14/06/2011REICAT in SBN PROPOSITI DI LAVORO. REICAT, facendo riferimento alla Circolare applicativa, La Circolare, gennaio 2010 FAQ.
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1 1 LA CIRCOLARE APPLICATIVA e le FAQ Gruppo di lavoro REICAT del Polo SBN UFE 9-10 giugno 2011
2 La Circolare, gennaio PROPOSITI DI LAVORO REICAT, facendo riferimento alla Circolare applicativa, FAQ Guida SBN
3 IN CIRCOLARE PER L APPLICAZIONE DELLE REICAT IN SBN La maggior parte delle regole presenti nelle REICAT possono essere applicate e va sottolineato anzi che alcune di esse sono state formulate proprio per cercare di rendere la catalogazione partecipata più omogenea e soprattutto la ricerca più funzionale. ( ) Tra le modifiche previste dal nuovo codice bisogna valutare infatti due tipologie di grande impatto: 1. Modifiche che richiedono una modifica del sw 2. Altre modifiche catalografiche ( ) La Circolare, gennaio
4 SEGUE DA PAGINA 1-2 Circolare In questo documento [la circolare dell ICCU] si è voluta evidenziare l applicabilità in SBN per: 1. le parti della normativa che necessitano di commenti o chiarimenti rispetto al trattamento della Guida SBN 2. le norme per le quali si deve precisare quale opzione REICAT adottare; 3. le soluzioni catalografiche che necessitano di una fase di transizione per la loro applicabilità legate a future modifiche [software] 4. Indicazioni di correzione del pregresso quali obbligatorie e quali facoltative 4 La Circolare, gennaio 2010
5 Struttura RICA (D.M ) Parte 1: Scelta della Intestazione (Norme generali, Pubblicazioni di enti collettivi, Pubblicazioni periodiche, Schede secondarie) Parte 2: Forma dell intestazione (Autori personali, Enti collettivi, Opere anonime) Parte 3: Descrizione (Norme generali, Pubblicazioni periodiche) Appendici (7) Struttura REICAT (2009) Parte 1: Descrizione bibliografica e informazioni sull esemplare (Primi 7 capitoli in cui si fissano l oggetto, le modalità e i criteri generali della descrizione bibliografica; la scelta delle fonti delle informazioni e l analisi delle aree ed elementi della descrizione (in part. cap. 4 = ISBD) Parte 2: Opere ed espressioni (è la parte più nuova e maggiormente sviluppata sia rispetto alle RICA sia rispetto ad altri codici FRBRizzazione del catalogo; 6 capitoli, dall 8. al 13.) Parte 3: Responsabilità (definisce le relazioni di responsabilità, i diversi livelli, gradi e tipi di responsabilità; intestazioni uniformi per persone e per enti; FRBR rafforzamento del ruolo dell intestazione principale rispetto all opera; 7 capitoli, dal 14. al 20.) Appendici (8, di cui le prime 4 di interesse generale) 5
6 0.6 Abbreviazioni e simboli L uso di abbreviazioni, per facilitare la ricerca e la comprensione delle informazioni da parte di utenti che non hanno una conoscenza approfondita della lingua o familiarità con le prassi catalografiche o bibliografiche, è limitato a un piccolo numero di casi, elencati nell appendice A (pag. 561). Si raccomanda di non usare altre abbreviazioni (salvo la trascrizione di forme abbreviate che compaiono nelle fonti), se non è strettamente necessario, p. es. per insufficienza dello spazio disponibile. 6
7 0.6, APPENDICE A Riduzione del numero delle abbreviazioni Nei cataloghi elettronici di norma lo spazio è sufficiente per la descrizione b/n bianco e nero (nell area 5) color. colorato, a colori (nell area 5) diam. diametro (nell area 5) ed. edizione, edition, edición (nell area 2) éd. Édition (nell area 2) et al. et alii (nelle aree 1, 2, 6) etc. et cetera (nell area 4) fasc. fascicolo (nell area 3 e quando precede una numerazione o segnatura) fl. Floruit (nelle qualificazioni) form. forma di, formato apparente (nell area 5) i.e. id est (in qualsiasi area o elemento) ill. illustrato, illustrazione (nell area 5) 7
8 Lac. Lacunoso, lacuna (nella consistenza di periodici e seriali) n. numero, number, etc. (nell area 3 e nei titoli uniformi di opere musicali) op. opera, opus (nei titoli uniformi di opere musicali) p. pagina (nell area 5) r recto (nell area 7, nella citazione di una carta) rpm rotazioni per minuto (nell area 5) s.l. sine loco (nell area 4) s.n. sine nomine (nell area 4) sec. Secolo (nelle qualificazioni) tav. tavola (nell area 5) v verso (nell area 7, nella citazione di una carta) vol. volume (nell area 3 e nella citazione di particolari volumi) Pag. 561 REICAT 8
9 Uso delle abbreviazioni. Parag Non si usano altre abbreviazioni salvo quando prescritto per singole aree o elementi. Per l elenco delle abbreviazioni e delle aree in cui impiegarle vedi Appendice A. 9
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11 Modalità di pubblicazione A seconda della modalità di pubblicazione, si distinguono (1.4 A) Pubblicazioni in una sola unità: : di solito costituite da un unico oggetto (un libro in un unico volume, un film su un dvd) Pubblicazioni in più unità: : costituite da parti separate, pubblicate insieme oppure in tempi successivi (un trattato in più volumi) 11
12 Una sola unità (1.4.1) o Una pubblicazione in una sola unità può essere costituita da parti materialmente staccate, ma non destinate ad essere utilizzate da sole (un libro d artista composto da fogli sciolti in una cartella) Può essere costituita da parti materialmente staccate, pubblicate anche in tempi successivi, ma destinate ad essere unite (un enciclopedia pubblicata a dispense) Può essere corredata da un contenitore staccato (custodia) Può essere corredata da allegati Può essere seguita da supplementi 12
13 Più unità (1.4.2 A) Le pubblicazioni in più unità possono prevedere o non prevedere un completamento Possono presentare o meno una numerazione per le singole unità Possono essere costituite da materiali o supporti dello stesso genere o di tipo diverso 13
14 Più unità: altri casi (1.4.2 A) Le singole unità possono contenere parti di una stessa opera (un romanzo in due volumi) Opere diverse (tre film pubblicati insieme) Componenti complementari (un volume di testo e uno di apparato critico) In ogni caso, le unità sono di uguale importanza, presentate e numerate su un piano di parità 14
