I.N.P.D.A.P. ISTITUTO NAZIONALE DI PREVIDENZA PER I DIPENDENTI DELL AMMINISTRAZIONE PUBBLICA DELIBERA DEL CONSIGLIO DI INDIRIZZO E VIGILANZA

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1 I.N.P.D.A.P. ISTITUTO NAZIONALE DI PREVIDENZA PER I DIPENDENTI DELL AMMINISTRAZIONE PUBBLICA DELIBERA DEL CONSIGLIO DI INDIRIZZO E VIGILANZA N. 125 del 21 novembre 2000 OGGETTO: Relazioni trimestrali inviate al Consiglio di indirizzo e vigilanza a tutto il 2 trimestre IL CONSIGLIO DI INDIRIZZO E VIGILANZA VISTO il D.L.vo 30 giugno 1994 n. 479 di istituzione dell'istituto Nazionale di Previdenza per i Dipendenti dell'amministrazione Pubblica; VISTO il D.P.C.M. del 4 agosto 1999 di costituzione del Consiglio di indirizzo e vigilanza; VISTO che nella seduta del Consiglio di indirizzo e vigilanza dell 8 settembre 1999 è stato nominato il Presidente del predetto organo; VISTO il D.P.R. del 4 maggio 1999 di nomina del Presidente dell'istituto; VISTO il D.P.C.M. del 19 febbraio 1999 di costituzione del Consiglio di Amministrazione; SOTTO la Presidenza del Dr. Giancarlo Fontanelli ed alla presenza dei Consiglieri: Sig. Donatello Bertozzi Avv. Giuliano Bologna Sig. Carmelo Calabrese Sig. Rocco Carannante

2 Dr. Pier Luigi Cenci Dr.ssa M. Francesca Comerci Sig. Enrico Corti Dr.ssa Cettina Costanzo Bana Dr. Vincenzo D Antuono Dr. Lucio D Ubaldo Sig. Livio Feletti Sig. Battista Lepidi Dr. Mario Mancini Dr.ssa Matilde Mancini Dr. N. Antonio Marrone Dr. Giorgio Pagano Sig. Maurizio Sarti Dr. Pierluigi Severi Dr. Enrico Sordini Dr. Sergio Testuzza Dr. Giuseppe Trippanera Prof. Giuseppe Ughi VISTO il D.L.vo 3 febbraio 1993 n.29 e successive modifiche ed integrazioni; VISTO che, ai sensi dell art. 3, comma 4, del D.L.vo n. 479/94, così come modificato dall art. 17, comma 23 della legge 15 maggio 1997 n. 127, il Consiglio di indirizzo e vigilanza definisce i programmi, individua le linee di indirizzo dell Ente e determina gli obiettivi strategici pluriennali; VISTO il D.P.R. 24 settembre 1997 n. 368 di emanazione del Regolamento concernente l organizzazione ed il funzionamento dell Istituto nazionale di previdenza per i dipendenti dell amministrazione pubblica; VISTO il Regolamento generale del Consiglio di indirizzo e vigilanza approvato con delibera n. 113 del 18 luglio 2000; VISTE le relazioni del 2, 3 e 4 trimestre 1999, 1 e 2 trimestre 2000, trasmesse dal Consiglio di amministrazione in base al disposto dell art.3, comma 5, del D.lgs. 30 giugno 1994, n.479; VISTO che le relazioni del 2, 3 e 4 trimestre 1999 e 1 trimestre 2000 sono state oggetto di una prima informativa da parte della Commissione Verifica, nella seduta del Consiglio del 26 settembre u.s.; VISTO l esame delle suddette relazioni trimestrali svolto dalle Commissioni consiliari competenti; VISTA l allegata relazione conclusiva del 20 novembre u.s., redatta dalla stessa Commissione Verifica alla luce delle risultanze cui sono pervenute le Commissioni consiliari;

