Schema proposto STORYTELLING TECNICA APERTURA/CHIUSURA CREARE UN VIDEO DI APERTURA SCEGLIERE UN METODO DI ANALISI MODALITÀ DI DEBRIEF (GOAL SETTING)
|
|
- Enzo Bassi
- 4 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Schema proposto STORYTELLING TECNICA APERTURA/CHIUSURA CREARE UN VIDEO DI APERTURA SCEGLIERE UN METODO DI ANALISI MODALITÀ DI DEBRIEF (GOAL SETTING)
2 STORYTELLING Raccontare qualcosa che è successa al soggetto relatore cercando di far immedesimare chi ascolta
3 TECNICA DI APERTURA/CHIUSURA Battuta (ice breaking); Benefici e Malefici; Domande; Citazione; Numeri sorprendenti; Visione d insieme; Supporti didattici, audiovisivo; Oggetto misterioso; Metafore ed aneddoti.
4 CREARE UN VIDEO di apertura di 5-8 minuti al massimo
5 METODO DI ANALISI DELLA TEMATICA Metodo induttivo (dal livello generale al particolare: per esempio creare un programma di lavoro realizzare delle slide per la lezione frontale (hai una classe di 20 bambini con problematiche differenti. È la prima volta o hai già lavorato?)
6 METODO DI ANALISI DELLA TEMATICA Metodo deduttivo (dal livello particolare al generale): per esempio porre una domanda che riguarda un problema comune da analizzare come esercizio fare un debrief trovare possibili soluzioni. Metodo misto/integrato (deduttivo induttivo deduttivo): per esempio porre il problema ottenere le possibili soluzioni al problema creare delle slide con le possibili soluzioni usando uno schema fare un debrief.
7 MODALITÀ DI DEBRIEF (GOAL SETTING) 1. Cosa ti aspetti da questa lezione? 2. Sarai soddisfatto se accade cosa? 3. Come misurerai il risultato? 4. Quale sarà la prima cosa che farai quando avrai raggiunto il tuo risultato?
8 può essere definita come un processo di durata più o meno lunga, tra due o più attori (singoli o collettivi), che orientano reciprocamente il proprio agire l uno verso l altro influenzando così le motivazioni e lo svolgimento di tale agire e producendo effetti di associazione più o meno intensi (Treccani).
9 La vita sociale, in passato, era caratterizzata da interazioni di tipo faccia a faccia, per cui attraverso le norme e le aspettative culturali si creavano i rapporti con gli altri membri della famiglia, con gli amici, i colleghi, gli estranei.
10 Gli esseri umani hanno creato le lingue, realizzano immagini, utilizzano i gesti, quindi hanno formulato un linguaggio per interagire con gli altri membri della società.
11 Senza un terreno comune di un significato condiviso, l interazione sociale diventa frustrante, inefficiente e a volte allarmante. Vi rendete conto per la prima volta di quanto sia importante il linguaggio.
12 Anche quando il linguaggio è condiviso, esistono parole o espressioni che non sono comprese da tutti poiché appartengono ad un periodo storico, Paese, gruppo o subcultura. Quindi il linguaggio è solo un esempio di come un interpretazione condivisa faciliti l interazione sociale.
13 Un interazione di successo richiede che ogni persona assuma la prospettiva dell altra per giungere ad un interpretazione comune.
14 Quando interagiamo con gli estranei, gli elementi condivisi della cultura costituiscono un terreno comune che facilita le interazioni di routine. Per esempio acquisto in un negozio di computer.
15 Le interazioni mancate possono avere conseguenze ben più gravi!
16 Per un interazione sociale di successo si richiede un interpretazione condivisa della realtà sociale. L interazione prende forma anche attraverso status sociali e ruoli, che sono parte di quel collante che unisce un individuo ad un altro, nonché ai modelli di comportamento che costituiscono la struttura sociale.
17 Lo status sociale (o categoria di status) è la posizione che un individuo può occupare all interno di un sistema sociale (es. figlia, studente, amica).
18 Il ruolo sociale consiste nell insieme dei comportamenti attesi che si associano a particolari status (es. in quanto studenti ci si aspetta che frequentiate le lezioni, partecipiate alle attività universitarie, facciate gli esami ecc.).
19 Possono verificarsi conflitti: inter-ruoli, quando le aspettative associate a ruoli diversi si scontrano (es. conciliare lavoro e famiglia); intra-ruoli, quando le aspettative associate ad un singolo ruolo sono in contrasto tra loro (es. i docenti hanno una doppia responsabilità: aiutare i propri studenti ma anche valutarli).
