DI SISTEMA GESTIONE ATTIVITÀ PER L INCLUSIONE

PROCEDURA DI SISTEMA GESTIONE ATTIVITÀ PER L INCLUSIONE Pagina 1 di 6 INDICE 1. SCOPO 2. CAMPO APPLICAZIONE 3. RESPONSABILITÀ 4. PROCEDURA 4.1 Programmazione (disabilità riconducibili alla tutela L.104) 4.2 Organizzazione del lavoro 4.3 Valutazione approfondita

Dettagli

Il progetto elaborato dall ISTITUTO PERTINI DI AFRAGOLA

Il progetto elaborato dall ISTITUTO PERTINI DI AFRAGOLA SCHEDA INFORMATIVA Il progetto elaborato dall ISTITUTO PERTINI DI AFRAGOLA Per l iniziativa ministeriale nazionale PON C3 LE(G)ALI AL SUD. UN PROGETTO PER LA LEGALITA IN OGNI SCUOLA moduli didattici: Ambientiamoci

Dettagli

PROGETTAZIONE PIANO DI PROGETTO. Orientamento in uscita e stage formativo WALTER ORNAGHI

PROGETTAZIONE PIANO DI PROGETTO. Orientamento in uscita e stage formativo WALTER ORNAGHI PIANO DI PROGETTO PROGETTO RESPONSABILE PROGETTO OUT Orientamento in uscita e stage formativo WALTER ORNAGHI Studentesse e studenti del IV e V anno dell Istituto DESTINATARI Docenti di scienze sociali

Dettagli

IL RAPPORTO DI AUTOVALUTAZIONE

IL RAPPORTO DI AUTOVALUTAZIONE IL RAPPORTO DI AUTOVALUTAZIONE Priorità strategiche della valutazione - Riduzione della dispersione e dell insuccesso scolastico. - Rafforzamento delle competenze di base degli studenti rispetto alla situazione

Dettagli

SAPERE E SAPER FARE IN CUCINA ISTITUTO COMPRENSIVO «E. DE AMICIS» SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO «G. PASCOLI» ANZOLA DELL EMILIA (BO)

SAPERE E SAPER FARE IN CUCINA ISTITUTO COMPRENSIVO «E. DE AMICIS» SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO «G. PASCOLI» ANZOLA DELL EMILIA (BO) SAPERE E SAPER FARE IN CUCINA ISTITUTO COMPRENSIVO «E. DE AMICIS» SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO «G. PASCOLI» ANZOLA DELL EMILIA (BO) RELAZIONE FINALE PROGETTO DESTINATARI Il Progetto ha coinvolto circa

Dettagli

PROGETTO. E.N.S Ente Nazionale Sordomuti Sezione Provinciale di Catania. Per la gestione del servizio di :

PROGETTO. E.N.S Ente Nazionale Sordomuti Sezione Provinciale di Catania. Per la gestione del servizio di : E.N.S Ente Nazionale Sordomuti Sezione Provinciale di Catania PROGETTO Per la gestione del servizio di : Assistenza alla comunicazione per alunni audiolesi PREMESSA La sordità è tra tutti gli handicap

Dettagli

Convegno Nazionale 25 26 settembre 2009 COMUNE DI VIGEVANO LA FAMIGLIA CON PERSONA DISABILE INTERVENTO OLISTICO

Convegno Nazionale 25 26 settembre 2009 COMUNE DI VIGEVANO LA FAMIGLIA CON PERSONA DISABILE INTERVENTO OLISTICO Convegno Nazionale 25 26 settembre 2009 COMUNE DI VIGEVANO LA FAMIGLIA CON PERSONA DISABILE INTERVENTO OLISTICO L AIUTO SCOLASTICO LA FAMIGLIA Dott. Eugenia Rossana Fabiano Dirigente Scolastico Fase di

Dettagli

CORSI RICONOSCIUTI REGIONE LAZIO

CORSI RICONOSCIUTI REGIONE LAZIO CORSI RICONOSCIUTI REGIONE LAZIO I corsi riconosciuti dalla regione Lazio sono: Corso di addetto ai servizi di controllo delle attività di intrattenimento e di spettacolo in luoghi aperti al pubblico o

Dettagli

RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI

RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI INTEGRAZIONE, ORIENTAMENTO E BUONE PRASSI RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI L iscrizione degli alunni con certificazione L.104

