INTERNATIONAL CONFERENCE "The Alpine Convention and the Carpathian Convention: sharing the experience. The Apennines a European mountain range"

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1 INTERNATIONAL CONFERENCE "The Alpine Convention and the Carpathian Convention: sharing the experience. The Apennines a European mountain range" Sarnano (MC) aprile 2014

2 Convenzione delle Alpi Storia Finalità e Strumenti Paolo Angelini Ministero dell'ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare Presidenza della Convenzione delle Alpi

3 La montagna nella legislazione italiana Art. 44 Costituzione Italiana: La legge dispone provvedimenti a favore delle zone montane 54% del territorio italiano è montuoso Regolamenti e norme specifiche sulle aree montane per servizi e infrastrutture Decentralizzazione delle competenze

4 La Convenzione delle Alpi Primo accordo internazionale per la tutela e lo sviluppo sostenibile di una regione montana transfrontaliera Aperto alla firma delle Parti Contraenti nel Paesi: Austria, Francia, Germania, Italia, Liechtenstein, Monaco, Slovenia, Svizzera Superficie: kmq, di cui circa in Austria e in Italia Ampiezza: km da est a ovest Comuni (2008) 14 milioni di abitanti (2007) in relativa crescita, 147 ab/kmq molto disomogenei

5 La Convenzione delle Alpi Ecosistema uniforme meritevole di una tutela sovranazionale, considerando la crescente pressione antropica Conferenza dei Ministri dell Ambiente alpini a Berchtesgaden (1989) La Convenzione per la Protezione delle Alpi è stata firmata il 7 novembre 1991 (6 paesi alpini + Unione Europea) Convenzione quadro ratificata in Italia con Legge 14 ottobre 1999, n.403 Entrata in vigore fra 1995 (AT, D, FL, SLO) e 2000 (I)

6 Il perimetro della Convenzione delle Alpi Programma Alpine Space

7 Finalità (art.1) La Convenzione Quadro Sviluppo sostenibile Tutela della biodiversità Principio di prevenzione Principio di cooperazione Principio della responsabilità dei danni ambientali Uso responsabile e durevole delle risorse Cooperazione transfrontaliera Tematiche (art.2) Popolazione e cultura Pianificazione territoriale Salvaguardia della qualità dell aria Difesa del suolo Idroeconomia Protezione della natura e tutela del paesaggio Agricoltura di montagna Foreste montane Turismo e attività del tempo libero Trasporti Energia Economia dei rifiuti

8 Finalità Articolo 3: Ricerca e osservazione sistematica nei settori di cui all'articolo 2: - effettuare lavori di ricerca e valutazioni scientifiche, collaborando insieme, - sviluppare programmi comuni o integrati di osservazione sistematica, -armonizzare ricerche ed osservazioni, nonché la relativa raccolta dati. Articolo 4: Collaborazione in campo giuridico, scientifico, economico e tecnico: -Le Parti contraenti agevolano e promuovono lo scambio di informazioni di natura giuridica, scientifica, economica e tecnica, - le Parti contraenti si informano reciprocamente sui previsti provvedimenti di natura giuridica ed economica, dai quali possono derivare conseguenze specifiche per la regione alpina o parte di essa, -le Parti contraenti collaborano con organizzazioni internazionali, governative o non governative, ove necessario per attuare in modo efficace la presente Convenzione e i suoi Protocolli, -le Parti contraenti provvedono in modo adeguato ad informare regolarmente l'opinione pubblica sui risultati delle ricerche e osservazioni, nonché sulle misure adottate.

