LA STAMPA QUOTIDIANO FONDATO NEL sei protagonisti della situazione. vede la donna incinta dei gemelli geneticamente figli di CONTINUAAPAGINA25

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1 R W * Oggi in edicola con La Stampa * LA STAMPA QUOTIDIANO FONDATO NEL 1867 ANNO 148 N ,30 IN ITALIA (PREZZI PROMOZIONALI ED ESTERO IN ULTIMA) SPEDIZIONE ABB. POSTALE - D.L. 353/03 (CONV. IN L. 27/02/04) ART. 1 COMMA 1, DCB - TO La biologa del Pertini Non ero sola quando sono stati scambiati gli embrioni Maria Corbi e Grazia Longo APAGINA12 Embrioni congelati UN DIRITTO DA INVENTARE VLADIMIRO ZAGREBELSKY Nella vicenda che vivono i sei protagonisti della situazione in cui una coppia vede la donna incinta dei gemelli geneticamente figli di CONTINUAAPAGINA25 Atremesi dallastrage Nella Calabria della paura già dimenticato il piccolo Cocò Nicola Campolongo NICCOLÒ ZANCAN INVIATO A CASSANO ALLO IONIO (CS) chi?». In piazza alzano il mento «Cocò, al cielo. Il tabaccaio si rintana in negozio. Le mamme scappano via, trascinandosi dietro figli e sacchetti. Non è cosa. Non sono domande. Non ci sono segni di lutto. Niente. CONTINUAAPAGINA11 Nel provvedimento varato dal Cdm tetto agli stipendi dei manager pubblici e rimodulazione del programma degli F35 Eccol aumentodirenzi 80euroinpiùdamaggio,primopasso.Rinvioperiredditisottogli8milaeuro MATTEO E LA POLITICA DI ASCOLTO FEDERICO GEREMICCA Per valutare gli effetti che la manovra annunciata ieri da Matteo Renzi avrà sul rilancio dell economia del Paese, occorrerà naturalmente aspettare mesi, forse molti mesi; per conoscerne, invece, l impatto politico e persino psicologico basterà attendere i sondaggi elettorali della prossima settimana e poi, soprattutto, il voto europeo del 25 maggio. Che il più giovane premier della storia repubblicana abbia guardato più al secondo (le elezioni) che ai primi (gli effetti economici), è l obiezione fondamentale che le opposizioni stanno muovendo alla sua manovra in queste ore. È possibile che abbiano ragione: ma è assai riduttivo e perfino fuorviante chiudere la faccenda così. Gli avversari del premiersegretario (e non solo loro, in verità) sono soliti definire Renzi un «prodotto politico» a mezza via tra Berlusconi e Grillo, per sottolineare i tratti un po populisti e un po demagogici che a loro giudizio ne contraddistinguono il modo di far politica. A parte l ovvia considerazione che pure dovrebbe far riflettere che il paragone guarda a due dei tre leader più votati nel Paese (il terzo è appunto Renzi), quel che convince CONTINUAAPAGINA25 Arriva il bonus Irpef da 80 euro, ma lo sconto fiscale varrà - da fine maggio - per tutti i redditi compresi tra 8 e 26 mila euro, ma non per gli incapienti, per i quali il governo - così come per le partite Iva - sta pensando a un intervento ad hoc. Tetto di 240 mila euro per gli stipendi dei superdirigenti. Barbera, Baroni, Bottero, Festuccia, Martini, Pitoni, Schianchi, Talarico DAPAG. 2APAG. 5 INTERVISTA AL PREMIER, LA PRIMA CON I GOOGLE GLASS Il futuro del Iohosempre Quirinale? Basta dato spazio fantapolitica, alle donne, sono il Presidente c è e un simbolo del dobbiamo fare cambiamento leriformecheci E iltemadella ha indicato società aperta Il premier Renzi con i Google Glass Malaguti A PAG. 7 TREDICI VITTIME, ALCUNI DISPERSI: LA PIÙ GRAVE TRAGEDIA MAI CAPITATA SUL TETTO DEL MONDO La strage degli sherpa sull Everest AP PHOTO/ALPENGLOW EXPEDITIONS, ADRIAN BALLINGER Un alpinista sull Everest: ogni anno in almeno 500 ne sfidano la vetta pagando fra 90 e 110 mila dollari Di Giangiacomo A PAGINA 15 UMILI VITTIME Q uando nel lontano 1953 Hillary e Tenzing scalarono per primi la montagna più alta