Regolamento interno del Centro Scolastico per le Industrie Artistiche (CSIA) di Lugano (del 27 agosto 2010, modificato il 10 giugno 2014)
|
|
- Gina Venturi
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Regolamento interno del Centro Scolastico per le Industrie Artistiche (CSIA) di Lugano (del 27 agosto 2010, modificato il 10 giugno 2014) Visti: - la Legge federale sulla formazione professionale del 13 dicembre 2002 e la relativa Ordinanza sulla formazione professionale del 19 novembre 2003; - la Legge della Scuola del 1 febbraio 1990; - la Legge sull orientamento scolastico e professionale e sulla formazione professionale e continua (Lorform) del 4 febbraio 1998 e il relativo Regolamento di applicazione del 1. aprile 2008; - la Legge sulle scuole professionali del 2 ottobre 1996; - l Ordinanza sulla maturità professionale (OMPr) del 24 giugno 2009; - i Programmi quadro d insegnamento per le preparazioni alle maturità professionali; - l Ordinanza sulla formazione professionale di base di Creatore di tessuti del 26 maggio 2010 e il relativo piano di formazione; - l Ordinanza sulla formazione professionale di base di Grafico del 10 agosto 2009 e il relativo piano di formazione; - l Ordinanza sulla formazione professionale di base di Decoratore 3D del 13 agosto 2009 e il relativo piano di formazione; - l Ordinanza sulla formazione professionale di base di Disegnatore del 28 settembre 2009 e il relativo piano di formazione; - l Ordinanza sulla formazione professionale di base di Tecnologo tessile (design) del 6 dicembre 2006 e il relativo piano di formazione; - l Ordinanza sulla formazione professionale di base di Pittore di scenari del 26 aprile 1993; - il Regolamento concernente il riconoscimento dei certificati rilasciati dalle SCG (CDPE) del 12 giugno 2003; - le Direttive per l applicazione del regolamento CDPE, del 22 gennaio 2004; - il Piano quadro d insegnamento per le scuole di cultura generale (SCG); - il Regolamento del Centro scolastico per le industrie artistiche (CSIA) di Lugano del 13 aprile 2010, modificato il 10 giugno 2014; - il Regolamento della Scuola specializzata superiore di arte applicata del ; altre leggi federali e cantonali in materia di formazione e insegnamento professionali applicabili; - la Risoluzione governativa n del 18 marzo 2014; - la Decisione del DECS n. 205 del 6 settembre 2013; - la Decisione della DFP n del 30 giugno 2014; ritenuto che le denominazioni personali e professionali usate nel presente regolamento s intendono al maschile e al femminile; Capitolo 1 Generalità Campo d applicazione Art. 1 Il presente regolamento interno si applica al Centro scolastico per le industrie artistiche di Lugano, in seguito CSIA. Scuola di arte applicata e Scuola professionale, artigianale e industriale (SPAI) Art. 2 Il CSIA è l istituto cantonale preposto alla formazione a tempo pieno e duale nelle arti applicate. Nella Scuola di arte applicata (in seguito SAA) in particolare il CSIA propone dei percorsi per il conseguimento dell Attestato federale di capacità (in seguito AFC) nelle seguenti professioni: Disegnatore con indirizzo architettura d interni, Grafico, Decoratore 3D, Pittore di scenari, Creatore di tessuti, Tecnologo tessile (designer). Le professioni elencate, il cui elenco non è esaustivo, costituiscono le specifiche Sezioni professionali (di seguito Sezioni). La SAA è strutturata nelle seguenti Aree: Design tecnico, Design grafico e promozionale, Design di scena, Design tessile. Percorso di SCA Art. 3 Il CSIA propone nell ambito della Scuola cantonale d arte (in seguito SCA) un percorso di formazione organizzato in un triennio di cultura generale, secondo il modello di una scuola specializzata (SS), seguito da un quarto anno per il conseguimento di una maturità specializzata (MS) nel campo della arti visive. Scuola specializzata superiore di arte applicata Art. 4 1 Il CSIA forma a tempo pieno allievi nel percorso di Scuola specializzata superiore di arti applicate (SSS_AA). I curricula e l organizzazione della SSS_AA sono descritti nello specifico Regolamento del Il CSIA forma titolari di una Maturità non di indirizzo artistico, in collaborazione con la SUPSI-DACD. Il corso è denominato Corso propedeutico. Le condizioni specifiche del corso sono definite nel relativo regolamento approvato il 25 agosto
2 Capitolo 2 Organizzazione interna Organizzazione, qualità e sicurezza Art. 5 Organizzazione, qualità e sicurezza sono definite nel Manuale di gestione della scuola, allestito secondo le norme ISO Consigli di Sezione, della SSS_AA e della SCA Art. 6 In aggiunta agli organi di conduzione previsti dalle leggi scolastiche, il CSIA contempla: a) i Consigli, costituiti dai rispettivi docenti, di: - Sezione - uno per ogni tirocinio o gruppo di tirocini affini; - SSS_AA; - SCA; - Maturità professionale artistica (in seguito MPA); - Corso propedeutico (in seguito CP); b) i Capisezione e i Responsabili della SSS_AA, della SCA, della MPA e del CP. c) i collaboratori di Direzione, che rappresentano le Aree culturale, artistica e professionale. Capitolo 3 Consiglio di Direzione Composizione Art. 34 Lsc, designazione e riunioni Art. 7 1 Il Consiglio di Direzione è composto: a) dal direttore; b) dai vicedirettori; c) da tre collaboratori di Direzione in rappresentanza delle Aree culturale, artistica e professionale, designati per un biennio dal Collegio dei docenti e la cui designazione è ratificata dal Consiglio di Stato. 2 I diversi Responsabili e i Capisezione, su invito della Direzione, possono partecipare alle riunioni del Consiglio di Direzione. 3 Il Consiglio di Direzione si riunisce di regola almeno una volta la settimana. 4 Di ogni seduta è tenuto un verbale. Capitolo 4 Collegio docenti Riunioni Art RaLsc Art. 8 Il Collegio docenti (di seguito Collegio) si riunisce in via ordinaria due volte l anno:entro la fine di agosto ed entro la fine di giugno. Convocazione e partecipazione Art. 9 1 Il Collegio è convocato dal presidente con una comunicazione personale scritta, almeno 10 giorni prima della data fissata per la riunione. 2 Eventuali assenze devono essere giustificate per iscritto al presidente. Partecipazione delle PIF Art. 10 I rappresentanti delle persone in formazione (in seguito PIF), designati dall assemblea degli studenti, possono partecipare al Collegio. Delibere e verbali Art Il Collegio può deliberare solo se è presente la maggioranza assoluta dei membri. 2 A richiesta anche di un solo membro, le elezioni vengono effettuate a scrutinio segreto. 3 Copia del verbale del Collegio è affissa all albo. 2
3 Capitolo 5 Consigli di Sezione, SSS_AA, SCA, corso per professionisti qualificati, corso propedeutico Convocazione Art I Consigli di classe per Sezioni, SSS_AA, SCA e per i diversi corsi sono convocati e presieduti dal Docente di classe o dai rispettivi Responsabili. Si riuniscono, fuori dall orario delle lezioni, ogni volta se ne presenti la necessità; in particolare quando ne è fatta richiesta da parte di 1/5 dei suoi membri al Caposezione, rispettivamente al Responsabile. 2 La partecipazione alle riunioni è obbligatoria per tutti i docenti che insegnano nelle specifiche classi. Compiti Art. 13 I Consigli di Sezione, SSS_AA, SCA e dei corsi: a) coordinano i programmi d insegnamento; b) esaminano e valutano i programmi d insegnamento messi in consultazione; c) propongono al Consiglio di Direzione l acquisto di attrezzature e materiali didattici professionali. Capitolo 6 Consiglio di classe Convocazione e partecipazione Art I Consigli di classe sono di regola convocati dal Docente di classe almeno una volta ogni semestre. Possono essere convocati, secondo necessità, dal Direttore, dal Consiglio di direzione, dal Caposezione, rispettivamente dal Responsabile. 2 Le riunioni hanno luogo fuori dall orario delle lezioni. 