P.O. 03 VALUTAZIONE CLINICA E INQUADRAMENTO DEL BAMBINO CON CRISI CONVULSIVA FEBBRILE
|
|
- Cristiano Mariani
- 4 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 A z. O s p. - U n i v. P i s a n a Pag. 1 di 6 VALUTAZIONE CLINICA E INQUADRAMENTO FASI REDATTO APPROVATO EMESSO NOME Dott.ssa A. Bonuccelli Prof. G. Saggese Dott. S. Giuliani FUNZIONE Dirigente medico Direttore Direttore Sez. Dip. Qualità e Accreditamento DATA FIRMA
2 Pag. 2 di 6 Il presente protocollo è stato elaborato a cura di: Dott.ssa Alice Bonuccelli, dirigente medico revisionato a cura di: Prof. Giuseppe Saggese, direttore La Sez. Dip. Qualità e Accreditamento, in ottemperanza alla P.A. 01: Gestione documentazione qualità, ha provveduto ad effettuare: la verifica di conformità (requisiti attesi, codifica, congruità con la documentazione aziendale esistente); la convalida e l emissione (responsabilità, approvazione, definizione lista di distribuzione); la distribuzione e la conservazione.
3 Pag. 3 di 6 I N D I C E 1. PREMESSA pag SCOPO E OBIETTIVI pag CAMPO DI APPLICAZIONE pag RESPONSABILITÀ pag ABBREVIAZIONI UTILIZZATE pag MODALITÀ OPERATIVE pag Procedure di valutazione clinica pag Procedure terapeutiche generali pag Criteri per la classificazione del tipo di convulsione febbrile pag Criteri di stima del rischio di recidiva pag MODALITÀ DI AGGIORNAMENTO E SUA PERIODICITÀ pag RIFERIMENTI NORMATIVI E BIBLIOGRAFICI pag. 6 ALLEGATI MODULI DI REGISTRAZIONE: T. T.01/P.O.03 Valutazione clinica e inquadramento del bambino con crisi convulsiva febbrile
4 Pag. 4 di 6 1. PREMESSA Le convulsioni febbrili (CF) costituiscono uno dei più comuni problemi dell età pediatrica, rappresentando circa il 30% di tutte le manifestazioni convulsive del bambino. Si stima che l incidenza in Europa sia del 2-5% in bambini tra 6 mesi e 5 anni; in particolare il 90% dei casi di CF si verificano entro il 3 anno di vita, il 50% nel secondo anno di vita con un picco tra il 18 e il 24 mese. Le CF sono eventi critici di natura epilettica che si verificano nel corso di episodi febbrili (in genere TC >38 C) in bambini che non presentano segni di infezione acuta del sistema nervoso centrale (SNC) e senza precedenti convulsioni afebbrili. Le CF sono convenzionalmente distinte in semplici e complesse. Le CF semplici (CFS) sono crisi generalizzate, di durata < 15 e che si verificano 1 sola volta nell arco di 24 ore. Le CF complesse (CFC) sono crisi parziali o con segni di focalità nella fase post-critica (ad esempio paralisi post-ictale o paralisi di Todd), crisi di durata > 15, oppure crisi che si ripetono nell arco di 24 ore. Occorre tener presente alcune considerazioni: La febbre può non essere stata accertata prima della crisi, ma deve essere presente nell immediato periodo postcritico. In corso di febbre si possono verificare altri eventi non convulsivi quali: sincopi febbrili, brividi, mioclono febbrile, crisi distoniche, crisi di pianto con ipertono che devono essere considerati nella diagnosi differenziale con le CF. Deve essere definita la causa della febbre, escludendo che si tratti di un infezione a carico del SNC (meningite). La rachicentesi deve pertanto essere eseguita in alcune situazioni: compromissione dello stato di coscienza (irritabilità, letargia, ecc), crisi focali prolungate e/o ripetute, segni clinici di irritazione meningea, bambino < mesi in caso di dubbio diagnostico L esecuzione di un EEG è utile nel caso che al termine della crisi persista un alterazione dello stato di coscienza o un deficit neurologico focale, oppure se c è il dubbio che si tratti di una crisi convulsiva in corso di febbre (es. bambino con deficit neurologici precedenti, età > 5 anni). Non vi è invece evidenza dell utilità di eseguire un EEG a distanza nel predire il rischio di recidive o di epilessia Le CF costituiscono un evento benigno, con prognosi eccellente in oltre il 95% dei casi e non sono causa di danno cerebrale o deficit intellettivo il rischio complessivo di recidiva è del 30-40%. I principali fattori di rischio per recidiva sono: l età precoce (< 15 mesi), la familiarità per epilessia in parenti 1 grado, la familiarità per CF in parenti 1 grado, primo episodio costituito da CFC, la frequenza all asilo nido o scuola materna. In particolare si stima che in presenza di 3-5 fattori di rischio, il rischio di recidiva risulta del % 2 fattori di rischio: il rischio di recidiva risulta del 50 % 1 fattore di rischio: il rischio di recidiva risulta del 25% 0 fattori di rischio:il rischio di recidiva risulta del 12% Il rischio di epilessia a distanza varia a seconda del tipo di CF, risultando del 2% nel caso di CFS, dal 4 fino al 12% nel caso di CFC. I principali fattori di rischio per epilessia sono: la presenza di una pregressa patologia del SNC, familiarità per epilessia, CFC. L atteggiamento terapeutico si limita all interruzione di un eventuale episodio critico della durata di oltre 2-3 e non c è alcuna necessità di intraprendere un trattamento profilattico, dato che appare ormai dimostrato che né l evoluzione neuropsicologica né l incidenza di epilessia successiva siano modificati da qualsiasi terapia preventiva delle CF. Devono essere fornite informazioni chiare ai genitori circa la benignità delle CF, il rischio di ricorrenza e le modalità di intervento in caso di recidiva.
