FORME FARMACEUTICHE A RILASCIO MODIFICATO ORALE

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "FORME FARMACEUTICHE A RILASCIO MODIFICATO ORALE"

Transcript

1 FORME FARMACEUTICHE A RILASCIO MODIFICATO ORALE In relazione al rilascio del farmaco dalla forma farmaceutica è possibile definire due tipologie di sistemi: Forme farmaceutiche convenzionali Forme farmaceutiche per le quali il profilo di rilascio (e quindi di assorbimento) del principio attivo dipende esclusivamente dalle caratteristiche chimico-fisico del principio attivo e non dalle caratteristiche tecnologiche della formulazione. Forme farmaceutiche non convenzionali (forme a rilascio modificato) Forme farmaceutiche per le quali il profilo di rilascio (e quindi di assorbimento) del principio attivo dipende sia dalle caratteristiche chimico-fisico del principio attivo che dalle caratteristiche tecnologiche della formulazione. Il fattore determinante il profilo di assorbimento è la velocità di liberazione del principio attivo dalla forma farmaceutica.

2 Nelle forme farmaceutiche non convenzionali, il rilascio del farmaco può essere modificato in termini di : Velocità Il rilascio del farmaco può essere accelerato (Forme a rilascio rapido), come nel caso di farmaci poco solubili, o rallentato (Forme a rilascio prolungato), quando si vuole ridurre la frequenza delle somministrazioni. Tempo Il rilascio può iniziare dopo un certo tempo dalla somministrazione (come nelle forme a rilascio ritardato), come nel caso di compresse gastroresistenti o può essere pulsante (in relazione alle esigenze terapeutiche es. insulina) Luogo La cessione dell attivo avviene in particolari distretti dell organismo (Drug targeting). Questo tipo di controllo si ottiene utilizzando materiali le cui proprietà chimico-fisiche variano in relazione a stimoli ambientali (ph, flora microbica) o tramite materiali bioadesivi. Naturalmente questa classificazione è puramente indicativa, poiché più controlli possono avvenire contemporaneamente, inoltre, in alcuni casi, la selezione di un controllo implica implicitamente anche altri tipi di controllo. Ad esempio, una forma gastroresistente rilascia il farmaco quando giunge nell intestino, quindi abbiamo sia un controllo del sito (intestino) che del tempo (il rilascio avviene circa un paio d ore dopo la somministrazione).

3 Rilascio rapido

4 Lo sviluppo di sistemi a rilascio modificato è dettato da diverse motivazioni: Migliorare la biodisponibilità dei principi attivi. Migliore utilizzazione del farmaco a seguito dell'impiego di una dose minore di rispetto alla terapia convenzionale per ottenere lo stesso effetto clinico. Aumentare la compliance dei pazienti, tramite: Riduzione del numero di somministrazione. Migliori risultati terapeutici. Riduzione degli effetti collaterali. Riduzione del costo della terapia. Economicità del processo di sviluppo di un sistema a rilascio modificato per un farmaco già esistente (valorizzazione di vecchie molecole) rispetto alla scoperta di un nuovo attivo. Naturalmente i sistemi a rilascio modificato presentano anche dei limiti: Possibile ed indesiderata cessione totale del farmaco per imperfezione del sistema di rilascio. Destino del sistema esaurito o dei suoi componenti (plastiche, stabilizzanti, eccipienti, ecc.). Costi, tempi e probabilità di successo per la registrazione del prodotto. E sempre necessario valutare bene la reale convenienza rispetto ad una forma di dosaggio convenzionale quando si decide di sviluppare una forma a rilascio modificato.

5 Le forme di rilascio solide non convenzionali destinate a somministrazione orale possono essere classificate in Forme a dosaggio singolo Sono costituite da una unità singola contenete un unica dose di uno o più attivi. Es compresse rivestite (con membrana che controlla il rilascio) o compresse a matrice. Forme a dosaggio multiplo (multiparticolati) Sono costituite da una molteplicità di piccole unità discrete, che possono essere tutte uguali o costituite da gruppi diversi. L insieme di tutte le unità singole garantisce l opportuno controllo del rilascio del/dei farmaci. Es i granuli o pellets rivestiti o con struttura matriciale, oppure i sistemi microparticellari. Anche se è possibile ottenere gli stessi profili di rilascio, le forme di dosaggio multiplo presentano numerosi vantaggi se paragonate a quelle a dosaggio singolo: Le unità discrete contenute nelle forme di dosaggio multiplo si disperdono uniformemente nel tratto gastrointestinale, massimizzando l assorbimento e minimizzando le fluttuazione plasmatiche normalmente osservate con le forme a dosaggio singolo.

6 Si ha una riduzione degli effetti irritanti o anestetici dei principi attivi a livello del tratto gastro-intestinale. Poiché le singole unità si disperdono uniformemente nel tratto gastrointestinale, non si crea il gradiente di concentrazione tipico delle forme a dosaggio singolo, caratterizzate da una elevata concentrazione di attivo nei pressi della forma di dosaggio stesso. Le fluttuazioni dei livelli plasmatici degli attivi dovuta alla variabilità dello svuotamento gastrico è notevolmente ridotta. Particelle con diametro inferiore ai 2mm attraversano il piloro come se fossero liquide, anche quando lo stomaco è pieno. Riduzione rischio cessione immediata dall attivo. La probabilità che ci siano problemi di rilascio dovuti all imperfezione della forma farmaceutiche è molto ridotta se consideriamo l insieme delle unità dei multiparticolati rispetto alle forme a dosaggio singolo Attivi incompatibili possono essere somministrati utilizzando contemporaneamente la stessa forma farmaceutica se caricati su microparticelle diverse. Si possono modulare i profili di rilascio utilizzando microparticelle con diversi profili di rilascio. Naturalmente è sempre necessario tenere d occhio il rapporto costo/beneficio. Le forme a dosaggio singolo sono infatti più economiche, più semplici da preparare e più collaudate. Altro aspetto da considerare è la forma di dosaggio finale. I multiparticolati possono avere problemi se utilizzati per la preparazione di compresse (rottura membrana o matrice)

7 MECCANISMI DI RILASCIO DEI FARMACI Il controllo del rilascio del farmaco da un forma di dosaggio non convenzionale può avvenire tramite diversi meccanismi: Diffusione Il farmaco è rilasciato per penetrazione del liquido, dissoluzione, e diffusione attraverso la forma farmaceutica (macro o micropori riempiti di liquido). Dissoluzione o degradazione della matrice polimerica Rilascio controllato dalla velocità di dissoluzione e/o degradazione chimica del polimero (bioerosione o biodegradazione). Gradiente di pressione Rilascio attivato dalla differenza di pressione attraverso una barriera (pressione osmotica o di rigonfiamento). Combinazione di più meccanismi Spesso il rilascio del farmaco non avviene con un unico meccanismo ma tramite combinazioni di più meccanismi, come ad esempio diffusione ed erosione.

8 FORME FARMACEUTICHE PER IL RILASCIO CONTROLLATO Per i solidi orali le più comuni forme farmaceutice utilizzate per il rilascio non convenzionale sono: SISTEMI RESERVOIR Sono costituiti da un nucleo centrale nel quale il medicamento è dissolto (nucleo liquido) o disperso (nucleo liquido o solido) omogeneamente in una matrice circondata da una membrana che controlla il rilascio del principio attivo. In pratica sono costituiti da: Compresse rivestite (Dosaggio singolo) Pellets o granuli rivestiti (Multiparticolati) Microcapsule (Multiparticolati)

9 Le caratteristiche di rilascio sono dipendenti dal tipo di membrana applicata: Polimero con solubilità ph dipendente. In questo caso si ottiene un controllo temporale e del sito di rilascio, come ad esempio nelle forme di dosaggio gastroresistenti. Polimero insolubile in acqua. In questo caso si controlla la velocità di rilascio del farmaco, che diffonderà attraverso la membrana (controllo diffusivo). Si ottengono delle forme a rilascio prolungato. Il processo diffusivo può avvenire attraverso la membrana (farmaci solubili nel polimero, raro) o le sue microporosità.

