Servizio Igiene Pubblica. Consuntivo di attività anno 2018 e obiettivi di programmazione anno 2019

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1 Pag. 1 di 40 Servizio Igiene Pubblica Rev. 3 del 29/03/2019 Servizio Igiene Pubblica Consuntivo di attività anno 2018 e obiettivi di programmazione anno 2019

2 Pag. 2 di 40 Servizio Igiene Pubblica Rev. 3 del 29/03/2019 INDICE MODIFICHE... 3 ATTIVITÀ AREA DISCIPLINARE PROFILASSI MALATTIE INFETTIVE... 4 CONTROLLO E PREVENZIONE DELLE MALATTIE INFETTIVE... 4 Le segnalazioni e le indagini epidemiologiche in provincia di Modena... 4 Controllo della tubercolosi Sorveglianza dei contatti di soggetti HBsAg positivi Prevenzione della Legionellosi Prevenzione delle malattie trasmesse da vettori Attività integrata con il Servizi Dipartimentali Attività integrata con i Servizi Aziendali e Interaziendali Gestione profughi Attività di vigilanza e profilassi su Casa Circondariale di Modena e Casa di Reclusione di Castelfranco Gruppo di lavoro interaziendale Protocollo vaccinale per soggetti con patologie croniche Collaborazione con il Servizio di Sorveglianza Aziendale L ATTIVITÀ VACCINALE L'offerta vaccinale alle categorie a rischio di malattie invasive batteriche (MIB) Azioni legate al Piano Nazionale per l'eliminazione del Morbillo e della Rosolia Congenita (PNEMoRc) Campagna stagionale di vaccinazione antinfluenzale Offerta attiva alla vaccinazione contro pneumococco per i sessantacinquenni Offerta attiva alla vaccinazione contro herpes zoster per i sessantacinquenni Attività rivolta a viaggiatori che si recano all'estero ATTIVITÀ AREA DISCIPLINARE IGIENE DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE COSTRUITO VERIFICA DELLA COMPATIBILITÀ SANITARIA DELLA PIANIFICAZIONE TERRITORIALE VALUTAZIONE E CONTROLLO DEI FATTORI DI NOCIVITÀ DERIVANTI DAGLI INQUINANTI AMBIENTALI VIGILANZA E CONTROLLO NEGLI AMBIENTI DI VITA Impianti natatori Attività di estetica, acconciatori, barbieri, tatuatori e affini Strutture ricettive Strutture scolastiche Strutture sanitarie Strutture socio assistenziali Inconvenienti igienici ALTRE ATTIVITÀ Piano Regionale della Prevenzione: incidenti domestici Monitoraggio dell inceneritore ACCREDITAMENTO ISTITUZIONALE RAPPORTI CON I MEDIA E ATTIVITA DI COMUNICAZIONE E INFORMAZIONE ALLA CITTADINANZA PROGETTI DI MIGLIORAMENTO OBIETTIVI DI PROGRAMMAZIONE PER L ANNO PROGETTI DI MIGLIORAMENTO ADEGUAMENTO DEI SISTEMI INFORMATICI E DEI FLUSSI INFORMATIVI ATTIVITÀ ISTITUZIONALI AREA DISCIPLINARE PROFILASSI DELLE MALATTIE INFETTIVE ATTIVITÀ ISTITUZIONALI AREA DISCIPLINARE IGIENE DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE COSTRUITO Verifica Approvazione Emissione Direttore f.f. Servizio Igiene Pubblica Dr. Giovanni Casaletti Direttore f.f. Servizio Igiene Pubblica Dr. Giovanni Casaletti Referente Accreditamento e Qualità Servizio Igiene Pubblica Dr. Christian Cintori Data di emissione 29/03/2019

3 Pag. 3 di 40 Servizio Igiene Pubblica Rev. 3 del 29/03/2019 Gruppo di redazione Dr.ssa Laura Gardenghi, Referente A.D. Profilassi Malattie Infettive Dr. Claudio Vaccari, Referente A.D. Igiene del Territorio e dell Ambiente Costruito Dr. Christian Cintori, Referente Accreditamento e Qualità MODIFICHE Rev. Approvazione Pagine Data Visto Modificate Tipo - natura della modifica 0 08/03/ Prima emissione - rif. Anno /04/2018 Intero Attività anno 2017 e obiettivi di programmazione per documento l anno /04/ ,21 Correzione % di aumento somministrazioni vaccini Integrazione dati di vigilanza integrata 3 31/03/2019 Intero documento Attività anno 2018 e obiettivi di programmazione per l anno 2019

4 Pag. 4 di 40 Servizio Igiene Pubblica Rev. 3 del 29/03/2019 ATTIVITÀ AREA DISCIPLINARE PROFILASSI MALATTIE INFETTIVE Controllo e prevenzione delle malattie infettive Le segnalazioni e le indagini epidemiologiche in provincia di Modena Nell ambito della conoscenza e controllo delle malattie infettive, la segnalazione tempestiva dei casi rappresenta un punto chiave per la Sanità Pubblica in quanto permette di tracciare il profilo epidemiologico di tali malattie a livello locale, regionale, europeo ed inoltre permette l'avvio dell'indagine epidemiologica e la conseguente messa in atto di misure preventive. Le indagini sviluppate dal servizio riguardano tutte le patologie infettive-diffusive che si presentano sotto forma di focolai, oltre a quelle che pur presentandosi singolarmente, sono caratterizzate da rilevante diffusività o pericolosità. L indagine epidemiologica ha lo scopo di: individuare la fonte, quando possibile approfondire la conoscenza sulle modalità di diffusione di quello specifico caso individuare eventuali persone a rischio (contatti), alle quali proporre le misure preventive specifiche I dati indicati si riferiscono alle segnalazioni del 2018 e sono ancora in fase di consolidamento comunque si può affermare che: - il SIP nell arco dell intero anno 2018 ha gestito indagini epidemiologiche e ha eseguito interviste (tabella 1); - le segnalazioni pervenute sono state (tabella 2); di queste 204 hanno interessato persone non domiciliate o residenti in provincia di Modena; - i casi di malattie infettive confermati per soggetti residenti/domiciliati in provincia di Modena sono (tabella 3) tra le segnalazioni più numerose, in persone residenti/domiciliate in provincia di Modena, si osservano varicella, infezioni intestinali da microorganismi, scarlattina, acariasi e salmonellosi; - continuano le sorveglianze speciali verso alcune malattie infettive; per le leishmaniosi, la malattia di Lyme, chikungunia/dengue/wnd/encefalite da toscana virus si rimanda agli appositi paragrafi mentre per le altre malattie si indicano le segnalazioni dei casi in soggetti domiciliati/residenti suddivise per distretto (tabella 4), per mese di segnalazione (tabella 5), e per sesso ed età (tabella 6). Anche nel 2018 è continuata la sorveglianza attiva, attuata in collaborazione con il laboratorio BLU dell Azienda USL di Modena, relativa alla positività di campioni biologici, anche di cittadini non residenti in provincia di Modena, per diversi enteropatogeni. Indagini epidemiologiche: n di indagini e n di persone intervistate, periodo N indagini ( ) 2018( ) N casi N indagini N casi N indagini N interviste N indagini N interviste N indagini N interviste TOTALE Tabella 1 ( ) I dati del 2017 e 2018 sono in fase di consolidamento da parte della Regione Emilia-Romagna.

5 Pag. 5 di 40 Servizio Igiene Pubblica Rev. 3 del 29/03/2019 Malattie infettive segnalate al SIP relative ai soli residenti anno 2018 Distribuzione per distretto di residenza ANNO 2018 TOTALE CASI RELATIVI A PERSONE RESIDENTI SUDDIVISE PER DISTRETTO MALATTIE CARPI MIRANDOLA MODENA SASSUOLO PAVULLO N/F VIGNOLA CASTELFRANCO E TOTALE 003(ALTRE INFEZIONI DA SALMONELLA (SALMONELLOSI)) (SHIGELLOSI) (ALTRE INTOSSICAZIONI ALIMENTARI (BATTERICHE)) (AMEBIASI) (ALTRE MALATTIE INTESTINALI DA PROTOZOI) (INFEZIONI INTESTINALI DA ALTRI ORGANISMI) (INFEZIONI INTESTINALI MAL DEFINITE) (BRUCELLOSI) (ALTRE MALATTIE BATTERICHE TRASMESSE DA ANIMALI) (MALATTIE DA ALTRI MICOBATTERI) (PERTOSSE) (ANGINA STREPTOCOCCICA E SCARLATTINA) (INFEZIONE MENINGOCOCCICA) (SEPSI) (INFEZIONI DEL SISTEMA NERVOSO CENTRALE DA VIRUS LENTI) (MENINGITE DA ENTEROVIRUS) (ALTRE MALATTIE DA ENTEROVIRUS DEL SISTEMA NERVOSO CENTRALE) (VARICELLA) (HERPES ZOSTER) (HERPES SIMPLEX) (MORBILLO) (ALTRI ESANTEMI VIRALI) (DENGUE) (ENCEFALITE VIRALE DA ZANZARE) 064(ENCEFALITE VIRALE TRASMESSA DA ALTRI E NON SPECIFICATI ARTROPODI (323.3*)) (ALTRE MALATTIE VIRALI DA ARTROPODI) (EPATITE VIRALE) (PAROTITE EPIDEMICA) (MALATTIE SPECIFICHE DA VIRUS COXSACKIE) (MONONUCLEOSI INFETTIVA) (ALTRE MALATTIE DA VIRUS E DA CHLAMYDIAE) (INFEZIONI DA VIRUS E CHLAMYDIAE IN CONDIZIONI MORBOSE (ALTRE RICKETTSIOSI) 084(MALARIA) (LEISHMANIOSI) (ALTRE MALATTIE DA ARTROPODI) (SIFILIDE RECENTE CON SINTOMI) (SIFILIDE RECENTE, LATENTE) 098(INFEZIONE GONOCOCCICA (BLENORRAGIA) (GONORREA)) (DERMATOFITOSI (TIGNA)) (ALTRE E NON SPECIFICATE DERMATOMICOSI) (ALTRE MICOSI) (ANCHILOSTOMIASI E NECATORIASI) 127(ALTRE ELMINTIASI INTESTINALI) (PARASSITISMO INTESTINALE, NON SPECIFICATO) (TOXOPLASMOSI) (PEDICULOSI E FTIRIASI) (ACARIASI) (ALTRE E NON SPECIFICATE MALATTIE INFETTIVE E PARASSITARIE) (MENINGITE BATTERICA) (MENINGITE DA ALTRI MICRORGANISMI) (ENCEFALITE, MIELITE, ED ENCEFALOMIELITE) (INFEZIONI ACUTE DELLE VIE RESPIRATORIE SUP. A LOCALIZ. MULTIPLE O NON SPECIFICATE) (BRONCHITE E BRONCHIOLITE ACUTE) (POLMONITE VIRALE) (POLMONITE PNEUMOCOCCICA (POLMONITE DA STREPTOCOCCO PNEUMONIAE)) (ALTRE POLMONITI BATTERICHE) (POLMONITE DA ALTRI ORGANISMI SPECIFICATI) (POLMONITE,AGENTE NON SPECIFICATO) (INFLUENZA SENZA IDENTIFICAZIONE VIRALE) (INFLUENZA CON IDENTIFICAZIONE VIRALE) (CISTITE) (ALTRI DISTURBI DELL'URETRA E DELLE VIE URINARIE) (INFEZIONI SPECIFICHE DEL PERIODO PERINATALE) (EFFETTI TOSSICI DI SOSTANZE INGERITE COME ALIMENTI) TUB(TUBERCOLOSI) TOTALE Tabella 2 ( ) I dati sono in fase di consolidamento da parte della Regione Emilia-Romagna.

