3 Reti Sequenziali Fondamenti di Informatica P2 Ingegneria Meccatronica

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "3 Reti Sequenziali Fondamenti di Informatica P2 Ingegneria Meccatronica"

Transcript

1 3 Reti Sequenziali Fondamenti di Informatica P2 Ingegneria Meccatronica Stefano Mattoccia ipartimento di Informatica Università di Bologna 1

2 Le reti di maggiore interesse non dipendono unicamente dagli ingressi (reti combinatorie, RC) ma anche da elaborazioni precedenti. Pertanto, per le reti sequenziali sono necessari dispositivi per memorizzare elaborazioni precedenti (stato). Il modello di tale rete (macchina a stati finiti o FSM) può essere schematizzato così: I n k RC r k U S MEM S*

3 Modello della Macchina a Stati Finiti (FSM) - Mealy I n F r U U=F(S,I) S * =G(S,I) G k S S *? k

4 Modello della Macchina a Stati Finiti (FSM) - Moore I n F r U U=F(S) S * =G(S,I) G k S? S * k

5 Reti Sequenziali Asincrone (RSA) k S S * S S *? k τ Retroazione diretta (τ: ritardo intrinseco della RC G) I S S * U t (1) (2) (3) t+τ

6 Aspetti positivi delle RSA (vs RSS) Le reti asincrone rispondono molto rapidamente (appena possibile) alle variazioni degli ingressi Non è necessario un segnale di sincronismo (clock) Ridotta dissipazione di potenza Aspetti negativi delle RSA (vs RSS) Vincoli per il corretto impiego - l ingresso può variare solo quando la rete ha raggiunto una condizione di stabilità - i segnali di ingresso possono variare uno alla volta Esposte a potenziali malfunzionamenti (corse critiche) ifficili da progettare In pratica, sono utilizzate per realizzare latch e flip-flop. A noi interessano (maggiormente) le reti sincrone (RSS)!

7 RSA notevoli: Flip-Flop FF * * FF: RSA che assume il valore logico presente sull ingresso durante i fronti di salita (positive edge triggered) dell ingresso Il FF è tipicamente utilizzato come cella elementare di memoria nelle reti sequenziali sincrone. In tal caso, il segnale, è un segnale di tipo periodico (clock). atasheet FF:

8 I FF sono dotati di due ulteriori ingressi asincroni che consentono di settare (A_SET) o resettare (A_RES) indipendentemente da e. A_SET* A_SET* FF * A_RES* A_RES* * A_SET* A_RES* * Tipica realizzazione di un FF della famiglia TTL ( 374) mediante 3 latch SR. =0 se A_RES=1 =1 se A_SET=1 A_SET e A_RES sono prioritari rispetto a e NOTA: i segnali asincroni di set e reset denominati nella slide (rispettivamente) A_SET e A_RES sono spesso denominati (rispettivamente) PR e CL oppure S e R. Inoltre, se non indicati nello schema logico si suppone che tali comandi siano non asseriti (A_SET=0 e A_RES=0).

9 Vincoli di corretto impiego per i FF Tempi di Setup (τ SU ), Hold (τ H ) e Risposta (τ R ) FF * * τ SU τ H τ R Il corretto funzionamento è garantito solo se τ SU τ SUmin e τ H τ Hmin. In caso contrario, metastabilità. Cosa implicano i parametri τ SUmin e τ Rmin indicati nei datasheet?

10 Il FF come elemento fondamentale delle RSS Se all ingresso viene inviato un segnale periodico (clock): il FF ritarda ( = elay) il segnale di uscita, rispetto al segnale di ingresso, di un tempo pari al periodo di clock T n+1 = n FF * * T T T T

11 Vincoli di campionamento e metastabilità Il mancato rispetto dei vincoli sul campionamento dei segnali porta a metastabilità. τ SU τ H???????????? τ =??? 1? 0? metastabile?? 0 1 stabile stabile

12 Sincronizzazione di segnali (non sincroni) Normalmente i segnali provenienti dall esterno (ma non solo) non sono sincroni con il clock della RSS. uesto è un problema molto comune. Come gestire potenziali situazioni di metastabilità che potrebbero compromettere il corretto funzionamento della RSS? I FF metastabile I_M FF Stabile (?) I_sync La soluzione mostrata garantisce che l uscita I_sync assume il valore di I nel momento in cui tale segnale è stato campionato? Sono sufficienti due livelli di FF? uali sono gli effetti collaterali di questa soluzione?

13 Reti Sequenziali Sincrone (RSS) k? k (k) FF S S * S S * k FF sull anello di retroazione Tutti con lo stesso clock di periodo T I S S * U t-t t t+t t+2 T Nel caso specifico: Moore o Mealy? Lo stato cambia anche se non cambia l ingresso? L uscita cambia anche se non cambia l ingresso?

14 Alcune considerazioni sulle RSS Lo stato della rete cambia solo in corrispondenza dei fronti di salita del clock che (tipicamente) si susseguono con periodo T La rete risponde ogni T se si desidera massimizzare la velocità di risposta della rete è necessario adottare il modello di Mealy La rete è svincolata dai ritardi della rete G! uindi, nessun problema di corse critiche (purché T > τ SUmin + τ Rmin!) All interno di uno stesso progetto sono tipicamente presenti più RSS e non necessariamente per tutte le RSS il clock è lo stesso e/o coincide con il clock del processore Le RSS sono (più) facili da progettare delle RSA

15 Alee nelle reti combinatorie Si consideri il caso seguente nel quale l uscita di una rete combinatoria è utilizzata come clock di un FF: IN 1 1 S τ a τ τ c b τ u FF * OUT S τ τ τ u Alea statica: provoca un campionamento indesiderato del FF L uscita u presenta un glitch

16 In realtà, le alee possono essere eliminate introducendo ulteriori gate (metodi che non vedremo) In alcuni casi le alee potrebbero essere filtrate dagli stessi gates (ad esempio nel caso di lentezza dei dispositivi rispetto ai tempi del glitch); questa possibilità deve essere verificata attentamente analizzando i datasheet dei componenti utilizzati perché espone la rete a malfunzionamenti In ogni caso, evitare sempre di inviare sul clock di una RSS l uscita di una rete combinatoria Un impulso troppo breve potrebbe essere filtrato dall AN a b c a b c

17 Clock gating e glitch sul clock Nelle reti sincrone è necessario evitare variazioni spurie (glitch) del segnale di clock che possono provocare commutazioni indesiderate dei FF. Ad esempio, per via dei reciproci ritardi tra i t segnali [t-1..0] e/o le alee introdotte dalla rete combinatoria di decodifica, a causa del clock gating, può verificarsi quanto segue [t-1..0] t Rete di ecodifica P _G FF * * P _G NO!! Glitch sul clock commutazione spuria del FF!

18 Clock gating e clock-skew Il clock gating, oltre a generare potenziali glitch introduce clock-skew. Ad esempio, consideriamo le due RSS seguenti I2 FF * A A* 1 I1 _G FF * B B* τ AN I clock delle due reti sono sfasati di un tempo pari al ritardo introdotto dall AN. Tale fenomeno ( clock-skew ) è potenzialmente dannoso. Perchè? _G τ AN τ AN Il clock-skew non è causato solo dal clock gating ma anche (ad esempio) da percorsi elettrici di lunghezza diversa.

19 Notazione Per una corretta e non ambigua rappresentazione delle reti logiche è bene adottare alcune convenzioni. Segnali asincroni (A_nome_segnale) o ulteriori segnali di ingresso (e.g., segnali di input nei contatori con LOA) Ingressi RSS indicare tutti i segnali anche all interno! Uscite Segnali asincroni (A_nome_segnale)

20 I FF * A_RES A A* I FF A A* A_RESET A_RESET S S A B 0 1 U A B U Inoltre: - le RSS hanno un clock mentre le reti combinatorie no.. etc

21 river 3-state I U I U OE=0 OE I U OE=1 OE I U I Z OE U? 0 1 Z ual è il valore dell uscita?

22 uale valore logico assume U? 1 0 U=? OE=0 Che cosa è necessario garantire nella rete seguente? uando il segnale U assume un valore logico significativo? I1 OE1 1 U=? I2 OE2

23 Esercizio 1 Progettare un registro a 8 bit con uscita tri-state utilizzando FF positive edge triggered. La rete, ad ogni fronte di salita del clock, memorizza il byte IN[7..0] in ingresso se WE=1 mentre mantiene il valore precedentemente memorizzato in caso contrario (WE=0). L uscita OUT[7..0] della rete deve essere posta nello stato di alta impedenza quando il segnale OE=0. Inoltre, la rete deve essere dotata di un ingresso asincrono di RESET (A_RESET) che, se 1, pone al livello logico 0 l uscita OUT[7..0] indipendentemente dal valore dei segnali WE, IN e. uali condizioni debbono essere soddisfatte perché sia garantito il corretto funzionamento della rete? OE OE WE IN[7..0] WE IN[7..0]? OUT[7..0] OUT[7..0] A_RESET

24 Soluzione Caso singolo bit OE IN 0 1 FF * R OUT WE A_RESET NOTA - Per garantire il corretto funzionamento della rete è necessario rispettare tempi di setup e hold - Il FF esiste (8X) in forma integrata (74XX374) ed è dotato di comando di OE