10 Per i sistemi reservoir con controllo di tipo diffusionale la velocità di rilascio attraverso la membrana è regolata dalla legge di Fick ed in particolare dipenderà da: Coefficiente di partizione e diffusione del farmaco attraverso la membrana; Area superficiale disponibile; Spessore della membrana; Gradiente di concentrazione attraverso la membrana; Tali sistemi danno all'equilibrio (principio attivo presente in soluzione satura e max gradiente disponibile) un rilascio costante del medicamento, seguono cioè una cinetica di ordine zero. Sebbene i sistemi reservoir diano rilasci costanti allo stato d'equilibrio, inizialmente possono mostrare velocità di rilascio maggiori (burst effect) o minori dello stato di equilibrio (lag time, molto frequente nei sistemi reservoir in quanto è in relazione all instaurarsi del gradiente di concentrazione), dipendentemente dalla storia del dispositivo. Lag time Rilascio costante

11 SISTEMI MATRICIALI Il principio attivo è omogeneamente disperso all interno di una matrice costituta principalmente dal polimero deputato al controllo del rilascio. In pratica sono costituiti da: Compresse semplici (Dosaggio singolo) Pellets o granuli (Multiparticolati) Microsfere (multiparticolati)

12 Anche in questo caso le caratteristiche di rilascio saranno dipendenti dal polimero che andrà a costituire la matrice: Polimero con solubilità ph dipendente. In questo caso si ottiene un controllo temporale e del sito di rilascio, come ad esempio nelle forme di dosaggio gastroresistenti. Polimero insolubile in acqua non erodibili (matrici inerti e degradabili). In questo caso si controlla la velocità di rilascio del farmaco che diffonderà attraverso le porosità della matrice (controllo diffusivo). Si ottengono delle forme a rilascio prolungato. Man mano che il principio attivo viene rimosso per dissoluzione dalla superficie del monolita, esso lascia degli spazi vuoti attraverso i quali il solvente si insinua via via sempre più all'interno della matrice dissolvendo gradualmente anche il farmaco situato più all'interno del monolita. Terminata la liberazione del farmaco, può rimanere l'indistruttibile scheletro polimerico del dispositivo (matrici inerti) oppure può essere degradato (matrici degradabili).

13

14 Polimero insolubile in acqua erodibile (matrici erodibili). I sistemi erodibili sono in pratica dei sistemi degradabili in cui però la degradazione non inizia dopo molto tempo (giorni, mesi...) ma subito; In questo caso il farmaco viene rilasciato sia per diffusione e contemporaneamente per erosione. Infatti, man mano che la compressa viene erosa per dissoluzione/degradazione in acqua, il principio attivo intrappolato si libera dallo scheletro polimerico.

15 Polimero idrofilo rigonfiabile (matrici swellable). In questi sistemi man mano che l acqua penetra viene assorbita dal polimero e si costituisce un strato gelificato, più viscoso verso l interno e più fluido verso l esterno. Il farmaco si scioglie nello strato gelificato e viene rilasciato sia per diffusione attraverso tale strato che per erosione dello strato stesso (man mano che si idrata si trasforma in una soluzione via via meno viscosa fino a che il polimero si scioglie completamente e diffonde nell ambiente circostante). Sono simili alle matrici erodibili, con la differenza che il rilascio diffusivo non dipende dalla porosità della matrice solida ma dalle caratteristiche dello strato gelificato. Altra differenza riguarda la variazione delle dimensioni nel tempo. Man mano che la matrice swellable si idrata, aumenta di dimensioni per poi diminuire fino a scomparire del tutto.

16 Strato gelificato Nucleo solido Strato gelificato fronte di swelling Inizialmente si osserva il rigonfiamento della matrice fino ad una dimensione massima, dopodichè le dimensioni si riducono man mano che la massa gelificata erode.

17 Dalle matrici swellabili il rilascio può essere di tipo: Diffusivo Prevalente per attivi molto solubili e/o polimeri con bassa capacità viscosizzante. Erosivo Prevalente per attivi poco solubili e/o polimeri con elevata capacità viscosizzanti. Il tipo di rilascio può essere determinato a posteriori utilizzando analizzando le curve di rilascio con appropriati modelli matematici. Il più semplice è di tipo power law: Q = kt n Dove Q è la quantità di farmaco rilasciato, t è il tempo, k una costante caratteristica del sistema ed n un indice del meccanismo di rilascio: n<0.5 rilascio diffusivo n>1 rilascio erosivo 0.5<n<1 entrambi i meccanismi sono importanti (meccanismo anomalo)

18 In questo esempio sono riportati i dati di rilascio da compresse a matrice swellabile a base di HPMC e aspirina, variando il medium di rilascio (miscele acqua-etanolo). Poichè l acido acetil salicilico è poco solubile in acqua ma molto in etanolo, si osserva una variazione del meccanismo di rilascio da prevalentemente erosivo a prevalentemente diffusivo.

19 SISTEMI A PRESSIONE In genere si tratta di pompe osmotiche. Esse sono costituite essenzialmente da un nucleo contenente l'agente attivo mescolato con un elettrolita quale NaCl e circondato da una membrana semipermeabile che presenta un piccolo foro. Quando la pompa è posta in ambiente acquoso, la differenza di pressione osmotica tra la soluzione satura di NaCl contenuta all'interno del sistema e l'esterno, richiama acqua nel sistema stesso. Poiché la membrana non è elastica, la soluzione satura di NaCl ed il principio attivo nel frattempo dissoltosi vengono pompati fuori attraverso il foro ad una determinata velocità. Dunque il rilascio del farmaco è costante finché la soluzione di NaCl è satura, ma diminuisce esponenzialmente non appena questa diventa insatura. Acqua e farmaco

20 ALTRE STRATEGIE PER LA MODIFICA DEL RILASCIO Sistemi polimero-farmaco In tali sistemi, l'agente attivo è legato con legame covalente o ionico ad un polimero preformato. Ciò richiede l'utilizzo di polimeri aventi gruppi funzionali capaci di reagire con il medicamento. In alternativa, è possibile inserire il principio attivo direttamente nella struttura della catena polimerica mediante una reazione di polimerizzazione controllata tra farmaco e monomero. La successiva reazione di degradazione e scissione della catena polimerica (per esempio idrolisi) libera gradatamente il medicamento. Profarmaci (derivati bioreversibili) Sono derivati biologicamente inattivi del farmaco da somministrare, che una volta nell organismo, vengono convertiti nella specie attiva con meccanismo e velocità noti. I profarmaci sono utili nel rilascio modificato se presentano migliori caratteristiche chimico-fisiche rispetto all attivo, sfruttate per aumentare l utilità terapeutica e ridurre gli effetti collaterali.

21 Dispersioni e soluzioni solide Sono matrici solide al cui interno l attivo è disperso in maniera monomolecolare come se fosse disciolto in un liquido. In pratica l attivo dovrebbe essere solubile sia nella matrice liquida (fusa) che in quella solida. Sono definiti soluzioni solide se il solvente è cristallino, e dispersioni solide se il solvente è amorfo. In campo farmaceutico si usano solo le dispersioni solide dove la matrice è costituita da un polimero, solitamente bassofondente. Si preparano sciogliendo il polimero e dissolvendo il farmaco nel materiale fuso, solitamente tramite processo di hot-melt extrusion o melt granulation (si preparano dei pellets a matrice). La principale utilità è legata al miglioramento della solubilità di farmaci poco solubili. Le dispersioni solide non alterano la solubilità del farmaco ma ne alterano la velocità di dissoluzione.

22 Ciclodestrine Le ciclodestrine (cyds) sono oligosaccaridi ciclici costituiti da unità di D(+)glucosio che assumono la forma di tronco di cono. La principale caratteristica è costituita da una superficie esterna idrofila mentre quella interna rimane più idrofoba. Conseguentemente, attivi poco solubili possono essere posizionati all interno della ciclodestrina e mascherare le loro proprietà chimico-fisiche (in particolare la solubilità è quella della ciclodestrina). L interazione farmaco-ciclodestrina è di natura debole ed si genera un equilibrio reversibile, solitamente spostato verso la ciclodestrina. Tuttavia, in vivo, man mano che il farmaco viene assorbito l equilibrio si sposta a sinistra rilasciano nuovo farmaco. Come per le dispersioni solide, l attivo è rilasciato come molecola singola, pronto quindi all assorbimento senza passare per la dissoluzione. Le ciclodetrine sono utile per migliorare le caratteristiche chimo-fisiche dell attivo (soprattutto solubilità e stabilità)

23 SISTEMI A RILASCIO PROLUNGATO L obiettivo dei sistemi a rilasci prolungato è quello di controllare la velocità (rallentare) di rilascio in maniera tale da garantire un assorbimento costante nel tempo con livelli ematici costanti all interno dell indice terapeutico (concentrazione minima tossica-concentrazione minima efficace). Il profilo della curva sotto rappresenta l andamento dei livelli ematici per forme a dosaggio convenzionale e prolungato. Il profilo di tale curva è in relazione con la velocità di cessione del p.a. dalla forma farmaceutica. A:Terapia convenzionale (più compresse al girono, 3 in questo esempio) B: Dose singola C:Dose singola in forma controllata Limitazioni della terapia convenzionale: il livello ematico a seguito di somministrazioni ad intervalli di tempo non ravvicinati si presenta come una sequenza di picchi e valli; frequenti dosi devono essere somministrate se il t 1/2 del farmaco è breve; la collaborazione del paziente è fondamentale.

24 Teoricamente si potrebbero preparare forme con rilasci molto prolungati, tuttavia è sempre da valutare le specifiche caratteristiche di assorbimento del farmaco, in relazione alla permanenza della forma farmaceutica all interno delle varie regioni del tratto gastrointestinale. Per questo tipo di valutazione è molto utile la scintigrafia, che permette di determinare e visualizzare la distribuzione nell'organismo di un isotopo radioattivo (la cui radioattività è innocua per l'organismo umano, in genere si utilizza tecnezio) in grado di fissarsi su determinati organi o tessuti o contenuto in certi sistemi di rilascio. Le radiazioni emesse dall'isotopo ( fotoni di luce visibile, scintille, da cui il nome di scintigrafia emesse quando l isotopo è colpito da radiazioni gamma) fanno apparire una serie di punti brillanti sullo schermo di un rivelatore a scintillazione posto sulla superficie del corpo; tali punti, registrati su un grafico (scintigramma), disegnano la "mappa" dell'organo o della regione corporea che ha fissato l'isotopo o il sistema che lo contiene.