Dettagli

SCUOLA SECONDARIA DI 1 GRADO STATALE "GUIDO CAVALCANTI

SCUOLA SECONDARIA DI 1 GRADO STATALE GUIDO CAVALCANTI SCUOLA SECONDARIA DI 1 GRADO STATALE "GUIDO CAVALCANTI Via G. Guerrazzi 178, 50019 Sesto Fiorentino (FI) Tel 055/4210541/2 FAX 055/4200419 E-mail: fimm495000x@istruzione.it Sito Web: www.scuolacavalcanti.gov.it

Dettagli

Area Infanzia, Adolescenti, Giovani, Famiglia. Assistenza domiciliare socio-educativa per minori LIVEAS

Area Infanzia, Adolescenti, Giovani, Famiglia. Assistenza domiciliare socio-educativa per minori LIVEAS Area Infanzia, Adolescenti, Giovani, Famiglia Num. Scheda 1 TITOLO AZIONE o o Assistenza domiciliare socio-educativa per minori LIVEAS OBIETTIVI Scopo dell intervento è promuovere un processo di cambiamento

Dettagli

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia C.P.I.A. RAGUSA

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia C.P.I.A. RAGUSA Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia C.P.I.A. RAGUSA Centro Provinciale per l Istruzione degli Adulti Via Giordano Bruno sn 97100 RAGUSA

Dettagli

Educando nelle Province di Bergamo e Brescia

Educando nelle Province di Bergamo e Brescia Scheda progetto Educando nelle Province di Bergamo e Brescia Il progetto si sviluppa in otto comuni delle province di Bergamo e Brescia. OBIETTIVI GENERALI La realizzazione del progetto si pone i seguenti

Dettagli

giovani l opportunità di un sereno e armonioso sviluppo;

giovani l opportunità di un sereno e armonioso sviluppo; Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Protocollo d Intesa tra MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA DIREZIONE GENERALE PER LO STUDENTE e CSI CENTRO SPORTIVO ITALIANO

Dettagli

SOMMARIO. Destinatario pag. 3. Normativa di riferimento pag. 3. Finalità del progetto pag. 3. Obiettivi generali pag. 3

SOMMARIO. Destinatario pag. 3. Normativa di riferimento pag. 3. Finalità del progetto pag. 3. Obiettivi generali pag. 3 1 SOMMARIO Destinatario pag. 3 Normativa di riferimento pag. 3 Finalità del progetto pag. 3 Obiettivi generali pag. 3 Obiettivi educative e didattici pag. 3 Obiettivi specifici di apprendimento pag. 4

Dettagli

PROGETTO DI INTEGRAZIONE E RECUPERO SCOLASTICO

PROGETTO DI INTEGRAZIONE E RECUPERO SCOLASTICO in collaborazione con il Comune di Gubbio, la Caritas Diocesana, con il contributo del M.I.U.R.(Art.9 del C.C.N.L.Comparto Scuola 2002/2005) e della Regione Umbria, L.R.18/90. PROGETTO DI INTEGRAZIONE

Dettagli

L AVORO DI RETE AL OBIETTIVI FORMATIVI

L AVORO DI RETE AL OBIETTIVI FORMATIVI Finalita educativa generale: Favorire l inserimento, promuovere l integrazione scolastica e lo sviluppo delle potenzialità dell alunno disabile o in situazione di svantaggio nell apprendimento, nella comunicazione,

Dettagli

Allegato 3 Regione Lombardia

Allegato 3 Regione Lombardia Allegato 3 Regione Lombardia CARATTERISTICHE GENERALI DEL PROGETTO REGIONALE A SCUOLA DI SPORT LOMBARDIA IN GIOCO II^EDIZIONE ANNO SCOLASTICO 2015-2016 Il progetto regionale ha le seguenti caratteristiche

Dettagli

ESPERIENZE CON IL PON. Il Piano Integrato del Fondo Sociale Europeo 2013-14

ESPERIENZE CON IL PON. Il Piano Integrato del Fondo Sociale Europeo 2013-14 ESPERIENZE CON IL PON Il Piano Integrato del Fondo Sociale Europeo 2013-14 SOMMARIO INTRODUZIONE 2 PROGRAMMAZIONE DELLA SCUOLA PER L ISTRUZIONE 3 IL PIANO INTEGRATO FSE 2013-14 4 I FONDI STRUTTURALI PER

