Esame di Stato 2014 Indirizzo Giuridico Economico Aziendale Svolgimento Tema di Economia aziendale a cura di Lucia Barale

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1 Esame di Stato 2014 Indirizzo Giuridico Economico Aziendale Svolgimento Tema di Economia aziendale a cura di Lucia Barale Il tema assegnato per la seconda prova di Economia aziendale (nell'indirizzo Giuridico Economico Aziendale) è incentrato sul processo per realizzare l analisi di bilancio. Richiede, inoltre, di illustrare le informazioni desumibili dai margini patrimoniali e dagli indici calcolati utilizzando gli stessi elementi del patrimonio. Lo studente deve inoltre presentare lo Stato patrimoniale e il Conto economico e sviluppare un punto a scelta fra tre proposti. PARTE A TRATTAZIONE OBBLIGATORIA L analisi del bilancio viene realizzata in più fasi tra loro concatenate: 1) l interpretazione letterale del significato delle singole voci di bilancio per comprenderne il contenuto; 2) l interpretazione revisionale per verificare l attendibilità e la veridicità dei valori di bilancio; 3) l interpretazione prospettica per estrapolare i dati contenuti nel bilancio e comprendere gli andamenti futuri in relazione all evoluzione della situazione economica, finanziaria e patrimoniale. Quest ultima interpretazione è realizzata attraverso l analisi per indici e l analisi per flussi che richiede la riclassificazione e riaggregazione delle voci dello Stato patrimoniale e del Conto economico. Lo Stato patrimoniale è rielaborato al fine di evidenziare la struttura degli impieghi e delle fonti per verificare l equilibrio e l armonia della struttura del patrimonio. Il Conto economico è riclassificato per ottenere una struttura che evidenzi aggregazioni e risultati intermedi utili per comprendere la formazione del risultato d esercizio. I margini forniscono informazioni sulla struttura patrimoniale dell azienda: 1) Il Patrimonio circolante netto = Attivo corrente Debiti a breve termine, segnala il grado di utilizzo degli impieghi di breve termine nel processo di copertura dei debiti che presentano scadenza a breve termine. 2) Il Margine di tesoreria = (Disponibilità liquide + Disponibilità finanziarie) Debiti a breve termine, segnala la capacità dell azienda di far fronte ai debiti a breve termine con le risorse liquide o prontamente liquidabili. 3) Il Margine di struttura primario = Capitale proprio Attivo immobilizzato, segnala la capacità dell azienda di fronteggiare il fabbisogno finanziario originato dagli investimenti in immobilizzazioni ricorrendo ai mezzi propri. 4) Il Margine di struttura secondario = Capitale permanente Attivo immobilizzato, segnala la capacità dell azienda di fronteggiare il fabbisogno finanziario originato dagli investimenti in immobilizzazioni ricorrendo al capitale permanente. Le informazioni fornite dai margini vengono integrate con quelle ricavate dagli indici, alcuni dei quali si ottengono confrontando i gruppi di valori utilizzati per determinare i margini. 1) Indice di Attivo corrente disponibilità Debiti a breve termine Il risultato di tale indice non deve essere inferiore a 1 in quanto segnalerebbe l impossibilità dell impresa di estinguere tempestivamente ed economicamente i debiti a breve termine. 2) Indice di liquidità Disponibilità liquide + Disponibilità finanziarie secondaria Debiti a breve termine Tale indice non dovrebbe assumere un valore inferiore a 1. 3) Indice di autocopertura Capitale proprio delle immobilizzazioni Immobilizzazioni 1

