- ricorrente - LA COR TE SUPREMA DI CAS REPUBBLICA ITALIAN IN NOME DEL POPOLO ITALIANO SEZIONE PRIMA CIVILE R.G.N.31604/01. p.t.

Transcript

1 ,' '., :,: \, ' ' REPUBBLICA ITALIAN IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA COR TE SUPREMA DI CAS SEZIONE PRIMA CIVILE Composta dagli I1l.mi Sigg.i Magistati: Rosaio t Dott. DE MUSIS Pesidente R.G.N.31604/01 - C Maio Dott. ADAMO Consigliee Dott.Giuseppe V.A. MAGNO Consigliee Dott.Fancesco M. FIORETTI Consigliee Dott.Fancesco Ant. GENOVESE Cons. Rel. Ud. 4/11/04 ha ponunciato la seguente: Ogg.: lafuleo pafeniom* - Red-u PPR- ObMighl del pfesslonisb S E N T E N Z A sul icoso poposto Signo da: NICOL~ =LO, elettivamente domiciliato in Roma, via Ciceone n. 28, i -i pesso lo studio dell'aw. RAFFAELE Izzo, e appesentato e difeso, giusta delega in atti, dall'aw. DOMENICO C SALADINO del Foo di Tapani; - icoente - conto COMUNE DI TRAPANI, in pesona Sindaco del p.t., elettivamente domiciliato in Roma, piazza Cola di Rienzo n. 92, pesso l'aw. PIETRO CARLINO, e appesentato e difeso, giusta delega in atti, 1

2 - contoicoente - aweso la sentenza della Cote d'appello di Palemo n. 477/2001 del 9-29 maggio Udita la elazione della causa svolta nella pubblica. udienza del 4/11/04 dal Relatoe Cons. Fancesco Antonio GENOVESE; Udito 1' aw. Calino; Udito il P.M., in pesona del Sostituto Pocuatoe Geneale Dott. Fulvio UCCELLA, il quale ha concluso pe il igetto del icoso. SVOLGIMENTO DEL PROCESSO 1. Con delibeazione del 6 novembe 1982, la Giunta Municipale del COMUNE DI TRAPANI confeiva all' ING. NICOL~ RALLO l'incaico dello studio della peimetazione degli - agglomeati abusivi di Villa Rosina, Fazione Xitta, Fazione Guaato e Lido Maausa, ai sensi della L.A. Sicilia n. 7 del 1980 (poi modificata dalla legge egionale n. 70 del 1981). Con un successivo povvedimento consiliae, il COMUNE DI TRAPANI confemava all' ING. RALLo l'incaico della edazione pogetti dei dei quatto Piani Paticolaeggiati di Recupeo (d'oa innanzi, anche SO10 P.P.R.), ai sensi della L.R. n. 37 del 1985, dei quatto agglomeati abusivi, sopa indicati, con la necessaia evisione dell'agglomeato di Lido Maausa 2

3 tenendo conto delle costuzioni ealizzate alla data del 31 dicembe 1976, icadenti nella fascia dei 150 meti dalla battigia del mae, accetando anche l'esistenza dei pesupposti pescitti dalla L. R. n. 37, citata, pe la edazione del piano. I1 7 ottobe ' ING. RALLO tasmetteva al Comune il piano paticolaeggiato di ecupeo di Lido Maausa. Con nota del 26 ottobe 1992, il C O ~ E DI TRAPANI infomava il pofessionista che l'agglomeato da Lui studiato, 3 causa della ealizzazione di numeose costuzioni eseguite dopo il mese di giugno del 1978, nell'ambito della fascia dei 150 meti, misuati dalla battigia del mae, non possedeva i equisiti pevisti dall'at. 14, coma 5, LR n. 37 del L' ING. WLO, a suo volta, si doleva del fatto di non essee stato in condizione di ottempeae al delibeato consiliae, peché non gli saebbe mai stata tasmessa, ai sensi del disciplinae d'incaico, la cata tecnica egionale edatta con le ipese aeee, compiute nel giugno 1978, ed alla quale facevano ifeimento le comunicazioni degli enti (egionale e comunale), e imetteva al COMUNE DI TRAPANI la pacella elativa ai popi compensi, matuati netto al degli acconti icevuti. L'Amministazione non powedeva al pagamento e il pofessionista conveniva in giudizio il COMUNE peché fosse condannato ad adempiee alle sue spettanze, con gli accessoi. 3