3 La partecipazione alle riunioni è obbligatoria per tutti i docenti della classe. Capitolo 7 Capisezione e Responsabili di SSS_AA, SCA, corso per professionisti qualificati, corso propedeutico Designazione e onere Art Sono designati dal Consiglio di Direzione sulla base di concorsi interni. 2 Secondo il fabbisogno della scuola i suddetti incarichi sono affidati in ordine prioritario: a) ai docenti nominati; b) ai docenti incaricati a orario completo; c) ai docenti incaricati a orario parziale. 3 Ogni Caposezione o Responsabile è preposto, di regola, a una singola sezione, ritenuto un minimo complessivo di 20 allievi. Compiti educativo-sociali Art I Capisezione e i Responsabili: a) sovrintendono ai programmi di insegnamento nei rispettivi ambiti; b) seguono l attività scolastica di ogni allievo durante tutto l anno scolastico; c) collaborano con il docente di classe e il docente mediatore nei seguenti compiti: sostenere gli allievi che hanno problemi scolastici o personali, curare il rapporto tra i docenti e gli allievi delle loro classi, per risolvere i casi di indisciplina, per raccogliere le valutazioni dei colleghi sul profitto e concordare i giudizi sul comportamento e la diligenza degli allievi. d) convocano il Consiglio di classe o interpellano il Consiglio di Direzione quando se ne presenta la necessità; e) nei casi di particolare difficoltà scolastica, tramite il Docente di classe, raccolgono i giudizi dei colleghi e li trasmettono tempestivamente alla Direzione, ai genitori e, eventualmente, ai datori di lavoro; 2 Tengono sempre aggiornata la Direzione. 3
4 Compiti amministrativi Art I Capisezione e i Responsabili: a) verificano l idoneità dei programmi d insegnamento (attraverso gli obiettivi d insegnamento) e la loro applicazione; b) presiedono le riunioni di sezione e assicurano la redazione del verbale per la Direzione; c) coordinano i progetti professionali e scolastici; d) preparano e curano l organizzazione del progetto didattico interdisciplinare (PDI) di Maturità professionale; e) collaborano con i Responsabili di area per valutare gli obiettivi d insegnamento; f) controllano che nel corso del 1 mese scolastico gli studenti abbiano ricevuto gli obiettivi d insegnamento; g) segnalano alla Direzione i casi critici di assenze delle PIF, in base alle segnalazioni dei docenti di classe; h) propongono al Consiglio di Direzione, entro la fine di aprile, eventuali modifiche nei programmi formativi e accertano la disponibilità dei posti di formazione nei loro rispettivi ambiti di competenza (numero programmato di allievi) per l anno successivo; i) pianificano l acquisto del materiale didattico; j) elaborano un rapporto annuale sull andamento della sezione per la Direzione; k) curano i contatti con le imprese per la formazione obbligatoria degli allievi in azienda (stage) e ne controllano lo svolgimento segnalando immediatamente alla Direzione eventuali problemi. 2 Per l esercizio delle suddette funzioni è attribuito un onere settimanale commisurato al numero degli allievi. Capitolo 8 Docente di classe Assegnazione Art A ogni classe il Consiglio di Direzione assegna un Docente di classe. 2 In casi eccezionali allo stesso docente possono essere assegnate fino a tre docenze di classe. 3 Per lo svolgimento della funzione di Docente di classe il Consiglio di Direzione attribuisce un onere settimanale secondo le direttive cantonali. Compiti educativo-sociali e amministrativi Art. 19 Il Docente di classe opera nel rispetto delle direttive cantonali. In particolare, riferendo al capo sezione o al responsabile, svolge le attività seguenti: a) segue l attività scolastica di ogni allievo della classe durante tutto l anno scolastico; b) verifica regolarmente che le assenze delle PIF siano registrate e giustificate, segnalando al Caposezione i casi critici; c) è a disposizione degli allievi che hanno problemi scolastici o personali; d) cura il rapporto tra i docenti e gli allievi della classe e collabora alla soluzione dei problemi; e) cura il rapporto con le famiglie; f) in casi disciplinari, sentite le giustificazioni dell allievo interessato e il parere dei colleghi, il Docente di classe, con il sostegno dei Capisezione, o i Responsabili, possono interpellare i genitori. Se l allievo è in formazione duale, l ispettore di tirocinio deve essere avvisato e coinvolto. In casi particolarmente gravi richiedono l intervento della Direzione. Capitolo 9 Docente mediatore Compiti Art Nella sede operano uno o più Docenti mediatori con il compito di sostenere gli lievi in difficoltà. 2 I compiti specifici dei Docenti mediatori sono contemplati nelle relative direttive cantonali e della Divisione della formazione professionale (in seguito DFP). 3 I Docenti mediatori tengono contatti particolarmente stretti con i Capisezione, i Responsabili e i Docenti di classe. 4 Per lo svolgimento della funzione di Docente mediatore sono attribuite ore in base alle direttive cantonali. Il Consiglio di Direzione può assegnare ore aggiuntive, attingendo dal monte ore di sede. 4
5 Capitolo 10 Vigilanza SSS_AA. Commissione di vigilanza Art. 21 L Ufficio della formazione industriale, agraria, artigianale e artistica designa una commissione di vigilanza, di nove membri al massimo, comprendente rappresentanti delle associazioni professionali o di categoria che vigila sull organizzazione, gli obiettivi e i contenuti della formazione della SAA e della Capitolo 11 Condizioni d ammissione Scuola d arte applicata SAA e SCA Casi particolari di ammissione alla SAA Posti di formazione SCA Art L ammissione al primo anno di una delle quattro Aree di design della SAA o al primo anno della SCA è determinata dal risultato dell esame di graduatoria. I candidati con i migliori risultati, nell ordine dettato dalla graduatoria e ottemperando alle condizioni elencate ai cpv. 2 e 3 di questo articolo, sceglieranno l area e la professione più consona alle loro attitudini. 2 L ammissione alla SAA è subordinata al possesso della Licenza di Scuola media con diritto d iscrizione alle scuole medie superiori oppure della Licenza della scuola media con al massimo un insufficienza, non inferiore al 3, e la media del 4,5 nelle materie obbligatorie (italiano, inglese, tedesco, matematica, scienze, geografia, storia, educazione fisica, opzione capacità espressive e tecniche) ridotta di un decimo di punto per ogni corso attitudinale frequentato. 3 Eventuali posti in un area della SAA ancora disponibili, dopo che i candidati con le condizioni indicate ai capoversi precedenti hanno operato la loro scelta, possono essere assegnati a titolo eccezionale dalla Direzione, la quale può ammettere un candidato che ha ottenuto un posto nella graduatoria dell esame attitudinale artistico tra i primi cento classificati. 4 Per l ammissione al primo anno delle Sezioni professionali della SAA e del Liceo artistico sono disponibili, di regola, i seguenti posti: a) Area del Design tecnico: Disegnatori indirizzo architettura d interni 12 posti; b) Area Design grafico e promozionale: Grafico 22 posti e Decoratore 3D 12 posti; c) Area Design di scena: Pittori di scenari 8 posti; d) Area Design Tessile:Tecnologi tessili (designer) e Tessitori-Creatori di tessuti 22 posti; e) Liceo artistico: 22 posti. La Direzione è autorizzata a piccole modifiche del numero dei posti disponibili nel primo anno delle diverse sezioni professionali, sulla scorta del numero complessivo degli allievi in formazione nelle Aree interessate. 5 L ammissione alla SCA dei candidati che si sono presentati all esame di graduatoria, e nel rispetto della graduatoria, è subordinata al possesso della Licenza di Scuola media con la menzione Può accedere alle scuole medio superiori senza esami di ammissione. 6 Nel caso in cui dovessero rimanere posti di formazione disponibili dopo aver ammesso tutti i candidati appartenenti alle categorie indicate al cpv. 5, coloro che non dispongono dei requisiti richiesti, ma sono in graduatoria (cpv. 1), sottostanno a un esame sostitutivo organizzato dalla direzione. 7 L esame sostitutivo comprende prove scritte in lingua italiana, lingua tedesca e matematica. Esso è superato quando la media dei risultati ottenuti nelle prove è almeno del 4, con al massimo un insufficienza non inferiore al 3. Per tutti i candidati che avranno superato l esame seguirà un colloquio individuale. Per i posti ancora disponibili fa stato la nota dell esame sostitutivo. In caso di parità, fa stato la posizione nella graduatoria dell esame attitudinale per le arti applicate. Capitolo 12 Condizioni di promozione ed esclusione Scuola d arte applicata SAA SCA Classificazioni *A + (B+C) / 2 Art Le valutazioni sono assegnate alla fine di ogni semestre e sono espresse con le note in uso nelle scuole obbligatorie; possono essere assegnati i mezzi punti. 2 Le materie, come ai piani di studio e ai modelli di pagelle allegati, sono raggruppate come segue: 5
