Azienda Sanitaria Provinciale Enna PEIMAF PEIMAF. Referente Sanitario Aziendale per le grandi Emergenze

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1 Pagina 1 di 42 Referente Sanitario Aziendale per le grandi Emergenze Hospital Disaster Manager (HDM): Dr. Di Fabrizio Davide Neva Nome/Funzione Data Firma Redazione Dott.ssa Rosalia Lo Gerfo Direttore Medico PP.OO. ASP Dott Luigi Renato Valenti Direttore MeCAU - Direttore Dipartimento Emergenza ASP Dott Sebastiano Savoca Responsabile.f.f UOC Anestesia e Rianimazione ASP Dott Davide Di Fabrizio HDM ASP ENNA Infermiere Salvatore Giampiccolo Referente Qualità ASP Dott. Dario Salvatore Buetto Servizio Prevenzione e Protezione - ASP Verifica Approvazione Adozione Dott. Emanuele Cassarà Direttore Sanitario ASP Dott. Emanuele Cassarà Direttore Sanitario ASP Dott. Antonino Salina Commissario ASP

2 Pagina 2 di 42 - SOMMARIO - 1. Premessa Scopi Modifiche alle revisioni precedenti Campo d applicazione Identificazione capacità recettive Definizioni Condizioni di Attivazione Piano Operativo Scheda Sanitaria di Maxi-Emergenza Ridistribuzione Aree MCAU / PS Piantine MCAU / PS ASP ENNA Schede Operative Unità di Crisi Lista di Distribuzione... 42

3 Pagina 3 di PREMESSA Le maxi emergenze sono eventi dannosi che colpiscono le comunità di cittadini sovvertendo il normale ordine delle cose, causando: un elevato numero di vittime; un improvviso, ma temporaneo, squilibrio tra le richieste delle popolazioni coinvolte e gli aiuti immediatamente disponibili. L organizzazione dei soccorsi sanitari, necessaria ad affrontare situazioni di emergenza caratterizzate da un elevato numero di feriti, rappresenta un elemento strategico che mette alla prova il sistema di emergenza territoriale e la rete dell emergenza ospedaliera. Tenuto presente che un evento catastrofico richiede l integrazione delle varie componenti dedicate all assistenza in emergenza, appare necessario seguire, nella gestione delle conseguenze di una maxiemergenza, criteri univoci ed universalmente condivisi in quanto efficaci. La redazione di un piano d emergenza () che contempli l insieme delle procedure operative d intervento da attuarsi nel caso si verifichi un evento rappresenta lo strumento che consente di coordinare i soccorsi, a tutela sia dei ricoverati sia del personale, al fine di mantenere livelli di assistenza efficaci ed efficienti anche in occasione di situazioni di emergenza straordinarie interne od esterne alla struttura ospedaliera. Il piano deve essere flessibile per essere utilizzato in tutte le emergenze, incluse quelle impreviste, e semplice in modo da divenire rapidamente operativo. Il è il documento che: - assegna le responsabilità; - prevede come coordinare le azioni; - descrive le relazioni fra strutture diverse; - predispone l organizzazione per la protezione dei ricoverati e del personale; - identifica il personale, le competenze, le procedure e le risorse disponibili da mettere in atto durante le operazioni di risposta. La preparazione del personale, tramite la formazione, con la messa in atto di simulazioni, permetteranno di validare i contenuti del piano e di valutare le capacità gestionali ed operative dei sanitari. I presidi ospedalieri, sedi dei DEA di I e di II livello, in collegamento con la C.O. 112/118, rappresentano la rete portante dell emergenza in caso di disastro. Il elaborato a cura della Direzione Sanitaria Aziendale è stato predisposto sulla base delle caratteristiche strutturali attuali del MCAeU di e dei Pronto Soccorso di Nicosia, Piazza Armerina e Leonforte ed è formulato in relazione alle dotazioni di organico e strumentali esistenti, e verrà diffuso:

4 Pagina 4 di 42 - a livello Regionale per essere inserito nel Piano Regionale dell Emergenza, - a livello Provinciale per essere inserito nei Piani Provinciali di Protezione Civile, - al personale sanitario, operante e non, che in caso di disastro può partecipare alle attività di soccorso, - ai Sindaci. Per ogni presidio ospedaliero è necessaria l individuazione di un referente che sia, in caso di necessità, in costante collegamento con il referente aziendale per le Grandi Emergenze (HDM), al fine di comunicare e permettere la costante conoscenza della situazione del disastro in atto al referente Regionale Protezione Civile che potrà coordinare l arrivo dei soccorsi da altre sedi modulando l intervento sulla scorta dei rapporti ricevuti. I referenti HDM-, allertati per l evento, saranno tenuti a: - attivare i Piani di emergenza già redatti, - accertare ed approntare la massima possibile recettività identificando i pazienti dimissibili e rendendo disponibili i letti dedicati all emergenza, - predisporre elenchi di personale sanitario da inviare sul luogo dell evento, se richiesto, - predisporre i materiali, le attrezzature, i farmaci, i mezzi da inviare sul luogo dell evento. Inoltre provvederanno, tramite contatti costanti con la Centrale Operativa 112/118, ad informare sullo stato delle attività e sulle necessità relative sia alla gestione, sia al trasferimento di pazienti a seconda della patologia evidenziata.

