Ente proponente il progetto: Comune di Bitritto. Sede dell Ente Piazza Leone, n Bitritto (Ba) Settore ed area di intervento del progetto:
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- Daniella Greco
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1 Ente proponente il progetto: Comune di Bitritto Sede dell Ente Piazza Leone, n Bitritto (Ba) Settore ed area di intervento del progetto: Settore: Educazione e Promozione culturale Area d intervento: Lotta all evasione scolastica e all abbandono scolastico Animazione culturale verso i minori Descrizione dell intervento Il presente progetto intende intervenire sul settore dell educazione e della promozione culturale, favorendo lo sviluppo di centri di aggregazione volti alla promozione di stili di vita basati sulla legalità. Il contesto giovanile di riferimento riguarda ragazzi e giovani di età compresa tra i 6 e i 16 anni, che vivono in maniera più o meno accentuata le problematiche comuni a quasi tutte le regioni d Italia: condizionamenti socio-ambientali, disagio giovanile, famiglie che delegano la risoluzione dei loro problemi alla scuola o alle associazioni. Essi, inoltre, non godono di spazi di aggregazione dove incontrarsi, scambiarsi opinioni, vissuti ed esperienze, dove sentirsi liberi di essere sé stessi senza incorrerein pregiudizi, constatatane l assenza sul territorio locale. I ragazzi ed i giovani della odierna società vivono molto frequentemente la solitudine e la monotonia. Figli, spesso, di genitori lavoratori, fin da piccoli, essi sono abituati a gestire il proprio tempo in autonomia e ricorrono alla compagnia della televisione, degli strumenti informatici, dei social network per colmare tali assenze. Per i ragazzi più sfortunati, che vivono situazioni di disagio familiare e difficoltà economiche, il pericolo di diventare protagonisti di atti vandalici e delinquenziali si fa sempre più imminente. Notizie di cronaca locale molto recenti, riportano la presenza di violenza sugli animali randagi. La crudeltà con cui essi sono perpetrati non lascia spazio a giustificazioni di alcun genere. Tali atteggiamenti sono la conferma del bisogno di evasione e trasgressione fortemente vissuto dalle giovani generazioni. In un simile contesto, perciò, si fa sempre più sentita la necessità di favorire l incontro e la socializzazione, creando alternative al vuoto e alla sfiducia nel futuro, che il più delle volte, induce i ragazzi a cercare nell illegalità, risposte a tali problematiche. Il bisogno di evasione e di libertà induce i minori, nella maggior parte dei casi, a voler vivere senza troppo impegno le offerte formative ed educative che vengono loro proposte. A tal proposito, perciò, occorre prevedere per loro attività che siano in grado di coinvolgerli e stimolare la loro fantasia e la loro curiosità, per motivarli a restare, incontrarsi e confrontarsi con gli altri e accrescere in loro il senso di appartenenza ad una comunità. Nasce, perciò, la necessità di attivare nel contesto territoriale di Bitritto, attività che supportino sia le carenze scolastiche dei ragazzi dovute al contesto sociale, alle famiglie multiproblematiche o alle loro situazioni personali e sia attività che facilitino il processo di socializzazione ed integrazione sociale, prevedendo le varie forme di devianze. La priorità relativa al settore d intervento è ulteriormente confermata dalla presenza di un progetto relativo al Programma di Sviluppo Rurale della Regione Puglia 2007/2013 denominato L Atelier dei ragazzi Giocare, dire, fare, pensare, con la finalità di avvicinare i ragazzi all ambiente e al contesto territoriale di riferimento per valorizzarne le risorse e le tradizioni. Proponendo attività a carattere didattico, con laboratori sull educazione alimentare, sull attività e la vita agricola, sull educazione ambientale, il progetto si propone di coinvolgere ragazzi consentendo loro di vivere un più sano rapporto con l ambiente e di riscoprire i valori tradizionali.
