Si ricorda che Cp sta per Capitale Proprio, ovvero la somma del capitale sociale e di tutte le riserve.

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1 SVOLGIMENTO PARTE OBBLIGATORIA Svolgimento vincoli anno n Si ipotizza ROE = 8% Pertanto: Cp = Re / ROE = / 8% = Si ricorda che Cp sta per Capitale Proprio, ovvero la somma del capitale sociale e di tutte le riserve. Pertanto si ipotizza la seguente struttura del PN: Capitale sociale Riserva legale Riserva straordinaria Utile d esercizio Patrimonio Netto Si ipotizza un leverage di 2,5 per cui il Totale Impieghi: Ti = Cp x 2,5 = x 2,5 = Si ipotizza una struttura rigida tipica delle imprese industriali, in particolare l indice di rigidità degli impieghi è posto pari al 60% da cui: Indice rigidità impieghi = Immobilizzazioni / Totale impieghi = 60% Immobilizzazioni = Totale impieghi x 60% = x 60% = Lo Stato Patrimoniale per macro classi risulta pertanto così articolato: Attività Passività B) IMMOBILIZZAZIONI A) PN C) ATTIVO CIRCOLANTE B) FONDI RISCHI E ONERI D) RATEI E RISCONTI C) TFR (*) 0 D) DEBITI E) RATEI E RISCONTI TOTALE ATTIVO TOTALE PASSIVO (*) Si è ipotizzato che tutti i dipendenti optino per il fondo tesoreria Inps e non vi siano debiti per TFR pregressi da rivalutare. 1

2 Si ipotizza inoltre la seguente struttura delle immobilizzazioni materiali: Costo storico F.do amm.to Valore di bilancio TERRENI E FABBRICATI IMPIANTI E MACCHINARI TOTALE IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI Svolgimento vincoli anno n+1 In data 1 marzo si stipula un contratto di leasing alle seguenti condizioni: Pagamento di un maxi canone iniziale di Pagamento di 10 canoni semestrali di a partire dal 1 aprile Al 31 dicembre sarà necessario calcolare un risconto attivo con la seguente procedura: Costo complessivo = x = Durata complessiva del contratto = 61 mesi Costo medio mensile = / 61 = ,41 Costo annuo di competenza = ,42 x 10 mesi = ,10 (Conto economico: B) 8) Costo per il godimento di beni di terzi) Si redige il conto a mastro dei canoni di leasing: CANONI DI LEASING Saldo Risconto attivo = ,10 = ,90 (Stato patrimoniale: Attivo / D) Ratei e risconti) Viene acquistato un nuovo fabbricato del costo di Per finanziare tale acquisto si stipula un mutuo con le seguenti caratteristiche: Valore nominale (Stato patrimoniale / Passivo / D) 4) verso banche) Data accensione 1 febbraio Godimento unico 1 febbraio Tasso 5% Rimborso in cinque anni Al 31 dicembre è necessario calcolare un rateo passivo: Rateo passivo = x 5 x 333 / = ,15 (da inserire sia in Stato patrimoniale: Passivo / E) Ratei e risconti sia in Conto economico: C) 17) Oneri finanziari) 2

3 Nella nota integrativa sono inserite le seguenti tabelle relative alle variazioni intervenute nelle immobilizzazioni materiali. TERRENI E FABBRICATI Costo storico F.do amm.to Valore di bilancio 31/12/N , /02/N+1 Acquisto Ammortamento ,30 31/12/N , ,70 Il costo del terreno è stimato nel 10%. L aliquota di ammortamento applicata è il 3%. Ammortamento sui vecchi macchinari Ammortamento nuovi impianti Costo fabbricati = % = Quota ammortamento = x 3% = Costo fabbricati = % = Quota ammortamento = x 3 x 333 / = ,30 Quota ammortamento complessiva ,30 = ,30 In Stato patrimoniale: Attivo / B) II) 1) ,70 IMPIANTI E MACCHINARI Costo storico F.do amm.to Valore di bilancio 31/12/N Ammortamento 15% /12/N La quota di ammortamento è così calcolata: x 15% = In Stato Patrimoniale: Attivo / B) II) 2) Conto economico: B) 10) b) ammortamento immobilizzazioni materiali = , = ,30 Ipotizzando un aumento del ROE al 10% e che il capitale proprio rimanga invariato si ha: Re = Cp x ROE Re = x 10% = Per cui il PN sarà pari a: PN = =

