INTERVENTI PRIORITARI PER LO SVILUPPO DELLA MOBILITA CICLABILILE NELLA CITTA DI BELLUNO
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- Renato Cosentino
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1 INTERVENTI PRIORITARI PER LO SVILUPPO DELLA MOBILITA CICLABILILE NELLA CITTA DI BELLUNO La città di Belluno, grazie alla lungimiranza di molte amministrazioni contermini e agli ingenti investimenti resi disponibili dalle linee di finanziamento previste per i comuni di confine, diventerà in breve tempo un crocevia e una meta per i cicloturisti che dal nord Europa viaggiano verso la pianura, ma anche per cicloturisti domenicali provenienti dalle province limitrofe. Il Comune capoluogo è infatti intercettato dalla ciclovia Lunga via delle Dolomiti e, per chi percorre la Monaco Venezia, è una attraente variante per raggiungere Venezia lungo la Ciclovia del Piave. Non solo, la città diventerà luogo di partenza e di arrivo sia del Belluno-Feltre in via di ultimazione che dell Anello ciclabile della Val Belluna. Questa favorevole condizione può essere un volano per lo sviluppo dell economia legata ad un turismo destagionalizzato, sostenibile e in grado di valorizzare anche i centri minori. Tuttavia, la città non è assolutamente preparata a garantire un livello minimo di mobilità ciclabile a cicloturisti abituati ad elevati standard di servizi e strutture ciclabili. Non esiste infatti all interno dell area urbana una rete di percorsi ciclabili che dalla periferia colleghino il centro né collegamenti continui, ben identificabili e sicuri, nell asse est-ovest della città. Vi sono spezzoni di ciclabile in sede propria e corsie ciclabili sparse qua e là, privi di connessioni tra di loro che si smaterializzano regolarmente alle intersezioni, lasciando i ciclisti in balia dei mezzi motorizzati. Si auspica che l Amministrazione comunale provveda quanto prima a predisporre un Piano per lo sviluppo della mobilità ciclabile con una visione organica delle azioni da fare che metta innanzitutto in sicurezza le intersezioni Nel frattempo, considerato che un primo documento sull argomento, consegnato all amministrazione comunale di Belluno il 5 giugno 2018, non ha avuto seguito in termini di operatività, FIAB Belluno presenta le proposte che seguono nell intento di recuperare il tempo finora perduto. Gli interventi indicati avranno, ovviamente, anche un positivo effetto sull incremento della mobilità alternativa all auto privata; ed è noto, dall esperienza di paesi ciclisticamente sviluppati, che all aumentare del numero di ciclisti e pedoni l incidentalità diminuisce. A) INTERVENTI A BASSO COSTO CON GRANDE EFFICACIA IN TERMINI DI SICUREZZA 1) Segnaletica intersezione In via Simon da Cusighe esiste l unico senso unico eccetto biciclette in Comune di Belluno. Purtroppo, chi intende percorrerlo in direzione Piazza dei Martiri deve prima superare il pericolosissimo incrocio che lo precede. In quell intersezione infatti il ciclista deve evitare di farsi tagliare la strada dall automobilista che imbocca Via Aristide Gabelli e deve fare attenzione a chi proviene dal stessa via (che di regola guarda a destra prima di immettersi nell incrocio.). Questa criticità è un pesante deterrente per tutti coloro che potrebbero spostarsi tra Baldenich e Piazza dei Martiri in bicicletta
2 2) Segnaletica intersezione La ciclabile che da Via Zanon immette in Via Doglioni è priva di un adeguato sistema di segnalazioni alla rotatoria. E noto che le rotatorie sono particolarmente pericolose per i ciclisti e, prive di segnalazioni opportune, diventano delle trappole. Si consideri che da questa ciclabile arrivano da est i cicloturisti in transito verso la Val Belluna o per il centro città. Arrivati alla rotonda non hanno alcuna indicazione che li possa aiutare. Non è un bel biglietto da visita per un città che ha chiesto e ottenuto l attestazione di Comune ciclabile 3) Segnaletica intersezione In Viale Fantuzzi c è un importante passaggio pedonale che è molto utilizzato anche dai ciclisti che si muovono da o per l ospedale o la stazione. E necessario modificare la segnaletica verticale che indica il solo passaggio pedonale e tracciare quella orizzontale a quadrettoni. 4) Segnaletica intersezione Ciò che resta della segnaletica orizzontale originale dovrebbe essere rinnovata modificando anche l attuale segnaletica verticale che indica il solo passaggio pedonale. Si sottolinea che le segnalazioni orizzontali e verticali alle intersezioni di cui ai punti appartengono al percorso che, oltre a garantire la mobilità in bicicletta ai residenti, è utilizzato dai cicloturisti per attraversare la città in direzione Feltre o per arrivare in centro.
