Economia ed Etica Appuntamento annuale L Aquila e Gran Sasso - giovedì 11 e Venerdì 12 settembre IV^ edizione
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- Vito Cocco
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1 CreaImpresa Incontri nazionali del Gran Sasso d Italia Economia ed Etica Appuntamento annuale L Aquila e Gran Sasso - giovedì 11 e Venerdì 12 settembre IV^ edizione Col. CC Luciano Annicchiarico Comandante del Comando Carabinieri per la Tutela del Lavoro Educazione alla legalità ed alla salute pubblica quale presupposto di compatibilità tra Etica ed Economia. La cultura della legalità nella tutela del lavoro L Aquila, 12 settembre 2008 conferenza organizzata da CreaImpresa - Incontri del Gran Sasso d Italia L Arma dei Carabinieri, con i vari livelli organizzativi sui quali è strutturata, sin dalla sua istituzione, nel 1814, persegue la salvaguardia dell integrità fisica e della libertà del cittadino assicurando il rispetto della legge da parte di tutti. Infatti, essere tutori della legge è una missione che ciascun militare dell Arma persegue con spirito principalmente preventivo ed educativo, con l intento di promuovere quel senso di legalità diffuso che possa assicurare la civile convivenza tra cittadini e la salvaguardia delle libere istituzioni. L evoluzione sociale ha imposto all Arma un progressivo adeguamento, anche organizzativo, alle più disparate esigenze sociali, cosicché al passo con tale evoluzione sociale, oggi l Arma, con l Organizzazione Speciale, è in grado di assicurare la propria presenza ed il proprio impegno in ogni settore dell organizzazione centrale dello Stato: ogni Ministero ha il proprio reparto di Carabinieri altamente specializzati (es: Tutela Ambiente, Tutela Salute, Tutela Patrimonio Culturale ecc) che assicurano il rispetto delle normative di settore, per la tutela di ogni cittadino e del pieno rispetto delle singole leggi speciali che regolano i vari settori sociali. Con questo intento l Arma ha creato, sulle basi di una preesistente organizzazione ministeriale periferica formata dai soli Nuclei Ispettorato Lavoro Carabinieri, il COMANDO CARABINIERI PER LA TUTELA DEL LAVORO, che oggi rappresento in qualità di Comandante. Il Comando Carabinieri per la Tutela del Lavoro: è una Struttura appartenente alla Organizzazione Speciale dell Arma; esercita la vigilanza sull applicazione delle leggi in materia giuslavoristica e Legislazione Sociale; è capillarmente distribuito sull intero territorio nazionale (capoluoghi di provincia di tutto il territorio dello Stato ad eccezione del Trentino Alto Adige); è composto da personale con elevato livello di professionalità, competenza ed efficienza operativa, cui è attribuita la qualifica di Ispettore del Lavoro. 1
2 Sin dal 1937 i Carabinieri sono presenti, anche con compiti ispettivi, presso gli organi di vigilanza del Ministero del Lavoro, sino al più recente provvedimento del 2006 che ha conferito l attuale denominazione al Comando e l ormai imminente ampliamento e riorganizzazione a livello di macro aree regionali (NORD, CENTRO, SUD, SICILIA) Il Comando, il Reparto Operativo ed i Nuclei operano alle dipendenze funzionali del Ministro del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali (art. 7 del D.M. 31 luglio 1997). I 102 Nuclei Carabinieri Ispettorato del Lavoro hanno una dipendenza gerarchica dal Comando Carabinieri per la Tutela del Lavoro ed una dipendenza funzionale dalle Direzioni Provinciali del Lavoro. La maggior parte delle attività sono funzionalmente dirette e coordinate dalle DD. PP. del Lavoro, nella figura del proprio Direttore, tuttavia spesso militari ispettori del lavoro operano interventi su istanza diretta dei singoli cittadini o di organizzazioni che li rappresentino. Negli ultimi anni, inoltre, su input del Comando Generale dell Arma, si