del mondo, il DEINOSTRICAPRICCI ENRICO CAMANNI Chomolangma o «Madre dell Universo», Sagarmatha per i nepalesi ed Everest in onore del geografo ufficiale britannico in India, lo scrittore Dino Buzzati si domandò con il consueto disincanto romantico: «Guardatela, ora, la CONTINUAAPAGINA25 Roma, dopo le violenze Alfano: basta saccheggi o chiuderemo il centro Alfano, dopo l ennesima manifestazione con scontri di piazza, dice stop al rischiosaccheggi cui è sottoposto il centro storico di Roma «ogni due, tre mesi» e avverte: non vorremmo che ci costringessero a chiuderlo. L annuncio del ministro dell Interno è stato vissuto come una «provocazione» da settori della sinistra. Per Sel «accende la miccia della polveriera», Cgil l ha bollato come «antidemocratico». Nel 2013 la Questura ha conteggiato 1437 cortei. Galeazzi e Ruotolo APAG. 8 MA LE MOLOTOV FANNO MALE ANCHE IN PERIFERIA LUIGI LA SPINA Con le dichiarazioni del ministro Angelino Alfano si è chiusa una settimana caratterizzata, sul problema della violenza durante le manifestazioni, da una certa confusione di idee, aggravata dal consueto strabismo psicologico e politico. Proviamo a riassumere i fatti e i commenti di questi giorni. CONTINUAAPAGINA25 ILCASODIPISA Il pugno mortale elafugaintunisia Chiesta l estradizione di un immigrato: ha colpito senza un motivo Pierangelo Sapegno APAGINA Si uccide dopo aver visto annegare i suoi alunni ILARIA MARIA SALA IL TRAGHETTO COREANO IL FENOMENO DEI MASTERS GIANNI ROMEO Campionia95anni èlosportsenzaetà trovato appeso a un albero, la cintura al collo, come un cappio. Morto suicida. L hanno Kang Min-gyu aveva 52 anni, era il vicepreside del liceo sudcoreano Danwon di Ansan. Era stato lui a organizzare la gita all isola Jeju con i suoi studenti. CONTINUAAPAGINA14 In fuga dalla vecchiaia. O, se preferite, all inseguimento dell eterna giovinezza. La sintesi: non è mai troppo tardi per vincere una medaglia, come ieri ha dimostrato Costantina D Amato, torinese trapiantata a Palermo per via di matrimonio, che a 95 anni ha conquistato i titoli nazionali del nuoto nei 50 dorso e nei 50 stile libero. CONTINUAAPAGINA24. ILSERVIZIODILaura Anello APAG. 16

2 2. Primo Piano. GOVERNO LE MISURE ANTI-CRISI U Arrivailbonusda80euro Gliincapientirestanofuori Rinviatol aiutoapartiteivaechiguadagnamenodi8milaeurol anno La giornata su Twitter #municipalizzate Sfoltire e semplificare da ottomila a mille #ognipromessaèdebito Basta attese, pagamenti più rapidi alle PAOLO BARONI ROMA «Avevo detto 80 euro e 80 euro sono». Matteo Renzi vara il bonus-irpef ma, rispetto alle attese e agli ultimi annunci, fa un piccolo passo indietro: lo sconto fiscale varrà per tutti i redditi compresi tra 8 e 25 mila euro ma non per gli «incapienti», ovvero chi guadagna meno di 8mila euro l anno e non può beneficiare di sconti fiscali perché già ora non paga tasse. Per loro, come anche alle partite Iva, ci sarà però un intervento ad hoc «nelle prossime settimane», ha assicurato il premier lanciando in dieci tweet l operazione «#oraics», ovvero le misure «per un Italia Coraggiosa e Semplice». Scatta l #oraics «Oggi inizia un percorso che riorganizza la spesa e il rapporto tra i cittadini e la pa» ha esordito Renzi in conferenza stampa dopo il varo del decreto. «Noi stiamo restituendo agli italiani qualcosa che è degli italiani e lo stiamo facendo stringendo la cinghia alla politica e alle amministrazioni». Su un piatto infatti il governo ha messo 6,7 miliardi di sconti alle famiglie e sull altro altrettanti tagli e risparmi e nuove entrate tra Iva, quote Bankitalia e recupero dell evasione. L anno prossimo di miliardi ne serviranno dieci (ma i tagli alle