3 B) INTERVENTI DI MODERAZIONE DEL TRAFFICO 1) Via Montegrappa e strettoia di Villa Buzzati La pericolosità di questo tratto di strada per chi la percorre in bicicletta è nota. Da almeno 15 anni la nostra associazione chiede una soluzione che consenta l utilizzo di questo percorso anche ai ciclisti: per turismo, svago e per andare al lavoro ( Visome è a 2 km e Limana a 5 km una distanza che rende l uso della bicicletta conveniente rispetto all auto). Un intervento di Moderazione del traffico con l istituzione di un area a km 30 in tutta Via Montegrappa e un senso unico alternato sulla strettoia sono le soluzione più logiche meno costose e maggiormente aderenti alla migliori pratiche in favore della mobilità sostenibile. Altre soluzioni che prevedano percorsi in riva al Piave intese a bypassare il dosso sarebbero costose ed eviterebbero di affrontare il vero problema di tutto questo tratto: il traffico di transito che, non utilizzando la galleria del Col Cavalier, peraltro più veloce, porta inquinamento, polveri sottili e rumore in un quartiere residenziale. 2) Via Giovanni Paolo I Area molto popolata, servita lungo l asse nord-sud da una strada, sovradimensionata, con 8 attraversamenti pedonali in poco meno di 600 m. La presenza di due ampi parcheggi (Piazzale Vittime di Via Fani e Piazzale Schiara) consentirebbe, riorganizzando (riducendo) gli stalli a fianco strada, di prolungare fino alle scuole primarie e dell infanzia i trecento metri di ciclabili esistenti (che così come sono servono a ben poco). La realizzazione di un area a Km 30 a protezione delle strutture scolastiche e delle vie di accesso a queste, consentirebbe nel tempo di aumentare l autonomia dei bambini nei percorsi casa-scuola, di incentivare la l uso della bicicletta per gli spostamenti anche all interno del quartiere e per ridurre l inquinamento
4 3) Collegamento ciclabile Via de Min- stazione- ciclabile Via Feltre Limitando il transito lungo Via Carducci alle sole auto che accedono al parcheggio sotterraneo e alle proprietà, è possibile, (come peraltro prevedevano ancora nel lontano 2006, nell aggiornamento del Piano generale dei percorsi ciclabili della Città di Belluno, i progettisti Ing. Piergianni Da Rold e Arch. Franco Frison) creare un bidirezionale le cui caratteristiche tecniche sono dettagliatamente descritte nel citato piano del 2006 al quale si rimanda. C) INTERVENTI STRUTTURALI STRATEGICI I due punti che seguono sono di importanza vitale per lo sviluppo in sicurezza della mobilità ciclabile Bellunese sia in funzione cicloturistica l accesso in città o per l attraversamento Est-Ovest sia per favorire la mobilità casalavoro alternativa all automobile. 1) Passerella sulla ferrovia. Per lo sviluppo di un asse ciclabile nord-sud (verso il centro, la stazione l ospedale) è evidente l esigenza di una passerella ciclabile tra via Giovanni Paolo I e il Ponte degli alpini che metta in sicurezza i molti ciclisti che coraggiosamente già percorrono questo tratto. Anche questo intervento faceva parte dell aggiornamento del Piano generale dei percorsi ciclabili della Città di Belluno predisposto ancora 13 anni fa dai progettisti Ing. Piergianni Da Rold e Arch. Franco Frison. Grafica ricavata dalla tav. C.2 Piano generale dei percorsi ciclabili della Città di Belluno del 2006
5 2) Passerella ciclopedonale davanti al Centro Commerciale Mega In questo asse strategico per il collegamento pedonale e ciclabile Est-Ovest tra l area artigianale e commerciale a est di Belluno, il centro e i quartieri di Baldenich e Cavarzano. Le future ciclabili previste lungo questo tratto non possono prescindere dalla costruzione di una passerella senza la quale ciclisti e pedoni si (trovano) troverebbero a percorrere la statale 50 nella sua strettoia più pericolosa. Questo tracciato sarà anche la via che verrà utilizzata dai cicloturisti stranieri provenienti dalla Monaco Venezia: si faccia in modo che abbiano un accoglienza degna di una amministrazione riconosciuta nel 2017 Comune ciclabile da FIAB onlus 3) Ciclopedonale la Vignetta Via Col di Lana-la Vignetta-Via Brigata Marche 4) Marciapiede su Via Internati e Deportati Creare un collegamento tra la parte est della città la stazione e l Ospedale, trasformando l attuale marciapiede in ciclopedonale (anche a senso unico per le biciclette in direzione Ospedale) è una soluzione temporanea in attesa della soluzione dei problemi che impediscono la realizzazione della ciclopedonale della Vignetta. Percorrere viale Europa in direzione Ospedale in bicicletta comporta un rischio molto ELEVATO in quanto il ciclista si muove tra il traffico e il muraglione senza via di fuga. Come è noto la larghezza del marciapiede dell Ospedale è superiore alla larghezza di altre ciclopedonali presenti in città, ad es. quella che porta a Cusighe. E vero che il marciapiede è utilizzato dai numerosi studenti che frequentano le scuole in zona Mussoi. Ma questo avviene per un breve arco di tempo due volte al giorno e per il solo tratto stazione- passerella, il resto della giornata il marciapiede consente (anche se siamo i primi a dirlo non è l ideale) l uso promiscuo con i pedoni.
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