RET 14.1 RELAZIONE TECNICA DI PROGETTO
|
|
- Orsola Oliva
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 PROGETTO ARMOGEO MONITORAGGIO GEOLOGICO SUL DISSESTO DI PAGAFONE IN COMUNE DI FUIPIANO VALLE IMAGNA (BG) ADEGUAMENTO ED IMPLEMENTAZIONE DELLA RETE DI MONITORAGGIO ATTUALE Legge Regionale n. 5 del PROGETTO PRELIMINARE RET 14.1 RELAZIONE TECNICA DI PROGETTO Progetto Monitoraggio dissesto di Pagafone in Comune di Fuipiano Valle Imagna (BG) Redatto Dott. Geol. Dennis Bonetti Ottobre 2014 Verificato Approvato Dott. Geol. Luca Dei Cas Dott. Ugo Musco
2 INDICE 1. PREMESSA INQUADRAMENTO GEOLOGICO RETE ESISTENTE RETE IN PROGETTO Sondaggi Installazione strumentazione Rete topografica Accessibilità rete monitoraggio Alimentazione elettrica Frequenza trasmissione dei dati DOCUMENTAZIONE DELLA PROGETTAZIONE DEFINITIVA PERMESSI ED AUTORIZZAZIONI QUADRO ECONOMICO DOCUMENTI DI PROGETTO
3 1. PREMESSA Con Legge Regionale n. 5 del , di modifica della Legge Regionale n. 16 del (Istituzione dell'agenzia Regionale per la Protezione dell'ambiente - ARPA) Regione Lombardia ha sancito che l attività del Centro di Monitoraggio Geologico di ARPA Lombardia (C.M.G.) si esplichi: - [..] - i) nel supporto tecnico-scientifico nell attività di prevenzione e controllo agli enti competenti per gli interventi di protezione civile nelle zone a rischio ambientale anche mediante la progressiva acquisizione, ove necessario tramite specifiche convenzioni, dei sistemi di monitoraggio geologico esistenti sul territorio lombardo, gestiti da enti diversi, garantendone l'adeguamento tecnologico e il potenziamento, al fine di sviluppare un'unica rete regionale integrata. A fronte di tale significativa variazione, ARPA Lombardia ha effettuato un censimento ed una valutazione della situazione delle reti di monitoraggio geologico attualmente presenti sul territorio della Regione Lombardia ai fini della loro progressiva acquisizione. Delle aree di frana (dotate di reti di monitoraggio) considerate dal C.M.G., su indicazione di Regione Lombardia, sono state oggetto di dettagliata analisi alcune frane ritenute più significative. Su queste aree devono dunque essere effettuate attività di adeguamento tecnologico e potenziamento. In data 25 giugno 2014 i progetti di fattibilità relativi a questi adeguamenti sono stati presentati ai rappresentati delle Direzione Generale Sicurezza, Protezione Civile e Immigrazione Sistema Integrato di Prevenzione - Prevenzione Rischi Naturali. Successivamente, con Decreto del D.G. di ARPA n. 413 del 9 settembre 2014, si è preso atto delle schede di fattibilità relative a questi adeguamenti. Il presente progetto preliminare riguarda appunto l adeguamento tecnologico ed il potenziamento secondo gli standard regionali di monitoraggio geotecnico definiti con D.G.R. n. X/2684 del 14 dicembre 2011 della rete di controllo del dissesto che nel novembre 1976 distrusse l abitato di Pagafone in Comune di Fuipiano Valle Imagna in Provincia di Bergamo (Tavole 1 e 2). 3
4 La finalità dell adeguamento del sistema di monitoraggio di Pagafone è, in accordo con quanto richiesto da Regione Lombardia, quello di adeguare la rete presente al fine di poter tenere controllato il movimento in massa del versante. La rete, anche dopo l adeguamento, non sarà in grado di allertare su eventuali crolli o movimenti di entità minore che si potrebbero verificare per tutta la lunghezza del ciglio. Si rappresenta che la presente rete di monitoraggio avrà valenza conoscitiva, e quindi non potrà essere utilizzata per l emissione di segnalazioni di criticità idrogeologiche, sino al momento di approvazione di specifica modellazione con individuazione di soglie di criticità sito specifiche. 4
5 2. INQUADRAMENTO GEOLOGICO Il versante su cui sorge Fuipiano è interessato da una deformazione gravitativa profonda di versante (DGPV) in buona parte attiva che provoca movimenti generalizzati del versante, seppur limitati. Tali movimenti sono confermati dalle misure satellitari che indicano movimenti in abbassamento di alcuni mm/anno (Figura 1). I settori più attivi hanno dato luogo a frane di scivolamento in roccia, anche di volumetrie elevate, che hanno coinvolto anche insediamenti abitativi. Il fenomeno gravitativo è legato principalmente all assetto tettonico locale e alla diversa competenza delle formazioni rocciose che affiorano nell area. Il versante è caratterizzato dalla presenza di formazioni rocciose di età triassiche e giurassiche (Argilliti di Riva di Solto, Calcare di Zu, Dolomia a Conchondon, calcari di Sedrina e Moltrasio). I livelli argillitici e marnosi al contatto tra il Calcare di Zu e la Dolomia a Conchondon influiscono significativamente sulla stabilità del versante. Inoltre, il carsismo presente nelle unità carbonatiche crea una circolazione idrica sotterranea che provoca localmente pressioni elevate. Dal punto di vista tettonico l area è delineata da un anticlinale con asse diretto NO-SE, intersecata da alcune faglie di direzione variabile. L area mostra morfologie tipiche delle DGPV: il crinale che identifica lo spartiacque con la valle Taleggio (zona identificata con il toponimo dei I Canti ) è infatti interessato da una serie di trincee e contropendenze in roccia, orientate circa NO-SE comprese entro la Dolomia a Conchondon, con altezze anche superiori ai 6 metri e una persistenza di oltre 300 metri. A quote minori sono diffusi depositi detritici e di frana parzialmente cementati dove si possono individuare pinnacoli rocciosi variamente dislocati. Nella parte inferiore il versante presenta tipici rigonfiamenti e mostra localmente una serie di dissesti recenti. Il drenaggio del versante è abbastanza irregolare, definito dalle dislocazioni tettoniche del substrato. I movimenti hanno causato deformazioni e fessurazioni negli edifici. Il rischio maggiore è dato dal possibile sviluppo di frane con volumetrie elevate ( m 3 ), come quella del 10 novembre 1976 che distrusse la frazione di Pagafone, innescatasi a seguito di intense precipitazioni, che è evoluta in un lento scivolamento durato circa 4 giorni. L accumulo di frana a seguito di forti piogge ha originato alcune colate detritiche che si sono estese per oltre 1 5
6 km sul fondovalle. Un arretramento della nicchia attuale potrebbe interessare alcuni edifici al margine del pianoro di Fuipiano. A seguito dell evento del 1976 sono stati effettuati dei lavori di regimazione idraulica lungo la valle Andreoli (limite N della frana), con la costruzione di gabbioni e argini spondali (dati ricavati da Centri abitati instabili della Provincia di Bergamo ). La rete di monitoraggio attuale è costituita da 1 stazione meteo climatica, tre piezometri (Ismes 2, PD3, PD5), tre inclinometri (IC4-125 m; ID6-140 m; IC1-50 m) e 16 punti di controllo topografico. Il monitoraggio nei tubi inclinometrici IC4 e ID6 (ubicati sul pianoro di Fuipiano ed effettuato fino al 2011) ha permesso di individuare una superficie di deformazione rispettivamente a 106 e a 97 m da p.c.. Misure effettuate nel maggio 2014 hanno indicato la rottura dei due tubi a tali profondità. Nel tubo inclinometrico nell accumulo di frana sono state misurate deformazioni di minore entità tra i metri di profondità. Il monitoraggio topografico ha evidenziato spostamenti del ciglio della frana dell ordine di pochi centimetri, meno continue rispetto ai movimenti profondi ma maggiormente impulsive. Il rilievo realizzato nel novembre 2011 ha mostrato uno spostamento pressochè insignificante rispetto al 2010, mentre tra il 2008 e il 2010 è stato registrato un significativo spostamento, nell ordine di 3/5 cm [.]. Dal primo rilievo topografico utile che risale al 2004, gli spostamenti massimi registrati lungo il ciglio della scarpata sono stati nell ordine dei 7-8 centimetri [ ] (tratto da Monitoraggio del dissesto di Pagafone Studio Eurogeo, marzo 2012). 6