Dettagli

A.F.A.E. PROGETTO. per la gestione del Servizio di assistenza alla comunicazione nelle scuole per soggetti audiolesi

A.F.A.E. PROGETTO. per la gestione del Servizio di assistenza alla comunicazione nelle scuole per soggetti audiolesi A.F.A.E. Associazione Famiglie degli Audiolesi Etnei PROGETTO per la gestione del Servizio di assistenza alla comunicazione nelle scuole per soggetti audiolesi 1. Premessa Il presente progetto per la gestione

Dettagli

Progetto alunni stranieri accoglienza, integrazione, L2

Progetto alunni stranieri accoglienza, integrazione, L2 Progetto alunni stranieri accoglienza, integrazione, L2 Anno Scolastico 2012/2013 [[[Nessun bambino può essere considerato straniero, laddove ci si occupa di educazione, di trasmissione di valori, di conoscenze

Dettagli

BES e PEI :Corso pratico e teorico per l inclusione scolastica

BES e PEI :Corso pratico e teorico per l inclusione scolastica Agenzia per la valorizzazione dell individuo nelle organizzazioni di servizio Corso di formazione BES e PEI :Corso pratico e teorico per l inclusione scolastica Sito internet: www.avios.it E-mail: avios@avios.it

Dettagli

Alternanza Scuola Lavoro. Un opportunità per valorizzare e caratterizzare i l nostro liceo

Alternanza Scuola Lavoro. Un opportunità per valorizzare e caratterizzare i l nostro liceo Alternanza Scuola Lavoro Un opportunità per valorizzare e caratterizzare i l nostro liceo Riferimenti normativi Indicazioni europee; Normativa nazionale: L.196/97, Reg.142/98, (stage e tirocini formativi)

Dettagli

PIANO DI LAVORO FUNZIONE STRUMENTALE AREA 5 SOSTEGNO AI DOCENTI IN AMBITO METODOLOGICO-DIDATTICO E PER LA VALUTAZIONE. Prof.

PIANO DI LAVORO FUNZIONE STRUMENTALE AREA 5 SOSTEGNO AI DOCENTI IN AMBITO METODOLOGICO-DIDATTICO E PER LA VALUTAZIONE. Prof. PIANO DI LAVORO FUNZIONE STRUMENTALE AREA 5 SOSTEGNO AI DOCENTI IN AMBITO METODOLOGICO-DIDATTICO E PER LA VALUTAZIONE Prof.ssa Rita NOTTURNO L attività della funzione strumentale Sostegno ai docenti in

Dettagli

OGGETTO: Linee guida Progetto PERCORSO DI ORIENTAMENTO in collaborazione con la FS Prof. Sergio.

OGGETTO: Linee guida Progetto PERCORSO DI ORIENTAMENTO in collaborazione con la FS Prof. Sergio. Distretto Scolastico N 53 Nocera Inferiore (SA) Prot. n. 1676 C/2 Nocera Superiore,18/10/2012 A tutti i docenti All attenzione della prof. Sergio FS di riferimento All attenzione di tutti i genitori Tramite

Dettagli

PROGETTO ACCOGLIENZA

PROGETTO ACCOGLIENZA A.S. 2010-2011 PROGETTO ACCOGLIENZA DELL'ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE I.G.E.A. Paritario (D.M. 04-12-01) A N T O N I O G R A M S C I 42 Distretto Scolastico Piazza A.Gramsci, 15 00041 Albano Laz.(Rm) Tel./Fax

Dettagli

Realizzato Dall ins. Guadalupi Francesca

Realizzato Dall ins. Guadalupi Francesca Allegato al PTOF dell I.C. Giuseppe Scelsa Realizzato Dall ins. Guadalupi Francesca Premessa L Animatore Digitale individuato in ogni scuola sarà (rif. Prot. n 17791 del 19/11/2015) destinatario di un

Dettagli

I diritti dei bambini negli ambienti scolastici

I diritti dei bambini negli ambienti scolastici I diritti dei bambini negli ambienti scolastici Fare clic per modificare lo stile del sottotitolo dello schema Speranzina Ferraro MIUR Direzione Generale per lo Studente Speranzina Ferraro 1 Speranzina