2 La nostra proposta progettuale nasce proprio dall esigenza di potenziare questa offerta formativa, garantendo a minori disagiati occasioni di incontro e socializzazione e momenti in cui poter accrescere la propria autostima e la propria fiducia in sé, promuovendo stili di vita basati sulla legalità e il rispetto delle regole in generale. Per quanto esista questa criticità, incoraggiante è la presenza di numerose Associazioni di Volontariato che da sempre surrogano l offerta dei servizi, contenendo il disagio individuale e comunitario attraverso forme di auto-organizzazione e risposte autonome della comunità. Queste realtà, però, non sempre riescono a coinvolgere i minori appartenenti a famiglie disagiate che per le difficoltà economiche in cui versano, spesso, non possono far fronte alle spese connesse a taliattività. Appare così evidente il dualismo presente tra i minori di famiglie benestanti, da un lato, che vivono molteplici attività extra-scolastiche, con una gestione del tempo che li porta ad essere sovraccarichi di impegni e uno stato di ansia da prestazione che li induce a dover fare sempre il massimo per non deludere chi crede in loro, e dall altro i minori di famiglie disagiate, che, al contrario, vivono la totale assenza di attività per rivitalizzare il proprio tempo libero e creare relazioni proficue con i coetanei. Le occasioni di incontro e socializzazione sono fornite loro principalmente dagli Istituti Scolastici: a Bitritto, da poco la scuola elementare G. Modugno e la scuola media Dante Alighieri si sono unificate dando vita all Istituto Comprensivo Rita Levi Montalcini, sotto la direzione della dirigente Dott.ssa Cantatore Anna. Stando ai dati relativi alle relazioni scolastiche, risulta che dell intera popolazione scolastica, n.102 alunni hanno necessità di potenziare lo studio per accrescere il proprio profitto scolastico. Destinatari del progetto I destinatari diretti del progetto sono: I bambini e i ragazzi disagiati del Comune di Bitritto, segnalati dai Servizi Sociali e/o dalle Istituzioni scolastiche, che, in base all analisi di contesto sopracitata, rischiano di vivere il fenomeno dell emarginazione e della non inclusione nel tessuto sociale della comunità o quello relativo alla devianza. Nel dettaglio il target individuato coinvolge n. 102 minori di età compresa tra i 5 e i 16 anni. I destinatari indiretti sono: Le famiglie dei soggetti a cui il progetto vuole garantire sostegno nel loro lavoro di educazione e di integrazione nel contesto cittadino, affinché i propri figli siano sempre più soggetti attivi nella vita cittadina e portatori di valori positivi. OBIETTIVI DEL PROGETTO OBIETTIVI GENERALI Il presente progetto intende intervenire sulle criticità rilevate in sede di analisi ponendosi come obiettivo generale quello di offrire ai minori alternative nuove per prevenire scelte di devianza potenziando un polo aggregativo che ne favorisca la socializzazione. L intervento è finalizzato alla creazione di un percorso artistico-educativo e culturale finalizzato a favorire forme di aggregazione e di socializzazione ed attivare un processo di cambiamento, orientato a creare una comunità educante capace di offrire ai minori risposte adeguate ai loro bisogni, un percorso in grado di creare aggregazione attraverso la proposta di attività strutturate "su misura" per i bambini. Un opportunità per il tempo libero nel quale sia possibile svolgere una serie di attività relative a laboratori artistici, ludici, creativi e ricreativi unitamente ad attività di sostegno extrascolastico. In una società dove è sempre più difficile trovare punti di aggregazione in cui i bambini e i giovani possano socializzare anche al di fuori dell ambiente scolastico per mezzo di attività specifiche e di qualità, il percorso vuole porsi come spazio di socializzazione e di cultura per minori disagiati e, conseguentemente, per le loro famiglie.