7 Figura 1: dati interferometrici RSAT. 7
8 3. RETE ESISTENTE La rete di monitoraggio istallata attualmente risulta composta da: - n. 1 stazione pluviometrica con sensore di temperatura, vento, umidità ecc.. e trasmissione dati via GPRS ubicata sul pianoro di Fuipiano; - n. 3 tubi piezometrici non strumentati (PD3 nell accumulo di frana, PD5 e P7 sul pianoro di Fuipiano); - n. 3 tubi inclinometrici non strumentati (IC4 e ID6 ubicati sul pianoro di Fuipiano nei pressi dei piezometri PD5 e P7; IC2-1 nell accumulo di frana); - n. 3 stazioni di misura topografica; - n. 16 punti di controllo topografico ubicati lungo il ciglio di frana e al di fuori dei presunti limiti di accumulo. Le misure di monitoraggio erano affidate a Professionisti esterni. Le infrastrutture e la strumentazione che verrà presa in carico dal CMG, oggetto di prossimo adeguamento, viene di seguito elencata: INFRASTRUTTURE PRESENTI DESCRIZIONE SIGLA CARATTERISTICHE TECNICHE STATO PROPRIETÀ NOTE Colonna IC2-1 Profondità utile: 50 m. inclinometrica Acquisizione Riperforazione e Colonna ID6 Profondità utile: 140 m. Interrotto a 97 m da p.c. installazione di inclinometrica sonde fisse Riperforazione e Colonna Interrotto a 106 m da IC4 Profondità utile: 125 m. installazione di inclinometrica p.c. sonde fisse Colonna piezometrica PD3 Profondità utile: 60 m. Installazione di trasduttore di pressione Colonna piezometrica ISMES1 Colonna piezometrica P7 Installazione di trasduttore di pressione Colonna piezometrica PD5 Profondità utile: 100 m. Installazione di trasduttore di pressione 8
9 DESCRIZIONE N. 8 plinti topografici sul ciglio frana N. 6 plinti topografici parte superiore versante Fuipiano N. 1 master a Brumano N. 1 master a Brumano N. 1 master pianoro di Fuipiano N. 1 master raccordo tra Fuipiano e Brumano SIGLA INFRASTRUTTURE PRESENTI CARATTERISTICHE TECNICHE STATO PROPRIETÀ NOTE Pilastrini in c.a. con Adeguamento fittoni per mire pilastrini Pilastrini in c.a. con fittoni per mire Pilastrino in c.a. con piastra Pilastrino in c.a. con piastra Pilastrino in c.a. con piastra Pilastrino in c.a. con piastra Adeguamento pilastrini Adeguamento pilastrino STRUMENTAZIONE DESCRIZIONE SIGLA CARATTERISTICHE TECNICHE PROPRIETÀ STATO Cablaggio e allacciamento linea elettrica centralina meteo Stazione meteo LSI-LASTEM Sensore riscaldato precipitazione Sensore temperatura DL stazione meteo. S.n./matr.: Sensore DQA031. S.n./matr.: Imbuto da 324 cm 2. Range: mm/h. Sensore DMA672. S.n./matr.: Range: C. Funzionante Funzionante Funzionante Sensore umidità relativa Sensore DMA672. Range: 0 100% Funzionante Sensore atmosferica pressione Sensori angolo e velocità vento Sensore DQA240. Range: hpa Funzionante Sensore DNA022. Range: ; 0 60 m/sec. Funzionante 9
10 L obiettivo delle successive fasi di progettazione sarà quello di adeguare e rendere funzionante la rete di monitoraggio secondo gli standard richiesti da ARPA nel presente progetto. Si specifica che, per quanto descritto nel presente progetto preliminare, ARPA dispone esclusivamente delle informazioni che il precedente gestore ha ritenuto/potuto mettere a disposizione e quindi non può garantire il perfetto funzionamento di tutta la strumentazione sopracitata. Per questa ragione risulterà facoltà di ogni partecipante al bando, ove le informazioni disponibili fra gli atti non siano ritenute sufficienti, di testare la funzionalità di sensori, strumentazione elettronica, DL/modem/sistema di trasmissione, cablaggi e tubi oggetto di automatizzazione delle misure mediante sopralluoghi mirati. 10
11 4. RETE IN PROGETTO Vista la necessità di Regione Lombardia di installare un sistema di monitoraggio con finalità di protezione civile, nell area di Fuipiano è prevista l installazione di una rete di controllo in tempo reale per il monitoraggio delle deformazioni in profondità e delle strutture. La rete di monitoraggio profonda necessita infatti di essere realizzata di nuovo e automatizzata, mentre per quanto riguarda il monitoraggio topografico si intende adeguare alcuni dei pilastrini esistenti e di posizionare alcune mire anche nell accumulo di frana. Tutte le lavorazioni, le forniture e i servizi si intendono conformi a quanto dettato dalla D.G.R. 14 dicembre n. X/2684 e descritto nelle specifiche tecniche di progetto. Sondaggi Come già sopra accennato, per proseguire il monitoraggio inclinometrico è necessaria la riperforazione dei fori ID6 (interrotto a 97 m di profondità) e IC4 (agibile solo fino a 106 m di profondità). Il sondaggio IC4 potrà essere realizzato a distruzione di nucleo, mentre l inclinometro ID6 dovrà essere realizzato carotaggio continuo. I tubi inclinometrici dovranno tutti essere attrezzati con cavo TDR sul quale dovranno essere previste due misure da effettuarsi in periodi successivi da concordare con ARPA. Durante la perforazione di ID6 dovranno essere prelevati campioni di materiale indisturbato alle profondità concordate con la D.L. per la modellazione geologica. Installazione strumentazione La rete di monitoraggio dovrà essere implementata con la seguente strumentazione: pluviometro (Figura 2) e centralina per la raccolta dati: si prevede la sostituzione del pluviometro con uno riscaldato con imbuto di 1000 cm 2 (conforme agli standard WMO). Saranno riutilizzati i sensori dell attuale stazione meteo (temperatura, umidità relativa, pressione atmosferica, angolo e velocità del vento) e le strutture presenti (palo di sostegno, case di alloggiamento, ecc ). La centralina di raccolta dati allacciata alla rete elettrica dovrà essere adeguata agli standard di Arpa e dotata di datalogger (se non riutilizzabile quello già presente), batteria tampone, regolatore di carica, protezioni, messa a terra e modem per la 11