2 Tale indice indica la relazione tra il capitale proprio e le immobilizzazioni; un valore pari a 1 segnala che gli impieghi a medio e lungo ciclo di utilizzo sono finanziati interamente dal capitale proprio. L equilibrio tra le fonti e gli impieghi non è pregiudicato se le immobilizzazioni sono finanziate anche dal capitale di debito con scadenza medio-lunga. 4) Indice di copertura globale Capitale permanente delle immobilizzazioni Immobilizzazioni Tale indice segnala la relazione tra il capitale permanente (formato dal capitale proprio e dai debiti a medio-lungo termine) e le immobilizzazioni; il suo valore deve essere maggiore di 1, nel caso contrario le immobilizzazioni risultano finanziate in parte con debiti a breve termine. Gli interventi che l azienda può compiere nel caso in cui i margini siano negativi risultano i seguenti. 1) In presenza di un patrimonio circolante netto negativo l azienda si trova in una situazione di illiquidità; potrà in tal caso smobilizzare parte degli impieghi in attività immobilizzate. 2) Il margine di tesoreria negativo segnala che l azienda si trova in una situazione di illiquidità elevata e potrà smobilizzare le rimanenze e le immobilizzazioni. 3) In presenza di un margine di struttura primario negativo l azienda potrà ricorrere all aumento del capitale proprio e allo smobilizzo dell attivo immobilizzato. 4) In presenza di un margine di struttura secondario negativo gli interventi possibili sono: a. l aumento del capitale permanente realizzato attraverso l aumento dei mezzi propri e il consolidamento dei debiti a breve termine; b. la riduzione degli impieghi in attività immobilizzate attraverso il loro smobilizzo. Per la redazione dello Stato patrimoniale e del Conto economico dell esercizio 2012 è necessario tenere presente i vincoli numerici previsti nella traccia: Capitale proprio euro Perdita d esercizio ROE = x 100 = -6% Capitale proprio da cui, sostituendo il valore del capitale proprio, otteniamo la Perdita d esercizio di euro. impieghi Leverage = = 2,6 Capitale proprio da cui, sostituendo il valore del capitale proprio, otteniamo il totale impieghi euro. Ricavi di vendita Indice di rotazione degli impieghi = = 1,4 impieghi da cui, sostituendo il valore del totale impieghi, otteniamo i ricavi di vendita euro. Il Patrimonio netto al 31/12/2012 ammonta a euro ( ) = euro Tenendo presente che Alfa spa è un impresa industriale e che nell esercizio 2013 riesce a riequilibrare la situazione patrimoniale e finanziaria, ipotizziamo quanto segue: l attivo immobilizzato pari al 60% del totale degli impieghi; un forte indebitamento; i Fondi per rischi e oneri e i Ratei e risconti passivi rientranti tra i debiti a breve termine; il Debito per trattamento di fine rapporto rappresentato da debiti a media e lunga scadenza; tutti i dipendenti hanno optato per il versamento mensile al fondo pensione. 2

3 Lo Stato patrimoniale sintetico rielaborato al 31/12/2012 risulta: Impieghi Fonti Attivo immobilizzato Patrimonio netto Attivo corrente Debiti a media e lunga scadenza Debiti a breve scadenza impieghi fonti Lo Stato patrimoniale sintetico al 31/12/2012 risulta: Stato patrimoniale sintetico al 31/12/2012 Attivo Passivo A) Crediti verso soci - A) Patrimonio netto B) Immobilizzazioni B) Fondi per rischi e oneri C) Attivo circolante C) TFR D) Ratei e risconti D) Debiti E) Ratei e risconti attivo passivo Articoliamo il contenuto delle singole classi dell Attivo. B) Immobilizzazioni: Stato patrimoniale Costo storico Fondo ammortamento % Ammortamento I-Immobilizzazioni immateriali Brevetti % II-Immobilizzazioni materiali Terreni e fabbricati (1) % Impianti e macchinari % Attrezz. industriali e comm.li % Atri beni % Ipotizziamo il costo dell edificio pari a euro. C) Attivo circolante: I Rimanenze euro II Crediti euro IV Disponibilità liquide euro Articoliamo il contenuto delle singole classi del Passivo. 3