25 Nel caso del rilascio prolungato, i sistemi più utilizzati sono: Sistemi reservoir con membrana insolubile in acqua In genere la membrana è costituta da Eudragit RS, RL o NE, oppure da Etilcellulosa Sistemi a matrice Soprattutto quelli a matrici swellabili a base di HPMC (si utilizzano i tipi ad elevato potere viscosizzante tipo la serie K). Altri polimeri utilizzati sono la sodiocarbossimetil cellulosa (NaCMC), gli alginati, carragenani, poliossietileniglicoli ad alto peso molecolare (PEO), gomme. Possono essere utilizzate le matrici inerti a base di Eudragit (RS, RL) o erodibili a base di polilattidi e poliglicolidi Sistemi a pompa osmotica

26 Nei sistemi ha rilascio prolungato viene controllato la velocità di rilascio del farmaco. La variazione della velocità (dm/dt) man mano che il rilascio avviene viene definita cinetica di rilascio. In generale, si osservano diversi tipi di cinetica che possono essere descritti da vari modelli: Cinetica di ordine 0 Le velocità di rilascio del farmaco è costante dmt/dt=k Cinetica di ordine 1 La velocità di rilascio è proporzionale alla quantità di farmaco che deve essere ancora rilasciata. dmt/dt=k(mo-mt) Dove (Mo-Mt) è la quantità di farmaco ancora contenuto al tempo t Esistono molti modelli matematici in grado di descrivere le curve di rilascio, come la power law o il modello di Higuci

27 SISTEMI A RILASCIO RITARDATO Nei sistemi ha rilascio ritardato il farmaco viene rilasciato dopo un certo tempo che la forma farmaceutica è in contatto con i fluidi biologici. Tali sistemi vengono messi a punto sfruttando: Materiali che modificano le loro caratteristiche in specifiche zone del tratto gastrointestinale (rilascio sito specifico). Generando sistemi che rilasciano il farmaco dopo un certo tempo (cronorilascio). Naturalmente la scintigrafia costituisce un metodo di elezione per la verifica in vivo di questi sistemi così come il test di dissoluzione è fondamentale in vitro. Rilascio sito specifico Il razionale dietro il rilascio sito specifico è quello di rendere il farmaco disponibile all assorbimento nelle zone in cui questo può avvenire, prevenendone il rilascio e quindi eventuale degradazione nelle altre. Altro motivazione è quella di proteggere alcune parti del tratto gastro-intestinale dall azione irritativa del farmaco stesso.

28 Il più semplice sistema per il rilascio sito-specifico si basano su sistemi reservoir caratterizzati da membrana polimerica con solubilità ph dipendente. In questo caso si sfruttano i diversi valori di ph caratteristici dei vari tratti del sistema gastro-intestinale. In questi casi è molto importante considerare che la presenza di cibo influenza il ph dei vari tratti (specie nello stomaco dove viene innalzato fino a ph di almeno 4-5) così come l assorbimento dei farmaci (in genere lo riduce). Polimeri utilizzati per il rivestimento gastroresistente sono la cellulosa aceto-ftalato (CAP), la cellulosa aceto-trimelliatato (CAT), l idrossi-propil-metil-cellulosa ftalato (HPMCP), il polivinil-aceto-ftalato (PVAP) e gli Eudragit S ed L. Sfruttando il diverso pka dei vari polimeri si può tentare un rilascio diretto ad alcuni distretti specifici.

29 Altri approcci più complessi sfruttano ad esempio la microflora specifica in alcune porzioni del sistema gastro-intestinale. La presenza di microflora specifica può essere sfruttata grazie alle specifiche reazioni che catalizza. Questo approccio è stato utilizzato soprattutto per il rilascio diretto al colon tramite l uso di profarmaci o matrici costituite da materiali sensibili agli enzimi della microflora colonica. Ad esempio il Dipentum (Pharmacia) contiene Olsalazina che è costituita da due molecole di acido 5- aminosalicilico (5-ASA) unite da un legame d'azoto. L olsalazina di per sè è un composto relativamente inerte. L'assorbimento intestinale del prodotto è molto limitato. A livello del colon i batteri produttori di azo-reduttasi la scindono in due molecole di 5-ASA. L olslazina è quindi un profarmaco del acido 5- aminosalicilico (5-ASA) Azoriduttasi batteriche 2 Oslalazina Acido 5-aminosalicilico

30 Cronorilascio Il razionale dietro al cronorilascio deriva dalla cronobiologia, ossia la scienza che studia la ritmicità nei fenomeni biologici. In campo farmacologico potrebbe essere sfruttata per il trattamento e la prevenzione di patologie la cui insorgenza o il cui rischio è incentrato in alcune ore specifiche. Ad esempio il rischio di attacchi dispnoici è molto più frequente tra le 2 e le 5 del mattino. È inoltre da considerare che l effetto di molto farmaci è condizionata dai nostri ritmi biologici.

31 Nonostante la cronoterapia rappresenta un aspetto molto importante e sempre più studiato, lo sviluppo di sistemi farmaceutici con queste caratteristiche è molto complesso, richiedendo notevoli competenze ed un pizzico di fantasia (necessaria per mescolare in maniera funzionale le tecnologie già esistenti). Vediamo alcuni esempi di sistemi possibili per il cronorilascio Pulsincap E costituito da una capsula con corpo rivestito da una membrana insolubile e testa di normale gelatina. L attivo è contenuto all interno del corpo della capsula, la cui parte terminale è chiusa da tappo di materiale swellabile (idrogel). Quando è in contatto con i liquidi biologici, la testa di gelatina dissolve, l acqua entra in contatto con l idrogel rigonfiandolo, fino a che la pressione che esercita sulle pareti del corpo della capsula è tale da determinare la rimozione dello strato stesso di hyrogel.

32 TES (Time-controlled-explosion-system) E costituito da granuli rivestiti tramite layering con strati differenti, in particolare dall interno verso l esterno si hanno: Nucleo inerte di saccarosio; Strato contenente l attivo; Strato contenente un polimero idrofilo in grado di rigonfiare; in questo caso idrossi-propilcellulosa. Strato più esterno costituito da un polimero insolubile, in questo caso etil-cellulosa (EC). L acqua permea lo strato di EC e viene assorbita dalla L HPC che rigonfia, aumentando la pressione sullo strato sovrastante. Man mano che più acqua viene assorbita, il materiale rigonfia sempre più fino a quando la pressione è tale da spaccare lo strato di EC. A questo punto inizia il rilascio vero e proprio del farmaco.

33 Nei sistemi TES il tempo di rilascio viene aggiustato regolando lo spessore dello strato di etil-cellulosa. Spessore EC

34 Time-clock system E costituito da compresse rivestite da un spesso strato di cere, tensioattivi e polimeri idrofili. Lo strato di rivestimento è insolubile ma degrada lentamente. Quando tutto il rivestimento è eliminato inizia il rilascio del farmaco Confronto dei profili ematici di salbutamolo ottenuti con una compressa convenzionale ed una time-clock

35 Cronotropic TM system E costituito da compresse rivestite da un spesso strato polimero idrofilo swellabile, come le HPMC. In pratica è una sorta di ibrido tra sistema reservoir e sistema a matrice. E infatti un sistema reservoir dove il rivestimento rigonfia, gelifica e ritarda l ingresso di acqua. Lo spessore ed il tipo di rivestimento regolano il ritardo con cui il farmaco è rilasciato(lagtime) Quando l acqua giunge al nucleo centrale il rilascio potrà essere immediato o prolungato a seconda delle caratteristiche dei materiali del core. Influenza del quantitativo di rivestimento a base di HPMC K15M sui profili di rilascio di compresse a base di indometacina.

36 SISTEMI A RILASCIO RAPIDO Nei sistemi ha rilascio rapido si cerca di portare il farmaco in soluzione più velocemente, in maniera tale da aumentare la sua biodisponibilità immediata. Poiché la solubilità del farmaco ed il suo assorbimento sono in funzione della struttura chimica, che non può essere modificata pena l alterazione o perdita delle sue caratteristiche farmacologiche, l unico parametro che può essere aggiustato è la velocità di solubilizzazione. La velocità con la quale un solido si scioglie in un solvente è data, in termini quantitativi, dalla equazione di Noyes-Whitney: dm D S = Cs C dt h ( ) M= massa di soluto sciolta al tempo t dm/dt= velocità di dissoluzione del solido D= coefficiente di diffusione del soluto nella soluzione S= superficie di solido esposta al solvente h= spessore dello strato di diffusione Cs= solubilità del solido alla temperatura di esperimento C= concentrazione della soluzione al tempo t

37 Dall equazione di Noyes-Whitney emerge che gli unici parametri che possono essere modificati sono: La superficie del solido esposta (S) Maggiore è la superficie esposta, maggiore è la velocità di dissoluzione. La solubilità apparente del solido (Cs) Maggiore è solubilità apparente, maggiore è la velocità di dissoluzione. La superficie esposta può essere aumentata caricando particelle di attivo più piccole (macinazione e micronizzazione), o riuscendo a disperdere l attivo a livello monomolecolare o quasi, tramite: Complessazione con ciclodestrine Dispersioni solide La solubilità apparente può essere aumentata mescola intimamente l attivo con tensioattivi, o mascherandolo all interno di strutture più solubili, tramite: Salificazione Polimorfi Profarmaci

38 Variazione della solubilità della tetraciclina in relazione al processo di salificazione. Variazione del profilo di rialscio dell acido bifenilacetico (BPAA) in relazione alla complessazione con ciclodetsrine (CyD).