15 Allegati (1.4.4 A) Parti aggiuntive, materialmente separate, diffuse insieme alla componente c principale della pubblicazione e ad essa connesse per contenuto Possono essere costituiti da materiali diversi rispetto alla componente principale (un cd-rom allegato ad un libro) Rispetto alla componente principale, hanno minore consistenza o importanza pur costituendone parte integrante (un manuale di istruzioni distribuito insieme ad un cd-rom) Non sono di norma oggetto di descrizione autonoma, bensì vanno indicati in Area 5 (4.5.4); si può redigere una descrizione separata qualora si ritenga opportuno dare maggiori informazioni, ad esempio quando l allegato si presta ad essere utilizzato anche da solo (5.4.1) 15
16 *Bibliotheca Teubneriana Latina : *BTL / moderante Paul Tombeur, CETEDOC- Universitas Catholica Lovaniensis Lovanii Novi. - Editio 1. - Stuttgart ; Leipzig : B. G. Teubner ; Turnhout : Brepols, CD-ROM ; 12 cm + 1 guida dell'utente (104 p. doppie). ((Requisiti del sistema: Windows. - Tit. della schermata d'avvio. - Contiene i testi dell'edizione a stampa, dalle origini fino al termine del secondo secolo dopo Cristo, senza l'apparato critico. - Guida dell'utente in francese, inglese, italiano e tedesco. - In custodia. 16
17 *Codice ipertestuale di separazione e divorzio : commentario con banca dati di giurisprudenza e legislazione / a cura di G. Bonilini, A. Chizzini, M. Confortini ed. - Torino : UTET giuridica, [2008]. - XXVIII, 1084 p. ; 22 cm + 1 CD-ROM. *Codice ipertestuale di separazione e divorzio : commentario con banca dati di giurisprudenza e legislazione / a cura di G. Bonilini, A. Chizzini, M. Confortini. - [Torino] : UTET giuridica, CD- ROM ; 12 cm. ((Requisiti del sistema: PC Pentium 133 MHz; 64 Mb RAM; Windows 98Se o versioni successive; CD 24x; hard disk con almeno 200 Mb liberi sono sufficienti 50 Mb se non si deve installare Internet Explorer Tit. dell'etichetta. - In contenitore 19x14x2 cm 17
18 Supplementi (1.4.5) Pubblicazioni distinte, materialmente separate, diffuse successivamente o contemporaneamente, che proseguono una pubblicazione precedente integrano, si affiancano o si collegano ad una pubblicazione di base. Sono oggetto di una descrizione bibliografica autonoma; il legame con la pubblicazione di base si segnala in nota ( , punto b). 18
19 La *giurisprudenza delle Sezioni Unite penali : anno 2006 / Corte Suprema di Cassazione - Ufficio del Massimario. - Milano : Giuffrè, p. ; 24 cm. ((Suppl. al n. 1/2007 della Rivista Cassazione penale. In questo caso la pubblicazione è supplemento : pur essendo distinta aggiorna, prosegue o integra o collega il contenuto della pubblicazione di base. 19
20 1.4.6 Pubblicazioni diffuse o commercializzate insieme Le pubblicazioni diffuse o commercializzate insieme ma non legate da un titolo comune o che non risultano comunque parti di una pubblicazione unica si considerano pubblicazioni indipendenti, e non pubblicazioni in più unità o con allegati (anche quando vi è impiegato questo termine o quello di supplemento, inserto, etc.) Ciascuna pubblicazione distinta viene descritta autonomamente, segnalando in nota le circostanze di diffusione (par e A, punto c) 20
21 Pubblicazioni diffuse o commercializzate insieme (es. REICAT) 21
22 La nota attuale è frutto di una modifica in seguito all acquisto del volume separato dal quotidiano. Nella prima descrizione la nota era: ((Supplemento alla Nuova Ferrara Il volume è del tutto indipendente come contenuto 22
23 PARTE 1. DESCRIZIONE BIBLIOGRAFICA E INFORMAZIONI SULL ESEMPLARE (Seriali) Variazioni tra le unità successive di una pubblicazione seriale Variazioni e cambiamenti minori A Si considerano cambiamenti minori del titolo di una pubblicazione periodica o seriale, che non richiedono descrizioni bibliografiche distinte: [ ] *Informazioni IBC Diventa *IBC informazioni SBN. Si applicano le REICAT per quanto riguarda il corrente. (...) Per il preesistente si lascino inalterati i reticoli per non danneggiare abbonamenti, fascicoli e spogli dei poli. 23
24 Faq Ristampe inalterate o con variazioni minori (Monografie) Ristampe inalterate o con variazioni minori (cfr. anche Par Ristampe con variazioni nel contenuto o negli elementi d identificazione e Par Indicazione di ristampe, tirature, varianti o riproduzioni) Domanda Se si possiede un edizione successiva di una data pubblicazione che si presenta perfettamente identica ad un edizione immediatamente precedente che però non sia la prima, si può catturare la notizia bibliografica relativa a quest ultima edizione e segnalare nella precisazione del volume i dati relativi all edizione in proprio possesso (es.: 4. ed, ma identica alla precedente)? 24
25 Risposta FAQ Risposta Si, si può catturare. Si ricorda che: Ristampe Se una ristampa è inalterata, ed è presentata come inalterata non è oggetto di nuova descrizione anche se varia: la data il numero standard; le dimensioni; la forma del nome dell editore (p.es. A. Mondadori e Oscar Mondatori). 25
26 Ristampe inalterate o con variazioni minori Se è indicato il numero della ristampa, si scrive: 8. ed. (ristampa), /06/2011 REICAT - Ferrara,
27 False edizioni (FAQ) Le edizioni di norma debbono essere oggetto di una descrizione distinta. Tuttavia nei casi in cui è chiaro che non si è in presenza di una nuova edizione, ma di una ristampa inalterata, anche l edizione può essere trattata come una ristampa. (Es. i romanzi ripubblicati 12 volte in un anno) Poiché non sempre è possibile fare un confronto tra edizioni, qualche aiuto ci potrebbe venire dalla tipologia della pubblicazione (p. es. classici antichi e moderni) e dal numero di edizioni messe in circolazione nell arco di pochi anni o addirittura nello stesso anno. Per le opere scientifiche presentate come edizioni e nei casi dubbi si procederà ad una nuova descrizione. 27
28 FAQ REICAT E necessaria comunque una descrizione distinta per le ristampe anche se inalterate, quando variano: la collana; l editore (escluse le variazioni di forma del nome di uno stesso editore e l aggiunta, eliminazione o variazione di ulteriori figure, p.es. il distributore o lo stampatore); la paginazione; il titolo, i complementi del titolo la presentazione delle responsabilità (indicazioni di responsabilità presenti nel frontespizio precedentemente ricavabili solo da fonti complementari o viceversa, variazione nelle espressioni che accompagnano le responsabilità) [si allude per es. a ristampe che presentano il traduttore sul frontespizio mentre nell edizione di base era nel verso, a varianti nelle espressioni che accompagnano il nome di una responsabilità secondaria] Inoltre è necessario redigere una descrizione distinta per le pubblicazioni che presentano un indicazione di ristampa o edizione accompagnata da espressioni che indicano caratteristiche della ristampa (o edizione) dal punto di vista del contenuto. Domanda Se il documento da catalogare è una ristampa, in Indice non si trova l edizione di base, ma la data di questa si può ricavare dal documento in esame o da fonti esterne, nell area della pubblicazione e in carta d identità si mette la data dell edizione di base? Risposta Si, nella carta d identità si indica la data ricavata dal documento stesso o da fonti esterne e il codice di tipo data sarà uguale a F; in precisazione d inventario si indica la data della ristampa in esame. 28
