Programma nazionale per la Cultura, la formazione e le competenze digitali

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1 Programma nazionale per la Cultura, la formazione e le competenze digitali Elementi principali del Programma Overview delle Linee Guida Indicazioni Strategiche e Operative 1

2 Sommario 1. Overview delle Linee Guida a. Struttura Generale b. Competenze per la cittadinanza digitale c. Competenze specialistiche ICT d. Competenze di eleadership e. Competenze digitali per la PA f. Acceleratori di contesto, Risorse, Governance 2. La Comunicazione del Programma Nazionale 3. La Consultazione Pubblica e il Contest 2

3 1. Overview dei contenuti delle linee guida indicazioni strategiche ed operative 3

4 Linee Guida La struttura delle linee guida Il Contesto europeo ed italiano Visione e Obiettivi Quadro di riferimento e definizioni Strategia Indicatori e Target L Analisi del contesto e gli Obiettivi specifici Competenze per la cittadinanza digitale, Inclusione digitale La Knowledge Base COSA CHI Esperienze Internazionali, nazionali e locali I requisiti le competenze I destinatari Gli attori del sistema educativo Competenze specialistiche ICT Competenze di eleadership Competenze digitali per la PA COME Gli strumenti e i canali I progetti correlati Le linee di intervento La governance e le risorse Gli acceleratori 4

5 Competenze per la cittadinanza digitale Il percorso dei lavori del gruppo 3 workshop sulle buone pratiche di Regioni, Associazioni, Fondazioni 2 sottogruppi su e-inclusion e information literacy 3 riunioni del gruppo di lavoro Il documento di linee guida, condiviso su googledoc, ha avuto quasi 50 contributori attivi Il gruppo di lavoro si è esteso incrementalmente con i contributori di buone pratiche, fino a circa 60 partecipanti 5

6 Gli obiettivi specifici e le correlazioni Realizzare una piena cittadinanza digitale Realizzare l inclusione digitale Egov/Open Data (accesso, processi, coprogettazione) Attivata interazione con il Referente OGP E-commerce (sviluppo offerta, competenza domanda) Competenze di Base Infrastrutture e sicurezza (Banda Larga, Cyber Security) Smart City/Community (Modello di comunità, Statuto cittadinanza intelligente) Attivata interazione con il Tavolo Comunità Intelligenti 6

7 Da dove partiamo l analfabetismo digitale chi non ha mai utilizzato Internet (analfabeti digitali totali), è pari al 37% nella popolazione 6-75 anni; chi utilizza Internet sporadicamente (es. non negli ultimi 3 mesi) è pari al 13% sulla popolazione 6-75; chi ha utilizzato Internet negli ultimi 3 mesi ma non è in grado di utilizzare i servizi più comuni su Internet (interazione con le pubbliche amministrazioni, home banking, pagamenti elettronici) e quindi non con un approccio attivo (possiamo chiamarli analfabeti digitali funzionali ), è pari al 24% della popolazione 6-75 anni; chi utilizza Internet anche per i servizi più comuni (che nel framework europeo DIGICOMP corrisponde ad un livello almeno minimo su tutte le dimensioni della competenza informazione, comunicazione, creazione di contenuti, sicurezza, problem-solving), è pari al 26% della popolazione 6-75 (percentuale che sale a un terzo della popolazione 14-75). dati Istat Cittadini e Nuove tecnologie, (2013) L analfabetismo funzionale è stimato al 50% della popolazione (vedi anche dati PIAAC) 7

8 Classificazione dei destinatari delle azioni rispetto al livello di competenza digitale rispetto all età; rispetto alla condizione occupazionale / al ruolo nel sistema economico rispetto alla condizione di inclusione/esclusione nel sistema sociale 8

9 Principi e logiche del Programma si articola e si sviluppa territorialmente e si pone come piattaforma di coordinamento, sviluppo delle iniziative e condivisione delle esperienze rispetto a tutti i destinatari individuati; le iniziative pubbliche e i bandi progettuali di formazione e sviluppo delle competenze devono favorire la progettazione da parte dei cittadini beneficiari, minimizzando il peso burocratico, e prevedere la valutazione dell efficacia attraverso indicatori coerenti con quelli qui declinati per linea di intervento; sono previste in modo sistematico, favorite e gestite l integrazione e l interazione con i piani/programmi/progetti correlati l intervento sulla didattica scolastica e la diffusione delle tecnologie digitali utilizzate nel quotidiano a scuola sono strategici, perché veicolo dagli studenti (di tutti gli ordini) alle famiglie; è favorito il coinvolgimento e la collaborazione dei privati, sia come facilitatori del processo di alfabetizzazione sia come partner su iniziative specifiche; è prevista una governance per la gestione nel tempo. 9