12 trasmissione dati via GSM/GPRS/UMTS al Centro di Monitoraggio Geologico e di quant altro necessario per il suo corretto funzionamento. La centralina di raccolta sarà inoltre dotata di antenna gateway per la raccolta dei dati della strumentazione installata nel piezometro PD5 e nel nuovo foro IC4 bis. Alla stessa centralina saranno collegati tramite cablaggio anche gli strumenti posizionati nel vicino inclinometro ID6 bis e nel piezometro ID7. Al fine di evitare la mancata trasmissione dei dati per caduta del segnale GPRS o altro, dovrà essere previsto un sistema di trasferimento in ridondanza con tecnologia satellitare e/o radio in grado di garantire la continuità nella trasmissione dei dati acquisiti; tubo inclinometrico ID6 bis e piezometro P7: è prevista l installazione di n. 4 sonde inclinometriche fisse biassiali e di un trasduttore di pressione collegate mediante cablaggio al datalogger della stazione meteo. Le sonde inclinometriche dovranno essere fornite di testa di sospensione, cavo strumentale di collegamento e cavetto in acciaio di sospensione. Analogamente, il trasduttore di pressione sarà dotato di cavo strumentale e di tubo ventilato. Tutta la strumentazione sarà allacciata alle rete elettrica comunale; tubo inclinometrico IC4 bis e piezometro PD5: è prevista l installazione di n. 4 sonde inclinometriche fisse biassiali e di un trasduttore di pressione collegate a un datalogger locale che trasmette via wi-fi alla centralina di raccolta dati della stazione meteo. Le sonde inclinometriche dovranno essere fornite di testa di sospensione, cavo strumentale di collegamento e cavetto in acciaio di sospensione. Analogamente, il trasduttore di pressione sarà dotato di cavo strumentale e di tubo ventilato. La strumentazione sarà alimentata da pannello fotovoltaico; tubo piezometro PD3: nel perforo dovrà essere installato un trasduttore di pressione con alimentazione a batteria e scarico dati manuale da PC portatile. Rete topografica Alla rete topografica attuale (da adeguare come di seguito illustrato), sarà affiancata una rete topografica GPS con misure in near real time. 12
13 In dettaglio: rete topografica: il pilastrino di misura in Comune di Brumano (Figura 4) dovrà essere adeguato sostituendo la piastra attuale con una fissata direttamente al pilastro. Anche per 5 pilastrini di misura lungo il ciglio di frana dovrà essere rimossa la piastra (se presente), sostituendola con un perno in acciaio inox dotato di testa filettata maschio 5/8 per l aggancio di prismi topografici. La rete topografica sarà implementata posizionando altri quattro punti di misura su abitazioni (individuate da Tecnici Arpa) a monte del ciglio di frana e da tre punti di misura nel corpo di frana sempre indicati dall Agenzia. I due master all esterno dell area di frana dovranno essere posizionati sul campanile della chiesa di Fuipiano e su un abitazione in loc. Galzaniga sempre in Comune di Fuipiano. Dovranno essere inoltre forniti n. 15 prismi topografici; rete GPS: la rete GPS sarà costituita da n. 4 ricevitori GPS a singola frequenza e da una postazione a doppia frequenza (master all esterno dell area in movimento) con antenna geodetica. I GPS dovranno essere forniti degli accessori funzionali, armadietti con batteria, sistemi di acquisizione e software di trasmissione dati con ridondanza via satellite. Le 4 postazioni a singola frequenza saranno posizionate su edifici pubblici di proprietà del Comune di Fuipiano (municipio in via Arnosto, ex palazzo comunale in Piazza Europa, sede della pro loco in via Marconi, fabbricato di proprietà comunale presso la chiesa di Fuipiano), mentre il master sarà ubicato sul municipio del Comune di Brumano. Accessibilità rete monitoraggio I punti della rete di monitoraggio si trovano in vicinanza di strade carrabili; solo il nuovo foro IC4, i pilastrini lungo il ciglio e il pilastrino master topografico non sono serviti da strade pubbliche. Alimentazione elettrica Come già descritto nelle pagine precedenti, la stazione meteo, le sonde inclinometriche biassiali in ID6, il trasduttore di pressione in P7 e la centralina di raccolta dati saranno alimentati dalla linea elettrica previa adeguamento e sua messa in sicurezza che alimenta la stazione 13
14 pluviometrica attuale. Gli strumenti installati nei fori IC4 (sonde inclinometriche) e PD5 saranno alimentati mediante pannello fotovoltaico. I ricevitori GPS saranno allacciati direttamente alla rete elettrica dell edificio. Frequenza trasmissione dei dati La trasmissione dei dati dovrà avvenire con frequenza pari a 30 minuti per i dati geotecnici e 10 minuti per i dati meteorologici. La trasmissione dei dati dovrà avvenire con frequenza pari a 6 ore per i dati GPS. Tale frequenza, dopo un primo periodo di monitoraggio, potrà essere variata (e variabile) in relazione ai risultati che il sistema renderà disponibili. I dati dovranno essere trasmessi, con protocollo TCP/IP, al sito ftp di ARPA Lombardia secondo le modalità e caratteristiche definite nelle specifiche tecniche. Resta inteso che la integrale fattibilità di tutto quanto previsto nel presente progetto preliminare andrà attentamente verificata dall estensore del progetto definitivo. Eventuali soluzioni migliorative/integrative (all interno della sensoristica e dei lavori indicati) finalizzate alla miglior esecuzione dei lavori o del monitoraggio in oggetto dei medesimi parametri (nelle quantità minime indicate) dovranno essere indicate e dettagliate all interno degli atti dei singoli progetti definitivi. 14
15 Figura 2: piezometro P7 (in primo piano), stazione meteo e inclinometro ID6 15
16 Figura 3: piezometro PD5, inclinometro IC4 e pilastrino per mira topografica Figura 4: pilastrino master in Comune di Brumano. Figura 5: frana di Pagafone dal pilastrino master di Brumano. Figura 6: pilastrino di misura lungo in ciglio di frana. 16
17 5. DOCUMENTAZIONE DELLA PROGETTAZIONE DEFINITIVA Il progetto definitivo, redatto sulla base delle indicazioni del presente progetto preliminare e, qualora presente, di ulteriori indicazioni emerse in sede di conferenza di servizi, dovrà contenere tutti gli elementi necessari per la descrizione di quanto previsto e per l acquisizione delle autorizzazioni. In particolare dovrà contenere: a) Relazione illustrativa con i seguenti punti: - perforazioni e sondaggi: operazioni di approntamento cantiere (realizzazione piazzole, trasporto attrezzatura e materiali, approvvigionamento idrico, definizione delle vie di accesso, delimitazione piazzola, ecc..), maestranze utilizzate, tipo di sonda, modalità esecuzione sondaggi, numero di campionamenti/prove geotecniche previste; - installazione tubazioni in foro di sondaggio/utilizzo tubi esistenti: tipi e dimensioni di tubazione, modalità di giunzione delle verghe, modalità di cementazione, spurgo, modalità di controllo della corretta installazione (verticalità, spiralatura, ecc..), caratteristiche e modalità di installazione cavo TDR; - strumentazione: strumentazione installata (numero dei sensori, posizionamento diverso da quanto indicato nel progetto preliminare, ecc..) e sue caratteristiche tecniche con riferimento alle specifiche tecniche di progetto, definizione delle lunghezze, tipologia e modalità di posa dei cablaggi, definizione della rete wireless dai sensori alla stazione, modalità installazione (vie e modalità di accesso, eventuale taglio della vegetazione, ecc..); - centralina di raccolta dati: definizione della composizione della centralina (tipo di datalogger, multiplexer, modem, batteria tampone, protezioni dalle sovratensioni, isolamento, consumo energetico, modalità di immagazzinamento dati in caso di mancanza del segnale di trasmissione, condizione operative, definizione delle frequenze di campionamento per l acquisizione dei dati, dimensioni del rack, modalità di telediagnostica da remoto, eventuali apparecchiature per il riarmo); 17
