FRAGILITA nell Anziano!

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1 RISCHIO CADUTE!

2 FRAGILITA nell Anziano! Sindrome biologico clinica caratterizzata dalla diminuzione delle riserve e di resistenza ad eventi stressogeni, conseguentemente al declino di molteplici sistemi fisiologici, che si manifestano con una aumentata vulnerabilità ad eventi avversi Disabilità e non autosufficienza Fried et al, j, Gerontology 2004

3 Fragilità Clinica (almeno 3 dei seguenti criteri) Diminuzione Massa Muscolare Perdita di peso> di 4 kg nell ultimo anno Esauribilità astenia Diminuzione Metabolismo Basale Riduzione della forza Rallentamento dell andatura Riduzione dell attività/ capacità fisica Malnutrizione cronica Diminuzione Consumo Energia

4 Dalla comorbilità alla disabilità : modello concettuale! Comorbillità Presenza contemporanea di due o più patologie o condizioni croniche Disabilità Deficit mentale e/o fisico che Limita una o più attività di base (ADL) Fragilità Sindrome clinica caratterizzata da Caratteristiche multiple: perdita di peso e/o debolezza, facile stancabilità, ridotta performance motoria, disturbi dell equilibrio e andatura

5 CHE COSA SONO LE CADUTE! IMPROVVISO E NON INTENZIONALE CAMBIAMENTO DI POSIZIONA CHE CAUSA IL RITROVARSI A TERRA O A UN LIVELLO INFERIORE RISPETTO A QUELLO INIZIALE Ministero della Salute. >Raccomandazione per la prevenzione e la gestione della caduta del paziente nelle strutture sanitarie. N 13 del 2011

6 RISCHIO CADUTE! SONO DA CONSIDERARSI A RISCHIO CADUTA I PAZIETNI CON ETA UGUALE O SUPERIORE A 65 ANNI, E DI QUALSIASI ETA CON PATOLOGIE E CONDIZIONI FUNZIONALI CHE A GIUDIZIO DEL CURANTE COMPORTINO UN RISCHIO CADUTE.

7 CADUTE! Le cadute rientrano tra gli eventi avversi più frequenti nelle strutture sanitarie e possono determinare conseguenze immediate e tardive. Possono anche condurre a morte. Le persone anziane presentano un maggior rischio di cadute. Il rischio di caduta è diverso nei vari setting assistenziali.

8 Conseguenze!! Il numero di anziani ricoverati in ospedale o presso residenze sanitarie assistenziali che va incontro a cadute è elevato, la metà degli anziani che riporta una frattura di femore non è più in grado di deambulare ed il 20% di essi muore, per complicanze, entro 6 mesi. Le cadute e i danni ad esse correlati sono una problematica prioritaria per i sistemi sanitari e sociali in Europa e nel mondo, soprattutto tenendo conto dell accrescersi dell aspettativa di vita (OMS, 2004)

9 LE CADUTE PREVEDIBILI, e quindi PREVENIBILI, rappresentano il 78% delle CADUTE, mentre il 14% viene classificato come ACCIDENTALE e solo l8% COME imprevedibile

10 IDENTIFICAZIONE dei FATTORI DI RISCHIO! I fattori responsabili delle cadute sono: ² FATTORI INTRINSECI Relativi alle condizioni di salute del paziente, che comprendono sia i dati anagrafici che la patologia motivo del ricovero, le comorbilità e le terapie farmacologiche; ² FATTORI ESTRINSECI Relativi agli aspetti organizzativi della struttura di degenza, alle caratteristiche ambientali ed ergonomiche della struttura e dei presidi sanitari impiegati.

11 FATTORI DIPENDENTI dalle CONDIZIONI di SALUTE del PAZIENTE! ETA > 65 ANNI ANAMNESI POSITIVA PER PRECEDENTI CADUTE INCONTINENZA DETERIORAMENTO dello STATO MENTALE DETERIORAMENTO delle FUNZIONI NEUROMUSCOLARE DIPENDENZA FUNZIONALE nell ESECUZIONE delle ATTIVITA di VITA QUOTIDIANA, rilevabile con apposite scale di valutazione DEFORMAZIONI o PATOLOGIE del PIEDE ( es alluce valgo, dita a martello) PAURA di CADERE RIDUZIONE del VISUS

12 FATTORI DIPENDENTI dalle CONDIZIONI di SALUTE del PAZIENTE! CONSIDERARE a RISCHIO i PAZIENTI AFFETTI da PATOLOGIE che POSSONO: Compromettere la stabilità posturale e la deambulazione Condizionare lo stato di vigilanza e l orientamento spazio temporale del paziente Causare episodi ipotensivi Aumentare la frequenza minzionale DURANTE il TRATTAMNTO FARMACOLOGICO è NECESSARIO CONSIDERARE Assunzione di farmaci che influenzano particolarmente lo stato di vigilanza, l equilibrio, la pressione arteriosa Politerapia, in cui i pazienti che assumo 4 o più farmaci possono essere ad alto rischio di caduta Variazione della posologia con un incremento del dosaggio

13 FATTORI AMBIENTALI, ERGONOMICI ed ORGANIZZATIVO- ASSISTENZIALE! Considerata la ricorrenza della dinamica e dei luoghi in cui avvengono le cadute, i principali fattori di rischio sono: Dimensionamento inadeguato delle stanze di degenza e dei bagni Pavimenti e scale scivolosi o ostacoli per raggiungere il bagno Illuminazione carente in alcune aree Letti o barelle non regolabili in altezza Bagni senza supporti per sollevarsi dal WC o per la doccia Scarsa conoscenza dell ambiente circostante