29 FAQ EDIZIONI SCIENTIFICHE Per le opere scientifiche presentate come edizioni e nei casi dubbi si procederà ad una nuova descrizione 29
30 Es: il documento da catturare o collocare è una ristampa del giugno Catturare/collocare il documento del 1989 e nella precis. d inv. Indicare: ristampa, 1993 cfr REICAT Se il documento doveva essere oggetto di una descrizione (non presente quindi in Indice e polo) la scelta della data tra 1989(1. ed.) e 1993 (ristampa, cioè quella che abbiamo in mano!) sarebbe stata il 1989, in carta d identità F, e 1989 senza quadre in area 4. Questo permette di creare la prima edizione alla quale potranno essere collegate le ristampe successive. 30
31 Per introdurre le informazioni relative all esemplare cap. 7 Non più così! 31
32 Cap. 7 INFORMAZIONI RELATIVE ALL ESEMPLARE Si registrano separatamente dalla descrizione bibliografica le informazioni che riguardano specificamente il singolo esemplare, compresa la sua appartenenza a ristampe o tirature non descritte autonomamente. Le informazioni relative all esemplare dovrebbero essere presentate in modo da risultare chiaramente distinte dalle eventuali note che fanno parte della descrizione bibliografica. Si possono usare, a questo scopo, espressioni più esplicite di quelle adottate negli esempi (p.es. Esemplare appartenente a..., Esemplare con...,etc.). Informazioni relative a due o più esemplari devono risultare chiaramente distinte tra loro, p.es. dall indicazione della biblioteca, fondo, segnatura, etc., a cui si riferisce ciascun insieme di informazioni 32
33 7.1. INDICAZIONE DI RISTAMPE, TIRATURE, VARIANTI O RIPRODUZIONI Note relative a ristampe o tirature Si indica se l esemplare appartiene a una ristampa (o tiratura, anche se presentata come edizione) non descritta autonomamente (par ), con l anno e, se dichiarato, il numero. Si possono riportare anche ulteriori precisazioni (p.es. l indicazione del migliaio) e indicazioni analoghe (p.es. la data del timbro a secco per le pubblicazioni musicali a stampa). L indicazione di ristampa si riporta possibilmente secondo le indicazioni del par [trascrizione relativa alle edizioni], ma si può semplificare o abbreviare se necessario. 1ª ristampa, 1973 (sul verso del frontespizio compare l indicazione: 1ª ristampa: maggio 1973) 5ª ristampa, 2004 (numero e data si ricavano dalla scaletta editoriale sul verso del frontespizio; non vi compare la parola ristampa, implicita) 2ª ed., ª ed. (ristampa), 1972 (cfr. il par ) 264 migliaio (indicazione che compare in copertina e che si può riportare se si ritiene opportuno) Tiratura fuori commercio Tiratura fuori commercio per uso della Regione Toscana 33
34 Note relative a esemplari numerati o ad personam Se l esemplare appartiene a una tiratura numerata (cfr. il par A) se ne indica il numero. Si riportano anche le eventuali indicazioni di esemplari ad personam o con particolari destinazioni. Esemplare n. 77 Esemplare privo del numero Esemplare n. 890 dei 990 esemplari numerati per la Banca credito agrario bresciano (la tiratura riservata alla Banca non è descritta autonomamente dato che non presenta variazioni negli elementi d identificazione ma solo l aggiunta di queste informazioni) Copia 96 di 300 colorate a mano Esemplare riservato al servizio stampa Nell occhietto, a stampa: Questo esemplare è stato impresso per la Biblioteca Nazionale di Firenze 34
35 Note relative a riproduzioni locali Si indica se l esemplare è una riproduzione non pubblicata (in genere eseguita da o per il singolo istituto), se si è utilizzata la descrizione bibliografica dell originale invece di descrivere separatamente la riproduzione (cfr. i par D e 6.0.4). Si indicano analogamente copie e riversamenti o salvataggi di registrazioni e documenti elettronici su supporti diversi ed eventuali informazioni connesse. Per l indicazione che, per una pubblicazione in più unità o parti, solo alcune di esse sono possedute in riproduzione per integrare lacune nel posseduto della pubblicazione originale (cfr. i par C e D) vedi i par. 7.2 D e 7.3 D. Riproduzione in fotocopia Riproduzione in microfilm dell esemplare della Biblioteca Casanatense di Roma, Misc. in 8 863/2 Riproduzione digitale, disponibile in Internet, URL: (riproduzioni non pubblicate, per le quali si è utilizzata la descrizione bibliografica della pubblicazione originale) 35
36 36 Esempio di documento in fotocopia
37 37 Precisazione d inventario
38 7.3 B. Si indica se l esemplare comprende o non comprende allegati 7.3 B. Si indica se l esemplare comprende o non comprende allegati che non sono uniti a tutte le copie (cfr. il par D). Esemplare senza l allegato (nella descrizione è indicato che parte degli esemplari comprendono un allegato, p.es. un CD-ROM) 38
39 7.5. NOTE DI POSSESSO, ALTRI ELEMENTI DI PROVENIENZA E POSTILLE Note di possesso, provenienza, omaggio, etc. Si riportano eventuali note di possesso (o provenienza, acquisto, omaggio, lettura, etc.), possibilmente indicandone l ubicazione (Sul frontespizio, Sulla guardia anteriore, A carta..., Alla fine del testo, etc.). Nella trascrizione si sciolgono le abbreviazioni, escluse di solito quelle per troncamento seguite dal punto Altri elementi relativi alla provenienza e ai possessori Inserti 39
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41 PARTE I. DESCRIZIONE BIBLIOGRAFICA E INFORMAZIONI SULL ESEMPLARE 2. Criteri generali di descrizione bibliografica 2.5 Trascrizione Numeri SBN. Non si applica la trascrizione dei numeri romani e si continua ad applicare la norma prevista dalla Guida SBN (0.G.3): i numeri romani essendo lettere non permettono un ordinamento accettabile, inoltre la bonifica del pregresso sarebbe gravosa. La vocale che segue i numeri arabi viene trascritta come punto: 12. Gli ordinali espressi in lettere vengono trascritti come si presentano: Il *secondo libro dei concerti a due voci Per il trattamento in SBN dei numeri romani presenti nei nomi di persona o Ente cfr Circolare e (Responsabilità, parte 3.) 41 La Circolare, gennaio 2010