18 - descrizione della rete wi fi e sue caratteristiche ivi inclusa affidabilità e percentuale di dati trasmessi; - trasmissione dati: con riferimento alle specifiche tecniche di progetto, definizione delle modalità operative di trasmissione dei dati e gestione dell attivazione del sistema di ridondanza; - sistemi di ridondanza: definizione delle caratteristiche delle apparecchiature, interfaccia con la stazione raccolta dati, condizione operative; - strumentazione topografica e GPS: architettura del sistema, definizione e tipologia strumentazione installata (stazione totale, ricevitori GPS, mire topografiche), software forniti, caratteristiche tecniche della stazione totale, descrizione delle centraline di controllo della strumentazione; - alimentazione elettrica da rete o impianto fotovoltaico: definizione delle modalità di collegamento dal punto di fornitura elettrica alla strumentazione; b) schema riassuntivo delle eventuali migliorie proposte rispetto al progetto preliminare (eventuali implementazioni della sensoristica, dei sondaggi, dei campionamenti/prove geotecniche; sistemi di acquisizione e trasmissione/ridondanza dati, ecc..); c) sintesi delle caratteristiche tecniche della strumentazione e delle apparecchiature elettroniche previste in relazione ai requisiti richiesti nel documento di progetto preliminare specifiche tecniche. Esempio: Sensore Variabile Specifiche Specifiche richieste offerte Note Sonda inclinometrica fissa in foro ID6 Tipo di sensore Mems Accelerometrico migliorativa Campo di misura +/- 10 +/- 15 migliorativa Risoluzione > 0,05% fs 0,1% fs Accuratezza > 0,5% fs 0.8% fs 18
19 Segnale in uscita 4-20 ma 4-20 ma d) piano particellare di esproprio se differente dal progetto preliminare; e) cronoprogramma; f) documento di inquadramento paesaggistico in relazione alle opere in progetto. 6. PERMESSI ED AUTORIZZAZIONI Gli interventi interessano aree di proprietà privata (per alcuni dei quali sono stati stipulati in passato precedenti contratti): sono in atto accordi preliminari con le proprietà per la richiesta delle autorizzazioni da parte degli enti competenti. Tali accordi verranno poi perfezionati con apposito contratto fra ARPA ed il privato. Arpa richiede l indizione di apposita conferenza dei servizi al fine di essere messa nelle condizioni di poter operare per gli interventi progettati. A tal proposito si chiede che l autorizzazione conclusiva rilasciata a seguito della suddetta conferenza tenga conto almeno dei seguenti aspetti: - autorizzazione per quanto riguarda le proprietà dei fondi interessati dalle opere e dalle relative lavorazioni; - vincolo idrogeologico (art. 7 del R.D del 30 dicembre 1923, così come specificato dalla L.R. 31/2008 art. 44); - vincolo ambientale (artt. 146 del D.Lgs 42/2004 ed artt. 80 e 82 della L.R. 12/2005); - autorizzazione urbanistico/edilizia o equivalente per la stazione meteo. 19
20 7. QUADRO ECONOMICO A - importo lavori ,16 B - importo forniture e servizi ,10 Progettazione esecutiva 1.587,09 Coordinamento per la progettazione e l'esecuzione della sicurezza 1.322,58 Oneri di sicurezza 1.058,06 Totale imponibile ,00 IVA ,82 Spese di occupazione/esproprio 3.000,00 Incentivo alla progettazione (art. 92 c. 5 D. Lgs 163/2006) 529,03 Imprevisti e arrotondamenti 4.445,15 TOTALE COMPLESSIVO ,00 8. DOCUMENTI DI PROGETTO Il presente progetto si compone dei seguenti elaborati: RET Relazione tecnica di progetto RET Computo metrico estimativo RET Piano particellare RET Tavole RET Cartografia di inquadramento (1:50.000) RET Cartografia di inquadramento (1:10.000) RET Rete di monitoraggio esistente (1:10.000) RET Rete di monitoraggio in progetto (1:10.000) RET Scheda adeguamento rete Sondrio, ottobre 2014 Dr. Geologo Dennis Bonetti 20
STRUMENTAZIONE GEOTECNICA DI MONITORAGGIO. ovvero Strumentazione geotecnica tradizionale utilizzata per il monitoraggio dei movimenti franosi
5 maggio 2005 - Corso di Laboratorio Monitoraggio Frane STRUMENTAZIONE GEOTECNICA DI MONITORAGGIO ovvero Strumentazione geotecnica tradizionale utilizzata per il monitoraggio dei movimenti franosi FINALITA
DettagliLINEE GUIDA PER LA COSTRUZIONE DI POZZI PER L ESTRAZIONE DI ACQUA SOTTERRANEA
LINEE GUIDA PER LA COSTRUZIONE DI POZZI PER L ESTRAZIONE DI ACQUA SOTTERRANEA Le domande di autorizzazione e di concessione per la costruzione di un pozzo devono essere corredate da un progetto preliminare
DettagliConsorzio Forestale Alta Valle Susa Oulx (TO) 1 PREMESSA
PREMESSA Il progetto prevede l installazione sulla parete del Rouas di Melezet (Bardonecchia, TO) di alcuni sensori allo scopo di controllo dell officiosità delle opere di consolidamento dei blocchi svincolati
DettagliL INFORMAZIONE METEOROLOGICA AD AMBITO LOCALE
Scheda Progetto L INFORMAZIONE METEOROLOGICA AD AMBITO LOCALE Stazione di monitoraggio meteo e webcam MONITORAGGIO METEOROLOGICO Dati meteo in diretta dalle località di interesse, visualizzati on-line
DettagliRELAZIONE TECNICO-DESCRITTIVA
RELAZIONE TECNICO-DESCRITTIVA **** 1. PREMESSA Gli interventi previsti dal presente progetto sono inseriti nei finanziamenti di cui al Decreto del Presidente della Giunta Regionale n 2012 del 27/11/2012,
DettagliRELAZIONE ILLUSTRATIVA
(Provincia di Novara) Elaborato A - RELAZIONE ILLUSTRATIVA RELAZIONE ILLUSTRATIVA Cascina Trolliet - Opere di sistemazione esterna PROGETTO DEFINITIVO - ESECUTIVO * * * * * * * La presente relazione è
DettagliMonitoraggio Geologico e Meteo - Pluviometrico
Monitoraggio Geologico e Meteo - Pluviometrico Gregorio Mannucci & Luca Dei Cas ARPA Lombardia Settore Suolo, Risorse Idriche e Meteoclimatologia U.O. Suolo e Servizio Geologico Barzio- 23 settembre 2010
Dettagli- Livello elettronico di precisione - Stazione informatizzata robotizzata di altissima precisione
PROGETTAZIONE ED ESECUZIONE DEL MONITORAGGIO TOPOGRAFICO E GEOTECNICO DEL COSTRUENDO NUOVO CENTRO CONGRESSI ITALIA LA NUVOLA DI FUKSAS NEL QUARTIERE EUR DI ROMA II parte Ing. RICCI Paolo * Geom. BRILLANTE
DettagliL AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA IL GAS E IL SISTEMA IDRICO
PARERE 16 APRILE 2015 172/2015/I/EFR PARERE AL MINISTRO DELLO SVILUPPO ECONOMICO SULLO SCHEMA DI DECRETO RECANTE APPROVAZIONE DI UN MODELLO UNICO PER LA REALIZZAZIONE, LA CONNESSIONE E L ESERCIZIO DI PICCOLI
DettagliRELAZIONE ILLUSTRATIVA DEL PIANO DELLA SICUREZZA...
INDICE 1 RELAZIONE ILLUSTRATIVA DEL PIANO DELLA SICUREZZA... 2 1.1 PRIME INDICAZIONI E DISPOSIZIONE PER LA STESURA DEL PSC... 2 1.2 I CONTENUTI MINIMI DEL PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO... 2 1.3 IL
DettagliConsorzio della bonifica Reno Palata - Bologna
Progetto di realizzazione di un impianto di sollevamento d acqua da fiume per la distribuzione igienico-potabile al contesto abitativo e all ospedale del villaggio rurale di Matadi Babusongo (Provincia
DettagliSPECIFICA TECNICA DI FORNITURA. PER LA REALIZZAZIONE DI IMPIANTI FOTOVOLTAICI STAND-ALONE DI POTENZA NOMINALE NON SUPERIORE A 20 kw
ALLEGATO A2 SPECIFICA TECNICA DI FORNITURA PER LA REALIZZAZIONE DI IMPIANTI FOTOVOLTAICI STAND-ALONE DI POTENZA NOMINALE NON SUPERIORE A 20 kw SCOPO Lo scopo della presente specifica è quello di fornire
DettagliCOMPONENTE GEOLOGICA, IDROGEOLOGICA E SISMICA DEL PIANO DI GORVERNO DEL TERRITORIO COMUNALE DI BEDULITA (BG) Integrazioni
COMPONENTE GEOLOGICA, IDROGEOLOGICA E SISMICA DEL PIANO DI GORVERNO DEL TERRITORIO COMUNALE DI BEDULITA (BG) Integrazioni Norma di riferimento: D.g.r. 30 novembre 2011 - n. IX/2616 Aggiornamento dei Criteri
DettagliMODALITÀ ORGANIZZATIVE E PIANIFICAZIONE DELLE VERIFICHE SUGLI IMPIANTI
Pagina:1 di 6 MODALITÀ ORGANIZZATIVE E PIANIFICAZIONE DELLE VERIFICHE SUGLI IMPIANTI INDICE 1. INTRODUZIONE...1 2. ATTIVITÀ PRELIMINARI ALL INIZIO DELLE VERIFICHE...2 3. PIANO OPERATIVO DELLE ATTIVITÀ...2
DettagliPRINCIPI FONDAMENTALI...
