Quando crescere resta l obiettivo primario

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1 Quando crescere resta l obiettivo primario Nell intervista a Lucia Di Lauro, responsabile della Pro - tezione civile della Regione Puglia, le tappe di una carriera interamente dedicata alla Pubblica amministrazione e il percorso di consolidamento e continuo sviluppo intrapreso dal Servizio di Protezione civile regionale di Franco Pasargiklian 22 L Ing. Lucia Di Lauro ha esordito alla guida della Protezione civile regionale pugliese lo scorso ottobre. Ripercorrendo la sua carriera professionale, scopriamo che dopo essersi laureata in ingegneria civile al Politecnico di Torino nel 1977, entra a far parte della Pubblica amministrazione a partire dagli anni 80, svolgendo nel contempo attività di studio e specializzazioni attraverso corsi e seminari che hanno riguardato sia aspetti specifici della sua laurea in ingegneria, sia aspetti più generali attinenti al suo ruolo nella pubblica amministrazione. REGIONE PUGLIAL Entrando nel dettaglio chiediamo direttamente all Ing. Di Lauro quali sono state le tappe più significative della sua carriera fino all attuale incarico e quali, in particolare, hanno offerto più soddisfazioni personali e professionali. Sono nata nei Lavori Pubblici. Il mio primo incarico è stato nell ufficio del Genio civile di Brindisi. Mi sono interessata in particolare di edilizia pubblica, idraulica, pubblica illuminazione, mercati pubblici e varie infrastrutture. Poi sono stata trasferita nell ufficio del Genio civile di Lecce. Contemporaneamente sono stata nominata dalla Giunta regionale responsabile dell Ufficio interprovinciale del Demanio e Patrimonio con competenza nelle province di Lecce, Brindisi e Taranto, Ufficio che io ho fatto nascere. Come ho fatto nascere un altro nuovo ufficio, l Ufficio provinciale Urbanistico a Lecce, sempre per incarico della Giunta. Sono poi ritornata come dirigente al Genio civile di Lecce e successivamente sono stata nominata a Bari e Foggia sempre negli Uffici del Genio civile dove sono rimasta fino all ottobre del Diciamo, quindi, che la mia vita professionale si è svolta su tre importanti fronti: Lavori pubblici, Urbanistica, Demanio e Patrimonio. La parte che amo di più, che mi ha dato forse più soddisfazioni professionali che di carriera, è stata quella nei Lavori pubblici. Io amo molto la vita di cantiere e ancora oggi mi manca quel genere di attività. Che di solito appare come vocazione più maschile, almeno per certi aspetti? Sì, una volta insieme ai mastri c erano soprattutto ingegneri uomini, adesso per fortuna ci sono anche le donne. Certo ai miei tempi di donne ingegnere non ce n erano così tante. Cosa che ha contribuito a spronarmi ancor di più a fare meglio in tutte le attività. Posso,

2 L Ing. Lucia Di Lauro, responsabile del Servizio regionale di Protezione civile della Puglia quindi, dire di avere lasciato il Genio civile con tristezza anche perché mi ha dato l opportunità di conoscere in tutti gli aspetti il territorio della Regione Puglia, compresa la sua conformazione geomorfologica. Fino ad arrivare oggi alla Protezione civile. La Protezione civile è una funzione molto speciale e delicata per chi vi opera e ancor di più per chi né è responsabile. Quando le è stato proposto di dirigere questo Servizio? Conosceva già lo staff con cui sta collaborando e aver accettato questo ruolo di dirigente è stata una scelta facile o difficile? Già in parte mi ha risposto dicendo che sicuramente ha nostalgia del suo vecchio lavoro. Nostalgia anche perché ricevo visite continue dei miei ex dipendenti, cosa che mi ha fatto convincere di essere stata una buona dirigente. Non conoscevo ancora lo staff degli uffici di Protezione civile, ma conoscevo bene Luca Limongelli, che oltre a essere stato il mio predecessore è un amico. Diciamo che non è stato subito facile accettare questa realtà che definirei sconosciuta, perché, chi non la vive dentro concepisce la Protezione civile in maniera del tutto diver- 23 La Protezione civile ITALIANA luglio/agosto