3 Per i bambini e i ragazzi la sperimentazione dell arte è uno stimolo per mettersi alla prova, un esperienza divertente dove trovare la propria identità e vedere riconosciuto un ruolo da protagonista che spesso la realtà quotidiana gli nega. Pertanto il progetto fornisce risposte ad un bisogno sociale: il bisogno di protagonismo. Alla base del progetto vi è una cultura che vede il bambino ed il ragazzo al centro delle attività a lui rivolte, uno spazio in cui il minore possa sviluppare la propria fantasia e porsi in relazione con gli altri attraverso attività ludiche, ricreative ed in generale attività che lo vedano coinvolto nell organizzazione e nella realizzazione di esse, per aumentare il senso di responsabilità che li porti ad essere veri protagonisti e non semplici fruitori di un servizio. OBIETTIVI SPECIFICI Con la presente proposta progettuale, si vuole contribuire fattivamente, al raggiungimento di obiettivi specifici volti a: 1) Garantire la promozione dell apprendimento e la valorizzazione delle potenzialità e delle competenze dei destinatari diretti del progetto. Attraverso percorsi innovativi che fuoriescano dai circuiti tradizionali, e che possano offrire a tutti i minori non solo possibilità di ampliamento e arricchimento, ma anche di recupero e di sostegno della motivazione, ci si propone di incentivare una personale motivazione all'apprendere, al fine di evitare insuccessi scolastici, ripetenze, situazioni di disagio ed abbandoni. Infatti se il bambino sperimenta il successo attraverso la realizzazione di sé stesso, acquisirà più fiducia in sé, e questo lo stimolerà nella motivazione e nel senso di autoefficacia. 2) Favorire e sviluppare al massimo le attitudini socio-relazionali di ragazzi e ragazze disagiati, potenziando e valorizzando ogni individualità nelle diverse capacità espressive e comunicative, per sopperire alla carenza di contesti socio-relazionali che consentano ai bambini e agli adolescenti momenti di aggregazione e di socializzazione. L idea progettuale nasce dall esigenza di rispondere a domande e colmare bisogni di soggetti minori svantaggiati, e si concretizza nel voler offrire a questi un ambiente stimolante, ricreativo e culturale, in cui poter trascorrere il tempo libero, che sia supportato e animato dalla presenza di figure professionali competenti. Così concepito, il Polo di aggregazione diventa luogo di contenimento della dispersione, poiché i ragazzi potranno trascorrere il tempo libero, incontrarsi, svolgere attività creative e formative. Il centro aggregativo, inoltre, svolgendo una funzione socio-educativa, diventa un punto di riferimento creando sinergie con il Territorio Scuole Famiglie Agenzie Educative. 3) Promuovere stili di vita volti alla legalità e al rispetto delle regole per una convivenza pacifica e solidale. La finalità che il Progetto persegue è quella di far acquisire ai minori coinvolti atteggiamenti sociali positivi, comportamenti legali e funzionali all organizzazione democratica e civile della società e favorire lo sviluppo di un autonomia di giudizio e di uno spirito critico, strumenti mentali indispensabili per saper distinguere le varie forme di comportamento ed arginare i fenomeni negativi. Educare alla legalità significa elaborare e diffondere la cultura dei valori civili e consente l'acquisizione di una nozione più profonda dei diritti di cittadinanza, partendo dalla consapevolezza della reciprocità fra soggetti dotati della stessa dignità. Essa sviluppa la consapevolezza che condizioni quali dignità, libertà, solidarietà, sicurezza non possano considerarsi come acquisite per sempre, ma vadano perseguite, volute e, una volta conquistate, protette. Per i minori inseriti nel progetto, il modello positivo di legalità a cui tendere non è sempre ben evidente, considerato il contesto familiare in cui essi vivono; partire dal rispetto di semplici regole di buona convivenza, passando per il rispetto delle regole nei giochi, e promuovendo riflessioni e considerazioni più generali, si vuole tendere a favorire l acquisizione di buone prassi e comportamenti civili e morali che siano etici e legali. ATTIVITA VOLONTARI COINVOLTI