QUALITA DEL SERVIZIO 1) PREMESSA... 2 2) PRINCIPI FONDAMENTALI... 2 2.1) EFFICIENZA NEL SERVIZIO... 2 2.2) CONTINUITÀ... 2 2.3) IMPARZIALITÀ DI TRATTAMENTO... 3 2.4) SALUTE, SICUREZZA ED AMBIENTE... 3
DettagliDISPOSIZIONI DELL AUTORITA PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS IN TEMA DI STANDARD DI COMUNICAZIONE
Allegato A Allegato A alla deliberazione 18 dicembre 2006, n. 294/06 così come modificata ed integrata con deliberazione 17 dicembre 2008 ARG/gas 185/08 DISPOSIZIONI DELL AUTORITA PER L ENERGIA ELETTRICA
DettagliCAPITOLATO SPECIALE PER L AFFIDAMENTO IN CONCESSIONE DEI SERVIZI CIMITERIALI. (art. 30 del D.Lgs. 163/2006)
COMUNE DI IMPRUNETA Provincia di Firenze CAPITOLATO SPECIALE PER L AFFIDAMENTO IN CONCESSIONE DEI SERVIZI CIMITERIALI (art. 30 del D.Lgs. 163/2006) ALLEGATO Interventi sugli impianti elettrici Il Responsabile
DettagliMANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6
MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.
DettagliAllegato 1 CAPITOLATO TECNICO
Allegato 1 CAPITOLATO TECNICO PROCEDURA APERTA Fornitura di gas e dei servizi connessi presso gli insediamenti della società Rete Ferroviaria Italiana S.p.A. (di seguito RFI S.p.A. ) Capitolato tecnico
DettagliRelazione Geologica e Relazione Geotecnica
Relazione Geologica e Relazione Geotecnica La Relazione Geologica e la Relazione Geotecnica sono due documenti progettuali sempre distinti. La Relazione Geologica è essenziale per il geotecnico e lo strutturista,
DettagliI.P.A.B. CASA DEL FANCIULLO Via Sardegna n. 4 90044 Carini (PA) DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE N 154 DEL 17 OTTOBRE 2014 IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO
I.P.A.B. CASA DEL FANCIULLO Via Sardegna n. 4 90044 Carini (PA) DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE N 154 DEL 17 OTTOBRE 2014 OGGETTO: Modifica determinazione n. 144 del 3 ottobre 2014 relativa all approvazione
DettagliDisposizioni Tecniche
Disposizioni Tecniche Revisione n.05 del 30/12/2011 Approvate dall A.A.T.O. n.1 Toscana Nord con deliberazione n.20 del 06/12/2011 In vigore dal 1 gennaio 2012 Pagina 1 di 24 INDICE SCHEMI DI INDIVIDUAZIONE
DettagliDETERMINAZIONE PROT N. 8498 / REP. N. 509 DEL 02.10.2012
AUTORITà DI BACINO DETERMINAZIONE PROT N. 8498 / REP. N. 509 DEL Oggetto: Comune di Arzana - Studio di compatibilità geologica e geotecnica ai sensi dell art. 31 comma 6 lett. a delle N.A. del PAI inerente
Dettagli19 novembre 2009 all 3 - DPCM sistema geodetico v1_0.doc
Adozione del Sistema di riferimento geodetico nazionale Allegato 3 Specifiche di riferimento relative alla pubblicazione dei dati a 30 secondi delle stazioni permanenti e scheda per il loro censimento
DettagliCOMUNE DI FAENZA PROVINCIA DI RAVENNA
COMUNE DI FAENZA PROVINCIA DI RAVENNA PROGRAMMA PROVINCIALE RAVENNA GREEN ENERGY PROGETTO PRELIMINARE VALORIZZAZIONE DELLE FONTI RINNOVABILI (2) ENERGIA DAI TETTI DI EDIFICI PUBBLICI Il responsabile per
Dettagli2i RETE GAS S.r.l. LISTINO PREZZI 2016 in vigore dal 01/01/2016
Il Distributore si impegna, anche tramite terzi ed in relazione agli impianti per i quali è concessionario del servizio di distribuzione del gas naturale e di gas diversi dal gas naturale, a fornire le
DettagliPROVINCIA DI CASERTA PROGETTO ESECUTIVO LAVORI DI RISTRUTTURAZIONE EDIFICIO SCOLASTICO VIALE MICHELANGELO IN CASERTA PIANO MANUTENZIONE
PROVINCIA DI CASERTA Istituto Tecnico Statale "Michelangelo Buonarroti" Settore Tecnologico- indirizzi : Costruzioni ambiente territorio - Sirio serale Costruzioni ambiente territorio articolazione "Geotecnico''
DettagliCOMUNICAZIONE AI SENSI DELLA DELIBERAZIONE DELL AUTORITA PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS DEL 29 LUGLIO 2005 N. 166/05. Termoli, 26.04.
Società controllata dal Cons.Svil.Ind.le VALLE del BIFERNO Zona Ind.le, snc 86039 TERMOLI (CB) Tel. +39 0875 755040 Fax +39 0875 755974 http://www.netenergyservice.it - info@netenergyservice.it COMUNICAZIONE
DettagliPIAE 2009-2028 1 TIPOLOGIA DI POLO. LITOLOGIA DEL GIACIMENTO Sabbie medie e fini COMUNE INTERESSATO Ostellato INQUADRAMENTO DELL AREA
TIPOLOGIA DI POLO LITOLOGIA DEL GIACIMENTO Sabbie medie e fini COMUNE INTERESSATO Ostellato INQUADRAMENTO DELL AREA L area è ubicata in località Cavallara presso l abitato di S.Giovanni nel Comune di Ostellato.
DettagliSistema GARANTES: Rete di monitoraggio
Sistema GARANTES: Rete di monitoraggio La definizione della struttura della rete di monitoraggio (numero e tipo di sensori e loro localizzazione spaziale) dipende dall estensione e dalle caratteristiche
DettagliScheda per la valutazione qualitativa dei possibili effetti locali nei siti di ubicazione di edifici strategici e monumentali
INGV - Gruppo Nazionale per la Difesa dai Terremoti Dipartimento di Ingegneria Strutturale Politecnico di Milano Scheda per la valutazione qualitativa dei possibili effetti locali nei siti di ubicazione
DettagliATTIVITÀ 2.02 : Opere necessarie e produzione nuovi dati
ATTIVITÀ 2.02 : Opere necessarie e produzione nuovi dati 2.02.4 - Svolgimento di campagne di misura sul campo I dati raccolti all interno del Progetto Eur-eau-pa sono stati organizzati in due differenti
DettagliDECRETO N. 5703 Del 07/07/2015
DECRETO N. 5703 Del 07/07/2015 Identificativo Atto n. 515 DIREZIONE GENERALE AMBIENTE, ENERGIA E SVILUPPO SOSTENIBILE Oggetto AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE (A.I.A.) ALLA DITTA SAN PELLEGRINO SPA
DettagliREGIONE BASILICATA DIPARTIMENTO PRESIDENZA DELLA GIUNTA UFFICIO SOCIETÀ DELL INFORMAZIONE
REGIONE BASILICATA DIPARTIMENTO PRESIDENZA DELLA GIUNTA UFFICIO SOCIETÀ DELL INFORMAZIONE Bando pubblico per lo sviluppo della rete a Banda Larga nelle aree a fallimento di mercato finalizzato al superamento
Dettagli1) Numero della dichiarazione di conformità di cui la relazione è parte integrante;
LO SCHEMA DELLE OPERE REALIZZATE Come la relazione tipologica dei materiali anche lo schema delle opere realizzate è parte integrante ed essenziale della dichiarazione di conformità. La legenda della dichiarazione
DettagliProvincia- Revisione della disciplina delle funzioni
Provincia- Revisione della disciplina delle funzioni L art. 1, comma 86, della l. n. 56/2014 ha elencato le funzioni fondamentali delle Province non comprendendo tra queste il servizio idrico integrato;
DettagliSistemi di ottimizzazione dei consumi
Sistemi di ottimizzazione dei consumi MISSION La nostra società ha consolidato una pluriennale esperienza nell ambito di fornitura e manutenzione dei sistemi di lavaggio professionali e delle attrezzature
DettagliANALISI DEI FATTORI CHE INFLUENZANO GLI ASPETTI RAMS DEL SISTEMA SCMT
1di 19 ANALISI DEI FATTORI CHE INFLUENZANO GLI ASPETTI RAMS DEL SISTEMA SCMT (*) Verifica Tecnica: Rev. Data Descrizione Redazione Verifica Tecnica Autorizzazione A 15 03 2001 (*) A.5 18 09 2001 2di 19
DettagliRistrutturazione del complesso ENAV di Roma ACC - Ciampino Roma Progetto definitivo delle strutture - RELAZIONE GEOTECNICA
INDICE 1 PREMESSA... 2 2 INQUADRAMENTO GEOLOGICO... 2 3 SISMICITA DELL AREA... 3 4 LE INDAGINI GEOGNOSTICHE... 3 5 ASPETTI IDROGEOLOGICI GENERALI... 5 6 ASPETTI GEOTECNICI DEL PROGETTO LE STRUTTURE FONDALI...
