Linee di indirizzo Regione Emilia Romagna su prevenzione e gestione delle cadute in Ospedale Esposito Giovanni Firenze, 12/05/2019
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1 Linee di indirizzo Regione Emilia Romagna su prevenzione e gestione delle cadute in Ospedale Esposito Giovanni Firenze, 12/05/2019
2 Il sottoscritto ESPOSITO GIOVANNI ai sensi dell art. 3.3 sul Conflitto di Interessi, pag. 17 del Reg. Applicativo dell Accordo Stato-Regione del 5 novembre 2009, dichiara X che negli ultimi due anni NON ha avuto rapporti diretti di finanziamento con soggetti portatori di interessi commerciali in campo sanitario
3 L Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha indicato le cadute negli anziani come uno dei quattro giganti della geriatria insieme a depressione, incontinenza urinaria e deficit di memoria. Il problema è particolarmente rilevante non solo per frequenza, ma anche per le conseguenze sul benessere psico-fisico della persona: anche la sola insicurezza legata alla paura di cadere può limitare notevolmente lo svolgimento delle attività della vita quotidiana.
4 DEFINIZIONI CADUTA: improvviso, non intenzionale, inaspettato spostamento verso il basso dalla posizione ortostatica o assisa o clinostatica. La testimonianza delle cadute è basata sul ricordo del paziente e/o la descrizione della caduta da parte dei testimoni. (Racc. Min. della Salute, n ) CADUTA ACCIDENTALE: quando una persona cade involontariamente (es. scivolata su pavimento bagnato) CADUTA FISIOLOGICA IMPREVEDIBILE: determinata da condizioni fisiche non prevedibili fino al momento della caduta (es. a causa una frattura patologica del femore) CADUTA FISIOLOGICA PREVEDIBILE CADUTA FISIOLOGICA PREVEDIBILE: avviene nei soggetti esposti a fattori di rischio identificabili
5 Si stima che: circa il 14% delle cadute in ospedale sia classificabile come accidentale, ovvero possa essere determinato da fattori ambientali (es. scivolamento sul pavimento bagnato), 8% come imprevedibile, considerate le condizioni fisiche del paziente (es. improvviso disturbo dell equilibrio), 78% rientri tra le cadute prevedibili per fattori di rischio identificabili della persona (es. paziente disorientato, con difficoltà nella deambulazione) (Morse JM, Enhancing the safety of hospitalization by reducing patient falls, Am. J. Infect. Control, 2002; 30: 376.)
6 Obiettivo Prevenire il verificarsi dell evento sentinella Morte o grave danno per caduta di paziente nelle strutture sanitarie. La presente Raccomandazione si prefigge, inoltre, di comprimere il rischio di caduta e, nel caso che l evento accada, di ridurne le conseguenze.
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10 Nel 2014, la Regione Emilia Romagna recepisce le indicazioni ministeriali e inserisce l applicazione dei contenuti come obiettivo per i Direttori Generali. In particolare vengono date indicazioni per la predisposizione di un Piano di prevenzione delle cadute nelle strutture sanitarie che prevedevano: Definizione di un sistema informativo relativo alla segnalazione delle cadute Strumenti di valutazione del rischio caduta Definizione del profilo di rischio Implementazione di misure di prevenzione Attivazione di modalità appropriate di gestione del paziente caduto Monitoraggio e valutazione dei risultati finalizzato al miglioramento continuo della qualità Interventi informativi/formativi per operatori, pazienti, famigliari e visitatori
11 Alla luce delle difformità, si ritenne opportuno approntare una revisione della letteratura verificando la validità delle scale e definendo una modalità di gestione/segnalazione delle cadute che potesse essere condivisa su scala regionale. Gran parte della letteratura disponibile indica che l utilizzo delle scale come strumenti predittivi dà risultati poco soddisfacenti per scarsa sensibilità e specificità
12 In base ai risultati della metanalisi redatta nell ambito della Linea Guida «Falls: assessment and prevention of falls in order people» a cura di NICE, il documento propone un nuovo modello, ossia una valutazione multifattoriale/multiprofessionale maggiormente predittiva rispetto alle scale. La valutazione del rischio di caduta si deve attuare attraverso l analisi di due elementi: Valutazione multifattoriale/multiprofessionale dell assistito; Valutazione ambientale.