25 NOTA - La soluzione seguente NON è corretta in quanto: a) variazioni spurie (glitch), dovute a instabilità del segnale WE, possono causare commutazioni indesiderate del flip-flop b) il gate ritarda il segnale di clock del FF e potrebbe causare potenziali sfasamenti ( clock-skew ) tra i clock dei vari componenti della rete sincrona complessiva OE IN WE FF * R OUT A_RESET

26 Estensione a 8 bit A_RESET WE OE IN7 0 1 FF * R 7 OUT7 IN1 0 1 FF * R 1 OUT1 IN0 0 1 FF * R 0 OUT0

27 Estensione a 8 bit (meglio) IN[7..0] FF * R 8 [7..0] 8 OE 8 OUT[7..0] WE A_RESET

28 Esercizio 2 Progettare una rete che periodicamente, dopo ogni tre periodi di clock, setta al livello logico 1 la propria uscita per un periodo clock.? OUT OUT A_RESET OUT (0) (1) (2) (3) (0) (1) (2) (3)

29 Soluzione 3.1 Soluzione canonica ottenuta mediante sintesi formale. Grafo degli stati A,0 B,0 C,0,1 s n,u Tabella di flusso s n s n+1 u A B 0 B C 0 C 0 A 1 Tabella delle transizioni y 1n y 0 n y 1 n+1 y 0 n+1 u Sintesi minima (mappe di Karnaugh, ) u = y 1n y 0 n y 0 n+1 = y 0n * y 1 n+1 = y 1n XOR y 0 n

30 y 0 XOR y 1 FF FF * R* * R* u NOTA - Se si desidera aggiungere un segnale di ENABLE alla rete precedente mediante il metodo della sintesi formale? - E necessario ripetere tutti i passi precedenti (grafo, diagramma stati, ) - Noi non studieremo questo metodo

31 Soluzione 3.2 Una possibile soluzione si basa sull utilizzo di un contatore modulo 4. u1 COUNTER X4 u0 A_RES u1 u0 OUT A_RESET Perchè? Progettare un contatore modulo 4.

32 Contatore modulo a1 a0 b1 b0 G c +1 s1 s0 Stato presente, coincidente con uscita in questo caso > rete F è l identità u0 FF * clock Stato futuro Modello di Moore OUT = u1 u0 u1 FF * clock Registro a 2 bit

33 Stato Stato Presente Futuro 00 -> > > > > Possiamo capire da questi valori come progettare la rete?

34 Contatore modulo 4 u1 u XOR FF u0 FF * * R* R* u1 A_RESET*

35 Contatore modulo 4 con comando di ENABLE (EN) 0 1 EN XOR 1 FF u0 FF * * R* R* 0 EN u1 A_RESET*

36 Contatore modulo 4 UP/OWN (U/*) u1 u XOR 1 FF u0 FF * * R* R* 0 U/* u1 A_RESET*

37 Contatore modulo 4 con LOA (L) i0 1 0 L XOR i1 0 FF u0 FF * * R* R* 1 L u1 A_RESET*

38 Logisim Evolution: contatore modulo 4 UP/OWN

39 Esercizi E3-1) Progettare un contatore modulo 4 dotato dei segnali U/*, EN e L nei seguenti 2 casi: a) segnale L prioritario rispetto a EN b) segnale EN prioritario rispetto a L In entrambi i casi si supponga che U/* sia il segnale meno prioritario tra i tre. E3-2) Progettare un contatore modulo 8 E3-3) Progettare un contatore modulo 5 utilizzando un contatore modulo 8

40 Esercizio 3 Progettare un registro a scorrimento (shift-register) a 3 bit A_RESET A_RESET O2 OUT2 IN IN? O1 OUT1 O0 OUT0

41 Soluzione IN A_RESET OUT2 OUT1 OUT0

42 OUT0 OUT1 OUT2 IN FF * R* FF * R* FF * R* A_RESET* A_RESET* A_RESET* Esercizi E4-1) Progettare uno shift-register dotato di comandi di enable EN e LOA (parallelo e prioritario rispetto all enable). E4-2) Utilizzando due shift-register a 4 bit e un contatore modulo 8: progettare un convertitore serie parallelo a 8 bit dotato di un segnale (A) che comunica l avventura ricezione degli 8 bit.

43 Esercizio 4 Progettare una rete sincrona dotata di un ingresso IN e di un uscita OUT. L uscita OUT deve asserirsi esattamente per un periodo di clock se viene rilevata una transizione da 0 a 1 del segnale di ingresso (monoimpulsore). Si noti che il segnale di ingresso potrebbe anche essere non sincrono (purché rispetti tempi di setup e hold) IN IN? OUT OUT IN OUT

44 Soluzione OUT IN FF * FF * IN OUT

45 Perchè questa soluzione è sbagliata (1)? OUT IN FF * IN OUT

46 Perchè questa soluzione è sbagliata (2)? OUT IN FF * IN OUT

47 Perchè questa soluzione è sbagliata (3)? IN FF * OUT IN OUT

48 Esercizio 5 Progettare un rete che controlla se gli ultimi tre caratteri che si sono presentati sull ingresso IN[7..0] mentre il segnale VAL era a livello logico 1 sono stati FFh (primo carattere della sequenza), 27h e 30h. Nel caso sia rilevata la sequenza FF-27-30, nel periodo di clock successivo a quello dell ultimo carattere ricevuto (30h), deve essere asserita l uscita OUT e rimanere tale fino a che non viene asserito il segnale (asincrono) di reset A_RESET. In seguito ad un reset deve riprendere immediatamente il controllo della sequenza in ingresso come se non fosse stato ricevuto alcun carattere. VAL IN[7..0] VAL? IN[7..0] A_RESET OUT OUT A_RESET

49 IN[7 0] 30h FFh FFh 27h 55h 30h 30h 16h 80h A_RESET VAL OUT (1) (2) (3)

50 Soluzione 6.1 VAL 0 VAL 0 IN[7 0] OE* * R* 0 1 OE* R* * A_RESET* A_RESET* 30h 27h FFh EC_30 EC_27 EC_FF VAL Il segnale EN condiziona l ultimo carattere della sequenza 1 0 FF R* * OUT A_RESET*

51 30h 27h FFh IN[7 0] 8 Soluzione 6.2 FF * R* 0 1 VAL FF * R* 0 1 VAL FF * R* 0 1 VAL EC_30 EC_27 EC_27_1T EC_FF EC_FF_2T A_RESET* A_RESET* A_RESET* FF * 1 0 OUT R* A_RESET* EC_30 VAL EC_27_1T EC_FF_2T

52 Soluzione 6.3 Una soluzione alternativa utilizzando un contatore dotato di comando di LOA 1 OUT O 3 EN IN[7 0] 8 ATTESO_30 ATTESO_27 ATTESO_FF O 2 O 1 O 0 EC 2:4 I 1 I 0 30h EC_ h EC_27 LOA ENABLE L EN I1 I0 COUNTER X4 1 0 FFh EC_FF A_RES* A_RESET* LOA = ATTESO_FF VAL EC_FF* + ATTESO_27 VAL EC_27* + ATTESO_30 VAL EC_30* ENABLE = ATTESO_FF VAL EC_FF + ATTESO_27 VAL EC_27 + ATTESO_30 VAL EC_30 C è un problema

53 .. nella soluzione della pagina precedente cosa accade se i caratteri ricevuti (con VAL=1) sono FF-FF-27-30? 1 OUT O 3 EN IN[7 0] 8 ATTESO_30 ATTESO_27 ATTESO_FF O 2 O 1 O 0 EC 2:4 I 1 I 0 30h EC_30 0 EC_FF 27h EC_27 LOA ENABLE L EN I1 I0 COUNTER X4 1 0 FFh EC_FF A_RES* A_RESET* LOA = ATTESO_FF VAL EC_FF* + ATTESO_27 VAL EC_27* + ATTESO_30 VAL EC_30* ENABLE = ATTESO_FF VAL EC_FF + ATTESO_27 VAL EC_27 + ATTESO_30 VAL EC_30

54 Esercizi E6-1) Riprogettare la rete dell esercizio 6 in modo che OUT assuma il valore logico 1 in seguito alla ricezione anche non consecutiva (con VAL=1) dei caratteri FFh, 27h e 30h. Ad esempio, OUT=1 se i caratteri ricevuti (mentre VAL=1) sono stati: FF-7A-80-9F-27-B2-30-

55 Esercizio 6 Modificare l esercizio precedente in modo che, in seguito al rilevamento della sequenza, l uscita OUT assuma il valore logico 1 per un solo periodo di clock. Appena ricevuta una sequenza completa il controllo dei caratteri in ingresso deve riprendere immediatamente. A_RESET A_RESET EN IN[7..0] EN IN[7..0]? OUT OUT

56 Soluzione 7.1 IN[7 0] 30h FFh FFh 27h 55h 30h 30h 16h 80h A_RESET EN OUT (1) (2) (3)

57 EN EN IN[7 0] * R* R* * A_RESET* A_RESET* 30h 27h FFh EN 1 0 FF R* * OUT A_RESET*

58 Soluzione 7.2 Rispetto all esercizio 6.2 è sufficiente modificare il comando di LOA facendo in modo che LOA=1 quando OUT=1? 1 OUT O 3 EN IN[7 0] 8 ATTESO_30 ATTESO_27 ATTESO_FF O 2 O 1 O 0 EC 2:4 I 0 I 1 30h EC_30 0 EN EC_FF 27h EC_27 LOA ENABLE L EN I1 I0 COUNTER X4 1 0 FFh EC_FF A_RES* A_RESET LOA = ATTESO_FF EN EC_FF* + ATTESO_27 EN EC_27* + ATTESO_30 EN EC_30* + OUT ENABLE = ATTESO_FF EN EC_FF + ATTESO_27 EN EC_27 + ATTESO_30 EN EC_30 Cosa accade se (con EN=1) la sequenza è 45-FF FF ?