6 Pag. 6 di 40 Servizio Igiene Pubblica Rev. 3 del 29/03/2019 Casi confermati relativi a persone residenti/domiciliate in provincia di Modena, anno 2018 TOTALE CASI CONFERMATI RELATIVI A PERSONE RESIDENTI O DOMICILIATE MALATTIE 003(ALTRE INFEZIONI DA SALMONELLA (SALMONELLOSI)) TOTALE (SHIGELLOSI) 1 005(ALTRE INTOSSICAZIONI ALIMENTARI (BATTERICHE)) 3 006(AMEBIASI) 2 007(ALTRE MALATTIE INTESTINALI DA PROTOZOI) 6 008(INFEZIONI INTESTINALI DA ALTRI ORGANISMI) (INFEZIONI INTESTINALI MAL DEFINITE) 2 023(BRUCELLOSI) 2 027(ALTRE MALATTIE BATTERICHE TRASMESSE DA ANIMALI) 6 031(MALATTIE DA ALTRI MICOBATTERI) 5 033(PERTOSSE) (ANGINA STREPTOCOCCICA E SCARLATTINA) (INFEZIONE MENINGOCOCCICA) 1 038(SEPSI) (INFEZIONI DEL SISTEMA NERVOSO CENTRALE DA VIRUS LENTI) 3 047(MENINGITE DA ENTEROVIRUS) 3 048(ALTRE MALATTIE DA ENTEROVIRUS DEL SISTEMA NERVOSO CENTRALE) 2 052(VARICELLA) (HERPES ZOSTER) 8 054(HERPES SIMPLEX) 1 055(MORBILLO) 4 057(ALTRI ESANTEMI VIRALI) 3 061(DENGUE) 3 062(ENCEFALITE VIRALE DA ZANZARE) 1 064(ENCEFALITE VIRALE TRASMESSA DA ALTRI E NON SPECIFICATI ARTROPODI (323.3*)) 6 066(ALTRE MALATTIE VIRALI DA ARTROPODI) (EPATITE VIRALE) (PAROTITE EPIDEMICA) (MALATTIE SPECIFICHE DA VIRUS COXSACKIE) (MONONUCLEOSI INFETTIVA) (ALTRE MALATTIE DA VIRUS E DA CHLAMYDIAE) 1 079(INFEZIONI DA VIRUS E CHLAMYDIAE IN CONDIZIONI MORBOSE CLAS. ALTROVE E DI SEDE NON SPECIFICATA) 3 084(MALARIA) (LEISHMANIOSI) (ALTRE MALATTIE DA ARTROPODI) (SIFILIDE RECENTE CON SINTOMI) 2 098(INFEZIONE GONOCOCCICA (BLENORRAGIA) (GONORREA)) 2 110(DERMATOFITOSI (TIGNA)) 6 111(ALTRE E NON SPECIFICATE DERMATOMICOSI) 1 117(ALTRE MICOSI) 2 126(ANCHILOSTOMIASI E NECATORIASI) 1 127(ALTRE ELMINTIASI INTESTINALI) 6 129(PARASSITISMO INTESTINALE, NON SPECIFICATO) 1 130(TOXOPLASMOSI) 1 132(PEDICULOSI E FTIRIASI) (ACARIASI) (ALTRE E NON SPECIFICATE MALATTIE INFETTIVE E PARASSITARIE) 1 320(MENINGITE BATTERICA) 9 321(MENINGITE DA ALTRI MICRORGANISMI) 1 323(ENCEFALITE, MIELITE, ED ENCEFALOMIELITE) 5 465(INFEZIONI ACUTE DELLE VIE RESPIRATORIE SUPERIORI A LOCALIZZAZIONI MULTIPLE O NON SPECIFICATE) (BRONCHITE E BRONCHIOLITE ACUTE) (POLMONITE VIRALE) 5 481(POLMONITE PNEUMOCOCCICA (POLMONITE DA STREPTOCOCCO PNEUMONIAE)) (ALTRE POLMONITI BATTERICHE) (POLMONITE DA ALTRI ORGANISMI SPECIFICATI) 3 486(POLMONITE,AGENTE NON SPECIFICATO) 1 487(INFLUENZA SENZA IDENTIFICAZIONE VIRALE) (INFLUENZA CON IDENTIFICAZIONE VIRALE) (CISTITE) 2 599(ALTRI DISTURBI DELL'URETRA E DELLE VIE URINARIE) 4 771(INFEZIONI SPECIFICHE DEL PERIODO PERINATALE) 2 988(EFFETTI TOSSICI DI SOSTANZE INGERITE COME ALIMENTI) 2 TUB(TUBERCOLOSI) 56 TOTALE Tabella 3 ( ) I dati sono in fase di consolidamento da parte della Regione Emilia-Romagna.

7 Pag. 7 di 40 Servizio Igiene Pubblica Rev. 3 del 29/03/2019 Malattie infettive oggetto di sorveglianza speciale segnalate al SIP relative ai residenti/domiciliati, anno Distribuzione per distretto di residenza. CASI DI MALATTIA OGGETTO DI SORVEGLIANZA SPECIALE SUDDIVISIONE PER DISTRETTO DI RESIDENZA/DOMICILIO MALATTIE CARPI 046.1(MALATTIA DI JAKOB-CREUTZFELDT) (MORBILLO) (EPATITE VIRALE) (MALARIA) (MALATTIA DEL LEGIONARIO) FLU(INFLUENZA) MIB(MALATTIE INVASIVE BATTERICHE) MIB-AL(MALATTIE INVASIVE BATTERICHE) TUB(TUBERCOLOSI) TOTALE Tabella 4 Malattie infettive oggetto di sorveglianza speciale segnalate al SIP relative ai residenti/domiciliati, anno Distribuzione per mese di segnalazione. MIRANDOLA MODENA SASSUOLO PAVULLO N/F VIGNOLA CASTELFRANCO E TOTALE CASI DI MALATTIA OGGETTO DI SORVEGLIANZA SPECIALE SUDDIVISIONE PER MESE DI SEGNALAZIONE GEN FEB MAR APR MAG GIU LUG AGO SET OTT NOV DIC TOTALE MALATTIE 046.1(MALATTIA DI JAKOB-CREUTZFELDT) (MORBILLO) (EPATITE VIRALE) (MALARIA) (MALATTIA DEL LEGIONARIO) FLU(INFLUENZA) MIB(MALATTIE INVASIVE BATTERICHE) MIB-AL(MALATTIE INVASIVE BATTERICHE) TUB(TUBERCOLOSI) TOTALE Tabella 5 Malattie infettive oggetto di sorveglianza speciale segnalate al SIP relative ai residenti/domiciliati, anno Distribuzione per sesso ed età. CASI DI MALATTIA OGGETTO DI SORVEGLIANZA SPECIALE SUDDIVISIONE PER SESSO ED ETA >=65 MALATTIE F M F M F M F M F M TOTALE 046.1(MALATTIA DI JAKOB-CREUTZFELDT) (MORBILLO) (EPATITE VIRALE) (MALARIA) (MALATTIA DEL LEGIONARIO) FLU(INFLUENZA) MIB(MALATTIE INVASIVE BATTERICHE) MIB-AL(MALATTIE INVASIVE BATTERICHE) TUB(TUBERCOLOSI) TOTALE Tabella 6 ( ) I dati sono in fase di consolidamento da parte della Regione Emilia-Romagna.