5 Pag. 5 di 6 2. SCOPO E OBIETTIVI Lo scopo del presente protocollo consiste essenzialmente nel formulare in modo uniforme e corretto l inquadramento clinico del bambino con CF, sulla base di un attenta anamnesi e su un dettagliato esame obiettivo generale e neurologico. Questo consente di impostare un percorso diagnostico-terapeutico adeguato al singolo caso, oltre che fornire gli elementi per poter comunicare ai genitori in modo più preciso il possibile rischio di recidiva. 3. CAMPO DI APPLICAZIONE Il presente protocollo è applicato nei casi di crisi convulsiva in corso di febbre. 4. RESPONSABILITÀ Medico (valutazione clinica e prescrizione di eventuale terapia). Infermiere (gestione del paziente e somministrazione di eventuale terapia). 5. DEFINIZIONI E ABBREVIAZIONI UTILIZZATE CF CFS CFC Convulsione febbrile Convulsione febbrile semplice Convulsione febbrile complessa 6. MODALITÀ OPERATIVE 6.1 Procedure di valutazione clinica Compilazione della scheda (vedi allegato): acquisizione delle generalità del paziente per una sua corretta identificazione, acquisizione dei dati anamnestici e clinici per classificare il tipo di convulsione febbrile e stima dell eventuale rischio di recidiva. 6.2 Procedure terapeutiche generali Nel caso di un eventuale episodio convulsivo in atto della durata di oltre 2 minuti, oppure nel caso di crisi più brevi ma ripetute, somministrare diazepam per via endorettale alla dose di 0.5 mg/kg, ponendo il paziente di fianco e tenendo chiusi i glutei per alcuni minuti dopo la somministrazione. Nel caso in cui la crisi convulsiva non si risolva entro 5, oppure nel caso in cui il farmaco non sia stato correttamente somministrato, il farmaco può essere ripetuto alla stessa posologia. Nel caso in cui la crisi convulsiva assuma le caratteristiche dello stato di male (durata > 15 oppure crisi convulsive ripetute senza completo recupero tra gli episodi) devono essere messe in atto le adeguate misure diagnostiche e terapeutiche. Esse prevedono di: iniziare il monitoraggio dei parametri vitali, l eventuale somministrazione 0 2, di reperire un accesso venoso, di instaurare la terapia dello stato di male (lorazepam ev 0.1 mg/kg oppure midazolam ev 0.2 mg/kg) e di contattare il medico rianimatore per l eventuale supporto alle funzioni vitali 6.3 Criteri per la classificazione del tipo di convulsione febbrile C.F. SEMPLICE (CFS) generalizzata breve (<15 ) 1 episodio nelle 24 ore C.F. COMPLESSA (CFC) crisi parziali segni di focalità nel postcritico (paralisi di Todd) durata > 15 più crisi nelle 24 ore
6 Pag. 6 di Criteri di stima del rischio di recidiva Età precoce (< 15 mesi) Familiarità per epilessia in parenti 1 grado Familiarità per CF in parenti 1 grado Primo episodio costituito da CFC Frequenza all asilo nido o scuola materna Rischio complessivo di recidiva di CF: 30-40% In presenza di 3-5 fattori di rischio: rischio del % 2 fattori di rischio: rischio del 50 % 1 fattore di rischio: rischio del 25% 0 fattori di rischio: rischio del 12% 7. MODALITÀ DI AGGIORNAMENTO E SUA PERIODICITÀ L aggiornamento del presente protocollo è consequenziale al mutamento delle norme nazionali, regionali o eticoprofessionali o in occasione di mutamenti di indirizzo proposti da norme, regolamenti ed indicazioni tecniche degli organismi scientifici nazionali ed internazionali o in occasione di mutamenti delle strategie, delle politiche complessive e delle esigenze organizzative aziendali. Il presente documento è sottoposto a revisione ogni 2 anni 8. RIFERIMENTI NORMATIVI E BIBLIOGRAFICI G. Capovilla, M. Mastrangelo, A. Romeo, F. Vigevano. Linee guida per la gestione delle convulsioni febbrili, Gruppo di Studio ad hoc della Commissione Linee Guida della LICE Linee Guida della Società italiana pediatria (SIP), a cura di SINP, SINPIA, LICE. La gestione del bambino con convulsioni febbrili, Prospettive in pediatria, Gennaio-Marzo 2009; N 153, Vol. 39: pag American Academy of Pediatrics. Steering Committee on Quality and Management, Subcommission on Febrile Seizures. Febrile seizures: clinical practice guideline for the long-term management of the child with simple febrile seizure. Pediatrics 2008;121: Autret-Leca E, Ployet JL, Jonville-Bera AP. Treatment of febrile convulsion. Arch Pediatr Jan;9(1):91-5. Borneafdeling L, Amtssygehuset i Glostrup. Febrile convulsions, treatment and prognosis. Knudsen FU. Ugeskr Laeger Feb 19;163(8): Pediatric department, Glostrup University Hospital, Denmark. Febrile seizures: treatment and prognosis. Knudsen FU. Epilepsia Jan;41(1):2-9.
7 DEL BAMBINO CON DEFINIZIONE DELLE CF E FATTORI DI RISCHIO PER RECIDIVA T.01/P.O.03 del 16/01/2014 Pag. 1 di 2 DATI PAZIENTE Cognome Nome Nato/a il Sesso M F indeterminato Dati anamnestici Familiarità per CF: NO SI... Familiarità per Epilessia: NO SI... Precedenti problemi neurologici: NO SI... Primo episodio di CF: NO SI... Età: 6 mesi 6 anni NO SI < 15 mesi NO SI Dati clinici Febbre > 38 C < 38 C Sensorio: INTEGRO STATO SOPOROSO IRRITABILITA' Fontanella anteriore: CHIUSA/NORMALE TESA Segni meningei: ASSENTI PRESENTI... CF generalizzata NO SI... Durata: < 15' > 15' Deficit post-critici: ASSENTI PRESENTI... Episodio singolo nelle 24 ore: NO SI INQUADRAMENTO CLINICO: CFS CFC CRISI CONVULSIVA IN CORSO DI FEBBRE STIMA DEL RISCHIO DI RECIDIVA: < 30% 50% >80% NOTE DATA ORA: MEDICO CHE ACQUISISCE I DATI (FIRMA)
8 DEL BAMBINO CON DEFINIZIONE DELLE CF E FATTORI DI RISCHIO PER RECIDIVA T.01/P.O.03 del 16/01/2014 Pag. 2 di 2 DEFINIZIONE DELLE CF E FATTORI DI RISCHIO PER RECIDIVA C.F. SEMPLICE (CFS) generalizzata breve (<15 ) 1 episodio nelle 24 ore C.F. COMPLESSA (CFC) crisi parziali segni di focalità nel periodo post-critico (paralisi di Todd) durata >15 più di un episodio nelle 24 ore FATTORI DI RISCHIO PER RECIDIVA età precoce (<15 mesi) familiarità per epilessia in parenti di 1 grado familiarità per CF in parenti di 1 grado primo episodio costituito da CFC frequenza all asilo nido o scuola materna Rischio di recidiva di CF in base ai fattori di rischio (vedi sopra): 3-5 fattori di rischio: rischio di recidiva % 2 fattori di rischio: rischio di recidiva del 50 % 1 fattore di rischio: rischio di recidiva del 25% 0 fattori di rischio: rischio di recidiva del 12%
Convulsioni febbrili. Quale terapia preventiva? Quando approfondire?