59 Esercizi E6-1) Riprogettare la rete dell esercizio 6 in modo che OUT=1 in seguito alla ricezione anche non consecutiva (con EN=1) dei caratteri FFh, 27h e 30h. Ad esempio, OUT=1 se i caratteri ricevuti mentre EN=1 sono stati: FF-7A-80-9F-27-B2-30- E6-2) Cosa accade alle soluzioni 6.1 e 6.2 se (mentre EN=1) la sequenza è: 45-FF FF ?

60 Esercizio 7 Progettare un rete che controlla se gli ultimi tre caratteri che si sono presentati in ingresso IN[7..0] mentre il segnale EN=1 sono stati FFh (primo carattere della sequenza), 27h e 30h. Nel caso sia rilevata tale sequenza, due periodi di clock successivi a quello dell ultimo carattere della sequenza ricevuto deve essere asserita l uscita OUT e rimanere tale fino a che il segnale di reset (asincrono) A_RESET non assume il valore logico 1. In seguito ad un reset (asincrono) la rete deve riprendere immediatamente il controllo della sequenza in ingresso come se non fosse stato ricevuto alcun carattere. A_RESET A_RESET EN IN[7..0] EN IN[7..0]? OUT OUT

61 IN[7 0] 30h FFh FFh 27h 55h 30h 18h 16h 80h A_RESET EN OUT (1) (2) (3)

62 Soluzione 8.1 EN EN IN[7 0] * R* R* * A_RESET* A_RESET* 30h 27h FFh EN Il segnale EN condiziona l ultimo carattere della sequenza 1 0 FF R* * FF R* * OUT A_RESET* A_RESET*

63 Soluzione OUT FF OUT_1 O 3 EN IN[7 0] 8 * R* A_RESET* ATTESO_30 ATTESO_27 ATTESO_FF O 2 O 1 O 0 EC 2:4 I 0 I 1 30h EC_30 0 EC_FF 27h EC_27 LOA ENABLE L EN I1 I0 COUNTER X4 1 0 FFh EC_FF A_RES* A_RESET* LOA = (ATTESO_FF EN EC_FF* + ATTESO_27 EN EC_27* + ATTESO_30 EN EC_30*) OUT_1* ENABLE = (ATTESO_FF EN EC_FF + ATTESO_27 EN EC_27 + ATTESO_30 EN EC_30) OUT_1*

64 Esercizio 8 Progettare una rete dotata di tre ingressi E, A/I*, A_RES e un uscita OUT. Il segnale di ingresso A/I* influisce sulla rete solo se contemporaneamente E=1. L uscita della rete deve andare al livello logico 1 per un periodo di clock se viene rilevato per cinque volte, anche non consecutive, il valore 1 del segnale A/I* in presenza del segnale E=1. Ogni volta che il segnale A/ I* assume il valore 0 (con E=1) deve essere ridotto di uno il numero di eventi rilevati fino a quel momento. Successivamente a un reset (segnale asincrono) o nel caso nessun evento sia stato ancora rilevato (o che il numero di incrementi sia stato compensato da un numero equivalente di decrementi) la rete deve rimanere nello stato 000 anche se A/I*=0 ed E=1. opo avere rilevato cinque eventi la rete deve riprendere immediatamente l analisi degli ingressi. A/I* A/I* E A_RESET CLO E A_RES? OUT OUT

65 Soluzione 9.1 STATO_0 = O2* O1* O0* CONTEGGIO_INIETRO = (A/I*)* ENABLE_COUNTER = E (STATO_0 CONTEGGIO_INIETRO)* LOA = OUT = O2 O0 E A/I* Il conteggio è bloccato (EN=0), anche con E=1, se il contatore si trova nello stato 000 e il comando OWN è asserito (A/ I*=0) 0 0 ENABLE_COUNTER A/I* LOA EN U/* LOA I 2 I 1 I 0 O 2 COUNTER X 8 O 1 O 0 O 2 O 1 O 0 A_RES CLO A_RESET

66 Contatore modulo 8 con comando di UP/OWN*

67 Soluzione 9.2 E A/I* 0 0 A/I* O 2 O 1 O 0 E A/I* OUT EN U/* LOA I 2 I 1 I 0 O 2 COUNTER X 8 O 1 O 0 OUT A_RES O 1 non è necessario CLO A_RESET

68 Soluzione 9.3 Soluzione mediante sintesi formale: grafo -> tabella di flusso -> tabella delle transizioni,... NON SI USA!!!! E A/I* A,0 B,0 C,0,0 E, F,1

69 Esercizio 9 Utilizzando un microprocessore dotato di un bus indirizzi a 16 bit e di un bus dati a 8 bit: mappare nello parte bassa dello spazio di indirizzamento 12k di RAM e nella parte alta 16k di EPROM.

70 Soluzione A 15..A 12 A 11..A 8 A 7..A 4 A 3.. A (0000h) (1FFFh) RAM_1 (8k) (2000h) (27FFh) (2800h) (2FFFh) RAM_2 (2k) RAM_3 (2k) RAM (12K) 0000h 2FFFh Segnali di decodifica: CS_RAM_1=A15* A13* CS_RAM_2=A15* A13 A11* CS_RAM_3=A15* A13 A11 CS_EPROM=A (C000h) C000h EPROM (16k) EPROM (16K) (FFFFh) FFFFh

71 NOTA - La codifica semplificata implica l attivazione dei segnali di selezioni anche per indirizzi diversi da quelli in cui sono realmente presenti i dispositivi di memoria. - Il segnale CS_EPROM si attiva per ogni indirizzo maggiore o uguale di 8000h (seconda metà dello spazio di indirizzamento) 0000h CS_EPROM=A15 Indirizzi di memoria con A15=1 EPROM (16K) 8000h EPROM (16K) C000h FFFFh

72 - Il segnale CS_RAM_1 si attiva per ogni indirizzo compreso tra 0000h e 7FFFh (A15=0) per il quale A13=0: CS_RAM_1=A15* A13* uindi, CS_RAM_1=1 per entrambi i seguenti intervalli di memoria: A 15..A 12 A 11..A 8 A 7..A 4 A 3... A (0000h) (1FFFh) RAM_1 (8k) RAM_1 (8k) 0000h 1FFFh 4000h 5FFFh 8000h A 15..A 12 A 11..A 8 A 7..A 4 A 3... A (4000h) (5FFFh) FFFFh

73 - Il segnale CS_RAM_2 si attiva per ogni indirizzo compreso tra 0000h e 7FFFh (A15=0) per il quale A13=1 e A11=0 : CS_RAM_2=A15* A13 A11* uindi, CS_RAM_2=1 per i seguenti quattro intervalli di memoria: A 15..A 12 A 11..A 8 A 7..A 4 A 3... A (2000h) (27FFh) A 15..A 12 A 11..A 8 A 7..A 4 A 3... A (3000h) (37FFh) A 15..A 12 A 11..A 8 A 7..A 4 A 3... A (6000h) (67FFh) RAM_2 (2k) RAM_2 (2k) RAM_2 (2k) RAM_2 (2k) 0000h 2000h 3000h 4000h 6000h 7000h 8000h A 15..A 12 A 11..A 8 A 7..A 4 A 3... A (7000h) (77FFh) FFFFh

74 - Il segnale CS_RAM_3 si attiva per ogni indirizzo compreso tra 0000h e 7FFFh (A15=0) per il quale A13=1 e A11=1 : CS_RAM_3=A15* A13 A11 uindi, CS_RAM_3=1 per i seguenti quattro intervalli di memoria: A 15..A 12 A 11..A 8 A 7..A 4 A 3... A (2800h) (2FFFh) A 15..A 12 A 11..A 8 A 7..A 4 A 3... A (3800h) (3FFFh) A 15..A 12 A 11..A 8 A 7..A 4 A 3... A (6800h) (6FFFh) A 15..A 12 A 11..A 8 A 7..A 4 A 3... A (7800h) (7FFFh) RAM_3 (2k) RAM_3 (2k) RAM_3 (2k) RAM_3 (2k) 0000h 2800h 3800h 6800h 7800h FFFFh

75 Effetto di replica nella mappatura in memoria dovuto alla decodifica semplificata. Nella figura seguente sono indicati solo gli indirizzi iniziali. RAM_1 (8k) RAM_2 (2k) RAM_3 (2k) RAM_2 (2k) RAM_3 (2k) RAM_1 (8k) RAM_2 (2k) RAM_3 (2k) RAM_2 (2k) RAM_3 (2k) 0000h 2000h 2800h 3000h 3800h 4000h 6000h 6800h 7000h 7800h 8000h EPROM (16K) C000h EPROM (16K) FFFFh

76 Esercizio 11 Utilizzando un microprocessore dotato di un bus indirizzi a 20 bit e di un bus dati a 8 bit: - mappare nello parte bassa dello spazio di indirizzamento 32k di RAM e nella parte alta 32k di EPROM Nel sistema sono presenti anche due dispositivi di I/O denominati 1 (dotato di due registri interni) e 2 (dotato di quattro registri interni): - mappare in memoria anche i due dispositivi di I/O 1 e 2 agli indirizzi 2000h e 1000h Osservando che esiste una sovrapposizione tra gli indirizzi di una memoria e dei due dispositivi di IO, si scrivano i CS, in forma semplificata, di tutti i dispositivi presenti nel sistema riducendo al minimo gli indirizzi sottratti dai dispositivi di IO alla memoria.