3 RILEVATO che, come riconosciuto dalla stessa Amministrazione e sottolineato da tutte le Commissioni consiliari, la carenza di significatività dei dati forniti dalle Direzioni centrali pone serie difficoltà ad una visione complessiva dell andamento gestionale dell Istituto; RIBADITO che la disponibilità di dati attendibili, tempestivi e significativi è per il Consiglio di indirizzo e vigilanza condizione indispensabile per un efficace svolgimento della funzione di vigilanza; ALL UNANIMITA dei Consiglieri presenti, DELIBERA di approvare l allegata relazione della Commissione verifica; di prendere atto, con gravi riserve, di quanto contenuto nelle relazioni trimestrali esaminate; di impegnare gli Organi di gestione nella predisposizione di relazioni trimestrali che, attraverso una idonea rappresentazione di dati, fatti e circostanze, diano contezza in modo esauriente e sintetico degli andamenti gestionali dell Istituto, con particolare riferimento ai processi produttivi ed ai profili finanziari. Il Segretario f.to dr. Giuseppe Beato Il Presidente f.to dr. Giancarlo Fontanelli

4 CONSIGLIO DI INDIRIZZO E VIGILANZA STRUTTURA TECNICO-AMMINISTRATIVA COMMISSIONE VERIFICA seduta del 20 novembre 2000 OGGETTO: - relazione al Consiglio di indirizzo e vigilanza sull attività gestionale svolta nel 2 trimestre seguito all informativa sulle relazioni 2, 3, e 4 trimestre 1999, 1 trimestre 2000 PREMESSA Nella nota di accompagnamento della relazione del 2 trimestre 2000 vengono confermati dall Amministrazione alcuni punti di criticità - già segnalati al Consiglio di indirizzo e vigilanza nelle precedenti relazioni relative al 2, 3, e 4 trimestre 1999 e 1 trimestre Tali punti concernono: - la situazione del sistema informatico dell Istituto; - la difficoltà di avere una visione complessiva e sintetica delle varie problematiche di gestione attraverso le relazioni delle singole Direzioni

5 centrali. Queste ultime infatti, secondo quanto affermato dalla relazione sul 2 trimestre 2000, in alcuni casi, limitano la possibilità di estrapolare gli eventi significativi necessari agli Organi per avere la percezione dell andamento gestionale dell Istituto. Nelle osservazioni in premessa alla stessa relazione del 2 trimestre 2000 viene poi sottolineata, dal punto di vista metodologico, la carenza di significatività dei dati forniti dalle Direzioni centrali, carenza riferibile a: - grado di attendibilità dei dati segnalati; - incompletezza delle relazioni in ordine alle attività di competenza e progettuali; - mancata segnalazione di eventi particolari. Le Commissioni non possono che prendere atto di quanto affermato dalla stessa macrostruttura. Le relazioni stesse sono state trasmesse al Consiglio di indirizzo e vigilanza con una semplice e formale presa d atto rispetto al documento predisposto dalle varie tecnostrutture interessate, mentre in realtà dovrebbe essere prevista un apposita relazione come specifica funzione del Consiglio di amministrazione. Viene altresì evidenziato nella nota di accompagnamento alla 2 relazione trimestrale, che, secondo quanto affermato dalle Direzioni interessate, il mancato rispetto dei tempi programmati nel raggiungimento di alcuni rilevanti obiettivi strategici è imputabile principalmente a: - ritardi nel rilascio delle procedure informatiche; - fattori esogeni connessi al coordinamento con altre Pubbliche Amministrazioni (come, ad esempio, nel caso del progetto SONAR). I punti evidenziati dagli Organi di gestione sono stati valutati con preoccupazione dalle Commissioni consiliari che hanno preso in esame la 5