Convulsioni febbrili. Quale terapia preventiva? Quando approfondire? Dr Fabio M. Corsi UOC Neurologia e Neurofisiopatologia A.O. San Camillo Forlanini DEFINIZIONI Convulsione febbrile semplice (CFS) Una
DettagliLE CONVULSIONI FEBBRILI
LE CONVULSIONI FEBBRILI FEDERICO VIGEVANO Divisione di Neurologia Ospedale Pediatrico Bambino Gesù - Le convulsioni febbrili rappresentano l evento convulsivo più frequente. Si calcola che circa il 4-5%
DettagliLABORATORIO DI EMERGENZA IN AREA PEDIATRICA Quinta Parte MAGGIO 2014 SONIA BASIGLI-CHIARA NARDINI-RITA BLACO
LABORATORIO DI EMERGENZA IN AREA PEDIATRICA Quinta Parte MAGGIO 2014 SONIA BASIGLI-CHIARA NARDINI-RITA BLACO LA GESTIONE DEL BAMBINO CON CONVULSIONE DEFINIZIONE Il temine convulsione deriva dal latino
DettagliATTUALI STRATEGIE NELLA GESTIONE E NEL FOLLOW UP DELLE CONVULSIONI FEBBRILI. Lorenzo Pavone Dipartimento di Pediatria Policlinico di Catania
ATTUALI STRATEGIE NELLA GESTIONE E NEL FOLLOW UP DELLE CONVULSIONI FEBBRILI Lorenzo Pavone Dipartimento di Pediatria Policlinico di Catania Nella sua forma classica, la CF si manifesta all inizio dell
DettagliCONVULSIONI FEBBRILI
MASTER DI II LIVELLO IN EMERGENZE PEDIATRICHE CONVULSIONI FEBBRILI QUANDO RICOVERARE E COME TRATTARLE MARIO MASTRANGELO MARIA PAOLA PASCALI DEFINIZIONI Crisi convulsive in corso di febbre in bambini senza
DettagliATTUALI STRATEGIE NELLA GESTIONE E NEL FOLLOW UP DELLE CONVULSIONI FEBBRILI. Lorenzo Pavone Dipartimento di Pediatria Policlinico di Catania
ATTUALI STRATEGIE NELLA GESTIONE E NEL FOLLOW UP DELLE CONVULSIONI FEBBRILI Lorenzo Pavone Dipartimento di Pediatria Policlinico di Catania La convulsione associata a febbre è un evento molto frequente
DettagliConvulsione febbrile Edizione 2010
Convulsione febbrile Edizione 2010 Tra i pazienti ricoverati presso il reparto di Pediatria, in un anno, il 22 % circa risulta afferire per problematiche neurologiche. Tra questi: 1. Traumi cranici: 6.4
DettagliLE CONVULSIONI. di Antonio Vitale. Le crisi convulsive nell infanzia sono una comune causa di ricovero urgente presso i DEA.
LE CONVULSIONI di Antonio Vitale Direttore dell'unità Operativa di Pediatria dell'azienda Ospedaliera "San Giovanni Moscati" di Avellino Le crisi convulsive nell infanzia sono una comune causa di ricovero
DettagliPROCEDURA GESTIONALE TURNI DI LAVORO P.G.05 TURNI DI LAVORO. Presidente Commissione. tecnico-scient. del CFCSF. Coord. inl
Az. Osp. Univo P.G.05 Rev.03 Pago 1 di 5 P.G.05 FASI NOME FUNZIONE DATA FIRMA REDAZIONE Dott. G. Gori Medico borsista CFCSF 02/05/11 Presidente Commissione Pro! A. Salvetti 02/05/11 tecnico-scient. del
DettagliP.G.02 PROCEDURA GESTIONALE PER LA GESTIONE DEGLI IMPIANTABILI IN AMBITO NEUROCHIRUGICO
Az. Osp. - Univo Sal.a operatoria PROCEDURA GESTIONALE PER GLI IMPlANTABlLllN AMBITO NEUROCHrRUGICO P.G.02 Pago l di 5 P.G.02 PROCEDURA GESTIONALE PER LA GESTIONE DEGLI IMPIANTABILI IN FASI NOME FUNZIONE
DettagliCONDIVISIONE DI PRATICHE E PROCEDURE PER LA GESTIONE DEL BAMBINO CON PATOLOGIA ACUTA
CONDIVISIONE DI PRATICHE E PROCEDURE PER LA GESTIONE DEL BAMBINO CON PATOLOGIA ACUTA PEDIATRA OSPEDALIERA, DI FAMIGLIA, DI CONTINUITA' ASSISTENZIALE E DI PRONTO SOCCORSO Epidemiologia convulsioni febbrili
DettagliDott Piero Pavone U.O.C Pediatria e PSP Azienda Universitaria Ospedaliera Policlinico Vittorio Emanuele, Catania. Studi della SIMEUP
Dott Piero Pavone U.O.C Pediatria e PSP Azienda Universitaria Ospedaliera Policlinico Vittorio Emanuele, Catania Studi della SIMEUP -La CF si manifesta con una frequenza che varia dal 3 al 5% della popolazione
DettagliLa gestione del bambino con convulsioni febbrili
Gennaio-Marzo 2009 Vol. 39 N. 153 Pp. 73-78 LINEE GUIDA La gestione del bambino con convulsioni febbrili Linea Guida della Società Italiana di Pediatria (SIP) A cura di Società Italiana di Neurologia Pediatrica
DettagliLe convulsioni febbrili semplici
Le convulsioni febbrili semplici C he cosa sono? Sono crisi convulsive generalizzate che si posso 1 / 9 Sono di breve durata (non superi Quanto è frequente il problema? Interessano il 3% dei bambini sani,
DettagliCrisi epilettiche ed Epilessie. Dott. Sergio Agostinelli Dirigente Medico U.O. Pediatria Neurologia Pediatrica Area Vasta 5 ASUR Marche
Crisi epilettiche ed Epilessie Dott. Sergio Agostinelli Dirigente Medico U.O. Pediatria Neurologia Pediatrica Area Vasta 5 ASUR Marche Crisi epilettica disturbo parossistico (ad inizio e fine improvvisi)
DettagliIstituto G.Galilei S. Eraclio. Epilessia e scuola. Dott. Francesco Pezzella S. Neurofisiopatologia ASL 3 Umbria
Istituto G.Galilei S. Eraclio Epilessia e scuola Dott. Francesco Pezzella S. Neurofisiopatologia ASL 3 Umbria Crisi epilettica disturbo parossistico (ad inizio e fine improvvisi) dovuto a una scarica neuronale
DettagliAz. Osp. - Univ. Pisana
Az. Osp. - Univ. Pag. 1 di 5 OTTIMIZZAZIONE DEL PERCORSO IN PRONTO SOCCORSO REVISIONI DELLA PROCEDURA,.J. REV. N 00 DATA 27/09/2011 SINTESI DELLE MODIFICHE RISPETTO ALLA VERSIONE PRECEDENTE DELLA - REV.