42 42 FONTI DELLE INFORMAZIONI
43 Fonti (capitolo 3) Le informazioni da utilizzare per la descrizione si ricavano da fonti determinate in un ordine stabilito 43
44 Fonti interne (3.1) Fonte primaria: parte della pubblicazione che presenta il titolo, e generalmente altre informazioni essenziali, in evidenza e preliminarmente al contenuto Fonti complementari: altre parti in evidenza, che riportano informazioni analoghe o supplementari a quelle della fonte primaria Il resto della pubblicazione 44
45 Fonti esterne (3.1) Si utilizzano in mancanza di fonti interne. Sono: Bibliografie, cataloghi, repertori, enciclopedie Materiali che possono essere acquisiti insieme alla pubblicazione, ma non ne costituiscono parte integrante (cataloghi editoriali, pubblicità ) 45
46 Fonte primaria: il frontespizio (3.2) Nelle pubblicazioni a stampa la fonte primaria è di norma il frontespizio. Qualora il frontespizio manchi se ne usa un sostituto (3.2.1 D). 46
47 Sostituti del frontespizio (in ordine di preferenza) Per le pubblicazioni monografiche ( ) Copertina Intitolazione (titolo che figura al principio della prima pagina di testo) Colophon Per le Pubblicazioni seriali ( ) Copertina Testata Gerenza Sommario o altre pagine redazionali Colophon Preliminari 47
48 Fonte primaria per le pubblicazioni in più unità (3.3) Monografiche (3.3.1) Si sceglie la fonte che presenta gli elementi dell area del titolo e dell indicazione di responsabilità per la pubblicazione nel suo complesso Se queste informazioni si trovano sulla fonte primaria delle singole unità, si utilizza quella della prima unità Se queste informazioni si trovano su una fonte complementare (es. l occhietto), si usa questa come fonte primaria Se le unità sono pubblicate in parti staccate (dispense, fascicoli) destinate ad essere unite, si usa il frontespizio della prima unità compiuta e non quello della prima dispensa o fascicolo 48
49 Fonte primaria per le pubblicazioni in più unità (3.3) Seriali (3.3.2) Si sceglie, se possibile, il frontespizio della prima unità o parte Se le parti sono destinate a formare unità più estese, si preferisce la fonte primaria della prima parte pubblicata Se la prima unità o parte non è disponibile (ovvero l esemplare è incompleto o imperfetto: si ricorre a fonti esterne (altri esemplari, repertori ). Non si usano parentesi quadre: la fonte utilizzata si specifica in nota, che verrà modificata o soppressa al momento della revisione della descrizione sulla base di un esemplare completo Se non si dispone di fonti sufficienti, si redige la descrizione sulla base dei dati disponibili, mettendo tra quadre gli elementi incerti o incompleti, e si specifica in nota la condizione di incompletezza. 49
50 Pubblicazioni monografiche o Preliminari: occhietto e suo verso, verso del frontespizio, recto della carta che segue il frontespizio Copertina Colophon Fonti complementari (in ordine di preferenza) (3.4 B) Pubblicazioni seriali o Preliminari Copertina Colophon Testata Intitolazione Gerenza Sommario e altre pagine redazionali 50
51 (3.5) FONTI PRESCRITTE Per le diverse aree ed elementi della descrizione, le norme indicano quali fonti devono essere utilizzate. 51
52 AREA 1 del Titolo e delle indicazioni di responsabilità ( ) La fonte prescritta è la fonte primaria Informazioni ricavate da altre parti della pubblicazione si riportano se di particolare importanza, tra quadre diversamente, in nota Informazioni tratte da fonti esterne si indicano in nota 52
53 AREA 2 dell Edizione ( ) Gli elementi si ricavano, se possibile, dalla fonte primaria Se non è possibile, si ricorre alle fonti complementari Informazioni ricavate da altre parti della pubblicazione o da fonti esterne vanno riportate tra quadre o, preferibilmente, in nota 53
54 AREA 3 della Numerazione (4.3C.0.2) Gli elementi si ricavano, se possibile, dalla fonte primaria Se non è possibile, si ricorre alle fonti complementari Informazioni ricavate da altre parti della pubblicazione o da fonti esterne vanno riportate tra quadre o in nota 54
55 AREA 4 della Pubblicazione, produzione e distribuzione ( ) Gli elementi si ricavano, se possibile, dalla fonte primaria Se non è possibile, si ricorre alle fonti complementari Informazioni ricavate da altre parti della pubblicazione o da fonti esterne vanno riportate tra quadre o in nota 55
56 AREA 5 della Descrizione fisica ( ) Gli elementi dell area si ricavano dalla pubblicazione stessa, in tutte le sue parti Si preferiscono le informazioni fornite in maniera esplicita nella pubblicazione rispetto a quelle desumibili dall esame della stessa Si considera la pubblicazione nel suo stato originale, come è stata edita 56
57 AREA 6 della Collezione ( ) Gli elementi si ricavano, se possibile, dalla fonte primaria Se non è possibile, si ricorre alle fonti complementari N.B. La collezione continua ad essere oggetto di legame 1C (pag. 8 Circolare) 57
58 AREA 7 delle Note ( ) Gli elementi dell area si possono ricavare da qualsiasi fonte, interna o esterna alla pubblicazione Non si usano parentesi quadre 58
59 AREA 8 dei Numeri identificativi ( ) Gli elementi dell area si ricavano dalla pubblicazione stessa, in tutte le sue parti, o da fonti esterne N.B. I numeri identificativi continuano ad essere indicati in Carta di identità 59
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61 PARTE I. DESCRIZIONE BIBLIOGRAFICA E INFORMAZIONI SULL ESEMPLARE F Titoli molto lunghi o prolissi possono essere abbreviati nel corso o alla fine SBN. Si applica la normativa della Guida SBN, i titoli possono essere abbreviati escluse le prime quattro parole dopo l eventuale articolo iniziale e non prima del cinquantesimo carattere a partire dall asterisco iniziale. La Circolare, gennaio
62 PARTE I. DESCRIZIONE BIBLIOGRAFICA E INFORMAZIONI SULL ESEMPLARE Punteggiatura convenzionale b) Area 1. Punteggiatura nell area del titolo e dell indicazione di responsabilità per opere di autori diversi SBN. Non si applica, si mantiene la punteggiatura spazio, punto, spazio (. ) Titolo / Responsabilità. Titolo / Responsabilità La Circolare, gennaio 2010 c) Il segno di uguale (=) per ciascun titolo parallelo SBN. Non si applica, si crea il legame al titolo Parallelo (si prosegue come di consueto) 62