77 Soluzione RAM: 1 chip da 32KB RAM (00000h->07FFFh) CS_RAM = BA19* CS_1* CS_2* EPROM: 1 chip da 32KB EPROM (F8000h FFFFFh) CS_EPROM = BA19 1: Mappato in memoria all indirizzo 02000h, occupa 2 locazioni (A0) nello spazio di indirizzamento. CS_1 = BA19* BA14* BA13 BA12* BA11* BA10* BA9* BA8* BA7* BA6* BA5* BA4* BA3* BA2* BA1* 2: Mappato in memoria all indirizzo 01000h, occupa 4 locazioni (A1A0) nello spazio di indirizzamento. CS_2 = BA19* BA14* BA13* BA12 BA11* BA10* BA9* BA8* BA7* BA6* BA5* BA4* BA3* BA2*

78 Esercizio 12 Utilizzando un microprocessore dotato di un bus indirizzi a 20 bit e di un bus dati a 8 bit: - mappare 32k di RAM nella parte bassa dello spazio di indirizzamento, 32k di RAM a partire dall indirizzo 1C000h e 64k EPROM nella parte alta dello spazio di indirizzamento

79 Soluzione 00000h 10000h 20000h 30000h RAM_1 (32k) RAM_2 (32k) 00000h FFFh C000h FFFh CS_RAM_1=A19* A17* A16* CS_RAM_2=A19* (A17 + A16) oppure CS_RAM_2=A19* CS_RAM_1* CS_EPROM=A19 F0000h FFFFFh EPROM (64k) F0000h FFFFFh

80

81

82

83 Esercizio 13 Progettare una rete che genera il codice Johnson a 3 bit (000->100->110->111->011->001->000-> ). A_RESET IN? OUT2 OUT1 OUT0

84 Soluzione OUT0 OUT1 OUT2 FF * R* FF * R* FF * R* A_RESET* A_RESET* A_RESET* NOTA - Poiché configurazioni adiacenti del codice Johnson differiscono di un solo bit, l output del contatore può essere utilizzato per generare forme d onda prive di alee.

85 Esercizio 14 Progettare una rete sincrona che genera la sequenza periodica di 3 bit seguente (contatore ad anello): 100->010->001->100->. La rete è dotata di un comando di start asincrono (A_START) A_START? OUT2 OUT1 OUT0

86 Soluzione OUT0 OUT1 1 1 OUT2 S* S* S* FF FF FF * R* * R* * R* A_START 1

87

88 Esercizio 15 Progettare un contatore modulo 2 n -1 utilizzando uno shift-register a n bit.

89 Soluzione Nel caso n=2, OUT0 OUT1 1 1 S* S* FF FF * R* * R* A_RESET

90 Esercizio 16 Progettare una rete che trasferisce in un FF un bit memorizzato in un registro edge triggered a 4 bit. Il bit da trasferire è individuato mediante i due segnali di selezione S1 ed S0. La scrittura nel registro a 4 bit è abilitata dal segnale WER mentre la scrittura nel FF è abilitata dal segnale WEF.

91 Soluzione S1 S0 1 WER IN[3..0] 4 OE WE Reg. 4 bit [3..0] O3 O2 O1 O WEF FF * OUT

92 Esercizio 17 Progettare una rete sincrona che quando il segnale ENABLE è attivo trasferisce un bit memorizzato in un registro edge triggered a 4 bit (dotato di comandi WE e OE) verso uno dei quattro flip-flop denominati FF3, FF2, FF1, FF0 nell ipotesi che: - sia presente, oltre ai segnali che codificano la sorgente (S1,S0) e la destinazione (1,0) del trasferimento, anche un ulteriore segnale denominato WEF che abilita la scrittura nei flip-flop e WER che abilita la scrittura nel registro - il collegamento tra tutte le quattro uscite del registro edge triggered e gli ingressi dei flipflop deve essere realizzato mediante un unico filo - se il segnale ENABLE non è attivo le uscite del registro a 4 bit devono essere elettricamente disconnesse dal resto della rete

93 Soluzione Percorso logico dei dati nel caso: S1S0 = = 10 ENABLE = 1 FF3 * OUT3 FF2 * OUT2 IN[3..0] 4 OE WE Reg. 4 bit [3..0] O3 O2 O1 O0 FF1 * OUT1 FF0 * OUT0

94 Reg. 4 bit WER IN[3..0] OUT0 1 4 OE WE [3..0] O3 O2 O1 O0 S1 S0 0 1 FF * WEF EC 2: I 0 I 1 ENABLE EN 1 0 EC 2: I 0 I 1 ENABLE EN 0 1 FF * OUT1 0 1 FF * 0 1 FF * OUT2 OUT3 EC3 EC2 EC1 EC0 EC0 EC1 EC2 EC3

95 Esercizio E possibile modificare la soluzione dell esercizio precedente in modo da utilizzare un MUX a 4 vie e un solo buffer tri-state in sostituzione dei 4 buffer tri-state?

Reti Logiche LA. Complementi ed esercizi di Reti Sequenziali Sincrone

Reti Logiche LA. Complementi ed esercizi di Reti Sequenziali Sincrone Reti Logiche LA Complementi ed esercizi di Reti Sequenziali Sincrone Introduzione Reti Logiche: sintesi mediante approccio formale Specifiche del Problema Grafo degli Stati Tabella di Flusso Tabella delle

Dettagli

Calcolatori Elettronici T. Complementi ed Esercizi di Reti Logiche

Calcolatori Elettronici T. Complementi ed Esercizi di Reti Logiche Calcolatori Elettronici T Complementi ed Esercizi di Reti Logiche Introduzione Reti Logiche: sintesi mediante approccio formale Specifiche del Problema Grafo degli Stati Tabella di Flusso Tabella delle

Dettagli

Calcolatori Elettronici T. Complementi ed Esercizi di Reti Logiche

Calcolatori Elettronici T. Complementi ed Esercizi di Reti Logiche Calcolatori Elettronici T Complementi ed Esercizi di Reti Logiche Stefano Mattoccia Ricevimento : su appuntamento via email Telefono : 051 2093860 Email : stefano.mattoccia@unibo.it Web : www.vision.deis.unibo.it/smatt

Dettagli

Le reti sequenziali sincrone memorizzano il proprio stato in dei FF-D

Le reti sequenziali sincrone memorizzano il proprio stato in dei FF-D Reti Sincrone Le reti sequenziali sincrone memorizzano il proprio stato in dei FF-D Le variabili di stato future sono quelle all ingresso dei FF-D mentre le variabili di stato presente sono le uscite dei

Dettagli

LSS Reti Logiche: circuiti sequenziali

LSS Reti Logiche: circuiti sequenziali LSS 2016-17 Reti Logiche: circuiti sequenziali Piero Vicini A.A. 2017-2018 Circuiti combinatori vs sequenziali L output di un circuito combinatorio e solo funzione del valore combinatorio degli ingressi

Dettagli

Capitolo 6. Reti asincrone. Elaborazione asincrona Procedimenti di sintesi e analisi Memorie binarie

Capitolo 6. Reti asincrone. Elaborazione asincrona Procedimenti di sintesi e analisi Memorie binarie apitolo 6 Reti asincrone Elaborazione asincrona Procedimenti di sintesi e analisi Memorie binarie Reti sequenziali asincrone (comportamento) Elaborazione asincrona - Ogni nuovo ingresso determina: una

Dettagli

Reti Logiche T. Esercizi reti sequenziali sincrone

Reti Logiche T. Esercizi reti sequenziali sincrone Reti Logiche T Esercizi reti sequenziali sincrone ESERCIZIO N. Si esegua la sintesi di una rete sequenziale sincrona caratterizzata da un unico segnale di ingresso (X) e da un unico segnale di uscita (Z),

Dettagli

Modelli per le macchine digitali

Modelli per le macchine digitali Reti sequenziali Modelli per le macchine digitali Ingressi Uscite i(t 0 ) i(t n ) MACCHINA DIGITALE u(t 0 ) u(t n ) TEMPO In generale l uscita di una macchina in un certo istante temporale dipenderà dalla

Dettagli

ESERCIZIO N. 1 - PAGINA 1

ESERCIZIO N. 1 - PAGINA 1 ESERCIZIO N. - PAGINA Si desidera progettare la macchina sequenziale asincrona M che genera il segnale ACK, avendo come ingressi i segnali R ed R2. Si assuma che i segnali R ed R2 non cambino mai contemporaneamente.