20 Gli status e i ruoli collegano gli individui a gruppi e istituzioni più ampi, contribuendo a creare la struttura sociale, cioè l insieme dei modelli comportamentali ricorrenti nella vita sociale, a qualsiasi livello: micro, macro emeso(interazione tra i vari livelli).
21 Ricordiamo che l interazione sociale determina la costruzione del Sé di un individuo (Mead)!
Italiano Lingua Seconda IV classe scuola primaria
Italiano Lingua Seconda IV classe scuola primaria Traguardi di sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria L alunno, l alunna sa (1) comprendere dialoghi che si riferiscono alla vita di
DettagliGOAL SETTING DEL CORSO
GOAL SETTING DEL CORSO 1. COSA TI ASPETTI DA QUESTO CORSO? 2. SARAI SODDISFATTO SE ACCADE COSA? 3. COME MISURERAI IL TUO SUCCESSO? 4. QUALE SARÀ LA PRIMA AZIONE CHE FARAI UNA VOLTA RAGGIUNTO IL TUO RISULTATO?
DettagliLezioni di italiano online
Lezioni di italiano online Guida pratica su come utilizzare con successo alcune piattaforme per l'insegnamento Webinar Casa delle Lingue 11 aprile 2019 Giada Licastro Cos è una piattaforma per l insegnamento
DettagliItaliano Lingua Seconda V classe scuola primaria
Italiano Lingua Seconda V classe scuola primaria Traguardi di sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria L alunno, l alunna sa (1) comprendere semplici dialoghi che si riferiscono alla
DettagliIl pluralismo teorico della sociologia
Il funzionalismo Il pluralismo teorico della sociologia Teoria sociale Insieme di principi e affermazioni che spiegano il rapporto tra i fenomeni sociali. Comprendere la teoria Una teoria non è soltanto
DettagliPROGETTO - Piano d'azione I.C. - LANZO T.SE
PROGETTO - Piano d'azione I.C. - LANZO T.SE TOIC82600G VIA VITTORIO VENETO 2 Torino (TO) Piano di Azione - I.C. - LANZO T.SE - pag. 1 In quali aree o in quali aspetti ti senti forte come Scuola/Istituto
DettagliCapitale sociale e autogoverno
Capitale sociale e autogoverno Carlo Borzaga e Jacopo Sforzi Trento, 8 luglio 2017 Capitale Sociale Il capitale sociale è un concetto multidimensionaleed è per sua natura legato a qualcosa di estremamente
DettagliMODELLO DI PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE
MODELLO DI PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE ISTITUTO S. CECCATO ANNO SCOLASTICO 2017/18 INDIRIZZO PROFESSIONALE (servizi commerciali) CLASSE: 4 AC DISCIPLINA: MATEMATICA DOCENTE: D ANTUONO QUADRO ORARIO (N.
DettagliItaliano Lingua Seconda II classe scuola primaria
Italiano Lingua Seconda II classe scuola primaria Traguardi di sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria L alunno, l alunna sa (1) comprendere semplici dialoghi che si riferiscono alla
DettagliINTRODUZIONE ALLA STRUTTURA SOCIALE
INTRODUZIONE ALLA STRUTTURA SOCIALE Chiamiamo struttura sociale l ambiente sociale, articolato a livelli diversi, entro il quale i soggetti vivono e interagiscono. I soggetti vedono la struttura sociale
DettagliUniversità degli Studi di Enna Kore Facoltà di Scienze dell Uomo e della Società
Anno Accademico 2017 2018 A.A. Settore Scientifico Disciplinare CFU Insegnamento Ore di aula Mutuazione 2017/18 SPSP/12 SOCIOLOGIA DEL DIRITTO, DELLA DEVIANZA E MUTAMENTO SOCIALE 6 SOCIOLOGIA DELLA DEVIANZA
DettagliAnno accademico 2017/2018 ORGANIZZAZIONE FORMATIVA IV ANNO
Anno accademico 2017/2018 ORGANIZZAZIONE FORMATIVA IV ANNO SOMMARIO ORGANIZZAZIONE FORMATIVA Oggetto e tipologia del tirocinio Monte ore Finalità e obiettivi Articolazione del percorso formativo Piano
DettagliUniversità degli Studi di Enna Kore Facoltà di Scienze Economiche e Giuridiche
Università degli Studi di Enna Kore Facoltà di Scienze Economiche e Giuridiche Anno Accademico 2016 2017 A.A. Settore Scientifico Disciplinare CFU Insegnamento Ore di aula Mutuazione 2016/17 SECS-P/02
DettagliUniversità degli Studi di Enna Kore Facoltà di Scienze Economiche e Giuridiche
Università degli Studi di Enna Kore Facoltà di Scienze Economiche e Giuridiche Anno Accademico 2017 2018 A.A. Settore Scientifico Disciplinare CFU Insegnamento Ore di aula Mutuazione 2017/18 SECS-P/02
DettagliMODELLO DI PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE
MODELLO DI PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE ISTITUTO IIS Silvio Ceccato ANNO SCOLASTICO 2017/18 INDIRIZZO ITC CLASSE quarta SEZIONE B RIM DISCIPLINA TEDESCO DOCENTE CERCHIARO ANNAMARIA QUADRO ORARIO 3 ore settimanali