6 relazione sull andamento gestionale del 2 trimestre 2000 e le relazioni del 2, 3, 4 trimestre 1999 e 1 trimestre Si ricorda che, in merito alle relazioni sull andamento gestionale del 2, 3, 4 trimestre 1999 e del 1 trimestre 2000, la Commissione Verifica aveva già fornito al Consiglio di indirizzo e vigilanza, nella seduta del 26 settembre u.s., una prima informativa che viene qui richiamata e che ora può avere un seguito conclusivo dopo l esame svolto dalle Commissioni consiliari. OSSERVAZIONI DELLE COMMISSIONI CONSILIARI Le risultanze di maggior rilievo che emergono dal lavoro delle Commissioni consiliari, con riferimento ai vari campi di attività dell Istituto, sono le seguenti: Commissione Prestazioni, Credito ed attività sociali ed Entrate contributive Prestazioni Previdenziali Per quanto attiene alla produzione dell area pensionistica va rilevato che il preoccupante rallentamento della produzione al che annulla il trend positivo del 1 trimestre esige tempestivi rimedi onde recuperare l obiettivo entro l anno. Il presumibile riflesso negativo riconducibile alla ritardata sottoscrizione del Contratto Integrativo di Ente in data ed al recepimento da parte del C.d.A. con delibera n.1258 del del medesimo, deve suggerire, in futuro, di porre in essere ogni iniziativa finalizzata all anticipo del contratto, per consentire l adeguata pianificazione e programmazione degli obiettivi dell anno successivo. 6

7 Inoltre, si segnala che gli Uffici centrali nel 1999 hanno ampiamente raggiunto e superato la produzione programmata ( provvedimenti definiti rispetto a previsti), mentre per il 1 e 2 trimestre 2000 sono riportati solo dati di produzione che non consentono una puntuale valutazione del raggiungimento degli obiettivi programmati. Per quanto attiene al trasferimento delle competenze e del personale ex D.P.T., le evidenti disfunzioni sia interne che esterne, causate dal dilungarsi delle operazioni di accorpamento e dalla carenza di dati precisi per consentire una valutazione adeguata, esigono un impegno programmatico assolutamente prioritario ed eccezionale con tempi non più differibili, onde evitare plausibili cadute di immagine dell Istituto. In particolare, sussistono forti preoccupazioni per le sedi territoriali di Roma, stanti le difficoltà programmatiche nella utilizzazione degli stabili disponibili, acuite dalle incertezze circa la loro destinazione. Per la realizzazione del progetto SONAR, la scelta di interessare gli Enti nella consegna agli iscritti delle comunicazioni e nelle rettifiche delle stesse, si è rivelata onerosa per gli Enti stessi, stante la notevole dimensione dell operazione che ha comportato errori, disguidi ed incomprensioni, peraltro previsti in sede programmatica. La mancanza dei dati provenienti dagli enti locali, sommati al ritardo del RTI/EDS, potrebbe compromettere seriamente quella consapevole scelta degli iscritti in sede di opzione dal per la liquidazione della pensione con il sistema contributivo, ai sensi dell art.1 comma 23 della legge 335/95, reiteratamente raccomandata dal C.I.V. Per quanto attiene all attività di liquidazione del trattamento pensionistico ai dipendenti dello Stato, la complessità dell operazione nei suoi multiformi aspetti sta rendendo sempre più improbabile il conseguimento dell obiettivo di acquisire le competenze entro la fine dell anno in corso, secondo le linee di indirizzo dettate dal C.I.V.. 7

8 Al riguardo, risulta assolutamente prioritario in particolare per affrontare adeguatamente l arretrato delle Amministrazioni statali il conferimento di personale statale professionalizzato in specie nel comparto Scuola, che conta oltre il 50% degli iscritti alla gestione pensione dello Stato. Risulta, altresì, non rinviabile la definizione delle condizioni logistiche onde poter adeguatamente collocare il personale che dovrebbe essere assegnato. Per quanto attiene all attività di liquidazione del trattamento pensionistico ai dipendenti dello Stato, la complessità dell operazione nei suoi multiformi aspetti sta rendendo sempre più improbabile il conseguimento dell obiettivo di acquisire le competenze entro la fine dell anno in corso, secondo le linee di indirizzo dettate dal C.I.V.. Entrate previdenziali Per il settore delle entrate previdenziali la totale mancanza di dati indicativi del livello di conseguimento dei progetti e/o delle attività di competenza parzialmente giustificata dai ritardi del RTI EDS impedisce una puntuale verifica rispetto alla loro programmazione. Corre l obbligo, peraltro, di sottolineare l importanza della circolare n.39 diramata il dalla Direzione Centrale Entrate Contributive, finalizzata all acquisizione dei dati previdenziali e contributivi dei dipendenti statali. Al riguardo, suscita perplessità la mancata indicazione nella circolare di un termine a garanzia della fase acquisitiva. Nella relazione trimestrale viene evidenziata l impossibilità di realizzare la Banca Dati Unificata a causa del mancato rilascio della procedura unificata; la data di conclusione al non è più attendibile. Non vengono fornite informazioni in ordine al progetto in corso relativo all anagrafica Amministrazioni statali. Si rileva che non è possibile desumere la significatività delle attività svolte in carenza di dati indicativi del livello di realizzazione dei progetti. 8