63 PARTE I. DESCRIZIONE BIBLIOGRAFICA E INFORMAZIONI SULL ESEMPLARE Titoli di più opere senza un titolo d insieme Se la pubblicazione comprende due o più opere senza un titolo d insieme i titoli delle singole opere si riportano secondo la presentazione grafica nella fonte primaria o, se non ci sono distinzioni di rilievo grafico, nell ordine in cui compaiono. [ ] I titoli successivi al primo, se non sono legati a costituire un espressione unitaria (p.es. da una congiunzione), si separano: a) con un punto e virgola, se le opere sono dello stesso autore b) con un punto, se le opere sono di autori diversi (o anonime) o comunque da presentare con indicazioni di responsabilità distinte. SBN. Non si applica. Si continua ad utilizzare la punteggiatura prevista dalla Guida SBN: spazio punto spazio 63 La Circolare, gennaio 2010
64 Titoli di più opere senza un titolo d insieme di uno stesso autore *Quandosi èqualcuno ; La favola del figlio cambiato ; I giganti della montagna / Luigi Pirandello ; a cura di Roberto Alonge Quando l autore è lo stesso, i titoli sono separati dal ; preceduto e seguito da uno spazio Domanda: si deve fare per ogni titolo il legame con il rispettivo titolo uniforme? SI! 64 14/06/2011 REICAT - Ferrara,
65 Esempio con opere di autori diversi senza titolo collettivo Candido, ovvero un sogno fatto in Sicilia / Leonardo Sciascia. Candido, ovvero l'ottimismo / Voltaire ; traduzione di Riccardo Bacchelli Domanda: si deve fare per ogni titolo il legame con il rispettivo titolo uniforme? SI! 65
66 A Varianti del titolo (FAQ) Domanda Nel paragrafo si legge: Titoli diversi o varianti che compaiono in fonti diverse da quella primaria si indicano in nota e devono costituire di norma un elemento di accesso La nota e il legame non sono più alternativi fra loro come per il passato? Risposta In SBN il legame alla variante è obbligatorio. La nota può essere facoltativa ma non necessaria. 66
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68 PARTE I. DESCRIZIONE BIBLIOGRAFICA E INFORMAZIONI SULL ESEMPLARE Variazioni nelle indicazioni di responsabilità B. Se tra le parti di una pubblicazione in più unità vi sono variazioni nelle indicazioni di responsabilità relative alla pubblicazione nel suo complesso si riporta la forma presente nella prima unità (o comunque in quella assunta come base della descrizione). La variazione si indica in nota. Se una forma è comune alla maggior parte delle unità, ma non alla prima, si può riportarla al posto di quella della prima unità, segnalando la variazione in nota. (segue.) La Circolare, gennaio
69 Per le pubblicazioni periodiche o seriali e le collezioni le variazioni in indicazioni di responsabilità relative a persone con il ruolo di direttori, curatori, etc., possono essere segnalate in nota in forma generica. SBN. Si applicano le REICAT: non si usa la forma prevista dalla Guida SBN ; [poi] Vocabolario siciliano / a cura di Giorgio Piccitto. - Catania [etc.] : Centro di studi filologici e linguistici siciliani, Opera del vocabolario siciliano. - v. ; 25 cm. ((Vol. 2: fondato da Giorgio Piccitto ; a cura di Giovanni Tropea; dal vol. 3: fondato da Giorgio Piccitto ; diretto da Giovanni Tropea Rivista di storia economica / diretta da Luigi Einaudi In area 7: Dal 1984: Fondata da Luigi Einaudi 69
70 70 Esempio da Guida SBN con [poi]
71 PARTE I. DESCRIZIONE BIBLIOGRAFICA E INFORMAZIONI SULL ESEMPLARE Titoli paralleli Se nella fonte primaria compaiono uno o più titoli paralleli si riportano nell ordine in cui si presentano, preceduti ciascuno dal segno di uguale = [ ] SBN. Non si applica. I titoli paralleli non si riportano nella registrazione bibliografica per tutte le tipologie di materiale, ma continuano ad essere oggetto di legami 8 P. Per recuperare l integrità del frontespizio si potrà valutare la reintroduzione quando tutti i poli utilizzeranno il nuovo protocollo SBN-MARC. 71 La Circolare, gennaio 2010
72 PARTE I. DESCRIZIONE BIBLIOGRAFICA E DELL ESEMPLARE Complementi paralleli del titolo (o con titoli paralleli) A. Se nella fonte primaria compaiono titoli paralleli e complementi del titolo in più lingue o scritture ciascun complemento si riporta, se possibile, dopo il titolo cui si riferisce. [ ] SBN. I complementi di titolo parallelo che Accompagnano un titolo parallelo nella stessa lingua non si riportano nella registrazione bibliografica della pubblicazione, ma di seguito al titolo parallelo (titolo di natura P). 72 La Circolare, gennaio 2010
73 PARTE I. DESCRIZIONE BIBLIOGRAFICA E DELL ESEMPLARE C. Se non ci sono titoli paralleli ma soltanto complementi del titolo in più lingue o scritture si riportano nell ordine in cui compaiono. Se si preferisce si può riportare soltanto quello nella lingua o scrittura del titolo o, se questo criterio non è applicabile, quello che compare con maggiore rilievo o per primo. La presenza di complementi del titolo non riportati si può segnalare in nota. SBN. Si applicano le REICAT. Si raccomanda di non intervenire sul pregresso solo per questa variazione. La Circolare, gennaio
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75 PARTE I. DESCRIZIONE BIBLIOGRAFICA E DELL ESEMPLARE Indicazioni parallele di responsabilità (o con titoli o complementi paralleli) A. Se nella fonte primaria compaiono titoli o complementi paralleli e indicazioni di responsabilità in più lingue o scritture ciascuna indicazione si riporta, se possibile, dopo il titolo o complemento cui si riferisce. Indicazioni parallele di responsabilità che non compaiono nella fonte primaria, o che compaiono con variazioni in altri punti della pubblicazione, si possono segnalare in nota. SBN. Indicazioni parallele di responsabilità (con titoli paralleli o con titoli e complementi del titolo paralleli) non si riportano nella registrazione bibliografica della pubblicazione, ma di seguito al titolo parallelo (titolo di natura P). *Vësny / Vladimir Cvejbah collegamento con titolo P: Le *primavere / Vladimir Zveibach 75 La Circolare, gennaio 2010
76 Vësny / Vladimir Cvejbah = Le primavere / Vladimir Zveibach ESEMPIO righe di descrizione secondo REICAT (da non usare) 76