DettagliIL TUTORING. 3 TIPOLOGIE (a seconda dell età) Esempi: dettato con studenti dislessici risoluzione di addizioni divisione a due cifre
IL TUTORING 1 CARATTERISTICHE Prevede il coinvolgimento di allievi in funzione di tutor per favorire l apprendimento dei bambini con o senza disabilità 2 BENEFICI PER L ALUNNO CON DIFFICOLTA - approccio
DettagliUniversità degli Studi di Enna Kore Facoltà di Scienze Economiche e Giuridiche Anno Accademico
Università degli Studi di Enna Kore Facoltà di Scienze Economiche e Giuridiche Anno Accademico 2015 2016 A.A. Settore Scientifico Disciplinare CFU Insegnamento Ore di aula Mutuazione 2015/16 SECS-P/02
DettagliUniversità degli Studi di Enna Kore Facoltà di Scienze Economiche e Giuridiche
Università degli Studi di Enna Kore Facoltà di Scienze Economiche e Giuridiche Anno Accademico 2016 2017 A.A. Settore Scientifico Disciplinare CFU Insegnamento Ore di aula Mutuazione 2016/17 SECS-P/02
DettagliL interazione sociale. Roberto Pedersini
L interazione sociale Roberto Pedersini Azione, relazione, interazione sociale Secondo Weber, per azione sociale si deve [ ] intendere un agire che sia riferito secondo il suo senso, intenzionato dall
DettagliCorso di pedagogia generale (A-L) a.a Rosita Deluigi Ricevimento: martedì 9-11 Stanza 315
+ Corso di pedagogia generale (A-L) a.a. 2018-2019 Rosita Deluigi rosita.deluigi@unimc.it Ricevimento: martedì 9-11 Stanza 315 + Obiettivi del corso n Il corso si prefigge di analizzare i significati della
DettagliCLIL: syllabus di competenze del docente per la scuola primaria. Graziano Serragiotto Università Ca Foscari di Venezia
CLIL: syllabus di competenze del docente per la scuola primaria Graziano Serragiotto Università Ca Foscari di Venezia Premesse Con l intento di supportare la definizione, allora in corso, del Piano straordinario
DettagliSTRUTTURA UDA U.D.A. 3. Classe IV A PRESENTAZIONE. Alunni della classe quarta (secondo biennio) del settore Manutenzione e Assistenza Tecnica.
STRUTTURA UDA UNITÀ DIDATTICA di APPRENDIMENTO di TECNOLOGIE ELETTRICO-ELETTRONICHE E APPLICAZIONI U.D.A. 3 Classe IV A.S. 2015/2016 TITOLO: AMPLIFICATORE OPERAZIONALI MICROPROCESSORI COD. TEEA IV 03/05
DettagliISTITUTO D ISTRUZIONE SUPERIORE G.CENA SEZIONE TECNICA ANNO SCOLASTICO 2018/2019 PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE DIPARTIMENTALE DI INFORMATICA DOCENTI
I.I.S. G. CENA ISTITUTO D ISTRUZIONE SUPERIORE G.CENA SEZIONE TECNICA ANNO SCOLASTICO 2018/2019 PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE DIPARTIMENTALE DI INFORMATICA DOCENTI Nespolo Donatella, Ravasenga Paola CLASSE
DettagliMODELLO DI PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE
MODELLO DI PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE ISTITUTO S. CECCATO ANNO SCOLASTICO 2017/18 INDIRIZZO TECNICO TECNOLOGICO (meccanica e meccatronica) CLASSE: 4 BM DISCIPLINA: MATEMATICA DOCENTE: D ANTUONO QUADRO
DettagliTreccani Scuola La nuova scuola è online
Treccani Scuola La nuova scuola è online 1 Risorse digitali Treccani o di enti partner La nuova frontiera della didattica Treccani Scuola offre agli insegnanti e agli studenti un sistema integrato di strumenti
DettagliIstituto Comprensivo Don Milani Dorso. San Giorgio a Cremano (Na) UNITA di APPRENDIMENTO
San Giorgio a Cremano (Na) UNITA di APPRENDIMENTO Insieme per la dislessia! UNITA di APPRENDIMENTO DENOMINAZIONE INSIEME PER la DISLESSIA! PRODOTTI Creazione libro multimediale (e-book): foto. Video, registrazioni
DettagliMATERIA: Lingua comunitaria 2 Tedesco PROGRAMMA DIDATTICO 2017/2018
MATERIA: Lingua comunitaria 2 Tedesco PROGRAMMA DIDATTICO 2017/2018 DOCENTI: Prof. Fait Antonia Prof. Brida Rossella Prof. Ricci Ilaria Prof. Rizzi Arianno CLASSI: Prime e seconde LINGUA COMUNITARIA 2
DettagliL ORGANIZZAZIONE identità autonomia competenza cittadinanza identità autonomia competenza
L ORGANIZZAZIONE La scuola dell infanzia vede il bambino in un processo di continua interazione con i pari, gli adulti e la cultura. A tale proposito l organizzazione si propone di promuovere la formazione
DettagliPROGRAMMAZIONE DIDATTICA
CLASSE:4 LICEO SCIENZE UMANE DOCENTE: BENEDETTA TIBALDI MATERIA: MATEMATICA ASSE CULTURALE MATEMATICO PROGRAMMAZIONE DIDATTICA competenze chiave competenze base abilità conoscenze Competenze digitali.