Dettagli

Campus scientifico e didattico del biomedicale Tecnologie della vita. Organi di indirizzo e gestione Piano annuale 2013-14

Campus scientifico e didattico del biomedicale Tecnologie della vita. Organi di indirizzo e gestione Piano annuale 2013-14 Campus scientifico e didattico del biomedicale Tecnologie della vita Organi di indirizzo e gestione Piano annuale 2013-14 1 Premessa Il progetto di campus biomedicale è finalizzato ad apprendere competenze

Dettagli

Aurora 2000 staff formativo

Aurora 2000 staff formativo FormAzione Aurora 2000 fa parte del Consorzio Provinciale SIS e della rete nazionale CGM - Welfare Italia, il cui obiettivo è quello di favorire l inclusione sociale e lo sviluppo nel territorio dell area

Dettagli

Linee guida per le Scuole 2.0

Linee guida per le Scuole 2.0 Linee guida per le Scuole 2.0 Premesse Il progetto Scuole 2.0 ha fra i suoi obiettivi principali quello di sperimentare e analizzare, in un numero limitato e controllabile di casi, come l introduzione

Dettagli

Scheda Piano di Miglioramento

Scheda Piano di Miglioramento Scheda Piano di Miglioramento Meccanografico della scuola TVIC81300T Denominazione della scuola Istituto Comprensivo di Preganziol Area di miglioramento scelta Area 5 Continuità ed Orientamento Motivazione

Dettagli

A.s. 2008 2009. PROGETTO DI RICERCA-AZIONE SUL METODO FEUERSTEIN ANNO SECONDO (Approvato dal Collegio dei Docenti nella seduta del 30 giugno 2008)

A.s. 2008 2009. PROGETTO DI RICERCA-AZIONE SUL METODO FEUERSTEIN ANNO SECONDO (Approvato dal Collegio dei Docenti nella seduta del 30 giugno 2008) A.s. 2008 2009 PROGETTO DI RICERCA-AZIONE SUL METODO FEUERSTEIN ANNO SECONDO (Approvato dal Collegio dei Docenti nella seduta del 30 giugno 2008) In seguito alla sperimentazione in classe dello scorso

Dettagli

Conciliare i tempi di vita e di lavoro dei dipendenti con minori a carico.

Conciliare i tempi di vita e di lavoro dei dipendenti con minori a carico. 1) Titolo del progetto: Baby Parking in Ospedale 2) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3): Settore: Educazione e Promozione Culturale Area: E 01 Centri di aggregazione

Dettagli

Progetto 5. Formazione, discipline e continuità

Progetto 5. Formazione, discipline e continuità Istituto Comprensivo Statale Lorenzo Bartolini di Vaiano Piano dell Offerta Formativa Scheda di progetto Progetto 5 Formazione, discipline e continuità I momenti dedicati all aggiornamento e all autoaggiornamento

Dettagli

PROGETTO DISABILITA MULTIPLE COMPLESSE

PROGETTO DISABILITA MULTIPLE COMPLESSE PROGETTO DISABILITA MULTIPLE COMPLESSE Il progetto si inscrive nell ambito di una più ampia proposta psicoeducativa basata su un modello integrato d intervento rivolto al trattamento di bambini/e in situazione

Dettagli

AREA 5. RAPPORTI CON ENTI ESTERNI

AREA 5. RAPPORTI CON ENTI ESTERNI A.S. 2014/2015 AREA 1. REVISIONE E GESTIONE DEL POF REVISIONE E GESTIONE DEL POF ATTIVITA INTERNE PER IL POTENZIAMENTO E AMPLIAMENTO DELL OFFERTA FORMATIVA AREA 2. SERVIZI AL PERSONALE DOCENTE GESTIONE

Dettagli

Alternanza scuola lavoro: che cosa significa

Alternanza scuola lavoro: che cosa significa Alternanza scuola lavoro: che cosa significa È una modalità didattica realizzata in collaborazione fra scuole e imprese per offrire ai giovani competenze spendibili nel mercato del lavoro e favorire l

Dettagli

1. TITOLO DEL PROGETTO TIROCINIO DI FORMAZIONE ED ORIENTAMENTO (STAGE/ALTERNANZA SCUOLA LAVORO)

1. TITOLO DEL PROGETTO TIROCINIO DI FORMAZIONE ED ORIENTAMENTO (STAGE/ALTERNANZA SCUOLA LAVORO) ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE A. SACCO ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE AD INDIRIZZO IGEA E PROGRAMMATORI I S T I T U T O P R O F E S S I O N A L E PER I SERVIZI ALBERGHIERI E DELLA RISTORAZIONE S A N T