9 PROTOCOLLI Protezione della natura e tutela del paesaggio (1994) Agricoltura di montagna (1994) Pianificazione territoriale e sviluppo sostenibile (1994) Foreste montane (1996) Turismo (1998) L Italia ha ratificato Energia (1998) Difesa del suolo (1998) tutti i protocolli nel 2012 Trasporti (2000) Protocollo supplementare di Monaco (1994) Composizione delle controversie (2000)

10 Le Dichiarazioni dei Ministri e altri documenti tematici Dichiarazione popolazione e cultura (2006) Dichiarazione sui cambiamenti climatici (2006) Piano d'azione sui cambiamenti climatici nelle Alpi (2009)

11 La Gli Organi della Convenzione delle Alpi La Conferenza dei Ministri (Conferenza delle Alpi) Il Comitato Permanente I Gruppi di Lavoro e le Piattaforme Il Gruppo di Verifica Il Segretariato Permanente La Presidenza di turno e le Parti Contraenti Gli Osservatori Il Depositario

12 I Gruppi di Lavoro e le Piattaforme Il Comitato Permanente della Convenzione delle Alpi può decidere di farsi supportare per questioni tecnico/scientifiche da: Gruppi di Lavoro/ Piattaforme Gruppi di Lavoro (GdL) e Piattaforme (PF) operano secondo il regolamento del Comitato Permanente, se non regolate diversamente Nei GdL e nelle PF si sviluppano concretamente la cooperazione transfrontaliera, lo scambio di esperienze e la ricerca di soluzioni condivise e di buone pratiche, la realizzazione di strumenti di supporto alle decisioni politiche, che sono base fondamentale del lavoro della Convenzione delle Alpi

13 Gruppi di Lavoro e Piattaforme GdL Trasporti GdL UNESCO GdL Grandi Predatori (WISO) GdL Strategia Macroregionale Alpina GdL Agricoltura di Montagna GdL Foreste Montane GdL redazione RSA V sulla Demografia e l Occupazione Piattaforma Pericoli Naturali (PLANALP) Piattaforma Reti Ecologiche Piattaforma Gestione delle Risorse Idriche Piattaforma Energia Gruppo di Verifica

14 Il problema del coordinamento Convenzione delle Alpi: TEMI (Art. 2, Protocolli, Dichiarazioni dei Ministri, MAP, SAP, Piani d'azione) Sviluppo delle finalità della Convenzione Attuazione della Convenzione e dei Protocolli sul territorio Fondi regionali e locali Fondi Nazionali Fondi comunitari (Programmi e Progetti Leggi di ratifica della Convenzione (l. 403/99) e dei Protocolli (l. 53/2012)

15

16 Alpine Space Programme e attuazione della Convenzione delle Alpi Collegamento funzionale pianura montagna riconosciuto in Convenzione delle Alpi e in altre sedi internazionali (v. Dichiarazione finale Rio+20) Esperienze di cooperazione progetti e organi della Convenzione delle Alpi Tematiche principalmente interessate ed esempi di progetti Alcune occasioni perse?

17 Progetto Attività Convenzione delle Alpi Tematiche affrontate C3Alps Piano azione clima Adattamento ai cambiamenti climatici ClimChAlp PLANALP Pericoli naturali AdaptAlp PLANALP Pericoli naturali MANFRED GdL Foreste Montane Impatti e adattamento ai cambiamenti climatici nelle foreste alpine AlpfFirs GdL Foreste Montane Impatti e adattamento ai cambiamenti climatici nelle foreste alpine AlpStar Piano azione clima Riduzione emissioni CO2 / Neutralità climatica CLISP Piano azione clima Adattamento ai cambiamenti climatici Strategie di adattamento ai cc in regioni pilota Strumenti per la pianificazione e i cc

18 Progetto Attività Convenzione delle Alpi Tematiche affrontate AlpWaterScarce Demochange PLANALP Piattaforma Acqua Piano azione clima V Relazione sullo stato delle Alpi GdL Demografia e Occupazione AlpFRail I Relazione sullo stato delle Alpi Trasporti Creazione di sistemi locali di early warning Gestione della risorsa idrica nel breve e lungoperiodo Effetti dei cambiamenti climatici Cambiamenti demografici e politiche di pianificazione e sviluppo locale Relazioni ferroviarie transalpine analisi di funzionalità e studi Alpchek I e II GdL Trasporti Analisi e modelli di traffico Studi ambientali Transitects GdL Trasporti Monitraf GdL Trasporti Monitoraggio traffico Valichi alpini Corridoi transalpini TransafeAlp GdL Trasporti Sicurezza infrastrutture viarie