DettagliCONVULSIONI FEBBRILI
MASTER DI II LIVELLO IN EMERGENZE PEDIATRICHE CONVULSIONI FEBBRILI QUANDO RICOVERARE E COME TRATTARLE MARIO MASTRANGELO MARIA PAOLA PASCALI DEFINIZIONI Crisi convulsive in corso di febbre in bambini senza
DettagliEpilessia e scuola Protocollo sulla somministrazione dei farmaci Dott. Francesco Pezzella Servizio di Neurofisiopatologia ASL 3 Umbria crisi epilettica disturbo parossistico (ad inizio e fine improvvisi)
DettagliISTRUZIONE AzIENDALE AGGIORNAMENTO ANAGRAFICA CENTRI DI COSTO E UNITÀ DI PRELIEVO I.A. 46
Az. Osp. - Univ. ISTRUZIONE AzIENDALE Pag. 1 di 6 -------- - - -- -- FASI NOME FUNZIONE DATA FIRMA REDATTA Dott. C. Francini Dott. M. Principi Responsabile PO Gestione Beni Mobili e Immobili Coli. amm.
DettagliPROCEDURA AZI ENUALE APPLICAZIONE SCHEDA MEWS (Modified-Early-Warning-Score) P.A.I00 APPLICAZIONE SCHEDA MEWS (Modified-Early-Warning-Score)
Az. Osp. Univo PROCEDURA AZI ENUALE P.A.IOO Rev.OO Pago l di 6 P.A.I00 REOA1TA F.\$ I NOME F l\zio:'l'e DATA Prof. G. Pril'item Direttore U.O. Igiene ed Epidemiologia U. 2t lcelzoll Direttore U.O. Direzione
DettagliACQUISTI BENI IN ECONOMIA
4 Az. Osp. - Univ. Pag. 1 di 6 FASI NOME. REDATTA Sig. M. Ricciardulli i VERIFICATA Ing. R. Giambastìani FUNZIONE ciò Servizi Logistici Osp. Direttore Dipartimento Area Tecnica DATA FIRMA Coadiutore amm.vo
DettagliNEWS DALLA LETTERATURA:
NEWS DALLA LETTERATURA: Studio multicentrico sulla gestione dello stato epilettico refrattario in PICU Dott.ssa Giovanna Vitaliti U.O.C. di Pediatria ed Emergenze Pediatriche AOU. Policlinico-Vittorio
Dettagli,3HUFRUVLLQ1HXUR3HGLDWULD
',3$57,0(172)81=,21$/(0$7(512,1)$17,/( 5HVSRQVDELOH'U*HUDUGR&LWUR 8)),&,23(5,/&225',1$0(172 263('$/(7(55,725,2 33$ 3HUFRUVL3HGLDWULFL$]LHQGDOL ³'DOOH/LQHH*XLGDDOO LQWHJUD]LRQH2VSHGDOH7HUULWRULR $8725,,3HUFRUVLLQ1HXUR3HGLDWULD
DettagliSviluppo psicomotorio e patologie neurologiche
Sviluppo psicomotorio e patologie neurologiche Epilessia NEUROPSICHIATRIA INFANTILE Dip. Salute Donna e Bambino Università degli Studi di Padova Epidemiologia L Epilessia è una delle malattie neurologiche
DettagliSviluppo Psicomotorio, Ritardo Mentale, Convulsioni Febbrili
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI - AZIENDA USL - CHIETI - www.unich.it/cliped/ Department of Women and Children s Health (Head: Prof. Francesco Chiarelli) Sviluppo Psicomotorio, Ritardo Mentale, Convulsioni Febbrili
DettagliAssenze (piccolo male)
CRISI CONVULSIVE E una improvvisa alterazione dell attività elettrica corticale, manifesta clinicamente da un cambiamento nella coscienza o dalla comparsa di sintomi motori, sensoriali o comportamentali.
DettagliDIPARTIMENTI MATERNO INFANTILE e NEUROSCIENZE e NEURORIABILITAZIONE
DIPARTIMENTI MATERNO INFANTILE e NEUROSCIENZE e NEURORIABILITAZIONE AGGIORNAMENTO TEORICO-PRATICO IN TEMA DI EPILESSIA: DALL INFANZIA ALL ETA ADULTA Responsabili Scientifici: Dr. Domenico Frondizi*, Dr.
DettagliLA GESTIONE DELLE CONVULSIONI FEBBRILI:
LA GESTIONE DELLE CONVULSIONI FEBBRILI: ATTITUDINI DI COMPORTAMENTO DEGLI OPERATORI SANITARI REPORT FINALE Luglio 2010 A cura di: Associazione Culturale Pediatri (ACP) Società Italiana di Scienze Infermieristiche
DettagliEpilessia una malattia che fa ancora paura?
Servizio di Neuropediatria Ospedale Regionale Bellinzona e Valli Epilessia una malattia che fa ancora paura? G.P. Ramelli Bellizona, Introduzione Aspetti medici Quadro clinico Trattamento Pronto soccorso
DettagliP.A. 170 RIORGANIZZAZIONE ATTIVITÀ DIAGNOSTICA DI SANTA CHIARA
Az. Osp. - Univ. Pag. 1 di 6 s FASI REDATTA VERIFICATA APPROVATA NOME Dott. ssa F.Naldi Dott. G. Pellegrini Dott. M. Giraldi Dott.ssa S. Briani FUNZIONE DATA FIRMA Dirigente Biologo U.O. Analisi Chimico
DettagliDiagnosi e terapia delle convulsioni Coordinatore E. Veneselli Responsabile U.O. Neuropsichiatria Infantile. Le convulsioni nel bambino M.