8 Pag. 8 di 40 Servizio Igiene Pubblica Rev. 3 del 29/03/2019 Per quanto riguarda i focolai, nel 2018 si sono verificati 68 focolai che hanno interessato 220 persone: nella seguente tabella viene descritta la numerosità, e la tipologia delle collettività coinvolte (tabelle 7 e 8). Focolai segnalati e gestiti dal Servizio Igiene Pubblica (dati provinciali), periodo Evento patologico Epatite virale A n focolai: 1 n casi: 2 1 famiglia n focolai: -- n casi: n focolai: -- n casi: n focolai: 5 n casi: n focolai: 4 n casi: 9 4 famiglie Tossinfezione alimentare* Pediculosi Scabbia n focolai: 1 n casi: 4 1 famiglia n focolai: 7 n casi: 17 6 famiglie (15 casi) 1 ospedale (2 casi) n focolai: 33 n casi: famiglie (81 casi) 1 scuola elementare (5 casi) 2 comunità alloggio (4 casi) 1 struttura accoglienza (5 casi) n focolai: 5 n casi: 49 2 Ristoranti (34 casi) 2 famiglie (5 casi) 1 gruppo di amici (10 casi) n focolai: 2 n casi: 4 2 famiglie n focolai: 22 n casi: famiglie (49 casi) 1 scuola materna (7 casi) 1 comunità alloggio (3 casi) 1 centro accoglienza (6 casi) n focolai: 6 n casi: 62 1 Ristorante (4 casi) 1 famiglia (7 casi) 1 gruppo di amici (2 casi) 1 Agriturismo (33 casi) 1 albergo (2 casi) 1 centro estivo (14 casi) n focolai: 3 n casi: 9 2 famiglie (7 casi) 1 comunità alloggio (2 casi) n focolai: 23 n casi: famiglie (53 casi) 2 scuola d infanzia (6 casi) 1 comunità alloggio (3 casi) 2 ospedali (13 casi) n focolai: 10 n casi: 63 6 Ristoranti (50 casi) 4 famiglie (13 casi) n focolai: 1 n casi: 2 n.s. n focolai: 23 n casi: famiglie (53 casi) 2 scuola d infanzia (6 casi) 1 comunità alloggio (3 casi) 2 ospedali (13 casi) n focolai: 6 n casi: 40 3 ristoranti (27 casi) 2 famiglie (5 casi) 1 gruppo di amici (8) n focolai: 2 n casi: 4 1 famiglia (2 casi) 1 ospedale (2 casi) n focolai: 22 n casi: famiglie

9 Pag. 9 di 40 Servizio Igiene Pubblica Rev. 3 del 29/03/2019 Evento patologico Tubercolosi Legionellosi Inf. da Clostridium difficile n focolai: 2 n casi: 5 2 famiglie n focolai: 1 n casi: 6 1 albergo n focolai: -- n casi: n focolai: 3 n casi: 6 1 famiglia (2 casi) 1 comunità alloggio (2 casi) 1 luogo di lavoro (2 casi) n focolai: 4 n casi: 9 3 alberghi (6 casi) 1 casa di riposo (3 casi) n focolai: -- n casi: n focolai: 3 n casi: 6 1 centro accoglienza (2 casi) 1 famiglia (2 casi) 1 n.d. (2 casi) ( ) n focolai: 1 n casi: 2 1 RSA (2 casi) n focolai: -- n casi: n focolai: 0 n casi: n focolai: 0 n casi: n focolai: 1 n casi: 3-1 ospedale n focolai: 4 n casi: 10 4 famiglie n focolai: 1 n casi: 2 1 albergo fuori provincia n focolai:1 n casi: 17 1 ospedale ALTRI FOCOLAI** n focolai: 25 n casi: famiglie 3 ospedali n focolai: 29 n casi: famiglie 2 comunità alloggio 1 gruppo di amici 1 luogo di lavoro n focolai: 32 n casi: famiglie 2 centri accoglienza profughi 1 comunità alloggio 2 scuole materne 1 scuola superiore Tabella 7 ( ) I dati del 2018 sono provvisori e in fase di consolidamento n focolai: 23 n casi: famiglie 2 ospedali 2 case di riposo 1 campo nomadi 1 campeggio 1 centro estivo 1 luogo di lavoro 1 coinquilini conviventi n focolai: 28 n casi: famiglie 1 albergo 3 ospedali 1 comunità alloggio 1 gruppi di amici 1 gruppo scout

10 Pag. 10 di 40 ( ) Distribuzione per eziologia delle tossinfezioni alimentari 2 salmonella 2 norovirus 1 campylobacter 1 intossicazione da istamina n focolai: 6 n casi: 40 3 Ristoranti (27 casi) 2 famiglie (5 casi) 1 gruppo di amici (8 casi) ( ) Altri focolai 22 acariasi: 22 famiglie (59 casi) 14 pertosse: 11 famiglie (23 casi), 1 gruppo amici (2 casi), 2 ospedali (17 casi) 1 morbillo: 1 famiglia (3 casi) 3 varicella (^): 2 famiglie (4 casi), 1 comunità -alloggio (3 casi) 2 salmonellosi da contagio interumano: 3 famiglie (7 casi) 2 gastroenterite da Campylobacter: 2 famiglie (4 casi) 1 gastroenterite non spec.: 1 albergo (6 casi) 1 gastroenterite da Rotavirus: 1 famiglia (2 casi) 1 sepsi da streptococco B: 1 ospedale (2 casi) 4 epatite virale A: 4 famiglie (9 casi) 1 malattia da virus coxsachie: 1 famiglia (2 casi) 1 malattia di Lyme. 1 gruppo scout (2 casi) 1 dermatofitosi: 1 famiglia (2 casi) 2 pediculosi: 1 famiglia (2 casi), 1 ospedale (2 casi) Tabella 8 ( ) dati non consolidati dalla Regione Emilia-Romagna. (^) va precisato che ogni anno esiste una intensa circolazione epidemica del virus della varicella che interessa in particolare i bambini in età scolare.

11 Pag. 11 di 40 Controllo della tubercolosi Nel 2018 sono stati eseguiti 706 test tubercolinici secondo Mantoux (tabella 9) e precisamente: 621 a soggetti contatti di casi di tubercolosi polmonare o per la ricerca del paziente fonte in caso di tubercolosi extrapolmonare 186 a viaggiatori che si recano in zone endemiche per periodi prolungati, a operatori degli enti gestori per l emergenza profughi, immigrati inviati in provincia di Modena a partire dal 01/01/2018. Esecuzione e controllo con test secondo Mantoux (dati provinciali), periodo Anno N Tabella 9 Da dicembre 2015 in vigore un protocollo interaziendale (DI.SMTB) che definisce i percorsi per la sorveglianza dei trattamenti dei casi e dei contatti di casi TB, aggiornato dal gruppo interaziendale nel Per la sorveglianza su migranti si rimanda a specifico paragrafo. Sorveglianza dei contatti di soggetti HBsAg positivi Gli operatori SIP a seguito di individuazione di persone positive all'antigene di superficie dell'epatite B, effettuano colloquio con il caso per individuare i contatti stretti a cui proporre la vaccinazione antiepatite B, eventualmente preceduta dal controllo sierologico. Nel 2018 il SIP ha gestito 100 persone HBsAg positive. Prevenzione della Legionellosi Anche nel 2018 è continuato il supporto alla Direzione Aziendale, volto a favorire l applicazione della DGR n.828/2017 (Linee guida per la sorveglianza e il controllo della legionellosi). In particolare, l'8 giugno 2018 è stato organizzato un Corso sulla Legionella, dal titolo: "CRA e Strutture Residenziali per anziani - Aspetti tecnici del sistema di autocontrollo nella prevenzione del rischio legionellosi", tenutosi presso il Centro Famiglia di Nazareth a Modena. Prevenzione delle malattie trasmesse da vettori Nel primo quadrimestre sono state realizzate le azioni per l avvio del Piano regionale per la lotta alla zanzara tigre e la prevenzione di Zika, Chikungunya, della Dengue; in particolare: 1. sono state ripristinate le misure relative alla sorveglianza sanitaria per Chikungunya, Dengue e quella relativa all emergenza Zika che prevedono il coinvolgimento di: a. MMG e Direzioni Sanitarie ospedaliere: per la segnalazione al DSP di casi sospetti b. DSP, Presidi Ospedalieri, Servizi di PS e 118: per il rapido inoltro di campioni su casi sospetti al Laboratorio di Riferimento Regionale c. DSP, 24 ore al giorno, 7 giorni alla settimana: per la segnalazione rapida all Assessorato Regionale competente e il pre-allertamento dei Comuni d. Comuni: per gli eventuali interventi di bonifica mediante adulticidi nelle aree limitrofe all abitazione di casi confermati. 2. come da indicazioni regionali, è stata ripristinata la rete di monitoraggio mediante ovitrappole limitatamente al territorio del comune di Modena. 3. i comuni con territorio al di sotto dei 500 mt di altitudine sono stati sollecitati a rinnovare gli strumenti amministrativi (ordinanze sindacali specifiche) e operativi (appalti con ditte di disinfestazione) per l esecuzione dei trattamenti larvicidi nelle caditoie pubbliche e la predisposizione di piani di emergenza (bonifica mediante adulticidi nelle aree limitrofe

12 Pag. 12 di 40 all abitazione di casi confermati); sono state di nuovo sollecitate e supportate iniziative comunali di sensibilizzazione della popolazione, che affiancassero quelle televisive e radiofoniche attuate direttamente dalla Regione. Nel corso del secondo quadrimestre anche in provincia di Modena si è verificato un notevole incremento di patologie da virus West Nile (tabella 10): a fronte di n. 5 casi di forme neurologiche registrate nel corso del 2017, a fine 2018 tali patologie (che rientrano peraltro nelle attività di monitoraggio regionale) hanno riguardato 23 soggetti fra i quali si sono verificati tre decessi. La risonanza mediatica del fenomeno ha quindi comportato, anche per il Servizio di Igiene Pubblica e in stretta collaborazione con l'ufficio stampa aziendale e in sintonia con quello regionale, un particolare impegno in termini di informazione alla cittadinanza e di comunicazione del rischio attraverso comunicati stampa, interviste e partecipazione ad assemblee pubbliche richieste dai comuni. Il Servizio ha inoltre assicurato, in collaborazione col Servizio Veterinario, il coordinamento delle misure straordinarie di tutela a favore dei soggetti più deboli e a rischio (grandi anziani e portatori di patologie croniche e debilitanti) richieste dalla Regione, come ad esempio l'attuazione di settimanali interventi di bonifica con adulticidi presso ospedali, strutture socio-sanitarie e socio-assistenziali pubblici e privati. Complessivamente le segnalazioni di arbovirosi gestite strettamente in applicazione delle indicazioni regionali nel 2018 sono state 103, a fronte delle 42 dell'anno precedente. Nel corso del terzo quadrimestre si è provveduto ad adempiere ai compiti di raccolta dati e relativa rendicontazione alla Regione anche ai fini dell accesso da parte dei comuni ai contributi regionali (nel 2018 erogati ai comuni modenesi ). Casi di Arbovirosi segnalati in provincia di Modena nel 2018 e relative definizioni di caso Malattie Confermato( ) Probabile( ) Non caso( ) Totale( ) Febbre Dengue Encefalite da virus Toscana Febbre Chikungunya Febbre WN non specificata Febbre WN con encefalite 20 1 ( ) 2 23 Febbre WN con altre complicazioni neurologiche Chikungunya-Dengue-Zika Zika virus West Nile/Infezione asintomatica (es.: donatori) Chikungunya-Dengue-Zika Encefalite da virus Usutu West Nile Disease/Usutu TOTALE Tabella 10 ( ) Dati provvisori non consolidati dalla Regione Emilia-Romagna. ( ) Le statistiche regionali si riferiscono solo ai casi confermati.