Dettagli

Reti sequenziali notevoli: registri, registri a scorrimento, contatori ing. Alessandro Cilardo

Reti sequenziali notevoli: registri, registri a scorrimento, contatori ing. Alessandro Cilardo Corso di Calcolatori Elettronici I A.A. 2012-2013 Reti sequenziali notevoli: registri, registri a scorrimento, contatori ing. Alessandro Cilardo Accademia Aeronautica di Pozzuoli Corso Pegaso V GArn Elettronici

Dettagli

I Bistabili. Maurizio Palesi. Maurizio Palesi 1

I Bistabili. Maurizio Palesi. Maurizio Palesi 1 I Bistabili Maurizio Palesi Maurizio Palesi 1 Sistemi digitali Si possono distinguere due classi di sistemi digitali Sistemi combinatori Il valore delle uscite al generico istante t* dipende solo dal valore

Dettagli

Q1 D. CK Qn CK Q1. E3x - Presentazione della lezione E3

Q1 D. CK Qn CK Q1. E3x - Presentazione della lezione E3 E3x - Presentazione della lezione E3 1/1- Obiettivi» ivisori di frequenza e contatori asincroni» Contatori sincroni» Shift register e convertitori SIPO e PISO» Concetto elementare di macchina a stati finiti

Dettagli

LABORATORIO DI ARCHITETTURA DEI CALCOLATORI lezione n 6. Prof. Rosario Cerbone

LABORATORIO DI ARCHITETTURA DEI CALCOLATORI lezione n 6. Prof. Rosario Cerbone LABORATORIO DI ARCHITETTURA DEI CALCOLATORI lezione n 6 Prof. Rosario Cerbone rosario.cerbone@uniparthenope.it http://digilander.libero.it/rosario.cerbone a.a. 2008-2009 Circuiti Sequenziali In questa

Dettagli

Flip flop: tempificazione latch ed edge-triggered

Flip flop: tempificazione latch ed edge-triggered Corso di Calcolatori Elettronici I A.A. 2010-2011 Flip flop: tempificazione latch ed edge-triggered Lezione 23-26 Università degli Studi di Napoli Federico II Facoltà di Ingegneria I flip flop - 1 Generalità

Dettagli

I bistabili ed il register file

I bistabili ed il register file I bistabili ed il register file Prof. Alberto Borghese ipartimento di Scienze dell Informazione borghese@dsi.unimi.it Università degli Studi di Milano 1/32 Sommario I problemi dei latch trasparenti sincroni

Dettagli

Reti logiche (2) Circuiti sequenziali

Reti logiche (2) Circuiti sequenziali Reti logiche (2) Circuiti sequenziali 1 Un ripasso Algebra booleana: operatori, postulati, identità, operatori funzionalmente completi Circuiti combinatori: tabelle di verità, porte logiche Decodificatore

Dettagli

Reti logiche (2) Circuiti sequenziali

Reti logiche (2) Circuiti sequenziali Reti logiche (2) Circuiti sequenziali 1 Un ripasso Algebra booleana: operatori, postulati, identità, operatori funzionalmente completi Circuiti combinatori: tabelle di verità, porte logiche Decodificatore

Dettagli

Capitolo 6. Reti asincrone. 6.1 Struttura, comportamento e corretto impiego. Reti sequenziali asincrone (struttura)

Capitolo 6. Reti asincrone. 6.1 Struttura, comportamento e corretto impiego. Reti sequenziali asincrone (struttura) apitolo 6 Reti asincrone 6.1 Struttura, comportamento e corretto impiego 6.2 Memorie binarie 6.3 Analisi e Sintesi 6.1 Struttura, comportamento e corretto impiego ingresso stato presente Reti sequenziali

Dettagli

Circuiti sequenziali

Circuiti sequenziali Circuiti sequenziali - I circuiti sequenziali sono caratterizzati dal fatto che, in un dato istante tn+1 le uscite dipendono dai livelli logici di ingresso nell'istante tn+1 ma anche dagli stati assunti

Dettagli

RETI LOGICHE T Ingegneria Informatica. Esercitazione 3 Reti Sequenziali Sincrone

RETI LOGICHE T Ingegneria Informatica. Esercitazione 3 Reti Sequenziali Sincrone RETI LOGICHE T Ingegneria Informatica Esercitazione 3 Reti Sequenziali Sincrone Marco Lippi (marco.lippi3@unibo.it) [Lucidi realizzati da Samuele Salti] Esercizio Sintesi RSS Si vuole progettare una rete

Dettagli

Università degli Studi di Cassino

Università degli Studi di Cassino di assino orso di alcolatori Elettronici I Elementi di memoria e registri Anno Accademico 27/28 Francesco Tortorella Elementi di memoria Nella realizzazione di un sistema digitale è necessario utilizzare

Dettagli

Esercitazione del 26/03/ Soluzioni

Esercitazione del 26/03/ Soluzioni Esercitazione del 26/03/2009 - oluzioni 1. Bistabile asincrono C (detto anche R) C C ~ Tabella delle transizioni o stato prossimo: C * 0 0 0 0 0 0 1 1 0 1 0 0 0 1 1 0 1 0 0 1 1 0 1 1 1 1 0 X 1 1 1 X Configurazioni

Dettagli

Fondamenti di Informatica P2 Ing. Meccatronica. Traccia soluzione 27 Giugno 2019

Fondamenti di Informatica P2 Ing. Meccatronica. Traccia soluzione 27 Giugno 2019 Fondamenti di Informatica P2 Ing. Meccatronica Traccia soluzione 27 Giugno 2019 Rif. lucidi/lezioni. Esercizio 1 Esercizio 2 Dato un contatore modulo 8 (come quello visto a lezione) dotato di comando di

Dettagli

Livello logico digitale

Livello logico digitale Livello logico digitale circuiti combinatori di base e circuiti sequenziali Half Adder - Semisommatore Ingresso 2 bit, uscita 2 bit A+ B= ------ C S C=AB S=AB + AB=A B A B In Out HA A B C S S HA A C S

Dettagli

Corso di Calcolatori Elettronici I Flip-flop

Corso di Calcolatori Elettronici I Flip-flop Corso di Calcolatori Elettronici I Flip-flop Università degli Studi di Napoli Federico II Dipartimento di Ingegneria Elettrica e delle Tecnologie dell Informazione Corso di Laurea in Ingegneria Informatica

Dettagli

Circuiti sequenziali e latch

Circuiti sequenziali e latch Circuiti sequenziali e latch Prof. Alberto Borghese ipartimento di Scienze dell Informazione borghese@di.unimi.it Università degli Studi di Milano Riferimento Patterson: sezioni C.7 & C.8. 1/32 Sommario

Dettagli

Circuiti sincroni circuiti sequenziali:bistabili e latch

Circuiti sincroni circuiti sequenziali:bistabili e latch Architettura degli Elaboratori e delle Reti Lezione 8 Circuiti sincroni circuiti sequenziali:bistabili e latch Proff. A. Borghese, F. Pedersini Dipartimento di Scienze dell Informazione Università degli

Dettagli

Le Alee. La presenza di ritardi nei dispositivi utilizzati può avere l effetto di modificare il comportamento delle uscite in alcuni casi

Le Alee. La presenza di ritardi nei dispositivi utilizzati può avere l effetto di modificare il comportamento delle uscite in alcuni casi Le Alee La presenza di ritardi nei dispositivi utilizzati può avere l effetto di modificare il comportamento delle uscite in alcuni casi Si chiamano Alee (o hazard) quei fenomeni per i quali le uscite,

Dettagli

Prova d esame di Reti Logiche T 13 Luglio 2016

Prova d esame di Reti Logiche T 13 Luglio 2016 Prova d esame di Reti Logiche T 13 Luglio 2016 COGNOME:.. NOME:.. MATRICOLA: Si ricorda il divieto di utilizzare qualsiasi dispositivo elettronico (computer, tablet, smartphone,..) eccetto la calcolatrice,

Dettagli

AXO Architettura dei Calcolatori e Sistemi Operativi. reti sequenziali

AXO Architettura dei Calcolatori e Sistemi Operativi. reti sequenziali AXO Architettura dei Calcolatori e Sistemi Operativi reti sequenziali Sommario Circuiti sequenziali e elementi di memoria Bistabile SR asincrono Temporizzazione e clock Bistabili D e SR sincroni Flip-flop

Dettagli

Flip-flop e loro applicazioni

Flip-flop e loro applicazioni Flip-flop e loro applicazioni Reti sequenziali elementari (6) L'elemento bistabile Latch o flip-flop trasparenti Temporizzazione dei flip-flop trasparenti Architettura master-slave Flip-flop non trasparenti

Dettagli

Reti Logiche T. Esercizi reti sequenziali asincrone

Reti Logiche T. Esercizi reti sequenziali asincrone Reti Logiche T Esercizi reti sequenziali asincrone ESERCIZIO N. 1 Una rete sequenziale asincrona è caratterizzata da due segnali d ingresso A e C e da un segnale di uscita Z. I segnali d ingresso non possono

Dettagli

Elettronica Sistemi Digitali 09. Flip-Flop

Elettronica Sistemi Digitali 09. Flip-Flop Elettronica Sistemi igitali 09. Flip-Flop Roberto Roncella Flip-flop e loro applicazioni Reti sequenziali elementari (6) L'elemento bistabile Latch o flip-flop trasparenti Temporizzazione dei flip-flop

Dettagli

Circuiti sincroni Circuiti sequenziali: i bistabili

Circuiti sincroni Circuiti sequenziali: i bistabili Architettura degli Elaboratori e delle Reti Lezione 8 Circuiti sincroni Circuiti sequenziali: i bistabili Proff. A. Borghese, F. Pedersini ipartimento di Scienze dell Informazione Università degli Studi

Dettagli

Capitolo 6. Reti asincrone. 6.1 Elaborazione asincrona. Reti sequenziali asincrone (struttura) Reti sequenziali asincrone (comportamento)