spese dovrebbero toccare quota 14 miliardi) ed è previsto che il governo confermi la riduzione del cuneo fiscale attraverso la legge di stabilità. Magari rimodulando gli scaglioni Irpef oppure tagliando i contributi. Operazione bonus-irpef Da fine maggio, dunque, molti italiani si ritroveranno in busta paga il bonus da 80 euro promesso un mese fa. In particolare fino ad un reddito pari a euro lordi/anno al lavoratore verrà riconosciuto un credito pari al 3,5% (lo stesso che era statp promesso ai 4 milioni e più di «incapienti»). Il «bonus» poi diventa in cifra fissa, 640 euro/anno, se il reddito è compreso tra e 25mila eur, fascia di reddito che corrisponde ad uno stipendio netto di euro al mese. Poi, dai 25 mila euro in sù, lo sconto scende progressivamente sino ad azzerarsi quando si arriva a quota 28mila. «C erano due ipotesi in discussione: la prima, 10 milioni per 10 miliardi di stanziamento; la seconda allargare anche agli incapienti ed arrivare sino a 15 milioni di persone. Noi abbiamo scelto di mantenere l impostazione di marzo perché è prevalso l obbligo di confermare questo impegno senza diluire lo sconto: avevamo detto 80 e 80 devono essere», ha poi spiegato il premier. Che non ha voluto dare scadenze precise al possibile intervento sulle fasce di reddito più basse. Prima sforbiciata all Irap In parallelo con l Irpef il governo, come promesso, inizia a tagliare un poco le tasse anche alle imprese avviando una graduale riduzione dell Irap: quest anno l aliquota standard scenderà dal 3,9 al 3,7 per poi passare dall anno prossimo al 3,5 in maniera tale da consentire un risparmio immediato di circa 700 milioni. Questa misura verrà finanziata non con i tagli ma con una redistribuzione del carico fiscale portando al 26% il prelievo su tutti i servizi e prodotti attualmente tassati al 20%. Snocciolando il dettaglio delle coperture Renzi ha voluto «smentire anche i gufi e i rosiconi, quelli che non credevano ce l avremmo fatta, che non avremmo trovato le coperture» Per lui questo doppio taglio, alle tasse e alle spese della pa, è «l inizio di una rivoluzione strutturale e strutturata: stiamo cercando di cambiare verso sul serio». Un aiuto alla crescita Secondo il ministro dell Economia Pier Carlo Padoan con il pacchetto di provvedimenti varato ieri «l economia si rimetterà a crescere in un sentiero che sarà il più alto degli ultimi 20 anni». Nel decreto, infatti, ci sono misure con una «funzione di stimolo e che puntano sulla spesa a parità di reddito e sull abbattimento Da8milaamille Municipalizzate scatta la stretta «Porteremo da ottomila a mille le municipalizzate nel giro di tre anni». Tra le misure messe in cantiere da Renzi c è anche la sforbiciata che vale 100 milioni nel 2014 e 1 miliardo nel Il giro di vite dovrebbe colpirà - ma ancora il piano non è stato messo nero su bianco - gli affari dei Comuni: le imprese controllate dagli enti locali, la metà delle quali perde soldi. Ma producono anche tanti incarichi: 24mila consiglieri, altri 56mila revisori e consulenti. #normaolivetti tettodi240milaeuro per stipendi megadirigenti della #byebyeautoblu Massimo 5 vetture a ministero, forze di sicurezza tornano in #diesirap Confermato il taglio del10percento per le aziende dei costi alle imprese e a più liquidità alle imprese». Tutto ciò, ha aggiunto, «si innesta su una ripresa che c è ma è fragile e che ci aspettiamo che diventi più robusta perché il mercato interno e gli investimenti saranno più importanti che in passato». Questo «ci permetterà di ottenere di più dalle riforme a partire da quelle istituzionali che hanno un impatto sulla credibilità del paese». Inoltre «le misure del mercato del lavoro saranno più efficaci perché l economia crescerà. Le misure vanno lette assieme - ha concluso - non solo sul fronte delle coperture». Per Cisl e Uil quello di ieri è un buon inizio, mentre Forza Italia attacca a testa bassa il premier: ha raccontato un sacco di