39 Specialità medicinali contenenti ciclodestrine

40 Lo sviluppo di sistemi a rilascio rapido ha il suo razionale nel miglioramento delle performance di attivi poco solubili. Si stima che più del 40% dei nuovi attivi in fase di studio ha problemi di solubilità e conseguentemente potrebbero avere problemi di biodiponibilità. In questa ottica, lo sviluppo di nuove tecnologie in grado di velocizzare la solubilizzazione dei farmaci diverrà sempre più importante e decisivo in campo farmaceutico.

41 SISTEMI A RILASCIO COMBINATI Con il termine sistemi a rilascio combinati intendiamo dei sistemi a rilascio controllato che impiegano contemporaneamente più tecnologie di rilascio allo scopo di ottenere profili più complessi. Si possono preparare sistemi che rilasciano una parte del farmaco immediatamente, una in un certo sito, oppure una parte viene rilasciata in maniera prolungata o dopo un certo tempo e così via. Vediamo alcuni esempi Port (programmable oral release technologies ) La forma di dosaggio consiste in una capsula di gelatina dura rivestita con un polimero semipermeabile per controllare la velocità di rilascio. Internamente alla capsula c'è la sorgente di energia osmotica la quale normalmente contiene l'agente farmacologico da rilasciare. La capsula è sigillata con un tappo lipidico insolubile in acqua. Una forma di rilascio immediato può essere aggiunta (sopra al tappo) per completare le possibilità di dosaggio.

42 Si ha quindi un rilascio a due stadi, il primo immediato, il secondo di tipo tempodipendente.

43 THEO-DUR E una formulazione a base di teofillina a rilascio programmato, destinata al trattamento dell'asma bronchiale, bronchite cronica e enfisema polmonare. L'azione programmata di rilascio della teofillina è dovuta ad un sistema di rilascio a due stadi, realizzato con una matrice idrofila di cellulosa acetoftalato in cui sono dispersi numerosi piccoli nuclei. La matrice idrofila (gastroresistente) assicura un rilascio della teofillina nelle prime ore dopo la somministrazione; i nuclei, costituiti da una microcapsula inerte che fornisce il supporto ad alcuni strati dei teofillina separati da una particolare membrana, che lascia passare liberamente l'acqua ma rallenta la cessione delle molecole di teofillina, assicurano un rilascio continuo e costante, la cui cinetica di pseudo ordine zero permette di mantenere stabili (nell'intervallo terapeutico ottimale) per circa 24 h i livelli ematici di teofillina.

INTERVENTO DI CLAUDIA RICCARDI PLASMAPROMETEO - Dipartimento di Fisica Università degli Studi di Milano - Bicocca

INTERVENTO DI CLAUDIA RICCARDI PLASMAPROMETEO - Dipartimento di Fisica Università degli Studi di Milano - Bicocca INTERVENTO DI CLAUDIA RICCARDI PLASMAPROMETEO - Dipartimento di Fisica Università degli Studi di Milano - Bicocca La ricerca come strumento per lo sviluppo aziendale: sinergia tra università e industria

Dettagli

Il successo di un trattamento farmacologico dipende: dal PRINCIPIO ATTIVO dalla DOSE dalla CORRETTA FORMULAZIONE dal punto di vista TECNICO e BIO

Il successo di un trattamento farmacologico dipende: dal PRINCIPIO ATTIVO dalla DOSE dalla CORRETTA FORMULAZIONE dal punto di vista TECNICO e BIO LA MANIPOLAZIONE DELLE FORME FARMACEUTICHE ORALI Paola Zuccheri Dipartimento Farmaceutico AUSL di BOLOGNA paola.zuccheri@ausl.bo.it CONTENUTI: Nozioni di Tecnica Farmaceutica e BIO Farmaceutica Tipologie

Dettagli

IL RISPARMIO ENERGETICO E GLI AZIONAMENTI A VELOCITA VARIABILE L utilizzo dell inverter negli impianti frigoriferi.

IL RISPARMIO ENERGETICO E GLI AZIONAMENTI A VELOCITA VARIABILE L utilizzo dell inverter negli impianti frigoriferi. IL RISPARMIO ENERGETICO E GLI AZIONAMENTI A VELOCITA VARIABILE L utilizzo dell inverter negli impianti frigoriferi. Negli ultimi anni, il concetto di risparmio energetico sta diventando di fondamentale

Dettagli

CHIMICA FARMACEUTICA APPLICATA (5 crediti, 30 ore) DOCENTE: Beatrice Perissutti bperissutti@units.it. stanza 171, Dip. Scienze Farmaceutiche

CHIMICA FARMACEUTICA APPLICATA (5 crediti, 30 ore) DOCENTE: Beatrice Perissutti bperissutti@units.it. stanza 171, Dip. Scienze Farmaceutiche CHIMICA FARMACEUTICA APPLICATA (5 crediti, 30 ore) DOCENTE: Beatrice Perissutti bperissutti@units.it tel. 040-5583106 stanza 171, Dip. Scienze Farmaceutiche PROGRAMMA Studi di preformulazione nello sviluppo

Dettagli

ControlloCosti. Cubi OLAP. Controllo Costi Manuale Cubi

ControlloCosti. Cubi OLAP. Controllo Costi Manuale Cubi ControlloCosti Cubi OLAP I cubi OLAP Un Cubo (OLAP, acronimo di On-Line Analytical Processing) è una struttura per la memorizzazione e la gestione dei dati che permette di eseguire analisi in tempi rapidi,

Dettagli

1. Introduzione. 2. Simulazioni elettromagnetiche per la misura del SAR

1. Introduzione. 2. Simulazioni elettromagnetiche per la misura del SAR Relazione Tecnica Analisi simulative e misure con termocamera relative al confronto tra l utilizzo di un telefono smartphone in assenza e in presenza di dispositivo distanziatore EWAD Annamaria Cucinotta

Dettagli

V= R*I. LEGGE DI OHM Dopo aver illustrato le principali grandezze elettriche è necessario analizzare i legami che vi sono tra di loro.

V= R*I. LEGGE DI OHM Dopo aver illustrato le principali grandezze elettriche è necessario analizzare i legami che vi sono tra di loro. LEGGE DI OHM Dopo aver illustrato le principali grandezze elettriche è necessario analizzare i legami che vi sono tra di loro. PREMESSA: Anche intuitivamente dovrebbe a questo punto essere ormai chiaro

Dettagli

Tecniche di microscopia

Tecniche di microscopia Tecniche di microscopia I microscopi permettono di vedere l estremamente piccolo I microscopi ottici utilizzano lenti di vetro in grado di deflettere e focalizzare i raggi luminosi per riprodurre le immagini

Dettagli

Capitolo 2 - Teoria della manutenzione: classificazione ABC e analisi di Pareto

Capitolo 2 - Teoria della manutenzione: classificazione ABC e analisi di Pareto Capitolo 2 - Teoria della manutenzione: classificazione ABC e analisi di Pareto Il presente capitolo continua nell esposizione di alcune basi teoriche della manutenzione. In particolare si tratteranno

Dettagli

La propagazione delle onde luminose può essere studiata per mezzo delle equazioni di Maxwell. Tuttavia, nella maggior parte dei casi è possibile

La propagazione delle onde luminose può essere studiata per mezzo delle equazioni di Maxwell. Tuttavia, nella maggior parte dei casi è possibile Elementi di ottica L ottica si occupa dello studio dei percorsi dei raggi luminosi e dei fenomeni legati alla propagazione della luce in generale. Lo studio dell ottica nella fisica moderna si basa sul

Dettagli

Corso di Componenti e Impianti Termotecnici LE RETI DI DISTRIBUZIONE PERDITE DI CARICO LOCALIZZATE

Corso di Componenti e Impianti Termotecnici LE RETI DI DISTRIBUZIONE PERDITE DI CARICO LOCALIZZATE LE RETI DI DISTRIBUZIONE PERDITE DI CARICO LOCALIZZATE 1 PERDITE DI CARICO LOCALIZZATE Sono le perdite di carico (o di pressione) che un fluido, in moto attraverso un condotto, subisce a causa delle resistenze

Dettagli

Università degli studi di MILANO Facoltà di AGRARIA. El. di Chimica e Chimica Fisica Mod. 2 CHIMICA FISICA. Lezione 2 LO STATO GASSOSO

Università degli studi di MILANO Facoltà di AGRARIA. El. di Chimica e Chimica Fisica Mod. 2 CHIMICA FISICA. Lezione 2 LO STATO GASSOSO Università degli studi di MILANO Facoltà di AGRARIA El. di Chimica e Chimica Fisica Mod. 2 CHIMICA FISICA Lezione 2 Anno Accademico 2010-2011 Docente: Dimitrios Fessas LO STATO GASSOSO Prof. Dimitrios

Dettagli

Capitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore

Capitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore Capitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore 13.1: Introduzione L analisi dei due capitoli precedenti ha fornito tutti i concetti necessari per affrontare l argomento di questo capitolo:

Dettagli

AUTODIFFUSIONE Autodiffusione

AUTODIFFUSIONE Autodiffusione DIFFUSIONE ATOMICA La diffusione è un processo importante che influenza il comportamento di un materiale alle alte temperature (creep, trattamenti termici superficiali, tempra chimica del vetro, ricristallizzazione,

Dettagli

Analisi sensitività. Strumenti per il supporto alle decisioni nel processo di Valutazione d azienda

Analisi sensitività. Strumenti per il supporto alle decisioni nel processo di Valutazione d azienda Analisi sensitività. Strumenti per il supporto alle decisioni nel processo di Valutazione d azienda Premessa Con l analisi di sensitività il perito valutatore elabora un range di valori invece di un dato

Dettagli

Più processori uguale più velocità?