6 a) Materie culturali o di Maturità professionale artistica (A); b) Materie professionali (B); c) Strumenti professionali (C); d) Materie facoltative. 3 Il Consiglio di classe assegna collegialmente le note di condotta e di applicazione. 4 La media generale risulta dalla media di A e B+C* al termine del semestre. Le note di condotta e di applicazione, di educazione fisica e quelle delle materie facoltative non sono considerate per il calcolo della media generale. 5 Se un docente non assegna una nota semestrale deve motivarlo per scritto. Mancando la nota semestrale, il docente deve accertare che l allievo abbia recuperato la materia di quel semestre, per poter assegnare la nota nel semestre successivo. 6 Se la nota del secondo semestre non può essere assegnata, la persona in formazione risulta non promossa. 7 Se un docente assegna una nota inferiore al 3, deve motivarla per scritto. 8 Se un docente assegna una nota superiore o uguale al 4, nonostante l allievo abbia superato il limite di tolleranza per le assenze (15%), la sua valutazione deve essere motivata per scritto. Promozione al primo anno SAA con Maturità professionale artistica integrata Promozione agli anni successivi SAA con Maturità professionale artistica integrata Art Tutte le PIF frequentano il ciclo di MPA. La promozione dal primo anno SAA avviene per tutte le professioni rispettando le seguenti condizioni rilevate al termine dell anno scolastico: a) la media delle note di tutte le materie di Maturità professionale sia almeno del 4.0; vi siano al massimo 2 note insufficienti e lo scarto delle note insufficienti per arrivare al 4.0 non superi complessivamente 2.0 punti. Chi non soddisfa le suddette condizioni è promosso nel percorso di Maturità professionale in via provvisoria, tuttavia una sola volta nel corso dell'intera formazione; b) la media delle Materie professionali (B) e degli Strumenti professionali (C) sia almeno del 4,0 e in questo gruppo di materie vi sia al massimo una nota insufficiente non inferiore al 3.0; per essere promossa all anno successivo ogni PIF deve risultare promossa in questo gruppo di materie; c) la media generale sia almeno del 4.0 calcolata nel rispetto dell art, 23 cpv. 4; d) la PIF abbia frequentato almeno l'85% di ogni singola materia prevista nel piano degli studi. 2 La PIF al primo anno, promossa in via provvisoria nel percorso della MPA, prosegue di regola la formazione in questo ciclo di studi. In casi eccezionali, è data facoltà di richiedere la prosecuzione della formazione nel ciclo di studio senza maturità professionale, presentando la richiesta alla Direzione scolastica, che sottoporrà il caso alla DFP per decisione. 3 La PIF al primo anno, non promossa nelle Materie professionali (B) e negli Strumenti professionali (C), indicate al cpv 1b, o che interrompe la frequenza scolastica ritirandosi, non può, di regola, ripetere l anno o continuare la formazione nella SAA. È data facoltà al Consiglio di classe di valutare e proporre casi singoli all attenzione della Direzione scolastica che sottoporrà il caso alla DFP per decisione. 4 La PIF promossa al termine del primo anno di formazione e che chiedesse l ammissione in un altra sezione potrà essere ammessa al secondo anno a condizione che vi siano posti a disposizione. Nel caso di più candidati, per l ammissione fa stato la media generale più alta, calcolata sulla base delle materie dei gruppi A, B e C come all art. 23 cpv. 2 e 4. Art La promozione alla fine del secondo, del terzo anno e del quarto anno nella SAA si ottiene se cumulativamente: a) la media delle note di tutte le materie di Maturità professionale sia almeno del 4.0; vi siano al massimo 2 note insufficienti e lo scarto delle note insufficienti per arrivare al 4.0 non superi complessivamente 2.0 punti; b) la media delle Materie professionali (B) e degli Strumenti professionali (C) sia almeno del 4,0; in questo gruppo di materie vi sia al massimo 1 nota insufficiente, non inferiore al 3; per essere promossa all anno successivo ogni PIF deve risultare promossa in questo gruppo di materie; c) la media generale sia almeno del 4.0 calcolata nel rispetto dell art, 23 cpv. 4; d) la PIF abbia frequentato almeno l'85% di ogni singola materia prevista nel piano degli studi. 2 Chi non soddisfa le condizioni indicate al cpv. 1, al termine dell anno scolastico è promosso nel percorso di Maturità professionale in via provvisoria, tuttavia una sola volta nel corso dell intera formazione. 6
7 3 La PIF che non risultasse promossa per la seconda volta nel ciclo di MPA alle condizioni del cpv. 1, ma che ottempera alle condizioni di promozione nel ciclo di AFC (cpv. 1b), è esclusa dal percorso formativo di MPA e prosegue la formazione nel ciclo AFC. Promozione agli anni successivi SAA senza Maturità professionale artistica integrata Art. 26 Per le PIF che continuano la formazione professionale nel ciclo AFC, la promozione si ottiene se, cumulativamente: a) la media delle note di tutte le Materie culturali sia almeno del 4.0; b) la media delle Materie professionali (B) e degli Strumenti professionali (C) sia almeno del 4.0; in questo gruppo di materie vi sia al massimo 1 nota insufficiente, non inferiore al 3; per essere promossa all anno successivo ogni PIF deve risultare promossa in questo gruppo di materie; c) la media generale sia almeno del 4.0 calcolata nel rispetto dell art, 23 cpv. 4; d) la PIF abbia frequentato almeno l'85% di ogni singola materia prevista nel piano degli studi. Esclusione dalla SAA Art. 27 Gli allievi non promossi o ritiratisi negli anni successivi al primo anno di formazione, possono ripetere l anno scolastico tuttavia una sola volta nell intero percorso formativo. Promozione alla SCA Art La promozione nel triennio della SCA si ottiene se la media generale è uguale o superiore a 4.0; vi sono al massimo 2 note insufficienti, non inferiori al Gli allievi della SCA che non ottemperano alle condizioni di promozione possono ripetere l anno scolastico ma solo una volta nel corso dell intero percorso formativo. Piani di studio della Scuola d arte applicata e della SCA Art. 29 Il piano degli studi e i modelli delle pagelle sono allegati al presente regolamento. Capitolo 13 Misure disciplinari Assenze e sanzioni alla SAA e alla SCA Art Tutte le assenze devono essere giustificate tramite l apposita scheda, entro 3 giorni dal rientro a scuola; per assenze superiori a 14 giorni è richiesto il certificato medico, secondo le direttive del Medico cantonale. 2 Quando un allievo prevede un assenza dalle lezioni o una partenza anticipata deve richiedere l autorizzazione in Direzione. 3 Sono considerate assenze tutti i ritardi all inizio delle lezioni (pause e cambiamenti d aula compresi). Fino a 10 minuti è segnata come assenza la durata effettiva del ritardo, per ritardi superiori l assenza segnata è di un ora-lezione. Reiterati ritardi comportano un assenza arbitraria. I ritardi influiscono sulla nota di condotta. 