3 REGIONE PUGLIA sa da quella che è. Quindi non è stato facile accettare, però amo le sfide e amo cambiare perché penso di arricchirmi sia in esperienza che in sapere. Sono stata, quindi, subito pronta a modificare il mio modo di vivere e di vedere le cose; oggi, ad esempio, sono impegnata anche il sabato e la domenica cosa che non accadeva ai Lavori pubblici. Diciamo poi che a distanza di nove mesi, comincio ad amare anche questa nuova realtà. Lo stesso Luca Limongelli si era affezionato molto. La vostra PC regionale è la più giovane d Italia. Nonostante questo avete un volontariato già consolidato in continua crescita numerica, qualitativa e professionale che ha consentito al sistema, ad esempio, di gestire in modo autonomo la violenta alluvione che i primi di settembre dell anno scorso ha colpito il Gargano a pochi giorni dal primo raduno estivo di PC. A nove mesi dalla sua nomina si è posta degli obiettivi per migliorare ulteriormente il sistema e cosa chiederà alla nuova Giunta? E vero quella della Regione Puglia è la Protezione civile più giovane sul territorio nazionale; si è costruito un buon Centro Funzionale e una buona Sala operativa regionale con cui si stanno portando avanti buoni programmi di prevenzione del rischio e di gestione delle emergenze. Stiamo lavorando sia sulle pianificazioni richieste dalla legge regionale che dalle direttive nazionali ed europee. Procediamo anche con il regolamento regionale del Volontariato di PC che è stato approvato dal Comitato regionale di PC e adesso dovremo portarlo in Giunta per l adozione e poi in Commissione consiliare dove seguirà l iter per l approvazione finale. Inoltre, abbiamo approvato e sono già operative le linee guida per la formazione dei volontari per il rischio incendi. Se di essi vogliamo parlare, possiamo dire che per loro è stato fatto molto in questi nove mesi; molti ritardi sono stati annullati anche nel pagamento dei rimborsi visto che c era una situazione un po trascurata da questa punto di vista e c erano delle lamentele. Per quanto riguarda il Volontariato pugliese ho affrontato la questione di petto su vari aspetti, per cui adesso stiamo lavorando benissimo. 24 L ing. Di Lauro con alcuni collaboratori del suo staff e con alcuni rappresentanti del volontariato PC regionale

4 Programmiamo delle riunioni periodiche con i Coordinamenti provinciali e ogni attività del Servizio che riguarda il Volontariato viene messa a conoscenza dei membri dei Coordinamenti che se ne fanno poi carico con i loro associati. Stiamo lavorando molto e questo dà la carica anche a loro che si sentono così motivati e gratificati. Quest anno poi inauguriamo il secondo campo per la campagna AIB. Lei sa che per le attività antincendio boschivo abbiamo un campo a Jacotenente a nord della Puglia, e ora ne abbiamo aperto un altro a Manduria (TA) in prossimità della costa meridionale della nostra Regione. Per migliorare così il monitoraggio e la sorveglianza antincendi sull intero territorio. I nostri volontari hanno fatto insieme a noi uno sforzo grandissimo per l allestimento. A loro va il mio grazie! E stata una mia idea quella di aprire un secondo campo AIB, accettata con entusiasmo dall assessore Guglielmo Minervini, impresa non facile con qualche difficoltà ancora da risolvere, ma che a breve saranno superate. Diciamo che in circa nove mesi un po di strada è stata percorsa. La Protezione civile è un sistema complesso composto da numerosi attori che dovrebbero operare con spirito di collaborazione. In base all esperienza avuta in questi mesi come sono le collaborazioni con le componenti statali ovvero con le prefetture e i corpi nazionali come quelli dei Vigili del Fuoco, del CFS e delle Capitanerie di porto? Il rapporto di collaborazione è ottimo. Per quanto mi riguarda ho conosciuto già molti di loro ai tempi delle mie funzioni ai Lavori pubblici per cui c è stata in molti casi continuità. Certo, è vero che questi referenti cambiano più spesso di quanto cambiamo noi, però ho conosciuto persone di alto profilo culturale e professionale che si sono subito messe a disposizione, e supportano il nostro Servizio, apprezzandone il lavoro. Vi è dunque confronto e supporto anche con le prefetture, ed anche con le Capitanerie di porto, magari con minor assiduità con queste ultime, ma con buoni risultati. Ora, ad esempio, stiamo portando avanti con loro un progetto sull inquinamento da idrocarburi. Noi chiamiamo loro e viceversa, concordiamo i vari aspetti del progetto, trovando quindi le soluzioni idonee per risolvere i problemi. Per cui è davvero molto buona questa collaborazione. L augurio è che possiate continuare così. Torniamo ai volontari di cui in parte mi ha già parlato. Aggiungerei che ci sono due generi di volontari: i volontari volontari e quelli che sono nell Ufficio. Con me collabora un piccolo esercito di (quasi) giovani a contratto determinato da qualche anno, che sono bravissimi. Appartengono a una generazione più giovane della mia ed è, anche, per questo che mi sento di doverli sostenere rispetto a una situazione contrattuale precaria che non dà loro la certezza di restare in amministrazione. Per cui cerco di gratificarli il più possibile. Non voglio però dimenticare tutti gli altri miei collaboratori che mi hanno accettata senza alcuna riserva e collaborano all unisono direttamente con me. Da quante persone è composto questo piccolo esercito? Da una cinquantina di persone suddivisi tra Centro funzionale, Centro operativo e altri uffici. Quindi un numero importante. In realtà sono pochi; il numero degli addetti non è ancora adeguato se rapportato alle reali esigenze del Servizio nel suo complesso. Passiamo adesso a parlare di quello che è un po il tallone di Achille 25 La Protezione civile ITALIANA luglio/agosto