Dettagli

PRESIDENZA E AMMINISTRAZIONE: Via Prolungamento Piazza Gramsci - Tel. 0836/571753 - e-mail: presmartano@tin.it - martuff@tin.it

PRESIDENZA E AMMINISTRAZIONE: Via Prolungamento Piazza Gramsci - Tel. 0836/571753 - e-mail: presmartano@tin.it - martuff@tin.it ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE Via Prolungamento Piazza Gramsci Tel. e Fax: 0836/575455 e-mail: itcmartano@lycosmail.com Istituto Statale di Istruzione Secondaria Superiore "Salvatore Trinchese" http://utenti.tripod.it/martanoscuole

Dettagli

OBIETTIVI EDUCATIVI E DIDATTICI

OBIETTIVI EDUCATIVI E DIDATTICI ISTITUTO COMPRENSIVO DI BREMBATE SOPRA - SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO FERRUCCIO DELL ORTO OBIETTIVI EDUCATIVI E DIDATTICI CLASSI PRIME SOCIALIZZAZIONE - PARTECIPAZIONE Primo quadrimestre Si pone nella

Dettagli

ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER I SERVIZI COMMERCIALI E TURISTICI "L. EINAUDI"

ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER I SERVIZI COMMERCIALI E TURISTICI L. EINAUDI PROPOSTA ATTIVITA A.S. 2008-09 M1/PA08 CURRICOLARE EXTRACURRICOLARE ALTRO Titolo del Progetto Accoglienza- Alfabetizzazione,- Educazione interculturale Responsabile del Progetto Prof. ssa Colombo Lidia

Dettagli

Convenzione. per la realizzazione del progetto didattico denominato ...

Convenzione. per la realizzazione del progetto didattico denominato ... Prot.n. Luogo, data Convenzione tra l'istituto Scolastico... rappresentato dal Dirigente Scolastico, prof.... con sede in... Prov... cap... Via... tel...fax...e mail... (di seguito indicato come l Istituto

Dettagli

PROGETTO AFFETTIVITÀ secondaria di primo grado

PROGETTO AFFETTIVITÀ secondaria di primo grado PROGETTO AFFETTIVITÀ secondaria di primo grado anno scolastico 2014-2015 EDUCAZIONE ALL AFFETTIVITÀ E ALLA SESSUALITÀ Premessa La preadolescenza e l adolescenza sono un periodo della vita in cui vi sono

Dettagli

SCHEDA PROGETTO DEL PIANO TRIENNALE DELL OFFERTA FORMATIVA (PTOF) Recupero/potenziamento matematica P1 RAV-PDM

SCHEDA PROGETTO DEL PIANO TRIENNALE DELL OFFERTA FORMATIVA (PTOF) Recupero/potenziamento matematica P1 RAV-PDM Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE Alessandro Faedo Via Fante d Italia, 31-36072 - CHIAMPO (VI) Tel. 0444/475810 Fax 0444/475825 email viic87800x@istruzione.it

Dettagli

La struttura del Rapporto di valutazione. Sara Romiti Gruppo di ricerca Valutazione e Miglioramento

La struttura del Rapporto di valutazione. Sara Romiti Gruppo di ricerca Valutazione e Miglioramento La struttura del Rapporto di valutazione Sara Romiti Gruppo di ricerca Valutazione e Miglioramento Il quadro di riferimento teorico del rapporto di valutazione Il Rapporto di valutazione utilizza il Quadro

Dettagli

SCHEDA PROGETTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA

SCHEDA PROGETTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA SCHEDA PROGETTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA 1) Ente proponente il progetto: Cooperativa Sociale Studio e Progetto 2 2) Codice di accreditamento: NZ03328, 3) Albo e classe di

Dettagli

TOLLO CH -VIA CAVOUR N.2

TOLLO CH -VIA CAVOUR N.2 TOLLO CH -VIA CAVOUR N.2 Tel. 0871. 961126-961587 Fax 0871 961126 email chic81300t@istruzione.it chic81300t@pec.istruzione.it www.istitutocomprensivotollo.it CHIC81300T Cod. Fisc. 80003000694 PROGETTO

