Sezione : età 3 / 4 / 5 anni. Nucleo tematico: L ASCOLTO
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- Edmondo Gilberto Carlini
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1 Premessa: Nella scuola dell infanzia, soprattutto in riferimento ad argomenti così complessi, gli obiettivi che ci si pone sono a lungo termine e non vengono sviluppati in tempi rigidi e definibili, bensì vengono rafforzati e potenziati alle volte anche nell intero arco dei tre anni, in situazioni e modalità diverse, graduati in base all età e del grado di maturazione del bambino. Sezione : età 3 / 4 / 5 anni Nucleo tematico: L ASCOLTO TRAGUARDO PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE: Il bambino acquisisce maggiore capacità attentive e senso-percettive; rielabora e utilizza le conoscenze; sviluppa ed arricchisce il linguaggio e la memoria; sperimenta la pluralità linguistica. PERIODO CONOSCENZE ABILITÀ ATTIVITÀ Intero anno scolastico Cogliere il significato di messaggi verbali Ascoltare e comprendere storie e racconti Il bambino coglie il significato di parole e frasi ascoltate. Il bambino individua l emittente,il destinatario e lo scopo del messaggio. Il bambino sa ripetere le parti essenziali di ciò che ha ascoltato. Il bambino ricostruisce verbalmente una storia ascoltata. Il bambino individua le caratteristiche dei vari elementi che costituiscono una storia. Tutte le attività svolte con i bambini passano attraverso una prima fase ludico motoria, manipolativa. Tramite l osservazione,le conversazioni, i racconti, il bambino verbalizza e descrive. Le metodologie di verifica possono essere sia verbali che grafiche, anche tramite l uso di schede con complessità crescente.
2 Memorizzare filastrocche,poesie e canti Il bambino recita filastrocche e coglie il significato del messaggio. Il bambino imita semplici gesti di canzoni e giochi. Il bambino coglie il significato di parole nuove facendo riferimento al contesto. Distinguere i suoni dai rumori Il bambino sperimenta materiali che producono suoni e rumori. Il bambino sviluppa interesse per la musica. Apprezzare il valore del silenzio Il bambino percepisce la sensazione piacevole che può dare il silenzio. Partecipare ed intervenire in modo pertinente durante le conversazioni. Il bambino sa collegarsi al contenuto del discorso e tiene conto degli interventi altrui. Percepire l altro come interlocutore. Il bambino presta attenzione e rispetto ai discorsi degli altri. Il bambino rispetta i punti di vista diversi dai suoi. Strategie d intervento L ascolto è un atto intenzionale che impegna costantemente la nostra attenzione per cogliere quanto il bambino ci dice sia in modo esplicito che implicito, sia con le parole che con tutto il suo atteggiamento. Le strategie sono molteplici e vengono applicate in molti momenti della giornata: Mettersi a livello visivo del bambino. Mantenere un diretto contatto oculare. Fare domande esplorative e domande mirate.
3 Parafrasare,riformulare cioè il pensiero del bambino per migliorare in lui la comprensione del problema che vuole risolvere e per offrirgli la consapevolezza di essere stato capito. Chi ascolta non interrompe,se non per capire meglio con opportune domande. Non avere fretta, l ascolto richiede tempo, se questo non è sufficiente e preferibile rimandare il dialogo ad un momento più tranquillo, per non cadere nell artificiosità e trasmettere, di conseguenza, ansia e indifferenza. Sezione : età 3 / 4 / 5 anni Nucleo tematico: IL PARLARE TRAGUARDO PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE: Il bambino migliora le proprie capacità di espressione e comunicazione; utilizza il linguaggio in modo appropriato e differenziato; sviluppa i linguaggi della comunicazione attraverso la creatività,la fantasia,l immaginazione; matura atteggiamenti di riflessione,comparazione e senso critico; confronta la propria lingua materna con altre lingue. PERIODO CONOSCENZE ABILITÀ ATTIVITÀ Intero anno scolastico Comunicare oralmente il proprio pensiero in modo chiaro ed esauriente ( funzione referenziale della lingua ) Prendere coscienza dei vissuti emotivi e saperli esprimere.( funzione espressiva e/o personale della lingua ) Il bambino supera gradualmente il linguaggio egocentrico. Il bambino legge un immagine cercando di attenersi al soggetto. Il bambino descrive in modo oggettivo e con lessico appropriato elementi della realtà. Il bambino riassume un breve racconto ascoltato. Il bambino esprime i vissuti soggettivi suscitati da una esperienza vissuta. Il bambino legge un immagine esprimendo i vissuti soggettivi che essa evoca. Tutte le attività svolte con i bambini passano attraverso una prima fase ludico motoria, manipolativa. Tramite l osservazione,le conversazioni, i racconti, il bambino verbalizza e descrive. Le metodologie di verifica possono essere sia verbali che grafiche, anche tramite l uso di schede con complessità crescente.
4 Utilizzare la lingua per creare situazioni o mondi immaginari. (funzione immaginativa della lingua ) Il bambino effettua semplici giochi di finzione. Il bambino organizza ed esegue semplici drammatizzazioni con o senza l intervento dell adulto. Il bambino inventa storie con l ausilio di immagini o oggetti. Saper produrre semplici testi regolativi.( funzione regolativa della lingua ) Il bambino, riferisce in successione cronologica, tre o quattro fasi di una azione nota. Utilizzare il linguaggio verbale per pervenire alla presa di coscienza della realtà circostante. (funzione euristica della lingua) Il bambino attraverso la discussione analizza fenomeni naturali e/o umani osservati, cogliendone i dati essenziali e formulando semplici ipotesi. Approccio al linguaggio poetico. Il bambino produce associazioni verbali insolite. Il bambino trova parole che fanno rima. Il bambino inventa semplici filastrocche. Strategia d intervento Il bambino frequentando la scuola dell infanzia viene proiettato in un universo complesso; la scuola è infatti una realtà organizzativa retta da norme e contrassegnata da tempi e ritmi; è un luogo di incontro dove si intessono rapporti e si stringono amicizie; è un luogo di vita, uno spazio di confine tra la famiglia e la società dove i bambini si adattano naturalmente. Per far sì che questo avvenga dobbiamo impegnarci progettando per loro ma anche rispettandoli e valorizzando le loro potenzialità.
5 Le strategie di intervento che adatteremo terranno conto di tutto questo e saranno le seguenti: - Utilizzo di schemi e mezzi di comunicazione adeguati ai singoli alunni, mostrando attenzione ai bisogni e alle diverse modalità espressive di ciascuno. - Utilizzo dei canali logico e analogico per sollecitare le diverse intelligenze. - Creazione di situazioni stimolo coinvolgenti per favorire la curiosità e atteggiamenti di esplorazione. - Richiesta di risposte non convenzionali, problematizzando le situazioni. - Creazione di ricchi contesti di esperienza predisponendo spazi, tempi e grande varietà di materiali, ipotizzando percorsi aperti e trasversali ai diversi campi di esperienza.
CURRICOLO DI LINGUA SCUOLE DELL INFANZIA
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