9 Credito ed attività sociali Si rileva dalle relazioni trimestrali trasmesse dagli Organi di gestione un iniziale sviluppo dei progetti relativi alle problematiche dei giovani e degli anziani in rapporto alle linee di indirizzo del C.I.V.. Più vistosi si presentano i dati riferiti alle attività di erogazione soprattutto quelle creditizie, la cui correntezza è dovuta ad un decentramento integrato nell ambito di un avanzato sistema di linee di produzione. I progetti riguardanti i giovani da avviare al mercato del lavoro mediante percorsi formativi e di specializzazione post- laurea e quelli, ancor più immediati riferiti agli anziani quali soggetti deboli da porre a tutela secondo il grado di autosufficienza, non sono ancora in fase attuativa a causa anche della complessa natura degli interventi da realizzare. Con riferimento ai mutui ipotecari, la relazione afferma che sono state apportate alcune necessarie modifiche al relativo Regolamento, che è stata predisposta una circolare esplicativa ed è stato redatto il bando per la presentazione delle domande di mutuo. Nulla viene detto sulla relazione in ordine alle molteplici difficoltà che sono state incontrate dalle Direzioni provinciali dell Istituto nell applicazione della circolare in questione. L obiettivo della riduzione dell arretrato inerente allo scomputo delle quote prestiti e sovvenzioni viene segnalato come raggiunto al 40%. Vengono altresì segnalate le difficoltà incontrate in ordine alla rinegoziazione dei mutui alle cooperative edilizie ad Enti locali per il mancato apporto di una adeguata procedura informatica (obiettivo raggiunto solo nella misura del 25%). Dalle risultanze della lettura delle relazioni trimestrali in argomento, è possibile rilevare un sostanziale allineamento con gli obiettivi prefissati dal C.I.V. che tendevano ad ottenere un miglioramento della prestazione attraverso: 9

10 attenuazione dei criteri e certificazione di accesso al grande credito; allineamento dei nuovi tassi di interesse realizzato con delibera n.898/98 da parte del Consiglio di Amministrazione fissati al 3,75% anziché al 5%; riduzione della percentuale di attestazione di spesa come documentazione probatoria; istituzione di piccoli prestiti di 6 mensilità restituibili in 36 rate; istituzione di una prestazione creditizia ridotta a favore dei pensionati. Per i mutui ipotecari è da rilevare infine che, al fine di accelerare l avvio dell attività, la competente Direzione Centrale, in considerazione del diluirsi dei tempi di analisi e di realizzazione di pacchetti procedurali informatizzati, ha realizzato all interno procedure informatizzate che sono state messe a disposizione delle sedi periferiche. Una massiccia attività di addestramento degli operatori delle sedi ha consentito il decentramento totale della nuova attività di linea, tanto da consentire la realizzazione della prima graduatoria di concessione a livello nazionale. Commissione Previdenza complementare Nella relazione del 2 trimestre 2000 non sono presenti indicazioni in merito alle problematiche della previdenza complementare. Commissione Istituzionale, Organizzazione ed Informatica Si osserva che la stessa relazione trimestrale enuclea tutta una serie di mancanze che, mentre evidenziano varie problematiche ancora esistenti, non offrono altresì le più appropriate soluzioni atte ad un loro concreto superamento. 10