è assistito ad un incremento degli interventi a supporto dell Arma Territoriale, nonché, alla luce dei lusinghieri risultati conseguiti con le attività investigative e dell alto livello di specializzazione raggiunto dai militari, sempre più frequentemente l Autorità Giudiziaria delega direttamente i vari NIL competenti per territorio per indagini di particolare spessore e complessità. Confrontandosi, con gli specifici tessuti socio economici di ciascuna realtà ambientale, il Comando Carabinieri per la Tutela del Lavoro e le dislocazioni periferiche lavorano per contrastare: - il lavoro sommerso ; - le omissioni e le elusioni contributive; - lo sfruttamento dell immigrazione clandestina; - la sovraesposizione (disagio ed abuso) delle fasce minorili; - l insicurezza ed insalubrità negli ambienti lavorativi; - le truffe in pregiudizio degli Enti assistenziali e previdenziali; - le gestioni illecite di risorse ed erogazioni pubbliche (comprese le rendicontazioni per i Patronati con sede all estero); - fenomeni di collusione, continuità e contiguità con la Criminalità Organizzata e comune; ATTIVITA 2008 Nel corso del I semestre 2008 sono state sottoposte a controllo n imprese, delle quali nr sono risultate regolari, nr irregolari e 119 completamente in nero. Non deve sorprendere che ben il 60% circa delle imprese controllate sia irregolare: tale risultato se da un lato è indice di capacità conoscitiva e di predisposizione dell attività ispettiva (quando si interviene si scelgono gli obiettivi con criterio ed oculatezza, in osmosi info-operativa con l Organizzazione Territoriale dell Arma che con oltre 5000 Stazione dei carabinieri in tutta Italia è presente praticamente in ogni paesino italiano) dall altro lato questo trend è una conferma dalle rilevazioni degli anni precedenti, quale indice di un livello non ancora ideale di diffusione del senso di legalità nel mondo datoriale in senso lato. In senso lato perchè in queste rilevazioni sono comprese anche mere inadempienze burocratiche ovvero amministrative e non solo quelle ben più gravi con risvolti penali. Comunque rimane singolare che ancora oggi, nonostante la complessità organizzativa della nostra società, ci siano imprese che riescono a lavorare e produrre completamente in nero (circa l 1% del totale). 2
3 Riguardo il controllo delle posizioni lavorative, nel corso del 2008 sono stati controllati ovvero intervistati lavoratori, di cui: - n sono risultati regolari ; - n irregolari; - n in nero ; di questi ultimi sono risultati stranieri n (16%). I dati riguardanti i lavoratori mostrano come il 16% delle posizioni lavorative controllate sono risultate irregolari, ed il 14% erano lavoratori completamente in nero per un totale del 30% di posizioni lavorative non in linea con la normativa vigente. Peraltro l EDILIZIA è il settore nel quale maggiore risulta l incidenza del lavoro irregolare, più del doppio di quanto risulti nel secondo settore particolarmente caratterizzato dall irregolarità nelle assunzioni quale il settore alberghiero e dei pubblici esercizi. La legge tutela in modo particolareggiato il lavoratore minore, per le conseguenze che le condizioni di lavoro possono avere sia sul fisico sia sulla psiche, entrambi ancora in fase evolutiva. Per questo nel corso dell attività ispettiva si ha particolare riguardo al controllo ed alla verifica del rigido rispetto della normativa giuslavoristica a tutela dei minori impiegati in qualsiasi attività lavorativa, anche domestica. Purtroppo non sono rari i casi di vero è proprio sfruttamento, con comportamenti di dubbia moralità, spesso anche da parte dei genitori,. Oltre al problema dell evasione scolastica, in particolare per i minori considerati bambini (infraquattordicenni) quindi ancora sottoposti all obbligo scolastico, le violazioni più ricorrenti anche