13 Pag. 13 di 40 Attività integrata con il Servizi Dipartimentali Il SIP collabora con la Sanità Pubblica Veterinaria (di seguito SPV) e il Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione (di seguito SIAN) nell'ambito della sorveglianza delle zoonosi e delle malattie trasmesse da alimenti. Nel 2018 si sono stati segnalati e sono stati gestiti: - n. 6 focolai di Malattie Trasmesse da Alimenti [MTA] e bevande - n. 21 casi umani di Leishmaniosi (9 in forma viscerale e 12 in forma cutanea e di queste un caso definito come probabile) - n. 29 casi di Malattia di Lyme tutti confermati I casi di Leishamniosi e di malattia di Lyme sono stati comunicati alla SPV come previsto dalle indicazioni emanate dalla Regione Emilia-Romagna, nelle modalità previste da istruzione operativa. Il SIP ha inoltre gestito, in collaborazione con l ADSPV n. 641 morsi d'animale; tale attività prevede il contatto ed eventuale colloquio con l'infortunato, l'indagine sul suo stato vaccinale, una valutazione del rischio per tetano e rabbia e l'offerta, nei casi previsti, della vaccinazione antitetanica e/o antirabbica (tabella 11). Morsi di animali gestiti per anni e distretti, periodo Mirandola Carpi Modena Sassuolo Pavullo n/f Vignola Castelfranco E TOTALE Tabella 11 Attività integrata con i Servizi Aziendali e Interaziendali Gestione profughi La gestione dei profughi dei Progetti Mare Nostrum e Triton trasferiti nel territorio provinciale dell AUSL di Modena è svolta dal 2014 sotto il coordinamento del Servizio Igiene Pubblica. Per l esecuzione delle visite mediche per la sorveglianza sindromica, oltre ai Medici del SIP-PMI, sono stati coinvolti: la Pediatria di Comunità per i minori, il Dipartimento Cure Primarie, dal mese di agosto 2015, il Reparto Malattie Infettive dell AOU di Modena Policlinico e dal mese di settembre 2016 Medici Infettivologi dell'ausl. Nei momenti di maggior afflusso di profughi si può verificare il trasferimento nel territorio provinciale di soggetti non visitati e non sottoposti a RX-torace per lo screening della TB presso il Centro di Accoglienza di Bologna (HUB), infatti nel 2018 sono stati eseguiti dall AUSL di Modena, i seguenti esami per l individuazione dell infezione latente tubercolare (ILTB) e per la diagnosi di infezione sessualmente trasmesse (IST). Il Servizio Igiene Pubblica nel 2018 ha effettuato: - n. 51 visite mediche (n. 20 visite di soggetti pervenuti sul territorio dal 1/11/2017 al 31/12/2017) - n. 30 test secondo Mantoux - n. 15 test immunologico per la diagnosi di ILTB (IGRA)

14 Pag. 14 di 40 - n. 14 Rx-torace - n. 46 test HIV, HBV, HCV, Lue - n vaccinazioni - n. 51 profilassi antiparassitarie (acariasi e infestazione intestinale da parassiti intestinali) Nel 2018 sono stati: - diagnosticati n. 14 casi di ILTB (di questi 9 sono in trattamento chemioprofilattico ad un farmaco) - diagnosticato n. 1 caso di tubercolosi extra-polmonare - presi in carico n. 3 casi di tubercolosi polmonare già diagnosticati presso l HUB di Bologna (con trattamento farmacologico già in atto). Al 31/12/2018 risultano presenti nel territorio provinciale dell'ausl di Modena n immigrati. Attività di vigilanza e profilassi su Casa Circondariale di Modena e Casa di Reclusione di Castelfranco Il DSP, ai sensi dell'art. 11 della L. 354/75 svolge attività di vigilanza sulla Casa Circondariale S. Anna di Modena e sulla Casa di Reclusione di Castelfranco Emilia tramite visite ispettive semestrali che vedono la collaborazione tra le diverse figure dell'area Profilassi Malattie Infettive, l'area Igiene del Territorio e dell Ambiente Costruito, l ADSPV, il SIAN e il DACP inoltre dal 2012 è attivo, con gli Istituti di Pena, un protocollo relativo alla gestione delle malattie infettive e all'offerta delle vaccinazioni raccomandate in relazione ad età, condizione e appartenenza a categorie di rischio, in attuazione della Delibera di Giunta regionale n. 2/2010 Programma regionale per la salute negli istituti penitenziari: prime indicazioni alle Aziende USL per la redazione di programmi aziendali Il SIP è punto di riferimento per la segnalazione dei casi di malattie infettive, per la raccolta di tutte le notizie epidemiologiche che costituiscono un debito informativo nei confronti degli organi regionali e centrali e per la gestione degli interventi in ambito comunitario generati da segnalazioni provenienti dalla struttura carceraria. All'interno delle strutture carcerarie viene proposta attivamente dai medici del carcere le vaccinazioni contro l'epatite B, contro la difterite e il tetano e le vaccinazioni per la prevenzione delle malattie invasive batteriche. In tabella 12 vengono indicate le vaccinazioni somministrate nelle due strutture della provincia di Modena. Tipologia di vaccini somministrati nella C.C. e C.R. provinciali, anno Vaccini Casa Circondariale Casa di Reclusione di Modena di Castelfranco E. antidiftotetanici antiepatite B antipneumocciche 14 - antiemofilo influenza b 2 - antipolio 1 - antimeningococco gruppo B 1 - antimeningococco gruppi ACWY 2 - antitetanico 1 - Antidifto-tetano-polio 52 - Antidifto-tetano-pertosse 32 - antinfluenzali TOTALE VACCINI SOMMINSITRATI Tabella 12 I vaccini vengono forniti dal SIP e successivamente le vaccinazioni sono registrate nell anagrafe vaccinale aziendale.

15 Pag. 15 di 40 Nel carcere viene svolto il programma di sorveglianza dell'infezione tubercolare, in attuazione della DGR n.2/2010, in particolare con l'adozione della check-list per la raccolta dell'anamnesi all'ingresso in carcere e l'offerta attiva dello screening dell'infezione tubercolare latente tramite l'esecuzione del test tubercolinico secondo Mantoux. Nel secondo semestre 2018 a tutti i detenuti che durante la compilazione della checklist evidenziavano fattori di rischio, è stato fatto lo screening di malattia mediante Rx del torace, seguito dagli accertamenti microbiologici e da visita specialistica in caso di sintomatologia polmonare, per escludere la malattia in atto. Nel 2018 sono state fatte a scopo di screening 202 Mantoux presso la C.C. Sant Anna e 37 presso la C.R. di Castelfranco E. Il Servizio Igiene Pubblica partecipa alla stesura di relazioni semestrali sulle due strutture carcerarie provinciali a seguito di ispezione da parte delle diverse articolazioni del Dipartimento di Sanità Pubblica. Gruppo di lavoro interaziendale Protocollo vaccinale per soggetti con patologie croniche Il nuovo Piano Regionale della Prevenzione prevede al progetto 6.10 la promozione dell adesione consapevole ai programmi vaccinali in specifici gruppi a rischio. Le attività previste dal progetto con impatto sul SIP sono: - Attività 1 - introduzione nelle schede di dimissione del campo obbligatorio con il consiglio alla vaccinazione (coordinamento) - Attività 2 - realizzazione di corsi di formazione obbligatoria sulle vaccinazioni per operatori sanitari dipendenti SSR, MMG e pediatri di libera scelta-pls(coordinamento) - Attività 3 - monitoraggio flusso vaccinazione contro la rosolia da punti nascita e laboratori a DSP. Le prime due attività sono tuttora in corso d opera e nello specifico relativamente all anno 2018: - Attività 1 sono a regime 3 stabilimenti ospedalieri provinciali (per l AOU il Policlinico di Modena e l OCSAE per l AUSL il Nuovo Ospedale Civile di Sassuolo a gestione mista pubblica/privata); i 4 stabilimenti AUSL (Carpi, Mirandola, Vignola e Pavullo) partiranno con il nulla osta della Direzione Sanitaria dell AUSL di Modena non appena verrà completato il progetto di prenotazione a CUP riservata ai soggetti dimessi dall ospedale - Attività 2 sono stati realizzati n. 2 corsi dedicati ai medici ospedalieri per gli stabilimenti di Carpi e Mirandola (area NORD) e Vignola e Pavullo (area SUD) completando così l offerta formativa riservata ai medici ospedalieri della rete provinciale. - Attività 3 Sono state invitate n. 387 donne risultate negative al rubeo-test durante la gravidanza pari al 100% delle donne identificate come suscettibili residenti in provincia di Modena nel periodo 01/07/ /06/2017. Collaborazione con il Servizio di Sorveglianza Aziendale I dirigenti medici del SIP, area disciplinare profilassi malattie infettive, hanno collaborato come docenti ai 9 corsi organizzati dal SSA e riservati ai neoassunti e ai dipendenti, esposti a rischio biologico. L attività vaccinale La prevenzione delle malattie infettive trova nelle vaccinazioni agli adulti e nelle consulenze per i viaggiatori internazionali alcuni fra i suoi strumenti più efficaci. Il numero di vaccinazioni eseguite (comprese le vaccinazioni antinfluenzali erogate direttamente dal SIP) nel 2018 sono indicate in tabella 13 e mostra un trend in aumento dal 2014; nel 2017 si è assistito ad un aumento di vaccinazioni contro meningococco derivante dalla spinta mediatica del

