Il sottoscritto.. ai sensi dell art. 3.3 sul Conflitto di Interessi, pag. 17 del Reg. Applicativo dell Accordo Stato-Regione del 5 novembre 2009,

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1 PASQUALE LOPEZ Il sottoscritto.. ai sensi dell art. 3.3 sul Conflitto di Interessi, pag. 17 del Reg. Applicativo dell Accordo Stato-Regione del 5 novembre 2009, dichiara X che negli ultimi due anni NON ha avuto rapporti diretti di finanziamento con soggetti portatori di interessi commerciali in campo sanitario che negli ultimi due anni ha avuto rapporti diretti di finanziamento con i seguenti soggetti portatori di interessi commerciali in campo sanitario:

2 Procedure per La gestione Delle cadute Inf. Pasquale Lopez

3 Definizione Le cadute vengono definite come: «un improvviso, non intenzionale, inaspettato, spostamento verso il basso dalla posizione ortostatica o assisa o clinostatica» Le cadute rientrano tra gli eventi più frequenti nelle strutture Sanitarie e possono determinare conseguenze immediate e tardive anche gravi fino a condurre, in alcuni casi, alla morte del paziente.

4 Ministero della Salute Raccomandazione n.13 del 2011 per la prevenzione e la gestione della caduta del paziente nelle strutture sanitarie. Prevenzione delle cadute Gestione del pz a seguito della caduta

5 DECRETO DEL COMMISSARIO AD ACTA DCA n.98 Del 30 settembre 2015 Approvazione procedura di prevenzione e gestione delle cadute di pazienti e visitatori in area sanitaria DI STABILIRE CHE i risk manager aziendali: - implementino la procedura, adattandola alle diverse strutture sanitarie ospedaliere e territoriali; - provvedano alla sensibilizzazione di tutti gli operatori sanitari e alla loro formazione; - effettuino il monitoraggio dell' applicazione della procedura.

6 DELIBERA DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO N.212 del 12 Novembre 2015 Recepito la procedura di prevenzione e gestione delle cadute di pazienti e visitatori in area sanitaria; DCA n.98 del 30 settembre 2015

7 Obiettivi/scopo La prevenzione in tema caduta mira soprattutto a: Identificare precocemente i pazienti a rischio; Identificare ed eliminare situazioni ambientali che possono comportare rischio sia per i pazienti che per i visitatori/utenti; Elaborare dei Protocolli operativi per la prevenzione e gestione delle cadute; Uniformare le modalità di segnalazione dell' evento caduta, utilizzando una specifica scheda; Attuare interventi per evitare il ripetersi dell'evento; Ridurre le conseguenze, anche giuridiche, nel caso che l'evento accada.

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9 Applicazione La procedura si rivolge a tutti gli operatori coinvolti, a vario titolo e livello, nel processo di assistenza e di cura, si applica in tutti i casi in cui si verifica l'evento avverso, e in tutte le strutture dell'azienda alle quali accedono utenti/visitatori nonché ricoverati.

10 Accidentali Cade involontariamente, pavimento bagnato Cadute Secondo Morse Imprevedibili Episodio lipotimico Prevedibili Legati alla persona disorientato difficoltà a deambulare Si stima che circa il 14% delle cadute in ospedale sia classificabile come accidentale, 1,8% come imprevedibile, mentre il restante 78% rientrerebbe fra le cadute prevedibili.

11 Azioni Per la prevenzione bisogna identificare tutti i possibili fattori di rischio, sia in relazione alle caratteristiche del paziente, che a quelle dell' ambiente e della struttura che lo ospita.

12 Fattori intrinseci Sono quelli relativi alle condizioni di salute del paziente. Anamnesi di precedenti cadute; Età avanzata; Farmaci assunti; Patologie: circolatorie, cerebro-vascolari, polmonari croniche - ostruttive, depressione, etc.; Deterioramento delle funzioni neuromuscolari; Abitudini di vita sedentarie; Stato psicologico / paura di cadere; Deficit nutrizionale; Problemi di vista; Le deformazioni o patologie del piede: calli, deformità, ulcere.

13 Fattori estrinseci Sono quelli relativi agli aspetti organizzativi, alle caratteristiche ambientali della struttura e dei presidi sanitari impiegati. Pavimenti (scivolosi, con dislivelli, bagnati); Corridoi (larghezza, presenza di arredi ingombranti, etc.); Scale; Camere di degenza e bagni (dimensionamento inadeguato); Letti e carrozzine (non rispondenti ai criteri normativi); Ausili per la deambulazione non adeguati; Sistema di illuminazione carente; Mancanza di adeguata segnaletica di pericolo e/o percorso alternativo.

14 Procedure operative La fase operativa della prevenzione si realizza attraverso: Valutazione della persona a rischio caduta (scheda valutazione rischio caduta del paziente); Valutazione dei rischi ambientali (check-list)

15 Valutazione della Persona Questa valutazione dovrebbe essere effettuata: all'ammissione del paziente in ambienti di cura. a seguito di alterazioni significative dello stato di salute durante la degenza; ad intervalli di tempo regolari nei ricoveri prolungati; ogni qualvolta si proceda a variazione di terapia; a seguito di episodio di caduta. Come per tutte le valutazioni, occorre utilizzare uno strumento validato e standardizzato idoneo a rilevare il livello di rischio stimato.