4 COMUNE si costituiva, eccependo il totale.inadempimento dell' ING. RALLO, atteso che il piano di ecupeo commessogli avebbe dovuto essee edatto con ifeimento ad insediamenti abusivi che costituisseo agglomeati e pesentasseo che consistenza una volumetica non infeioe a meti cubi pe ettao, mente quello appontato dall'incaicato (e tasmesso all'ente teitoiale il 7 ottobe 1987) non avebbe isposto ad alcuna delle pescizioni impatite dalla legge e saebbe stato, petanto, inattuabile. Infine, la mancata tasmissione della catogafia, invocata dal pofessionista a sua discolpa, non saebbe stato un adempimento pescitto dal disciplinae d'incaico del In subodine, l'amministazione contestava le voci della pacella. 2. Il Tibunale accoglieva le domande poposte dall' ING. WL0 e condannava il Comune al pagamento della somma di , pai al 75% di quanto pattuito, con gli inteessi ex at. 9 L. n. 143 del 1949 e le spese del giudizio, in quanto, pu difettando il equisito ichiesto dalla Legge egionale pe pocedee alla edazione del P.P.R., il pofessionistavebbe comunque puntualmente eseguito pestazione la commessagli. 3. I1 COMUNE poponeva appello sostenendo che l'incaico affidato all' ING. RAzLo non consisteva nella edazione di un qualsivoglia piano di ecupeo, ma nella sua edazione eseguita nell'ossevanza della L.R. n. 37 del 1985 e, in subodine, lamentando il mancato esame delle 4

5 ~ ~~ doglianze iguadanti la misua dei compensi e le spese. 4. La Cote d appello di Palemo, con la Sentenza Oggi impugnata, accoglieva il gavame e mandava assolto il COMUNE dall obbligo di pagae il compenso pevisto dal disciplinae del 1986, elativamente alla edazione del piano paticolaeggiato di ecupeo dell agglomeato di Lido Maausa. 5. Conto tale decisione, 1 ING. EQLLO ha poposto icoso pe cassazione. affidato ad un unico motivo, aticolato in più pofili, illustati anche da memoia. I1 COMUNE DI TRAPANI esiste con contoicoso e memoia. MOTIVI DELLA DECISIONE 1.l.con il pimo motivo di icoso (con il quale si duole della violazione e falsa applicazione della L.R. Sicilia 10 agosto 1985, n. 37, e delle nome e dei pincipi in tema di edazione piani di paticolaeggiati ecupeo; dell eonea di intepetazione degli atti delibeativi e dei fatti; omessa, insufficiente e contaddittoia motivazione su un punto decisivo della contovesia; violazione e falsapplicazione degli att del codice civile, in elazione all at. 360 nn. 3 e 5 cod. poc. civ.) 1 1~~. RALLO deduce che la sentenza della Cote teitoiale avebbe eato nella sua pemessa, secondo la quale gli saebbe stato confeito l incaico della peimetazione in luogo dello <studio della peimetazione dei quatto agglomeati>, sensi ai dell at. 1 della L. R. n. 7 del 1980 (modificata e 5