4 L accensione del mutuo provocherà un aumento del leverage da 2,5 a 3; pertanto: TI = Cp x LEVERAGE TI = X 3 = Lo Stato patrimoniale per macro classi risulta il seguente: Attività Passività B) IMMOBILIZZAZIONI A) PN C) ATTIVO CIRCOLANTE B) FONDI RISCHI E ONERI D) RATEI E RISCONTI C) TFR (*) D) DEBITI E) RATEI E RISCONTI TOTALE ATTIVO TOTALE PASSIVO (*) Si è ipotizzato che tutti i dipendenti optino per il fondo tesoreria Inps e non vi siano debiti per TFR pregressi da rivalutare. Il Conto economico per macrovoci risulta il seguente: Valore della produzione Costo della produzione (A B) C) Proventi e oneri finanziari E) Proventi e oneri straordinari Risultato prima delle imposte ) Imposte dell esercizio ) Utile d esercizio Le imposte dirette sono stimate nel 40% dell utile lordo, pertanto il risultato prima delle imposte sarà: X = : 60 = X : I costi del personale della voca B) 9) del Conto economico aumentano in seguito all assunzione di nuovi dipendenti come indicato dalla traccia. 4

5 Si procede a redigere il bilancio d esercizio al 31/12/N+1 STATO PATRIMONIALE ATTIVO PASSIVO N+1 N N+1 N A) CREDITI V/ SOCI 0 A) PATRIMONIO NETTO I Capitale sociale B) IMMOBILIZZAZIONI II Riserva sovrapprezzo II Materiali IV Riserva legale Terreni e fabbricati VII Altre (straordinaria) Impianti e macchinari IX Utile d esercizio TOTALE B) TOTALE A) C) ATTIVO B) FONDI RISCHI CIRCOLANTE E ONERI I Rimanenze Materie prime C) TFR 0 0 Prodotti finiti D) DEBITI II Crediti Verso banche Verso clienti Verso fornitori Verso altri Tributari Previdenziali IV Disponibilità liquide Altri Depositi bancari TOTALE D) Denaro e valori in cassa E) RATEI E RISCONTI TOTALE C) D) RATEI E RISCONTI TOTALE ATTIVO TOTALE PASSIVO

6 CONTO ECONOMICO N+1 N A) VALORE DELLA PRODUZIONE 1) ricavi delle vendite e prestazioni ) variazioni rimanenze prodotti (*) ) Altri ricavi e proventi B) COSTI DELLA PRODUZIONE 6) per materia di consumo e merci ) per servizi ) per godimento beni di terzi ) per il personale a) salari e stipendi b) oneri sociali c) Tfr (**) ) ammortamenti e svalutazioni b) ammortamento immobilizzazioni materiali d) svalutazione crediti ) variazione rimanenze materie prime (*) ) accantonamenti per rischi ) oneri di gestione (A B) C) PROVENTI E ONERI FINANZIARI 16) Proventi finanziari ) Oneri finanziari E) PROVENTI E ONERI STRAORDINARI 20) Proventi ) Oneri Risultato prima delle imposte ) Imposte ) Utile d esercizio

7 (*) Le variazioni delle rimanenze sono così determinate: N+1 N Variazione A) 2) Prodotti finiti B) 11) Materie prime (**) Si stima la quota di TFR: N+1 N Quota lorda (Salari e stipendi / 13,5) , ,48 Rivalsa (Salari e stipendi x 0,5%) = Quota TFR , ,48 7

8 QUESITO A SCELTA Quesito 1 01/02/N+1 BANCA X C/C MUTUO PASSIVO /02/N+1 FABBRICATI IVA NS/CREDITO DEBITI V/FORNITORI /02/N+1 DEBITI V/FORNITORI BANCA X C/C /03/N+1 CANONI DI LEASING IVA NS/CREDITO DEBITI V/FORNITORI /03/N+1 IMPEGNI PER BENI IN LEASING CREDITORI C/LEASING /03/N+1 DEBITI V/FORNITORI BANCA X C/C /04/N+1 CANONI DI LEASING IVA NS/CREDITO DEBITI V/FORNITORI /04/N+1 CREDITORI C/LEASING IMPEGNI PER BENI IN LEASING /04/N+1 DEBITI V/FORNITORI BANCA X C/C /10/N+1 CANONI DI LEASING IVA NS/CREDITO DEBITI V/FORNITORI /10/N+1 CREDITORI C/LEASING IMPEGNI PER BENI IN LEASING /10/N+1 DEBITI V/FORNITORI BANCA X C/C /12/N+1 INTERESSI PASSIVI BANCARI ,15 RATEO PASSIVO ,15 31/12/N+1 RISCONTO ATTIVO ,90 CANONI DI LEASING ,90 8