5 Pagina 5 di SCOPI Lo scopo specifico del presente documento è organizzare la catena di interventi da mettere in atto all'interno dei Presidi Ospedalieri, in caso di maxi emergenza; tale documento vuole offrire una risposta intra-ospedaliera (il soccorso extra- ospedaliero compete al SEUS 112/118) efficiente ed efficace seguendo le linee guida dettate dal della nostra ASP di ed adottate con delibera n. 265 del 13/04/2016. Nel dettaglio: Individuare le aree del pronto soccorso idonee per l accoglienza dei pazienti; Definire le procedure operative da seguire; Attribuire compiti a tutto il personale in servizio, in pronta disponibilità o comunque richiamato in servizio. 3. MODIFICHE ALLE REVISIONI PRECEDENTI Revisione data Motivo dell aggiornamento Prima stesura del documento 4. CAMPO D APPLICAZIONE La presente procedura si applica all interno del MeCAU di e delle UU.OO.SS. di Pronto Soccorso aziendali di Piazza Armerina, Nicosia e Leonforte, nella Gestione di una Maxi-Emergenza, nel territorio della provincia di e nelle zone del centro della Sicilia. 5. IDENTIFICAZIONE CAPACITÀ RECETTIVE Tenuto conto dei requisiti strutturali, tecnologici e delle risorse umane, si identifica di seguito la massima capacità ricettiva dei MeCAU/Pronto Soccorso, dopo 30 minuti dall allertamento per una maxiemergenza, in base alla gravità dei pazienti. CODICE COLORE MeCAU ENNA P.S. NICOSIA P.S. LEONFORTE P.S. PIAZZA ARMERINA ROSSO GIALLO VERDE

6 Pagina 6 di DEFINIZIONI MeCAU DMP HDM HDM INFO HDM MeCAU/P.S. HDM DSS HDM Triage DC DM DUTIC DR DPC U.O. U.O.S. U.O.C. U.O.S.D. P.O. P.S. C.I. Piano di Emergenza per Improvviso Massiccio Afflusso di Feriti Medicina Chirurgia Accettazione Urgenza Direzione Medica di Presidio Ospedaliero Hospital Disaster Manager Reperibile Direzione Medica di Presidio Direttore MeCAU/P.S. Direttore dei Soccorsi (UOC Rianimazione) Infermiere del Triage MeCAU/PS Direttore UO Chirurgia Direttore UO Medicina Direttore UO Terapia Intensiva Cardiologica Direttore UO Radiologia Direttore UO Patologia Clinica Unità Operativa Unità Operativa Semplice Unità Operativa Complessa Unità Operativa Semplice Dipartimentale Presidio Ospedaliero Pronto Soccorso Coordinatore Infermieristico Per i termini e le definizioni utilizzati in questo processo ci si riferisce al glossario del Manuale della Qualità e alla Norma UNI EN ISO 9000:2005.

7 Pagina 7 di CONDIZIONI DI ATTIVAZIONE CONDIZIONI ATTIVAZIONE STATO DI PRE-ALLERTA Codice EVENTO INATTESO Codice NUMERO pazienti GRAVI (CODICE ROSSO E/O GIALLO): <10 LIVELLO LIVELLO 2 >20 LIVELLO 3 PAZIENTI TRAUMATIZZATI: PAZIENTI INTERNISTICI OD INTOSSICATI: Codice T Codice M TIPOLOGIA DI RISPOSTA: 3 Equipe Chirurgiche per pazienti in codice T (tempo di attivazione 60 minuti) UU.OO. Dipartimento Medicina e Terapia Intensiva operative per pazienti in codice M (tempo di attivazione 60 minuti) Questo piano è attivabile anche per emergenza durante evento atteso ed in caso di attivazione contestuale di PEVAC

8 Pagina 8 di PIANO OPERATIVO 8.1 ALLERTAMENTO ED ATTIVAZIONE DEL La struttura sanitaria P.S.-MeCAU di e P.S. di Nicosia, Piazza Armerina e Leonforte viene allertata attraverso contatto telefonico con linea dedicata da parte di: Centrale Operativa 112/118 Prefettura Dipartimento Protezione Civile Forze dell Ordine (Polizia di Stato, Carabinieri, VVFF, Polizia Locale, Etc) Chiunque, all'interno del MeCAU/Pronto Soccorso, riceva l'allarme, dovrà darne immediata notifica al Dirigente Medico del PO di riferimento presente in quel momento, annotando: 1) nome e qualifica dell'interlocutore; 2) luogo ed orario della chiamata; 3) breve sintesi delle dimensioni della catastrofe: - stabilire se l evento è all aperto o al chiuso; - numero di persone coinvolte; - sintomi presentati; Il Dirigente Medico del Pronto Soccorso del PO di riferimento avviserà immediatamente il HDM Coordinatore o un suo Delegato (HDM INFO) che dovrà provvedere a: 1) verificare la reale attendibilità dell'allarme mediante contatto telefonico con la Centrale Unica per Emergenza 112/118 ; 2) assumere da queste fonti indispensabili informazioni circa le caratteristiche della catastrofe (causa e numero probabile di vittime); 3) dare conferma al Dirigente Medico del Pronto Soccorso della Maxi-Emergenza, che predispone quanto necessario, nell arco di trenta minuti, per l attivazione del come di seguito specificato. In particolare, il Dirigente Medico del Pronto Soccorso della Maxi-Emergenza del P.O. di riferimento: Avvisa il DSS (Direttore Sanitario dei Soccorsi) nella persona del Direttore dell U.O.C. di Anestesia e fino al suo arrivo ne assume le funzioni; Dispone il richiamo a cascata del personale con trattenimento in servizio del personale smontante, richiamo anticipato del personale montante e richiamo del personale reperibile; Predispone e rende operativo il Triage per la maxiemergenza; Riduce l attività ordinaria del Pronto Soccorso, sospendendo le prestazioni per codice bianco, trasferendo i pazienti in codice verde nell area verde, prestando assistenza ai soli pazienti in condizioni critiche (codice rosso) e le prime cure indispensabili ai pazienti con codice giallo;

9 Pagina 9 di 42 Predispone per l evacuazione dei pazienti preesistenti, al fine di poter accogliere i feriti del ; Definisce i ruoli ed i compiti del personale presente in attesa dell arrivo delle unità non in servizio; Predispone il trattamento delle vittime con la sistemazione nelle aree previste dal presente piano; Informa gli utenti presenti in P.S. dell imminente arrivo dei pazienti vittime di maxiemergenze e fa accendere la luce rossa indicante emergenza in corso