per gli adolescenti sono: la mancata sottoposizione a visita medica preventiva, i mancati controlli sanitari periodici con le visite mediche periodiche, l impiego in orario di lavoro dalla durata eccessiva senza pause ovvero in orario notturno (assolutamente vietato), la mancanza di fruizione dei periodi di riposo. Storicamente il fenomeno del Caporalato caratterizza soprattutto il settore agricolo, con il controllo quasi totale, in particolare nelle regioni meridionali durante le stagioni della raccolta, della manodopera non solo straniera, da parte di pochi caporali sfruttatori che operano anche in ambito interregionale (famosa è la fase della raccolta dei pomodori nel foggiano e nel casertano). Tuttavia nel corso del 2007 e fino ai primi mesi del corrente anno, il Comando Carabinieri per la Tutela del Lavoro ha coordinato un attività di contrasto del fenomeno a livello nazionale, ispezionando anche le unità produttive del settore edilizio. L Arma territoriale aveva infatti segnalato in più circostanze che gruppetti di lavoratori si adunavano in prossimità dei grandi rivenditori di materiali edili, ove spesso venivano reclutati in gruppo da caporali che li conducevano sui singoli cantieri, gestendone con l intermediazione abusiva, il loro impiego, spesso assolutamente in nero. Le situazioni di sfruttamento, spesso ai limiti della sopportabilità umana (condizioni di trasporto, durata dell orario lavorativo, assenza di riposi orari e giornalieri) oltre all assenza di qualsiasi forma di tutela legale e sociale, rendono chiaro il risvolto etico di un impiego della manodopera regolato esclusivamente dal massimo profitto per il datore ed il caporale, ancora più biasimevole per quest ultima figura, quando si consideri che il caporale non si mette in gioco con il proprio capitale ed il correlativo rischio d impresa, ma spesso sfrutta unicamente lo stato di necessità in cui versano i lavoratori in nero, sfruttando altrèsì ed altrettanto frequentemente il loro status di clandestini. Nello specifico settore l attività di vigilanza ha portato i seguenti risultati: - nr. 86 interventi effettuati - n. 379 lavoratori intervistati - n. 86 persone denunciate in stato di libertà (di cui n. 14 straniera) - n. 134 violazioni constatate previste dagli artt. 27 e 28 del D. Lgs. 276/2003 (forme di somministrazione fraudolenta ed irregolare), art. 11 del D. Lgs. 494/94 (mediazione abusiva), art 21 della L. 646/82 (omessa autorizzazione al subappalto) 3
4 SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO La cronaca di tutti i giorni è tristemente ricca di episodi di incidenti sul lavoro, spesso anche con esiti fatali, tanto da aver condizionato, sia per il 2007 sia per il 2008, le scelte strategiche del Ministero del Lavoro e del Comando Carabinieri per la Tutela del Lavoro in tema di pianificazione annuale dell Attività di vigilanza. Si è dunque incrementata la c.d. VIGILANZA TECNICA, lì dove per competenza limitata dalla normativa precedente e ribadita dall art 13 del Testo Unico sulla Sicurezza (DLgs 81/2008) il personale ispettivo del Ministero del Lavoro e di conseguenza i Carabinieri ispettori del lavoro sono competenti esclusivamente per la vigilanza tecnica nei settori delle costruzioni edili, lavori in sotterraneo e gallerie, lavori mediante cassoni in aria compressa e lavori subacquei nonché tutte quelle ulteriori attività comportanti esposizioni a particolari rischi da individuarsi a cura dell istituendo Comitato di indirizzo, valutazione e coordinamento della sicurezza nei luoghi di lavoro, presso il Ministero della Salute (dicastero, quest ultimo che, conserva le prerogative proprie della legislazione pre vigente, per l impianto dato dal DLgs 81/2008). Tra i illeciti contestati le violazioni più ricorrenti hanno riguardato la contravvenzione delle seguenti normative: - nr ai sensi del D.P.R. 164/56 ( prevenzione degli infortuni sul lavoro nelle costruzioni ); - nr ai sensi del D.P.R. 547/55 ( omesse informazioni e disposizioni ai lavoratori sui rischi specifici); - nr ai sensi del D.Lgs. 626/94 ( sicurezza dei lavoratori sul luogo di lavoro ); - nr. 597 ai sensi del D.P.R. 303/56 ( norme generali per l igiene del lavoro ). - nr. 240 ai sensi del D.P.R. 1124/65 ( disposizioni per l assicurazione obbligatoria contro infortuni e malattie professionali ); A proposito del DLgs 9 aprile 2008 n. 81 conosciuto come Testo Unico sulla Sicurezza, composto da 306 articoli, è sufficiente soffermarsi sul primo ed il terzultimo di questi articoli perché emerga con chiarezza c.d spirito della legge : l art.1 indica infatti le Finalità : riassetto e riforma norme vigenti mediante riordino e coordinamento in un unico testo normativo nel rispetto delle normative comunitarie e delle convenzioni internazionali in materia ; mentre l art. 304 indicando quali norme si intendono abrogate ( DPR 547/55; DPR 164/56; DPR 303/56 DLgs 626/94 DLgs 493/96 DLgs 494/96; DLgs 187/05 ovvero tutte le singole normative che sino ad oggi, adeguandosi alle normative comunitarie, hanno regolamentato la materia della sicurezza nei luoghi di lavoro) rende chiaro al finalità di raccoglitore di questo vero e proprio codice della sicurezza sul lavoro. Solo il tempo, grazie alla applicazione della normativa sul terreno, ad opera degli operatori della vigilanza tecnica, carabinieri compresi, ci dirà se le novità apportate da questo testo di legge hanno reso più efficace l azione di vigilanza e indirettamente prevenuto molti incidenti sul lavoro. Per finire giova sottolineare che i carabinieri vittime del dovere altro non sono che lavoratori vittime di incidenti sul lavoro. Per tale ragione l importanza del momento formativo ed informativo che l Arma attribuisce nella preparazione del proprio personale, il continuo aggiornamento professionale, operato non solo a livello centrale, con i corsi di aggiornamento e specializzazione, ma anche dall azione di impulso e controllo dei comandanti ai vari livelli, è un esempio positivo di come il datore di lavoro, sia esso titolare di una piccola o di una grande impresa, deve considerare il proprio personale dipendente come la prima risorsa della propria attività complessiva. 4
5 Una risorsa che solo se informata, addestrata, aggiornata e posta nelle condizioni di lavorare in sicurezza e tranquillità, nonché consapevole delle tutele e garanzie che la legge gli assicura e che il datore rende attuali ed effettive adempiendo ad ogni incombenza giuslavoristica, può profondere il massimo impegno nelle singole mansioni, garantendo di conseguenza il massimo profitto. Rispettando tali condizioni di lavoro si crea, inoltre, quel senso di appartenenza all amministrazione, sia essa pubblica che privata, che contraddistingue l Arma dei Carabinieri sin dalla sua creazione. La conseguenza di questa impostazione è una disponibilità reciproca alla collaborazione nell interesse comune di un clima lavorativo sereno e produttivo. In conclusione un maggior investimento dei datori di lavoro per la formazione dei lavoratori, il loro costante aggiornamento, l informazione sui rischi e sulle relative procedure di sicurezza nonché la possibilità di dotare tutti i lavoratori esposti a rischio dei dispositivi individuali di protezione, ed in fine la costante vigilanza dei preposti e responsabili per il rispetto delle norme di sicurezza (c.d. VIGILANZA INTERNA), oltre a ridurre drasticamente gli incidenti sul lavoro ai soli casi di assoluta fatalità e non prevedibilità del rischio, renderà comunque sereno e produttivo ogni ambiente lavorativo. L Aquila 12 settembre 2008 Colonnello CC Luciano Annicchiarico 5
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