3 LA STAMPA. Primo Piano. 3 Retroscena ALESSANDRO BARBERA ROMA Capita talvolta di dover scegliere il male minore. Capita, per ambizione, di spingersi oltre il possibile. Ieri Renzi aveva di fronte a sé due opzioni. Le tabelle che i tecnici gli avevano preparato non lasciavano vie d uscita. Escluse le pensioni o interventi che avrebbero lasciato per strada qualche migliaio di dipendenti pubblici, l unica voce che avrebbe potuto garantire coperture sicure all allagamento del bonus ai più poveri era un taglio netto alla sanità per un miliardo di euro. Come è nello stile dell uomo, tutto è avvenuto molto rapidamente. Nel pomeriggio, poco prima di entrare in consiglio dei ministri, Renzi su twitter si era sbilanciato: «Non ci sono tagli alla sanità», in ogni caso «riduciamo le tasse a quindici milioni di italiani». Era quel che lui stesso aveva chiesto nonostante le prime simulazioni non lo prevedessero. Promettere ottanta euro a dieci milioni di italiani era di per sé una sfida enorme: quasi sette miliardi di minori entrate. Dare un aiuto altrettanto sostanzioso ad altri cinque milioni di persone significava avere a disposizione altri due miliardi. Le bozze circolate fino a 24 ore prima del consiglio facevano i conti con le risorse limitate: fra i 25 e i 40 euro a lavoratore. Troppo pochi per giustificare un taglio alla spesa sanitaria. Renzi ha preferito concentrarsi sulla fascia di reddito mediana, la più numerosa, quella che paga più tasse e alla quale sin dall inizio aveva promesso il bonus. Per sottolineare la scelta ha insistito per un ritocco all insù dell erogazione: da 620 a 640 euro, che diviso per otto fa esattamente ottanta euro. Il resto lo hanno fatto le resistenze della ministra Lorenzin e delle Regioni. Renzi ha fatto di necessità virtù, ma non ha rinunciato a dare un segnale a chi nei tagli - quelli agli sprechi - vede il segno di un governo capace di decidere. Nel corso di quest anno le Regioni dovranno dare il Il presidente del Consiglio Matteo Renzi con il sottosegretario Graziano Delrio Redditibassisacrificati persalvarelasanità Il mini-bonus ai poveri salta per mancanza di coperture Mailgovernochiededipiùallebanchee700milionialleRegioni loro contributo ai risparmi per 700 milioni di euro, decidendo in autonomia dove risparmiare. Il messaggio è chiaro: cari presidenti, o tagliate le poltrone, o vi assumete la responsabilità di ridurre i posti letto ai malati. Per compensare il mancato taglio ha anche battagliato con le banche, alle quali ha raddoppiato la tassa sulla rivalutazione delle quote di Bankitalia. «Ancora ieri mattina i numeri su sanità, Difesa e Pubblica amministrazione erano molto diversi», spiega una fonte di governo che preferisce non essere citata. Sugli F35 Renzi per ora ot- tiene un taglio al programma di 150 milioni di euro, 400 per l intero comparto. Sul taglio degli stipendi ai dipendenti pubblici strappa la conferma del tetto massimo per le retribuzioni a 240mila euro ma deve rinunciare alle quattro fasce di redditi previsti dalle prime bozze. Su questo nel governo pochi credevano che il premier avrebbe potuto andare fino in fondo. Ci sono due sentenze della Corte Costituzionale contro ogni contributo di solidarietà applicato ai soli dipendenti pubblici - e non a tutti, come prevede il principio di equità fiscale - oltre a quintali di giu- ANSA questa e domani vi divertite» Certo, soltanto