4 Le assenze saranno ritenute arbitrarie: - se non giustificate sulla schedina assenze entro il termine previsto; - se non sarà fornita una giustificazione plausibile; la Direzione e/o il Caposezione potranno, nei casi dubbi, richiedere una motivazione scritta, firmata dal rappresentante legale. 5 In caso d assenze arbitrarie, la nota di condotta è insufficiente per il semestre nel quale sono state registrate. Comportamenti scorretti e sanzioni Art Comportamenti manifestamente scorretti rispetto alle regole della buona condotta sono valutati dal Consiglio di classe che dà preavviso alla Direzione in merito alle misure da adottare. Sono in particolare considerati comportamenti scorretti: a) fumare all interno del perimetro scolastico; b) usare il cellulare all interno dello stabile durante le ore di lezione; c) usare radio, lettori mp3 o altri mezzi d ascolto durante le ore di lezione, senza il consenso del docente; d) l uso inappropriato del materiale didattico e scolastico; e)un comportamento e un abbigliamento non consoni all ambito professionale dove si opera. 2 Nei casi d indisciplina grave la Direzione, dopo aver ascoltato l interessato, può adottare le seguenti sanzioni: a) ammonimento con comunicazione scritta alla persona in formazione, al suo rappresentante legale e al datore di lavoro; b) sospensione dalla scuola fino a 10 giorni, con comunicazione scritta alla persona in formazione, al suo rappresentante legale e al datore di lavoro e alla DFP. La sanzione può consistere in un lavoro di utilità a favore di istituzioni scolastiche, sociali o di cura; 7
8 c) la proposta di rescissione del contratto di tirocinio con esclusione dall istituto, inoltrata per decisione alla DFP. 3 L adozione di una sanzione disciplinare implica un congruo abbassamento della nota di condotta. Danni, vandalismi e sanzioni Art Docenti e personale amministrativo sono tenuti a segnalare alla Direzione gli autori di danni o vandalismi; alla Direzione incombe l obbligo di ascoltare la persona segnalata. 2 Provata l effettiva responsabilità, il colpevole è tenuto a risarcire il danno. 3 Docenti e personale amministrativo sono tenuti a denunciare alla Direzione gli autori d atti gravi puniti dal codice penale, come lesioni, furti, spaccio di stupefacenti. 4 Il Consiglio di Direzione prende i provvedimenti del caso, compresi quelli atti a ottenere il risarcimento del danno, oppure decide di assegnare al responsabile compiti di ripristino, dove possibile, o di pulizia sotto la sorveglianza di un responsabile. Capitolo 14 Visite di studio Definizione Art Sono considerate visite di studio tutte le attività scolastiche con scopi didattici che i docenti svolgono con le loro classi al di fuori dell area del CSIA, quali visite a esposizioni, laboratori, cantieri, stabilimenti. Queste visite sono organizzate e documentate dai docenti e sono autorizzate dalla Direzione. 2 Sono considerate di corta durata le visite di studio che durano da 1 a 4 ore; esse devono essere comunicate e approvate con un congruo anticipo alla Direzione. Partecipazione ed accompagnatori Art La partecipazione alle visite è obbligatoria. 2 Le visite possono essere organizzate solo se può essere garantita la presenza di almeno 3/4 della classe. 3 Di regola, gli accompagnatori sono: a) fino a 25 allievi, al massimo 2 docenti; b) fino a 50 allievi, al massimo 3 docenti; c) oltre 50 allievi, al massimo 4 docenti. 4 Le classi miste vengono, di regola, accompagnate da una docente e da un docente. 5 Per le visite di durata superiore a 1 giorno, la classe o i gruppi di classi devono essere accompagnati da almeno 2 docenti. Organizzazione e autorizzazione Art L organizzazione delle visite è affidata ad un docente responsabile. 2 Il docente responsabile ha il compito di coordinamento. 3 Egli inoltra la domanda d autorizzazione con destinazione, scopi didattici e costi alla Direzione, rispettando le seguenti scadenze: a) per le visite di studio di un 1 giorno, almeno 2 settimane prima della data prevista; b) per le visite di studio da 2 a 5 giorni, almeno 2 mesi prima della data prevista. 4 Nel caso b) il docente responsabile, ottenuto il benestare della Direzione, consegna a ciascun allievo partecipante una richiesta d autorizzazione scritta che deve essere firmata dal rappresentante legale. Il versamento della quota di partecipazione da parte dell allievo deve essere effettuato, di regola, 1 mese prima dell uscita stessa. Programma e conteggi Art Per visite di 2-5 giorni il docente responsabile consegna alla Direzione, 3 settimane prima della partenza, un programma dettagliato, comprendente: a) elenco dei partecipanti; b) autorizzazione del rappresentante legale e del datore di lavoro; c) itinerario; d) orario di partenza e d arrivo; e) recapiti. 2 Alla fine delle visite di 2-5 giorni, il docente responsabile consegna alla Direzione una breve relazione e il conteggio delle spese sugli appositi formulari. 8
9 Quote e spese Art Il docente responsabile è tenuto ad assicurare l incasso delle quote di partecipazione. 2 Le spese per le visite di studio devono essere contenute entro lo stretto necessario, in modo da permettere la partecipazione di tutti gli allievi. Auto private Art L uso di auto private, in occasione delle visite di studio, è vietato. 2 La Direzione può concedere deroghe; in questo caso il docente responsabile deve procurarsi l autorizzazione scritta dei genitori degli allievi o dei loro rappresentanti legali. Assenze Art.39 Gli allievi che, per motivi indipendenti da malattia o infortunio, non partecipano alle visite con la loro classe devono recarsi a scuola, dove svolgeranno un lavoro concordato con i docenti responsabili. Rimborsi Art. 40 Le spese sopportate dai docenti in occasione di visite di studio sono rimborsate in modo proporzionale in base ai regolamenti cantonali in vigore. Capitolo 15 Disposizioni finali Art. 41 Il presente regolamento interno è approvato dalla Divisione della formazione professionale con decisione n del 30 giugno Per le persone che hanno iniziato la loro formazione prima del 1. settembre 2014 rimangono in vigore le precedenti disposizioni. Lugano, 10 giugno
Regolamento interno del Centro Scolastico per le Industrie Artistiche (CSIA) di Lugano (del 27 agosto 2010; modificato il 1.
Regolamento interno del Centro Scolastico per le Industrie Artistiche (CSIA) di Lugano (del 7 agosto 00; modificato il. settembre 0) Visti: - la Legge federale sulla formazione professionale del dicembre
DettagliRegolamento interno delle Scuole d arti e mestieri della sartoria di Lugano e Biasca (del 28 febbraio 2014)
Regolamento interno delle Scuole d arti e mestieri della sartoria di Lugano e Biasca (del 28 febbraio 2014) Visti: - la Legge della scuola del 1. febbraio 1990; - la Legge sulle scuole professionali del
DettagliCapitolo II Ammissione e promozione
Regolamento sulla maturità professionale (del aprile 000) ultima modifica: cfr. Bollettino ufficiale 11/007/.0.007...1 IL CONSIGLIO DI STATO DELLA REPUBBLICA E CANTONE TICINO visti: - la Legge federale
DettagliRegolamento della Scuola superiore di informatica di gestione (SSIG) (del 31 maggio 2011)
Regolamento della Scuola superiore di informatica di gestione (SSIG) (del 31 maggio 2011) 5.3.2.2.1 IL CONSIGLIO DI STATO DELLA REPUBBLICA E CANTONE TICINO richiamati: la Legge della scuola del 1 febbraio
DettagliRegolamento. concernente. gli esami per l ottenimento del diploma cantonale di giornalista
Regolamento concernente gli esami per l ottenimento del diploma cantonale di giornalista In base agli articoli: 30 e 31 della Legge federale sulla formazione professionale del 13 dicembre 2002, 8, 13,
DettagliREGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEI CORSI DI FORMAZIONE PRE-ACCADEMICA
REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEI CORSI DI FORMAZIONE PRE-ACCADEMICA Articolo 1 (Premesse) 1. Il presente regolamento disciplina il funzionamento dei Corsi di formazione pre-accademica (definiti anche
DettagliRegolamento sulla Scuola superiore alberghiera e del turismo (SSAT) (del 14 dicembre 1999)
Regolamento sulla Scuola superiore alberghiera e del turismo (SSAT) (del 14 dicembre 1999) 5.3.2.3.1 IL CONSIGLIO DI STATO DELLA REPUBBLICA E CANTONE TICINO visti la Legge della scuola del 1 febbraio 1990;
DettagliREGOLAMENTO PER IL CONFERIMENTO DELLE BORSE DI STUDIO PER STUDENTI DEL PERCORSO FORMATIVO COMUNE DEL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN MATEMATICA
REGOLAMENTO PER IL CONFERIMENTO DELLE BORSE DI STUDIO PER STUDENTI DEL PERCORSO FORMATIVO COMUNE DEL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN MATEMATICA Art. 1 - Finalità, durata, e modalità di assegnazione 1. La
Dettaglidel 30 novembre 1998 (Stato 21 dicembre 2004)
Ordinanza sulla maturità professionale 412.103.1 del 30 novembre 1998 (Stato 21 dicembre 2004) L Ufficio federale della formazione professionale e della tecnologia (Ufficio federale), visto l articolo
DettagliREGOLAMENTO PER IL CONFERIMENTO DI BORSE DI STUDIO E ASSEGNI DI RICERCA
É UP O L I S LOMBAR D I A I STI T UT O SUP E R I O R E P E R L A RIC E R C A, L A STAT I S T I C A E L A F O R M AZ I O N E REGOLAMENTO PER IL CONFERIMENTO DI BORSE DI STUDIO E ASSEGNI DI RICERCA Indice
DettagliCapitolo I Disposizioni generali
Regolamento interno della Scuola Specializzata Superiore di Arte Applicata - Design SSS Design visivo, indirizzo d'approfondimento Web design - Design SSS Design visivo, indirizzo d'approfondimento Computer
DettagliREGOLAMENTO PER GLI STAGE
REGOLAMENTO PER GLI STAGE emanato con D.R. n. 5146 del 2000, successivamente modificato con D.R. n. 9 del 16 gennaio 2007 e D.R. n. 198 del 29 novembre 2011 1/5 ART. 1 Ambito di applicazione 1.1 Il presente
DettagliRegolamento sulla formazione continua dei docenti
27/2015 Bollettino ufficiale delle leggi e degli atti esecutivi 12 giugno 297 Regolamento sulla formazione continua dei docenti (del 9 giugno 2015) Dipartimento competente Organizzazione e finanziamento
DettagliTIROCINIO FORMATIVO ATTIVO
2. TIROCINIO FORMATIVO ATTIVO Il Tirocinio Formativo Attivo (TFA) è un corso abilitante all insegnamento istituito dalle università. Esso ha durata annuale e attribuisce, tramite un esame finale sostenuto
DettagliPROGETTO VIAGGI D ISTRUZIONE
PROGETTO VIAGGI D ISTRUZIONE Anno scolastico 2011-2012 PREMESSA I Viaggi d Istruzione effettuati durante l anno scolastico sono iniziative integrative dell attività didattica e del percorso formativo dei
DettagliISTITUTO SUPERIORE Di STUDI MUSICALI CONSERVATORIO GUIDO CANTELLI
ISTITUTO SUPERIORE Di STUDI MUSICALI CONSERVATORIO GUIDO CANTELLI Via Collegio Gallarini, 1 28100 NOVARA (tel. 0321-31252 / 392629) Fax 0321 640556 E-Mail: segreteriaamministrativa@conservatorionovara.it
DettagliMinistero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca
Circolare n. 25 Prot. AOODPIT/Reg.Uff./509 Roma, 2 marzo 2009 Al Direttore Generale per il personale della scuola SEDE Ai Direttori Generali degli Uffici Scolastici Regionali LORO SEDI e, p.c. Al Gabinetto
DettagliUNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA
REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE DI CORSI PER MASTER UNIVERSITARIO, CORSI DI PERFEZIONAMENTO E CORSI DI AGGIORNAMENTO E FORMAZIONE PERMANENTE Art. 1 Definizione 1. L Università promuove, ai sensi della normativa
Dettaglidel 5 maggio 1987 (Stato 5 dicembre 2006)
Ordinanza concernente gli esami esterni per economisti aziendali 412.105.7 del 5 maggio 1987 (Stato 5 dicembre 2006) Il Dipartimento federale dell economia pubblica 1, visto l articolo 50 capoverso 2 della
DettagliDOTE SCUOLA - Percorsi di Istruzione
DOTE SCUOLA - Percorsi di Istruzione Componenti : Buono Scuola, Disabilità, Integrazione al reddito Destinatari Studenti residenti in Lombardia, iscritti e frequentanti corsi a gestione ordinaria presso
DettagliRegolamento per il funzionamento dei corsi
Prot. n 5311/B3 del 3 novembre 2014 Il Direttore Vista la Delibera del Consiglio Accademico n 15 del 24 ottobre 2014 che approva il testo e le griglie del Regolamento per il funzionamento dei corsi di
DettagliUNIVERSITA DEGLI STUDI DI CATANIA
D.R. 7675 UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CATANIA IL RETTORE - Vista la Legge del 19 novembre 1990, n.341 e in particolare gli articoli 6 e 7, concernenti la riforma degli ordinamenti didattici universitari;
DettagliMaturità professionale
situazione gennaio 2010 telefono fax e-mail internet Repubblica e Cantone Ticino Dipartimento dell educazione, della cultura e dello sport Divisione della formazione professionale via Vergiò 18 cp 367
DettagliRegolamento. concernente. gli esami per l ottenimento del diploma cantonale di sommelier/sommelière
Regolamento concernente gli esami per l ottenimento del diploma cantonale di sommelier/sommelière In base agli articoli: 50 della Legge federale sulla formazione professionale del 19 aprile 1978, 8, 13,
DettagliREGOLAMENTO E ISTRUZIONI OPERATIVE VISITE GUIDATE, VIAGGI DI ISTRUZIONE E USCITE DIDATTICHE
REGOLAMENTO E ISTRUZIONI OPERATIVE VISITE GUIDATE, VIAGGI DI ISTRUZIONE E USCITE DIDATTICHE 1. Scopo Lo scopo della presente istruzione operativa è definire le modalità e i tempi di organizzazione delle
DettagliUNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO FACOLTÀ DI ECONOMIA REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA INTERATENEO IN SCIENZE DELLA SICUREZZA ECONOMICO FINANZIARIA TITOLO PRIMO DISPOSIZIONI GENERALI E COMUNI
DettagliREGOLAMENTO Settore Giovanile, Minibasket e Scuola (SGMS) COSTITUZIONE, SCOPI E COMPITI
REGOLAMENTO Settore Giovanile, Minibasket e Scuola (SGMS) COSTITUZIONE, SCOPI E COMPITI Art. 1 FUNZIONI E SEDE 1. Il Settore Giovanile Minibasket e Scuola (SGMS) costituisce un organismo tecnico di settore
DettagliREGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARI E DEI CORSI DI PERFEZIONAMENTO E DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE
REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARI E DEI CORSI DI PERFEZIONAMENTO E DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE (integrato con modifiche apportate dal Senato Accademico con delibera n 994
DettagliASSOCIAZIONE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI DI TREVISO
ASSOCIAZIONE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI DI TREVISO REGOLAMENTO DELLE COMMISSIONI DI STUDIO SULLE MATERIE OGGETTO DELLA PROFESSIONE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI
DettagliREGOLAMENTO TIROCINI ---
REGOLAMENTO TIROCINI --- Musei Vaticani giugno 2015 Sommario REGOLAMENTO TIROCINI... 3 COMPETENZE... 6 Direzione dei Musei... 6 Commissione tirocini... 6 Tirocinanti... 6 Tutori... 6 Ufficio Affari del
DettagliOrdinanza sugli aiuti finanziari per la custodia di bambini complementare alla famiglia
Ordinanza sugli aiuti finanziari per la custodia di bambini complementare alla famiglia 861.1 del 9 dicembre 2002 (Stato 1 febbraio 2015) Il Consiglio federale svizzero, visto l articolo 9 della legge
DettagliRegolamento della Consulta delle Associazioni del Comune di Villa d Almè. Adozione testo definitivo del 02/05/2014
Regolamento della Consulta delle Associazioni del Comune di Villa d Almè Adozione testo definitivo del 02/05/2014 Art.1 RIFERIMENTI ALLO STATUTO COMUNALE 1 Il presente Regolamento si ispira al Titolo III
DettagliREGOLAMENTO PER LA COSTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DELLA COMMISSIONE MENSA COMUNALE.
REGOLAMENTO PER LA COSTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DELLA COMMISSIONE MENSA COMUNALE. Approvato con deliberazione di C.C. n. 30 del 27.3.1998 Modificato con deliberazioni di C.C.: n. 49 del 29.5.1998 n.
