A.S. 2008/2009 INTERCULTURA 10 febbraio 01 giugno 2009

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1 A.S. 2008/2009 INTERCULTURA 10 febbraio 01 giugno 2009 Corso di alfabetizzazione di lingua italiana per donne immigrate adulte del Marocco Confronti tra il Marocco e l Italia su festività e tradizioni.

2 A Latiano è presente una numerosa comunità formata da famiglie immigrate, per la maggior parte provenienti dal Marocco, nelle quali sono presenti molte donne, prevalentemente casalinghe, che vivono particolari situazioni di disagio, anche a causa di difficoltà comunicative per la mancata conoscenza della lingua italiana.

3 Per una migliore integrazione culturale e sociale di queste donne presenti nel nostro territorio si è stipulata una convenzione tra: -Il Centro Territoriale Permanente c/o la Scuola Secondaria di Primo Grado Salvemini Virgilio di Brindisi -La Scuola Primaria Errico Latiano -L Assessorato ai Servizi Sociali della Provincia di Brindisi -L Associazione Indipendente Donne Audaci Aida Brindisi

4 La convenzione è stata finalizzata alla realizzazione di corsi di alfabetizzazione di lingua italiana, per l acquisizione di competenze comunicative di tipo funzionale legate alla vita quotidiana e a confronti di tradizioni tra il Marocco e l Italia. Le attività sono state svolte dall insegnante Adriana Voglino del Centro Territoriale Permanente di Brindisi, con la collaborazione della mediatrice linguistica culturale di madrelingua araba Sig.ra Malika El Mabrouk El Alaoui presso la Scuola Primaria Errico di Latiano.

5 PROGETTO DI ACCOGLIENZA Nella fase dell accoglienza: si sono rilevate le capacità iniziali e i bisogni dell apprendimento; si è favorita la relazionalità, la socializzazione, l integrazione nel tessuto del territorio locale; si è promosso l apprendimento della nuova lingua per comunicare nelle diverse situazioni.

6 Nell anno scolastico 2006/2007 si era già lavorato con un gruppo di donne del Marocco residenti a Latiano; il corso ha avuto molto successo anche perché le signore abituate sempre a casa ad accudire marito e figli, hanno avuto la possibilità di ben integrarsi culturalmente e socialmente. Queste donne hanno consolidato le competenze linguistiche che avevano già acquisite. Le nuove iscritte, motivate dall esperienza scolastica, hanno seguito con interesse le attività proposte, in particolare coloro che non erano mai andate a scuola nel loro paese. La presenza della mediatrice di madrelingua araba, affiancata dall insegnante di scuola primaria ha contribuito a creare un clima sereno di comunicazione reale. Le prime nozioni della nostra lingua sono state apprese in maniera semplice attivando le quattro abilità di base: ascoltare, leggere, parlare, scrivere. I moduli hanno riguardato argomenti utili nella vita di tutti i giorni : scrittura dei propri dati anagrafici con compilazione di moduli, la lista della spesa, riferimenti spaziotemporali, i numeri, le azioni. La riflessione linguistica è stata sempre effettuata in un contesto comunicativo attraverso l ascolto, la lettura, la scrittura di parole, frasi, brevi e semplici testi.

7 Festeggiamenti in occasione della nascita del Profeta Maometto c/o la Scuola Errico di Latiano. 12 marzo 2009 Abbiamo conosciuto usi, costumi, tradizioni, la musica del Marocco, abbiamo condiviso il rito del tè, la degustazione di piatti tipici, indossato costumi tipici, abbiamo sperimentato l uso dell hennè per dipingere le mani. Ecco alcuni momenti passati insieme:

8 KAFTAN E' un abito tradizionale da donna. un vestito lungo con 2 pezzi, un primo poi un secondo che si mette sul primo. Molto spesso è confezionato su misura. Infatti perché vada a pennello alla donna chi lo indossa, le Marocchine comprano il tessuto a loro piacimento, poi lo danno al loro sarto per fargli un Kaftan. I modelli sono tantissimi quindi ogni donna può scegliere un Kaftan che le piace. Si porta soprattutto nelle feste di matrimonio con delle cinture speciali, vanno chiamate 'MDAMMA', spesso sono cinture d'oro. ma ci sono altre cinture più semplici e poi ogni donna si veste secondo la sua 'borsa'. Il tessuto può essere di seta o altro...bisogna sapere che un Kaftan non si fa con un qualsiasi tessuto, ma ci sono tessuti speciali. LA GIELLABA E' un altro vestito da donna lungo con un cappuccio, c'è la Giellaba che si porta per andare a fare la spesa, allora si puo' uscire anche con un pigiama sotto, questa è una GIELLABA semplice e il tessuto non è molto caro. C'è anche la GIELLABA molto elegante che si porta con un foulard, scarpe e borsetta, tutto intonato alla GIELLABA.