6 ~~ integata dalla L. R. n. 70 del 1981). Infatti, l incaico saebbe stato definito solo con ifeimento alla deteminazione delle <aee pe sevizi, assegnando pe ogni 100 meti cubi di costuzione nove meti quadati di spazio da destinae agli usi pevisti dall at. 3 D.M. 2 apile 1968, n. 1444>, mente la peimetazione dei quatto agglomeati saebbe stata appovata pima dell affidamento e svolgimento deil incaico, dal Consiglio comunale, con la delibea n. 376 del 1980, adottata ai sensi dell at. 1 della LR n. 7 del 1980 (e poi con la delibea n. 158 dei 1981, adottatai sensi dell at. 1 cit. come modificato dalla L. R. n ). del Pesupposto pe l appovazione della delibea consiliae elativa alla peimetazione e delimitazione dell agglomeato di Lido Maausa ea la semplice consistenza della volumetia (di meti cubi pe ettao, ai sensi dell at. 4 della LR n. 70 del 1981) dei fabbicati esistenti nella misua ichiesta dalla legge, pealto accetata dai competenti uffici comunali avebbe icevuto l incaico 1.2.Alto (e secondo) eoe e in foza della quale egli in discussione. commesso dalla sentenza di meito isiedeebbe neil affemazione secondo la quale, tale incaico (cioè quello affidato ad esso ING. WLO dalla G.M. con la delibea n del 1982), saebbe stato <<ancoa in coso di esecuzione>> nonostante che, con il nuovo incaico, esteso dalla delibea n. 310 del 1986, si disponesse di affidae al pofessionista la edazione di piani paticolaeggiati 6

7 ecupeo dei pedetti agglomeati, secondo le pescizioni della L.R. n. 37 del Tale nuovo incaico avebbe eso del tutto pivo di significato il pecedente, viste le sostanziali novità intodotte dalla nuova legge e le abogazioni opeate ispetto alla nomativa del Una stessa cicolae (n. 25 del 1985) dell'assessoato al Teitoio e all'ambiente della Regione Siciliana avebbe affemato <<la che delimitazione degli agglomeati, effettuata ai sensi della legge egionale n. 7/80, non alcuna ha impotanza ai fini della edazione del piano paticolaeggiato>>. Peciò, il pimo incaico confeito al pofessionista, anche se non potato a compimento, saebbe cessato con l'entata in vigoe della LR del Eonea, infine, saebbe anche la pate della sentenza di meito laddove desume, dalla pacella pesentata dal pofessionista, in cui è esposto in nc il volume dei fabbicati esistenti, pe una supeficie di ha , ossia una consistenza volumetica dell'agglomeato pai a mc/ha, che legittimeebbe non edazione piano la del paticolaeggiato, anziché ifeisi alla apposita tavola (n. 2) dell'elaboato pogettuale, acquisita agli atti di causa e non contestata dal Comune. Dall'esame di questa, pealto, edatta alla luce delle disposizioni impatite dall'assessoato egionale Teitoio ed Ambiente con le cicolai n. 1/86 e 3/87, l

8 la consistenza dell'agglomeato isultato di mc/ha. di Lido Maausa saebbe 1.4.m conclusione, Cote la avebbe eato nel itenee il pogetto non dotato equisito del volumetico pescitto dalla L. R. n. 37 del 1985 e che, petanto, il pofessionista non avebbe avuto diitto al compenso pe non ave adempiuto all'ìncaico confeito. In ogni caso, ai sensi dell'at. 14 della L. R. n. 37 del 1985 la edazione del piano paticolaeggiato di ecupeo saebbe stata consentita anche in ipotesi di volumetie infeioi a 12mila mc/ha (<<nei casi con volumetie infeioi>>) a condizione che gli agglomeati siano caatteizzati da <gavi caenze igienico-sanitaie e da degado ambientale>. Infatti, l'agglomeato di Lido Maausa saebbe caatteizzato da tali gavi caenze igienico-sanitaie e dal degado ubanistico, peché pivo di ogni opea di ubanizzazione pimaia e secondaia. Ne consegue che la edazione del PPR saebbe stata comunque obbligatoia a pescindee dalla entità del dato volumetico icoso, che, pe alcuni vesi, espime doglianze inammissibili in questa sede e, pe alti vesi, agioni infondate, dev'essee espinto La sentenza di appello, censuata in questa sede, intepeta l'incaico confeito dal Comune anche come Compensivo di uno studio di fattibilità dei P.P.R., non ciò tanto in appoto contenuti ai delle 8