77 PARTE I. DESCRIZIONE BIBLIOGRAFICA E DELL ESEMPLARE C. Se non ci sono titoli (o complementi del titolo) paralleli ma soltanto indicazioni di responsabilità in più lingue o scritture si riportano nell ordine in cui compaiono. Se si preferisce si può riportare soltanto quella nella lingua o scrittura del titolo o, se questo criterio non è applicabile, quella che compare con maggiore rilievo o per prima. La Circolare, gennaio 2010 SBN. Si applicano le REICAT. Si raccomanda di non intervenire sul pregresso solo per questa variazione. 77
78 PARTE I. DESCRIZIONE BIBLIOGRAFICA E DELL ESEMPLARE 4.2. Area dell edizione Trascrizione Gli elementi dell area si trascrivono come compaiono nella pubblicazione, salvo:. SBN. Si continua ad applicare la normativa della Guida SBN che prevede, per il libro moderno, la normalizzazione dell indicazione di edizione. Resta invariato: In front: Seconda edizione oppure II edizione ecc In area 2: 2. ed. [l abbreviazione è consentita da Appendice A] 78 La Circolare, gennaio 2010
79 PARTE I. DESCRIZIONE BIBLIOGRAFICA E DELL ESEMPLARE (Periodici) 4.3 C.1. Numerazione 4.3 C.1.8. Estremi della numerazione ignoti o incerti Se la descrizione è redatta senza disporre di un esemplare completo dell intera pubblicazione (o almeno della prima unità o parte per una pubblicazione in corso) si ricorre a informazioni comunque disponibili, purché certe e complete. Non si usano parentesi quadre se non dove sono prescritte anche per la descrizione a partire da un esemplare completo. Informazioni non certe o non complete, invece, si riportano tra parentesi quadre, anche in forma incompleta e seguite quando è il caso da un punto interrogativo (p.es. per una pubblicazione cessata di cui non si sa con sicurezza quale sia l ultimo fascicolo pubblicato). [ ] Si indicano in nota la fonte utilizzata (p.es. una bibliografia o una riproduzione) e la prima e/o l ultima unità su cui la descrizione è basata. SBN. Si applicano le REICAT e si specifica che è obbligatorio indicare in nota la fonte utilizzata quando si riportano informazioni desunte da fonti esterne alla pubblicazione. Anno 1, n. 1 (11 dic. 1871)-[anno 6 (1884)] In area 7: Non pubblicato: (periodico cessato nel corso del 1884, ma si ignora con quale numero) Anno 1, n. 1 (12 feb. 1916)-[anno 10 (1925)?] (periodico cessato probabilmente nel corso del 1925) 79 La Circolare, gennaio 2010
80 PARTE I. DESCRIZIONE BIBLIOGRAFICA E DELL ESEMPLARE 4.4. Area della pubblicazione, produzione e distribuzione Variazioni del luogo di pubblicazione nelle pubblicazioni in più unità. Se il luogo di pubblicazione varia tra le parti di una pubblicazione in più unità si riporta quello indicato nella prima unità e si segnalano le variazioni in nota, in forma generica se sono numerose o se sono riportate nelle descrizioni delle singole unità. SBN: Si applicano le REICAT, ovvero non si utilizza la forma prevista dalla Guida: ; [poi] Si raccomanda di non intervenire sul pregresso solo per questa variazione. Firenze In area 7: Luogo di pubblicazione dal vol. 3: Scandicci oppure, se non si può specificare la decorrenza della variazione In area 7: Il luogo di pubblicazione varia in: Scandicci (pubblicazione in più volumi della casa editrice La nuova Italia, in cui varia l indicazione del luogo) La Circolare, gennaio
81 PARTE I. DESCRIZIONE BIBLIOGRAFICA E DELL ESEMPLARE Variazioni dell editore nelle pubblicazioni in più unità Se l editore (o gli editori o altre figure) varia tra le parti di una pubblicazione in più unità si riporta l indicazione che compare nella prima unità e si segnalano in nota le variazioni, in forma generica se sono numerose o se sono riportate nelle descrizioni delle singole unità. SBN. Si applicano le REICAT, ovvero non si utilizza la forma prevista dalla Guida: ; [poi] Si raccomanda di non intervenire sul pregresso solo per questa variazione. Milano : Editrice bibliografica In area 7: Dal vol. 4: Perugia : Guerra; dal vol. 6: Perugia : Volumnia oppure: Milano : Editrice bibliografica In area 7: L editore varia La Circolare, gennaio
82 PARTE I. DESCRIZIONE BIBLIOGRAFICA E DELL ESEMPLARE Data di pubblicazione Data di pubblicazione Definizione [ ] Si considerano date di pubblicazione quelle che compaiono senza altra specificazione, o in collegamento con la parola edizione o espressioni che la comprendono (p.es. Prima edizione gennaio 2007), e le date di copyright oppure di stampa o manifattura quando possono essere ritenute equivalenti a una data di pubblicazione. Non si considerano date di pubblicazione, invece, le date che compaiono in connessione con informazioni di tipo diverso (p.es. l imprimatur o il deposito legale) o nel testo (p.es. in una dedica o prefazione). SBN. Si applicano le REICAT. Gli anni di copyright o di stampa si riportano senza la qualificazione (, stampa). Se gli anni di copyright e stampa coincidono, l anno viene riportato senza parentesi quadre. Si raccomanda di non intervenire sul pregresso solo per questa variazione (nella pubblicazione 2009) 2008 (nella sottoscrizione finito di stampare nel maggio 2008) La Circolare, gennaio
83 FAQ Date di copyright e di stampa o manifattura equivalenti alla data di pubblicazione, lettera c) Se in una pubblicazione compaiono una data di copyr e una di stampa non coincidenti ma con un divario cronologico superiore ai due anni, si riportano ugualmente entrambe le date, secondo gli esempi illustrati nel paragrafo o ci si comporta come per il passato segnalando esclusivamente la data di stampa, in questo caso, opportunamente qualificata? Risposta: quando la differenza tra la data di copyr e la data di stampa è uguale o maggiore di due anni si riporta la data più recente senza qualificarla. Esempio:, 1991 (stampa 1992) la data di copyr non coincide con quella di stampa e si riportano entrambe, 1993 data di copyr 1990; data di stampa 1993 ovvero la differenza tra le due date è di tre anni quindi si riporta la più recente senza qualificarla 83
84 PARTE I. DESCRIZIONE BIBLIOGRAFICA E DELL ESEMPLARE Data di stampa o manifattura La data di stampa o manifattura si riporta, dopo le eventuali indicazioni del luogo e dello stampatore o responsabile della manifattura, se differisce da quella indicata come data di pubblicazione (escluse le ristampe inalterate, per le quali vedi il par B). Quando la data non è preceduta dalle indicazioni del luogo e dello stampatore (o responsabile della manifattura) la si riporta accompagnata dal termine appropriato in italiano, sempre tra parentesi tonde (cfr. il par , punto c). Per le pubblicazioni antiche non si aggiunge il termine stampa (par A). SBN. Si applicano le REICAT. In data di pubblicazione 1 [nella carta d identità] verrà riportata la data di pubblicazione. Si raccomanda di non intervenire sul pregresso solo per questa variazione. Pisa : a spese dell autore, 1976 (Pisa : Litografia di Cassio Tacchi, 1975) 1998 (stampa 1997) (pubblicazione in cui compaiono una data di pubblicazione sul frontespizio e, sul verso, una data di copyright coincidente e una data di stampa non coincidente) 1951 (stampa 1952) 1976 (stampa 1978) vedi esempio successivo La Circolare, gennaio