DettagliREGOLAMENTO USCITE DIDATTICHE E VIAGGI DI ISTRUZIONE
REGOLAMENTO USCITE DIDATTICHE E VIAGGI DI ISTRUZIONE Il rispetto delle regole si rende necessario anche all esterno della scuola, in particolare durante le uscite scolastiche che costituiscono per gli
DettagliArticolo 1. Articolo 2. (Definizione e finalità)
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TRENTO DIPARTIMENTO DI ECONOMIA E MANAGEMENT REGOLAMENTO DEL TIROCINIO FORMATIVO E DI ORIENTAMENTO (approvato nel Consiglio di Dipartimento del 19 febbraio 2014) Articolo 1 (Definizione
DettagliREGOLAMENTO DEL CORSO DI DIPLOMA ACCADEMICO DI PRIMO LIVELLO IN FLAUTO (DCPL27)
REGOLAMENTO DEL CORSO DI DIPLOMA ACCADEMICO DI PRIMO LIVELLO IN FLAUTO (DCPL27) INDICE Art. 1 Generalità Art. 2 Insegnamenti dei corsi di studio e loro articolazione Art. 3 Obiettivi formativi ed eventuali
DettagliUNIVERSITA DEGLI STUDI G. d ANNUNZIO - FACOLTA DI SCIENZE MANAGERIALI REGOLAMENTO PER IL RICONOSCIMENTO DEI CREDITI 1
UNIVERSITA DEGLI STUDI G. d ANNUNZIO - FACOLTA DI SCIENZE MANAGERIALI REGOLAMENTO PER IL RICONOSCIMENTO DEI CREDITI 1 Art. 1 - Riconoscimento dei crediti universitari. Art. 2 - Competenza. 1 ART. 23 Regolamento
DettagliCOMUNE DI VIGNALE MONFERRATO Provincia di Alessandria REGOLAMENTO GRUPPO VOLONTARI DELLA PROTEZIONE CIVILE
COMUNE DI VIGNALE MONFERRATO Provincia di Alessandria REGOLAMENTO GRUPPO VOLONTARI DELLA PROTEZIONE CIVILE INDICE: ARTICOLO 1: ARTICOLO 2: ARTICOLO 3: ARTICOLO 4: ARTICOLO 5: ARTICOLO 6: ARTICOLO 7 : ARTICOLO
DettagliLA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI
LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI Regolamento (D.P.R. 22 giugno 2009, n. 122) Testo in vigore dal 20.08.2009 1 Art. 1 Oggetto del regolamento Finalità e caratteri della valutazione 2. La valutazione è espressione
DettagliRegolamento d esame. Patrocinio: veb.ch, Società svizzera degli impiegati del commercio. Valido dall esame di ottobre 2016
Collaboratore/collaboratrice qualificato/a della contabilità Collaboratore/collaboratrice qualificato/a fiduciario Collaboratore/collaboratrice qualificato/a fiscale edupool.ch Patrocinio: veb.ch, Società
DettagliPROCEDURA DEL SISTEMA QUALITA. NORME UNI EN ISO 9001:2008 Data 28/01/2015 Pag. 1 di 6 CONTROLLO E SICUREZZA DEGLI ALUNNI
NORME UNI EN ISO 9001:2008 Data 28/01/2015 Pag. 1 di 6 CONTROLLO E DEGLI ALUNNI Indice 1. SCOPO 2. CAMPO DI APPLICAZIONE 3. RESPONSABILITA' 4. PROCEDURA 4.1 Rilascio del diario 4.2 Assenze 4.2.1 Assenze
DettagliREGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità
REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI Art. 1 Finalità La Provincia di Genova, in attuazione di quanto previsto dal proprio Statuto, promuove la cultura della
DettagliIn convenzione con DELLA TOSCANA $ $ 5 ( *2 / $ 0(172
81,9(56,7 '(*/,678',',6,(1$ ',3$57,0(172',',5,772'(// (&2120,$ )$&2/7 ',(&2120,$³5,&+$5'0*22':,1 In convenzione con UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PISA DIPARTIMENTO DI DIRITTO PUBBLICO AGENZIA DELLE ENTRATE
DettagliPROCEDURA VIAGGI DI ISTRUZIONE PR.10. ORGANIZZAZIONE VIAGGI DI ISTRUZIONE e VISITE GUIDATE
Pag. 1 di 6 ORGANIZZAZIONE e VISITE GUIDATE REV. MOTIVO REDAZIONE VERIFICA ED APPROVAZIONE 00 Prima edizione Responsabile della Qualità Prof. Fausto Di Palma Firma Dirigente Scolastico Prof. Adriano Di
DettagliIL DIRIGENTE SCOLASTICO
Afragola, 29/04/2015 prot.2185/a7 IL DIRIGENTE SCOLASTICO il decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, con cui è stato approvato il testo unico delle disposizioni legislative vigenti in materia di istruzione;
DettagliCONSERVATORIO DI MUSICA «NICCOLÒ PICCINNI» Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca
REGOLAMENTO RECANTE MODALITA E CRITERI PER L ATTRIBUZIONE DI ORE DI DIDATTICA AGGIUNTIVA AL PERSONALE DOCENTE VISTA Il Consiglio di Amministrazione la Legge 21.12.1999, n.508; il DPR 28.02.2003, n.132;
DettagliESAMI DI QUALIFICA PROFESSIONALE
ESAMI DI QUALIFICA PROFESSIONALE La procedura per lo svolgimento degli esami di qualifica professionale, per le classi terze inizia nel primo Consiglio di classe successivo agli scrutini di febbraio, con
DettagliDisposizioni d esecuzione generali per l esame finale di tirocinio (parte aziendale e parte scolastica)
Disposizioni d esecuzione generali per l esame finale di tirocinio (parte aziendale e parte scolastica) Criteri di base Legge federale del 9 aprile 978 sulla formazione professionale (vlfpr) Ordinanza
DettagliTesto aggiornato affisso Prot. 1270 del 29/01/2013 all Albo il 29/01/2013 REGOLAMENTO DEL TIROCINIO
Testo aggiornato affisso Prot. 1270 del 29/01/2013 all Albo il 29/01/2013 REGOLAMENTO DEL TIROCINIO (II Stralcio della bozza di Regolamento degli studenti approvato con delibera del Consiglio Accademico
DettagliDirettive concernenti gli stage previsti nell ambito del ciclo di studio Master of Science in formazione professionale
Direttive concernenti gli stage previsti nell ambito del ciclo di studio Master of Science in formazione professionale del giugno 0 La direttrice dell Istituto Universitario Federale per la Formazione
DettagliREGOLAMENTO COMUNALE DEL SERVIZIO DI MENSA SCOLASTICA
1 REGOLAMENTO COMUNALE DEL SERVIZIO DI MENSA SCOLASTICA ART. 1 OGGETTO E FINALITA DEL SERVIZIO Il servizio di refezione scolastica è realizzato dal Comune nell ambito delle proprie competenze. Il servizio
DettagliREGOLAMENTO CENTRO RICREATIVO DISABILI C.R.D.
COMUNE DI CARUGATE PROVINCIA DI MILANO REGOLAMENTO CENTRO RICREATIVO DISABILI C.R.D. DEL COMUNE DI CARUGATE APPROVATO CON DELIBERAZIONE DI C.C. N. 62 DEL 25/07/2007 ART. 1 Il Comune di Carugate ha attivato,
DettagliRiferimenti normativi
CRITERI E MODALITÀ PER IL RIMBORSO DELLE SPESE DIRETTAMENTE SOSTENUTE DALLE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO PER LA REALIZZAZIONE DI PROGETTI REGOLAMENTATI DA CONVENZIONE I Progetti possono essere integrativi
DettagliRegolamento delle Scuole medie di commercio e delle Scuole professionali commerciali (dell 11 settembre 2001)
Regolamento delle Scuole medie di commercio e delle Scuole professionali commerciali (dell 11 settembre 001) 5...5 IL CONSIGLIO DI STATO DELLA REPUBBLICA E CANTONE TICINO visti: - la Legge della scuola
DettagliConvenzione. per la realizzazione del progetto didattico denominato ...
