Valutazione del dolore
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- Gianpaolo Pizzi
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1 Valutazione del dolore Teoria ed esempi pratici Voghera 27 giugno 2012 d.ssa Laura Bernasconi 05/07/2012 1
2 Dolore Esperienza spiacevole, sensoriale ed emotiva, associata ad un danno tessutale reale o potenziale (IASP Associazione Internazionale per lo studio del dolore) 05/07/2012 2
3 Qualche riferimento normativo La prima normativa sul dolore in Italia risale al maggio 2001 Accordo tra Ministero della Sanita, le Regioni e le province autonome sul documento di Linee Guida inerente il progetto Ospedale senza dolore nel giugno 2001 vengono pubblicate sulla G.U. le Linee Guida nazionali sul dolore 05/07/2012 3
4 Finalita delle L.G. aumentare l attenzione del personale coinvolto nei processi assistenziali delle strutture sanitarie affinche vengano messe in atto tutte le misure possibili per contrastare il dolore. 05/07/2012 4
5 .Ciò implica che la rilevazione del dolore divenga costante al pari di altri segni vitali, quali la frequenza cardiaca, la temperatura corporea, la pressione arteriosa fondamentali nella valutazione clinica della Persona.E auspicabile che nella cartella clinica del paziente siano riportate le caratteristiche del dolore e la sua evoluzione durante il ricovero. 05/07/2012 5
6 Regione Lombardia Il 30 dicembre 2004 e stato approvato dalla Direzione Generale Sanita il Decreto n Determinazioni per la costituzione del Comitato Ospedale Senza Dolore (COSD) presso le strutture sanitarie di ricovero e cura e l adozione del Manuale applicativo per la realizzazione dell ospedale senza dolore il dolore sia uno dei parametri vitali da inserire con specifica grafica all interno della Cartella Clinica 05/07/2012 6
7 Regione Lombardia MANUALE DELLA CARTELLA CLINICA 2 edizione 2007 ribadisce i criteri per la valutazione e la registrazione del dolore: lo screening del dolore su tutti i pazienti, la valutazione in caso di presenza del dolore, il diritto del paziente ad una corretta gestione del dolore. 05/07/2012 7
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9 La valutazione e gestione del dolore vengono anche richiesti dagli standard JCI, sia nel primo set di standard sia nella edizione aggiornata al Nell edizione 2011 viene specificata l esigenza di screening (efficaci) e della valutazione del dolore anche nei pazienti ambulatoriali. 05/07/2012 9
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12 Standard /07/
13 LEGGE 15 marzo 2010 n. 38 Disposizioni per garantire l accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore ART. 1 E tutelato e garantito l accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore da parte del malato nell ambito dei livelli essenziali di assistenza.al fine di assicurare il rispetto della dignita e dell autonomia della persona umana. 05/07/
14 ART. 7 all interno della cartella clinica, nelle sezioni medica ed infermieristica devono essere riportati le caratteristiche del dolore rilevato e della sua evoluzione nel corso del ricovero, nonche la tecnica antalgica e i farmaci utilizzati, i relativi dosaggi e il risultato antalgico conseguito la registrazione del dolore nella Cartella Clinica diventa obbligatorio per legge 05/07/
15 QUALI PAZIENTI? tutti pazienti ricoverati in regime di ricovero Ordinario DH e/o DS - Programmato/in urgenza. tutti i pazienti in regime di Macroattività Ambulatoriale ad alta Complessita assistenziale (MAC) e a Bassa OperativitàChirurgica Assistenziale (BOCA). Adulti e bambini: dolore cronico e acuto 05/07/
16 COME RILEVARE? Scale di valutazione Sono strumenti di misurazione, utilizzati per integrare e migliorare l assistenza, che hanno come obiettivo quello di rilevare e valutare i bisogni/sintomi della persona assistita 05/07/
17 QUALI SCALE UTILIZZARE? Scala Analogico Visiva (VAS) Consiste in una scala lineare a rappresentazione visiva dell intensitàdel dolore 0 = assenza di dolore 10 = massimo dolore semplice ed immediata, viene compilata dal paziente: permette l autovalutazione che è l indicatore più attendibile, viene utilizzata per gli adulti e per i bambini a partire dai sette anni. 05/07/