DettagliDECRETO SEGRETARIALE N. 10 DEL 03.01.2012
DECRETO SEGRETARIALE N. 10 DEL 03.01.2012 OGGETTO: L. 365/00. Istanza di aggiornamento PAI Tagliamento, ai sensi dell art. 6 delle Norme di Attuazione, a seguito della progettazione di interventi urgenti
DettagliVADEMECUM SULLE PROCEDURE DI BONIFICA DEI SITI CONTAMINATI
VADEMECUM SULLE PROCEDURE DI BONIFICA DEI SITI CONTAMINATI Riferimenti legislativi: D.Lgs 152/2006 e sue integrazioni con il D.Lgs 4/2008 art.242-245-248-249-304-allegato 4, parte IV Realizzazione di un
DettagliAttenzione. Allerta. Allarme. da adottare nel monitoraggio del movimento di versante per il
Individuazione delle soglie di Attenzione Allerta Allarme da adottare nel monitoraggio del movimento di versante per il Piano di Protezione Civile di S. Maria Maddalena di Ripoli in comune di San Benedetto
DettagliELENCO PREZZI PER PRESTAZIONI NON COMPRESE NELLA TARIFFA DI DISTRIBUZIONE
Società uni personale Società soggetta a coordinamento e controllo da parte del Comune di Porto S. Giorgio SERVIZIO DI DISTRIBUZIONE GAS METANO ELENCO PREZZI PER PRESTAZIONI NON COMPRESE NELLA TARIFFA
DettagliIl monitoraggio ambientale come supporto al controllo del territorio. Francesco Antolini Emanuele Tavelli
Il monitoraggio ambientale come supporto al controllo del territorio Francesco Antolini Emanuele Tavelli Geosciences and Information Technologies GIT 2015 - San Leo (RN), 17 Giugno 2015 Winet Srl Vu Pham
DettagliAUTORITA DI BACINO DI RILIEVO REGIONALE NORMATIVA-TIPO RELATIVA AGLI AMBITI NORMATIVI DELLE FASCE DI INONDABILITÀ EX DGR 250/05
AUTORITA DI BACINO DI RILIEVO REGIONALE NORMATIVA-TIPO RELATIVA AGLI AMBITI NORMATIVI DELLE FASCE DI INONDABILITÀ EX DGR 250/05 Documento approvato con DGR 1532 del 2.12.2005 - Allegato 2 - ALLEGATO 2
DettagliSommario PREMESSA... 1 NORMATIVA DI RIFERIMENTO... 1 CALCOLO ILLUMINOTECNICO... 4
Relazione di calcolo illuminotecnico Sommario PREMESSA... 1 NORMATIVA DI RIFERIMENTO... 1 CALCOLO ILLUMINOTECNICO... 4 PREMESSA Oggetto del seguente lavoro è il calcolo illuminotecnico da effettuarsi nel
DettagliGUIDA PER LE CONNESSIONI ALLA RETE ELETTRICA DI DEVAL
Pag. 1 di 8 SEZIONE I TEMPI E COSTI MEDI DI REALIZZAZIONE I.1 TEMPI MEDI DI ESECUZIONE DELLE FASI REALIZZATIVE DELLA SOLUZIONE DI CONNESSIONE IN ALTA TENSIONE... 2 I.2 COSTI UNITARI PER TIPOLOGIA DI IMPIANTO...
DettagliDGR n.59 del 21 GENNAIO 2005
DGR n.59 del 21 GENNAIO 2005 OGGETTO: Protocollo di Intesa tra la Regione Lazio, Autorità d Ambito Lazio Meridionale Latina (A.T.O. 4), Comune di Ponza, Comune di Ventotene ed Acqualatina Spa. Su proposta
DettagliUNIVERSITÀ DEGLI STUDI DELL INSUBRIA Via Ravasi 2-21100 Varese
REGOLAMENTO PER LA RIPARTIZIONE DEL FONDO D INCENTIVAZIONE PER LA REDAZIONE DEL PROGETTO, DEL PIANO DELLA SICUREZZA, DELLA DIREZIONE DEI LAVORI E DEL COLLAUDO. Emanato con D.R. n. 6197 del 13/02/2004 Ultime
DettagliNORME GEOLOGICHE DI PIANO
STUDIO DI GEOLOGIA APPLICATA www.geologia-applicata.com COMUNE DI CADORAGO DEFINIZIONE DELLA COMPONENTE GEOLOGICA, IDROGEOLOGICA E SISMICA DEL PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO NORME GEOLOGICHE DI PIANO
DettagliI regolamenti regionali sulle acque del 24 marzo 2006
I regolamenti regionali sulle acque del 24 marzo 2006 Paolo Casciano Direzione Generale Reti e servizi di pubblica utilità e sviluppo sostenibile Regione Lombardia Ordine Ingg BG 26/11/2007 - ing. Casciano
Dettagli, (per la rimozione di coperture pari a 30 /m 2 ) (per amianto in matrice friabile pari al 50% del costo)
Allegato 1 CRITERI, MODALITÀ E TERMINI PER LA PRESENTAZIONE DI DOMANDE DI CONTRIBUTO REGIONALE PER LA BONIFICA DI MANUFATTI CONTENENTI AMIANTO PER GLI ANNI 2009 E 2010 (art. 4 della L.R. 30/2008) FINALITÀ
DettagliRelazione illustrativa
Relazione illustrativa Il comune di Casto intende realizzare un impianto fotovoltaico capace di produrre l intera l energia elettrica consumata dalla pubblica amministrazione e dai cittadini residenti,
DettagliCOMUNE DI VILLABATE. Corpo di Polizia Municipale Via Municipio, 90039 VILLABATE (PA) Tel. 0916141590 Fax 091492036 pm.villabate@tiscali.