10 Pagina 10 di 42 FASI DEL PIANO tempo -1 - preallertamento t-1 t0 60 minuti tempo 0 - allertamento - attivazione piano t 0 t1 30 minuti tempo 1 - arrivo del primo ferito al PS - operatività equipe chirurgiche t1 t2 12/24 ore tempo 2 - stabilizzazione e trattamento di tutti i pazienti affluiti tempo 3 - revisione tempo 4 - normalizzazione

11 Pagina 11 di 42 t-1 Preallertamento E presumibile un tempo disponibile max di 30/60 minuti. Sequenza eventi: - Comunicazione stato di emergenza alla Direzione Aziendale - Attivazione disposizioni contenute negli allegati - Attivazione DSS presso il PS t0 - Allertamento Le operazioni necessarie per l attivazione del 2 T devono essere completate entro 30 minuti dall allertamento Sequenza eventi: 1_ Direttore dei Soccorsi (DSS) /Medico di Guardia PS/MeCAU Le funzioni di DSS sono assunte dal Medico di Guardia dell U.O.C. P.S./MeCAU sino all arrivo dl DSS designato. o predispone e rende operativo il TRIAGE per maxiemergenza o richiama il personale di supporto individuato preliminarmente o sospende le prestazione per codice bianco o dispone il trasferimento dei pazienti in codice verde all area verde o presenzia al briefing con DSS HDM MeCAU/P.S HDM HDM INFO Nella sala d attesa del P.S. viene accesa la tabella luminosa di emergenza in corso. ATTIVAZIONE DEL SISTEMA DI CHIAMATA A CASCATA Il Medico di Guardia contatta telefonicamente il Direttore U.O. o direttamente altri colleghi fuori turno per richiedere urgentemente aiuto straordinario in PS. L Infermiere di turno contatta telefonicamente il Caposala o altri colleghi infermieri fuori turno per aiuto urgente in PS e nella U.O.. Il Personale di Supporto di turno (Aus./O.S.S.), e gli Autisti di Ambulanza a loro volta, contattano telefonicamente gli altri colleghi fuori turno per richiedere aiuto urgente in PS.

12 Pagina 12 di 42 Il primo Operatore Sanitario avvisato, della medesima qualifica rivestita, contatterà a sua volta i restanti colleghi fuori servizio. A tal fine tutti gli Operatori Sanitari hanno a disposizione un cartellino contenente i numeri di telefono di tutti i loro colleghi. 2_Direttore Dipartimento Emergenza: o o o Compone il Collegio dei Responsabili del Soccorso Predispone operatività sale operatorie Definisce composizione delle equipes chirurgiche 3_Direttore della Direzione Medica di Presidio: o o o o o Raggiunge la Direzione Medica di Presidio Richiede elenco dei pazienti dimissibili ai Direttori UU.OO. Attiva trasferimenti pazienti altri Presidi Verifica l avvenuto richiamo dei Reperibili di: Farmacia, Settore Tecnico, Serv. Autoparco, Servizio Emotrasfusionale. Attiva area codice nero personale Sala mortuaria ed Anatomia Patologica 4_Servizio Infermieristico (se presente) o Dispone in servizio il personale necessario 5 _Personale infermieristico, tecnico ed ausiliare individuato o Raggiunge il PS o Recupera e predispone i materiali previsti secondo indicazione DSS o Trasferisce i pazienti presenti in codice verde e bianco nelle aree previste su indicazione del DSS 6_Servizio tecnico : o Attiva il Piano di circolazione e di sicurezza interna 7_Settore Tecnico o Assicura interventi tecnici necessari 8_Farmacia o Assicura fornitura farmaci e presidi

13 Pagina 13 di 42 9_ Altri servizi Magazzino Aziendale o Assicura fornitura materiali Servizio mensa o Assicura pasti veloci per il personale in servizio Servizio Pulizie o Assicura personale per pulizie straordinarie e attività di supporto

14 Pagina 14 di 42 t1 - Arrivo del primo ferito DEA o o o o Accoglienza al triage Stabilizzazione dei feriti Inizio procedure diagnostiche Inizio operatività equipe chirurgiche: La Equipe Chirurgiche intervengono secondo le disposizione del HDM/DSS. Direttori UU.OO.: o Trasmettono elenchi di pazienti dimissibili alla Direzione Medica di Presidio Direzione Medica Presidio: dispone: o Trasferimenti dei pazienti o Dimissioni protette o Elenco dei pazienti DSS: o Informa il HDM INFO sul numero, natura e gravità dei feriti t2 - stabilizzazione e trattamento di tutti i feriti HDM MeCAU/PS e HDM DSS Predispongono lista di tutti i pazienti trattati contenente: o trattamento effettuato o diagnosi o prognosi o destinazione di ricovero HDM INFO Direzione Medica di Presidio o Completamento operazioni di trasferimento e di dimissione o predispone comunicato ai media

15 Pagina 15 di 42 t3- revisione Direttori delle UU.OO: o verificano operatività, scorte e provvedono al reintegro Direzione Medica di Presidio: o o completamento operazioni di trasferimento dimissioni protette HDM MeCAU/PS : o predispone elenco definitivo dei pazienti transitati al triage HDM DSS: o Predispone relazione sui pazienti trattati Responsabile Centro accoglienza Psicologica o Relaziona attività accoglienza Le relazioni sono consegnate al HDM t4 - ritorno alla normale attività PIANO DI NORMALIZZAZIONE DELL ATTIVITA CLINICA Hospital Disaster Manager Trasmette relazione finale al Direttore Generale Dichiarazione Cessazione Maxi-Emergenza

16 Pagina 16 di TRIAGE MAXIEMERGENZA I pazienti vengono accettati al P.S. e smistati nelle aree designate nel. Gli infermieri incaricati del TRIAGE si spostano dalla loro sede abituale nello spazio antistante il Pronto Soccorso; utilizzano per il la scheda sanitaria di maxiemergenza del kit TRIAGE. All arrivo dei pazienti il codice di priorità verrà assegnato secondo il metodo SMART (Simple Method for Advanced Triage); la scheda prevista per la registrazione dei dati è su supporto cartaceo in carta chimica; questo permette di provvedere ad immediata archiviazione dei dati di arrivo del paziente; la scheda, che permette delle successive rivalutazioni del quadro clinico, rimane con il paziente, così da documentare gli eventi clinici fino alla realizzazione della usuale cartella clinica.

