Pratiche culturali e differenze di classe e status
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- Jacopo Martina
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1 Pratiche culturali e differenze di classe e status
2 CAPITALE CULTURALE Un concetto di derivazione marxiana Il mondo sociale è storia accumulata. Il capitale è lavoro accumulato (nella sua forma materializzata o nella sua forma incorporata) che, quando appropriato su base privata, cioè esclusiva, da agenti o gruppi di agenti, li abilita ad appropriarsi della energia sociale nella forma di lavoro reificato o vivo. Esso è vis insita, una forza inscritta nelle strutture oggettive o soggettive, ma è anche una lex insita, il principio sottostante le regolarità immanenti nel mondo sociale
3 Tipi e sottotipi di capitale Ciò che per Marx è unico ed omogeneo per Bourdieu (più vicino a Weber) è molteplice e discontinuo Bourdieu analizza le diverse modalità in cui questa accumulazione si realizza e produce vantaggi.
4 Le forme del capitale sociale Economico ripreso dalla teoria economica può venire istituzionalizzato nella forma di diritti di proprietà Culturale Convertibile a certe condizioni in capitale economico e può essere istituzionalizzato nella forma di qualificazioni educative Sociale Obbligazioni sociali, connessioni, istituzionalizzabili nella forma di un titolo di nobiltà
5 Capitale culturale Insieme delle risorse culturali (educazione, atteggiamenti, preferenze) che ci conferiscono uno status superiore o inferiore agli occhi degli altri.
6 Stati del capitale culturale Incorporato qualità, conoscenze, maniere interiorizate in competenze, abilità, saperi e schemi corporei Oggettivo Possesso e disponibilità di beni culturali (libri, dischi, strumenti musicali, opere d arte) Istituzionale titoli di studio e credenziali certificate
7 La cultura come capitale Capitale culturale come meccanismo di riproduzione delle disuguaglianze nella scuola Familiarità con la cultura che viene valorizzata a scuola Tempo libero
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9 Onnivoro culturale Richard Peterson, 1992 non sta ad indicare che gli onnivori apprezzano qualunque cosa indiscriminatamente. Piuttosto, esso significa una apertura ad apprezzare tutto. In questo senso è antitetico allo snobismo, che si basa fondamentalmente su regole rigide di esclusione Benché per definizione ostile alla chiusura snob, l onnivorismo non comporta una indifferenza per le distinzioni. Piuttosto, la sua emersione può suggerire la formulazione di nuove regole che governano i CONFINI SIMBOLICI (Lamont e Fourneir 1992).
10 Dallo snob all omnivoro culturale: le ragioni CAMBIAMENTO STRUTTURALE. Un insieme di processi sociali all opera dal secolo scorso rendono l esclusione sempre più difficile. Livelli crescenti di qualità della vita, accresciuta istruzione, la mobilità geografica e quella di classe sociale hanno mescolato gente con gusti differenti. i mass media hanno introdotto i vari segmenti della popolazione ai gusti estetici degli uni e degli altri. Così, è sempre più difficile escludere i diversi modi fare e costumi (folkways) del resto della popolazione mondiale, allo stesso tempo in cui questi costumi sono sempre più a disposizione per essere fatti propri dagli arbitri del gusto elitario (Lipsitz 1990).
11 Dallo snob all omnivoro culturale: le ragioni CAMBIAMENTO NEI VALORI Il cambiamento dallo snob esclusivista all onnivoro inclusivista può dunque essere visto come parte del trend storico verso una più grande tolleranza nei confronti di quanti hanno differenti valori (Inglehart 1990)
12 Dallo snob all omnivoro culturale: le ragioni CAMBIAMENTO NEI MONDI DELL ARTE. Gli sviluppi nel mondo delle belle arti nel corso del secolo e mezzo passato hanno fornito per primi le teorie e i modi di esposizione che hanno trasformato la persona di status elevato in snob; più recentemente essi hanno offerto una giustificazione per l onnivoro. Con il 1900 diviene sempre più evidente che la qualità dell arte non era intrinseco all opera in sé, ma nella valutazione che ne faceva il mondo dell arte e che espressioni di ogni genere provenienti da ogni regione sono suscettibili di appropriazione estetica. Questa è la base estetica dello slittamento dello snob esclusivo ed elitario all onnivoro, sempre elitario ma inclusivo
13 Dallo snob all omnivoro culturale: le ragioni POLITICA GENERAZIONALE. A partire dagli anni cinquanta, invece, giovani bianchi di ogni classe fecero proprio la musica popolare da ballo afroamericana sotto l etichetta di rock n roll, e per la fine degli anni sessanta quella che venne identificata come la nazione di Woodstock concepiva la sua cultura giovanile peraltro variegata non tanto come uno stadio da superare con l età ma come una possibile alternativa alla cultura d elite istituzionalizzata, in questo modo, in effetti, discreditando l esclusione highbrow e valorizzando l inclusione.
14 Dallo snob all omnivoro culturale: le ragioni POLITICA DI STATUS. Mentre l esclusione snob ha offerto un efficace segno distintivo di status in un mondo omogeneo e circoscritto (e WASP, cioè bianco, anglo-sassone e protestante), l inclusione onnivora sembra più adatta ad un mondo progressivamente globale gestito da quanti si guadagnano da vivere, in parte, mostrando rispetto per le espressioni culturali degli altri. Come lo snobismo highbrow soddisfaceva i bisogni della vecchia classe medio-alta imprenditoriale, così sembra esserci una affinità elettiva tra l onnivorismo e la nuova classe amministrativa e manageriale di oggi.
15 CONFINI SIMBOLICI Le distinzioni tra individui e gruppi si possono basare su: Gusto Status socio economico moralità Poveri meritevoli Poveri immeritevoli
16 Confini simbolici: essere fuori posto
17 CULTURA E RIPRODUZIONE DI CLASSE Gli studenti delle classi popolari sviluppano antagonismo nei confronti della cultura scolastica, e producono una "counter school culture che si sviluppa intorno a: - Resistenza alla disciplina scolastica - sforzi per liberarsi dal punto di vista fisico e simbolico da essa Questa controcultura scolastica si manifesta in pratiche, inguaggio, espressioni visive e stile e allo stesso tempo predispone al fallimento scolastico e prepara alla cultura di
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