COMUNE DI VILLABATE Corpo di Polizia Municipale Via Municipio, 90039 VILLABATE (PA) Tel. 0916141590 Fax 091492036 pm.villabate@tiscali.it Allegato A Elaborato Tecnico relativo alla gara di appalto per
DettagliCONSIDERAZIONI GENERALI
CONSIDERAZIONI GENERALI FUNZIONI DELLE FONDAZIONI La funzione delle fondazioni è quella di trasferire i carichi provenienti dalla struttura in elevazione al terreno sul quale l edificio poggia. La scelta
DettagliRELAZIONE ILLUSTRATIVA DEL PROGETTO PRELIMINARE
1 RELAZIONE ILLUSTRATIVA DEL PROGETTO PRELIMINARE ART. 18 DEL D.P.R. 207/2010 A) DESCRIZIONE GENERALE L intervento afferisce la realizzazione delle opere di urbanizzazione primaria al servizio del piano
DettagliServizio Idrico Integrato
Servizio Idrico Integrato Regolamento fondo fughe acqua Giugno 2014 Indice Art. 1 - Oggetto e ambito di applicazione... 3 Art. 2 - Validità del Regolamento... 3 Art. 3 - Costituzione del fondo e modalità
DettagliPRINCIPALI ATTIVITA TECNICHE PER LA MISURA DEL GAS
ALLEGATO 10/A PRINCIPALI ATTIVITA TECNICHE PER LA MISURA DEL GAS Il presente allegato fornisce una descrizione sintetica delle principali attività tecniche relative alla misura del gas; tali attività coinvolgono
DettagliIndagini Strutturali srl. www.indaginistrutturali.it. Indagini sui materiali. Indagini dinamiche. Roma Milano
www.indaginistrutturali.it IndaginiStrutturalisrl opera nel settore della diagnostica di infrastrutture e manufatti di ogni tipo effettuando verifiche, controlli, monitoraggi, con particolare riguardo
DettagliDisciplinare sulla gestione dei reclami, suggerimenti e segnalazioni dei cittadini nei confronti dell Amministrazione Comunale di Ancona
Disciplinare sulla gestione dei reclami, suggerimenti e segnalazioni dei cittadini nei confronti dell Amministrazione Comunale di Ancona Approvato con Delibera di Giunta n 372 del 9 ottobre 2012 Art. 1
DettagliOFFERTA TECNICA ED ECONOMICA PER IL COMUNE DI EMPOLI
OFFERTA TECNICA ED ECONOMICA PER IL COMUNE DI EMPOLI Estensione copertura Wi-Fi nel Comune di Empoli Spett.le Comune di Empoli Via G. Del Papa, 41-50053 Empoli Ns Rif: PUB/RB/0611/06 Data: 29 Giugno 2011
DettagliLa manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti
La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti Alessandro Mazzeranghi, Rossano Rossetti MECQ S.r.l. Quanto è importante la manutenzione negli ambienti di lavoro? E cosa
DettagliCOMUNE DI POGGIBONSI (Provincia di Siena)
SETTORE LAVORI PUBBLICI E MANUTENZIONI PROVVEDIMENTO DEL DIRIGENTE Servizio proponente SUPPORTO AMMINISTRATIVO L.P. DETERMINAZIONE N. 163/LP DEL 07/11/2014 OGGETTO SERVIZIO DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA
Dettagli1 PREMESSA...2 1.1 INTRODUZIONE... 2 1.2 CENNI SULL ITER DI APPROVAZIONE DELL INTERVENTO... 2 3 COMPLEMENTARIETÀ CON ALTRI PIANI E PROGETTI...
INDICE 1 PREMESSA...2 1.1 INTRODUZIONE... 2 1.2 CENNI SULL ITER DI APPROVAZIONE DELL INTERVENTO... 2 2 OBIETTIVI DELLA RELAZIONE...3 3 COMPLEMENTARIETÀ CON ALTRI PIANI E PROGETTI...3 4 CONCLUSIONI...4
DettagliCITTA DI SACILE AGGIORNAMENTO. ACCORDI CON I GESTORI PROTOCOLLO D INTESA (Regolamento di attuazione, art. 9)
REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA PROVINCIA DI PORDENONE CITTA DI SACILE Piano comunale di settore per la localizzazione degli Impianti fissi di telefonia mobile (L.R. n. 028 del 06 dicembre 2004,
DettagliL INSTALLAZIONE DEI PANNELLI TERMICI E FOTOVOLTAICI
PROVINCIA DI TRENTO COMUNE DI PREDAZZO PIANO REGOLATORE GENERALE D E L C O M U N E D I PREDAZZO REGOLAMENTO COMUNALE PER L INSTALLAZIONE DEI PANNELLI TERMICI E FOTOVOLTAICI Arch. Luca Eccheli Via Cavour,
DettagliVodafone Omnitel B.V. Telecom Italia S.P.A.
COMUNE DI VIGODARZERE PROVINCIA DI PADOVA Vodafone Omnitel B.V. Telecom Italia S.P.A. PROGETTO DI MODIFICA DI UN IMPIANTO FISSO DI TELEFONIA MOBILE ESISTENTE PER L INSTALLAZIONE DI UN IMPIANTO DI NUOVO
Dettaglidel 26 gennaio 2012 Agevolazioni fiscali e contributive per i premi di produttività - Proroga per il 2012 INDICE
Circolare n. 5 del 26 gennaio 2012 Agevolazioni fiscali e contributive per i premi di produttività - Proroga per il 2012 INDICE 1 Premessa... 2 2 Detassazione dei premi di produttività... 2 2.1 Regime
Dettaglisubappaltatori e subcontraenti della filiera delle imprese, nonché a carico dei concessionari di finanziamenti pubblici anche europei, a qualsiasi
PROTOCOLLO D INTESA TRA LA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI E LA REGIONE EMILIA-ROMAGNA PER LA PARTECIPAZIONE DELLA REGIONE EMILIA- ROMAGNA ALLA PROGETTAZIONE DEL SISTEMA MONITORAGGIO INVESTIMENTI
DettagliProgetto Preliminare Adottato con delibera del Consiglio Comunale n.. del.
REGIONE PIEMONTE PROVINCIA DI ALESSANDRIA COMUNE DI PECETTO DI VALENZA Legge Regionale 5 dicembre 1977 n. 56 e successive modifiche ed integrazioni PIANO REGOLATORE GENERALE COMUNALE Approvato con D.G.R.
DettagliLa Certificazione Energetica degli Edifici in Liguria
La Certificazione Energetica degli Edifici in Liguria Regione Liguria - Dipartimento Ambiente Servizio Tutela dall Inquinamento Atmosferico e Sviluppo dell energia Sostenibile Badalato Lidia 02/07/2009
DettagliPLUDIX Pluviometro - disdrometro
PLUDIX Pluviometro - disdrometro PLUDIX è realizzato da: PLUDIX PLUDIX è un apparecchiatura multifunzione per il rilievo e la caratterizzazione di precipitazioni atmosferiche al livello del suolo con elevata
DettagliCOSTITUZIONE DI ASSOCIAZIONE TEMPORANEA DI IMPRESE MEDIANTE CONFERIMENTO DI MANDATO COLLETTIVO SPECIALE CON RAPPRESENTANZA
COSTITUZIONE DI ASSOCIAZIONE TEMPORANEA DI IMPRESE MEDIANTE CONFERIMENTO DI MANDATO COLLETTIVO SPECIALE CON RAPPRESENTANZA I sottoscritti: a) (Capofila). nato a il. nella sua qualità di.. e legale rappresentante
DettagliINTRODUZIONE AL PROBLEMA DELLA FRANOSITA DEI VERSANTI
Seminario: Il dissesto idrogeologico: dalla conoscenza del territorio alla sua protezione Milano, 20 maggio 2015 INTRODUZIONE AL PROBLEMA DELLA FRANOSITA DEI VERSANTI Dott. Geol. Dario Fossati Regione
DettagliPROGRAMMA PROVINCIALE SPERIMENTALE SULLA DISABILITA (L.R. 41/96 ARTT. 5 21) TRIENNIO 2011 2013 PIANO DI ATTUAZIONE
PROGRAMMA PROVINCIALE SPERIMENTALE SULLA DISABILITA (L.R. 41/96 ARTT. 5 21) TRIENNIO 2011 2013 PIANO DI ATTUAZIONE Definizione obiettivi: descrizione degli obiettivi di piano riferiti agli obiettivi generali
DettagliRACCOMANDAZIONE N. R (91) 10 DEL COMITATO DEI MINISTRI AGLI STATI MEMBRI SULLA COMUNICAZIONE A TERZI DI DATI PERSONALI DETENUTI DA ORGANISMI PUBBLICI
CONSIGLIO D EUROPA RACCOMANDAZIONE N. R (91) 10 DEL COMITATO DEI MINISTRI AGLI STATI MEMBRI SULLA COMUNICAZIONE A TERZI DI DATI PERSONALI DETENUTI DA ORGANISMI PUBBLICI (adottata dal Comitato dei Ministri
DettagliMinistero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali
Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali IL MINISTRO VISTO l articolo 9 del decreto legislativo 30 dicembre 1992 n. 502, e successive modifiche e integrazioni, il quale prevede la costituzione
DettagliMONITORAGGIO. Sistemi e strumenti di misura EDAX 24 SYSTEM > UNITÀ REMOTA DI ACQUISIZIONE PER RETI SISMICHE E/O ACCELEROMETRICHE FINO A 6 CANALI
EDAX 24 SYSTEM L EDAX 24 è un sofisticato sistema di acquisizione a 24 bit progettato per fornire una completa soluzione per il monitoraggio sismico ed accelerometrico. L alta risoluzione e la flessibilità
DettagliCARATTERISTICHE TECNICHE DEGLI IMPIANTI DI DISTRIBUZIONE DEL GAS E REDDITIVITÀ DEL SERVIZIO NEL COMUNE DI BARBATA
Allegato n. 7) CARATTERISTICHE TECNICHE DEGLI IMPIANTI DI DISTRIBUZIONE DEL GAS E REDDITIVITÀ DEL SERVIZIO NEL COMUNE DI BARBATA RELAZIONE TECNICA CONSULTIVA, PER L AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO DI DISTRIBUZIONE
DettagliMODELLO GEOLOGICO E MODELLO GEOTECNICO. Geol. Fabio Garbin
MODELLO GEOLOGICO E MODELLO GEOTECNICO Geol. Fabio Garbin Preparazione all Esame di Stato, Roma 8 aprile 2011 Riferimenti Normativi essenziali D.M. 14.01.2009: Approvazione delle nuove Norme Tecniche sulle
DettagliInterfaccia BL232 con uscite RS232/422/485 MODBUS e 0-10V. Interfaccia BL232
BIT LINE STRUMENTAZIONE PER IL MONITORAGGIO AMBIENTALE Interfaccia BL232 con uscite RS232/422/485 MODBUS e 0-10V Facile e rapida installazione Ideale domotica e building automation Alimentazione estesa
DettagliGenerazione diesel-elettrica ad alta efficienza con sistemi di accumulo
Generazione diesel-elettrica ad alta efficienza con sistemi di accumulo Giordano Torri Fondazione Megalia 8 Giornata sull efficienza energetica nelle industrie Milano, 18 Maggio 2016 18 Maggio 2016 Pg.