17 Pagina 17 di SCHEDA SANITARIA DI MAXI-EMERGENZA SCHEDA SANITARIA DI MAXI-EMERGENZA OSPEDALE PAZIENTE N. ora di arrivo : COGNOME NOME DATA DI NASCITA / / FOTO SCHEDA TRIAGE

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19 Pagina 19 di 42 DIARIO CLINICO ORA DECORSO TERAPIA FIRMA

20 Pagina 20 di 42 Questa parte della scheda viene compilata al Triage, la parte di sinistra permette l inserimento dei dati anagrafici possibili, (in abbinamento ad un numero identificativo presente nel set paziente che vedremo successivamente), il numero di scheda del territorio, il sito di provenienza, la data e l orario di arrivo, il mezzo con cui è stato trasportato e la firma dell operatore di Triage, va inoltre segnalato anche il codice di triage assegnato in extra-ospedaliero. Nella parte destra, troviamo la scheda di Triage; in una situazione di evento maggiore, il triage è una procedura sanitaria di tipo dinamico, che consente di gestire le limitate risorse al fine di ridurre al massimo la mortalità e la morbilità delle persone coinvolte, ed orientare verso una priorità di valutazione sanitaria della singola persona coinvolta. La Scheda Sanitaria di Maxi-emergenza presuppone che le vittime che giungono in Ospedale, vengono classificate tramite il Triage SMART Simple Method for Advanced and Rapid Triage. Questo tipo di triage, vuole dare una maggiore rapidità nel rispetto dell accuratezza, per un triage avanzato; il metodo sfrutta il concetto del colpo d occhio, cioè quella valutazione iniziale rapida che sulla base di segni fondamentali esegue l ABCDE in pochi secondi.

21 Pagina 21 di 42 Il triage SMART si compone di cinque passaggi: 1. Valutazione rapida delle condizioni che comportano un immediato rischio di vita: A) Ostruzione delle vie aeree; B) Assenza di respiro; C) Assenza di polso periferico. La presenza di uno di questi segni codifica il paziente come rosso avanzato. Questa condizione richiede un trattamento di stabilizzazione immediato, magari temporaneo da effettuare in Triage. Le manovre salvavita consentite in quest area sono: Disostruzione delle vie aeree, aspirazione di materiale, introduzione di cannula oro faringea, somministrazione di ossigeno, ventilazione assistita con Ambu, tamponamento di ferite e applicazione di laccio emostatico da amputazione. 2. Se il passaggio 1 risulta negativo, viene indagata la condizione respiratoria. Se è presente dispnea il paziente diviene codice giallo e viene applicato un saturimetro: viene confermato il codice colore se il valore è pari o superiore al 90% e si continua la valutazione; se invece la saturimetria evidenzia valori inferiori al 90% il paziente acquisisce un codice rosso che interrompe il triage e destina il paziente all area rossa. Il limite della SO2 < 90% che determina il codice rosso potrebbe proteggere il sistema da deficit respiratori cronici.questo valore è da considerarsi in aria ambiente, se non si riscontra dispnea il paziente continua il suo percorso di Triage rimanendo verde. Nella valutazione dubbia di dispnea può essere applicato il conteggio della frequenza respiratoria che sposterà verso il codice giallo se presenti frequenze < ad 8 o > a Nel terzo passaggio si valuta la condizione circolatoria. Nella valutazione rapida del paziente la palpazione del polso periferico rappresenta un punto di riferimento immediato. Il primo dato che si rileva è la pulsatilità che, se assente, indica un probabile stato di shock, per il quale il paziente viene considerato codice rosso ed esce dal triage. Potremmo comunque percepire il polso periferico ma con una frequenza, secondo dato, considerata patologica se < 40 o > 120, condizioni che determinano comunque l attribuzione del codice rosso. Non rilevando la Pressione Arteriosa in sede di triage, si è deciso di abbassare il parametro della tachicardia a 120 nel tentativo di non perdere situazioni si shock in fase iniziale, consapevoli del rischio di considerare codici rossi degli stati d ansia con alta FC. Nelle condizioni in cui si percepisce un polso periferico valido, il paziente viene sottoposto alla valutazione neurologica, rimanendo con il codice colore acquisito nel percorso (verde o giallo). 4. Valutazione neurologica. Dalla letteratura risulta che la maggior sensibilità in questo dato è fornita dalla sola valutazione motoria del GCS (GCS-M). Per velocizzare la procedura si è deciso di utilizzare questo metodo per cui un valore di 6 fa rimanere il paziente nel codice di arrivo a questo passaggio (verde o giallo); valori di 5 fanno cambiare il verde in giallo e rimane costante il giallo; valori pari o inferiori a 4 determinano il passaggio a codice rosso indipendentemente dal codice di arrivo a questo passaggio. A questo punto sia i pazienti con codice rosso che quelli con codice giallo finiscono la loro valutazione. 5. Se il paziente è rimasto verde anche dopo il passaggio precedente, viene eseguita un ultima valutazione che permette al paziente di trasformarsi in codice giallo se presenta dolore toraco-addominale importante o gravi alterazioni anatomiche e/o funzionali, che comunque non sono state in grado di alterare i parametri vitali precedentemente considerati.