16 Pag. 16 di 40 l aumento di incidenza di casi, sostenuti da meningococco gruppo C, osservata in Toscana e nel 2018 l area sud (Carpi e Mirandola) ha registrato il pensionamento di un medico vaccinatore. Nella tabella sono indicate anche le dosi di vaccino antimeningococco (sia gruppi ACWY coniugato sia di gruppo B) erogate con il supporto di personale esterno adeguatamente formato con sedute vaccinali ad hoc istituite sui Distretti di Mirandola, Modena, Pavullo n/f e Vignola. Il supporto di personale esterno è stato deciso anche per il 2018 per poter garantire le sedute vaccinali dedicate all offerta vaccinale contro herpes zoster prevista la coorte di nascita del Vaccinazioni eseguite per anni e distretti, periodo Distretto Ambulatori Ambulatori Amb. IP dedicati a TOTALE Amb. IP dedicati a TOTALE meningococco H. zoster Mirandola Carpi Modena Sassuolo Pavullo n/f Vignola Castelfranco E. TOTALE Tabella 13 In ordine numerico decrescente, le principali tipologie di vaccinazioni, somministrate direttamente dal SIP, l antidifto-tetano-pertussica ( dosi), l antidifto-tetanica (2.721 dosi), l antiepatite B (2.491 dosi), l antimeningococcica (1.922 dosi di vaccino quadrivalente ACWYc e dosi di vaccino contro il gruppo B), l antimorbillo-parotite-rosolia (2.089 dosi), l'antipneumococcica (1.591 dosi di vaccino coniugato 13 valente e dosi di vaccino polisaccaridico 23 valente) e l antiepatite A (1.337 dosi). L'offerta vaccinale alle categorie a rischio di malattie invasive batteriche (MIB) Con nota regionale PG/2014/ del , sono state aggiornate le schedule vaccinali e la definizione delle categorie a rischio. Dal 2014 la schedula vaccinale contro le MIB prevede, per la quasi totalità delle categorie ritenute a rischio, la vaccinazione contro pneumococco (vaccino coniugato e a seguire dopo almeno 8 settimane vaccino polisaccaridico) e in alcuni casi la vaccinazione contro emofilo influenza b (una dose) e contro meningococco (2 dosi di vaccino gruppo ACWY coniugato e 2 dosi contro il gruppo B). Il numero di vaccinazioni contro le MIB è riportato in tabella 14. Relativamente ai vaccini antimeningococcici il dato riportato comprende anche le vaccinazioni eseguita su richiesta del cittadino senza presenza di fattori di rischio somministrati dagli operatori dell Igiene Pubblica; la domanda da parte di cittadini senza apparenti fattori di rischio nel 2017 ha visto un incremento notevole e a questo si è aggiunto l aumento della consapevolezza da parte di pazienti, medici curanti e ospedalieri seguito dell istituzione dei campi obbligatori di indicazioni alle vaccinazioni contro le malattie invasive batteriche da parte dell AOU di Modena (aprile e giugno 2017) e del Nuovo Ospedale Civile di Sassuolo (novembre 2017).

17 Pag. 17 di 40 N vaccinazioni somministrate contro le MIB per tipologia di vaccino, periodo tipo di vaccino Pneumococco 23 val Pmeumococco 13 val Emofilo influenza b Meningococco ACW135Y coniug * 1.922* Meningococco B a DNA ricomb * 1.169* Tabella 14 * il dato comprende sia soggetti con fattori di rischio per malattie invasive batteriche sia soggetti sani che hanno richiesto la vaccinazione contro meningococco Il SIP nel 2018 ha continuato l attività vaccinale nei confronti dei soggetti appartenenti alle categorie a rischio previste dai due protocolli interaziendali AUSL e AOU di Modena relativi a percorsi dedicati alle seguenti categorie a rischio: - soggetti trapiantati di cellule staminali emopietiche (midollo osseo) - soggetti positivi al virus dell'immunodeficienza umana - soggetti trapiantati o in attesa di trapianto di organo solido e definiti in un unico documento interaziendale (DI.VSID); in applicazione a questo documento interaziendale ai soggetti HIV positivi e in continuità con l attività degli anni precedenti nel 2018 sono stati presi in carico 46 nuovi pazienti provenienti dal Reparto di Malattie Infettive; i pazienti presi in carico ad oggi sono 407 (tabella 15). L aderenza al protocollo in questi anni si è assestata sempre oltre al 90%. N soggetti HIV postivi presi in carico del Servizio Igiene Pubblica, periodo ( ) pazienti in carico 2 nuovi pazienti 87 pazienti in carico 85 nuovi pazienti 173 pazienti 275 pazienti in carico Presi in carico 86 nuovi 102 nuovi pazienti pazienti Tabella pazienti presi in carico 86 nuovi pazienti 407 pazienti presi in carico 46 nuovi pazienti Azioni legate al Piano Nazionale per l'eliminazione del Morbillo e della Rosolia Congenita (PNEMoRc) Dal 2011 la Regione ha recepito Il Piano nazionale per l'eliminazione del morbillo e della rosolia congenita (PNEMoRc) che ha sostituito quello approvato nel 2003 e che ribadisce la necessità di ridurre la quota di donne suscettibili alla rosolia al di sotto del 5% inoltre dal 2007 tra il SIP e la totalità dei punti nascita dei nostri ospedali, vi è collaborazione in quanto l occasione del parto rappresenta un momento ideale di sintesi fra il riscontro eventuale di suscettibilità (negatività alla ricerca delle IgG con il rubeotest), raggiungibilità della persona suscettibile e sicurezza della somministrazione del vaccino, in assenza di rischio per una nuova gravidanza. Dal 2007 vi è stretta collaborazione tra SIP e la totalità dei punti nascita dei nostri ospedali: il SIP fornisce i vaccini contro la rosolia ai reparti di Ostetricia e Ginecologia aziendali e dell AOU di Modena. Nel 2018 sono state consegnate 136 dosi di vaccino MPR (somministrate tutte e 136 e precisamente 48 dosi a Sassuolo, 40 dosi presso l'aou di Modena, 37 dosi a Carpi e 11 dosi a Mirandola) mentre la concreta somministrazione dello stesso avviene all interno del reparto stesso, prima che la puerpera venga dimessa.

18 Pag. 18 di 40 Inoltre il SIP offre attivamente, tramite invito scritto, la vaccinazione contro morbillo-parotite-rosolia alle donne in età fertile suscettibili per rosolia (vedere paragrafo dedicato). Infine nel 2018 il SIP ha mantenuto attivo l accordo con il Servizio di Sorveglianza Sanitaria dell AOU di Modena che prevede il rifornimento del vaccino contro morbillo-parotite-rosolia al fine di facilitare la somministrazione agli operatori suscettibili per Morbillo: nel 2018 sono state consegnate all AOU di Modena n. 212 dosi di vaccino MPR (in aggiunta a n. 227 dosi di vaccino dtpa, n. 49 dosi di vaccino antivaricella). Campagna stagionale di vaccinazione antinfluenzale Riguardo alla vaccinazione antinfluenzale stagionale, in questi anni si continua ad osservare una copertura vaccinale degli anziani ultra sessantaquattrenni, inferiore al target del 75% auspicato dal Ministero della Salute. Nella stagione 2010/2011 si osservata una netta diminuzione della copertura vaccinale negli ultra sessantaquattrenni rispetto al passato, questo dato si è riprodotto per le categorie di rischio rappresentate da condizione patologica cronica; tale realtà è in sintonia con il generale andamento della campagna, a livello regionale e nazionale. Il forte calo delle vaccinazioni antinfluenzali è probabilmente da ricondurre a diversi fattori quali: - il clima di allarme generale, seguito poi da sfiducia diffusa nella adeguatezza delle proposte vaccinali contro l influenza durante la pandempia del virus A/H1N1v, - dal blocco del vaccino adiuvato con MF59 avvenuto nell autunno 2014 da parte di AIFA a seguito di segnalazioni di sospetti decessi correlati temporalmente alla vaccinazione antinfluenzale ma smentite successivamente dagli organi tecnici ministeriali preposti. La tabella 16 riporta le vaccinazioni eseguite sul territorio modenese, nelle ultime 5 campagne, suddivise per le principali macro-categorie individuate dalla Regione Emilia-Romagna e i tassi di copertura dei soggetti ultrasessantaquattrenni; i dati relativi alla campagna vaccinale antinfluenzale 2018/2019 sono provvisori e non ancora consolidati da parte della Regione Emilia-Romagna in base alle registrazioni che i medici e i Servizi vaccinatori effettuano attraverso il portale SOLE. I tassi di copertura vaccinale nei soggetti ultra sessantaquattrenni sono calcolati con i dati di popolazione al 01/01 di ogni anno d'inizio della campagna (fonte: Assessorato politiche per la salute Regione Emilia-Romagna). Per aumentare l aderenza alla vaccinazione negli operatori dell AUSL di Modena, nel 2018, i medici del SIP hanno collaborato con il Servizio Sorveglianza Aziendale partecipando come docenti ai 6 corsi di formazione Malattie prevenibili da vaccino: l'influenza rivolti agli operatori dell azienda.