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14 Cameron et al «Intervention for preventing falls in order people in care facilities and hospital» Cochrane Library
15 OPUSCOLI INFORMATIVI: POSTER Un indagine condotta nelle azienda sanitarie della Regione Emilia Romagna sugli strumenti informativi in uso per l evento caduta, mise in evidenza un numero elevato ed eterogeneo di opuscoli informativi rivolti a pazienti e caregivers, pertanto si è ritenuto indispensabile utilizzare strumenti informativi univoci su scala regionale
16 INGRESSO
17 DIMISSIONE
18 Interventi di formazione continua ECM per gli operatori sanitari La formazione degli operatori sanitari e socio sanitari sull evento caduta in ospedale è strumento strategico per la prevenzione, la gestione dell evento caduta e le azioni da intraprendere dopo l evento caduta. E necessario che i programmi di formazione di base e continua del personale sanitario comprendano i contenuti volti a : Sviluppare la consapevolezza degli operatori sanitari rispetto ai fattori di rischio e alle strategie di prevenzione delle cadute in ospedale, anche attraverso il coinvolgimento del paziente e dei familiari; Migliorare il livello di competenza nella gestione caduta; Rafforzare il senso di responsabilità della messa in essere di tutte le pratiche assistenziali evidence based practice per prevenire l evento caduta. Il gruppo di lavoro regionale, tenendo conto della necessità di trasmettere in tempi brevi, i contenuti degli indirizzi ad un numeroso gruppo di operatori sanitari del setting ospedaliero, ha proposto di utilizzare strumenti di formazione come ad es. La Formazione in E- Learning. E stato progettato un corso di Formazione a Distanza (FAD) rivolto agli operatori sanitari del servizio ospedaliero, uno strumento che standardizza la trasmissione dei contenuti «core» e facilita l accesso ai numerosi operatori che operano nel setting ospedaliero della RER.
19 Procedura AUSL MO Prima emissione come DS- DPS questo documento supera il documento redatto dal presidio PO.PO. 014 Rev.2 del 2017
20 Valutazione ambientale
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22 QUANDO VALUTARE? La valutazione del rischio di caduta deve essere tempestiva e puntuale. Deve essere condotta all ingresso del paziente o alla sua presa in carico, e comunque entro 24 ore Il paziente dovrà ripetere la valutazione del rischio: A seguito di alterazioni significative dello stato di salute durante la degenza (es. disorientamento con difficoltà di deambulazione, modifiche della marcia per patologie neurologiche, ecc) In occasione dell evento caduta Ad intervalli di tempo regolari nei ricoveri prolungati Prima del trasferimento ad un altra UO o struttura, e prima della dimissione, se necessario, per facilitare la continuità assistenziale a domicilio Ogni qualvolta si procede a variazione di terapia comprendente farmaci che possono porre il paziente a maggiore rischio di caduta
23 PAI: Piano Assistenziale Individualizzato
24 SEGNALAZIONE DELL EVENTO EVENTO
25 STRUMENTI INFORMATIVI
26 CONCLUSIONI
27 Bibliografia 1.Morse JM, Enhancing the safety of hospitalization by reducingpatient falls, Am.J.Infect. Control, 2002; 30: National guideline Clearinghouse (GC), Guideline Synthesis: Prevention of falls in the elderly, April 2006 (revised Nov 2009). 3.Mary E. Tinetti, MD and Chandrika Kumar, MD (2010) The Patient Who Falls: It s Always a Trade-off JAMA January 20; 303(3): doi: /jama Ministero della Salute. (2011) Raccomandazione per la prevenzione e gestione della caduta del paziente nelle strutture sanitarie. Disponibile da: 5.Regione Eilia Romagna. (2016) Circolare 21. Linee di indirizzo su prevenzione e gestione delle cadute del paziente in ospedale. Disponibile da: 6.National Instiute for Health and Care Excellence (NICE). (2013) Falls: assessment and prevention of falls in olfer people. CG1 161, London: NICE. Disponibile da: 7.Cameron ID, Gillespie LD, Robertson MC, Murray GR, Hill KD, cumming RG, Kerse N. (2012) interventions for preventing falls in older people in care facilities and hosptal. Cochrane Database Syst Rev.12:CD World Healt Organization (WHO). (2017) Falls: Fact Sheet. Disponibile da: 9.Programma nazionaleper le linee guida(pnlg) 10.Regione Emilia Romagna (2016), Linee di indirizzo su prevenzione e gestione delle cadute del paziente in ospedale; 11.Ausl Modena, Prevenzione delle cadute dei pazienti assistiti in ospedale, 15 Febbraio 2019 GRAZIE
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