22 Pagina 22 di 42 Questo ultimo passaggio aumenta la sensibilità del sistema alle problematiche internistiche, una delle maggiori carenze dei sistemi di Triage in maxi-emergenza maggiormente tarati a livello traumatologico. La negatività di tali riscontri lascia il paziente in codice verde.

23 Pagina 23 di 42 SEZIONE 2 In questa sezione della scheda di maxi-emergenza, trova spazio la gestione avanzata delle funzioni vitali, con la possibilità di descrizioni predisposte e spazi per testo libero. La suddivisione verticale segue i criteri delle priorità ABCD dell ALS, mentre in senso orizzontale, sono riportate le valutazioni cliniche, il trattamento, l utilizzo di farmaci e le note, in relazione sempre seguendo l ordine dell ABCD. Nella parte D relativa alla Glasgow Coma Scale (GCS), è presente un riferimento alla presenza o meno di anisocoria pupillare e di segni di lato. Obiettivo generale dei trattamenti è di stabilizzare le funzioni vitali, con tecniche avanzate di supporto (ALS). SEZIONE 3 La sezione 3 riguarda la valutazione secondaria. Nella parte superiore trova spazio una parte anamnestica in riferimento ad eventuali Allergie, all uso di farmaci, a malattie pregresse, all ultimo pasto assunto, allo stato o meno di gravidanza, ed una parte che riguarda il rischio di intossicazione. La parte sottostante si riferisce alla classica valutazione secondaria, seguendo le linee guida internazionali più aggiornate, e cioè la valutazione: Testa, Faccia, Collo nella prima colonna, Torace, Addome, Dorso nella seconda, ed infine Pelvi-Genitali-Retto ed Estremità nella terza colonna. Inoltre c è anche un piccolo spazio per descrivere eventuali altre lesioni presenti.

24 Pagina 24 di 42 SEZIONE 4 Nella quarta sezione è inserita una grafica di monitoraggio, sia di manovre assistenziali, sia di alcuni parametri:

25 Pagina 25 di 42 Nella parte superiore, ad orari differenti e progressivi, si possono registrare i valori di: Frequenza respiratoria, Modalità respiratoria, Saturazione di ossigeno, Ritmo cardiaco, Pressione arteriosa, Frequenza cardiaca, Diuresi, GCS, Temperatura. In quella inferiore, la registrazione sempre ad orari diversi, quelli della FiO2 Volume\minuto, della eventuale somministrazione di Farmaci, dei liquidi e\o del Sangue infusi, delle Manovre assistenziali, delle Procedure diagnostiche e delle Consulenze specialistiche. SEZIONE 5 Questa sezione risulta essere fondamentale per il completamento dell iter diagnostico delle vittime di una catastrofe con i modelli per la richiesta di esami : Radiologia tradizionale per Rx torace, bacino od altro; Ecografia addome od altro; Tac cranio, torace od altro; Laboratorio esami d urgenza; Richiesta di sangue urgente e urgentissimo; per semplificare la refertazione e per il corretto passaggio delle informazioni cliniche, è stato introdotto anche il riferimento in base al colore dell area di provenienza del paziente. SEZIONE 6

26 Pagina 26 di 42 La sesta ed ultima sezione riguarda la diagnosi definitiva e la destinazione del paziente. La diagnosi viene formulata dal medico, dell area di riferimento in cui la vittima è stata trattata, lo stesso professionista compila la parte riguardante la destinazione finale, immettendo l orario di dimissione o di decesso, oppure l orario ed il reparto di ricovero che può avvenire presso lo stesso Ospedale o in altro Nosocomio. In questo caso, vengono inseriti i dati di coloro che portano a termine il trasferimento con l orario di inizio e di chiusura. Nella composizione della Scheda Sanitaria di Maxi-emergenza ospedaliera, è stato previsto anche un diario clinico (vedi di seguito), che segue il paziente nel reparto di destinazione, ed in cui viene segnalato il decorso del paziente e la terapia somministrata.

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28 Pagina 28 di RIDISTRIBUZIONE AREE MCAU / PS 10.1 RIDISTRIBUZIONE AREE P.S. Il criterio di ridistribuzione dell attività corrisponde alla separazione dei flussi tra pazienti comuni e pazienti del MAF (massiccio afflussi di feriti) MeCAU ENNA PAZIENTI - MCAeU ENNA Coordinamento SMART Triage CODICI VERDI CODICI GIALLI CODICI ROSSI AREA DI RIDISTRIBUZIONE Stanza Direttore MeCAU (centro comunicazioni) Atrio adiacente camera calda Corridoio adiacente Astanteria Sale emergenza Shock Room UTENZA IN P.S. Pazienti in trasferimento ai reparti Pazienti preesistenti Attesa parenti PAZIENTI COMUNI - MCAeU ENNA Area OBI Holding Room Ingresso accettazione AREA DI RIDISTRIBUZIONE Liberare tempestivamente, ove possibile, posti letto nell area intensiva. Medicina d Urgenza e Chirurgia d Urgenza, attraverso la dimissione dei pazienti non più acuti o che non necessitano cure intensive presso altre UU.OO. P.S. NICOSIA PAZIENTI - PRONTO SOCCORSO NICOSIA Coordinamento SMART Triage CODICI VERDI CODICI GIALLI CODICI ROSSI AREA DI RIDISTRIBUZIONE Stanza Direttore P.S. (centro comunicazioni) Androne P.S. (camera calda) Sala utenti barellati OBI Sala Emergenza PAZIENTI COMUNI - PRONTO SOCCORSO NICOSIA UTENZA IN P.S. Pazienti in trasferimento ai reparti Pazienti preesistenti Attesa parenti AREA DI RIDISTRIBUZIONE Parte terminale del corridoio del P.S. Corridoio Direzione Sanitaria Androne ingresso principale