Prot.n. Luogo, data Convenzione tra l'istituto Scolastico... rappresentato dal Dirigente Scolastico, prof.... con sede in... Prov... cap... Via... tel...fax...e mail... (di seguito indicato come l Istituto
DettagliISTITUTI SCOLASTICI PARITARI SCUOLA DOMANI
1 ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE E PER GEOMETRI SCUOLA PARITARIA ARTICOLO 1) - Ente gestore 1.1 Denominazione Istituti Scolastici Paritari Scuola Domani S.r.l. è l ente gestore dell Istituto Tecnico Commerciale
DettagliRiforma "Specialista del commercio al dettaglio" Direttive concernenti lo svolgimento di esami modulari per candidati specialisti del commercio al
Specialista del commercio al Riforma "Specialista del commercio al " Direttive concernenti lo svolgimento di esami modulari per candidati specialisti del commercio al (La designazione di persone o gruppi
DettagliVISTO l articolo 87, quinto comma, della Costituzione; VISTO l articolo 17, comma 1, della legge 23 agosto 1988, n. 400;
VISTO l articolo 87, quinto comma, della Costituzione; VISTO l articolo 17, comma 1, della legge 23 agosto 1988, n. 400; VISTA la legge 17 dicembre 2010, n. 227, recante disposizioni concernenti la definizione
DettagliOrdinanza cantonale sulla maturità professionale (OCMPr)
Ordinanza cantonale sulla maturità professionale (OCMPr) del 7 febbraio 05 (stato marzo 05) emanata dal Governo il 7 febbraio 05 visto l'art. 45 della Costituzione cantonale ). Disposizioni generali Art.
DettagliREGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E L ORGANIZZAZIONE DEI CORSI DI DOTTORATO DI RICERCA (approvato da C. d A. del 12 ottobre 2004)
REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E L ORGANIZZAZIONE DEI CORSI DI DOTTORATO DI RICERCA (approvato da C. d A. del 12 ottobre 2004) 1 INDICE Articolo 1 Finalità Articolo 2 Ambito di applicazione Articolo 3 Istituzione
DettagliRiferimenti normativi: DM 42/07 E 80/07 OM N 92/07 Legge n 1/07
Riferimenti normativi: DM 42/07 E 80/07 OM N 92/07 Legge n 1/07 Al termine del primo trimestre ( dicembre) Alla fine del mese di marzo inizio aprile ( valutazione intermedia) Alla fine dell anno scolastico.
DettagliPREMESSE ART. 1 DEFINIZIONI
Pag 1 di 6 PREMESSE Richiamata la normativa vigente in materia di stage o tirocini formativi e d orientamento ed in particolare la Circolare del Ministero del Lavoro-Direzione generale impiego n 92 del
DettagliGestione servizio di segreteria (Processo di Supporto)
Istituto Comprensivo E. Curti di Gemonio Gestione servizio di segreteria (Processo di Supporto) Codice PQ 043 Modalità di distribuzione Copia non controllata Copia controllata numero 1 consegnata a: Dirigente
DettagliProt.n.2170 /C27 Mesoraca 15/05/2015
Prot.n.2170 /C27 Mesoraca 15/05/ Ai Docenti della Scuola Secondaria I Grado Oggetto: Adempimenti di fine anno Si comunicano ai Docenti gli adempimenti di fine anno: CONSIGLI DI CLASSE: Pag. 1 VALIDAZIONE
Dettagli412.106.141 Regolamento del Consiglio dello IUFFP concernente il personale dell Istituto universitario federale per la formazione professionale
Regolamento del Consiglio dello IUFFP concernente il personale dell Istituto universitario federale per la formazione professionale (Regolamento del personale IUFFP) del 22 settembre 2006 (Stato 27 dicembre
DettagliMaturità professionale
situazione gennaio 2008 telefono fax e-mail internet Repubblica e CantoneTicino Dipartimento dell educazione, della cultura e dello sport Divisione della formazione professionale viavergiò 18 cp 367 6932
DettagliStatuto. Servizio Cure a Domicilio del Luganese
Statuto Servizio Cure a Domicilio del Luganese CAPITOLO 1 Scopo, sede e durata Denominazione Art. 1 Con la denominazione Servizio cure a domicilio del Luganese - SCuDo è costituita a Lugano un Associazione
DettagliREGOLAMENTO DEL MASTER DI PRIMO LIVELLO IN DIRITTO DEL LAVORO E DELLA PREVIDENZA SOCIALE 1
REGOLAMENTO DEL MASTER DI PRIMO LIVELLO IN DIRITTO DEL LAVORO E DELLA PREVIDENZA SOCIALE 1 Art. 1. FINALITA Presso la Facoltà di Giurisprudenza dell Università di Trieste è istituito il Master Universitario
DettagliRegolamento della Scuola di Ateneo per le attività undergraduate e graduate dell Università degli Studi Link Campus University
Regolamento della Scuola di Ateneo per le attività undergraduate e graduate dell Università degli Studi Link Campus University TITOLO I AMBITO DI APPLICAZIONE E FUNZIONI Art. 1 Ambito di applicazione 1.
DettagliCITTÀ DI IMOLA MEDAGLIA D ORO AL VALORE MILITARE PER ATTIVITA PARTIGIANA
CITTÀ DI IMOLA MEDAGLIA D ORO AL VALORE MILITARE PER ATTIVITA PARTIGIANA REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA CONSULTA DELLE RAGAZZE E DEI RAGAZZI DELLA CITTÀ DI IMOLA Approvato con deliberazione C.C.
DettagliOrdinanza del PF di Zurigo sulla formazione continua al PF di Zurigo
Ordinanza del PF di Zurigo sulla formazione continua al PF di Zurigo (Ordinanza sulla formazione continua al PF di Zurigo) 414.134.1 del 26 marzo 2013 (Stato 1 ottobre 2013) La Direzione scolastica del
DettagliREGOLAMENTO ALLIEVI MANCANZE E SANZIONI
REGOLAMENTO ALLIEVI MANCANZE E SANZIONI Premessa: nelle situazioni in cui un allievo manca di rispetto ai docenti, al personale e ai compagni, vengono richieste scuse immediate e contemporaneamente viene
DettagliPROTOCOLLO D INTESA PER LA REALIZZAZIONE DI ATTIVITÀ DI RICERCA, DIDATTICA, FORMAZIONE E ORIENTAMENTO TRA
PROTOCOLLO D INTESA PER LA REALIZZAZIONE DI ATTIVITÀ DI RICERCA, DIDATTICA, FORMAZIONE E ORIENTAMENTO TRA L Università degli Studi di Ferrara (di seguito denominata brevemente Università ) Codice Fiscale
DettagliCOMUNE DI AZZANO SAN PAOLO REGOLAMENTO COMUNALE PER L UTILIZZAZIONE DI VOLONTARI NELLE STRUTTURE E NEI SERVIZI DEL COMUNE
COMUNE DI AZZANO SAN PAOLO REGOLAMENTO COMUNALE PER L UTILIZZAZIONE DI VOLONTARI NELLE STRUTTURE E NEI SERVIZI DEL COMUNE Approvato dal Consiglio Comunale nella seduta del 24/05/2005 con deliberazione
DettagliDisposizioni inerenti i certificati di abilitazione per utilizzatori professionali e per distributori di prodotti fitosanitari nonché per consulenti
Delibera 25 novembre 2014, n. 1410 Disposizioni concernenti i certificati di abilitazione per utilizzatori professionali e per distributori di prodotti fitosanitari nonchè per consulenti Allegato Disposizioni
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO DI ARESE
Arese, 22 settembre 2013 Prot. n. 3233 / viaggi A tutto il personale docente e non docente IC Don Gnocchi Loro Sedi REGOLAMENTO PER VISITE GUIDATE E VIAGGI DI ISTRUZIONE Premessa All Albo Le iniziative
DettagliSEZIONE PRIMA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE PER L INSEGNAMENTO SECONDARIO DELL UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE ART. 1
SEZIONE PRIMA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE PER L INSEGNAMENTO SECONDARIO DELL UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE ART. 1 Per conseguire le finalità di cui all art. 4, secondo comma, della legge 19 novembre