Diagnosi e terapia delle convulsioni Coordinatore E. Veneselli Responsabile U.O. Neuropsichiatria Infantile Le convulsioni nel bambino M. Mancardi 1 Dicembre 2009 Primo episodio di convulsioni Percorso
DettagliFarmaci a scuola: Gestione della crisi epilettica
Farmaci a scuola: Gestione della crisi epilettica Marilena Vecchi Centro di Diagnosi e Cura dell Epilessia Infantile Clinica Pediatrica, Padova Progetto pilota Percorso Epilessia Padova, 02.04.2014 Farmaci
DettagliLA SINCOPE IN PEDIATRIA INQUADRAMENTO E CASI CLINICI
LA SINCOPE IN PEDIATRIA INQUADRAMENTO E CASI CLINICI Paola Pecco 1 Sincope in Età Pediatrica Definizione Transitoria perdita di coscienza e tono posturale Insorgenza rapida e durata breve Recupero spontaneo
DettagliPROGETTO FORMATIVO SCENARI CRITICI IN PRONTO SOCCORSO
PROGETTO FORMATIVO SCENARI CRITICI IN PRONTO SOCCORSO Presidente Prof. Michele Dambrosio 1 OBIETTIVO INTERMEDIO Insufficienza respiratoria Acuta Eseguire correttamente inquadramento diagnostico, la terapia,
DettagliAlterazioni del tono muscolare
Convulsioni Alterazioni del tono muscolare Cefalea Ritardo del linguaggio 1 CRISI CONVULSIVE Epidemiologia Prevalenza 0,5-0,8 % 1/200 soggetti Maggiore prevalenza nei primi due anni di vita Ricoveri in
DettagliCentro di Riabilitazione CONTROVERSIE NELLA GESTIONE DELL EPILESSIA NELLA DISABILITÀ COMPLESSA. 24 Maggio Istituto Serafico Assisi
Centro di Riabilitazione CONTROVERSIE NELLA GESTIONE DELL EPILESSIA NELLA DISABILITÀ COMPLESSA 24 Maggio 2019 - Istituto Serafico Assisi RAZIONALE Scopo del convegno è porre l attenzione sull epilessia
DettagliConvulsioni Febbrili Quando ricoverare e come trattarle. Dott.ssa Valentina Carelli Neuropsichiatra Infantile
Convulsioni Febbrili Quando ricoverare e come trattarle Dott.ssa Valentina Carelli Neuropsichiatra Infantile Biella, 19 ottobre 2016 Outline 1. DEFINIZIONI ED EPIDEMIOLOGIA 2. IPOTESI EZIOPATOGENETICHE
DettagliL utilizzo di uno schema scritto è raccomandato e agevola gli operatori che devono effettuare l indagine anamnestica.
f. ANAMNESI La raccolta dell anamnesi è un passo essenziale in ogni atto medico, ma soprattutto prima di intraprendere la somministrazione di un vaccino. L anamnesi ha lo scopo di mettere in evidenza alcuni
DettagliNEUROPSICOLOGIA CLINICA Scienza che riguarda l espressione comportamentale di disfunzioni cerebrali
NEUROPSICOLOGIA CLINICA Scienza che riguarda l espressione comportamentale di disfunzioni cerebrali In risposta a esigenze di Valutazione e Riabilitazione (pz con lesioni cerebrali) NEUROPSICOLOGIA CLINICA
DettagliENCEFALOPATIE EPILETTICHE ED EPILESSIE FARMACORESISTENTI IN ETÀ PEDIATRICA: DALLA TEORIA ALLA PRATICA
ENCEFALOPATIE EPILETTICHE ED EPILESSIE FARMACORESISTENTI IN ETÀ PEDIATRICA: DALLA TEORIA ALLA PRATICA Torino, 17 Marzo 14 Aprile 2014 FIRST ANNOUNCEMENT 17 marzo 2014 Ore 9.00-9.30 Registrazione partecipanti
DettagliNEURO FAST TRACK. Il nuovo modello di assistenza per gestire il paziente neurologico con urgenza differibile INFORMAZIONI AL PERSONALE MEDICO
NEURO FAST TRACK Il nuovo modello di assistenza per gestire il paziente neurologico con urgenza differibile INFORMAZIONI AL PERSONALE MEDICO Con Neuro Fast Track, il paziente con urgenza differibile viene
DettagliGRAZIE DELLA VOSTRA ATTENZIONE
GESTIONE DELLO STATO DI MALE EPILETTICO Cosa fare in pratica ANDIAMO SUBITO AL SODO Dott. Di Gesù Renato Neurologia di Savigliano. GRAZIE DELLA VOSTRA ATTENZIONE Ti sarebbe piaciuto, eh? SE TI ANNOI Puoi
DettagliCONVULSIONI FEBBRILI
Università degli Studi di Messina Dipartimento di Scienze Pediatriche Mediche e Chirurgiche UOC di Genetica ed Immunologia Pediatrica Direttore Prof. Carmelo Salpietro CONVULSIONI FEBBRILI Ferraù V, Chirico
DettagliELETTROENCEFALOGRAFIA (EEG)
Appropriatezza-Mondino : EEG Pavia, 24 maggio 2016 L APPROPRIATEZZA PRESCRITTIVA IN NEUROFISIOPATOLOGIA : ELETTROENCEFALOGRAFIA (EEG) Carlo Andrea Galimberti U. O. Neurofisiopatologia, Centro per la Diagnosi
DettagliCurriculum Vitae Europass
Curriculum Vitae Europass Informazioni personali Nome / Cognome Indirizzo Telefono Cod. Fis. Fax E-mail Cittadinanza Data di nascita Lara Alvisi Via Kennedy 101, 40068 San Lazzaro di Savena, Bologna 3926970114
DettagliUPDATE ON EPILEPSY: GESTIONE DELLA MALATTIA TRA IL CENTRO E IL TERRITORIO. 6 CREDITI ECM 12 APRILE 2019 NAPOLI
UPDATE ON EPILEPSY: GESTIONE DELLA MALATTIA TRA IL CENTRO E IL TERRITORIO. 12 APRILE 2019 NAPOLI 6 CREDITI ECM UPDATE ON EPILEPSY: GESTIONE DELLA MALATTIA TRA IL CENTRO E IL TERRITORIO. RAZIONALE L epilessia
DettagliMANIFESTAZIONI NEUROLOGICHE IN CORSO DI INFEZIONE DA HIV
MANIFESTAZIONI NEUROLOGICHE IN CORSO DI INFEZIONE DA HIV L'HIV è stato isolato nel tessuto cerebrale e nel liquor, edèpresente nel SNC fin dai primi stadi dell'infezione virale generalizzata I disturbi
DettagliOPERATORIA ALLA DONNA SOTTOPOSTA A TAGLIO CESAREO D URGENZA E D ELEZIONE PO.AFMI.11