5 REGIONE PUGLIA 26 del nostro sistema in Italia. I sindaci, poveretti, sono oberati di tante responsabilità certo, ma molti però stanno ancora sottovalutando il ruolo che hanno in Protezione civile. Qual è il polso della situazione in Puglia? I piani comunali sono stati redatti? Trova nei sindaci uno spirito di collaborazione? Non si tratta solo di piani comunali redatti bene, compatibili con la realtà dei luoghi e altro ancora. Più che questo io ho notato una lentezza eccessiva nei tempi e poca efficienza dell amministrazione locale. Perché come lei sa, il Servizio regionale di Protezione civile è anche commissario delegato dal Capo Dipartimento nelle emergenze e quindi quando vengono stanziati i fondi da parte dello Stato, come soggetti attuatori sono molto spesso nominati i comuni. In tale veste i Comuni che dovrebbero operare con i tempi dell emergenza, non riescono, purtroppo, a svolgere i compiti loro assegnati con rapidità ed efficacia. In questi otto, nove mesi nel Servizio Protezione civile ho preso in carico alcuni commissariamenti, e ho avuto modo di constatare quanto sia difficile operare nei tempi giusti. Effetti vamente questo è un punto debole del nostro sistema. Forse non è di consolazione dirle che non accade solo da voi in Puglia Saranno le risorse umane, quelle finanziarie e tutto ciò che vogliamo ma c è un punto debole. Prima abbiamo fatto cenno alle campagne AIB. In tale contesto in passato i gemellaggi estivi hanno contribuito a far crescere il vostro sistema, essendo questo tra i più giovani. Ora, nella consapevolezza che non si finisce mai di crescere, voi rappresentate comunque un servizio consolidato e maturo rispetto anche ad altri sistemi regionali. Pensa, quindi, che i gemellaggi dovranno continuare? Certamente. Diventare bravi non significa chiudersi nella propria gloria. C è bisogno di confronto sempre, perché cresciamo noi e crescono anche gli altri. Come ho sentito dire da rappresentanti dell AIB piemontese e da altri ancora. Si progredisce sempre con tutte le esperienze che si affrontano. I gemellaggi sono considerati una fonte di crescita e quindi continueranno senz altro. E ora concluderei l incontro parlando del nostro prossimo appuntamento, il Raduno nazionale estivo della Protezione civile che si terrà a Ostuni dal 17 al 20 settembre. Un evento importante che tutti attendono e che è già tradizione pur essendo solo il secondo. Sì. I nostri volontari sono talmente entusiasti che hanno pensato a degli appuntamenti annuali itineranti. Ciò significa che se quest anno il Raduno si terrà in provincia di Brindisi, l anno prossimo si terrà a Lecce. E un momento che loro amano replicare negli anni perché costituisce una fortissima esperienza di conoscenza, di confronto e di rafforzamento del sentimento di appartenenza e solidarietà e quindi ben vengano questi momenti. Il Raduno è in fase di allestimento come il convegno. Stiamo lavorando su tutti i fronti e speriamo di essere all altezza anche quest anno.

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