10 Le linee di intervento 1. Percorsi formativi all interno delle Istituzioni Scolastiche 2. Percorsi formativi all interno del circuito educativo non formale 3. Percorso della strada - Formazione di competenze digitali e informative sul territorio. 4. Percorsi di comunicazione eventi, mass-media e alfabetizzazione di massa. 5. Percorso dell inclusione digitale 10

11 Le linee di intervento e le azioni Piano Scuola Digitale Educazione permanente Percorsi formativi all interno delle Istituzioni Scolastiche Scuole aperte Rete integrata con il sistema bibliotecario Percorso dell inclusione digitale. Interventi specifici per i target-focus Collabora zione RAI pervasivit à Competenze per la Cittadinanza digitale Formazione per microimprese Percorsi formativi all interno del circuito educativo non formale Punti di accesso pubblici assistiti Orientamento giovani Formazio ne massmedia Percorsi di comunicazione eventi, mass-media e alfabetizzazione di massa. Contenut i digitali con Tv Piazze telematiche, coworking Percorso della strada - Formazione di competenze digitali e informative sul territorio E- facilitat or 11

12 Azioni specifiche per l inclusione digitale Consapev olezza carriera Work-life balance Formazione per la comunità Donne non occupate e con caratteristiche particolari Progettazio ne Universale Formazione per il lavoro Immigrati Percorsi per l Inclusione Digitale Disabili Accessibilit à hw, sw, rete,.. Piattaforma online Detenuti Anziani Supporti intergenerazi onali Formazione permanente per il lavoro Valorizzazion e esperienza 12

13 Competenze specialistiche Competenze di ingresso Competenze specialistiche avanzate 13

14 Competenze specialistiche TARGET: professionisti ICT attuali e futuri con l obiettivo di consentire l acquisizione ed il consolidamento delle competenze digitali per la crescita professionale, l allineamento degli skill professionali agli standard internazionali, il miglioramento della produttività e della competitività del sistema imprenditoriale STAKEHOLDER: scuola, docenti e studenti; intermediari professionali del sistema delle imprese (Associazioni di rappresentanza imprenditoriale, Ordini professionali, Centri servizi, gestori dei Fondi Interprofessionali); università e istituti di Alta formazione; provider formativi e vendor ICT; Pubblica Amministrazione centrale e locale; lavoratori dipendenti già stabilmente inseriti in azienda che hanno bisogno di formazione continua per l apprendimento permanente; disoccupati/ inoccupati, giovani; lavoratori ed imprenditori delle micro e PMI; giovani start-upper o neoimprenditori con competenze digitali 14

15 Competenze specialistiche Disallineamento Domanda offerta AUDIZIONI CIO imprese e PA Associazioni datoriali Sindacati Rappresentanti ordini e associazioni professionali Università RILEVAZIONE Definizione di un format sulla base del quale effettuare la rilevazione Individuazione di 5-10 aree strategiche su cui puntare Attribuzione di un peso alle aree strategiche rispetto al mercato Individuazione delle macro-competenze Criticità, importanza, difficoltà di reperimento Dati in fase di elaborazione. Disponibili il 5 maggio 15

16 1. Area tecnologica 2. macrocompetenza 3. codice macrocompetenza e-cf 4. coefficiente di criticità 5. qualità relativa (S=100) 6. impegno relativo (S=100) 7. Peso relativo di mercato..% * Es. CLOUD (*) valutazione soggettiva da testimone privilegiato Legenda 1. area tecnologica: Indicare un'area tecnologica che si ritiene emergente o che avrà uno sviluppo tale per cui possono risultare critiche alte competenze specialistiche 2. macrocompetenza: Tra le 40 competenze dell'e-cf vanno individuate le macrocompetenze distintive dell'area tecnologica descritta. Non vanno indicate quelle presumibilmente comuni a tutte le aree 3. codice macrocompetenza e-cf 4. coefficiente di criticità 5. qualità relativa 6. impegno relativo 7. peso relativo di mercato indicare il codice della macrocompetenza secondo la tabella e-cf coefficiente di criticità stimato per il reperimento della macrocompetenza, 1 bassa criticità, 5 massima fatta 100 la rilevanza totale delle macrocompetenze, indicare quanto pesa percentualmente ciascuna (valutazione qualitativa) fatto 100 l'impegno totale delle macrocompetenze, quanto pesa percentualmente ciascuna (valutazione quantitativa) ipotizzando che tutte le aree tecnologiche indicate costituiscano insieme "un mercato" valutare il peso relativo, in percentuale, di ciascuna area su questo mercato convenzionale 16