9 Quesito 2 Ricavi monetari Ricavi delle vendite Variazione rimanenze prodotti Ricavi non monetari Costi monetari Costi non monetari Altri ricavi Per materie prime Servizi Per godimento beni di terzi Salari e stipendi Oneri sociali TFR (*) Ammortamenti Svalutazione crediti Variazione rimanenze materie prime Accantonamenti fondi rischi (**) Oneri diversi di gestione Proventi finanziari Oneri finanziari Proventi straordinari Oneri straordinari Imposte d esercizio TOTALE (*) Interamente monetari in quanto il TFR è destinato a fondo pensione (**) I fondi rischi si considerano passività consolidate METODO DIRETTO Flusso generato dalla gestione reddituale = Ricavi monetari Costi monetari = = METODO INDIRETTO Flusso generato dalla gestione reddituale = Utile d esercizio + Costi non monetari Ricavi non monetari = = La gestione reddituale ha creato una liquidità per

10 Quesito 3 Il reddito d esercizio esprime il risultato della gestione aziendale ed esso è determinato nel conto economico come somma delle seguenti aree: area della gestione caratteristica (macroclassi A e B); area della gestione finanziaria (macroclassi C e D); area della gestione straordinaria (macroclasse E). Il reddito fiscale ridetermina tale risultato della gestione aziendale in base a criteri non civilistici bensì fiscali, ovvero dettati dal TUIR al fine di determinare la base imponibile IRES. Si consideri il caso di una SpA che al termine dell esercizio ha conseguito un reddito lordo di In sede di determinazione del reddito fiscale si tiene conto di quanto segue: in Conto economico sono stati inseriti ammortamenti per di cui solo fiscalmente congrui; in Conto economico alla voce A) 5) è inserita una plusvalenza di che viene fiscalmente rateizzata in 5 anni; in Conto economico alla voce B) 10) d) è stata inserita una svalutazione crediti di ; la massima svalutazione crediti fiscalmente ammessa è di ; le rimanenze finali di merci valutate con criteri civilistici ammontano a , mentre la valutazione fiscale è di Il reddito fiscale viene così determinato: Reddito d esercizio Variazione fiscale aumentativa per ammortamenti ( ) Variazione fiscale diminutiva per la plusvalenza ( x 4/5) + Variazione fiscale aumentativa per svalutazione crediti ( ) + Variazione fiscale aumentativa per rimanenze merci ( ) Reddito fiscale Quesito 4 I conti correnti permettono di compiere operazioni sia a credito sia a debito del cliente; esse sono eseguite dalla banca per conto del cliente stesso in base alla disciplina giuridica del mandato. Le operazioni possono avvenire con contanti alla cassa (front office), assegni (bancari e circolari), moneta elettronica e ordini di pagamento (bonifici e giroconti). I conti correnti comprendono operazioni a credito del cliente (registrate in avere) e operazioni a debito del cliente (registrate in dare). La differenza tra le operazioni a credito e quelle a debito permette di ottenere il saldo del conto che è disponibile a vista e con possibilità di sconfinamenti qualora il cliente sia meritevole di un fido. Le condizioni per l apertura di un c/c sono: l identificazione del cliente, la sottoscrizione del contratto di c/c in due esemplari, il deposito della firma dell intestatario, il rilascio del carnet, l effettuazione di una prima operazione, la stipulazione di eventuali contratti accessori e infine la consegna, da parte della banca, del documento di sintesi del costo e sulla privacy. 10

11 I c/c si classificano in: 1) c/c passivi per la banca (operazione di raccolta fondi) con i quali la banca contrae un debito con il cliente che deposita denaro presso la banca stessa (il saldo DARE nei c/c passivi è molto raro e ha importi piuttosto limitati); 2) c/c per elasticità di banca, nei quali la banca pretende l alternanza di saldi DARE e AVERE. Per avere questo tipo di c/c è necessario chiedere un fido alla banca. Questo tipo di contratto viene definito a carattere rotativo, cioè l importo concesso attraverso il fido deve essere ricomposto più volte; 3) c/c attivi per la banca sono prestiti che la banca concede ai propri clienti che, inevitabilmente, avranno saldo sempre in DARE; anche per questo contratto è previsto un limite di fido. I c/c per elasticità di banca e quelli attivi per la banca sono considerati operazioni di impiego fondi. Sui c/c di corrispondenza è possibile determinare tre tipi di saldi: saldo contabile, saldo liquido e saldo disponibile. Saldo contabile: è il saldo che risulta in un dato momento in base alle operazioni registrate a credito e a debito del correntista. Esso prende cioè in considerazione la data delle operazioni (Estratto Conto). Saldo liquido: è il saldo che risulta considerando operazioni già maturate, escludendo quelle il cui giorno di valuta è futuro. Esso prende in considerazione la valuta delle operazioni (Riassunto Scalare). Saldo disponibile: è il saldo che risulta dalle sole operazioni di cui la banca conosce effettivamente l esito positivo. Il passaggio dal saldo contabile al saldo liquido e viceversa prende il nome di riconciliazione saldi. 11