4 A) Patrimonio netto I Capitale euro IV Riserva legale euro V Riserve statutarie euro VII Altre riserve euro IX Perdita d esercizio euro D)Debiti 4) debiti verso banche euro 7) debiti verso fornitori euro 8) debiti rappresentati da titoli euro 12) debiti tributari euro 13) debiti verso istituti previdenziali e di sicurezza sociale euro 14) altri debiti euro Il Conto economico sintetico dell esercizio 2012, tenendo conto dei vincoli previsti dalla traccia, risulta: Conto economico sintetico dell esercizio 2012 A)Valore della produzione B) Costi della produzione Differenza (A B) C) Proventi e oneri finanziari D) Rettifiche di valore di attività finanziarie - E) Proventi e oneri straordinari Risultato prima delle imposte Imposte sul reddito dell esercizio Perdita dell esercizio Per la redazione del bilancio dell esercizio 2013 la traccia indica le seguenti scelte aziendali: la copertura della perdita d esercizio con riserve disponibili; l aumento del capitale sociale per riequilibrare la situazione patrimoniale e finanziaria; il consolidamento parziale dei debiti a breve termine. Ipotizziamo quanto segue: la copertura della perdita d esercizio è realizzata in data 10/04 utilizzando la riserva straordinaria; l aumento del capitale sociale è effettuato in data 10/05 con l emissione di azioni del valore nominale di 10 euro al prezzo di 11 euro. Gli azionisti hanno versato quanto dovuto integralmente all atto della sottoscrizione. La delibera dell aumento del capitale sociale è iscritta nel registro delle imprese il 15/05. In data 18/05 la società riceve la fattura n. 73 del notaio che ha curato l aumento del capitale sociale in cui sono evidenziate spese documentate per euro e competenze soggette a IVA e ritenuta per euro. La fattura è stata regolata due giorni dopo con assegno bancario; il consolidamento dei debiti verso fornitori per euro è stato realizzato in data 01/11 e determina la trasformazione di debiti a breve termine in debiti a media e lunga scadenza con la conseguente rilevazione degli interessi passivi posticipati al tasso 5%. 4

5 Il valore delle immobilizzazioni, dei fondi ammortamento e degli ammortamenti relativi all esercizio 2013 risulta dalla seguente tabella: Stato patrimoniale Costo storico Fondo ammortamento % Ammortamento Immobilizzazioni immateriali Brevetti % Costi di ampliamento % Immobilizzazioni materiali Terreni e fabbricati % Impianti e macchinari % Attrezz. industriali e comm.li % Atri beni % Le movimentazioni intervenute nelle voci del Patrimonio netto durante l esercizio 2013 sono evidenziate nella tabella sottostante in cui è stato ipotizzato il conseguimento di un utile d esercizio di euro: Capitale sociale Riserva soprapprezzo azioni Riserva legale Riserve statutarie Altre riserve Utile/perdita dell esercizio Importo all 1/1/ Copertura perdita d esercizio Aumento capitale sociale Utile dell esercizio al 31/12/ Per il calcolo del TFR dell esercizio 2013 ipotizziamo un incremento dei salari e stipendi rispetto all esercizio precedente e il tasso di inflazione del 2%. Debito per TFR al 31/12/2012 euro rivalutazione euro ritenuta fiscale euro quota finanziaria netta euro Debito per TFR al 31/12/2013 euro =========== I debiti per TFR da destinare annualmente al fondo pensione ammonta a: (Salari e stipendi : 13,50) euro rivalsa 0,50% euro Debiti verso fondo pensione euro ========= 5

6 La parte monetaria del debito è rappresentato dal debito a breve termine di euro ( ) = euro che inseriamo per euro nel passivo dello Stato patrimoniale nella voce Altri debiti. Le variazioni intervenute nelle rimanenze, da inserire nel Conto economico dell esercizio 2013, sono ipotizzate come segue. Esistenze iniziali di materie prime euro Rimanenze finali di materie prime euro Variazione rimanenze materie + euro Esistenze iniziali di prodotti in lavorazione euro Esistenze iniziali di prodotti finiti euro Rimanenze finali di prodotti in lavorazione euro Rimanenze finali di prodotti finiti euro =========== euro euro Variazione rimanenze prodotti - euro ============ Stato patrimoniale sintetico rielaborato secondo criteri finanziari a stati comparati Impieghi Fonti Attivo Patrimonio netto immobilizzato Attivo corrente Debiti a media e lunga scadenza Debiti a breve scadenza impieghi fonti