29 Pagina 29 di 42 P.S. LEONFORTE PAZIENTI P.S. LEONFORTE Coordinamento SMART Triage CODICI VERDI CODICI GIALLI CODICI ROSSI AREA DI RIDISTRIBUZIONE Stanza Direttore P.S. (centro comunicazioni) Camera Calda Sala d aspetto OBI uomini Sala Emergenza PAZIENTI COMUNI P.S. LEONFORTE UTENZA IN P.S. Pazienti in trasferimento ai reparti Pazienti preesistenti Attesa parenti AREA DI RIDISTRIBUZIONE OBI donne Corridoio P.S. Androne ingresso principale P.S. PIAZZA ARMERINA PAZIENTI P.S. PIAZZA ARMERINA Coordinamento SMART Triage CODICI VERDI CODICI GIALLI CODICI ROSSI AREA DI RIDISTRIBUZIONE Stanza Direttore P.S. (centro comunicazioni) Camera Calda Corridoio pazienti in attesa Sala visita Sala Emergenza PAZIENTI COMUNI P.S. PIAZZA ARMERINA UTENZA IN P.S. Pazienti in trasferimento ai reparti Pazienti preesistenti Attesa parenti AREA DI RIDISTRIBUZIONE OBI uomini OBI donne Androne ingresso principale

30 Pagina 30 di PROGRAMMA DI EVACUAZIONE DEI PAZIENTI PREESISTENTI IN TUTTI I PRONTO SOCCORSI AZIENDALI TIPO DI PAZIENTI PREESISTENTI IN P.S. Codice Verde Codice Giallo AZIONE Trattenuti in P.S. o dimessi Trasferimento presso U.O. di Medicina o UU.OO. di degenza disponibili anche in sovrannumero Trasferito in medicina d urgenza (Solo MeCAU ) Codicen Giallo instabile Codice Rosso Trasferimento presso area di cure intensive anche in sovrannumero e/o reparto operatorio 10.3 DISTRIBUZIONE PERSONALE P.S. MeCAU ENNA MEDICI INFERMIERI AUSILIARI/OSS TRIAGE Identificazione n. 2 Infermieri n. 1 Ausiliario o O.S.S. Area Rossa n. 2 Anestesisti n. 2 Infermieri n. 1 Ausiliari o O.S.S. Area Gialla n. 1 Anestesista n. 2 Med. d Urgenza n. 3 Infermieri n. 1 Ausiliario o O.S.S. n. 1 Cardiologo n. 1 Chirurgo n. 1 Ortopedico Area Gialla Pz preesistenti in 1 Med. d Urgenza 1 Infermieri n. 1 Ausiliario o O.S.S. attesa di ricovero Area Verde n. 1 Infermiere (pazienti comuni) Area Verde (pazienti ) n. 1 Med. d urgenza e/o Medico Internista n. 1 Infermiere n. 1 Ausiliario o O.S.S.

31 Pagina 31 di 42 P.S. NICOSIA MEDICI INFERMIERI AUSILIARI/OSS TRIAGE Identificazione n. 1 Infermiere n. 1 Ausiliario o O.S.S. Area Rossa n. 1 Anestesista n. 1 Infermiere n. 1 Ausiliario o O.S.S. Area Gialla n. 1 Anestesista n. 1 Med. d Urgenza n. 1 Cardiologo n. 1 Chirurgo n. 1 Ortopedico n. 1 Infermiere n. 1 Ausiliario o O.S.S. Area Gialla Pz preesistenti in attesa di ricovero Area Verde (pazienti comuni) Area Verde (pazienti MAF) 1 Med. d Urgenza n. 1 Infermiere n. 1 Ausiliario o O.S.S. n. 1 Med. d urgenza o Medico Internista n. 1 Infermiere n. 1 Infermiere n. 1 Ausiliario o O.S.S. P.S. LEONFORTE TRIAGE Identificazione MEDICI INFERMIERI AUSILIARI/OSS n. 1 Infermiere n. 1 Ausiliario o O.S.S. Area Rossa n. 1 Anestesista n. 1 Infermiere n. 1 Ausiliari o O.S.S. Area Gialla n. 1 Anestesista n. 1 Med. d Urgenza n. 1 Chirurgo n. 1 Infermiere n. 1 Ausiliario o O.S.S. Area Gialla Pz preesistenti in attesa di ricovero Area Verde (pazienti comuni) Area Verde (pazienti ) 1 Med. d Urgenza n. 1 Infermiere n. 1 Ausiliario o O.S.S. n. 1 Med. d urgenza o Med. Internista n. 1 Infermiere n. 1 Infermiere n. 1 Ausiliario o O.S.S.

32 Pagina 32 di 42 P.S. PIAZZA ARMERINA MEDICI INFERMIERI AUSILIARI/OSS TRIAGE Identificazione n. 1 Infermiere n. 1 Ausiliario o O.S.S. Area Rossa n. 1 Anestesista n. 1 Infermiere n. 1 Ausiliari o O.S.S. Area Gialla n. 1 Anestesista n. 1 Med. d Urgenza n. 1 Cardiologo / Internista n. 1 Chirurgo n. 1 Ortopedico n. 1 Infermiere n. 1 Ausiliario o O.S.S. Area Gialla Pz preesistenti in attesa di ricovero Area Verde (pazienti comuni) Area Verde (pazienti ) 1 Med. d Urgenza 1 Infermiere n. 1 Ausiliario o O.S.S. n. 1 Med. d urgenza o Medico Internista n. 1 Infermiere n. 1 Infermiere n. 1 Ausiliario o O.S.S.