9 delibeazioni comunali di confeimento dell'incaico al pofessionista, quanto in connessione con le obbligazioni facenti caico al medesimo e in appoto a queste, con paticolae iguado alla fattibilità del P.P.R. alla luce della nomativa edilizio-ubanistica (la legislazione egionale ichiamata sopa), definita come il <dato saliente> dell'incaico. Rispetto a questo nocciolo della motivazione contenuta nella sentenza di appello, si contappongono censue, attinenti all'eonea intepetazione degli atti delibeativi della Giunta municipale e dei fatti stessi nel loo complesso, che sono inammissibili in questa sede ove non accodate a violazione dei pincipi giuidici egolatoi dell'emeneutica giudiziale. Questa Cote da tempo vaffemando che in tema di intepetazione, del contatto come del powedimento amministativo, l'accetamento contenuto, del del negozio o dell'atto autoitativo, taduce si in un'indagine di fatto affidata in via esclusiva al giudice di meito, censuabile in sede di legittimità, olte che in ipotesi di motivazione inadeguata, in caso di violazione delle nome emeneutiche, con la conseguente inanunissibilità delle citiche alla icostuzione del contenuto della volontà negoziale o del povvedimento amministativo opeata dal giudice di meito, che isolva nella si poposta di un'intepetazione affatto divesa (si veda ad es., fa le ultime, Cassazione n del 2004). 9

10 F~ Tale onee di specificazione della censua iguadante il vizio intepetativo degli atti esaminati nella fase di meito non è stato assolto dal icoente che, petanto, si è eso, sotto questo pofilo subisce gli effetti della menzionata sanzione pocessuale Le stesse censue vanno ivolte a quella pate del a. icoso con la quale si contesta l'affemazione - contenuta sia nella sentenza di pimo gado che quella di appello, sebbene di opposto segno in - cica l'insussistenza dei pesupposti pe la fattibilità del Piano Paticolaeggiato di Recupeo, alla luce della L. R. Sicilia n. 37 dei Tale valutazione, infatti, compota l'accetamento e 1' appezzamento di cicostanze di mc/ha (appoto fatto ta dell'agglomeato abusivo, suo citeio di calcolo, esistenza di quelle <gavi caenze igienico-sanitaie e degado da ambientale> legittimanti comunque la edazione del P.P.R.) che, in questa sede non possono tovae ingesso, pe natua la del giudizio di legittimità, e che devono itenesi definitivamente accetate nel coso della fase pocessuale già svolta Resta l'ultima censua, quella sostanziale, iguadante la non inclusione della valutazione di fattibilità dei P.P.R. affidato all'ing. -LO, da pate del medesimo, quale si desume dalla pima pate delle sue censue ivolte alla sentenza impugnata in questa sede, e secondo le quali la Cote di appello avebbe eato nell'affemae che l'oggetto dell'incaico compendesse anche tale valutazione e non soltanto la

11 edazione, pua e semplice, del P.P.R., in quanto saebbe stato il Consiglio Comunale ad essesi già assunta la esponsabilità in odine alla Sicua sua fattibilità Tale censua non coglie nel segno, poiché questa Cote ha già stabilito (Cassazione, sentt. nn e 5928 del 2002), intepetazione con pienamente condivisa Collegio, dal <<l'ingegnee, che come l'achitetto o il geometa, nell' espletamento dell'attività pofessionale - sia questa configuabile come adempimento di un'obbligazione di isultato o di mezzi - B obbligato, a noma dell'at cod. civ., ad usae la diligenza del buon pade di famiglia, con la conseguenza che l'iealizzabilità dell'opea, pe eoneità o inadeguatezza (anche pe colpa lieve) del pogetto affidatogli, costituisce inadempimento dell'incaico ed abilita il committente a ifiutae di coispondee il compenso, awalendosi dell'eccezione di inadempimento di cui all'at cod. civ.>>. Di tale pincipio, che dev'essee qui iaffemato, la Cote d'appello fatto ha conceta applicazione, incensuabile - come s'è detto - nei suoi pesupposti fattuali. 3. Nei fatti sopa naati, si avvisano anche le agioni pe compensae le spese di questa fase pocessuale. W Rigetta icoso e compensa le spese del giudizio. 11

12 Così deciso in Roma, nella camea di consiglio della pima sezione civile della Cote di cassazione, il 4 novembe 2004, dai magistati sopa indicati. I1 Giudice estensoe I1 Pesidente (D. Rosaio DE MUSIS). s. 12