MATERIALI: -pentola con acqua -cucchiaio di ferro e di legno

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2 PROPAGAZIONE DEL CALORE CONDUZIONE CONVEZIONE IRRAGGIAMENTO EFFETTI DEL CALORE DILATAZIONE TERMICA nei SOLIDI CAMBIAMENTI DI STATO CUBICA LINEARE nei LIQUIDI nei GAS

3 di Davide M. MATERIALI: -pentola con acqua -cucchiaio di ferro e di legno PROCEDIMENTO e OSSERVAZIONI: Abbiamo fatto riscaldare un po d acqua in una pentola. Abbiamo preso un cucchiaio di legno e l abbiamo immerso per alcuni minuti nell acqua bollente; poi l abbiamo toccato e non bruciava. Abbiamo fatto lo stesso con quello di metallo, l abbiamo toccato e scottava. RISULTATI: Abbiamo la conferma che il legno è un isolante termico e perciò non trasmette facilmente il calore, mentre nel metallo le molecole scaldate entrano subito in vibrazione passando il calore a quelle vicine. I metalli sono, quindi, buoni conduttori termici.

4 MATERIALI: PENTOLA CON ACQUA PASTINA FORNELLETTO ELETTRICO di Chiara PROCEDIMENTO: -ABBIAMO MESSO A BOLLIRE L ACQUA NELLA PENTOLA SUL FORNELLETTO ELETTRICO -QUINDI ABBIAMO VERSATO UNA MANCIATA DI PASTINA. OSSERVAZIONI E RISULTATI: L ACQUA SCALDANDOSI A CONTATTO CON LA FONTE DI CALORE DIVENTA MENO DENSA E COSÌ DAL BASSO SALE TRASCINANDO CON SÉ LA PASTINA. SPOSTANDOSI VERSO LA SUPERFICIE SI RAFFREDDA E COSÌ DIVENTA PIÙ DENSA E RIDISCENDE RIPORTANDO LA PASTINA VERSO IL BASSO. CONCLUSIONE: OSSERVANDO LA PASTINA ABBIAMO CAPITO CHE NELLA PENTOLA SI FORMANO DEI MOTI CONVETTIVI CHE SPOSTANO MASSE D ACQUA DI DIVERSA TEMPERATURA. APPLICAZIONE: QUESTO FENOMENO SI OSSERVA NELLE CORRENTI MARINE, NELLE CORRENTI D ARIA, NEI MOVIMENTI DEL MANTELLO SUPERIORE DELLA TERRA.

5 di Alex Materiali: Fornellino Apparecchio di Gravesande Becher con acqua fredda Procedimento e osservazioni: L esperimento consiste nel dimostrare come una sfera di metallo si restringa o si dilati aggiungendo o togliendo calore. In primo luogo si fa passare la sfera in un anello e si nota come essa passi tranquillamente. In secondo luogo, invece, si riscalda la pallina con un fornellino. Con questo procedimento la pallina si dilata così che non riesce più a passare per il foro. Questo fenomeno prende il nome di dilatazione termica (cubica). Infine si nota come la pallina ritrovi lo stato iniziale quando viene immersa in un becher d acqua fredda. Conclusioni: Abbiamo capito che i solidi in relazione alla quantità di calore che assorbono o cedono, si dilatano o restringono, e questo avviene per il movimento delle particelle provocato dal calore. Scaldandosi le molecole acquistano energia termica e tendono ad allontanarsi le une dalle altre.

6 MATERIALI: Apparecchio con asticella per dilatazione termica Fonte di calore (candela) PROCEDIMENTO: Accendiamo la candela e facciamo scaldare l asticella di metallo. OSSERVAZIONI: Osserviamo che l asticella di metallo si allunga e fa muovere la lancetta che misura la dilatazione. CONCLUSIONI: di Anna Abbiamo dimostrato la dilatazione termica (lineare). Questo fenomeno avviene perché le molecole scaldandosi acquistano energia e quindi movimento e tendono ad allontanarsi leggermente le une dalle altre.

7 MATERIALI: LA DILATAZIONE TERMICA DEI LIQUIDI 1)BEUTA 2)AQUA COLORATA CON INCHIOSTRO 3)TAPPO DI SUGHERO FORATO 4)TUBICINO DI VETRO 5)FORNELLO ELETRICO PROCEDIMENTO Abbiamo riempito la beuta con acqua colorata e l abbiamo chiusa con un tappo di sughero. Attraverso il tappo abbiamo fatto passare il tubicino di vetro e abbiamo controllato il livello del liquido nel tubo. Alla fine abbiamo acceso il fornellino sul quale era posta la beuta. OSSERVAZIONI Abbiamo notato che, aumentando il calore, l acqua colorata saliva lungo il tubicino. CONCLUSIONI di Stefano Dopo alcuni minuti, il liquido sale nel tubicino perché l acqua riscaldandosi si dilata, poiché le molecole con il calore acquistano energia e si allontanano le une rispetto alle altre.