33 Pagina 33 di PIANTINE MCAU / PS ASP ENNA PIANTINA MeCAU ENNA Sala Codici Gialli Shock Room Sala Codici Verdi Area pazienti in trasferimento alle U.O. OBI Gialli OBI Verdi Area Triage Area Attesa Parenti

34 Pagina 34 di 42 PIANTINA P.S. NICOSIA

35 Pagina 35 di 42 PIANTINA P.S. PIAZZA ARMERINA

36 Pagina 36 di 42 PIANTINA P.S. LEONFORTE

37 Pagina 37 di SCHEDE OPERATIVE UNITÀ DI CRISI All. 1 HDM Coordinatore = Team Manager TEMP I T-1 FUNZIONI COMPITI COME VERIFICA T0 Riceve l allarme Valuta l evento T1 T2 Coordina rapporti CO 112/118- Ospedale Coordina rapporti DEA Ospedale Coordina il P.S. Coordina le attività diagnostiche e terapeutiche Partecipa al Comitato Informazioni all URP Aggiorna il quadro degli eventi sul luogo e nel DEA Sentito il Medico di turno della Direzione Sanitaria, decide lo stato di ATTENZIONE PRE-ALLARME ALLARME ed il LIVELLO (1-2-3) di attivazione e risposta dell Ospedale alla Maxiemergenza 1. Forma il Team Operativo. 2. Organizza l Evacuazione dell Area Critica. 3. Modifica la destinazione delle Aree Operative Valuta le condizioni cliniche dei Pazienti e le condizioni operative delle varie Aree, ricercando le criticità Espone al Comitato lo stato delle attività operative e le eventuali criticità non risolte Gestisce le informazioni cliniche, insieme all HDM INFO Compila la scheda dati allarme C.O. 112/118 Tiene contatti continui con C.O. 118 fino all arrivo del Medico DMPO (HDM INFO) Attivazione chiamata vocale : TL inferm. 2 Medico p.s. Cardiologo, Ortopedico, Radiologo, C.O. Urg., Rianimatore Telefonica: Centralino per attivazione chiamata a cascata HDM P.S. = T.L. Infermieri HDM Triage = Inferm.esperto HDM ROSSI = 1 Rianimatore HDM GIALLI = 2 Rianimatore HDM INFO = D.S. Reperibile Definisce le aree assistenziali per i pazienti presenti (B,V, G). Disposizioni all HDM P.S., HDM Triage e attivando percorsi e cartellonistica Gestisce la scheda sinottica dei Pazienti nelle varie aree. Coordina la soluzione delle criticità Definisce i problemi operativi e collabora alle soluzioni Raccoglie informazioni nelle varie Aree e risponde con eventuale colloquio diretto Attendibilità, località, n persone coinvolte, n pazienti accertati, tempi di arrivo previsti n pazienti inviati, condizioni, tempi di arrivo ATTENZIONE: prevedibili rischi correlati PRE-ALLARME: Fenomeni precursori ALLARME: Evento in atto, con LIVELLO 1 20 pazienti - 4 ROSSI LIVELLO 2 30 pazienti - 10 ROSSI LIVELLO 3 > 30 pazienti Identificazione e attivazione di figure e funzioni Recettività Area non critica Med. D Urgenza e U.O. di Degenza x gialli e rossi non MAF FAST TRIAGE ATRIO-ACCOGLIENZA ROSSI E GIALLI AREA CRITICA BIANCHI E VERDI- SALA ATTESA PARENTI Aggiornamento della scheda sinottica con valutazioni della gravità Coordinamento con HDM INFO Valutazione dell efficacia e Controllo diretto dell attendibilità in collaborazione con HDM INFO

38 Pagina 38 di 42 All.2 TEMP I T0 T1 >30M HDM MeCAU/P.S. FUNZIONI COMPITI COME VERIFICA Riceve notizia dell allarme dal Team Leader Attiva il Fast Triage Ridistribuisce le aree del PS Ricevuta disposizione dall HDM Coordinatore, trasmette l allarme a tutta l area DEA Propone all HDM COORDINATORE quale tra gli Infermieri esperti presenti designare HDM TRIAGE. Consegna al designato il KIT ATRIO ed il KIT PAZIENTI Predisporre le aree del PS all accoglienza del Massiccio Afflusso di Feriti, secondo il Piano e le disposizioni dell HDM Coordinatore Via interfono nell Area Critica e via telefono a: Med. Urgenza, Chir. Urgenza, Chir. Gen. Per designazione diretta davanti agli Infermieri riuniti Dà disposizione a 5 Infermieri di variare con l apposita cartellonistica l utilizzo degli spazi: Triage Emergenza 1,2,3 Bianchi/Verdi Attesa Parenti Dà comunicazione all HDM Coordinatore dell avvenuta propagazione dell allarme. Verifica periodicamente la postazione TRIAGE ed assegna eventualmente altro personale; Vigila sulla giusta allocazione dei Pazienti nelle aree. Verifica i percorsi. Assicura efficienza comunicazioni Definire il corretto utilizzo delle linee telefoniche ed eventuali ricetrasmittenti Controllo diretto Controllo efficienza comunicazioni Controlla evacuazione Area attesa Parenti Direttamente e a mezzo del personale di portineria T2 30M> Coordina il Personale Non Medico Vigila e controlla la sicurezza degli operatori Definire il carico di lavoro delle postazioni Vigilare sulla sicurezza di TUTTI gli Operatori Assegna il Personale (scheda) Ispeziona le postazioni ed i singoli Operatori Sposta il Personale Non-Medico secondo le necessità Verifica l uso dei dispositivi individuali di protezione e la messa in sicurezza dei taglienti