7 II - Immobilizzazioni materiali 1) terreni e fabbricati 2) impianti e macchinari 3) attrezzature industr. e commerc. 4) altri beni Stato patrimoniale al 31/12/2013 Attivo Passivo A) Crediti v/soci - - A) Patrimonio netto I-Capitale B) Immobilizzazioni I-Immobilizzazioni immateriali 1)costi di impianto e ampliamento 3) diritti di utilizzazione delle opere dell ingegno II-Riserva soprapprezzo azioni IV- Riserva legale V-Riserve statutarie VII - Altre riserve IX Utile/perdita dell esercizio B) Fondi per rischi e oneri C) TFR Immobilizzazioni (B) C) Attivo circolante I-Rimanenze 1) materie prime e sussidiarie 2)prodotti in lavorazione 4) prodotti finiti e merci II - Crediti 1) verso clienti 5) verso altri IV - Disponibilità liquide 1) depositi bancari e postali 2) assegni 3) denaro e valori in cassa D) Debiti 4) debiti verso banche (di cui euro scadenti oltre l esercizio successivo) 7) debiti verso fornitori (di cui euro scadenti oltre l esercizio successivo) 8) debiti rappresentati da titoli 12) debiti tributari 13) debiti verso istituti previdenziali e di sicurezza sociale 14) altri debiti attivo circolante (C) D) Ratei e risconti E) Ratei e risconti attivo passivo

8 Conto economico dell esercizio 2013 Valore della produzione 1)ricavi delle vendite e delle prestazioni 2)variazioni delle rimanenze di prodotti in corso di lavorazione, semilavorati e finiti Costi della produzione 6)per materie prime, sussidiarie, di consumo e merci 7)per servizi 9)per il personale: a) salari e stipendi b) oneri sociali c) trattamento di fine rapporto 10)ammortamenti e svalutazioni: a) ammortamenti immobilizzazioni immateriali b) ammortamenti immobilizzazioni materiali d) svalutazione dei crediti compresi nell'attivo circolante e delle disponibilità liquide 11)variazioni delle rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci 12)accantonamenti per rischi 14)oneri diversi di gestione Differenza tra valore e costi della produzione (A B) C) Proventi e oneri finanziari 16)altri proventi finanziari 17)interessi ed oneri finanziari E) Proventi e oneri straordinari 21)oneri straordinari Risultato prima delle imposte 22) Imposte sul reddito dell'esercizio 23) Utile/perdita dell'esercizio PUNTI A SCELTA Primo punto a scelta - Registrazioni contabili Il primo punto a scelta richiede la presentazione delle scritture contabili di gestione e di assestamento redatte da Alfa spa relative alla copertura della perdita d esercizio, all aumento del capitale sociale e al consolidamento parziale dei debiti a breve termine. 1) La copertura della perdita d esercizio con riserve straordinarie comporta la seguente registrazione contabile: 10/04/2013 RISERVA STRAORDINARIA copertura perdita d esercizio ,00 10/04/2013 PERDITA D ESERCIZIO copertura perdita d esercizio ,00 2) L aumento del capitale sociale comporta le seguenti registrazioni contabili: 10/05/2013 AZIONISTI C/SOTTOSCRIZIONE aumento capitale sociale 1.,00 8

9 10/05/2013 VERSAM. C/AUMENTO CAPITALE aumento capitale sociale ,00 10/05/2013 RISERVA SOPRAPPREZZO AZIONI aumento capitale sociale,00 10/05/2013 BANCA X C/C versamento degli azionisti 1.,00 10/05/2013 AZIONI C/SOTTOSCRIZIONE versamento degli azionisti 1.,00 15/05/2013 VERSAM. C/AUMENTO CAPITALE iscrizione registro imprese ,00 15/05/2013 CAPITALE SOCIALE iscrizione registro imprese ,00 18/05/2013 COSTI DI AMPLIAMENTO spese per aumento capitale ,00 18/05/2013 IVA NS/CREDITO spese per aumento capitale 264,00 18/05/2013 DEBITI V/FORNITORI spese per aumento capitale ,00 20/05/2013 DEBITI V/FORNITORI regolata fattura n ,00 20/05/2013 BANCA X C/C regolata fattura n ,00 20/05/2013 DEBITI PER RITENUTA DA VERSAREregolata fattura n ,00 31/12/2013 AMM. COSTI DI AMPLIAMENTO ammort. costi ampliamento 2.240,00 31/12/2013 FONDO AMM. COSTI DI AMPLIAMENammort. costi ampliamento 2.240,00 3) Il consolidamento dei debiti a breve termine comporta la registrazione del rateo passivo per gli interessi di competenza: x 5 x 60 Interessi = = euro , /12/2013 INTERESSI PASSIVI V/FORNITORI interessi di competenza ,36 31/12/2013 RATEI PASSIVI interessi di competenza ,36 La natura dei conti utilizzati nelle registrazioni contabili risulta: Denominazione del conto RISERVA STRAORDINARIA PERDITA D ESERCIZIO AZIONISTI C/SOTTOSCRIZIONE VERSAMENTO C/AUMENTO CAPITALE Natura del conto Conto economico di patrimonio netto Conto economico di patrimonio netto Conto finanziario - Credito Conto economico di patrimonio netto 9