4 L attività principale del progetto consiste nel potenziamento di un Polo aggregativo che consenta la socializzazione e l integrazione di giovani minori appartenenti a famiglie disagiate, luogo in cui tramite una serie di attività proposte, i ragazzi possano trovare reale occasione di crescita e una valida alternativa a scelte di devianza. Attraverso una pluralità di interventi e laboratori integrati, si coinvolgeranno i minori e le loro famiglie attraverso attività ed esperienze impostate in un ottica esperienziale che privilegi l arte in tutte le sue forme, attraverso lo svolgimento di attività che siano allo stesso tempo ludicoricreative, educative ed aggreganti, volte a favorirne la socializzazione. Gli strumenti ricreativo-culturali che, principalmente, caratterizzano il progetto sono: attività di sostegno extra-scolastico; laboratori tematici da realizzare in collaborazione con i bambini; incontri con le famiglie per il loro coinvolgimento nelle attività del Polo; visite guidate che permettano ai soggetti inseriti nel progetto di conoscere beni confiscati alla mafia e di avviare una profonda riflessione sul tema della legalità; manifestazioni ed eventi sportivi che accrescano il rispetto delle regole e il senso di legalità, per mezzo di approfondimenti sul concetto e il valore delle regole; Avvio di percorsi di educazione civica e stradale presso il Comando di Polizia Municipale locale. L ideazione, l organizzazione e la pianificazione del complesso delle attività previste, meglio dettagliate nella tabella e nel diagramma sottostante, favoriranno l acquisizione di saperi per i Volontari di Servizio Civile Nazionale per l attuazione del programma Garanzia Giovani, spendibili in un futuro contesto lavorativo. In particolare essi acquisiranno competenze circa la leadership, il lavorare in team, il problemsolving, tutte competenze che miglioreranno il loro approccio in un futuro contesto lavorativo e/o formativo. DURATA DEL PROGETTO Dodici mesi NUMERO DEI VOLONTARI DA IMPIEGARE NEL PROGETTO 5 Ore di servizio settimanali del volontario 30 Giorni di servizio a settimana dei volontari 5 Attività di formazione specifica Area Pedagogica (15 ore) Area Psicologica e comunicativa (15 ore) Area Sociale (10 ore) Area Artistica (15 ore) Area Informatica (10 ore)
5 Area Formazione ed Informazione sui rischi connessi all impiego dei volontari nei Progetti di Servizio Civile Nazionale (7 ore) Requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto: Possono partecipare alla selezione i giovani, senza distinzione di sesso, che alla data di presentazione della domanda abbiano compiuto il diciottesimo e non superato il ventottesimo anno di età, in possesso dei seguenti requisiti: - essere regolarmente residenti in Italia; - essere disoccupati o inoccupati ai sensi del decreto legislativo 21 aprile 2000, n. 181 e successive modificazioni ed integrazioni. (La richiesta di ammissione al programma Garanzia Giovani equivale alla dichiarazione di disponibilità al lavoro prevista dall articolo 2, comma 1, del decreto legislativo 21 aprile 2000, n. 181 e successive modificazioni ed integrazioni); - non essere inseriti in un percorso di istruzione e di formazione. Sono considerati non inseriti in un percorso di istruzione o formazione i giovani non iscritti ad un regolare corso di studi (secondari superiori o universitari) o di formazione; - essere registrati al programma Iniziativa Occupazione Giovani in data antecedente a quella di presentazione della domanda; - non aver riportato condanna, anche non definitiva, alla pena della reclusione superiore ad un anno per delitto non colposo, ovvero ad una pena della reclusione anche di entità inferiore per un delitto contro la persona o concernente detenzione, uso, porto, trasporto, importazione o esportazione illecita di armi o materie esplodenti, ovvero per delitti riguardanti l appartenenza o il favoreggiamento a gruppi eversivi, terroristici, o di criminalità organizzata. I requisiti di partecipazione devono essere posseduti alla data di scadenza del termine di presentazione delle domande e, ad eccezione del limite di età, mantenuti sino al termine del servizio. Non costituisce causa ostativa alla presentazione della domanda di servizio civile nazionale per l attuazione del PON IOG l aver già svolto il servizio civile nazionale ai sensi della legge n. 64 del CRITERI DI SELEZIONE I criteri di selezione sono quelli stabiliti dal Decreto n. 173 dell 11 giugno 2009 del capo dell Ufficio Nazionale per il servizio Civile. SCADENZA La domanda di partecipazione, indirizzata direttamente all ente, deve pervenire allo stesso entro e non oltre le ore del 15 dicembre Le domande pervenute oltre il termine stabilito non saranno prese in considerazione. La domanda, firmata dal richiedente, deve essere: - redatta secondo il modello riportato nell Allegato 2 al presente bando, attenendosi scrupolosamente alle istruzioni riportate in calce al modello stesso; - accompagnata da fotocopia di valido documento di identità personale; - corredata dalla scheda di cui all Allegato 3, contenente i dati relativi ai titoli. Le domande possono essere presentate esclusivamente secondo le seguenti modalità:
6 1) con Posta Elettronica Certificata (PEC) di cui è titolare l interessato avendo cura di allegare tutta la documentazione richiesta in formato pdf; 2) a mezzo raccomandata A/R ; 3) a mano. Link utili
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