Pag.: 1 di 7 PROTOCOLLO OPERATIVO PER LA SORVEGLIANZA POST-OPERATORIA ALLA DONNA SOTTOPOSTA A TAGLIO REFERENTI DEL DOCUMENTO Roberta Leonetti Melissa Selmi- Lucia Carignani Rossella Peruzzi- Leandro Barontini
Dettagli*Il nuovo Presidente LICE è il Prof. Oriano Mecarelli, Centro Epilessia Policlinico Umberto I di Roma de La Sapienza Università di Roma*
Comunicato stampa 40 Congresso Nazionale Lega Italiana Contro l Epilessia EPILESSIA, LICE: LINEE GUIDA E REGOLE DI PRIMO SOCCORSO PER LE EMERGENZE IN PRONTO SOCCORSO In Italia, l epilessia coinvolge circa
DettagliRecenti acquisizioni su vaccinazione antivaricella
Recenti acquisizioni su vaccinazione antivaricella G. Gabutti Dipartimento di Prevenzione S.C. Igiene e Sanità Pubblica ASL 4 Chiavarese Regione Liguria Varicella Il contesto epidemiologico Varicella Aggiornamento
DettagliEPINETWORK: I VANTAGGI PER IL PAZIENTE
EPINETWORK: I VANTAGGI PER IL PAZIENTE Dr. O. Martinelli Responsabile SC di Neuropsichiatria Infantile Responsabile Epinetwork A.O. Ospedale di Lecco EPINETWORK: PRESENTAZIONE E DIFFUSIONE DEL MODELLO
DettagliPANCENCEFALITE SCLEROSANTE SUBACUTA. Dott. Laura Papetti Dipartimento di Neuroscienze Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, IRCCS, Roma
PANCENCEFALITE SCLEROSANTE SUBACUTA Dott. Laura Papetti Dipartimento di Neuroscienze Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, IRCCS, Roma PESS - Definizione Rara forma cronica e progressiva di encefalite che
DettagliLa gestione clinica di un eventuale caso in Italia. Nicola Petrosillo INMI
La gestione clinica di un eventuale caso in Italia Nicola Petrosillo INMI La gestione clinica di un eventuale caso in Italia Nicola Petrosillo INMI L. Spallanzani, Roma La malattia da virus Ebola (MVE)
DettagliLodi 13 marzo 2014 Dr.ssa Cristina Resi UONPIA Azienda Ospedaliera Lodi
Lodi 13 marzo 2014 Dr.ssa Cristina Resi UONPIA Azienda Ospedaliera Lodi E una contrazione muscolare improvvisa e non controllata che si associa a perdita di coscienza, è sinonimo di crisi generalizzata
DettagliCentro di Riabilitazione CONTROVERSIE NELLA GESTIONE DELL EPILESSIA NELLA DISABILITÀ COMPLESSA. 24 Maggio Istituto Serafico Assisi
Centro di Riabilitazione CONTROVERSIE NELLA GESTIONE DELL EPILESSIA NELLA DISABILITÀ COMPLESSA 24 Maggio 2019 - Istituto Serafico Assisi RAZIONALE Scopo del convegno è porre l attenzione sull epilessia
DettagliNeurologia a cura di Lorenzo Pavone. Le convulsioni febbrili. Gemma Incorpora e Francesca Cicciù. Dipartimento di Pediatria, Università di Catania
Neurologia a cura di Lorenzo Pavone Le convulsioni febbrili Gemma Incorpora e Francesca Cicciù Dipartimento di Pediatria, Università di Catania ALTRI FENOTIPI DI CF L e convulsioni febbrili (CF) costituiscono
DettagliLE EPILESSIE. Dott. Edoardo Ferlazzo
LE EPILESSIE Dott. Edoardo Ferlazzo Definizioni Crisi epilettica: Manifestazione clinica, improvvisa e di breve durata, dovuta ad una scarica ipersincrona di un gruppo di neuroni ipereccitabile. Epilessia
DettagliPROCEDURA AzfENDALE RISCOSSIONE E GESTIONE INCASSI ATTIVITÀ AMBULATORIALE IN REGIME ISTITUZIONALE P.A.127
Az. Osp. Univo PROCEDURA AzfENDALE P.A.127 Rev.OO Pag.1 di 7 P.A.127 ~ FASI NOME FUNZIONE DATA FIRMA ltesponsabile P.. Gestione Punti.\ccc ttò1zione Unificlta Prestazi oni REDATTA Dott.ssa A. Sa/va dori
DettagliWorkshop sulla gestione
Workshop sulla gestione del segno/ sintomo febbre Presentazione delle finalità dell evento e del progetto di diffusione in tutta la regione Toscana Pierantonio Macchia ASSOCIAZIONE PEDIATRI OSPEDALIERI
DettagliRegione Toscana. Percorso assistenziale per le persone con Gravi Cerebrolesioni Acquisite. in attuazione del PSR
Regione Toscana Percorso assistenziale per le persone con Gravi Cerebrolesioni Acquisite in attuazione del PSR 2008-2010 fasi del percorso, criteri di trasferibilità, stima fabbisogno dei PL 1 Tab 1 -
Dettagli26/05/18. Gestione E Prognosi A Breve Termine Della Sincope Presso Il PS Di Udine
26/05/18 Gestione E Prognosi A Breve Termine Della Sincope Presso Il PS Di Udine Background Background Incidenza: 6.2/1000 persone/anno Tipologie: Neuromediata (riflessa) Da ipotensione ortostatica Cardiaca
DettagliROMANE.qxd:ROMANE.qxd :50 Pagina IX INDICE GENERALE
ROMANE.qxd:ROMANE.qxd 7-07-2008 15:50 Pagina IX INDICE GENERALE 1 FORMAZIONE E SVILUPPO DELLA PSICOLOGIA PEDIATRICA...... 1 Nascita e formazione di un identità..................... 1 Nascita della Psicologia
DettagliGestione della gastroenterite: ruolo dell Osservazione Breve
Gestione della gastroenterite: ruolo dell Osservazione Breve XXI Congresso Nazionale Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale Alberto Villani Annalisa Grandin UOC Pediatria Generale Dipartimento
DettagliIl Registro Nazionale per il Metilfenidato
Il Registro Nazionale per il Metilfenidato Uno strumento di sanità pubblica Dante Besana Direttore di Struttura Complessa di Neuropsichiatria Infantile Milano 13 maggio 2005 Premesse giugno 2002 - CD SINPIA:
DettagliPisana Rev. 00 GESTIONE LOGISTICA BENI MOBILI Pag. 1 di 7 I.A. 33