14 INTERVENTO MULTIFATTORIALE è un intervento finalizzato ad affrontare i fattori di rischio per la caduta identificati nella valutazione multifattoriale di una persona. Considera: Vista Udito Farmaci Mobilità Eliminazione Urinaria e Fecale Ambiente Letto Carrozzine

15 INTERVENTO MULTIFATTORIALE! VISTA UDITO Verificare la presenza di eventuali ausili uditivi e/o visivi normalmente in uso da parte del paziente FARMACI In caso di politerapia valutare la tipologia e il dosaggio dei farmaci prescritti Informare ed educare il paziente ed i caregiver circa gli effetti della terapia con farmaci a rischio Qualora il paziente effetttui terapia infusionale ed ove non vi sia la necessità di infondere liquidi in modo continuativo nelle 24 ore, sarebbe utile programmare la loro somministrazione con una pausa nel periodo di riposo notturno

16 INTERVENTO MULTIFATTORIALE! MOBILITA! Aiutare il paziente a deambulare ad intervalli regolari, anche ricorrendo ai famigliari o ad altri caregiver Far utilizzare calzature chiuse con suole antiscivolo Controllare la deambulazione, l equilibrio, l affaticamento durante la mobilizzazione

17 INTERVENTO MULTIFATTORIALE! MOBILITA! Istruire i pazienti ad alzarsi lentamente ed a chiedere aiuto durante gli spostamenti Istruire i pazienti ad alto rischio durante i trasferimenti Se necessario richiedere consulenza fisiatrica e fisioterapica Gli ausili devono essere idonei alle necessità della persona

18 INTERVENTO MULTIFATTORIALE! ELIMINAZIONE URINARIA E FECALE Ove possibile, porre i pazienti con urgenza evacuativa vicino al bagno Invitare i pazienti a rischio caduta, in particolare coloro che assumono lassativi e/o diuretici ad andare in bagno accompagnati, ad intervalli regolari Istruire i pazienti maschi ad urinare da seduti Invitare il paziente ad urinare subito prima del riposo a letto notturno AMBIENTE Diminuirei rischi ambientali ostacoli e disordine Accendere le luci notturne vicino al letto e in bagno Rendere stabili letti e mobilio vicino al paziente Utilizzare bagni allestiti appositamente con barre a cui appoggiarsi

19 INTERVENTO MULTIFATTORIALE! LETTO Mantenere il letto in posizione bassa Assicurare che i freni del letto siano bloccati SEDIE E CARROZZINE Selezionare sedie con braccioli Freni funzionanti Se giudicato appropriato, ai fini di protezione del paziente, usare le sponde. Le sponde applicate o corredate al letto sono strumenti di sicurezza utilizzati per ridurre il rischio di scivolare, rotolare o cadere accidentalmente dal letto

20 ASSISTENZA al PAZIENTE CADUTO! 1) Valutazione delle condizioni e trattamento immediati (supporto delle funzioni vitali e attivazionee della procedura di emergenza urgenza in caso di trauma 2) Informare i familiari 3) Rivalutazione del danno (considerare il danno secodnario) 4) Documentare l accaduto 5) Monitoraggio per le possibili complicanze tardive 6) Rivalutazione del rischio 7) Incrementare osservazione e monitoraggio 8) Individuare e attuare interventi volti a ridurre i fattori di rischio modificabili

21 PREVENZIONE delle CADUTE! INDOSSARE SCARPE ADEGUATE (scarpe chiuse che hanno la suola con presa elevata e antiscivolo, supporti della caviglia e tacco piatto) ALZARSI IN PIEDI LENTAMENTE dopo essere stati seduti o sdraiati può aiutare a prevenire le vertigini perché da al corpo il tempo di adattarsi al cambiamento di posizione CONTROLLARE LA VISTA REGOLARMENTE trovare gli occhiali corretti ed indossarli può aiutare a prevenire le cadute. Trattare le patologie oculistiche

22 PREVENZIONE delle CADUTE! REVISIONARE i FARMACI e gli ORARI CONSULENZA con un FISIOTERAPISTA per reimpostare il passo o nel caso necessiti di un ausilio come il deambulatore o il bastone INDOSSARE PIGIAMI, CAMICIE DA NOTTE e VESTAGLIE della GIUSTA TAGLIA NON INGOMBRARE il PAVIMENTO con OGGETTI COLLOCARE SUL COMODINO gli OGGETTI NECESSARI per la NOTTE ACCEDERE la LUCE nelle ORE NOTTURNE

23 INFORMAZIONI! FORNIRE INFORMAZIONI ORALI E SCRITTE AI PAZIENTI E AI LORO FAMILIARI O CARE GIVER

24 FATTORI DI RISCHIO RENDERE PARTECIPI I FAMILIARI CAREGIVER UTILIZZO DEL SISTEMA DI CHIAMATA INFORMAZIONI ACCESSO DEI CAREGIVER /FAMILIARI UTILIZZO DEL LETTO

25 STRATEGIE AMBIENTALI! I pavimenti non devono essere umidi, scivolosi o sconnessi I corridoi, di adeguata larghezza, dotati di corrimano e non ingombrati da arredi Le scale devono avere il corrimano e i gradini resi antiscivolo I bagni devono avere punti adeguati di appoggio L altezza del letto o della barella deve essere regolata in modo che il paziente possa appoggiare i piedi sul pavimento Le ruote e i freni dei letti e delle barelle devono essere funzionanti e controllati periodicamente Il campanello deve essere di facile accesso al paziente, dal letto o dalla sedia e nel bagno Gli ostacoli rimossi L illuminazione degli ambienti deve essere idonea e gli interruttori visibili al buio Gli ausili per la deambulazione devono essere adeguati e con la corretta manutenzione

26 Thank you

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