17 Competenze specialistiche Approccio alle competenze professionali European Competence Framework (e-cf) 40 macrocompetenze Norma UNI (sett. 2013) Buone pratiche es: IWA - profili 17

18 Competenze specialistiche identificazione delle aree strategiche (di sviluppo e di business) per il prossimo futuro e i bisogni di forza lavoro/di competenze in questo contesto; conoscenza delle competenze ICT presenti nel mondo del lavoro attraverso l analisi dei dati disponibili e provenienti da università, scuola, Istat, mercato del lavoro; disponibilità di osservatorio permanente della domanda e dell offerta di competenze digitali; realizzazione di azioni che permettano di superare il disallineamento domandaofferta: identificazione delle classi di lavoratori/professionisti cui proporre iniziative di formazione/aggiornamento ecc., individuando priorità e mettendo a punto adeguate strategie di raggiungimento degli obiettivi; individuazione degli strumenti per l implementazione di tali azioni e la pianificazione delle risorse (umane, finanziarie, strumentali, di cooperazione e partnership) da mettere in campo, delle responsabilità e dei ruoli politici ed operativi; definizione di un modello di incentivi per le imprese che investono in innovazione a forte contenuto di alte competenze specialistiche benchmarking, il monitoraggio, la valutazione delle azioni 18

19 Competenze di e-leadership e-leadership ovvero come si fa innovazione 19

20 e-leadership PMI Outsourcing, e-commerce, Apps, fatturazione elettronica, Data, Cloud,.. Competenze manageriali e di contesto PA Dematerializzazione, interoperabilità, procurement.. Conosce e interpreta il contesto Pianifica le politiche e i processi Gestisce i canali di finanziamento e procurement Ottimizza il rapporto tempi/costi/qualità Comunica la bontà del risultato Influenza e indirizza il cambiamento digitale Costruisce e fa rete Valuta le soluzioni tecnologiche Identifica opportunità di cambiamento Capacità soft caratterizzanti l e-leadership Fa emergere il talento Sostiene l energia Promuove il cambiamento Coinvolge e mobilita le persone Comunica efficacemente Impara dalle esperienze e dagli altri Concentra l attenzione E' curioso Computational thinking Cultura e conoscenze fondamentali ICT Competenze digitali individuali di cittadinanza (prerequisito) ICT come fattore di innovazione I progetti di innovazione digitale Sicurezza ICT Il mondo delle applicazioni Il mondo dei dati 20

21 e-leadership nuovo modo di fare innovazione digitale la realtà ha saputo evolvere come i tempi impongono forse in modo confuso e spontaneo, ma probabilmente tempestivo serve consapevolezza e diffusione diffonderla in spazi sempre più ampi sconfinando certamente dai settori economici più avanzati sforzo andare oltre la spontaneità, a volte geniale, sistematizzare questa cultura e-leadership nuovi, ampi spazi di opportunità lavorative? 21

22 Un dato.competitività dell Italia nel commercio mondiale Ha senso continuare ad affermare che le imprese italiane fanno poca innovazione, investono poco, sono poco aggressive sui mercati esteri? Guardando agli ultimi dati del Trade Performance Index dell'unctad-wto si direbbe proprio di no. L'Italia, infatti, è seconda solo alla Germania per numero di migliori piazzamenti nelle 14 classifiche 2012 di competitività relative ad altrettanti settori del commercio mondiale. E in Europa, Germania e Italia fanno letteralmente il vuoto dietro di loro. Il terzo Paese europeo più competitivo, l'olanda, può vantare solo tre secondi posti, un terzo e un quarto posto, per quanto riguarda i piazzamenti di vertice, contro tre primi posti, tre secondi posti, un terzo posto e un sesto posto dell'italia. (Marco Fortis -17 febbraio 2014, da IL Sole24ore, Italia e Mondo del 26 marzo 2014: Il made in Italy sul podio mondiale ) 22