Capitolo 6. Reti asincrone. 6.1 Elaborazione asincrona. Reti sequenziali asincrone (struttura) Reti sequenziali asincrone (comportamento) apitolo 6 Reti asincrone 6. Elaborazione asincrona 6.2 Memorie binarie 6.3 nalisi e Sintesi 6. Elaborazione asincrona Reti sequenziali asincrone (comportamento) Elaborazione asincrona - Ogni nuovo ingresso

Dettagli

I flip-flop ed il register file. Sommario

I flip-flop ed il register file. Sommario I flip-flop ed il register file Prof. Alberto Borghese ipartimento di Scienze dell Informazione borghese@dsi.unimi.it Università degli Studi di Milano Riferimento sul Patterson: Sezioni C.9 e C.11 1/35

Dettagli

Capitolo 6. Reti asincrone. 6.1 Elaborazione asincrona. Esigenze. 6.1 Elaborazione asincrona 6.2 Memorie binarie 6.3 Analisi e Sintesi

Capitolo 6. Reti asincrone. 6.1 Elaborazione asincrona. Esigenze. 6.1 Elaborazione asincrona 6.2 Memorie binarie 6.3 Analisi e Sintesi apitolo 6 Reti asincrone 6.1 Elaborazione asincrona 6.2 Memorie binarie 6.3 nalisi e Sintesi 6.1 Elaborazione asincrona Esigenze Problema - iscriminare e ricordare l ordine temporale con cui due o più

Dettagli

Prova d esame di Reti Logiche T 11Settembre 2015 COGNOME:.. NOME:.. MATRICOLA:

Prova d esame di Reti Logiche T 11Settembre 2015 COGNOME:.. NOME:.. MATRICOLA: Prova d esame di Reti Logiche T 11Settembre 2015 COGNOME:.. NOME:.. MATRICOLA: Si ricorda il divieto di utilizzare qualsiasi dispositivo elettronico (computer, tablet, smartphone,..) eccetto la calcolatrice,

Dettagli

Calcolatori Elettronici T Ingegneria Informatica 06 Programmable Interrupt Controller (PIC)

Calcolatori Elettronici T Ingegneria Informatica 06 Programmable Interrupt Controller (PIC) Calcolatori Elettronici T Ingegneria Informatica 06 Programmable Interrupt Controller (PIC) Stefano Mattoccia Gestione delle interruzioni con PIC Abbiamo già visto che è possibile, opzionalmente, utilizzare

Dettagli

Circuiti sequenziali. Circuiti sequenziali e applicazioni

Circuiti sequenziali. Circuiti sequenziali e applicazioni Circuiti sequenziali Circuiti sequenziali e applicazioni Circuiti sequenziali Prima di poter parlare delle memorie è utile dare un accenno ai circuiti sequenziali. Per circuiti sequenziali intendiamo tutti

Dettagli

Pin-out logico di una CPU CPU. Reset Clock Ready. Architettura di un Sistema

Pin-out logico di una CPU CPU. Reset Clock Ready. Architettura di un Sistema Pin-out logico di una CPU Int/Inta Hold/Holda CPU Bus Comandi Bus Indirizzi Bus Dati Reset Clock Ready 1 Architettura di un Sistema Il termine architettura di un sistema basato su microprocessore comprende

Dettagli

Calcolatori Elettronici A a.a. 2008/2009

Calcolatori Elettronici A a.a. 2008/2009 Calcolatori Elettronici A a.a. 2008/2009 RETI LOGICHE: RETI SEUENZIALI Massimiliano Giacomin 1 LIMITI DELLE RETI COMBINATORIE e RETI SEUENZIALI Le reti combinatorie sono senza retroazione: il segnale di

Dettagli

ANALISI E PROGETTO DI CIRCUITI SEQUENZIALI

ANALISI E PROGETTO DI CIRCUITI SEQUENZIALI ANALISI E PROGETTO DI CIRCUITI SEQUENZIALI 1 Classificazione dei circuiti logici Un circuito è detto combinatorio se le sue uscite (O i ) sono determinate univocamente dagli ingressi (I i ) In pratica

Dettagli

Page 1. ElapB3 21/09/ DDC 1 ELETTRONICA APPLICATA E MISURE. Lezione B3: circuiti sequenziali. Ingegneria dell Informazione

Page 1. ElapB3 21/09/ DDC 1 ELETTRONICA APPLICATA E MISURE. Lezione B3: circuiti sequenziali. Ingegneria dell Informazione Ingegneria dell Informazione ezione B3: circuiti sequenziali EETTRONICA APPICATA E MISURE ante E CORSO B3 CIRCUITI SEUENZIAI» Circuiti sincroni» Contatori» Altri circuiti sequenziali» Cadenza massima clock

Dettagli

Un contatore è un registro che evolve secondo una sequenza predefinita di stati ordinati all applicazione di un impulso di ingresso

Un contatore è un registro che evolve secondo una sequenza predefinita di stati ordinati all applicazione di un impulso di ingresso ontatori binari Un contatore è un registro che evolve secondo una sequenza predefinita di stati ordinati all applicazione di un impulso di ingresso L impulso di ingresso o impulso di conteggio può coincidere

Dettagli

Campionamento e memoria. Sommario. Sommario. M. Favalli

Campionamento e memoria. Sommario. Sommario. M. Favalli Sommario Campionamento e memoria M. Favalli Engineering epartment in Ferrara 2 Latch di tipo 3 Sommario (ENIF) Analisiesintesideicircuitidigitali / 29 (ENIF) Analisiesintesideicircuitidigitali 2 / 29 2

Dettagli

Sintesi di Reti sequenziali Sincrone

Sintesi di Reti sequenziali Sincrone Sintesi di Reti sequenziali Sincrone Sintesi di Reti Sequenziali Sincrone Una macchina sequenziale è definita dalla quintupla I è l insieme finito dei simboli d ingresso U è l insieme finito dei simboli

Dettagli

Circuiti Sequenziali

Circuiti Sequenziali Circuiti Sequenziali 1 Ingresso Circuito combinatorio Uscita Memoria L uscita al tempo t di un circuito sequenziale dipende dagli ingressi al tempo (t) e dall uscita al tempo (t- t ) Circuiti sequenziali

Dettagli

Calcolatori Elettronici

Calcolatori Elettronici Esercitazione 2 I Flip Flop 1. ual è la differenza tra un latch asincrono e un Flip Flop? a. Il latch è abilitato da un segnale di clock b. Il latch ha gli ingressi asincroni perché questi ultimi controllano

Dettagli

Calcolatori Elettronici

Calcolatori Elettronici Calcolatori Elettronici RETI LOGICHE: RETI SEQUENZIALI Massimiliano Giacomin 1 LIMITI DELLE RETI COMBINATORIE Nelle reti combinatorie le uscite dipendono solo dall ingresso Þ impossibile far dipendere

Dettagli

Calcolatori Elettronici T Ing. Informatica. Traccia soluzione 15 Febbraio 2017

Calcolatori Elettronici T Ing. Informatica. Traccia soluzione 15 Febbraio 2017 Calcolatori Elettronici T Ing. Informatica Traccia soluzione 15 Febbraio 2017 Esercizio 1 Dispositivi e segnali presenti nel sistema: RAM_128 EPROM_L EPROM_H mappata da F8000000h:FFFFFFFFh, 4 banchi da

Dettagli

Tutorato di Calcolatori Elettronici. Corso di laurea in Ingegneria Biomedica Elettrica, Elettronica e Informatica

Tutorato di Calcolatori Elettronici. Corso di laurea in Ingegneria Biomedica Elettrica, Elettronica e Informatica Tutorato di Ing. Roberto Casula Ing. Rita Delussu casula.roberto103@hotmail.it rita.delussu2016@gmail.com Corso di laurea in Ingegneria Biomedica Elettrica, Elettronica e Informatica Progettare un riconoscitore

Dettagli

CALCOLATORI ELETTRONICI. I dispositivi di memoria

CALCOLATORI ELETTRONICI. I dispositivi di memoria CALCOLATORI ELETTRONICI I dispositivi di memoria I dispositivi di memoria Linguaggi ad alto livello/ Applicazioni SW Informatica Sistema operativo Assembler ISA Architettura di un calcolatore Memoria I/O

Dettagli

Elementi di memoria Ciascuno di questi circuiti è caratterizzato dalle seguenti proprietà:

Elementi di memoria Ciascuno di questi circuiti è caratterizzato dalle seguenti proprietà: I circuiti elettronici capaci di memorizzare un singolo bit sono essenzialmente di due tipi: LATCH FLIP-FLOP. Elementi di memoria Ciascuno di questi circuiti è caratterizzato dalle seguenti proprietà:

Dettagli

Introduzione. Sintesi Sequenziale Sincrona. Modello del circuito sequenziale. Progetto e strumenti. Il modello di un circuito sincrono può essere

Introduzione. Sintesi Sequenziale Sincrona. Modello del circuito sequenziale. Progetto e strumenti. Il modello di un circuito sincrono può essere Sintesi Sequenziale Sincrona Sintesi Comportamentale di reti Sequenziali Sincrone di Macchine Senza Processo di Ottimizzate a Livello Comportamentale Sintesi comportamentale e architettura generale Diagramma

Dettagli

Calcolatori Elettronici Lezione 4 Reti Sequenziali Asincrone

Calcolatori Elettronici Lezione 4 Reti Sequenziali Asincrone Calcolatori Elettronici Lezione 4 Reti Sequenziali Asincrone Ing. Gestionale e delle Telecomunicazioni A.A. 2007/08 Gabriele Cecchetti Reti Sequenziali Asincrone Sommario: Definizione Condizioni di pilotaggio