LA. 33 Az. Osp. Univ. Pag. 1 di 7 FASI NOME FUNZIONE DATA REDATTA Rag. F. Ruberti PO. Ufficio Servizi Sanitari e Logistici Ospedalieri VERIFICATA APPROVATA Ing. L. TriUini Dott. C. Milli Resp. Ufficio
DettagliRegolamento per la somministrazione di farmaci a scuola
Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Istituto Comprensivo CAROLI Via Vallini n. 23 24040 STEZZANO (BG) Tel: 035 591529 - Fax: 035 591529 e-mail uffici: istituto@iccaroli.it Regolamento
DettagliISTRUZIONE OPERATIVA PER L IDENTIFICAZIONE CORRETTA DEL PAZIENTE
1 di 8 ISTRUZIONE OPERATIVA PER L IDENTIFICAZIONE CORRETTA DEL PAZIENTE Redatto da Referente Gruppo di lavoro Firma data Verificato da Ufficio Qualità/DMO Dr.ssa D. Bologni Firma data Approvato da Direzione
DettagliEpilessia nelle anomalie del cromosoma 18
Epilessia nelle anomalie del cromosoma 18 Robertino Dilena Servizio di Epilettologia e Neurofisiologia Pediatrica UOC Neurofisiopatologia Fondazione IRCCS Ca Granda Ospedale Maggiore Policlinico - Milano
DettagliSORVEGLIANZA ATTIVA DEGLI EVENTI AVVERSI DOPO VACCINAZIONE ANTI-HPV SCHEDA CLINICA INDIVIDUALE
ALLEGATO 1 SORVEGLIANZA ATTIVA DEGLI EVENTI AVVERSI DOPO VACCINAZIONE ANTI-HPV SCHEDA CLINICA INDIVIDUALE Cognome Nome Regione Comune ASL Codice fiscale Data di Nascita DATI ANAGRAFICI ED INFORMAZIONI
DettagliDocumento di Consenso AIAC sulle Syncope Unit condiviso ed accettato dal Direttivo del GIMSI in data
Documento di Consenso AIAC sulle Syncope Unit condiviso ed accettato dal Direttivo del GIMSI in data 06.10.2008 LA SYNCOPE UNIT: UN NUOVO MODELLO ORGANIZZATIVO PER LA GESTIONE DEL PAZIENTE CON SINCOPE
DettagliDal territorio al servizio di emergenza: livelli assistenziali e presa in carico del paziente
I PERCORSI E I SERVIZI DI EMERGENZA-URGENZA PER BAMBINI E ADOLESCENTI Dal territorio al servizio di emergenza: livelli assistenziali e presa in carico del paziente LA PROSPETTIVA INFERMIERISTICA 29-30
DettagliPROTOCOLLO D INTESA SCUOLA-FAMIGLIA
PROTOCOLLO D INTESA SCUOLA-FAMIGLIA PER LA SOMMINISTRAZIONE DI FARMACI IN AMBITO SCOLASTICO IN SITUAZIONI DI EMERGENZA- INTERVENTO DI PRIMO SOCCORSO 1-Centralità del soggetto: l alunno 2- Attori: Famiglia,
DettagliEpinetwork: vantaggi per i professionisti
Epinetwork: vantaggi per i professionisti Maria Paola Canevini, Antonino Romeo Azienda Ospedaliera San Paolo, Università degli Studi, Milano Azienda Ospedaliera Fatebenefratelli e Oftalmico, Milano EPINETWORK:
DettagliL Aritmia atriale della signora Pina. Dr. Giovanni Chiarelli Dr. Gino Barral
L Aritmia atriale della signora Pina Dr. Giovanni Chiarelli Dr. Gino Barral CASO CLINICO TPSV Ø Donna 50 aa Ø Nessun fattore di rischio CV Ø Nessuna patologia degna di nota Ø Saltuari episodi di cardiopalmo
DettagliIl sonno. Fisiologia del sonno e manifestazioni parossistiche non epilettiche legate al sonno.
Il sonno Fisiologia del sonno e manifestazioni parossistiche non epilettiche legate al sonno. MANIFESTAZIONI PAROSSISTICHE NON EPILETTICHE nel SONNO in ETA PEDIATRICA CRISI EPILETTICA
DettagliIl Progetto ProntoNEU
Il Progetto ProntoNEU Le urgenze neurologiche: caratteristiche, percorsi diagnostico-terapeutici in PS ed indicatori di outcome in relazione alle linee guida Neurologia dell Emergenza-Urgenza Numerose
DettagliLe cefalee nell infanzia
Le cefalee nell infanzia Meccanismi che stimolano il dolore dai vasi sanguigni Vasodilatazione Infiammazione Trazione-dislocazione Patogenesi dell emicrania Vasocostrizione e successiva vasodilatazione
DettagliIl calendario vaccinale Le Controindicazioni Vere e FALSE
Il calendario vaccinale Le Controindicazioni Vere e FALSE Giovanni Vitali Rosati Referente vaccini FIMP Toscana Presidente SIP Toscana www.giovannivitalirosati.com https://www.facebook.com/fimprevenzione/
DettagliCLINICA, DIAGNOSI E TERAPIA DEI DISTURBI EPILETTICI
CLINICA, DIAGNOSI E TERAPIA DEI DISTURBI EPILETTICI Dott.ssa Barbara Bossi ASST Melegnano-Martesana U.O.Neurologia P.O. Vizzolo Predabissi EPILESSIA disturbo neurologico cronico caratterizzato da due o
DettagliRegolamento per la somministrazione di farmaci a scuola
M in i st e ro d e ll i st ru zi on e, d e ll un iv ers i t à e della ric e rc a ISTITUTO COMPRENSIVO DI ZANICA Via Serio n.1-24050 Zanica Tel: 035 670728 Fax: 035671653 e-mail uffici: bgic89300q@istruzione.it
DettagliPLANNING DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE, I SEMESTRE VI ANNO AA
Università degli Studi di Milano Facoltà di Medicina e Chirurgia, Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia Istituto Clinico Humanitas (ICH) PLANNING DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE, I SEMESTRE VI ANNO AA 2014
Dettagli- alterazione di uno o più parametri vitali (tale da comportare l attribuzione di un codice di primo riscontro giallo o rosso)
5. Istruzione operativa a. Rifiuto trasporto o gestione dell evento da parte del MSB o gestione dell evento da parte del MSI o gestione dell evento da parte del MSA b. Rifiuto prestazione sanitaria c.