DettagliCome nascono le domande di ricerca?
Come nascono le domande di ricerca? Domande Perché gli studenti italiani sottovalutano le facoltà umanistiche Come influisce nella scelta dell individuo e nell andamento sociale la presenza di facoltà
DettagliLivello A2 (Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue)
Livello A2 (Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue) Comprendere frasi isolate ed espressioni di uso frequente relative ad ambiti di immediata rilevanza (ad es. informazioni di base sulla persona
DettagliSCUOLA S. CATERINA DA SIENA PARITARIA SECONDARIA DI PRIMO GRADO ANNO SCOLASTICO 2015/2016
SCUOLA S. CATERINA DA SIENA PARITARIA SECONDARIA DI PRIMO GRADO ANNO SCOLASTICO 2015/2016 MATERIA: Musica Classe: I A e B Docente: Renata Mocci Traguardi: 1. L alunno partecipa in modo attivo alla realizzazione
DettagliLesson Study. La comprensione del testo del problema di matematica. Progetto di Tirocinio quinto anno Margherita Ugolotti mat.
Lesson Study La comprensione del testo del problema di matematica Progetto di Tirocinio quinto anno Margherita Ugolotti mat. 74790 Perché è stato svolto? Identificare gli ostacoli alla comprensione dovuti
DettagliIL CUORE DEI NUOVI MEDIA: DIGITALIZZAZIONE E INTERFACCIA
IL CUORE DEI NUOVI MEDIA: DIGITALIZZAZIONE E INTERFACCIA Anno accademico 2017/2018 Psicologia della Comunicazione Prof.ssa Serino Dodicesima Lezione Dodicesima lezione: Nuovi media Sommario 1. Definizione
DettagliCorso di Laurea in Economia Aziendale e Management (triennale classe L-18)
Insegnamento Livello e corso di studio Settore scientifico disciplinare (SSD) ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE Corso di Laurea in Economia Aziendale e Management (triennale classe L-18) SECS-P/08 Anno
DettagliItaliano Lingua Seconda IV classe Scuola primaria
Italiano Lingua Seconda IV classe Scuola primaria Traguardi di sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria L alunno, l alunna sa (1) comprendere semplici dialoghi che si riferiscono alla
DettagliPROGRAMMA. SERVIZIO CIVILE NAZIONALE corsi di AGGIORNAMENTO per
PROGRAMMA SERVIZIO CIVILE NAZIONALE corsi di AGGIORNAMENTO per Operatori Locali di Progetto, Esperti di monitoraggio, Selettori, RLEA, Formatori Attività L attività di formazione per gli operatori di servizio
DettagliUn cane per amico: chi educa chi a scuola di Cinofilia Corso di educazione cinofilo-sportiva rivolto agli studenti
Denominazione Progetto Un cane per amico: chi educa chi a scuola di Cinofilia Corso di educazione cinofilo-sportiva rivolto agli studenti Organismi proponenti FIDASC Nazionale Descrizione progetto La FIDASC,
DettagliMODELLO DI PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE
MODELLO DI PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE ISTITUTO S. CECCATO ANNO SCOLASTICO 2017/18 INDIRIZZO TECNICO TECNLOGICO (informatica) CLASSE: 1 BI DISCIPLINA: MATEMATICA DOCENTE: D ANTUONO QUADRO ORARIO (N. ore
DettagliRisparmia tempo. Utilizza Macmillan English Campus.