23 Competenze per la PA 23

24 Competenze per la PA - L obiettivo specifico Una Pubblica Amministrazione più efficiente ed efficace al servizio del cittadino Attraverso il raggiungimento di questi risultati Maggiore propensione al cambiamento e alla innovazione nella PA Maggiore capacità di gestire il cambiamento e alla innovazione nella PA Maggiore efficienza ed efficacia nella erogazione dei servizi digitali Maggiore disponibilità di opportunità e risorse a supporto dell apprendimento permanente 24

25 Quadro Logico Obiettivo generale Una società digitale consapevole di rischi e opportunità Maggiore occupazione giovanile e generale Rafforzamento e internazionalizzazione del tessuto economico Miglioramento dei servizi pubblici e dell uso delle risorse comuni Obiettivo specifico Una Pubblica Amministrazione più efficiente ed efficace al servizio del cittadino Risultati attesi Attività Maggiore propensione al cambiamento e alla innovazione nella PA Sviluppare le conoscenze digitali trasversali dei dipendenti pubblici in tema di cittadinanza digitale, e-government e open government Maggiore capacità di gestire il cambiamento e alla innovazione nella PA Sviluppare la e-leadership e le competenze digitali nella dirigenza pubblica per programmare e gestire le strategie digitali Maggiore efficienza ed efficacia nella erogazione dei servizi digitali Sviluppare le competenze digitali dei dipendenti impegnati in funzioni e servizi ad alto contenuto tecnologico Maggiore disponibilità di opportunità e risorse a supporto dell apprendimento permanente Creare un sistema a rete di condivisione della conoscenza digitale tra le PA che fornisce la conoscenza richiesta per la soluzione di problemi Sviluppo delle conoscenze digitali trasversali Sviluppo della e- leadership Sviluppo delle competenze digitali verticali Rete per la condivisione della conoscenza 25

26 Le linee di intervento 1. Sviluppo delle conoscenze digitali trasversali 2. Sviluppo della e-leadership nella PA 3. Sviluppo delle competenze digitali verticali 4. Rete per la condivisione della conoscenza 26

27 La scala della e-leadership Competenze digitali della PA Competenze manageriali e di contesto Competenze caratterizzanti l e-leadership Capacità soft caratterizzanti l e-leadership Cultura e conoscenze fondamentali ICT Tutela la cittadinanza digitale Realizza progetti di E-government Attiva processi di open government Conosce e interpreta il contesto amministrativo Pianifica le politiche e i processi Gestisce i canali di finanziamento e procurement Ottimizza il rapporto tempi / costo / qualità Comunica la bontà del risultato Influenza e indirizza il cambiamento digitale Costruisce e fa rete Valuta le soluzioni tecnologiche Identifica le opportunità di cambiamento Fa emergere il talento Sostiene l energia Promuove il cambiamento Coinvolge e mobilita le persone Comunica efficacemente Impara dalle esperienze degli altri ICT come fattore di innovazione I progetti di innovazione digitale Sicurezza ICT Il mondo delle applicazioni Il mondo dei dati

28 Cittadinanza digitale, egovernment e open government egovernment Cittadinanza digitale Risorse Input processi Attività Output persone Impatto Outcome processi Open Government 28

29 Il ciclo di condivisione della conoscenza Codifica della conoscenza (combinazione) Creazione della conoscenza (esternalizzazione) PERSONE WEBLOG PARTECIPAZIONE IDEE GRUPPI D&R FORUM ESPERIENZE DIRECTORY Web 2.0 CMS LMS WikiPA DOCUMENTI REPORTNORME NOTIZIE RICERCA EVENTI Learning Object Scambio e comunicazione della conoscenza (socializzazione) F O C U S Accesso e uso della conoscenza (internalizzazione) 29

30 Aree di competenza Conosce e interpreta il contesto amministrativo Competenze manageriali e di contesto Conosce e riesce a contemperare i vincoli e le opportunità connesse all applicazione delle norme e della prassi amministrativa con le esigenze di cambiamento e innovazione sia all interno dell organizzazione pubblica che nei rapporti con le altre PA e le imprese e gli altri attori sociali Pianifica le politiche e i processi Definisce le politiche attinenti il suo ambito di azione con una forte attenzione alle opportunità offerte dalle ICT e interviene sui processi per migliorare l efficienza e l efficacia Gestisce i canali di finanziamento e procurement Individua le fonti di finanziamento e attiva progetti e iniziative che arricchiscono la qualità dei servizi, anche attraverso processi di e- procurement trasparenti e aperti Ottimizza il rapporto tempi / costo / qualità Combina in modo ottimale le risorse umane, tecnologiche e finanziare per raggiungere i migliori risultati in termini di economicità e qualità 30