85 85
86 PARTE I. DESCRIZIONE BIBLIOGRAFICA E DELL ESEMPLARE Pubblicazioni costituite da materiali diversi Pubblicazioni costituite da più unità di tipo diverso, di pari importanza o comunque da considerare sullo stesso piano, si descrivono elencandone le componenti tramite più designazioni unite al relativo numero di unità. Le componenti si elencano nell ordine in cui sono presentate nella pubblicazione stessa, separandole con una virgola. Se la pubblicazione non le presenta in un determinato ordine si elencano secondo la loro importanza o, in caso di dubbio, secondo l ordine alfabetico delle rispettive designazioni. Ciascuna designazione specifica del materiale può essere seguita, tra parentesi tonde, da ulteriori precisazioni e dalla relativa estensione, che si omettono se le unità sono descritte anche individualmente. Eventuali altre informazioni, se le unità non sono descritte individualmente, si possono aggiungere in nota. SBN. Si applicano le REICAT. Si raccomanda di non intervenire sul pregresso solo per questa variazione. La designazione kit sarà utilizzata solo per il kit di laboratorio 1 volume, 1 videocassetta (le altre informazioni sulle due unità sono riportate nelle relative descrizioni) oppure, se le unità non sono descritte individualmente 1 volume (255 p.), 1 videocassetta (VHS) (60 min) In area 7: Videocassetta: b/n con sequenze color., sonoro 3 DVD-Video, 1 CD-ROM 86 La Circolare, gennaio 2010
87 87
88 Esempi in Indice di trattamento descrittivo diverso dello stesso documento: descrizione separata DESCRIZIONE SEPARATA DELLE DUE PARTI IN MATERIALI DIVERSI volume dvd 88
89 Esempi in Indice di trattamento descrittivo diverso dello stesso documento: descrizione unica 89
90 Pubblicazioni costituite da materiali diversi Unità descritte individualmente 90 14/06/2011 REICAT - Ferrara,
91 Che fare quando dobbiamo catturare o creare ex novo? 91
92 Che fare quando dobbiamo catturare o creare ex novo? DECIDERE se. Segnalare ai propri referenti di sottosistema la doppia descrizione, per es. TO e UBO SI!!!!! In casi simili all esempio delle notizie TO e UBO, quale scegliere? QUELLA FATTA SECONDO LA REGOLA, CIOE CON I MATERIALI DESCRITTI Non creare doppie descrizioni ma al max correggere quella incompleta? SI!!!! MA RIVOLGENDOSI AI REFERENTI DI SOTTOSISTEMA 92
93 PARTE I. DESCRIZIONE BIBLIOGRAFICA E DELL ESEMPLARE Area della collezione (COLLANA) 4.6. Area della collezione Elementi dell area della collezione L area della collezione può comprendere una o più indicazioni di collezione (collana, serie, etc.) e l eventuale numerazione all interno della collezione stessa. [ ] Punteggiatura convenzionale Ciascuna indicazione di collezione si racchiude tra parentesi tonde ( ( ) ). Più coppie di parentesi si separano con uno spazio. SBN. Non si applica. I titoli di collezione continuano ad essere soltanto oggetto di legami 1 C. Nei paragrafi che seguono si precisa in quali punti le REICAT possono essere applicate. 93
94 PARTE I. DESCRIZIONE BIBLIOGRAFICA E DELL ESEMPLARE Complementi del titolo della collezione NOVITA Complementi del titolo della collezione A. I complementi del titolo della collezione si riportano secondo le indicazioni del par [definizione, trascrizione, pretitoli ] Se sono scarsamente significativi si possono omettere; se prolissi si possono abbreviare, segnalando l omissione con i tre punti. Complementi che non compaiono nella stessa fonte da cui è desunto il titolo della collezione si trascurano o, quando è necessario riportarli, si racchiudono tra parentesi quadre. [ ] SBN. Si applicano le REICAT per titoli scarsamente significativi e che necessitano di un elemento che li disambigui. Il pregresso si lascia inalterato a meno che non si abbia la possibilità di esaminare gran parte delle pubblicazioni che fanno parte della collezione e si intenda procedere ad una bonifica. I *capolavori : *collezione per ragazzi I *grandi scrittori stranieri : *collana di traduzioni (il complemento precede il titolo) 94
95 PARTE I. DESCRIZIONE BIBLIOGRAFICA E DELL ESEMPLARE Indicazioni di responsabilità relative alla collezione A. Le indicazioni di responsabilità relative alla collezione si riportano come indicato nel par Si possono omettere, però, se non sono necessarie per l identificazione della collezione. Indicazioni di responsabilità che non compaiono nella stessa fonte da cui è desunto il titolo della collezione si trascurano o, quando è necessario riportarle, si racchiudono tra parentesi quadre SBN. Si applicano le REICAT: se necessario, per l identificazione della collezione, si riporta anche l autore personale responsabile. Il pregresso si lascia inalterato a meno che non si abbia la possibilità di esaminare gran parte delle pubblicazioni che fanno parte della collezione e si intenda procedere ad una bonifica. La Circolare, gennaio 2010 *Arte moderna italiana / a cura di Giovanni Scheiwiller *Collana di studi e ricerche / Accademia ligure di scienze e lettere 95
96 PARTE I. DESCRIZIONE BIBLIOGRAFICA E DELL ESEMPLARE Titoli paralleli e altri elementi paralleli [della collezione] Se uno o più elementi compaiono in più lingue o scritture si riporta la forma che compare con maggiore rilievo o, a parità di rilievo, per prima. Si possono riportare, quando è opportuno (p.es. se sono in una lingua o scrittura più conosciuta), anche una o più indicazioni parallele (o singoli elementi o sequenze di elementi paralleli), ciascuna preceduta dal segno di uguale. L omissione di indicazioni parallele non si segnala. Per ulteriori indicazioni sulla trascrizione di titoli e altri elementi paralleli vedi il par Titolo della collezione = Titolo parallelo ; numerazione SBN. Si applicano le REICAT. Qualora il titolo della collezione appaia nella fonte prescritta in più di una lingua si riporta la forma che compare con maggior rilievo o, a parità di rilievo, quella che compare per prima. I titoli paralleli che figurano nella stessa fonte vanno riportati di seguito al titolo scelto, preceduti dalla punteggiatura convenzionale. Il pregresso si lascia inalterato a meno che non si abbia la possibilità di esaminare gran parte delle pubblicazioni che fanno parte della collezione e si intenda procedere ad una bonifica. La Circolare, gennaio 2010 (Non si fa titolo P per la collana) 96