16 Strumenti di valutazione SCHEDA DI VALUTAZIONE DELLA PERSONA A RISCHIO CADUTA: (scala di Conley, di Tinetti, di Morse, di Stratify) Conley Indiv iduare molti pz Facilmente comprensibile Veloce nella compilazione

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19 Valutazione dei rischi ambientali: la check-list Deve contenere i principali fattori di rischio. Una volta compilata (Infermiere Coordinatore e Direttore U O.) e debitamente firmata andrà inviata: Direzione Sanitaria Responsabile ufficio tecnico prevenzione e sicurezza o rspp. La checklist originale deve essere tenuta in archivio nella U.O. In caso di riscontro di non confornità o gravi carenze strutturali o materiali, la checklist potrà essere utile al fine di determinare interventi migliorativi ambientali o materiali.

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23 Istruzioni operative La prevenzione delle cadute richiede un approccio multifattoriale, grazie al quale è possibile attuare interventi non solo preventivi, ma anche di educazione sanitaria tendenti all'eliminazione o riduzione dei fattori di rischio legati all'ambiente e alla persona.

24 Istruzioni operative prevenzione caduta paziente a livello ambientale Collocare la persona nella camera e nel posto letto idoneo alla sua condizione; Illustrare alla persona l'ubicazione dei servizi igienici; Fornire gli accessori di supporto per il letto (spondine, trapezio etc.). Migliorare l'illuminazione. Rendere i percorsi liberi da ostacoli; Utilizzare per la postura e la posizione seduta supporti adeguati (cinture di sicurezza, cuscini antiscivolo). Garantire una adeguata sicurezza durante le fasi di movimentazione della persona: spostamento letto/carrozzina, letto/barella, letto/sedia.

25 Istruzioni operative prevenzione caduta paziente a livello della persona Istruire la persona assistita/caregiver circa le strategie da impiegare per evitare le cadute in caso di vertigini o ipotensione Previa valutazione clinica, mobilizzare precocemente la persona; Verificare le condizioni del paziente; Valutare ed eventualmente suggerire l'abbigliamento adeguato alla persona; Richiedere la collaborazione di persone significative per la persona assistita; Riservare particolare attenzione ai risvegli, durante la notte; Riservare particolare attenzione alla persona con deficit visivi o uditivi;

26 Collocare i pazienti che assumono lassativi e diuretici in camere vicine al bagno; Valutare l'opportunità di utilizzare i presidi per l'incontinenza durante la notte; Fornire gli ausili adeguati per la deambulazione (bastone, tripode, deambulatore, carrozzina, etc.) Limitare le interazioni tra farmaci quando possibile.

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30 Procedura assistenziale per la gestione del paziente caduto Non mobilizzare il paziente senza averlo prima valutato. Controllare i parametri vitali: TC, FC, FR, PAO, Sat. 02, stato di coscienza (orientato-disorientato-agitato-soporoso). Accertare la presenza di ferite; Se il paziente è cosciente ed orientato chiedere informazioni sul suo stato; Se il paziente è incosciente non escludere la possibilità di un trauma cranico; Predisporre il paziente per eventuali accertamenti diagnostici; Documentare e registrare in cartella clinica l'ora, il luogo, le circostanze dell' accaduto, tutti i dati dei parametri vitali e lo stato di coscienza; Comunicare al medico la caduta del paziente; Mettere in atto le eventuali misure terapeutiche prescritte; Informare la famiglia dell' assistito sulla caduta del parente, previo consenso; Monitorare il paziente nelle ore successive;

31 Caduta Paziente/utente Compilazione scheda Cartella Rischio Clinico Direzione Sanitaria La segnalazione attiverà un processo finalizzato all'analisi e alla prevenzione dei rischi di caduta con istruttoria tecnico-ambientale effettuata dalla Direzione Sanitaria (o Servizi Delegati) e istruttoria clinica espletata dal Risk Management.

32 Procedura di gestione del visitatore/utente caduto In caso di caduta di un visitatore/utente, ed un operatore sia presente o chiamato su segnalazione, deve valutare l'eventuale necessità di inviare il soggetto in P.S., se la caduta del visitatore si è manifestata nelle U.O. di degenza; se la caduta si è verificata in altri contesti dell' area sanitaria, allertare il servizio di 118. Per le cadute del visitatore nelle UU.OO di degenza compilare la scheda di segnalazione cadute visitatore/utente e inviarla al Responsabile del Rischio Clinico.

33 Segnalazione dell evento Tutte le cadute devono essere segnalate, indipendentemente dal fatto che abbiano causato o meno un danno al paziente o al visitatore/utente.

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37 Responsabilità Personale inf. L'adozione della presente procedura nelle varie fasi operative richiede l'impegno e la collaborazione in maniera sistematica Servizio di prevenzione e protezione Coordinatori Risk M anager Direttore U.O. Direzione Sanitaria Personale M edico

38 Conclusioni La formazione del personale è un parametro "strategico", estremamente efficace sia per quanto concerne la prevenzione dei rischi caduta, sia in riferimento agli interventi operativi da mettere in atto in seguito al verificarsi dell' evento caduta. Le strutture aziendali, devono, pertanto, provvedere ad una adeguata formazione degli operatori, che sia in grado di coinvolgere anche i pazienti e i caregivers per una rivalutazione del rischio caduta e la messa in atto di nuove e più efficaci strategie di prevenzione.

39 Guai a chi è solo, perché se cade, non ha alcuno che lo soccorra. Geoffrey Chaucer,

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