10 RISERVA SOPRAPPREZZO AZIONI BANCA X C/C COSTI DI AMPLIAMENTO IVA NS/CREDITO DEBITI V/FORNITORI DEBITI PER RITENUTE DA VERSARE AMMORTAMENTO COSTI DI AMPLIAMENTO FONDO AMMORTAMENTO COSTI DI AMPLIAMENTO INTERESSI PASSIVI V/FORNITORI RATEI PASSIVI Conto economico di patrimonio netto Conto finanziario Credito/Debito Conto economico Costo pluriennale Conto finanziario - Credito Conto finanziario - Debito Conto finanziario - Debito Conto economico di reddito d esercizio Conto economico di rettifica ai costi pluriennali Conto economico di reddito d esercizio Conto finanziario Ratei Secondo punto a scelta - Rendiconto finanziario delle variazioni del patrimonio circolante netto Il secondo punto a scelta richiede la predisposizione del Rendiconto finanziario delle variazioni del patrimonio circolante netto. Tale documento, strutturato in tre parti, riepiloga i flussi finanziari avvenuti durante la gestione che forniscono informazioni sulla composizione delle fonti e degli impieghi. Per la redazione del Rendiconto finanziario è necessario calcolare il flusso generato dalla gestione reddituale che può essere determinato con due procedimenti: procedimento diretto: Ricavi monetari Costi monetari procedimento indiretto: Utile + Costi non monetari Ricavi non monetari Procedimento diretto Ricavi monetari Ricavi delle vendite Variazione rimanenze prodotti Altri proventi finanziari Costi monetari Acquisto di materie prime Costi per servizi Salari e stipendi Oneri sociali TFR (rivalutazione netta) Svalutazione crediti Variazione rimanenze materie + Accantonamenti per rischi Oneri diversi di gestione Interessi e oneri finanziari Oneri straordinari Imposte sul reddito dell esercizio

11 Flusso generato dalla gestione reddituale Procedimento indiretto: euro ( ) = euro Per la compilazione della seconda parte del Rendiconto è necessario calcolare le variazione intervenute nel Patrimonio circolante netto come di seguito indicato: Elementi Variazione Disponibilità liquide Disponibilità finanziarie Rimanenze Ratei e risconti attivo corrente Debiti verso banche Debiti verso fornitori Debiti rappresentati da titoli di credito Debiti tributari Debiti verso istituti previdenziali Altri debiti Fondi rischi e oneri Ratei e risconti passivo corrente Patrimonio circolante netto Rendiconto finanziario delle variazioni del patrimonio circolante netto Parte I - Dimostrazione delle fonti e degli impieghi Parte II - Variazioni intervenute nei componenti del patrimonio circolante netto Fonti di risorse finanziarie Variazioni delle attività a breve Flusso generato dalla gestione reddituale Disponibilità liquide Aumento di capitale sociale 1. Disponibilità finanziarie (Crediti verso clienti) Accensione passività consolidate Rimanenze fonti Ratei e risconti variazioni delle attività correnti Impieghi di risorse finanziarie Variazioni delle passività a breve Rimborso passività consolidate Debiti verso fornitori Acquisto di immobilizzazioni Debiti rappresentati da titoli di credito impieghi Debiti tributari Debiti verso istituti previdenziali Altri debiti Fondi rischi e oneri Ratei e risconti 0 variazione delle passività correnti fonti variazioni attività a breve impieghi variazioni passività a breve Variazione del patrimonio circolante netto Variazione del patrimonio circolante netto