Dettagli***** ACCORDO PER LO SPOSTAMENTO DELLE LINEE TELEFONICHE INTERFERENTI CON I LAVORI DI COSTRUZIONE DELLA NUOVA SP N. 91 VALLE CALEPIO 2
PROVINCIA DI BERGAMO TELECOM ITALIA SPA ***** ACCORDO PER LO SPOSTAMENTO DELLE LINEE TELEFONICHE INTERFERENTI CON I LAVORI DI COSTRUZIONE DELLA NUOVA SP N. 91 VALLE CALEPIO 2 LOTTO DA COSTA DI MEZZATE
DettagliV= R*I. LEGGE DI OHM Dopo aver illustrato le principali grandezze elettriche è necessario analizzare i legami che vi sono tra di loro.
LEGGE DI OHM Dopo aver illustrato le principali grandezze elettriche è necessario analizzare i legami che vi sono tra di loro. PREMESSA: Anche intuitivamente dovrebbe a questo punto essere ormai chiaro
DettagliIl Ministro delle Attività Produttive
Il Ministro delle Attività Produttive VISTO l articolo 21, del Decreto legislativo 23 maggio 2000, n.164, che stabilisce che, a decorrere dal 1 gennaio 2003, le imprese di gas naturale che svolgono nel
DettagliPROTOCOLLO D INTESA ANCI E MINISTERO DELLE COMUNICAZIONI
PROTOCOLLO D INTESA TRA ANCI E MINISTERO DELLE COMUNICAZIONI Per l installazione, il monitoraggio, il controllo e la razionalizzazione degli impianti di stazioni radio base Vista la legge del 22 febbraio
DettagliSL 27-IM Sensore di livello piezoresistivo INSTALLAZIONE E MANUTENZIONE
SL 27-IM Sensore di livello piezoresistivo INSTALLAZIONE E MANUTENZIONE DESCRIZIONE... 3 Generalità... 3 Principio di misura... 3 Tipologia del sensore... 3 INSTALLAZIONE... 4 Aerazione... 4 Montaggio
DettagliESTRATTO DAL VERBALE DELLA SEDUTA DEL 13-07-1999 (punto N. 20. ) Delibera N.788 del 13-07-1999
REGIONE TOSCANA GIUNTA REGIONALE ESTRATTO DAL VERBALE DELLA SEDUTA DEL 13-07-1999 (punto N. 20. ) Delibera N.788 del 13-07-1999 Proponente CLAUDIO DEL LUNGO DIPARTIMENTO DELLE POLITICHE TERRITORIALI E
DettagliNorme in materia di dimensionamento energetico
Norme in materia di dimensionamento energetico Evoluzione della normativa europea La situazione italiana Le detrazioni fiscali Certificazione e classificazione energetica degli edifici L Attestato e la
DettagliLEGGE REGIONALE N. 22 DEL 4-07-1986 REGIONE LOMBARDIA. Promozione dei programmi integrati di recupero del patrimonio edilizio esistente
Legge 1986022 Pagina 1 di 5 LEGGE REGIONALE N. 22 DEL 4-07-1986 REGIONE LOMBARDIA Promozione dei programmi integrati di recupero del patrimonio edilizio esistente Fonte: BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE
DettagliUfficio Scolastico Regionale per la Lombardia - Direzione Generale
Prot. MIURAOODRLO R.U. 22232 Milano, 9 dicembre 2009 Ai Signori Dirigenti degli UU.SS.PP. della Lombardia Ai Signori Dirigenti delle Istituzioni scolastiche statali di ogni ordine e grado della Lombardia
DettagliImpianto di depurazione
SCAVI RABBI DI RABBI GIORGIO & C. S.a.s. Località Buse, Valeggio sul Mincio (VR) Integrazioni a seguito richiesta Commissione VIA, verbale n 390 del 24/10/2014 Discarica rifiuti inerti e area terre rocce
DettagliDipartimento Provinciale di Ancona Servizio Radiazioni/Rumore
Dipartimento Provinciale di Ancona Servizio Radiazioni/Rumore RETE DI MONITORAGGIO DEI LIVELLI DI INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO DEL COMUNE DI JESI RAPPORTO ANNO 2009 Servizio Radiazioni/Rumore Dipartimento
DettagliUNISERVIZI S. p. a. ELENCO PREZZI
UNISERVIZI S. p. a. Fornitura, posa in opera, attivazione, messa in servizio e gestione di gruppi di misura dotati di apparati con funzioni di telelettura come previsto dalla Deliberazione dell Autorità
DettagliSogin - Linee Guida sui cantieri temporanei o mobili
Sogin - Linee Guida sui cantieri temporanei o mobili 1. PREMESSA La disciplina dei cantieri temporanei e mobili ha trovato preciso regolamentazione nel Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81, e nel successivo
DettagliDeterminazione n. 1646/2014 del 14/10/2014 DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE RESPONSABILE DEL SETTORE
Cod. Uff.: 5662 -UFFICIO SERVIZI AUSILIARI E LOGISTICA SETTORE ORGANIZZAZIONE, RISORSE UMANE, LOGISTICA E SERVIZI AUSILIARI Determinazione n. 1646/2014 del 14/10/2014 DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE RESPONSABILE
DettagliEnergia Fotovoltaica
Energia Fotovoltaica Energia Fotovoltaica Tech Impianti possiede know-how nella realizzazione di impianti fotovoltaici. Offre un servizio "chiavi in mano" in tutta Italia. Tech Impianti affianca il cliente
DettagliLINEE GUIDA PER LA REDAZIONE DELLE RELAZIONI GEOLOGICHE E GEOTECNICHE E RELATIVE INDAGINI GEOGNOSTICHE
ALLEGATO N. 2 LINEE GUIDA PER LA REDAZIONE DELLE RELAZIONI GEOLOGICHE E GEOTECNICHE E RELATIVE INDAGINI GEOGNOSTICHE Le seguenti linee di indirizzo per la redazione della relazione geologica e relazione
DettagliStazione Solare Trasportabile per impieghi strategici MADE IN ITALY
Stazione Solare Trasportabile per impieghi strategici MADE IN ITALY La proposta ruota intorno al Modello di Utilità AQ2012U000005 depositato dalla Elital Srl, nell ottobre dello scorso anno Il progetto
DettagliLe scelte progettuaii, i documenti necessari e gli apprestamenti di difesa.
Firenze, 26 giugno 2006 CONVEGNO Sicurezza nei cantieri mobili e temporanei: i lavori in altezza Le scelte progettuaii, i documenti necessari e gli apprestamenti di difesa. Regolamento di attuazione dell
Dettagli