97 PARTE I. DESCRIZIONE BIBLIOGRAFICA E DELL ESEMPLARE 4.7. Area delle note Punteggiatura convenzionale A. Le note sono separate l una dall altra da un punto. Prima nota. Altra nota. Altra nota La Circolare, gennaio 2010 SBN. Non si applicano le REICAT. Le note sono separate l una dall altra da punto spazio trattino spazio Prima nota. - Altra nota. - Altra nota 97
98 PARTE I. DESCRIZIONE BIBLIOGRAFICA E DELL ESEMPLARE Descrizione di pubblicazioni in più unità o parti 98
99 PARTE I. DESCRIZIONE BIBLIOGRAFICA E DELL ESEMPLARE 5.1. Descrizione di pubblicazioni in più unità o parti 5.1 A. Le pubblicazioni in più unità sono di norma oggetto di una descrizione d insieme, che può comprendere informazioni sul contenuto della pubblicazione o sulle singole unità o parti da cui è composta. SBN. Resta obbligatoria la registrazione bibliografica delle notizie relative alle singole unità. Fanno eccezione le pubblicazioni costituite da più unità edite insieme contemporaneamente (es. materiale sonoro e musicale, grafico, elettronico) per le quali si può descrivere il livello generale chiuso senza descrivere le singole unità. Nella Guida è prevista la non obbligatorietà anche in caso di recupero retrospettivo La Circolare, gennaio
100 PARTE I. DESCRIZIONE BIBLIOGRAFICA E DELL ESEMPLARE 5.2. Descrizione a più livelli Indicazioni generali La descrizione a più livelli di pubblicazioni monografiche in più unità si articola in un livello generale, che consiste nella descrizione della pubblicazione nel suo complesso, e descrizioni di secondo livello (o di livelli successivi), ciascuna delle quali corrisponde a un unità o a un gruppo di unità. Per descrizioni articolate su più di due livelli vedi il par Quando si descrive a più livelli una pubblicazione monografica, di norma tutte le unità devono avere una descrizione di secondo livello (di solito individuale, ma quando è possibile e opportuno due o più unità possono essere descritte complessivamente). SBN. Non si applica. Non si creano notizie per gruppi di unità in quanto ciò non consentirebbe l utilizzo della stessa registrazione bibliografica da parte di quelle biblioteche che non possiedono tutto il gruppo, ma solo alcune unità. La Circolare, gennaio
101 PARTE I. DESCRIZIONE BIBLIOGRAFICA E DELL ESEMPLARE Aree ed elementi nella descrizione a più livelli [ ] La descrizione di secondo livello [MInf] è preceduta dalla designazione dell unità o parte, se esiste, e può essere costituita, a seconda delle esigenze e delle caratteristiche del materiale: a) solo dalle aree o elementi per i quali vi sono informazioni specifiche da fornire, che non risultano già dalla descrizione generale, quando questa e quelle di secondo livello sono presentate di seguito (in un unica registrazione), oppure b) dalle aree o elementi, anche già compresi nella descrizione generale, che si ritiene opportuno includere per la funzionalità della ricerca e la leggibilità dell informazione, quando si utilizzano più registrazioni. La Circolare, gennaio 2010 La ripetizione di aree o elementi già inclusi nella descrizione generale si limita, possibilmente, alle informazioni indispensabili, escluse quelle che possono essere visualizzate come collegamenti alla registrazione del livello generale. (segue.) 101
102 SBN. Per la registrazione bibliografica della singola unità (livello II o III) si seguono le norme stabilite dalla Guida SBN (pag ). Alcuni elementi già inclusi nella descrizione generale vengono ripetuti nella registrazione bibliografica delle singole unità: in area 1 le indicazioni di responsabilità principale e coordinata in area 4 il luogo di edizione e l editore in area 5 le dimensioni Inoltre la registrazione bibliografica delle singole unità (di natura M) sarà collegata alle responsabilità principali e coordinate che si riferiscono a tutta l opera. Vedi es. *Intrigo internazionale / Alfred Hitchcock LO e MOD *Gianrico Carofiglio legge Testimone inconsapevole 102
103 PARTE I. DESCRIZIONE BIBLIOGRAFICA E DELL ESEMPLARE Designazione delle unità o parti A La descrizione delle singole unità (o gruppi di unità) è preceduta dalla designazione dell unità (o parte, sezione, etc.), se esiste, separata dai due punti (:), seguiti ma non preceduti da spazio. 1: * Titolo 1.2: *Titolo La designazione dell unità è costituita in genere da un numero (o lettera, o altro elemento di distinzione), eventualmente accompagnato da una espressione descrittiva (per es. volume, tomo, parte, etc.), e si riporta come compare nella pubblicazione, sulla fonte primaria o in fonti complementari, salvo quanto indicato di seguito. 103
104 PARTE I.Descrizione bibliografica e dell esemplare Designazione delle unità o parti A. Le designazioni di volume, numero, etc., si riportano in forma abbreviata (vol., n., etc.) nei casi previsti nell Appendice A e quando compaiono abbreviate nella pubblicazione stessa. I numeri compresi nella designazione si registrano in cifre arabe (anche se si presentano in cifre romane o per esteso in lettere), seguite dal punto solo quando precedono l espressione descrittiva. Lettere o altri segni distintivi si riportano come si presentano, ma asterischi o segni analoghi usati al posto di un numero ordinale si sostituiscono con la cifra araba corrispondente, tra parentesi quadre. Non si aggiungono designazioni di volume, numero, etc., che non compaiono nelle fonti prescritte. Componenti subordinate della designazione (p.es. l indicazione del volume e della parte in cui il volume è diviso) si separano con una virgola. SBN. Si applicano le REICAT. Si raccomanda di non intervenire sul pregresso solo per questa variazione. Nel campo Posizione nella sequenza debbono essere riportati i soli elementi necessari all ordinamento (numeri o lettere senza altra specificazione) Parte 1: (sul frontespizio: (Parte prima)) Posizione nella sequenza: 1 1. vol.: (sul frontespizio: Premier volume) Posizione nella sequenza: 1 Vol. 1, tomo 2: (sul frontespizio: Volume I - Tomo II) Posizione nella sequenza: La Circolare, gennaio 2010
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