31 Aree di competenza Tutela la cittadinanza digitale Competenze digitali PA Assicura il rispetto dei principi di cittadinanza digitale in modo inclusivo e diffuso, attivando tutte le iniziative utili a rendere i diritti di cittadinanza digitale effettivamente praticabili (identità digitale, privacy e sicurezza, accesso all informazione) Realizza progetti di e-government Attiva all interno della propria organizzazione progetti di innovazione (dematerializzazione, interoperabilità, infrastrutture tecnologiche) e organizzativa (reingegnerizzazione dei processi) migliorando le performance e l efficienza con attenzione alla qualità e utilità dei risultati esterni Attiva processi di Open Government Pratica la trasparenza (accesso alle informazioni e dati aperti), la partecipazione (ascolto e consultazione) e la accountability utilizzando la tecnologia come fattore abilitante al fine di migliorare il rapporto con i cittadini e indirizzare l efficacia dei processi di innovazione interna 31

32 2. La Comunicazione del Programma Nazionale Tra le funzioni attribuite all Agenzia per l Italia Digitale vi è quella di diffondere l utilizzo delle tecnologie digitali e le iniziative di alfabetizzazione informatica rivolte ai cittadini, nonché di formazione e addestramento professionale destinate ai pubblici dipendenti ed alle imprese. In questo ambito, il Direttore Generale dell Agenzia per l Italia Digitale, ing. Agostino Ragosa, ha istituito un Gruppo di Lavoro per le attività di Comunicazione ed Innovazione e ne ha dato il coordinamento alla Direzione Strategie Tecnologiche della Rai. Alle riunioni partecipano i Coordinatori degli altri Gruppi di lavoro e gli organismi coinvolti nella preparazione del Programma nazionale per la Cultura, la Formazione e le Competenze Digitali 32

33 Linee Guida condivise Il Gruppo di lavoro ha identificato alcuni primi obiettivi strategici e ha condiviso con il DG AgID le seguenti linee guida: Intensificare la comunicazione tra i Gruppi di lavoro e gli Enti coinvolti nelle attività dell Agenzia Digitale Comunicare la rilevanza della cultura digitale ai cittadini, ai lavoratori del settore pubblico e privato, agli imprenditori, soprattutto delle PMI per aumentare in essi la consapevolezza del bisogno di apprendimento Rendere attrattive presso il cittadino, ed in particolare presso i giovani, le competenze digitali, al fine di aumentare l interesse al loro sviluppo e favorire l acquisizione a pieno titolo del ruolo di cittadino attivo nella società dell informazione (es. democrazia digitale) Utilizzare strumenti innovativi di comunicazione e tecnologie che risultino particolarmente attrattive e familiari, sia per contenuti sia per la facilità d uso, per collaborare efficientemente all obiettivo AgID di superare l analfabetismo digitale. Promuovere il confronto con le migliori esperienze di altri Paesi per cogliere le opportunità di intercettare ed utilizzare i finanziamenti europei, come ad esempio Horizon Sensibilizzare ed informare i cittadini in particolare sui progetti prioritari dell Agenzia Digitale quali l identità digitale, l anagrafe unica e la fatturazione elettronica e sulle alte competenze professionali che questi progetti richiedono. 33

34 Contributo Rai Rai ha presentato al Gruppo di lavoro alcune applicazioni tecnologiche, sviluppate dalla Direzione Strategie Tecnologiche, finalizzate a individuare servizi tecnologici delle PA centrali e locali che, attraverso la Rai, possano essere fruiti da cittadini e imprese su televisore o su second screen, ovvero su dispositivi mobili quali smartphone e tablet. In particolare sono stati presentati l applicazione Telecomando Rai che potrà consentire di fornire a cittadini ed imprese approfondimenti multimediali sui temi dell innovazione, della formazione e della digitalizzazione (ad es. tasto blu del telecomando per connected tv ). alcuni format Rai Multiscreen che consentono di inserire servizi second screen, anche della PA, collegandoli ai programmi di grande ascolto in onda sulle reti televisive L Agenzia per l Italia Digitale ha conseguito alcuni importanti risultati che per raggiungere il pieno successo presso il pubblico hanno bisogno di essere illustrati a cittadini e imprese. La Rai quale Servizio Pubblico può mettere a disposizione le suddette applicazioni tecnologiche oltre a strumenti innovativi di comunicazione. 34