19 Pag. 19 di 40 Vaccinazioni antinfluenzali, e tassi vaccinali in soggetti con età pari o superiore a 65 anni, periodo campagne / Categorie 2014/ / / /2018* 2018/2019 Soggetti con età > 65 anni con e senza patologie Soggetti con età < 65 anni con patologie Soggetti addetti a servizi pubblici di interesse collettivo Operatori sanitari Altre categorie Totale vaccinati in provincia di Modena COPERTURE VACCINALI PER I SOGGETTI CON ETA' 52.2% 53,4% 54,6% 55,3* 57,2% > 65 ANNI COPERTURA REGIONALE VACCINALE PER I SOGGETTI CON ETA' 50,0% 51,5% 52,7 53,1* n.d. > 65 ANNI - RIFERIMENTO Tabella 16 (*) dati consolidati dalla Regione E-R (per il 2017/2018 Allegati Circolare regionale n. 9/2018). ( ) dati provvisori e non consolidati dalla Regione E-R al 31/03/2019, ricavati dal portale AVR. Offerta attiva alla vaccinazione contro pneumococco per i sessantacinquenni Il PNPV prevede, a partire dal 2017, l offerta del vaccino contro lo pneumococco per la coorte dei sessantacinquenni. L obiettivo minimo di copertura vaccinale per l anno 2018 è il 55%; per la provincia di Modena sono state identificate e invitate persone nate nell anno 1953, pari al 100% degli aventi diritto (prima dell invito il Servizio Igiene Pubblica, ha verificato l eventuale precedente vaccinazione nella propria anagrafe vaccinale). A seguito dell intesa tra Regione Emilia-Romagna e le organizzazioni sindacali dei medici di medicina generale per il biennio la vaccinazione viene erogata presso gli studi dei medici di medicina generale ai quali il Servizio igiene Pubblica, in collaborazione con il DACP, ha provveduto a fornire elenco aggiornato degli aventi diritto. I dati consolidati vengono pubblicati a cura della Regione Emilia-Romagna solitamente a partire da aprile dell anno successivo (nel 2019 dati del 2018). Offerta attiva alla vaccinazione contro herpes zoster per i sessantacinquenni Il PNPV prevede, a partire dal 2017, l offerta del vaccino contro l herpes zoster per la coorte dei sessantacinquenni. L obiettivo minimo di copertura vaccinale per l anno 2018 è il 20%; per la provincia di Modena sono state identificate e invitate persone nate nell anno 1953, pari al 100% degli aventi diritto (prima dell invito il Servizio Igiene Pubblica, ha verificato l eventuale precedente vaccinazione nella propria anagrafe vaccinale).

20 Pag. 20 di 40 Per il 2018 si è raggiunta e superata la coperta del 20% prevista dal PNPV e dalla DGR n.693/2018 infatti in provincia di Modena la copertura vaccinale contro herpes zoster nella coorte dei nati nel 1953 è pari 28,2% (dato non consolidato dalla Regione Emilia-Romagna). I dati consolidati vengono pubblicati a cura della Regione Emilia-Romagna solitamente a partire da aprile dell anno successivo (nel 2019 dati del 2018). Attività rivolta a viaggiatori che si recano all'estero Ai viaggiatori che si recano in paesi esteri, per motivi lavorativi, umanitari o per vacanza, vengono offerte informazioni aggiornate relativamente alla tipologia dei rischi per la salute che quelle specifiche destinazioni presentano, nonché alle misure più adeguate per la prevenzione dei danni correlati. Per il 2018 si osserva un aumento pari al 2,9% del numero di consulenze erogate (tabella 17); durante tali consulenze sono state somministrate n. 745 dosi di vaccino contro la febbre gialla. Il n. di vaccinazioni contro la febbre gialla sta subendo negli ultimi anni un ridimensionamento in parte dovuto alla risoluzione dell Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) WHA adottata durante la 67 Assemblea Mondiale della Sanità, che modifica il periodo di validità della vaccinazione contro la febbre gialla, da 10 anni a tutta la vita, a partire da luglio 2016, senza necessità di richiami (salvo situazioni particolari individuate dal medico). Al fine di aumentare la sensibilizzazione e le conoscenze sulle opportunità di prevenzione delle malattie tramite le vaccinazioni nei viaggiatori continua: l offerta di collaborazione con istituti scolastici superiori, che ritengano di inserire la presentazione della nostra esperienza nei loro corsi l esperienza, avviata nel 2009, di rapporto con tutte le agenzie di viaggio della provincia di Modena, alle quali sono inviati bollettini informativi, inerenti le principali situazioni emergenziali internazionali tramite un servizio di newsletter. Consulenze ai viaggiatori internazionali, periodo Carpi Mirandola Modena Castelfranco Sassuolo Pavullo Vignola TOTALE Tabella 17

21 Pag. 21 di 40 ATTIVITÀ AREA DISCIPLINARE IGIENE DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE COSTRUITO Verifica della compatibilità sanitaria della pianificazione territoriale Il Dipartimento di Sanità pubblica tramite il Servizio Igiene Pubblica (SIP)) esprime valutazioni igienico sanitarie sugli strumenti urbanistici, sia della Provincia che dei Comuni singoli o associati. Tali valutazioni sono espresse tramite pareri scritti oppure in ambito di conferenze di servizi. A seguito della recente LR n. 24 del , con decorrenza dal 1 gennaio 2018 sono stati rideterminati i ruoli dei Dipartimenti di Sanità Pubblica (DSP) all interno dei procedimenti urbanistici disciplinati dalla nuova normativa. Si ritiene che la Regione Emilia Romagna (RER) le nuove modalità di partecipazione dei DSP ai processi di valutazione degli strumenti di pianificazione territoriale che comunque rientrano tra le prestazioni previste dai Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) Nel corso dell anno 2018 sono stati espressi 63 pareri, ripartiti in ambito provinciale come indicato in tabella 18. Pianificazione territoriale - Pareri espressi, anni Ambiti distrettuali Carpi Mirandola Modena Castelfranco Sassuolo Pavullo Vignola TOTALE Tabella 18 In tabella 19 è riportato il numero complessivo di conferenze di servizi alle quali ha partecipato il SIP nel triennio nel settore della pianificazione territoriale. Pianificazione territoriale - Conferenze dei Servizi, periodo Strumenti urbanistici procedimenti sedute procedimenti sedute procedimenti sedute Tabella 19 Valutazione e controllo dei fattori di nocività derivanti dagli inquinanti ambientali Il SIP esprime valutazioni sanitarie sui rischi da inquinanti ambientali, sia in forma di risposta a segnalazioni di cittadini che in forma di pareri complessi su insediamenti a grande impatto nell ambito delle conferenze dei servizi dei Comuni e di ARPAE. Si segnala al riguardo che dal 2016 le competenze autorizzative in materia ambientale sono passate dalla Provincia all ARPAE. In particolare nel 2018 si è contribuito in ARPAE a 14 procedimenti in materia di bonifiche di siti contaminati con l espressione di 14 pareri ed inoltre ai lavori per le Valutazioni di Impatto

22 Pag. 22 di 40 Ambientali (VIA) e Screening partecipando alle conferenze dei servizi di 11 procedimenti e l espressione di 13 pareri. Sono stati emessi 48 pareri sanitari per il rilascio di Autorizzazioni Uniche Ambientali (AUA) e si è partecipato alle Conferenze dei servizi di 8 procedimenti relativi a insediamenti produttivi di maggior impatto. Sono state rilasciate le valutazioni sanitarie relative all installazione di stazioni radio-base, elettrodotti ed impianti radiotelevisivi (tabella 20) e si è partecipato ad iniziative di informazione sul tema dei campi elettromagnetici, in collaborazione con Provincia e Comuni, rivolte a cittadini singoli ed organizzati in comitati. Campi elettromagnetici - Pareri espressi, periodo Pareri Elettrodotti Stazioni radiobase (compresi i piani annuali) Trasmettitori radiotelevisivi Totale Tabella 20 Sono stati condotti 58 sopralluoghi ed espressi 88 pareri su segnalazioni di ambienti e strutture con presenza di materiali contenenti amianto e si è partecipato ai lavori ed ai progetti del Gruppo Dipartimentale relativo. Nell ambito della Commissione Gas Tossici, la cui attività è coordinata dal Servizio Igiene Pubblica, sono stati rilasciati 2 pareri per l autorizzazione all utilizzo, detenzione e deposito. Una parte rilevante di attività svolta in campo ambientale e della pianificazione territoriale avviene nelle Conferenze dei Servizi. Il numero complessivo di procedimenti e di sedute alle quali ha partecipato il SIP nel triennio è riportato in tabella 21. Ambiente e Pianificazione territoriale-conferenze dei Servizi, periodo procedimenti sedute procedimenti sedute procedimenti sedute Carpi Mirandola Modena Castelfranco E Sassuolo Pavullo Vignola TOTALE Tabella 21

23 Pag. 23 di 40 Vigilanza e controllo negli ambienti di vita Il SIP valuta la presenza di fattori di rischio per la salute della popolazione negli ambienti di vita, attraverso sopralluoghi, prelievo di campioni analitici, espressione di pareri e richiesta di provvedimenti. L attività di vigilanza e controllo, ha riguardato principalmente i seguenti settori: piscine, strutture per il servizio alla persona, strutture scolastiche e ricettive. In tabella 22 sono riportati i pareri espressi e le ispezioni svolte in suddette strutture nel periodo Struttura Principali attività controllate, periodo N. N. N. N. N. sopralluoghi pareri sopralluoghi pareri sopralluoghi Piscine Strutture per il servizio alla persona Strutture scolastiche Strutture ricettive N. pareri TOTALE Tabella 22 In tabella 23 viene indicato il numero di campioni di acqua prelevati in piscina dal SIP nel periodo poi inviati al laboratorio di ARPAE a Bologna per le analisi. Controllo acque di piscina, periodo N. campioni N. campioni N. campioni Piscine Tabella 23 Impianti natatori Il Servizio Igiene Pubblica provvede, in base alle normative vigenti, alla vigilanza igienico sanitaria degli impianti natatori presenti sul territorio. I controlli sono orientati prioritariamente alla verifica delle condizioni igieniche delle strutture e degli impianti con particolare riferimento alla pulizia degli ambienti, al rispetto dei requisiti chimici e microbiologici dell acqua in vasca e alla corretta gestione e manutenzione della piscina. A tal fine il personale di vigilanza del Servizio Igiene Pubblica procede periodicamente ad effettuare controlli in tutti gli impianti natatori, alla misura sul posto di alcuni parametri chimici e fisici dell acqua con appositi apparecchi fotometrici, a prelevare campioni di acqua in vasca che poi vengono sottoposti ad ulteriori analisi chimiche e microbiologiche presso i laboratori di ARPAE (Agenzia Regionale Prevenzione Ambiente ed Energia dell Emilia-Romagna). Inoltre vengono eseguiti nei principali impianti natatori coperti anche controlli ambientali costituiti da tamponi sui pavimenti dei locali più a rischio e controlli all acqua delle docce, entrambi tesi al monitoraggio delle condizioni igieniche.