Più processori uguale più velocità? Più processori uguale più velocità? e un processore impiega per eseguire un programma un tempo T, un sistema formato da P processori dello stesso tipo esegue lo stesso programma in un tempo TP T / P? In

Dettagli

Scheduling della CPU. Sistemi multiprocessori e real time Metodi di valutazione Esempi: Solaris 2 Windows 2000 Linux

Scheduling della CPU. Sistemi multiprocessori e real time Metodi di valutazione Esempi: Solaris 2 Windows 2000 Linux Scheduling della CPU Sistemi multiprocessori e real time Metodi di valutazione Esempi: Solaris 2 Windows 2000 Linux Sistemi multiprocessori Fin qui si sono trattati i problemi di scheduling su singola

Dettagli

La base di partenza per la maggior parte dei processi produttivi di materiali ceramici sono le sospensioni. Queste si ottengono dalla miscelazione di

La base di partenza per la maggior parte dei processi produttivi di materiali ceramici sono le sospensioni. Queste si ottengono dalla miscelazione di La base di partenza per la maggior parte dei processi produttivi di materiali ceramici sono le sospensioni. Queste si ottengono dalla miscelazione di un solido (polvere) che diverrà il ceramico, con un

Dettagli

CONTROLLO IN TENSIONE DI LED

CONTROLLO IN TENSIONE DI LED Applicazioni Ver. 1.1 INTRODUZIONE CONTROLLO IN TENSIONE DI LED In questo documento vengono fornite delle informazioni circa la possibilità di pilotare diodi led tramite una sorgente in tensione. La trattazione

Dettagli

Soluzioni per il risparmio idrico per i WC

Soluzioni per il risparmio idrico per i WC Soluzioni per il risparmio idrico per i WC Per un utenza standard di tipo residenziale che utilizza cassette di risciacquo di tipo convenzionale (da 9 a 12 litri per risciacquo), il 30% dei consumi di

Dettagli

Scuola Media Piancavallo 2

Scuola Media Piancavallo 2 LA CELLULA Una caratteristica di quasi tutti gli esseri viventi è quella di possedere una struttura più o meno complessa in cui parti diverse, gli organi, sono adatte a svolgere funzioni specifiche. Il

Dettagli

TECNOLOGIA E INNOVAZIONE NELLA TERAPIA TIROIDEA

TECNOLOGIA E INNOVAZIONE NELLA TERAPIA TIROIDEA TECNOLOGIA E INNOVAZIONE NELLA TERAPIA TIROIDEA Approfondimen9 a cura di Diego Fornasari Yue CS, et al. Pharmacokine9cs and poten9al advantages of a new oral solu9on of levothyroxine vs. other available

Dettagli

Dissociazione elettrolitica

Dissociazione elettrolitica Dissociazione elettrolitica Le sostanze ioniche si solubilizzano liberando ioni in soluzione. La dissociazione elettrolitica è il processo con cui un solvente separa ioni di carica opposta e si lega ad

Dettagli

VIE DI INTRODUZIONE ED ASSORBIMENTO DEI FARMACI

VIE DI INTRODUZIONE ED ASSORBIMENTO DEI FARMACI VIE DI INTRODUZIONE ED ASSORBIMENTO DEI FARMACI I farmaci possono essere introdotti nell organismo per via enterale e per via parenterale.. Con la somministrazione enterale (enteron = intestino), il farmaco

Dettagli

Perché il logaritmo è così importante?

Perché il logaritmo è così importante? Esempio 1. Perché il logaritmo è così importante? (concentrazione di ioni di idrogeno in una soluzione, il ph) Un sistema solido o liquido, costituito da due o più componenti, (sale disciolto nell'acqua),

Dettagli

~ Copyright Ripetizionando - All rights reserved ~ http://ripetizionando.wordpress.com STUDIO DI FUNZIONE

~ Copyright Ripetizionando - All rights reserved ~ http://ripetizionando.wordpress.com STUDIO DI FUNZIONE STUDIO DI FUNZIONE Passaggi fondamentali Per effettuare uno studio di funzione completo, che non lascia quindi margine a una quasi sicuramente errata inventiva, sono necessari i seguenti 7 passaggi: 1.

Dettagli

UTILIZZATORI A VALLE: COME RENDERE NOTI GLI USI AI FORNITORI

UTILIZZATORI A VALLE: COME RENDERE NOTI GLI USI AI FORNITORI UTILIZZATORI A VALLE: COME RENDERE NOTI GLI USI AI FORNITORI Un utilizzatore a valle di sostanze chimiche dovrebbe informare i propri fornitori riguardo al suo utilizzo delle sostanze (come tali o all

Dettagli

LE VALVOLE TERMOSTATICHE

LE VALVOLE TERMOSTATICHE LE VALVOLE TERMOSTATICHE Per classificare ed individuare le valvole termostatiche si deve valutare che cosa si vuole ottenere dal loro funzionamento. Per raggiungere un risparmio energetico (cosa per la

Dettagli

Complementi di Termologia. I parte

Complementi di Termologia. I parte Prof. Michele Giugliano (Dicembre 2) Complementi di Termologia. I parte N.. - Calorimetria. Il calore è una forma di energia, quindi la sua unità di misura, nel sistema SI, è il joule (J), tuttavia si

Dettagli

2. Fisiologia Cellulare Diffusione, Trasporto, Osmosi

2. Fisiologia Cellulare Diffusione, Trasporto, Osmosi 2. Fisiologia Cellulare Diffusione, Trasporto, Osmosi Prof. Carlo Capelli Fisiologia Laurea in Scienze delle attività motorie e sportive Università di Verona Obiettivi Diffusione semplice e mediata da

Dettagli

Capitolo 3. L applicazione Java Diagrammi ER. 3.1 La finestra iniziale, il menu e la barra pulsanti

Capitolo 3. L applicazione Java Diagrammi ER. 3.1 La finestra iniziale, il menu e la barra pulsanti Capitolo 3 L applicazione Java Diagrammi ER Dopo le fasi di analisi, progettazione ed implementazione il software è stato compilato ed ora è pronto all uso; in questo capitolo mostreremo passo passo tutta

Dettagli

Guida all uso di Java Diagrammi ER

Guida all uso di Java Diagrammi ER Guida all uso di Java Diagrammi ER Ver. 1.1 Alessandro Ballini 16/5/2004 Questa guida ha lo scopo di mostrare gli aspetti fondamentali dell utilizzo dell applicazione Java Diagrammi ER. Inizieremo con

Dettagli

LEGGE DI STEVIN (EQUAZIONE FONDAMENTALE DELLA STATICA DEI FLUIDI PESANTI INCOMPRIMIBILI) z + p / γ = costante

LEGGE DI STEVIN (EQUAZIONE FONDAMENTALE DELLA STATICA DEI FLUIDI PESANTI INCOMPRIMIBILI) z + p / γ = costante IDRAULICA LEGGE DI STEVIN (EQUAZIONE FONDAMENTALE DELLA STATICA DEI FLUIDI PESANTI INCOMPRIMIBILI) z + p / γ = costante 2 LEGGE DI STEVIN Z = ALTEZZA GEODETICA ENERGIA POTENZIALE PER UNITA DI PESO p /

Dettagli

LA CORRENTE ELETTRICA

LA CORRENTE ELETTRICA L CORRENTE ELETTRIC H P h Prima che si raggiunga l equilibrio c è un intervallo di tempo dove il livello del fluido non è uguale. Il verso del movimento del fluido va dal vaso a livello maggiore () verso

Dettagli

L ANALISI ABC PER LA GESTIONE DEL MAGAZZINO

L ANALISI ABC PER LA GESTIONE DEL MAGAZZINO L ANALISI ABC PER LA GESTIONE DEL MAGAZZINO È noto che la gestione del magazzino è uno dei costi nascosti più difficili da analizzare e, soprattutto, da contenere. Le nuove tecniche hanno, però, permesso

Dettagli

Ke = ] = Kw = 10 = 10-7 moli/litro, ed in base a quanto avevamo affermato in precedenza: [H + ] = [OH - ] = 10-7 moli/litro.