Dettagli

Macchine sequenziali

Macchine sequenziali Macchine sequenziali Dal circuito combinatorio al sequenziale (effetto di una retroazione) x z x j Y i, Rete Comb. Y i-, z h Y i,k M Y i-,k abilitazione a memorizzare M memorizza lo stato La nozione di

Dettagli

5 Mapping e decodifica Fondamenti di Informatica P2 Ingegneria Meccatronica

5 Mapping e decodifica Fondamenti di Informatica P2 Ingegneria Meccatronica 5 Mapping e decodifica Fondamenti di Informatica P2 Ingegneria Meccatronica Stefano Mattoccia Dipartimento di Informatica Università di Bologna 1 Spazio di indirizzamento Una CPU emette un certo numero

Dettagli

05EKL-Progetto di Circuiti Digitali. Richiami di Reti Logiche

05EKL-Progetto di Circuiti Digitali. Richiami di Reti Logiche 5EKL-Progetto di Circuiti Digitali Tutore: Federico Quaglio federico.quaglio@polito.it -564 44 (44) Richiami di Reti Logiche Tutoraggio # Sommario Richiami di algebra booleana Mappe di Karnaugh Coperture

Dettagli

Capitolo 7. Reti sincrone. 7.1 Elaborazione sincrona Analisi e Sintesi 7.3 Registri e Contatori

Capitolo 7. Reti sincrone. 7.1 Elaborazione sincrona Analisi e Sintesi 7.3 Registri e Contatori Capitolo 7 Reti sincrone 7. Elaborazione sincrona 7.2 - Analisi e Sintesi 7.3 Registri e Contatori 7. Elaborazione sincrona Esigenze e vincoli x x 2 x n ingresso i(t) stato presente s(t) La rete sincrona

Dettagli

Capitolo 3. Modelli. Macchine combinatorie Macchine sequenziali asincrone sincrone

Capitolo 3. Modelli. Macchine combinatorie Macchine sequenziali asincrone sincrone Capitolo 3 Modelli Macchine combinatorie Macchine sequenziali asincrone sincrone Il modello del blocco o scatola nera i I: alfabeto di ingresso u U: alfabeto di uscita ingresso dei dati i F u uscita dei

Dettagli

Calcolatori Elettronici B a.a. 2004/2005

Calcolatori Elettronici B a.a. 2004/2005 Calcolatori Elettronici B a.a. 2004/2005 RETI LOGICHE: RICHIAMI Massimiliano Giacomin 1 Unità funzionali Unità funzionali: Elementi di tipo combinatorio: - valori di uscita dipendono solo da valori in

Dettagli

Corso di Calcolatori Elettronici I Elementi di memoria ing. Alessandro Cilardo

Corso di Calcolatori Elettronici I Elementi di memoria ing. Alessandro Cilardo orso di alcolatori Elettronici I Elementi di memoria ing. Alessandro ilardo orso di Laurea in Ingegneria Biomedica Reti logiche con memoria In molte situazioni è necessario progettare reti logiche sequenziali,

Dettagli

RETI LOGICHE T Analisi, sintesi e composizione di Reti Sequenziali Sincrone

RETI LOGICHE T Analisi, sintesi e composizione di Reti Sequenziali Sincrone RETI LOGICHE T Analisi, sintesi e composizione di Reti Sequenziali Sincrone Soluzione del campito scritto dell 8 settembre 204 7//204 tullio salmon cinotti Analisi di RSS Testo e quesiti - Prima parte

Dettagli

Elementi di memoria. Ing. Ivan Blunno 21 aprile 2005

Elementi di memoria. Ing. Ivan Blunno 21 aprile 2005 Elementi di memoria Ing. Ivan Blunno 21 aprile 2005 1 Introduzione In questa dispensa verrà introdotta una particolare categoria di circuiti digitali: i circuiti sequenziali o circuiti con memoria. A differenza

Dettagli

Esercizio 1. Utilizzare FF di tipo D (come ovvio dalla figura, sensibili al fronte di discesa del clock). Progettare il circuito con un PLA.

Esercizio 1. Utilizzare FF di tipo D (come ovvio dalla figura, sensibili al fronte di discesa del clock). Progettare il circuito con un PLA. a Esercizio 1. Sintetizzare un circuito sequenziale sincrono in base alle specifiche temporali riportate nel seguito. Il circuito riceve in input solo il segnale di temporizzazione (CK) e produce tre uscite,

Dettagli

Microelettronica Corso introduttivo di progettazione di sistemi embedded

Microelettronica Corso introduttivo di progettazione di sistemi embedded Microelettronica Corso introduttivo di progettazione di sistemi embedded Richiami di elettronica digitale per i sistemi a microprocessore Dentro la CPU: registri e macchine sequenziali prof. Stefano Salvatori

Dettagli

Capitolo 6. Reti asincrone. 6.1 Elaborazione asincrona. Reti sequenziali asincrone (struttura) Reti sequenziali asincrone (comportamento)

Capitolo 6. Reti asincrone. 6.1 Elaborazione asincrona. Reti sequenziali asincrone (struttura) Reti sequenziali asincrone (comportamento) apitolo 6 Reti asincrone 6. Elaborazione asincrona 6.2 Memorie binarie 6.3 nalisi e Sintesi 6. Elaborazione asincrona Reti sequenziali asincrone (comportamento) Elaborazione asincrona - Ogni nuovo ingresso

Dettagli

Esercizi sulle Reti Sequenziali Sincronizzate

Esercizi sulle Reti Sequenziali Sincronizzate Esercizi sulle Reti Sequenziali Sincronizzate Corso di Laurea di Ing. Gestionale e di Ing. delle Telecomunicazioni A.A. 27-28 1. Disegnare il grafo di stato di una RSS di Moore avente tre ingressi A, B,

Dettagli

Il Livello Logico-Digitale. I circuiti sequenziali

Il Livello Logico-Digitale. I circuiti sequenziali Il Livello Logico-Digitale I circuiti sequenziali 22 --25 ommario Circuiti sequenziali e elementi di memoria Bistabile asincrono Temporizzazione e clock Bistabili D e sincroni Flip-flop - 2 - Circuiti

Dettagli

AB=AB. Porte logiche elementari. Livello fisico. Universalità delle porte NAND. Elementi di memoria: flip-flop e registri AA= A. Porta NAND.

AB=AB. Porte logiche elementari. Livello fisico. Universalità delle porte NAND. Elementi di memoria: flip-flop e registri AA= A. Porta NAND. 1 Elementi di memoria: flip-flop e registri Porte logiche elementari CORSO DI CALCOLATORI ELETTRONICI I CdL Ingegneria Biomedica (A-I) DIS - Università degli Studi di Napoli Federico II Livello fisico

Dettagli

Calcolatori Elettronici T Ing. Informatica. Traccia soluzione 9 Giugno 2016

Calcolatori Elettronici T Ing. Informatica. Traccia soluzione 9 Giugno 2016 Calcolatori Elettronici T Ing. Informatica Traccia soluzione 9 Giugno 2016 Esercizio 1 Dispositivi e segnali presenti nel sistema: RAM mappata da E0000000h:FFFFFFFFh, 4 banchi da 128 MB MEM (RAM o EPROM)

Dettagli

Macchine sincrone. In teoria. Solo un modello teorico NON ESISTE NELLA PRATICA

Macchine sincrone. In teoria. Solo un modello teorico NON ESISTE NELLA PRATICA Macchine sincrone In teoria Sono macchine non asincrone (non per ogni variazione dell input si finisce in uno stato stabile) Variazioni dello stato e dell ingresso dovrebbero verificarsi in perfetto sincronismo

Dettagli

Prova d esame di Reti Logiche T 09 Gennaio 2015 COGNOME:.. NOME:.. MATRICOLA:

Prova d esame di Reti Logiche T 09 Gennaio 2015 COGNOME:.. NOME:.. MATRICOLA: Prova d esame di Reti Logiche T 09 Gennaio 2015 COGNOME:.. NOME:.. MATRICOLA: Si ricorda il divieto di utilizzare qualsiasi dispositivo elettronico (computer, tablet, smartphone,..) eccetto la calcolatrice,

Dettagli

Gli elementi di memoria: i bistabili I registri. Mariagiovanna Sami Corso di reti Logiche 8 Anno

Gli elementi di memoria: i bistabili I registri. Mariagiovanna Sami Corso di reti Logiche 8 Anno Gli elementi di memoria: i bistabili I registri Mariagiovanna Sami Corso di reti Logiche 8 Anno 2007-08 08 Circuiti sequenziali Nei circuiti sequenziali il valore delle uscite in un dato istante dipende

Dettagli

Esercizio 4.3. Esercizio 4.4

Esercizio 4.3. Esercizio 4.4 4 Esercizio 4.3 La rete di Figura 4.1 del testo è un latch realizzato con porte NOR. Sostituendo le porte NOR con porte NAND si ottiene la rete di Figura 4.1. Figura 4.1 Rete dell Esercizio 4.3. Nella

Dettagli

Sintesi Sequenziale Sincrona

Sintesi Sequenziale Sincrona Sintesi Sequenziale Sincrona Sintesi comportamentale di reti sequenziali sincrone senza processo di ottimizzazione Sintesi comportamentale e architettura generale Diagramma degli stati Tabella degli stati