12 Non sono intervenute variazioni che interessano la Parte III del Rendiconto finanziario Altre variazioni nella situazione patrimoniali - finanziaria che non comportano movimenti nel patrimonio circolante netto. Commento ai risultati La variazione del patrimonio circolante netto è positiva ed evidenzia una situazione di equilibrio finanziario. Dal Rendiconto finanziario delle variazioni del patrimonio circolante netto emerge un consistente flusso di risorse generate dalla gestione reddituale. Le fonti di finanziamento sono state ottenute, oltre che dal flusso generato dalla gestione reddituale, dall aumento del capitale sociale e dal consolidamento di debiti verso fornitori. Gli impieghi sono stati realizzati per rimborsare prestiti e per sostenere i costi di ampliamenti dovuti all aumento di capitale sociale. Terzo punto a scelta Relazione sulla situazione finanziaria, patrimoniale ed economica Il terzo punto a scelta richiede la relazione sulla situazione finanziaria, patrimoniale ed economica di Alfa spa. L analisi finanziaria esamina la capacità dell azienda di fronteggiare il fabbisogno finanziario senza compromettere l equilibrio economico della gestione. Si effettua utilizzando i dati tratti dallo Stato patrimoniale rielaborato secondo criteri finanziari tenendo conto della destinazione dell utile. Ipotizziamo la seguente destinazione dell utile per l esercizio 2013: alla riserva legale il 5% pari a euro alla riserva statutaria il 5% pari a euro alla riserva straordinaria euro agli azionisti un dividendo lordo unitario di 0,20 euro. Stato patrimoniale rielaborato secondo criteri finanziari (tenendo conto della copertura della perdita nell esercizio 2012 e della destinazione dell utile nell esercizio 2013) Impieghi Fonti Attivo immobilizzato Capitale proprio Attivo corrente Debiti a media e lunga scadenza Debiti a breve scadenza impieghi fonti

13 L'analisi finanziaria è realizzata attraverso il calcolo degli indici che seguono. a) Indici di solidità: mettono in evidenza la capacità dell'azienda di reperire adeguate fonti di finanziamento per investimenti in immobilizzazioni e la correlazione tra fonti e impieghi. Indice Capitale proprio ) Indice di autocopertura delle immobilizzazioni = Immobilizzazioni = 0, = 0, Capitale permanente ) Indice di copertura globale delle immobilizzazioni = Immobilizzazioni = 1, = 0, Attivo corrente ) Indice di disponibilità = = 1, = 0,93 Debiti a breve scadenza Sia gli indici di copertura sia l'indice di disponibilità segnalano il miglioramento nella correlazione tra fonti e impieghi. b) Indici di liquidità: mettono in evidenza la capacità dell'azienda di fronteggiare gli impegni finanziari di prossima scadenza. Indice Dispon. finanz. + dispon. liquide ) Indice di liquidità secondaria = Debiti a breve termine = 1, = 0, Disponibilità liquide ) Indice di liquidità primaria = = 0, = 0, Debiti a breve termine Gli indici evidenziano una scarsa liquidità aziendale ma un netto miglioramento dei risultati nell esercizio c) Indici di rotazione: esprimono la velocità di rigiro degli impieghi o di alcuni elementi patrimoniali a ritornare liquidi. Indicano il numero di volte in cui, negli esercizi considerati, gli elementi patrimoniali ritornano in forma liquida attraverso le vendite. Tanto più gli indici sono elevati tanto migliore è la situazione aziendale. Indice Ricavi di vendita ) Indice di rotazione dell'attivo corrente = Attivo corrente = 3, = 3, Ricavi di vendita + IVA ) Indice di rotazione dei = 6,35 13