39 Pagina 39 di 42 All.3 TEMP I T0 HDM Infermiere TRIAGE FUNZIONI COMPITI COME VERIFICA Attivazione Fast Triage Individuare gli Operatori che con lui collaboreranno e ricordare ad essi le procedure da seguire Riesame scheda fast triage Verifica risorse umane e materiale disponibile Attiva l uso del KIT ATRIO e KIT PAZIENTE Distribuire KIT ATRIO e KIT PAZIENTE Dispone il materiale pronto all uso Verifica l integrità e la completezza dei KIT ATRIO e KIT PAZIENTE T1 >30M Attiva la procedura di identificazione dei Pazienti Utilizzare correttamente la numerazione di identificazione e i supporti fotografici Cura la corretta associazione di immagine Paziente e numero Raccolta ed invio all URP del materiale identificativo Raccolta effetti personali Esposizione del paziente Inserire gli effetti nei sacchi con il corrispondente N identificativo e consegna all ITALPOL Corrispondenza del N pz con il N sacco Provvede all esecuzione del Fast Triage Eseguire il Fast Triage direttamente e/o con l ausilio di Infermieri scelti o destinati all Area Per tutti i Pazienti che accedono al PS, sia che comuni Corretta applicazione da parte di ogni operatore assegnato T2 30M> Avvia i Pazienti triagiati alle Aree assistenziali Cura il trasporto del paziente da parte degli OTA, con il KIT Paziente al seguito Evidenziazione verbale e materiale scheda del codice colore assegnato Vigila sulla giusta allocazione dei Pazienti nelle varie Aree Vigila e controlla la sicurezza degli operatori Vigilare la sicurezza dell Area assegnata e la protezione del personale di assistenza Ispeziona le postazioni ed i singoli Operatori Verifica l uso dei dispositivi individuali di protezione e la messa in sicurezza dei taglienti

40 Pagina 40 di 42 All.4 HDM INFO/Direzione Medica di Presidio TEMP I T0 FUNZIONI COMPITI COME VERIFICA Si attiva dopo chiamata Gestisce i rapporti Ospedale-C.O. 118 Tiene i rapporti con Prefettura, Protezione Civile ed altri Enti Attivazione Comitato Valutare l evento Giungere in Ospedale nel più breve tempo possibile Aggiornare il quadro degli eventi sul luogo del disastro e nel DEA Valutare che tutti i membri del Comitato siano stati attivati Riceve comunicazione dal Team Leader del PS Subentra all HDM Coordinatore nella tenuta dei contatti con C.O. 118, non appena giunto in Ospedale spunta check list destinatari e Accerta le assenze Sentito l HDM Coordinatore concorda il livello di attivazione e risposta dell Ospedale alla Maxiemergenza (1-2-3). Box Maxiemergenza C.O. 118 N pazienti inviati, condizioni, tempi di arrivo Tramite Centralino aziendale T1 >30M T2 30M> Collabora con HDM Coordinatore in area operativa Controlla il PIANO delle COMUNICAZIONI Partecipa al Comitato dirigendolo. Informazioni all URP Identifica e monitorizza la capacità recettiva dell Ospedale Tenere nota delle risorse umane attivate e disponibili e delle necessità Definizione e soluzione con HDM Coordinatore delle necessità Attiva il Team accoglienza Tramite centralino Controlla che il 1 ed il 2 Telefonista del Centralino abbiano ricevuto tutte le code delle chiamate a cascata. Funzionamento Telefoni e Radio R-T Esporre al Comitato lo stato delle attività operative e le eventuali criticità non risolte Gestire le informazioni cliniche, insieme all HDM Coordinatore Definisce i problemi operativi e collega alle soluzioni Compila l elenco delle vittime del disastro pervenute, suddividendole sulla base del Triage ricevuto. Verificare la dotazione di apparecchiature per l assistenza al PAZIENTE CRITICO nel PS,DEA, Rianimazione, Sala Operatoria con i relativi Responsabili Infermieristici Verificare il prospetto h24 dei Dirigenti Medici ed Infermieristici presenti Verificare con il CPS la effettiva disponibilità di posti letto e le risorse umane delle UU.OO coordinando il Team Accoglienza Attivare ulteriori Sale Operatorie o Sezioni Diagnostiche Valutazione dell efficacia. Controllo diretto dell attendibilità in collaborazione con HDM Coordinatore Rileva criticità Rileva criticità Rileva disponibilità per posti letto in sovrannumero Verifica la necessità con l HDM Coordinatore

41 Pagina 41 di 42 All.5 HDM DDS/U.O.C. Anestesia e Rianimazione TEMPI HDM COMPITI T0 ROSSI Chiama Rianimatore di turno, invitando gli anestesisti presenti a scendere immediatamente al PS T1 >30M ROSSI Individuano i Collaboratori infermieri ed assegnano loro le rispettive postazioni GIALLI Evacuano per quanto possibile le emergenze 1-2-3, ricoverando presso le U.O. i pazienti presenti Ricordano le linee guida ai Collaboratori Medici ed Infermieri che dirigeranno ROSSI Coordina i medici presenti in Area codici ROSSI e assegna i singoli pazienti Effettua il trattamento diagnostico-terapeutico Definisce le priorità interventistiche, previo parere del Chirurgo T2 30M> GIALLI Gestisce l Emergenza 2-3(Area codici GIALLI) con la collaborazione di: - 2 Medico di PS - Chirurgo di PS - Cardiologo di PS - Medico della Medicina d Urgenza sopraggiunto - Medico Pediatra Assegna ai singoli pazienti e definisce le priorità interventistiche, previo parere del Chirurgo

42 Pagina 42 di LISTA DI DISTRIBUZIONE Assessorato alla Salute Regione Sicilia Dipartimento Regionale Protezione Civile Prefettura di Questura di Sindaci Comuni Direttore Generale ASP Direttore Sanitario ASP Direzione Presidio Medico Responsabile Ufficio Prevenzione e Protezione ASP Direttori U.U.O.O. Presidi Ospedalieri ASP Ufficio Tecnico P.O. Servizio Infermieristico Direttore Farmacia Magazzino Servizio Mensa Servizio Pulizie

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