19 CLIMA

20 Primo grande progetto comprensivo dedicato ai cambiamenti climatici e ai loro effetti nella regione alpina Ampia partecipazione istituzionale (governi nazionali e regionali, enti competenti, istituzioni scientifiche...) Importanti risultati di analisi climatologica e per settore ambientale Riconoscimento della centralità dell'adattamento e delle peculiarità della regione alpina Sviluppo successivo di progetti di approfondimento su singole tematiche analizzate in ClimChAlp

21 Impatto dei cambiamenti climatici sul territorio e loro rilievo a fini di pianificazione del territorio e scelte urbanistiche Analisi comparata degli strumenti di pianificazione, urbanistici e altri per definire la loro idoneità a gestire il territorio in caso di cambiamenti climatici Focus su settori specifici e costruzione di strategie Confronto internazionale con esperienze al di fuori della regione alpina Impatto dei cambiamenti climatici sul turismo alpino Focus su sport invernali e modello tradizionale del turismo alpino Dibattito e confronto con stakeholder a vari livelli (amministrazioni locali, enti di ricerca, operatori turistici, etc.) Sviluppo di strumenti e strategie per l'adattamento del settore Risultato di sinergie con temi centrali per il Comitato Permanente

22 TRASPORTI

23 I dati elaborati da AlpFRail hanno costituito la base per la prima Relazione sullo Stato delle Alpi (RSA 1), coordinata dal Segretariato Permanente della Convenzione delle Alpi e realizzata dalle delegazioni alpine nel Il progetto AlpFrail é stato seguito da TRANSITECTS, progetto follow-up Risultati conseguiti: sviluppo di 17 nuove relazioni ferroviarie fra Germania, Austria, Italia e Slovenia; miglioramento della funzionalità degli interporti attraverso la stipula di accordi di collaborazione trasnazionali, fra enti e organizzazioni portuali; applicazione di un nuovo modello di valutazione ambientale per la stima della riduzione delle emissioni inquinanti rispetto al trasporto su strada; realizzazione di analisi tecniche, socioeconomiche e di mercato sul trasporto merci transalpino volte ad una riorganizzazione sostenibile della logistica dell area alpina

24 Risultati conseguiti: creazione di un sistema informativo aperto e capace di dialogare e ricevere dati da differenti strumenti per il monitoraggio del traffico su strada, all'interno dello Spazio Alpino, in grado di produrre informazioni di alto livello utili alla gestione del territorio e dell'ambiente nelle regioni alpine. Tutte le diverse tipologie di traffico sono prese in considerazione (lunga distanza, locale, pendolare, turistico e di merci) sei azioni pilota per il test di nuove tecnologie; rappresentazioni del trend di traffico nelle diverse aree pilota; analisi comparative fra le emissioni inquinanti monitorate a livello locale ed i risultati delle simulazioni ambientali; I progetti AlpCheck 1-2 hanno fatto da background per gli studi sulla mobilità urbana e interurbana alpina, nell ambito delle attività condotte dal Gruppo di Lavoro Trasporti della Convenzione delle Alpi.

25 Monitraf, imonitraf! e TranSAFE Alp, pur se differenti per scopi ed ambiti territoriali, hanno prodotto contributi importanti per il monitoraggio degli effetti del traffico stradale nello Spazio Alpino e in materia di sicurezza stradale. Quest ultimo é certamente un tema sensibile e di grande attualità, in ragione dell elevato numero di tunnel, viadotti e sezioni ad alto rischio che caratterizzano l arco alpino: TranSafe-Alp é stato protagonista nel corso del workshop sulla sicurezza stradale legata ai pericoli naturali, organizzato a St. Vincent il 15/10/2013, nell ambito delle attività della Presidenza Italiana della Convenzione delle Alpi.