DettagliIl farmacista nel percorso ictus. L attacco ischemico transitorio: «angina del cervello» XXXXXXXXX XXXXXX
Il farmacista nel percorso ictus L attacco ischemico transitorio: «angina del cervello» XXXXXXXXX XXXXXX Che cos è un TIA? Definizione classica: improvvisa comparsa di segni e/o sintomi riferibili a deficit
DettagliOFFERTA DI MONITORAGGIO DOMICILIARE PRESSO IL CENTRO ALTE E SIDS DI LA SPEZIA
OFFERTA DI MONITORAGGIO DOMICILIARE PRESSO IL CENTRO ALTE E SIDS DI LA SPEZIA M.F. CORONA AMBULATORIO SIDS-ALTE S. PARMIGIANI M. F. CORONA S.C. PEDIATRIA E NEONATOLOGIA - C.I. P.O. LEVANTE LIGURE LA SPEZIA
DettagliDott.ssa Francesca Puccetti U.O Pronto Soccorso-Medicina d Urgenza Tossicologia clinica Ospedale Maggiore Bologna
La Rete Regionale per la Gestione degli Antidoti Un caso di intossicazione da paracetamolo Dott.ssa Francesca Puccetti U.O Pronto Soccorso-Medicina d Urgenza Tossicologia clinica Ospedale Maggiore Bologna
DettagliPROCEDURA SOMMINISTRAZIONE FARMACI A SCUOLA
PROCEDURA SOMMINISTRAZIONE FARMACI A SCUOLA Riferimenti normativi (Linee guida per la somministrazione dei farmaci in orario scolastico 25/11/2005: [ ] per la definizione degli interventi finalizzati all
DettagliINDICAZIONI PER LA GESTIONE DELL OSSERVAZIONE BREVE IN AREA PEDIATRICA
AZIENDA OSPEDALIERA DELLA PROVINCIA DI PAVIA Sede Legale: Viale Repubblica, 34-27100 PAVIA Tel. 0382 530596 - Telefax 0382 531174 www.ospedali.pavia.it INDICAZIONI PER LA GESTIONE DELL OSSERVAZIONE BREVE
DettagliLE CONVULSIONI A SCUOLA
LE CONVULSIONI A SCUOLA CHE COS E UNA CONVULSIONE? Per convulsione si definisce una contrazione muscolare involontaria, seguita da rilassamento. epilessia (diverse tipologie cause convulsioni febbrili
DettagliQUALI STRUMENTI OPERATIVI DEL PROCESSO CLINICO ASSISTENZIALE
OSPEDALE EVANGELICO INTERNAZIONALE LA GESTIONE DEL RISCHIO: LA CARTELLA CLINICA INTEGRATA E IL FOGLIO UNICO DI TERAPIA QUALI STRUMENTI OPERATIVI DEL PROCESSO CLINICO ASSISTENZIALE COS'è IL RISCHIO CLINICO?
DettagliMANUALE PER LA GESTIONE DELLE PROBLEMATICHE SANITARIE PIU COMUNI DEGLI ALUNNI A SCUOLA. Angelo Francescato Edizione 1 Anno 2018
L edizione è distribuita on line ed è disponibile per il download da parte delle scuole del territorio della ASL Roma 6 dal portale www.aslroma6.it. Esso costituisce il materiale documentale ad integrazione
DettagliSEGNI VITALI MODULO DI SCIENZE OSTETRICHE E GINECOLOGICHE DOCENTE DOTT.SSA MERI PEDRIALI
Corso di Laurea in Ostetricia I anno I semestre AA 2017-2018 Concetti di base dell accertamento clinico: I SEGNI VITALI MODULO DI SCIENZE OSTETRICHE E GINECOLOGICHE MED/47 DOCENTE DOTT.SSA MERI PEDRIALI
DettagliI dolori articolari del bambino
I dolori articolari del bambino 13 luglio 2013 Maria Giuliano (Responsabile Nazionale FIMP Terapia del dolore e terapia palliativa) Introduzione Da studi epidemiologici internazionali risulta che, al di
DettagliNEUROPSICOLOGIA DELLO SVILUPPO
NEUROPSICOLOGIA DELLO SVILUPPO NEUROPSICOLOGIA LO STUDIO DEL CERVELLO E DEL SISTEMA NERVOSO E DEL RUOLO CHE QUESTE STRUTTURE SVOLGONO NEGLI EVENTI MENTALI. RICERCA RELAZIONI TRA VARIABILI NEUROLOGICHE
DettagliMeccanismi, diagnosi e trattamento dell epilessia farmaco-resistente
Meccanismi, diagnosi e trattamento dell epilessia farmaco-resistente Paolo Nichelli 1.identificare quali caratteristiche cliniche di malattia si associano allo sviluppo di EFR e gli outcome cognitivi;
DettagliProgetto Libere di parlare
Procedura per la gestione di fenomeni di violenza e maltrattamento in ambito familiare, a danno di adulti/minori afferenti al dea ospedale San Pietro Fatebenefratelli Progetto Libere di parlare (N.B.:
DettagliLA SCLEROSI MULTIPLA IN ETÀ PEDIATRICA: DIAGNOSI ED EVIDENZE TERAPEUTICHE
LA SCLEROSI MULTIPLA IN ETÀ PEDIATRICA: DIAGNOSI ED EVIDENZE TERAPEUTICHE CON IL PATROCINIO DI: 18 Dicembre 2019 Aule Salviati 1-2 Ospedale Pediatrico Bambino Gesù Piazza S.Onofrio 4-00165 Roma RESPONSABILE
DettagliEpilessia e sindrome epilettica. Epilessia e disturbi cognitivo comportamentali. Epilessia e disturbi cognitivo comportamentali
Gemma Incorpora Ragusa poggio del sole 3-44 aprile 2009 Epilessia e sindrome epilettica Disturbi del comportamento Iperattività Depressione, ansietà Disturbi di memoria Di apprendimento, di lettura e di
DettagliSomministrazione di farmaci in ambito scolastico
ISTITUTO COMPRENSIVO di PORTO MANTOVANO (MN) Via Monteverdi 46047 PORTO MANTOVANO (MN) tel. 0376 398 781 e-mail: mnic813002@istruzione.it e-mail certificata: mnic813002@pec.istruzione.it sito internet:
DettagliPROCEDURA AZIENDALE GESTIONE IN URGENZA DELLE CONVULSIONI IN ETA PEDIATRICA IN PRONTO SOCCORSO. Rev. 00/RM Del 29/01/ /2019.
PROCEDURA AZIENDALE GESTIONE IN URGENZA DELLE CONVULSIONI IN ETA PEDIATRICA IN PRONTO SOCCORSO Rev. 00/RM Del 29/01/ /2019 Pag. 1 di 22 Approvata da: Comitato Rischio Clinico Verificato da: Direttore Sanitario
Dettagli