9 Alcuni momenti della festa con la presenza delle insegnanti

10 EL MUOLUD, si festeggia il giorno della nascita di Mouhamed (Maometto):in ogni famiglia viene preparato un piatto tipico, el Asida,, gli ingredienti cambiano tra città e campagna e tra famiglie povere e ricche, comunque ricco di semola e miele. Mentre il cous cous è il piatto principale della cena, che si consuma nella casa del più anziano della famiglia, insieme all immancabile tèt alla menta. I bambini ricevono dei doni e partecipano al pranzo familiare e alla preghiera.

11 COUSCOUS: in famiglia é il pranzo tradizionale del venerdi.. Si possono preparare infinite varianti di couscous, varia a seconda della regione e della creatività della cuoca. Per mangiare il couscous non si usano le posate, ma le dita, secondo la tradizione del Marocco.

12 Dolci e tè alla menta preparati dalle partecipanti al corso

13 Tè alla menta e bat- bot

14 Tè alla menta Ingredienti acqua bollente 1 cucchiaio e ½ di tè verde una manciata di menta fresca 3 cucchiai di zucchero Preparazione: Sciacqua la teiera con un po' d'acqua bollente. Versa il tè nella teiera. Versa sul tè un bicchiere d'acqua bollente. Sciacqua rapidamente il tè e butta via l'acqua. Stai attento a non "perdere" il tè Aggiungi lo zucchero e la menta. Versa adesso sul composto l'acqua bollente per riempire la teiera. Attento però a versare l'acqua da un'altezza di 30 cm.- questo è molto importante perché permette all'acqua di "assorbire" ossigeno mentre riempie la teiera. Lascia riposare per 5/8 minuti e poi versa nei bicchierini sempre da una altezza di 30 cm. Per una fragranza diversa puoi aggiungere alla fine una goccia di acqua di rose, oppure di acqua di fiori d'arancio oppure... un pezzetto di buccia di mandarino!

15 IL RITO DELL HENNE Le piccole foglie di henné (una varietà di sedano), seccate e trattate con del succo di limon e acqua calda producono una materia untuosa dove il colore può essere intensificato aggiungendo altri ingredienti: segreto custodito gelosamente da ogni tatuatrice. Da secoli, la cerimonia di posa dell henné é festeggiato dalle donne marocchine. Questa piccola festa dà luogo ad inviti ai parenti, agli amici e, durante il lavoro, si offrono té e pasticcini agli invitati. Il rituale é accompagnato da canti, da poesie e tanta musica, secondo la tradizione: un reale piacere che distende gli animi.

16 Il rito dell hennè effettuato da Fatima

17 La danza del ventre effettuata durante la festa con la partecipazione dei bambini della Scuola Primaria

18 Le radici della danza del ventre appartengono a più culture e sono antichissime. La diffusione di questa danza rituale si dovette all espansione dell impero Ottomano( XIV-XX secolo): fu infatti in questo periodo che cominciò ad essere conosciuta nei vari territori sottoposti al potere dei sultani La danza del ventre divenne patrimonio culturale di nazioni come l Algeria, l Egitto, il Marocco, la Turchia.,assumendo ogni volta uno specifico stile.. Nel suo lungo cammino si allontanò però dalla forma originaria di rito propiziatorio e religioso, tramutandosi in pura forma di intrattenimento. Simbolo di questo nuovo corso furono senza dubbio gli harem, dove venivano portate le danzatrici più belle e sensuali. Oggi questa danza è di moda in tutto l Occidente.

19 FESTA INTERCULTURALE A conclusione delle attività didattiche, abbiamo organizzato una Giornata di Festa insieme 01 giugno 2009

20 Oltre alla lingua, alle tradizioni, alla religione nessun altro elemento ha un valore così evocativo come il cibo. Più che un abitudine, mangiare pietanze tipiche del paese d origine significa rivitalizzare nella memoria luoghi, ricordi e profumi. Il cibo assume un ruolo importante di mediatore di relazioni umane tra persone provenienti da mondi diversi. Sono stati preparati e degustati piatti arabi e italiani, un modo per accogliere e coinvolgere le nostre corsiste e far sentire loro meno distanti dalla loro terra.

21 Finalmente queste donne hanno avuto la possibilità di firmare i primi documenti per stare in Italia con il proprio nome e cognome. Speriamo che in futuro possano scrivere e leggere il loro diario.

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