una puntura di spillo. Ma indicativa. Anzitutto dell umore dell uomo. Ma anche della distanza che Renzi cerca di mantenere con tutti i poteri forti che nerisprudenza che avrebbero tutelato i diritti acquisiti di dipendenti firmatari di accordi collettivi di lavoro. Spiega il sottosegretario Pierpaolo Baretta: «Una cosa è ridurre la parte variabile di uno stipendio, come è il caso dei dirigenti di Palazzo Chigi, in quel caso è il datore di lavoro che interviene sulla base di un accordo contrattuale. In questo caso il taglio si può fare subito. Altra cosa è ridurre gli stipendi per legge. Di questo si può parlare in sede di riforma della pubblica amministrazione o di contrattazione». Anche in questo caso Renzi ha però Le coperture per il ,1 miliardi Tagli degli acquisti dei beni e servizi 1,8 miliardi Rivalutazione delle quote di Bankitalia 1 miliardo Taglio del credito di imposta alle imprese 900 milioni Sobrietà 600 milioni Maggiore Iva dovuta al pagamento dei debiti vantati dalle imprese nei confronti della P.a. 300 milioni Lotta all'evasione 100 milioni Sforbiciata sulle municipalizzate 100 milioni Innovazione TOTALE 6,9 miliardi fissato le sue bandierine: il decreto dice che entro il 30 giugno gli organi costituzionali (Camera, Senato, Presidenza della Repubblica e Corte Costituzionale) dovranno contribuire alla riduzione della spesa per 55 milioni di euro. Nei gruppi di maggioranza alla Camera ci sono già state riunioni per discutere una proposta da presentare a Laura Boldrini. Stessa cosa, «nella loro autonomia», dovranno fare i magistrati. La politica è l arte del possibile, la strada per ottenere di più passa anche da questi messaggi. il caso FABIO MARTINI ROMA Maramaldeggia Matteo Renzi, è arrivato il giorno da lui tanto atteso della «promessa mantenuta» e davanti a telecamere e giornalisti il presidente del Consiglio si produce in uno scoppiettante trac-trac, fuochi di artificio pieni di varianti: spiega un provvedimento e fa una battuta, annuncia un taglio e spara una freddura, indica un obiettivo e rimprovera un commesso di palazzo Chigi che si permette di distribuire un comunicato senza il via libera del Presidente del Consiglio. E un Renzi in grazia di Dio, un fiume in piena, talmente soddisfatto che, prima di congedarsi, si produce in una riflessione critica sulla magistratura che nessun leader di sinistra si è mai concesso prima di ora. Riferendosi ai commenti critici dell Anm su un possibile taglio degli stipendi anche ai magistrati, Renzi ha voluto dire: «Mi consigliano di non parlare in pubblico dei magistrati, ma non sono convinto dalla posizione espressa dall Anm», «rispetto il principio di separazione dei poteri e perciò, se io non commento le sentenze, mi aspetto che i giudici non commentino il processo di formazioni delle leggi che li riguardano. Commentino semmai le riforme vere e non le indiscrezioni». Ma non è finita. Insiste Renzi: «Non credo Hodettocheavreitagliatol Irpef emiaccusavanodifaretelevendite Il premier contro i rosiconi: la promessa mantenuta salva la sua credibilità che il taglio ad un alto magistrato di 70 mila euro, da 311 a 240 mila, sia un attentato alla libertà e all indipendenza della magistratura». Chiosa finale: «Non ho paura di dirlo con molta tranquillità, così ho detto anche EIDON Sotto pressione Il ministro dell Economia, Pier Carlo Padoan: Renzi ha fatto fare gli straordinari alla struttura del Tesoro per confermare il bonus gli ultimi decenni hanno condizionato il primato della politica. Ma Renzi si permette l esternazione gratuita sull Anm (nessuno gli aveva fatto domande al riguardo) soprattutto perché il 18 aprile 2014 potrebbe