Risparmia tempo. Utilizza Macmillan English Campus. Macmillan English Campus vi da il benvenuto La versione potenziata e completamente compatibile con tutti gli strumenti portatili della piattaforma Macmillan
DettagliSCHEMA DI PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE. Anno scolastico 2017//2018
SCHEMA DI PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE Anno scolastico 2017//2018 Istituto Docente Materia Classe Gesù - Maria Piccioni Stefania Educazione Musicale 3^ sez. A B C Numero di studenti 23 27 19 1. COMPETENZE
DettagliLingua comunitaria 1 Inglese (BIENNIO)
MATERIA: Lingua comunitaria 1 Inglese (BIENNIO) L insegnamento concorre al termine del percorso triennale a mettere lo studente in grado di: sviluppare la capacità di ascolto, di dialogo e di confronto,
DettagliUniversità Roma Tre Facoltà di Scienze della formazione Corso di laurea in Servizio Sociale e Sociologia L.39 A.A
Università Roma Tre Facoltà di Scienze della formazione Corso di laurea in Servizio Sociale e Sociologia L.39 A.A. 2015-2016 7 novembre 2015 Presentazione del Laboratorio di tirocinio Docenti: Alessandra
DettagliPNL, un decalogo per la gestione efficace dell aula
SEMINARIO DI SVILUPPO PROFESSIONALE DEI FORMATORI IPAF 2016 PNL, un decalogo per la gestione efficace dell aula Pier Angelo Cantù Bologna, 21 Gennaio 2016 Savoia Regency Hotel La PNL E lo studio della
DettagliNon solo bambini: l istruzione degli adulti nella formazione degli insegnanti di scuola primaria
UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE FACOLTÀ DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE - DIPARTIMENTO DI PEDAGOGIA Non solo bambini: l istruzione degli adulti nella formazione degli insegnanti di scuola primaria Cristiano
DettagliLa piattaforma di formazione a distanza della Scuola del Sociale --- Guida per gli studenti 04 Seguire un corso
La piattaforma di formazione a distanza della Scuola del Sociale --- Guida per gli studenti 04 Seguire un corso 6) Come seguire un corso in e-learning Finalmente, con questa ultima dispensa, si arriva
DettagliPROGRAMMAZIONE DIDATTICA
CLASSE: 5 INF MATERIA: GESTIONE PROGETTO, ORGANIZZ. IMPRESA DOCENTE: Vigani Elisabetta PROGRAMMAZIONE DIDATTICA ASSE CULTURALE SCIENTIFICO TECNOLOGICO competenze chiave madrelingua. nelle lingue straniere.
DettagliKuhn Non esiste una conoscenza assoluta, esistono i paradigmi (insiemi di teorie, regole, procedure, accettate da una comunità scientifica), soggetti
Kuhn Non esiste una conoscenza assoluta, esistono i paradigmi (insiemi di teorie, regole, procedure, accettate da una comunità scientifica), soggetti a rivoluzioni scientifiche, cioè ad evoluzione. sentirsi
DettagliPROGRAMMAZIONE DIDATTICA
ANNO SCOLASTICO : 2018-2019 CLASSE: 3 OTT MATERIA: MATEMATICA DOCENTE: ZIBETTI G.A. ASSE CULTURALE MATEMATICO PROGRAMMAZIONE DIDATTICA competenze chiave competenze base abilità Competenze digitali. Utilizzare
Dettagli1) Soggetto proponente. 2) Eventuali soggetti. 3) Contenuti formativi. 4) Titolo dell iniziativa. 5) Sintesi del Programma
ALL. 1 La presente scheda, che illustra il progetto formativo presentato, è compilata avendo a riferimento i requisiti minimi per la selezione dei corsi di formazione di I e di II livello, così come previsti
DettagliSTRUTTURA UDA A PRESENTAZIONE U.D.A. 3. Classe V
STRUTTURA UDA TITOLO: CONTROLLORI PROGRAMMABILI (PLC)- GESTIONE ELETTRICA COD. TEEA V 03/07 A PRESENTAZIONE Destinatari Allievi che conoscono nozioni tecnologiche elettriche- elettroniche Periodo NOVEMBRE-DICEMBRE
DettagliRisultati del questionario di soddisfazione dell incontro del 18/03/2019 con Fabio Pezzetti Alfabetizzazione al linguaggio del cinema
Risultati del questionario di soddisfazione dell incontro del 18/03/2019 con Fabio Pezzetti Alfabetizzazione al linguaggio del cinema Suggerimenti Nessuno. Nessun suggerimento PROVA DI INVIO Maggiore
DettagliARTE E IMMAGINE. Il paesaggio naturale. I messaggi visivi. I codici visuali. Traguardi di sviluppo delle competenze del primo quadrimestre:
Prima parte Discipline Traguardi Obiettivi di apprendi mento* Mappa delle attività e dei contenuti (indicazioni nodali) Titolo dell U.A. Il paesaggio naturale U. A. n. 1 Primo Quadrimestre Classe 1B ARTE
DettagliInformation summary: La persuasione
Information summary: La persuasione - Copia ad esclusivo uso personale dell acquirente - Olympos Group srl Vietata ogni riproduzione, distribuzione e/o diffusione sia totale che parziale in qualsiasi forma
DettagliPROGRAMMAZIONE DIDATTICA. competenze chiave competenze base abilità conoscenze Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia.