Ke = ] = Kw = 10 = 10-7 moli/litro, ed in base a quanto avevamo affermato in precedenza: [H + ] = [OH - ] = 10-7 moli/litro. Prodotto ionico dell acqua e ph Prodotto ionico dell acqua L acqua è un elettrolita debolissimo e si dissocia secondo la reazione: H 2 O H + + OH - La costante di equilibrio dell acqua è molto piccola

Dettagli

Quick Up. Materiale autopolimerizzante per cementazione di attacchi e componenti secondarie nelle protesi

Quick Up. Materiale autopolimerizzante per cementazione di attacchi e componenti secondarie nelle protesi Materiale autopolimerizzante per cementazione di attacchi e componenti secondarie nelle protesi Un kit per tutte le esigenze di cementazione In molti casi, la tenuta delle protesi totali è insoddisfacente.

Dettagli

"#$%&'(%!*+,-(+$%)!(%"%'4$.)."#0'0"'"*#,$*'<2.--,-%)*='4$%#.0".='5%33*'"*#,$*-.>'

#$%&'(%!*+,-(+$%)!(%%'4$.).#0'0'*#,$*'<2.--,-%)*='4$%#.0.='5%33*'*#,$*-.>' "#$%& "#$%&(#)(%)#*"+*"*#,$*-../*$#01020*-.2%34%)#*/*3*2$%3%-.2%-.-,"56010-*3."#0*55$%705-0*#0 "#$%&(%)5.".$02*3."#.)%"%2%34%)#0%$5*"0203*2$%3%-.2%-*$0& 8.)0".)0"#.#026. 9-*)#%3.$0 :-*))0102*+0%"./.0;%-03.$0&

Dettagli

STUDI SU MATERIALE GENETICO

STUDI SU MATERIALE GENETICO Istituto Oncologico Veneto Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico Ospedale Busonera I.O.V. ISTITUTO ONCOLOGICO VENETO I.R.C.C.S. STUDI SU MATERIALE GENETICO Comitato Etico Istituto Oncologico

Dettagli

VERIFICA DELLA LEGGE DI MALUS E MISURA DELLA CONCENTRAZIONE DI UNA SOLUZIONE CON DUE POLAROIDI

VERIFICA DELLA LEGGE DI MALUS E MISURA DELLA CONCENTRAZIONE DI UNA SOLUZIONE CON DUE POLAROIDI VERIFICA DELLA LEGGE DI MALUS E MISURA DELLA CONCENTRAZIONE DI UNA SOLUZIONE CON DUE POLAROIDI A) VERIFICA DELLA LEGGE DI MALUS L intensità luminosa trasmessa da un sistema costituito da due polaroidi

Dettagli

Capitolo 7. Le soluzioni

Capitolo 7. Le soluzioni Capitolo 7 Le soluzioni Come visto prima, mescolando tra loro sostanze pure esse danno origine a miscele di sostanze o semplicemente miscele. Una miscela può essere omogenea ( detta anche soluzione) o

Dettagli

1. Obesità. Per valutare la distribuzione del grasso corporeo, si può utilizzare il rapporto vita.

1. Obesità. Per valutare la distribuzione del grasso corporeo, si può utilizzare il rapporto vita. 2%(6,7 1. Obesità L incidenza del sovrappeso e/o dell obesità è andata aumentando dal dopoguerra in tutti i paesi industrializzati per l abbondanza e la disponibilità di cibi raffinati da un lato e la

Dettagli

CHE COSA CAMBIA CON LA NUOVA NORMA EUROPEA PER PROFILI IN PVC UNI EN 12608

CHE COSA CAMBIA CON LA NUOVA NORMA EUROPEA PER PROFILI IN PVC UNI EN 12608 COSTRUIRE SERRAMENTI IN PVC CHE COSA CAMBIA CON LA NUOVA NORMA EUROPEA PER PROFILI IN PVC UNI EN 12608 1 La norma europea rivolta alla definizione delle caratteristiche dei profili in PVC per finestre

Dettagli

La candela accesa. Descrizione generale. Obiettivi. Sequenza didattica e metodo di lavoro. Esperimenti sulla crescita delle piante

La candela accesa. Descrizione generale. Obiettivi. Sequenza didattica e metodo di lavoro. Esperimenti sulla crescita delle piante Esperimenti sulla crescita delle piante unità didattica 1 La candela accesa Durata 60 minuti Materiali per ciascun gruppo - 1 candela - 1 vaso di vetro - 1 cronometro - 1 cannuccia - fiammiferi - 1 pezzo

Dettagli

Idrogeologia. Velocità media v (m/s): nel moto permanente è inversamente proporzionale alla superficie della sezione. V = Q [m 3 /s] / A [m 2 ]

Idrogeologia. Velocità media v (m/s): nel moto permanente è inversamente proporzionale alla superficie della sezione. V = Q [m 3 /s] / A [m 2 ] Idrogeologia Oltre alle proprietà indici del terreno che servono a classificarlo e che costituiscono le basi per utilizzare con facilità l esperienza raccolta nei vari problemi geotecnici, è necessario

Dettagli

CASI DI STUDIO e ANALISI TECNOLOGICA DELLE VARIABILITA

CASI DI STUDIO e ANALISI TECNOLOGICA DELLE VARIABILITA CASI DI STUDIO e ANALISI TECNOLOGICA DELLE VARIABILITA Il mio obbiettivo per limitare il ponte termico del balcone è quello di garantire la continuità dell isolante tra la muratura e la partizione orizzontale

Dettagli

Valutazione dell IG di Frollini tradizionali e preparati con farina con l aggiunta del % di Freno SIGI.

Valutazione dell IG di Frollini tradizionali e preparati con farina con l aggiunta del % di Freno SIGI. Valutazione dell IG di Frollini tradizionali e preparati con farina con l aggiunta del % di Freno SIGI. Premessa L'indice glicemico (IG) di un alimento, definito come l'area sotto la curva (AUC) della

Dettagli

Gestione Turni. Introduzione

Gestione Turni. Introduzione Gestione Turni Introduzione La gestione dei turni di lavoro si rende necessaria quando, per garantire la continuità del servizio di una determinata struttura, è necessario che tutto il personale afferente

Dettagli

Polipi precancerosi. Circa il 50% delle persone dai 60 anni in su avrà nel corso della vita almeno 1 polipo precanceroso di 1 cm o più di diametro.

Polipi precancerosi. Circa il 50% delle persone dai 60 anni in su avrà nel corso della vita almeno 1 polipo precanceroso di 1 cm o più di diametro. Polipi precancerosi I polipi sono piccole escrescenze dovute ad una proliferazione eccessiva delle cellule sane della mucosa intestinale che può causare lo sviluppo di polipi cosiddetti adenomatosi (anche

Dettagli

1.3.8.3 Termogravimetro (TG)

1.3.8.3 Termogravimetro (TG) 1.3.8.3 Termogravimetro (TG) Il termogravimetro è un particolare strumento che tramite un'analisi termogravimetrica misura la variazione percentuale di peso di un materiale, quando esso viene riscaldato,

Dettagli

-assicurare il fabbisogno plastico necessario alla riparazione protezione e ricambio dei tessuti.

-assicurare il fabbisogno plastico necessario alla riparazione protezione e ricambio dei tessuti. Il principali compiti derivanti dall assunzione periodica di cibo sono: -assicurare il giusto fabbisogno energetico necessario alla vita ed all attività muscolare (tenendo conto che entrate ed uscite devono

Dettagli

INTRODUZIONE: PERDITE IN FIBRA OTTICA

INTRODUZIONE: PERDITE IN FIBRA OTTICA INTRODUZIONE: PERDITE IN FIBRA OTTICA Il nucleo (o core ) di una fibra ottica è costituito da vetro ad elevatissima purezza, dal momento che la luce deve attraversare migliaia di metri di vetro del nucleo.

Dettagli

Proprieta meccaniche dei fluidi

Proprieta meccaniche dei fluidi Proprieta meccaniche dei fluidi 1. Definizione di fluido: liquido o gas 2. La pressione in un fluido 3. Equilibrio nei fluidi: legge di Stevino 4. Il Principio di Pascal 5. Il barometro di Torricelli 6.

Dettagli

ACQUA, ARIA E TERRENO

ACQUA, ARIA E TERRENO ACQUA, ARIA E TERRENO PREMESSA Gli impianti d irrigazione a goccia svolgono un ruolo fondamentale negli apporti irrigui alle colture. Se utilizzato correttamente permette un sano sviluppo della pianta

Dettagli

Insegnamento di Progetto di Infrastrutture viarie

Insegnamento di Progetto di Infrastrutture viarie Insegnamento di Progetto di Infrastrutture viarie Opere in terra Caratteristiche di un terreno Compressibilità e costipamento delle terre Portanza sottofondi e fondazioni stradali Instabilità del corpo

Dettagli

IL MANAGER COACH: MODA O REQUISITO DI EFFICACIA. Nelle organizzazioni la gestione e lo sviluppo dei collaboratori hanno una importanza fondamentale.