24 Pag. 24 di 40 Qualora nel corso degli accertamenti siano riscontrate delle irregolarità, vengono prescritti rapidamente interventi di bonifica al Responsabile della piscina. Nei casi più gravi di infrazione possono essere richiesti anche provvedimenti del Sindaco, compresa la chiusura dell impianto natatorio. L attività di vigilanza sulle piscine viene attuata secondo un programma specifico concordato con ARPAE. Nel 2018 si sono controllati tutti i 90 impianti natatori attivi nel modenese, compresi quelli estivi (tabella 24). In particolare sono stati effettuati complessivamente: 93 ispezioni, 366 prelievi di campioni analitici di acqua, 29 tamponi ambientali e 13 controlli alle docce. A seguito dei controlli sono stati emessi 162 atti prescrittivi a carico dei responsabili degli impianti per il rientro delle non conformità rilevate. L irregolarità più frequentemente riscontrata è stata la presenza di valori non a norma (eccessivi o carenti) del cloro (libero o combinato) dell acqua in vasca. Seguono, per frequenza, la presenza di difformità dei parametri microbiologici o di altri parametri chimici dell acqua ed il riscontro in qualche caso di insufficiente manutenzione degli impianti. A seguito di specifico piano dipartimentale nel 2018 i servizi SIP, UOIA e SPSAL, hanno eseguito 7 controlli integrati in piscine: oltre alla verifica delle condizioni igieniche degli impianti è stata controllata la conformità, alla normativa vigente, degli impianti elettrici, della messa a terra e degli impianti termoidraulici oltre agli aspetti previsti dal D.Lgs 81/2008. Impianti natatori - Controlli anno 2018 n. impianti controllati n. ispezioni n. campioni Carpi Mirandola Modena Castelfranco E Sassuolo Pavullo Vignola TOTALE Tabella 24 Attività di estetica, acconciatori, barbieri, tatuatori e affini La vigilanza ha riguardato essenzialmente tutte le nuove attività che ci vengono segnalate con SCIA dagli SUAP dei Comuni di tutta la provincia, è proseguita inoltre la vigilanza programmata sulle strutture esistenti più a rischio come i tatuatori e gli estetisti. Nel 2018 sono stati effettuati in totale 78 ispezioni su 73 strutture in attività (tabella 25). A seguito dei controlli programmati sono stati emessi 49 atti prescrittivi a carico dei responsabili delle attività per il rientro delle non conformità rilevate.

25 Pag. 25 di 40 Attività per la cura estetica della persona - Controlli anno 2018 n. attività controllate n. ispezioni Carpi Mirandola Modena Castelfranco E. 3 3 Sassuolo Pavullo 2 2 Vignola 4 4 TOTALE Tabella 25 Continuano ad essere rilevate, nel corso dei sopralluoghi, carenze, in parte di natura igienico sanitaria ed in parte di tipo meramente documentale. Rimane ancora qualche criticità nella percezione del rischio di trasmissione di patologie infettive da parte degli addetti; infatti nelle attività esistenti persiste una certa resistenza all adozione di strumenti monouso o di strumenti idonei per la sterilizzazione come l autoclave, in sostituzione di sistemi obsoleti. Si mantengono al riguardo adeguati collegamenti con le Associazioni di categoria per la promozione del continuo miglioramento delle condizioni igieniche delle attività del settore. Strutture ricettive Nel 2018 sono state svolte 32 ispezioni su 31 strutture ricettive esistenti o di nuova apertura: alberghi, affittacamere, agriturismo. A seguito dei controlli programmati sono stati emessi 22 atti prescrittivi a carico dei responsabili delle strutture per il rientro delle non conformità rilevate. I controlli nelle strutture ricettive sono eseguiti con apposite check-list di cui una dedicata esclusivamente per la valutazione del rischio legionella ai sensi della DGR 828/2017. Strutture scolastiche Sono state controllate 18 strutture scolastiche, 4 di queste in modo congiunto con lo SPSAL.; a seguito degli interventi sono stati emessi 5 provvedimenti che hanno riguardato il più delle volte la inadeguata manutenzione della struttura o dell area esterna, oppure la non conformità degli impianti. Strutture sanitarie Il SIP in collaborazione con il Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro (SPSAL) effettua attività di vigilanza integrata sulle strutture sanitarie finalizzate ad assicurare il rispetto degli obblighi specifici ed il mantenimento dei requisiti previsti in fase di autorizzazione in ottica integrata rispetto alla tutela della salute e sicurezza dei pazienti e dei lavoratori. Nel corso del 2018 sono state controllate in forma integrata con ispezione n. 20 strutture sanitarie. Strutture socio assistenziali La vigilanza nelle strutture socio assistenziali viene eseguita nell ambito delle specifiche commissioni locali comunali o unione dei comuni ed è finalizzata alla verifica sanitaria della conformità degli aspetti strutturali e funzionali alla normativa vigente. Nel corso del 2018 sono state controllate n. 77 strutture socio assistenziali con n. 86 sopralluoghi congiunti. Inconvenienti igienici Sono stati espressi 145 pareri ed effettuati 146 sopralluoghi su segnalazione di inconvenienti igienici presso abitazioni private, strutture e luoghi aperti al pubblico (tabella 26): il riscontro degli

26 Pag. 26 di 40 inconvenienti lamentati e la valutazione del rischio per la salute ha determinato nella maggior parte dei casi la richiesta di provvedimenti. Pareri su inconvenienti igienici, periodo Carpi Mirandola Modena Castelfranco E Sassuolo Pavullo Vignola TOTALE Tabella 26 Altre attività È proseguita nel 2018 l attività di controllo sull unico stabilimento termale presente nel territorio provinciale mediante il prelievo ai pozzi attivi di 34 campioni di acqua poi analizzati da ARPAE. A seguito di notifiche di casi sospetti o accertati di legionellosi, sono stati prelevati 480 campioni analitici di acqua prevalentemente presso abitazioni private e si è collaborato all informazione sulla manutenzione degli impianti come previsto dalla DGR 828/2017. Si è mantenuto il contributo al gruppo dipartimentale alla fase dei controlli programmati REACH con l esecuzione di 5 ispezioni. Su richiesta dei comuni sono stati eseguiti n. 46 sopralluoghi per la valutazione delle condizioni igieniche degli alloggi in materia di Edilizia Residenziale Pubblica (ERP). Sono state controllate: complessivamente n. 12 palestre di cui n. 5 palestre in elenco regionale in forma integrata dai servizi SIP, Medicina dello Sport (MS) e Unità Operativa Impiantistico infortunistica (UOIA) e n. 7 palestre non presenti in elenco regionale in forma integrata SIP e UOIA; n. 3 attività operanti nel settore della cosmesi. Si è partecipato: alle Commissioni di Vigilanza Pubblico Spettacolo, sia Prefettizie che Comunali, fornendo le valutazioni sanitarie di competenza attraverso 83 pareri e 45 sopralluoghi, alla Commissione di Vigilanza Farmacie nell ambito della quale sono state controllate 36 farmacie, alle Commissioni Comunali Nidi con l espressione di n. 13 pareri e l esecuzione congiunta di n. 10 sopralluoghi In tema di polizia mortuaria, è continuata l attività di supporto ai Comuni ed alle imprese per l applicazione della L.R. 19/2004 che vede coinvolto il SIP in particolare nella pianificazione territoriale, nell igiene dei cimiteri e nei controlli su rimesse e auto funebri. Complessivamente il numero dei sopralluoghi svolti e dei pareri espressi dal SIP nel periodo è evidenziato in tabella 27.