Dettagli

FONDAMENTI DI INFORMATICA Lezione n. 7. Esercizi di progetto di circuiti sequenziali

FONDAMENTI DI INFORMATICA Lezione n. 7. Esercizi di progetto di circuiti sequenziali FONDAMENTI DI INFORMATICA Lezione n. 7 Esercizi di progetto di circuiti sequenziali 1 / 17 RIEPILOGO TEORICO CIRCUITI SEQUENZIALI: le uscite dipendono non solo dagli ingressi, ma anche dallo stato interno

Dettagli

Cenni alle reti logiche. Luigi Palopoli

Cenni alle reti logiche. Luigi Palopoli Cenni alle reti logiche Luigi Palopoli Reti con reazione e memoria Le funzioni logiche e le relative reti di implementazione visto fino ad ora sono note come reti combinatorie Le reti combinatorie non

Dettagli

Esercitazione del 03/04/ Soluzioni

Esercitazione del 03/04/ Soluzioni Esercitazione del 03/04/2008 - oluzioni 1. Bistabile asincrono (detto anche R) ~ * 0 0 0 0 0 0 1 1 0 1 0 0 0 1 1 0 1 0 0 1 1 0 1 1 1 1 0 X 1 1 1 X onfigurazioni vietate:il circuito per queste configurazioni

Dettagli

13/01/2005 COGNOME NOME MATRICOLA. SOLUZIONE ESERCIZIO N. 1 Pagina 1. Si consideri la rete sequenziale asincrona rappresentata in figura:

13/01/2005 COGNOME NOME MATRICOLA. SOLUZIONE ESERCIZIO N. 1 Pagina 1. Si consideri la rete sequenziale asincrona rappresentata in figura: SOLUION SRCIIO N. 1 Pagina 1 Si consideri la rete sequenziale asincrona rappresentata in figura: 0 1 0 1 2 3 4 z 5 6 7 C B A c b a DOMANDA N.1 (PUNTI 1) Si possono presentare problemi di corsa critica?

Dettagli

Calcolatori Elettronici T Ing. Informatica. Traccia soluzione 8 Gennaio 2015

Calcolatori Elettronici T Ing. Informatica. Traccia soluzione 8 Gennaio 2015 Calcolatori Elettronici T Ing. Informatica Traccia soluzione 8 Gennaio 2015 Esercizio 1 Nel sistema è presente una periferica a 8 bit in grado di leggere dati da una unità esterna mediante il protocollo

Dettagli

Analisi e Progetto di Macchine Sequenziali ing. Alessandro Cilardo

Analisi e Progetto di Macchine Sequenziali ing. Alessandro Cilardo Corso di Calcolatori Elettronici I A.A. 22-23 Analisi e Progetto di Macchine Sequenziali ing. Alessandro Cilardo Accademia Aeronautica di Pozzuoli Corso Pegaso V GArn Elettronici Macchine sequenziali In

Dettagli

Esercizio 1 Domanda 1

Esercizio 1 Domanda 1 Esercizio 1 Domanda 1 R, P D 0, 1 0 0, 0 0 0, 0 0 A B C 1, 0 0 1, 0 1 F 0, 0 1 1, 0 0 E 0, 1 1 D -, 0 1 Esercizio 1 Domanda 2 S n R=0 R=1 A A, 10 -,- B C, 00 A, 00 C A, 00 D, 01 D E, 11 -,- E F, 01 A,

Dettagli

Reti sequenziali (segue)

Reti sequenziali (segue) Nel modello ideale le funzioni σ ed ϖ hanno un tempo di stabilizzazione nullo Nel modello reale occorre un ritardo non nullo per la stabilizzazione delle uscite, a partire da quando gli ingressi sono stabili

Dettagli

I circuiti sequenziali

I circuiti sequenziali Elementi di logica digitale I circuiti sequenziali I circuiti combinatori non hanno memoria. Gli output dipendono unicamente dagli input. ono necessari circuiti con memoria, che si comportano in modo diverso

Dettagli

Sintesi di Reti Sequenziali Sincrone

Sintesi di Reti Sequenziali Sincrone Sintesi di Reti Sequenziali Sincrone Maurizio Palesi Maurizio Palesi 1 Macchina Sequenziale Una macchina sequenziale è definita dalla quintupla (I,U,S,δ,λ ) dove: I è l insieme finito dei simboli d ingresso

Dettagli

Reti Sequenziali. Reti Sequenziali. Corso di Architetture degli Elaboratori

Reti Sequenziali. Reti Sequenziali. Corso di Architetture degli Elaboratori Reti Sequenziali Reti Sequenziali Corso di Architetture degli Elaboratori Caratteristiche 1 Caratteristiche delle reti sequenziali Reti combinatorie: il valore in uscita è funzione (con il ritardo indotto

Dettagli

05EKL-Progetto di Circuiti Digitali

05EKL-Progetto di Circuiti Digitali 5EKL-Progetto di Circuiti Digitali Tutore: Federico Quaglio federico.quaglio@polito.it -564 44 (44( 44) Introduzione alle Reti Logiche Sommario Richiami di algebra booleana Mappe di Karnaugh Coperture

Dettagli

Il latch Set- Reset. 2: individuazione del grafo degli stati - In figura è mostrato che per ottenere questo comportamento occorrono due stati interni.

Il latch Set- Reset. 2: individuazione del grafo degli stati - In figura è mostrato che per ottenere questo comportamento occorrono due stati interni. ap. 6 Reti asincrone Latch R el latch R abbiamo già parlato più volte. L analisi del relè ad autoritenuta, iniziata a pag. 18, è stata poi conclusa a pag. 46; quella di due NOR in retroazione è stata fatta

Dettagli

Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale Corso di Calcolatori Elettronici Elementi di memoria e Registri

Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale Corso di Calcolatori Elettronici Elementi di memoria e Registri di assino e del Lazio Meridionale orso di alcolatori Elettronici Elementi di memoria e Registri Anno Accademico Francesco Tortorella Elementi di memoria Nella realizzazione di un sistema digitale è necessario

Dettagli

Ia Prova finale MATRICOLA COGNOME NOME 29/06/2006 ESERCIZIO 1, pagina 1

Ia Prova finale MATRICOLA COGNOME NOME 29/06/2006 ESERCIZIO 1, pagina 1 Ia Prova finale MATRICOLA COGNOME NOME 29/06/2006 ESERCIZIO 1, pagina 1 Il Controllo di un cancello elettrico a scomparsa è affidato ad una macchina sequenziale asincrona con tre segnali d ingresso (S,

Dettagli

Alee in macchine combinatorie

Alee in macchine combinatorie Corso di Calcolatori Elettronici I A.A. 2010-2011 Alee in macchine combinatorie Lezione 12 Università degli Studi di Napoli Federico II Facoltà di Ingegneria Le Alee La presenza di ritardi nei dispositivi

Dettagli

Tutorato di Calcolatori Elettronici Battista Biggio - Sebastiano Pomata. Corso di Laurea in Ingegneria Elettronica

Tutorato di Calcolatori Elettronici Battista Biggio - Sebastiano Pomata. Corso di Laurea in Ingegneria Elettronica Tutorato di Calcolatori Elettronici Battista Biggio - Sebastiano Pomata Corso di Laurea in Ingegneria Elettronica Mappe di Karnaugh Reti Logiche Latch e Flip-Flop Reti Sequenziali Tutorato di Calcolatori

Dettagli

Macchine Sequenziali

Macchine Sequenziali Macchine Sequenziali CORSO DI CALCOLATORI ELETTRONICI I CdL Ingegneria Biomedica (A-I) DIS - Università degli Studi di Napoli Federico II Tassonomia dei circuiti digitali Circuiti combinatori» Il valore

Dettagli

DISPENSE DI SISTEMI ELETTRONICI PROGRAMMABILI

DISPENSE DI SISTEMI ELETTRONICI PROGRAMMABILI DISPENSE DI SISTEMI ELETTRONICI PROGRAMMABILI Parte I Richiami di Elettronica Digitale Andrea Del Re SOMMARIO CAPITOLO 1 Sistemi Combinatori e Sequenziali...3 1.1 Introduzione...3 1.2 Sistemi combinatori

Dettagli

Capitolo 6: Reti asincrone

Capitolo 6: Reti asincrone ap. 6 Reti asincrone Il modello e le applicazioni Il modello della rete asincrona prevede che il simbolo d uscita si possa modificare soltanto quando si verifica una modifica del simbolo d ingresso. aratteristica

Dettagli

Gli elementi di memoria: i bistabili

Gli elementi di memoria: i bistabili Gli elementi di memoria: i bistabili Slide 1 Circuiti sequenziali Nei circuiti sequenziali il valore delle uscite in un determinato istante dipende sia dal valore degli ingressi in quello stesso istante

Dettagli

Sequential Logic. 2 storage mechanisms positive feedback charge-based. Inputs. Outputs COMBINATIONAL LOGIC. Current State. Next state.

Sequential Logic. 2 storage mechanisms positive feedback charge-based. Inputs. Outputs COMBINATIONAL LOGIC. Current State. Next state. Sequential Logic Inputs Current State COMBINATIONAL LOGIC Registers Outputs Next state CLK 2 storage mechanisms positive feedback charge-based ES-TLC 5/6 - F. ella Corte V o i i 2 2 5 5 V V o o V V 5 V

Dettagli