IL MANAGER COACH: MODA O REQUISITO DI EFFICACIA. Nelle organizzazioni la gestione e lo sviluppo dei collaboratori hanno una importanza fondamentale. IL MANAGER COACH: MODA O REQUISITO DI EFFICACIA Nelle organizzazioni la gestione e lo sviluppo dei collaboratori hanno una importanza fondamentale. Gestione e sviluppo richiedono oggi comportamenti diversi

Dettagli

Tasso di occupazione per fasce di età. Provincia di Piacenza, 2009 90,3 83,1 77,7 27,6 16,4. 15-24 anni. 25-34 anni. 45-54 anni.

Tasso di occupazione per fasce di età. Provincia di Piacenza, 2009 90,3 83,1 77,7 27,6 16,4. 15-24 anni. 25-34 anni. 45-54 anni. La situazione occupazionale dei giovani in provincia di Piacenza Premessa Una categoria di soggetti particolarmente debole nel mercato del lavoro è rappresentata, di norma, dai lavoratori di età più giovane

Dettagli

Ottimizzazione Multi Obiettivo

Ottimizzazione Multi Obiettivo Ottimizzazione Multi Obiettivo 1 Ottimizzazione Multi Obiettivo I problemi affrontati fino ad ora erano caratterizzati da una unica (e ben definita) funzione obiettivo. I problemi di ottimizzazione reali

Dettagli

Esercitazione relativa al capitolo 14 I MONOPOLI E LA CONCORRENZA IMPERFETTA

Esercitazione relativa al capitolo 14 I MONOPOLI E LA CONCORRENZA IMPERFETTA Esercitazione relativa al capitolo 14 I MONOPOLI E LA CONCORRENZA IMPERFETTA Esistono quattro principali tipi di strutture di mercato: concorrenza perfetta, monopolio, concorrenza monopolistica e oligopolio.

Dettagli

Corso di. Dott.ssa Donatella Cocca

Corso di. Dott.ssa Donatella Cocca Corso di Statistica medica e applicata Dott.ssa Donatella Cocca 1 a Lezione Cos'è la statistica? Come in tutta la ricerca scientifica sperimentale, anche nelle scienze mediche e biologiche è indispensabile

Dettagli

Sinterizzazione. Il processo di sinterizzazione. π = D

Sinterizzazione. Il processo di sinterizzazione. π = D Sinterizzazione (M. Casalboni, F. De Matteis) La sinterizzazione è un processo che permette di ottenere corpi solidi di forma definita a partire da polveri di materiali diversi pastiglie di aspirina filamenti

Dettagli

Campione sciolto in un solvente (deuterato) e. posto in un tubo. di vetro a pareti sottili di diametro di 5 mm e lungo circa 20 cm

Campione sciolto in un solvente (deuterato) e. posto in un tubo. di vetro a pareti sottili di diametro di 5 mm e lungo circa 20 cm posto in un tubo Campione sciolto in un solvente (deuterato) e di vetro a pareti sottili di diametro di 5 mm e lungo circa 20 cm o spettrometro NMR è formato da alcuni mponenti fondamentali: un magnete,

Dettagli

POLITECNICO DI TORINO

POLITECNICO DI TORINO NEWSLETTER N2 - I dispositivi elettronici posti a protezione degli operatori E stato indicato nella precedente newsletter che la sicurezza degli operatori in un contesto industriale è affidata a una catena

Dettagli

Domande a scelta multipla 1

Domande a scelta multipla 1 Domande a scelta multipla Domande a scelta multipla 1 Rispondete alle domande seguenti, scegliendo tra le alternative proposte. Cercate di consultare i suggerimenti solo in caso di difficoltà. Dopo l elenco

Dettagli

PULSANTI E PAGINE Sommario PULSANTI E PAGINE...1

PULSANTI E PAGINE Sommario PULSANTI E PAGINE...1 Pagina 1 Sommario...1 Apertura...2 Visualizzazioni...2 Elenco...2 Testo sul pulsante e altre informazioni...3 Comandi...3 Informazioni...4 Flow chart...5 Comandi...6 Pulsanti Principali e Pulsanti Dipendenti...6

Dettagli

RIDURRE I COSTI ENERGETICI!

RIDURRE I COSTI ENERGETICI! Otto sono le azioni indipendenti per raggiungere un unico obiettivo: RIDURRE I COSTI ENERGETICI! www.consulenzaenergetica.it 1 Controllo fatture Per gli utenti che sono o meno nel mercato libero il controllo

Dettagli

Rischio idrogeologico Uso delle barriere mobili durante le esondazioni.

Rischio idrogeologico Uso delle barriere mobili durante le esondazioni. Rischio idrogeologico Uso delle barriere mobili durante le esondazioni. Premessa Purtroppo, durante gli eventi calamitosi che si verificano durante le emergenze idrogeologiche, succede spesso che le barriere

Dettagli

I documenti di www.mistermanager.it. Gli ingredienti per l allenamento per la corsa LE RIPETUTE

I documenti di www.mistermanager.it. Gli ingredienti per l allenamento per la corsa LE RIPETUTE I documenti di www.mistermanager.it Gli ingredienti per l allenamento per la corsa LE RIPETUTE Le Ripetute sono una delle forme di allenamento che caratterizzano i corridori più evoluti, in quanto partono

Dettagli

CORRENTE E TENSIONE ELETTRICA LA CORRENTE ELETTRICA

CORRENTE E TENSIONE ELETTRICA LA CORRENTE ELETTRICA CORRENTE E TENSIONE ELETTRICA La conoscenza delle grandezze elettriche fondamentali (corrente e tensione) è indispensabile per definire lo stato di un circuito elettrico. LA CORRENTE ELETTRICA DEFINIZIONE:

Dettagli

Tratto dal libro Come vivere 150 anni Dr. Dimitris Tsoukalas

Tratto dal libro Come vivere 150 anni Dr. Dimitris Tsoukalas 1 Tratto dal libro Come vivere 150 anni Dr. Dimitris Tsoukalas Capitolo 7 Enzimi, le macchine della vita Piccole macchine regolano la funzione del corpo umano in un orchestrazione perfetta e a velocità

Dettagli

LA MOLE : UN UNITA DI MISURA FONDAMENTALE PER LA CHIMICA

LA MOLE : UN UNITA DI MISURA FONDAMENTALE PER LA CHIMICA LA MOLE : UN UNITA DI MISURA FONDAMENTALE PER LA CHIMICA Poiché è impossibile contare o pesare gli atomi o le molecole che formano una qualsiasi sostanza chimica, si ricorre alla grandezza detta quantità

Dettagli

Termodinamica. Sistema termodinamico. Piano di Clapeyron. Sistema termodinamico. Esempio. Cosa è la termodinamica? TERMODINAMICA

Termodinamica. Sistema termodinamico. Piano di Clapeyron. Sistema termodinamico. Esempio. Cosa è la termodinamica? TERMODINAMICA Termodinamica TERMODINAMICA Cosa è la termodinamica? La termodinamica studia la conversione del calore in lavoro meccanico Prof Crosetto Silvio 2 Prof Crosetto Silvio Il motore dell automobile trasforma

Dettagli

IL DIMENSIONAMENTO DEGLI IMPIANTI IDROSANITARI Miscelatori e riduttori di pressione

IL DIMENSIONAMENTO DEGLI IMPIANTI IDROSANITARI Miscelatori e riduttori di pressione FOCUS TECNICO IL DEGLI IMPIANTI IDROSANITARI Miscelatori e riduttori di pressione CRITERI DI CALCOLO DELLA PORTATA DI PROGETTO Lo scopo principale del dimensionamento di una rete idrica è quello di assicurare

Dettagli

Il farmaco generico. Contenuti tecnico-scientifici del farmaco generico: comunicazione a corrente alternata

Il farmaco generico. Contenuti tecnico-scientifici del farmaco generico: comunicazione a corrente alternata Il farmaco generico Contenuti tecnico-scientifici del farmaco generico: comunicazione a corrente alternata Il farmaco generico Cos è un farmaco generico? È un medicinale EQUIVALENZA terapeuticamente equivalente

Dettagli

( x) ( x) 0. Equazioni irrazionali

( x) ( x) 0. Equazioni irrazionali Equazioni irrazionali Definizione: si definisce equazione irrazionale un equazione in cui compaiono uno o più radicali contenenti l incognita. Esempio 7 Ricordiamo quanto visto sulle condizioni di esistenza

Dettagli

I processi di tempra sono condotti sul manufatto finito per generare sforzi residui di compressione in superficie. Vengono sfruttate allo scopo

I processi di tempra sono condotti sul manufatto finito per generare sforzi residui di compressione in superficie. Vengono sfruttate allo scopo I processi di tempra sono condotti sul manufatto finito per generare sforzi residui di compressione in superficie. Vengono sfruttate allo scopo diverse metodologie. 1 La tempra termica (o fisica) si basa

Dettagli

PROVE SU PISTA. Sensore pressione freno. Sensore pressione freno:

PROVE SU PISTA. Sensore pressione freno. Sensore pressione freno: Sensore pressione freno A N A L I S I T E C N I C A D E L T U O K A R T PROVE SU PISTA Sensore pressione freno: come integrare le valutazioni personali sulla frenata con un analisi basata su elementi oggettivi

Dettagli

Acidi e basi. HCl H + + Cl - (acido cloridrico) NaOH Na + + OH - (idrossido di sodio; soda caustica)

Acidi e basi. HCl H + + Cl - (acido cloridrico) NaOH Na + + OH - (idrossido di sodio; soda caustica) Acidi e basi Per capire che cosa sono un acido e una base dal punto di vista chimico, bisogna riferirsi ad alcune proprietà chimiche dell'acqua. L'acqua, sia solida (ghiaccio), liquida o gassosa (vapore

Dettagli

LO STATO GASSOSO. Proprietà fisiche dei gas Leggi dei gas Legge dei gas ideali Teoria cinetico-molecolare dei gas Solubilità dei gas nei liquidi

LO STATO GASSOSO. Proprietà fisiche dei gas Leggi dei gas Legge dei gas ideali Teoria cinetico-molecolare dei gas Solubilità dei gas nei liquidi LO STATO GASSOSO Proprietà fisiche dei gas Leggi dei gas Legge dei gas ideali Teoria cinetico-molecolare dei gas Solubilità dei gas nei liquidi STATO GASSOSO Un sistema gassoso è costituito da molecole

Dettagli

BesTec Rivestimenti spondali - Alta qualità per grandi esigenze

BesTec Rivestimenti spondali - Alta qualità per grandi esigenze BesTec Rivestimenti spondali - Alta qualità per grandi esigenze BGS Ingenieurbiologie und ökologie GmbH ~ Dorfstraße 120 ~ 25499 Tangstedt 1 di 14 BesTec Materassi in pietra Tipo SKM BesTec Rulli in pietra,

Dettagli

- la possibilità di monitorare lo stato attuale della macchina - fornire una reportistica sulla base di alcune variabili

- la possibilità di monitorare lo stato attuale della macchina - fornire una reportistica sulla base di alcune variabili Il GAI WEB PORTAL nasce con un duplice obiettivo: - la possibilità di monitorare lo stato attuale della macchina - fornire una reportistica sulla base di alcune variabili Si tratta di un software installato

Dettagli

Equilibri di precipitazione

Equilibri di precipitazione Equilibri di precipitazione Molte sostanze solide sono caratterizzate da una scarsa solubilità in acqua (ad es. tutti i carbonati e gli idrossidi degli elementi del II gruppo) AgCl (a differenza di NaCl)

Dettagli

www.andreatorinesi.it

www.andreatorinesi.it La lunghezza focale Lunghezza focale Si definisce lunghezza focale la distanza tra il centro ottico dell'obiettivo (a infinito ) e il piano su cui si forma l'immagine (nel caso del digitale, il sensore).

Dettagli

VALORE DELLE MERCI SEQUESTRATE

VALORE DELLE MERCI SEQUESTRATE La contraffazione in cifre: NUOVA METODOLOGIA PER LA STIMA DEL VALORE DELLE MERCI SEQUESTRATE Roma, Giugno 2013 Giugno 2013-1 Il valore economico dei sequestri In questo Focus si approfondiscono alcune

Dettagli

Farmacodinamica II. Mariapia Vairetti. Dipartimento di Medicina Interna e Terapia Sezione di Farmacologia e Tossicologia Cellulare e Molecolare

Farmacodinamica II. Mariapia Vairetti. Dipartimento di Medicina Interna e Terapia Sezione di Farmacologia e Tossicologia Cellulare e Molecolare Farmacodinamica II Mariapia Vairetti Dipartimento di Medicina Interna e Terapia Sezione di Farmacologia e Tossicologia Cellulare e Molecolare Processo di riconoscimento fra farmaco e recettore TIPI DI

Dettagli

Automazione Industriale (scheduling+mms) scheduling+mms. adacher@dia.uniroma3.it

Automazione Industriale (scheduling+mms) scheduling+mms. adacher@dia.uniroma3.it Automazione Industriale (scheduling+mms) scheduling+mms adacher@dia.uniroma3.it Introduzione Sistemi e Modelli Lo studio e l analisi di sistemi tramite una rappresentazione astratta o una sua formalizzazione

Dettagli

Creare una nuova spedizione personalizzata.

Creare una nuova spedizione personalizzata. Gestione spedizioni La piattaforma ecommerce compry.it offre una gestione estremamente potente dei costi di spedizione da applicare al cliente che effettua acquisti. Il sistema, oltre al classico calcolo

Dettagli

Il mercato di monopolio

Il mercato di monopolio Il monopolio Il mercato di monopolio Il monopolio è una struttura di mercato caratterizzata da 1. Un unico venditore di un prodotto non sostituibile. Non ci sono altre imprese che possano competere con

Dettagli

Nozioni generali. Principali forme di trattamento

Nozioni generali. Principali forme di trattamento tano essere di vitale importanza per il benessere psicofisico del paziente, pertanto vale sempre la pena impegnarsi, anche quando la sindrome non venga diagnosticata subito dopo la nascita. Principali

Dettagli

SERVIZIO NAZIONALE DI VALUTAZIONE 2010 11

SERVIZIO NAZIONALE DI VALUTAZIONE 2010 11 SERVIZIO NAZIONALE DI VALUTAZIONE 2010 11 Le rilevazioni degli apprendimenti A.S. 2010 11 Gli esiti del Servizio nazionale di valutazione 2011 e della Prova nazionale 2011 ABSTRACT Le rilevazioni degli

Dettagli

MODELLI A COMPARTIMENTI

MODELLI A COMPARTIMENTI MODELLI A COMPARTIMENTI Gli enti oggetto dello studio vengono suddivisi in base a certe caratteristiche Quelli con caratteristiche simili vengono raggruppate in uno stesso compartimento Si analizzano i

Dettagli

Il modello generale di commercio internazionale

Il modello generale di commercio internazionale Capitolo 6 Il modello generale di commercio internazionale [a.a. 2015/16 ] adattamento italiano di Novella Bottini (ulteriore adattamento di Giovanni Anania, Margherita Scoppola e Francesco Aiello) 6-1

Dettagli

La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti

La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti Alessandro Mazzeranghi, Rossano Rossetti MECQ S.r.l. Quanto è importante la manutenzione negli ambienti di lavoro? E cosa

Dettagli

PROGETTO. SID - Scientiam Inquirendo Discere IBSE - Inquiry Based Science. Education

PROGETTO. SID - Scientiam Inquirendo Discere IBSE - Inquiry Based Science. Education PROGETTO SID - Scientiam Inquirendo Discere IBSE - Inquiry Based Science Education 1 Anno scolastico 2013 2014 Classe I A ottici Modulo: Affonda o galleggia? Agata Conti 2 Sintesi Il modulo offre l'opportunità

Dettagli

SENSORI E TRASDUTTORI

SENSORI E TRASDUTTORI SENSORI E TRASDUTTORI Il controllo di processo moderno utilizza tecnologie sempre più sofisticate, per minimizzare i costi e contenere le dimensioni dei dispositivi utilizzati. Qualsiasi controllo di processo

Dettagli

LABORATORIO DI CHIMICA GENERALE E INORGANICA

LABORATORIO DI CHIMICA GENERALE E INORGANICA UNIVERSITA DEGLI STUDI DI MILANO Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali Corso di Laurea Triennale in Chimica CORSO DI: LABORATORIO DI CHIMICA GENERALE E INORGANICA Docente: Dr. Alessandro Caselli

Dettagli

DETERMINAZIONE DI V S30 ReMi software

DETERMINAZIONE DI V S30 ReMi software DETERMINAZIONE DI V S30 ReMi software Il calcolo di questo parametro dinamico può essere effettuato attraverso le classiche prove sismiche in foro del tipo DOWN-HOLE oppure con metodi innovativi indiretti.

Dettagli

MISCUGLI E TECNICHE DI SEPARAZIONE

MISCUGLI E TECNICHE DI SEPARAZIONE MISCUGLI E TECNICHE DI SEPARAZIONE Classe 1^A Grafico Questo documento è solo una presentazione e non deve ritenersi completo se non è accompagnato dalla lezione in classe. Prof. Zarini Marta CLASSIFICAZIONE

Dettagli

Metalli in medicina. L utilizzo dei metalli in medicina ha radici ben antiche. Il ferro ed il

Metalli in medicina. L utilizzo dei metalli in medicina ha radici ben antiche. Il ferro ed il Metalli in medicina L utilizzo dei metalli in medicina ha radici ben antiche. Il ferro ed il rame, per esempio, erano utilizzati nella Grecia antica. Già da secoli il Hg 2+ era utilizzato nel trattamento

Dettagli

Corso di Laurea Magistrale in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche E25

Corso di Laurea Magistrale in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche E25 Sezione di Tecnologia e Legislazione Farmaceutiche Maria Edvige Sangalli Corso di Laurea Magistrale in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche E25 Fabbricazione Industriale dei Medicinali 4 CFU Prof. Andrea

Dettagli