27 Pag. 27 di 40 Numero complessivo di sopralluoghi e pareri SIP, periodo N. sopralluoghi N. pareri N. sopralluoghi N. pareri N. sopralluoghi N. pareri Carpi Mirandola Modena Castelfranco E Sassuolo Pavullo Vignola TOTALE Tabella 27 Piano Regionale della Prevenzione: incidenti domestici Per quanto riguarda gli incidenti domestici nel Piano Regionale della Prevenzione (PRP) è stato inserito nel setting Comunità Programmi età specifici il progetto 3.3 Sicurezze. Questo progetto è rivolto ai bambini 0-6 anni e ha l obiettivo di intervenire sui comportamenti scorretti ed alla scarsa percezione dei pericoli che mettono a rischio la salute dei piccoli con particolare riferimento alla incidentalità domestica. Il SIP in collaborazione con la Regione Emilia Romagna già da diversi anni s interessa della problematica ed ha condotto varie iniziative mirate alla prevenzione degli incidenti domestici nel bambino e nell anziano. In applicazione di quanto previsto dal corrente PRP, nel 2018 sono state condotte nel modenese le seguenti iniziative di prevenzione per i bambini: - Attivazione, in collaborazione con il Comune di Modena, presso una scuola d infanzia del progetto Bolla i pericoli il quale attraverso la formazione del personale educativo, l intervento di una animatrice esperta ed altre iniziative con i bambini ed i loro genitori ha l obiettivo di migliorare la percezione del rischio infortunistico; - La sensibilizzazione dei genitori, in collaborazione con il personale sanitario operante nei punti nascita di Modena, Sassuolo, Carpi e Mirandola, attraverso la consegna, alle dimissioni del neonato dell opuscolo Attenti a quei due!, appositamente prodotto dal gruppo regionale, evidenziando nell occasione l importanza per il bambino di crescere in un abitazione sicura.

28 Pag. 28 di 40 Monitoraggio dell inceneritore Sull inceneritore sono continuate le attività connesse alla sorveglianza e controllo, attraverso la valutazione sistematica dei resoconti analitici dei monitoraggi, effettuati dall'ente gestore e da ARPAE, previsti dal rapporto ambientale e dall Autorizzazione Integrata Ambientale. I dati sono relativi all attività di monitoraggio effettuata dall Ente Gestore nel corso del 2018, integrata poi con dati di monitoraggio di ARPAE relativi ai microinquinanti e comunicati al DSP. La seguente elaborazione tiene conto dei dati pubblicati sul sito di ARPAE (dati Gennaio-Dicembre 2018). Sintesi dei dati di funzionamento e delle performance dell impianto Nel corso del 2018 l impianto di incenerimento di Modena è stato caratterizzato dal funzionamento della sola linea n.4, in attività a pieno regime a partire dal 6 aprile L impianto è stato oggetto di modifica sostanziale alla quale ha fatto seguito il rilascio di una nuova Autorizzazione Integrata Ambientale (Determinazione n.408 del 07/10/2011) che prevede in particolare, a partire dal 01/01/2012, limiti emissivi più restrittivi di quelli vigenti fino al 31/12 /2011. Con Determina n. 131 del 14/08/2013, successivamente sostituita dalla Determina n. 206 del 19/11/2013, la Provincia di Modena ha autorizzato il gestore dell impianto all operazione R1 di trattamento dei rifiuti, cioè utilizzazione principalmente come combustibile o altro mezzo per produrre energia e, il gestore può trattare rifiuti urbani provenienti da fuori provincia. Rifiuti conferiti L'impianto e soggetto a limiti riferiti ai quantitativi e alle tipologie di rifiuti che possono essere trattati: il quantitativo massimo complessivo e di t/anno, i rifiuti speciali accettati all'impianto non possono superare il quantitativo di t/anno dei quali al massimo t/anno possono essere di rifiuti speciali diversi dai codici identificativi CER xx. Nel 2018 (Gennaio-Dicembre 2018) l impianto ha incenerito rifiuti per una quantità pari a t, corrispondente a circa il 90% della capacità massima di incenerimento autorizzata ( t). Il quantitativo di rifiuti urbani trattati complessivamente è stato di t ed include anche t di rifiuti urbani provenienti da altre Province (tabella 28). Quantità di rifiuti trattati Tabella 28

29 Pag. 29 di 40 Emissioni in atmosfera I fumi prodotti dalla combustione dei rifiuti nella linea 4, prima della loro immissione in atmosfera ad una altezza di circa 80m, vengono sottoposti a depurazione attraverso i seguenti dispositivi di abbattimento posti in sequenza: sistema di riduzione non catalitica degli ossidi di azoto (SNCR) tramite l'immissione in camera di post combustione di una soluzione di urea nebulizzata; precipitatore elettrostatico per la prima depolverazione dei fumi; reattore a secco con sistema di iniezione di bicarbonato di sodio e carboni attivi per l'abbattimento di gas acidi, mercurio, microinquinanti e composti organici; filtro a maniche per la successiva depolverazione fumi; sezione finale per la riduzione ulteriore di NOx con sistema catalitico (SCR). L'impianto è autorizzato all'emissione in atmosfera con i limiti riportati in tabella 29, che risultano essere, in molti casi, più restrittivi di quelli previsti dal D.lgs. 152/2006 e ss.mm.ii. per gli impianti di incenerimento di rifiuti. Limiti alle emissioni Tabella 29 Esame dei dati relativi ai controlli discontinui Sulla linea di incenerimento n.4 sono state eseguite 2 sessioni complete di misure, campionamenti e analisi di Portata volumetrica, Pressione, Temperatura, Metalli, Mercurio ed 1 sessione completa di misura, campionamento e analisi di Microinquinanti Organici (IPA, PCB e Diossine). I risultati degli autocontrolli non evidenziano superamenti dei valori limite.

30 Pag. 30 di 40 Esame dei dati relativi alle misure in continuo valori medi semiorari e giornalieri I valori medi semiorari di Ossidi di Azoto, Ossidi di Zolfo, Polveri, Acido Cloridrico, Acido Fluoridrico, Ammoniaca, Monossido di Carbonio, Composti Organici Volatili non hanno evidenziato superamenti dei valori limite ammessi (tabella 30). Nelle giornate del 17 e 19 dicembre si sono registrati 4 superamenti delle soglie semiorarie fissate per il Mercurio. Al fine di attuare tempestivamente ogni azione necessaria al ripristino delle condizioni ottimali e stata perciò immediatamente interrotta l alimentazione del forno. La marcia regolare dell impianto e ripresa solo dopo la risoluzione dell evento. I valori medi giornalieri non evidenziano superamenti dei valori limite ammessi. Superamenti dei valori limite Tabella 30 Di seguito si riporta la tabella 31 riepilogativa delle concentrazioni medie, minime e massime giornaliere degli inquinanti emessi relativamente al mese di dicembre 2018.

31 Pag. 31 di 40 Concentrazione degli inquinanti emessi Tabella 31 Attività di controllo ARPAE L attività di controllo di ARPAE, svolta sull impianto, include sia verifiche ai sistemi di monitoraggio in continuo installati sulle linee di incenerimento sia controlli autonomi alle emissioni per gli inquinanti sottoposti a misurazioni discontinue, quali polveri (Totali, PM 10 e PM 2,5); metalli pesanti, microinquinanti organici (Diossine e Furani), IPA. Come per gli anni precedenti, i dati relativi ai controlli effettuati da ARPA sull impianto nel corso del 2018 e trasmessi al Dipartimento di Sanità Pubblica, confermano il rispetto dei limiti emissivi con valori molto inferiori a quanto stabilito in AIA. Indagini epidemiologiche locali: progetto di indagine ambientale-sanitaria (A cura del Servizio Epidemiologia e Comunicazione del Rischio DSP, AUSL di Modena) Nell Autorizzazione Integrata Ambientale rilasciata ad HERA S.p.A. per l impianto di termovalorizzazione di via Cavazza a Modena (Determinazione della Provincia n.74 del 02/02/2007 e ss.mm.ii.) è stato prescritto di attivare un piano di monitoraggio e controllo ambientale e sanitario nelle aree circostanti l impianto, costituito da campionamenti ed analisi di aria, suolo e campagne di biomonitoraggio inoltre sono previsti approfondimenti epidemiologici (D allegato all autorizzazione citata) costituiti da: indagini epidemiologiche specificate tenendo conto di specifici progetti della Regione Emilia-Romagna da parte del competente Dipartimento di Sanità Pubblica dell Azienda USL di Modena. Il progetto è integrativo del più ampio progetto regionale di monitoraggio della salute della popolazione esposta alle emissioni degli inceneritori (MONITER) con un focus di tipo ambientalesanitario. Alla luce di queste premesse è stato avviato il progetto di indagine ambientale-sanitaria, coordinato dal Servizio Epidemiologia del Dipartimento di Sanità Pubblica dell AUSL di Modena, che si articola su 3 livelli, di cui due già attuati: a) indagine sulla percezione del rischio [concluso]

32 Pag. 32 di 40 b) studio pilota finalizzato a valutare il possibile utilizzo di biomarcatori di esposizione (biomonitoraggio) [concluso] c) Protocollo di studio epidemiologico sulla salute della popolazione residente in prossimità dell inceneritore di Modena A seguito delle indicazioni fornite dallo studio Pilota di Biomonitoraggio effettuato nel 2011 e alle indicazioni fornite da Moniter si è deciso di implementare una successiva analisi sulla popolazione residente così strutturata: - Obiettivo generale: caratterizzazione e valutazione dell esposizione individuale della popolazione residente in prossimità dell inceneritore di Modena, nonché valutazione dell associazione tra esposizione alle emissioni dell inceneritore ed eventi sanitari avversi. - Obiettivi specifici 1. Caratterizzazione della popolazione residente relativamente alle caratteristiche individuali, allo stile di vita e allo stato di salute. 2. Valutazione a livello residenziale, tramite approccio geografico, dell esposizione a emissioni dell inceneritore e ad altre fonti presenti nell area di studio. 3. Valutazione, mediante l'uso di flussi sanitari correnti, dell' associazione tra l'esposizione agli inquinanti emessi dall'inceneritore e : a) incidenza di patologie neoplastiche; b) incidenza e prevalenza di patologie cardiovascolari; c) incidenza e prevalenza di malattie respiratorie; d) prevalenza di diabete; e) abortività spontanea; f) mortalità per tutte le cause e specifica. 4. Stima della dose interna di inquinanti inceneritori-correlabili nella popolazione residente mediante biomarcatori di esposizione. Area in studio L'area geografica coinvolta nello studio è quella di 4 km di raggio intorno all inceneritore di RSU sito in Via Cavazza a Modena. Tutta l area di studio ricade all interno del comune di Modena (immagine 1). Immagine 1

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