CLASSE: 3 LICEO DELLE SCIENZE UMANE DOCENTE: CATIA CORTINOVIS MATERIA: MATEMATICA ASSE CULTURALE MATEMATICO PROGRAMMAZIONE DIDATTICA competenze chiave competenze base abilità conoscenze Confrontare e analizzare
DettagliDinamiche intra-gruppo
Corso di Laurea in Scienze del Servizio Sociale a.a. 2012/2013 PSICOLOGIA SOCIALE E DI COMUNITÀ Modulo di PSICOLOGIA SOCIALE E DEI GRUPPI Dinamiche intra-gruppo Alessio Nencini alessio.nencini@univr.it
DettagliC era una volta In un altro
Una riflessione etica C era una volta In un altro posto cinzia capelli - caposala malattie infettive - bergamo - 2008 1 riflessione etica Perché? cinzia capelli - caposala malattie infettive - bergamo
DettagliMODELLO DI PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE PER COMPETENZE 1. ANALISI DELLA SITUAZIONE INIZIALE DELLA CLASSE
MODELLO DI PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE PER COMPETENZE A.S. 2018-2019 Disciplina Docente Quadro orario CLASSE Indirizzo 1. ANALISI DELLA SITUAZIONE INIZIALE DELLA CLASSE (caratteristiche COGNITIVE, COMPORTAMENTALI,
DettagliClasse III Sezione A
Programmazione Individuale a.s. 2018-2019 DISCIPLINA SCIENZE UMANE LIBRO DI TESTO Matera-Biscaldi\IL MANUALE DI SCIENZE UMANE- Corso integrato LES per il secondo biennio e il quinto anno-antropologia,
DettagliAnno accademico 2018/2019 ORGANIZZAZIONE FORMATIVA IV ANNO
Anno accademico 2018/2019 ORGANIZZAZIONE FORMATIVA IV ANNO SOMMARIO ORGANIZZAZIONE FORMATIVA Oggetto e tipologia del tirocinio Monte ore Finalità e obiettivi Articolazione del percorso formativo Piano
DettagliCONSAPEVOL-MENTE a.s
Dr.ssa Elena Berno CONSAPEVOL-MENTE a.s. 2015-2016 INCONTRO CON I GENITORI DEGLI ALUNNI DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO ORIENTARE «Le decisioni sono un modo per definire se stessi. Sono il modo
DettagliScuola di Qualità Certificazione MARCHIO S.A.P.E.R.I. per la Qualità e l Eccellenza della Scuola
PIANO DI LAVORO DEI DOCENTI DI LINGUE E CULTURE STRANIERE Anno Scolastico 2018/2019 CLASSE COMPETENZE ABILITA' CONOSCENZE PRIMO BIENNIO Livelli A2/B1 C.E.F: differenti comunicativi. COMPRENSIONE ORALE:
DettagliLa scrittura documentata - il saggio breve. 5 L / P LOG e CAT ANNO SCOLASTICO Prof.ssa Martina Caramia
La scrittura documentata - il saggio breve INSEGNAMENTO Italiano CLASSE 5 L / P LOG e CAT ANNO SCOLASTICO 2017-2018 DOCENTE Prof.ssa Martina Caramia COMPETENZE PROMOSSE DALL ATTIVITÀ DIDATTICA PROGETTATA
DettagliGUIDA SUL FORNO A CONVEZIONE VAPORE
GUIDA SUL FORNO A CONVEZIONE VAPORE Oggetto 1 Sperimentazione Oggetto 2 Sperimentazione 1 ALCUNI DATI Scuola Secondaria Superiore: Istituto Alberghiero Discipline: Fisica/Italiano Classe: Primo Anno (14-15
DettagliBorse per la Mobilità Internazionale a.a. 2018/2019 Modello per la relazione individuale
Borse per la Mobilità Internazionale a.a. 2018/2019 Modello per la relazione individuale Questa breve relazione sulla tua esperienza fornirà una preziosa informazione che sarà di beneficio in futuro per
DettagliLIM E NUOVE TECNOLOGIE PER L INCLUSIONE
LIM E NUOVE TECNOLOGIE PER L INCLUSIONE FRANCESCO ZAMBOTTI Libera Università di Bolzano Centro Studi Erickson Trento Gruppo di Ricerca Integrazione e Inclusione Scolastica (GRIIS) Francesco.Zambotti@unibz.it
DettagliCURRICULUM SCIENTIFICO E DIDATTICO PROF.SSA BARBARA BRUSCHI
CURRICULUM SCIENTIFICO E DIDATTICO PROF.SSA BARBARA BRUSCHI Curriculum Barbara Bruschi Anno di nascita: 1/7/1967 Nazionalità: Italiana Barbara Bruschi è, dal 2002, professore associato di Tecnologie dell
DettagliLa classe : il cuore della relazione educativa. saperi
La classe : il cuore della relazione educativa alunno insegnante saperi 1 Nella classe si trasmettono conoscenze o saperi? conoscenze saperi - tacita - esplicita - dichiarativa - procedurale - condizionale
DettagliGRUPPO PUDDU 3 FORMATO DA: Cedro Anna, Esposito Angela, Federico Michela e Massa Costantina.