DettagliOrdinanza dell UFFT sulla formazione professionale di base
Ordinanza dell UFFT sulla formazione professionale di base Assistente d ufficio con certificato federale di formazione pratica (CFP) dell 11 luglio 2007 (stato il 1 febbraio 2012) 68103 Assistente d ufficio
Dettagli817.042 Ordinanza concernente la formazione e l esame delle persone preposte all esecuzione della legislazione sulle derrate alimentari
Ordinanza concernente la formazione e l esame delle persone preposte all esecuzione della legislazione sulle derrate alimentari (OFEDerr) del 9 novembre 2011 (Stato 1 gennaio 2012) Il Consiglio federale
DettagliREGOLAMENTO ASSEGNAZIONE FONDI PER PROGETTI DI INTEGRAZIONE RIVOLTI A STUDENTI DISABILI
REGOLAMENTO ASSEGNAZIONE FONDI PER PROGETTI DI INTEGRAZIONE RIVOLTI A STUDENTI DISABILI 1 Art. 1 oggetto 1.1 - Il presente Regolamento disciplina l assegnazione, agli Istituti secondari di secondo grado
DettagliLega nazionale sci Uisp REGOLAMENTO DI FORMAZIONE
Lega nazionale sci Uisp REGOLAMENTO DI FORMAZIONE approvato dal Consiglio nazionale di lega il 4 ottobre 2007 Premessa: Per i candidati Operatori Sportivi Volontari sono previsti i seguenti momenti corsuali:
DettagliAO ORDINE MAURIZIANO DI TORINO. Servizio Sanitario Nazionale Regione Piemonte. Azienda Ospedaliera Ordine Mauriziano di Torino
Servizio Sanitario Nazionale Regione Piemonte Azienda Ospedaliera Ordine Mauriziano di Torino CONFERIMENTO DELLA POSIZIONE DI COORDINATORE SANITARIO E DI ASSISTENTE SOCIALE CRITERI GENERALI (art. 10 c.8
DettagliBollettino ufficiale delle leggi e degli atti esecutivi
Repubblica e Cantone 340 Ticino Estratto Bollettino ufficiale delle leggi e degli atti esecutivi Volume 134 Bellinzona, 27 giugno 34/2008 Regolamento degli studi liceali (del 25 giugno 2008) IL CONSIGLIO
DettagliISTRUZIONE DEGLI ADULTI (D.P.R 263/2012) LINEE GUIDA PER IL PASSAGGIO AL NUOVO ORDINAMENTO
ISTRUZIONE DEGLI ADULTI (D.P.R 263/2012) **** LINEE GUIDA PER IL PASSAGGIO AL NUOVO ORDINAMENTO (Art.11, comma 10, D.P.R 263/2012) I risultati di apprendimento attesi in esito ai percorsi di alfabetizzazione
DettagliLegge sulla formazione continua dei docenti 1 (del 19 giugno 1990)
Legge sulla formazione continua dei docenti 1 (del 19 giugno 1990) 5.1.4.3 IL GRAN CONSIGLIO DELLA REPUBBLICA E CANTONE TICINO visto il messaggio 15 novembre 1989 n. 3528 del Consiglio di Stato, d e c
DettagliRegolamento per il riconoscimento crediti del Corso di Laurea Magistrale a ciclo unico in Scienze della Formazione Primaria (LM 85-bis)
Regolamento per il riconoscimento crediti del Corso di Laurea Magistrale a ciclo unico in Scienze della Formazione Primaria (LM 85-bis) Modalità per il riconoscimento crediti Dopo le fasi dell immatricolazione
DettagliCORSO DI LAUREA IN BENI ENOGASTRONOMICI D.M. n. 270/2004
CORSO DI LAUREA IN BENI ENOGASTRONOMICI D.M. n. 270/2004 REGOLAMENTO PER LO SVOLGIMENTO DEL TIROCINIO E DELL ESAME FINALE PER IL CONSEGUIMENTO DEL TITOLO DI STUDIO Art. 1 Ambito di applicazione Il presente
DettagliRegolamento per l esame di specialista della sicurezza sul lavoro
Schweizerische Eidgenossenschaft Confédération suisse Confederazione Svizzera Confederaziun svizra Commissione federale di coordinamento per la sicurezza sul lavoro CFSL Regolamento CFSL N. 6057 Regolamento
DettagliMOBILITA INTERNAZIONALE DEGLI STUDENTI
MOBILITA INTERNAZIONALE DEGLI STUDENTI L istituzione scolastica Polo Valboite, nell intento di favorire l educazione interculturale e nella convizione che gli scambi internazionali rappresentino una risorsa
DettagliIL SISTEMA DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE (IeFP) - ISCRIZIONI
IL SISTEMA DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE (IeFP) - ISCRIZIONI MODALITA E TERMINI PER LE ISCRIZIONI AL PRIMO ANNO DI IeFP Ogni anno vengono emanate, di norma entro il mese di gennaio, note inerenti
DettagliTITOLO I APPARTENENZA AGLI ORGANICI TECNICI GIOVANILI FIB E RELATIVI ELENCHI
REGOLAMENTO QUADRI TECNICI GIOVANILI 1 TITOLO I APPARTENENZA AGLI ORGANICI TECNICI GIOVANILI FIB E RELATIVI ELENCHI ARTICOLO 1 APPARTENENZA AGLI ORGANICI TECNICI DELL AREA SCUOLA FIB E DELL AREA GIOVANILE
DettagliRegolamento dei Corsi di Master Universitario di I e di II livello. Articolo 1. Finalità
Articolo 1. Finalità 1. Il presente regolamento disciplina l istituzione, l attivazione e il funzionamento dei corsi di perfezionamento scientifico e di alta formazione permanente e ricorrente successivi
DettagliNormativa e indicazioni Linguistico. Commissione Esame di Stato Liceo S. Maffei
Normativa e indicazioni Linguistico Commissione Esame di Stato Liceo S. Maffei Requisiti per l ammissione Sono ammessi all'esame di Stato gli alunni che nello scrutinio finale conseguano una votazione
DettagliRegolamento per la collaborazione tra il Comune di Crespellano e i singoli volontari per lo svolgimento di attivita solidaristiche promosse dal Comune
Allegato n.1 alla delibera di Consiglio Comunale n.78 del 27/07/2000 Regolamento per la collaborazione tra il Comune di Crespellano e i singoli volontari per lo svolgimento di attivita solidaristiche promosse
DettagliCorsi interaziendali per Grafica AFC / Grafico AFC. Direttiva
Corsi interaziendali per Grafica AFC / Grafico AFC Direttiva 9 luglio 2010 2 5 Direttiva Direttiva concernente l organizzazione e lo svolgimento dei corsi interaziendali per grafici del 9 luglio 2010 Vista
DettagliINDICE REGOLAMENTO DELLE USCITE DIDATTICHE, DEI VIAGGI D'ISTRUZIONE E DELLE VISITE GUIDATE E OCCASIONALI. Delibera n. 4 del Consiglio di istituto
Istituto comprensivo Statale G. Carducci Porto Azzurro REGOLAMENTO DELLE USCITE DIDATTICHE, DEI VIAGGI D'ISTRUZIONE E DELLE VISITE GUIDATE E OCCASIONALI Delibera n. 4 del Consiglio di istituto Data: 16/12/09
DettagliUNIVERSITA DEGLI STUDI DI VERONA
T:\Borse di Studio\ATTCULSTUD\REGATTCULTSTUD.DOC Decreto Rettorale n. Prot. n. Classif. z 43 y k / ~ 1 ; del 1/{4 IL RETTORE VISTO lo Statuto dell università di Verona approvato con D.R. n. 6435 del 7/10/1994
DettagliREGOLAMENTO DEL MASTER UNIVERSITARIO BIENNALE DI SECONDO LIVELLO IN CRIMINOLOGIA FORENSE MA.CRI.F.
REGOLAMENTO DEL MASTER UNIVERSITARIO BIENNALE DI SECONDO LIVELLO IN CRIMINOLOGIA FORENSE MA.CRI.F. Art. 1 - Istituzione del Master in Criminologia Forense MA.CRI.F. E istituito presso l Università Carlo
DettagliRegolamento Diploma di studi avanzati (DAS) SUPSI in insegnamento della matematica alla scuola media
Regolamento Diploma di studi avanzati (DAS) SUPSI in insegnamento della matematica alla scuola media Stato del documento: Approvato il 29 marzo 2010 dalla Direzione DFA Firmato il 13 aprile 2010 dal Direttore
DettagliREGOLAMENTO DEI CORSI DI STUDIO PRE-ACCADEMICI
CONSERVATORIO DI MUSICA DI CASTELFRANCO VENETO Agostino Steffani REGOLAMENTO DEI CORSI DI STUDIO PRE-ACCADEMICI (Approvato dal Consiglio accademico il 14 marzo 2012) Indice Art. 1 (Riferimenti normativi)
Dettagli