8 Materiali - provetta - acqua - accendino di Corneliu Procedimento Abbiamo riempito la provetta d acqua e con un pennarello abbiamo segnato il livello dell acqua. Infine abbiamo acceso un fornello e abbiamo messo la provetta sopra e piano piano l acqua è salita di livello. Conclusione Abbiamo capito che l acqua, riscaldata, si dilata.

9 di Salma MATERIALI: -candela -una provetta di vetro resistente al fuoco -un palloncino sgonfio -una mollette di legno PROCEDIMENTI: Infila il palloncino sul collo della provetta. Metti la provetta sulla fiamma tenendola con la pinza. OSSERVAZIONI: Il palloncino si gonfia. CONCLUSIONI: Il calore ha dilatato l aria contenuta nella provetta. Il CALORE quindi DILATA I CORPI SOLIDI, I LIQUIDI E I GAS.

10 MATERIALI: di Giulia beuta; palloncino sgonfio; fornelletto a gas. PROCEDIMENTO: All inizio abbiamo attaccato il palloncino sgonfio alla beuta e l abbiamo messa sul fornelletto a gas. Poi abbiamo acceso il fornelletto. RISULTATI: Abbiamo notato che l aria si dilata e va ad occupare tutto lo spazio a disposizione gonfiando il palloncino. CONCLUSIONI: L aria, anche se non sembra, occupa uno spazio e come i solidi, se viene riscaldata, si dilata.

11 Le mongolfiere usano lo stesso sistema per volare. Infatti sotto il pallone della mongolfiera c è un macchinario che accende una fiamma scaldando l aria che gonfia il pallone e così la mongolfiera può alzarsi da terra e volare.

12 Materiali: -cubetti di ghiaccio -fornello -termometro -becher/pentolino di Zhen Yuan Procedimento: Scaldiamo i cubetti di ghiaccio in un becher, essi si trasformano in liquido (acqua). Scaldiamo l acqua fino a quando bolle. Risultati: Durante la fusione o l ebollizione la temperatura si mantiene costante. Notiamo inoltre, che a Borgo S. D. l acqua bolle a 97,2 C, anziché a 100 C, per effetto della pressione atmosferica. Conclusioni: Durante i passaggi di stato il calore fornito dal fornelletto serve per rompere i legami tra le molecole e non per far aumentare la temperatura che quindi resta costante. Borgo è a 650 m s.l.m., quindi c è una minore colonna d aria sovrastante, rispetto al livello del mare, perciò le molecole di vapore si staccano più facilmente, perché hanno più libertà di muoversi.

13 Risultati:

14 - 2 vaschette di plastica uguali basse e larghe - acqua colorata - termosifone - davanzale - bicchiere alto e stretto - recipiente graduato di Valerio Abbiamo preso le 2 vaschette uguali e 1 bicchiere: abbiamo versato nei 3 contenitori la stessa quantità di liquido colorato dopo averlo misurato con un recipiente graduato. La prima vaschetta insieme al bicchiere, sono stati posti sul davanzale, invece la seconda vaschetta sul termosifone. Abbiamo aspettato alcuni giorni.

15 Con il passare dei giorni il livello dell acqua nelle vaschette diminuiva fino che l acqua spariva definitivamente. In particolare: 1) nella vaschetta larga e bassa posta sul termosifone l acqua è evaporata completamente dopo 5 giorni; 2) nella vaschetta larga e bassa posta sul davanzale l acqua è evaporata completamente dopo 8 giorni; 3) Nel bicchiere alto e stretto posto sul davanzale l acqua è evaporata completamente dopo 12 giorni. L evaporazione avviene più rapidamente dove c è maggior calore e nei contenitori larghi e bassi, dove è maggiore la superficie a contatto con l aria.

16 di Francesco ALCOOL DENATURATO COTONE IDROFILO Nel laboratorio di scienze abbiamo potuto osservare con i 5 sensi che l alcool evapora e gli effetti dell evaporazione. Curiosità: come ben sappiamo l acqua bolle a 100 C invece l alcool bolle a 78 C. Con un batuffolo di cotone abbiamo sfregato un po di alcool sul dorso della mano.

17 L alcol subito sembra sparire. Abbiamo capito che l alcool messo sulla mano evapora velocemente, sottraendo calore al nostro corpo. Infatti sentiamo una sensazione di freddo. Inoltre sentiamo un odore di alcool perché le molecole, passando allo stato aeriforme, si diffondono nell aria.

18 MATERIALI: -naftalina -un piccolo contenitore di Giorgia PROCEDIMENTO: Riponiamo la naftalina dentro il contenitore e lasciamo il vasetto con il contenuto dentro un armadio (al chiuso). OSSERVAZIONI: Ogni volta che apriamo l armadio si sente uno strano odore e poi si nota che la naftalina diventa sempre più piccola. CONCLUSIONI: L antitarme dallo stato solido è passato subito allo stato aeriforme, quindi è avvenuta la sublimazione.

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