11 In particolare, dette carenze fanno riferimento a: un affastellamento di dati e notizie che spesso risultano in contraddizione fra loro; una denunciata e mancata partecipazione della Direzione centrale pianificazione, budget e controllo di gestione alle varie riunioni delle singole tecnostrutture, tale da consentirle anche un ruolo di coordinamento che dovrebbe invece esserle proprio; una rilevata carenza di significatività dei dati trasmessi dalle varie tecnostrutture che appaiono molto spesso anche fallaci; un generale mancato rispetto del raggiungimento dei vari obiettivi nei tempi programmati; una mancata realizzazione dell obiettivo della Banca Dati Unificata, nonché il mancato rilascio delle procedure informatiche che interessano più progetti operativi (Prestazioni creditizie unificate e il Trattamento di fine servizio); un irrituale comportamento relativo all affidamento del controllo dell operato svolto dalle Società proprietarie delle procedure (RTI EDS/Siemens), che viene riconsegnato nelle stesse mani del soggetto da controllare; una mancata previsione circa il raggiungimento dell obiettivo, al , dei progetti sopra citati nei due punti precedenti; un persistente stato di sofferenza riferito alle linee progettuali della Contabilità integrata e del Controllo di gestione, che ancora non interagiscono fra loro ai fini di una corretta applicazione. Ciò premesso la Commissione Istituzionale, Organizzazione ed Informatica ha preso atto, nonostante le carenze rilevate nella presente relazione, del carattere critico che in essa si riscontra circa le inefficienze di alcune strutture dell Istituto: in particolare viene confermato almeno fino 30 giugno 2000 il ritardo del rilascio delle procedure informatiche. Tale ritardo è assunto come giustificazione dalle Direzioni Centrali operative per le inefficienze che si riscontrano e per le quali non si rilevano iniziative dell Organo di gestione per 11

12 ovviare alle disfunzioni createsi. Come già detto comunque si riscontra, rispetto al passato, un miglioramento in chiave critica dei contenuti informativi. Commissione Patrimonio La Commissione ha rilevato che: a) le relazioni riferite al trimestre 1999 e la 1 del 2000 sono pervenute al Consiglio di indirizzo e vigilanza in data 25 luglio u.s.; b) nella premessa e quadro di sintesi della relazione riferita ai trimestri del 1999 si riferisce che "stante la non ancora raggiunta normalizzazione della gestione del patrimonio immobiliare, la relazione riferita agli immobili da reddito, con riferimento al secondo semestre del 1999, verrà predisposta a parte"; c) il notevole ritardo nell'invio delle relazioni e la carenza dei dati gestionali degli immobili da reddito, per i quali si riferisce che verrà trasmessa relazione a parte, non consentono di svolgere una approfondita analisi della gestione del patrimonio immobiliare e una verifica della attuazione degli indirizzi formulati dal C.I.V. per il periodo di riferimento; d) anche nella relazione al si evidenzia una carenza informativa; si riferisce infatti che sono stati "inseriti i dati gestionali relativi all'attività dell'area metropolitana di Roma, mentre quelli relativi alle sedi territoriali saranno disponibili entro breve tempo". Si prende atto con preoccupazione, con evidenti riserve quanto al contenuto di alcune informazioni, di quanto affermato nella relazione relativa al 2 trimestre Sinteticamente tali informazioni sono le seguenti: Il piano di vendita ordinario si starebbe realizzando secondo le direttive ministeriali e le linee guida disposte dall Osservatorio sulla dismissione del 12

13 Osservatorio in questione non emana linee guida. Per quanto riguarda gli immobili di pregio, il C.I.V. viene informato sulla richiesta a tutte le sedi periferiche ed alla Consulenza professionale tecnico edilizia di un riscontro dei requisiti elencati nelle direttive ministeriali per l esatta individuazione degli immobili di pregio. Si fa riferimento alle principali fasi di attività relative al piano straordinario di cessione (curato dal Ministero del lavoro) che hanno riguardato la consegna della documentazione indicata dall Osservatorio e la pianificazione dei sopralluoghi agli immobili. Ai fini dell adeguamento del sistema PIM 2, la Direzione Centrale del patrimonio ha rappresentate alla Direzione centrale sistema informativo tutte le anomalie, le disfunzioni e le modifiche da apportare alla procedura informatica per adeguarla alle esigenze di acquisizione e rappresentazione dei dati gestionali; solo una parte delle richieste effettuate ha trovato, finora, soluzione. Per quanto riguarda l inserimento in PIM 2 dei dati di censimento, la Direzione centrale del patrimonio ha impartite disposizioni operative alle sedi limitatamente ai complessi in dismissione; per tutti gli altri, in base al nuovo capitolato, saranno i gestori che dovranno provvedere all effettuazione del censimento. 13