14 crediti commerciali = Crediti verso clienti = 7, Gli indici evidenziano una soddisfacente rotazione dell attivo corrente e dei crediti anche se in leggera diminuzione rispetto all anno precedente. L'analisi patrimoniale esamina la struttura del patrimonio al fine di accertare le condizioni di equilibrio nella composizione delle fonti e degli impieghi e può essere realizzata attraverso il calcolo di indici e di margini. Indici sulla composizione degli impieghi Immobilizzazioni ) Rigidità degli impieghi x 100 = x 100 = 51,54% x 100 = 59,93% impieghi Attivo corrente ) Elasticità degli impieghi x 100 = x 100 = 48,46% x 100= 40,07% impieghi Attivo corrente ) Indice di elasticità x 100 = x 100 = 94,03% x 100 = 66,86% Immobilizzazioni Indici sulla composizione delle fonti ) Incidenza dei debiti a breve termine Debiti a breve term x 100 = x 100 = 25,56% x 100 = 43,24% impieghi ) Incidenza dei debiti a mediolungo termine Debiti a m/l scad x 100 = x 100 = 28,80% x 100= 20,61% impieghi ) Incidenza del capitale proprio Capitale proprio x 100 = impieghi Capitale proprio x 100 = 45,64% x 100 = 36,15% ) Grado di capitalizzazione = = 0, = 0,57 Capitale di debito Da tali indici emerge la diminuzione della rigidità degli impieghi in quanto è cresciuta l'incidenza dell'attivo corrente sul totale degli impieghi. L'azienda ha migliorato nell'esercizio 2013 il grado di capitalizzazione e ha aumentato l incidenza dei debiti a media e lunga scadenza. Il calcolo dei margini consente di ottenere informazioni sulla struttura patrimoniale dell azienda. 1. Patrimonio circolante netto = (Attivo corrente Debiti a breve scadenza). 14

15 Patrimonio circolante netto ( ) = ( ) = Il risultato positivo raggiunto nel 2013 segnala che l'azienda è in grado di coprire i debiti di prossima scadenza, utilizzando le proprie disponibilità liquide o prontamente liquidabili migliorando così la posizione rispetto all anno precedente. 2. Margine di tesoreria = (Disponibilità liquide + Disponibilità finanziarie) Debiti a breve scadenza. Margine di tesoreria ( ) = ( ) = Il risultato positivo conseguito nel 2013 segnala un netto miglioramento della correlazione tra fonti e impieghi. 3. Margine di struttura primario = (Capitale proprio Attivo immobilizzato). Margine di struttura primario ( ) = ( ) = Il risultato negativo segnala l incapacità dell'azienda a fronteggiare gli investimenti in immobilizzazioni con il capitale proprio anche se si evidenzia un deciso miglioramento rispetto all esercizio Margine di struttura secondario = Capitale permanente (Patrimonio netto + Debiti a medio e lunga scadenza) Attivo immobilizzato. Margine di struttura secondario ( ) = ( ) = Il risultato positivo evidenza una relazione equilibrata tra fonti e impieghi, la capacità dell impresa di fronteggiare gli investimenti in immobilizzazioni con capitale permanente 15

16 L analisi economica fornisce informazioni sulla capacità dell'azienda di produrre ricchezza; è realizzata partendo dallo Stato patrimoniale senza tener conto della destinazione dell utile. Indice Utile (Perdita) d esercizio ) ROE x 100 = x 100 = 1,98% x 100 = -6% Capitale proprio Reddito operativo ) ROI x 100 = x 100 = 4,50% x 100 = 0,67% impieghi Oneri finanziari totali ) ROD x 100 = x 100 = 5,55% x 100 = 3,96% Capitale di debito Reddito operativo ) ROS x 100 = x 100 = 2,83% x 100 = 0,49% Ricavi di vendita Ricavi di vendita ) Rotazione degli impieghi = impieghi = 1, = 1, impieghi ) Leverage = = 2, =2,60 Capitale proprio Utile (Perdita) di esercizio ) Incidenza della gestione non caratteristica x 100 = Reddito operativo x 100 = 20% x 100 = -336% Relazione Il ROE, che indica la redditività del capitale proprio, è aumentato passando da -6% a 1,98%. Il ROI esprime il rendimento del capitale investito e segnala un netto miglioramento passando da 0,67% a 4,50%. In entrambi gli esercizi il ROI risulta inferiore al ROD evidenziando che per 100 euro presi a prestito e investiti nell attività caratteristica dell impresa, il rendimento ottenuto è minore del costo sostenuto per il finanziamento. L impresa non ha convenienza a finanziare l attività produttiva attraverso l indebitamento. Il ROS, che esprime la redditività delle vendite, è migliorato passando da 0,49% a 2,83%. L indice di rotazione degli impieghi è leggermente aumentato passando da 1,40 a 1,59. Il leverage (indice di indebitamento) è diminuito passando da 2,60 a 2,20. L incidenza della gestione non caratteristica ha messo in evidenza un significativo incremento passando da -336% al 20%. 16

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