INCLUSIONE E TIC La scuola come ambiente educativo di apprendimento deve garantire lo sviluppo armonico della personalita dell alunno. L introduzione delle nuove tecnologie nella scuola sono di fondamentale
DettagliSTRUTTURA UDA U.D.A. 2. Classe IV A PRESENTAZIONE. Alunni della classe quarta (secondo biennio) del settore Manutenzione e Assistenza Tecnica.
STRUTTURA UDA UNITÀ DIDATTICA di APPRENDIMENTO di TECNOLOGIE ELETTRICO-ELETTRONICHE E APPLICAZIONI U.D.A. 2 Classe IV A.S. 2015/2016 TITOLO : DISPOSITIVI A SEMICONDUTTORE COD. TEEA IV 02/05 Destinatari
DettagliISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE ALESSANDRO VOLTA - Napoli L.I.M. Prof. Silvana Spedaliere. Lavagna Interattiva Multimediale
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE ALESSANDRO VOLTA - Napoli L.I.M. Prof. Silvana Spedaliere Lavagna Interattiva Multimediale La tecnologia Uno schermo interattivo trasforma il "personal" computer nel
DettagliProgetto Successo Formativo
Progetto Successo Formativo Anno scolastico 2018-19 Azione di contrasto alla dispersione scolastica. Successo Formativo : azione di sistema Il progetto mira a recuperare all istruzione tutti i soggetti
DettagliCURRICOLO VERTICALE COMPETENZE CHIAVE E DI CITTADINANZA
CURRICOLO VERTICALE COMPETENZE CHIAVE E DI CITTADINANZA COMPETENZE CHIAVE EUROPEE COMPETENZE DI CITTADINANZA OBIETTIVI FORMATIVI IN USCITA INFANZIA OBIETTIVI FORMATIVI IN USCITA PRIMARIA OBIETTIVI FORMATIVI
DettagliConoscere e realizzare etichette alimentari: un mezzo per affrontare lo studio della calorimetria.
Conoscere e realizzare etichette alimentari: un mezzo per affrontare lo studio della calorimetria. Padova, 2 settembre 2016 Marco Vedovato Da dove sono partito? 13 dicembre 2014: la nuova etichettatura
DettagliPROGRAMMAZIONE MATERIA. PROGRAMMAZIONE: MATERIA Disegno e Storia dell Arte 1 Biennio A.S. 2017/2018
PROGRAMMAZIONE MATERIA PA Mod.005d Rev.0 Pag. 1 di 4 PROGRAMMAZIONE: MATERIA Disegno e Storia dell Arte 1 Biennio A.S. 2017/2018 COMPETENZE DI CITTADINANZA COMPETENZE DI BASE A CONCLUSIONE DEL: I BIENNIO
DettagliMODELLO DI PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE
MODELLO DI PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE ISTITUTO I.S. SILVIO CECCATO ANNO SCOLASTICO 2017/2018 INDIRIZZO_MECCATRONICO CLASSE 2^ SEZIONE AM DISCIPLINA GIURIDICHE ED ECONOMICHE_ DOCENTE MARIA GABRIELLA FARACI
DettagliIndicazioni per la realizzazione dei progetti finali Bachelor
Indicazioni per la realizzazione dei progetti finali Bachelor 1.0. Considerazioni generali 1.1 Scopo Il progetto finale (Progetto Bachelor) consiste in un lavoro personale, di regola individuale, che dimostra
DettagliSTRUTTURA UDA A PRESENTAZIONE U.D.A. 4. Classe V
STRUTTURA UDA TITOLO: SISTEMI E SEGNALI ANALOGICI E DIGITALI COD. TEEA V 04/07 A PRESENTAZIONE Destinatari Allievi che conoscono già le leggi fondamentali dell Elettrotecnica Periodo GENNAIO-FEBBRAIO Contesto
Dettagli2 dicembre 2015, Parma Assemblea Provinciale del Servizio Civile
Primo gruppo: Luis Cesar Cesari Composto da 10 ragazzi Argomento di discussione: organizzazione e formazione. Non coincidenza dei progetti, discrepanza nelle responsabilità affidate ai volontari, scarso