26 L idea progettuale AlpInfoNet é stata sviluppata dal Gruppo di Lavoro Trasporti della Convenzione delle Alpi, coordinato dalla Presidenza francese e composto dalle delegazioni di Austria, Germania, Italia, Slovenia e Svizzera. Oggi soltanto poco meno del 10% dei turisti utilizza mezzi di trasporto pubblico per giungere nelle Alpi. Il GdL Trasporti della Convenzione delle Alpi ha individuato nella mancanza di informazioni relative alla mobilità sostenibile un elemento chiave dell eccessivo uso del trasporto motorizzato privato. Gli utenti hanno bisogno di informazioni affidabili relative all intero percorso, anche a livello transnazionale. Il principale obiettivo del progetto è di fornire, sia ai turisti sia ai residenti, informazioni chiare ed accessibili sulle modalità di trasporto maggiormente rispettose dell ambiente. L o scopo è quello di aumentare l utilizzo del trasporto pubblico nelle regioni alpine, favorendo così una riduzione degli impatti negativi sull ambiente.

27 Analisi di un tema comune alle due Convenzioni (Alpi e Carpazi) Natura cross-settoriale Sviluppo di strumenti di decision making locale e soluzioni Supporto alle attivitá di policy di gruppi di lavoro e piattaforme delle due Convenzioni

28 DEMOGRAFIA

29 Mirato a migliorare la comprensione degli impatti passati, attuali e futuri legati al cambiamento demografico nelle zone di montagna Promuove un confronto tra competenze eterogenee ricavate dalle esperienze di responsabili della pianificazione e programmazione territoriale, di esperti di sviluppo locale, di rappresentanti delle amministrazioni locali, di studenti nel campo della programmazione, dell economia, del lavoro sociale e della geografia Rete transnazionale di scambio di risultati a tutti i livelli di programmazione, al fine di migliorare tanto la pianificazione territoriale quanto lo sviluppo locale Fornisce contributo in sede di forum ai lavori del GdL Demografia e Occupazione e alla Quinta Relazione sullo stato delle Alpi (RSA5)

30 FORESTE

31 Analisi di impatti e strategie di adattamento nelle foreste alpine di fronte ai cambiamenti climatici Progetto in attuazione del Protocollo Foreste montane Contributo alla banca dati SOIA Miglioramento delle azioni di prevenzione degli incendi nell arco alpino, tenendo conto anche dell effetto del cambiamento climatico Creazione di un sistema di allerta comune

32 CARPAZI

33 Supporto alle attività di ricerca e istituzionali della Convenzione dei Carpazi Base per i tavoli di lavoro e WG della Convenzione dei Carpazi Produzione di basi tecnico-scientifiche per discussione tra Parti contraenti Ruolo del Segretariato ad interim della Convenzione dei Carpazi (UNEP-Vienna)

34 Bioregio Carpathians Supporto alla costruzione di rete / connettività ecologica nei Carpazi Coordinamento aree protette regionali Studio sulle barriere naturali, legali, sociali ed economiche alla connettività ecologica Gestione integrata delle risorse naturali per lo sviluppo sostenibile regionale Collaborazione stretta con la Convenzione dei Carpazi a livello di policy

35 CONCLUSIONI (I) Forte potenziale di cooperazione tra Convenzione delle Alpi e Programma Spazio Alpino Riconoscimento della relazione montagna centri urbani zone pianeggianti Importanti esperienze e sinergie in diversi ambiti tematici: ad es. clima, energia, trasporti, foreste, pianificazione territoriale, cambiamenti demografici, ecc.

36 CONCLUSIONI (II) Alcune proposte progettuali non approvate: una perdita per il territorio alpino e la Convenzione delle Alpi? Ricercare sinergie e dialogo per costruzione di obiettivi e progetti condivisi nell'interesse del territorio alpino e in attuazione di leggi nazionali e direttive comunitarie Prospettive per il processo di costruzione di una strategia macroregionale per la regione alpina: riconoscimento dell'esperienza della Convenzione delle Alpi e instaurazione di un dialogo aperto

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