diventare un giorno importante nella sua personale storia politica: è la giornata nella quale il presidente del Consiglio è stato in grado di mantenere la promessa sullo sgravio dell Irpef. Ecco il punto: Renzi, un leader che non risparmia sulle promesse, che scommette tutto sugli annunci, non può permettersi di essere smentito dai fatti. Pena, la dissipazione del suo carisma. Ecco perchè in questi ultimi giorni, dietro le quinte, Renzi ha respinto ogni subordinata che lo allontanava dall impegno originario, quei 60 euro aleggiati invece degli 80. Ecco perché ad un certo punto, ha voluto ricostruire l iter della sua promessa: «Presentando il governo in Parlamento avevo annunciato una riduzione a due cifre dell Irpef e arrivarono commenti ironici, quando ho presentato le slide, hanno detto che era una televendita...». E così, a compito realizzato, Renzi ha ripetuto una volta ancora quella battuta su «gufi e rosiconi» smentiti dai fatti, che ha il pregio di essere diretta e al tempo stesso conferma una certa intolleranza per il dissenso. Certo, per trovare le coperture, Renzi ha strizzato i suoi collaboratori e anche al ministero dell Economia hanno lavorato sodo, ma grazie al superlavoro il presidente del consiglio ha potuto presentare il nuovo logo (l Italia coraggiosa e semplice) e alcuni provvedimenti destinati a lasciare il segno, a cominciare dalla obbligo di rendicontare tutte le spese degli enti locali online. Stavolta Renzi si è fatto aiutare dai tweet-slogan che comparivano su uno schermo, trovando il tempo di bacchettare il funzionario che ha anticipato un clic: «Se me lo mette ora, è un disastro». E ad un commesso: «Non distribuite niente!». Battute a volontà: «Diesirap? Uno dei momenti più bassi di questi mesi!», «se trovate la parola sanità, vi pago da bere», «andiamo avanti come treni», «strutturalità è il nuovo refrain», «la cosa della Madia (la riforma della P.a.) entro fine aprile la portiamo. E anche lo Sforbicia Italia con la semplificazione degli enti». Ma anche una sfida: «Chi deve ridursi lo stipendio, farà ricorso? Vedremo...». E naturalmente tante frasi ad effetto: «Stiamo restituendo denari agli italiani, perché non sono nostri, sono degli italiani».

4 4. Primo Piano.LA STAMPA GOVERNO LE MISURE ANTI-CRISI U Intervista FRANCESCA SCHIANCHI ROMA Mentre il Consiglio dei ministri è ancora in corso, il ministro della Salute Beatrice Lorenzin affida a Twitter la sua soddisfazione: «Ufficiale, niente tagli alla sanità! Non una vittoria personale, ma dei cittadini e del Ssn. Ora avanti tutta con patto salute e riforme». Al termine, mentre corre a prendere un treno, sfoglia con un sospiro di sollievo gli appunti che illustrano il decreto: «La parola sanità non è contemplata». Quindi ha vinto, ministro Lorenzin: fino a ieri mattina si parlava di tagli per 2,4 miliardi in due anni... «Da sempre ho detto che il Servizio sanitario nazionale non può sopportare un taglio lineare. Poi, però, alla ricerca di coperture, i dirigenti del Ministero dell Economia hanno tirato fuori le classiche tabelle sulla spesa ospedaliera, territoriale e gli accreditamenti, settori sempre colpiti. Ma questa non è politica sanitaria, è solo un modo di fare cassa: gli sprechi si annidano in beni e servizi». Dove, infatti, sono previsti tagli: anche700milioninelleregioni. Nonva a finire che taglieranno comunque sulla sanità? «La scelta si farà regione per regione Lorenzin: Sullasanità solorisparmiragionati Il ministro: è passata la mia linea, niente tagli lineari ANSA Salute Il ministro Lorenzin Le frasi chiave Il premier ha condiviso ilprincipiocheiconti li fanno i ragionieri ma la politica sanitaria lafailministro