DettagliPROGRAMMAZIONE di SCIENZE DEGLI ALIMENTI CLASSI SECONDE Tutti gli indirizzi
Ministero della Pubblica Istruzione ISTITUTO PROFESSIONALE STATALE Emanuela Loi Via Dalmazia 09013 Carbonia (CI) PROGRAMMAZIONE di SCIENZE DEGLI ALIMENTI CLASSI SECONDE Tutti gli indirizzi A.S. 2018/2019
DettagliSCHEMA DI UNITA DI APPRENDIMENTO
SCHEMA DI UNITA DI APPRENDIMENTO 1 Titolo ASCOLTANDO SI IMPARA 2 Compito / prodotti finali Approfondimento delle Regioni italiane attraverso appunti individuali e rielaborazione di gruppo. Produzione di
DettagliAnalisi Comportamentale Applicata (ABA) tra i banchi di scuola
Corso di aggiornamento Analisi Comportamentale Applicata (ABA) tra i banchi di scuola Anno scolastico 2017/2018 Formatore: Dott.ssa Melissa Scagnelli Direttore: Dott. Paolo Moderato Descrizione del corso
DettagliProgramma del corso di Istituzioni di diritto pubblico
Programma del corso di Istituzioni di diritto pubblico Insegnamento Corso di laurea Settore Scientifico Istituzioni di diritto pubblico Laurea Magistrale in Giurisprudenza LMG-01 IUS/09 CFU 9 Obiettivi
DettagliDispensa n. 2 Argomenti trattati nelle Lezioni del 10 e 12 Marzo Il sistema dei servizi alla persona e le grandi riforme dagli anni 80 a oggi a
1 Dispensa n. 2 Argomenti trattati nelle Lezioni del 10 e 12 Marzo 2009 Il sistema dei servizi alla persona e le grandi riforme dagli anni 80 a oggi a cura di Paolo Ferrario Questa dispensa si struttura
DettagliIl viaggio, percorso interdisciplinare
RELAZIONE FINALE Alessandra Ricci classe E13 pag. 1 di 5 Il viaggio, percorso interdisciplinare Finalità La finalità del progetto è di trasmettere la capacità e il desiderio di cercare nuove informazioni
DettagliPROGRAMMAZIONE DIDATTICA. competenze chiave competenze base abilità conoscenze Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia.
CLASSE: 2 LSU DOCENTE: CALDARA V. MATERIA: MATEMATICA ASSE CULTURALE MATEMATICO PROGRAMMAZIONE DIDATTICA competenze chiave competenze base abilità conoscenze Competenze digitali. Utilizzare le tecniche
DettagliScuola di Dottorato IUAV Nuove Tecnologie & Informazione, Territorio e Ambiente Il Quadro Conoscitivo ed il Codice dell Amministrazione Digitale
Alberto Leoni XXV ciclo Università IUAV di Venezia 18 gennaio 2012 Premessa I dati territoriali costituiscono l elemento conoscitivo di base per tutte le politiche connesse alla gestione del territorio.
DettagliMODELLO DI PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE
MODELLO DI PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE ISTITUTO IIS Silvio Ceccato ANNO SCOLASTICO 2017/2018 INDIRIZZO Informatica CLASSE 5 SEZIONE AI DISCIPLINA_GPOI: Gestione Progetto e Organizzazione di Impresa DOCENTE
DettagliAnno di formazione e di prova D.M. 850/2015 e nota Miur del 5/11/2015
Anno di formazione e di prova D.M. 850/2015 e nota Miur 36167 del 5/11/2015 Scuole-polo per l Umbria Perugia I.T.T. «A. Volta» Perugia - http://www.avolta.pg.it/ Terni D.D. «G.Mazzini» Terni - http://ddmazziniterni.it
DettagliCORSO LE RELAZIONI RELATRICE PER IL CTS DI NOVARA FORMATRICE NINA LOMONACO
CORSO LE RELAZIONI RELATRICE PER IL CTS DI NOVARA FORMATRICE NINA LOMONACO BRAINSTORMING LA RELAZIONE LE RELAZIONI -CON DOCENTI -CON GENITORI -CON ALUNNI CHE COS E UNA RELAZIONE ASSERTIVITA FA VALERE I
Dettagli