35 Piano di Comunicazione Per accrescere la cultura digitale del Paese e diffondere la conoscenza dei risultati concreti già conseguiti dall Agenzia occorre predisporre un Piano di Comunicazione per raggiungere in modo capillare cittadini e imprese. Tale Piano dovrà essere rivolto: ai Ministeri con competenze ed interessi convergenti verso lo sviluppo dell economia digitale al Sistema delle imprese, in collaborazione con i vari Organismi di rappresentanza (es. Confindustria, Rete Imprese, Confartigianato, CNA) al grande pubblico, anche in collaborazione con il Sistema della Comunicazione (es. Rai, altri broadcaster, social network, stampa, siti istituzionali, offerta di contenuti e servizi digitali via IP su second screen come Rai-multiscreen, inserimento di informazione promozionale in fiction televisive) e con un grande Road-Show Il Piano dovrà essere commisurato alle risorse disponibili Il Semestre di Presidenza italiana della UE (di 28 Paesi) è un momento di grande visibilità del Paese che può lanciare innovativi servizi di Democrazia Digitale e valorizzare quanto già prodotto dalla Pubblica Amministrazione con l apporto diretto e con il coordinamento dell Agenzia per l Italia Digitale Una specifica opportunità potrà ad es. presentarsi in occasione del summit in programma a Venezia (luglio 2014), organizzato dalla Presidenza del Consiglio per il rilancio dell agenda digitale, in occasione del semestre di guida italiana della UE 35

36 Piano di Comunicazione Il piano di comunicazione potrà prevedere: Convegni / Conferenze stampa organizzati da AgID con Vertici governativi, Ministeri con interessi convergenti verso lo sviluppo dell economia digitale, Enti interessati alle specifiche iniziative (es. Formez, Banca Italia, Agenzia Entrate, Ragioneria Generale Stato) Insieme coordinato di manifestazioni con le Regioni e con Associazioni di categoria (es. Confindustria, CNA, Confartigianato, Confcommercio, Rete Imprese, ANCI) Coinvolgimento della Rai quale Servizio Pubblico per Spazi dedicati nei programmi di informazione, anche con approfondimenti interattivi su second screen. Ad es. Uno Mattina, Geo, Quark, Agorà, TG Leonardo, La vita in Diretta, I Fatti Vostri Sensibilizzazione dei cittadini ai temi di interesse AgID attraverso programmi di intrattenimento (es. Fiction e programmi contenitori) Specifici programmi di formazione su canali tematici (ad es. Rai Quark) Contatti con Agenzie, Stampa specializzata Organizzazione di eventi e convegni con presenza di esperti del settore e coinvolgimento di Istituzioni internazionali, nazionali e regionali Condivisione di risorse su siti web 36

37 3. La Consultazione Pubblica e il Contest La Consultazione Pubblica (aprile-luglio2014) Logica di base: Un unico sito web per le consultazioni pubbliche nazionali, in accordo con MiPA-OGP Consultazioni differenziate per tipologia di contenuto e target Facile accessibilità alla partecipazione Modalità: Commentare le linee guida Idee per le attività da realizzare Contest progetti avviati Webinar di diffusione e confronto 37

38 Cultura e competenze digitali Il programma sulle competenze e cultura digitale ha individuato gli obiettivi e i risultati utili a portare l Italia in una condizione di competitività europea Vai alla consultazione La ricerca Empirica sul ritardo digitale Le fonti statistiche dell Istat sulla cultura digitale I dati dell osservatorio Assinform La rilevazione su egovernment e open government di PoliMi altri documenti 10 aprile Lancio consultazione sulle strategie per la cultura e le competenze digitali Click 10 aprile Commentario su obiettivi, risultati e attività per: Cittadini Nuove professioni Impresa Pubblica Amministrazione 22 aprile Contest per la raccolta e diffusione delle esperienze già realizzate Click 22 maggio Segnalazione di idee per la realizzazione delle linee di azione Webinar Linee guida 5 giugno Contesto e strategie 12 giugno Cittadini digitali 19 giugno PA digitale Registrazioni webinar Webinar esperienze 3 luglio Pane e internet 10 luglio Domande & Risposte Registrazioni webinar scarica scarica Le regole della consultazione Contratto di partecipazione 38

39 Il Contest* Il 10 aprile viene lanciato un Contest (con premiazione nel contesto di ForumPA) per Le migliori iniziative /modelli competenze base competenze specialistiche competenze trasversali * riferimento: esperienze già effettuate da Formez- PA 39

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