Dettagli

SCHEDA PROGETTO BCNL - SCUOLA

SCHEDA PROGETTO BCNL - SCUOLA PROGETTO TRASFERIMENTO BORSA CONTINUA NAZIONALE DEL LAVORO SCHEDA PROGETTO BCNL - SCUOLA Piano di attività integrate fra i progetti: Ministero Pubblica Istruzione - Impresa Formativa Simulata e Ministero

Dettagli

PROGETTO D ISTRUZIONE DOMICILIARE

PROGETTO D ISTRUZIONE DOMICILIARE PROGETTO D ISTRUZIONE DOMICILIARE A.S.2015/2016 Per il corrente anno scolastico, il nostro Istituto propone un progetto di istruzione domiciliare, inserito nella progettazione d istituto. Esso garantisce

Dettagli

PROGETTO INTERCULTURALE DI RETE

PROGETTO INTERCULTURALE DI RETE CENTRO DI ALFABETIZZAZIONE IN ITALIANO L2 Istituto Comprensivo C. Angiolieri Siena Centro di Alfabetizzazione Italiano L2 C. Angiolieri Scuola Secondaria di II grado Scuola Secondaria di I grado Scuola

Dettagli

PROGETTO PER L EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA E ALLA COSTITUZIONE

PROGETTO PER L EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA E ALLA COSTITUZIONE PROGETTO PER L EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA E ALLA COSTITUZIONE Titolo: IO, CITTADINO Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha ribadito,in occasione del 60 anniversario della Costituzione,l

Dettagli

Attività di stage in azienda per docenti e alunni

Attività di stage in azienda per docenti e alunni Premessa Attività di stage in azienda per docenti e alunni Progetto di stage Docenti in Azienda - collaborazione con Ufficio Regionale per la Liguria e Confindustria di Genova fa parte delle iniziative

Dettagli

Area B.E.S. PROGRAMMA DIDATTICO PERSONALIZZATO PER STUDENTI STRANIERI A. S. 2014/2015

Area B.E.S. PROGRAMMA DIDATTICO PERSONALIZZATO PER STUDENTI STRANIERI A. S. 2014/2015 Area B.E.S. PROGRAMMA DIDATTICO PERSONALIZZATO PER STUDENTI STRANIERI A. S. 2014/2015 Alunna/o Classe. Sezione. Data di nascita Nazionalità.. Data d arrivo in Italia. Numero degli anni di scolarità. di

Dettagli

Il RUOLO DELLA SECONDARIA II

Il RUOLO DELLA SECONDARIA II Orientamento per il successo scolastico e formativo Il RUOLO DELLA SECONDARIA II seconda parte 2011/2012 ruolo orientativo della secondaria II una scuola che ha un RUOLO DI REGIA Sostiene i propri studenti

Dettagli

A cura di Giorgio Mezzasalma

A cura di Giorgio Mezzasalma GUIDA METODOLOGICA PER IL MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEL PIANO DI COMUNICAZIONE E INFORMAZIONE FSE P.O.R. 2007-2013 E DEI RELATIVI PIANI OPERATIVI DI COMUNICAZIONE ANNUALI A cura di Giorgio Mezzasalma

Dettagli

Programmazione per la disciplina Informatica PROGRAMMAZIONE DI MATERIA: INFORMATICA SECONDO BIENNIO AMMINISTRAZIONE FINANZA E MARKETING

Programmazione per la disciplina Informatica PROGRAMMAZIONE DI MATERIA: INFORMATICA SECONDO BIENNIO AMMINISTRAZIONE FINANZA E MARKETING ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE TUROLDO ZOGNO Procedura Pianificazione, erogazione e controllo attività didattiche e formative Programmazione per la disciplina Informatica PROGRAMMAZIONE DI MATERIA: INFORMATICA

Dettagli

Programmazione dei Fondi Strutturali Europei 2007/2013

Programmazione dei Fondi Strutturali Europei 2007/2013 Programmazione dei Fondi Strutturali Europei 2007/2013 LE(g)ALI AL SUD: UN PROGETTO PER LA LEGALITÀ IN OGNI SCUOLA" Obiettivo Convergenza - Progetto nell'ambito dell'obiettivo C: "Migliorare i livelli

Dettagli