18 QUALI SCALE UTILIZZARE? Scala delle espressioni facciali (SAF) Viene utilizzata per i bambini dai 3 ai 7 anni. Sottoponendo al bambino la scala di valutazione costituita da faccine con diverse espressioni scegliera la faccina che piu si addice al suo dolore. 05/07/
19 Se il valore indicato e superiore a 3 si apre la scheda di monitoraggio del dolore che prevede una valutazione qualitativa importante la corretta compilazione della scheda in ogni sua parte 05/07/
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22 QUALI SCALE UTILIZZARE? La misurazione del dolore con la scala PAINAD (Pain Assessment in Advanced Dementia) L incapacità del soggetto di comunicare verbalmente non nega la possibilità che stia provando dolore e che abbia bisogno di un trattamento che gli procuri sollievo IASP /07/
23 Scala PAINAD Criteri di applicazione Demenze di varia natura di grado medio e grave. Traumi cranici con sindrome confusionale. Patologie neurologiche responsabili di deterioramento mentale o di quadri di confusione mentale anche transitoria. Patologie psichiatriche con prevalente rallentamento psichico. Anziani in generale, quando le alterazioni fisiologiche per l'etàrendono piùproblematica la comunicazione della sofferenza soggettiva. Pazienti con storia di malattia oncologica in fase avanzata con manifesto deficit cognitivo. 05/07/
24 La Scala ècomposta da 5 sezioni a cui attribuire un valore tra 0 e 2, la somma numerica delle 5 sezioni fornisce il PUNTEGGIO PAINAD, in un range da 0 a 10 Se il punteggio èsuperiore a 3si può affermare che il paziente prova dolore 05/07/
25 La misurazione del dolore con la Scala di Painad 05/07/
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27 Scala PAINAD Modalità di compilazione Il personale infermieristico DEVE osservare, per almeno 5 minuti durante l assistenza quotidiana, i comportamenti che suggeriscono il dolore, documentare ciò che si è osservato o ascoltato su apposita scheda. 05/07/
28 QUANDO VALUTARE La valutazione deve avvenire Immediatamenteper i pazienti che accedono alle Unità Operative in urgenza. Entro le 24 dal ricoveroper i pazienti che accedono alle UnitàOperative in modo programmato. All ingressoper i pazienti che accedono in regime ambulatoriale (MAC o BOCA). 05/07/
29 FREQUENZA DELLA VALUTAZIONE TUTTI I PAZIENTI DEVONO ESSERE VALUTATI Almeno UNA VOLTA AL GIORNO se NON riferiscono dolore. PIU VOLTE AL GIORNOse riferiscono dolore. 05/07/
30 QUANDO RIVALUTARE in presenza di dolore acutodopo ogni somministrazione di antalgici per verificarne l efficacia: 30 minuti dopo somministrazione e.v. 60 minuti dopo somministrazione orale in presenza di dolore controllatoalmeno una volta al giorno in paziente in trattamento dopo intervento chirurgico/procedure invasive (inclusi i pazienti in regime ambulatoriale) dopo trauma dopo trattamento/terapieche potrebbero scatenare il dolore (inclusi i pazienti in regime ambulatoriale) 05/07/
31 RESPONSABILITA 05/07/
32 Dirigente Medico: valutail dolore, prescrivela terapia definendo il valore soglia al di sopra del quale è necessario somministrare il farmaco, definisce la dose max da somministrare nelle 24 ore, valuta l efficacia della terapia prescritta. Infermiere/Ostetrico Coordinatore si occupa dell approvigionamento dei farmaci e degli ausili medico/chirurgici necessari alla gestione del dolore. Infermiere/Ostetrico valuta il dolore, registra la rilevazione sull apposita scheda, informa il medico dell eventuale presenza di dolore sopra soglia (VAS > 3), somministrala terapia farmacologica prescritta e ne verifica l efficacia, riporta il monitoraggio del dolore sulla scheda dopo rivalutazione. Fisioterapista laddove non sia presente l infermiere e vengano svolte attività che possano comportare dolore (es. RIABILITAZIONE MOTORIA) valuta il dolore, registrala rilevazione sull apposita scheda, informail medico dell eventuale presenza di dolore sopra soglia (VAS > 3). 05/07/
33 Esempi pratici 05/07/
34 n 1 Prescrizione..AB 05/07/
35 ? 05/07/
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37 n 2 05/07/
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39 ?. 05/07/
40 n 3 05/07/
41 05/07/
42 Cosa fare 05/07/
43 n 4 05/07/
44 ? 05/07/
45 05/07/
46 n 5 05/07/
47 Rivalutazione? 05/07/
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50 Valutazione.rivalutazione? 05/07/
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