14 Viene relazionato che è in corso di definizione il problema relativo all imputazione dei bollettini di pagamento irrituali: ciò consentirà di definire tutte le situazioni di morosità fittizia. La Direzione centrale del patrimonio afferma che l obiettivo riferito alla formazione del personale periferico sul nuovo modello gestionale si intende raggiunto al 15%; viene rilevato che la predisposizione di pacchetti formativi in merito è demandata all ADVISOR. La suddetta Direzione centrale afferma altresì che lo stato di avanzamento della progettazione del nuovo modello a regime, che fa capo all Advisor, è solo al 4% perché non ha avuto ancora luogo l affidamento ai nuovi gestori. Pur prendendo atto della maggiore tempestività con la quale è stata trasmessa la relazione in esame, va tuttavia rilevato che nella parte introduttiva della relazione stessa viene ammessa la carenza di significatività dei dati tale da non consentire agli Organi di avere una esatta "percezione dell'andamento gestionale dell'istituto". In conclusione la Commissione Patrimonio ed investimenti, dall'esame complessivo delle relazioni trimestrali inviate, osserva quanto segue: 1. la mancata puntualità nella trasmissione delle relazioni trimestrali relative al periodo e la carenza dei dati gestionali complessivi non consentono una puntuale analisi dell'attività gestionale patrimoniale dell'istituto e una immediata verifica dello stato di attuazione degli obiettivi definiti dalle linee di indirizzo fissati dal C.I.V.. 2. la mancanza di uno schema di relazione tipo, condivisa dal Consiglio di Amministrazione, riportante elementi completi di gestione e di raffronto con 14

15 3. la persistenza di punti di criticità nella normalizzazione della gestione del patrimonio e nell'attuazione del sistema informativo crea preoccupazione in quanto, dette criticità, investono aspetti essenziali dell'attività patrimoniale dell'istituto riconducibili alla realizzazione di un completo censimento, all attuazione del nuovo modello di gestione, all attuazione dei piani di cessione e al recupero delle morosità. Commissione Bilancio La macrostruttura segnala l avvenuta conclusione della predisposizione dei conti consuntivi per gli anni 1998 e1999. In ordine all approvazione del nuovo Regolamento di amministrazione e contabilità il Consiglio di indirizzo e vigilanza ha avuto già modo di esprimersi ufficialmente con la delibera n. 118 del 3 ottobre La Commissione Bilancio non ritiene significativo l esame delle relazioni trimestrali inviate ad eccessiva distanza di tempo rispetto ai fatti in essa rappresentati. Consulenza Statistica Attuariale Non vengono fornite, sostanzialmente, significative indicazioni né sulla Banca Dati Unificata né sul Modello previsionale. In conclusione, la Commissione Verifica, nella seduta del 20 novembre 2000, alla luce delle risultanze cui sono pervenute le Commissioni consiliari, 15

16 all unanimità dei Consiglieri presenti, propone al Consiglio di indirizzo e vigilanza di: di prendere atto con gravi riserve di quanto contenuto nelle relazioni trimestrali esaminate; di impegnare gli Organi di gestione nella predisposizione di relazioni trimestrali che, attraverso una idonea rappresentazione di dati, fatti e circostanze, diano contezza in modo esauriente e sintetico, degli andamenti gestionali dell Istituto, con particolare riferimento ai processi produttivi ed ai profili finanziari. IL DIRIGENTE f.to dr. Gennaro Esposito IL COORDINATORE f.to dr. Lucio D Ubaldo 16

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