titolare del dicastero in modo chirurgico, e non lineare. E ovvio che, nei prossimi due mesi, dalle regioni deve arrivare una grandissima assunzione di responsabilità: non è più tempo di difendere piccoli interessi, ma di fare grandi scelte». Come ha sventato il rischio delle «tabelle» di cui parlava? Si dice che nella riunione preparatoria di giovedì lei fosse furibonda «Il presidente Renzi ha capito benissimo il mio ragionamento, condividendo l idea che i ragionieri fanno i conti e i ministri la politica sanitaria: così ha smontato l idea della Ragioneria che colpiva i soliti tre capitoli di spesa sanitaria. E stato un lavoro di squadra che ha portato a un grandissimo risultato». In Consiglio dei ministri qualcun altro sièespressosultema? «E intervenuta a mia tutela il mini- I tecnici dell Economia hanno tirato fuori le solite tabelle sulla spesa ospedaliera e gli accrediti Viceversa, i versi sprechi sononeibenieneiservizi Le Regioni avranno meno risorse per 700 milioni dovranno dimostrare di saper fare grandi scelte Nonsipossonopiù difendere piccoli interessi stro dell Istruzione Giannini, per dire che condivide la scelta di non fare tagli al Ssn». Eilministrodell EconomiaPadoan, invece, come ha reagito? (Sorriso). «Il ministro dell Economia ha giustamente la responsabilità del bollino verde, e questo è un lavoro duro e spesso poco compreso. Ma ha capito». Sventato il rischio di tagli al suo comparto, il decreto la soddisfa? «Mi sembra molto buono, tra l altro non prevede tagli alla Pubblica sicurezza, altro settore a rischio. Aiuta il ceto medio con gli 80 euro al mese in busta paga per dieci milioni di persone, prevede il taglio dell Irap del 10% alle aziende private. Ora dovremo occuparci dei lavoratori autonomi». Ce la fa a chiudere il Patto per la salute con le regioni, cioè l accordo su spesa e programmazione del Ssn, scaduto nel 2012? «E l ultima chance, non ci sono più scuse per non farlo: se le regioni ci stanno, in due o tre giorni lo chiudiamo. Io conto di farcela per i primi di maggio. Trasparenza, efficienza e prevenzione devono essere le parole d ordine». Per evitare errori come lo scambio di embrioni a Roma «Quella vicenda ci deve aiutare a riflettere su quanto delicati siano questi temi, ci vogliono sistemi sicuri per le famiglie che rispettino i protocolli. La fecondazione eterologa potrà essere effettiva in Italia solo quando verranno fissate norme in modo certo. Ora aspettiamo le motivazioni della sentenza (della Corte Costituzionale, che boccia la legge 40, ndr.)». Secondo lei bisogna intervenire sulla legge 40? «Credo che su alcuni punti, particolarmente delicati, occorra un passaggio parlamentare». Nel frattempo lei s è anche candidata alleeuropeeperilsuopartito,ilncd. «Mi è stato chiesto dal partito, ho accettato, ma prima di tutto faccio il ministro. È una candidatura di servizio che ha un senso per portare la salute al centro del dibattito politico. Non se ne parla mai, se non per i tagli che si vogliono fare o per casi di malasanità: è ora di riportarla nell agenda della politica nazionale». Stipendiedirittodicritica Scontrotrapremieremagistrati Renzi: il taglio non lede l indipendenza L Anm:leleggisi possono commentare ROMA Matteo Renzi va giù dritto per la sua strada. Come al solito, del resto, senza troppi giri di parole. Certo, in questo caso non utilizza la ormai classica e celebre battuta del «ce ne faremo una ragione» ma anche ai magistrati non le manda a dire. Anzi diretto e chiaro più che mai, anche sulla questione degli stipendi che riguardano i dipendenti pubblici. Tutti, senza distinzione di categorie. Non vengono meno, naturalmente, le parole «rispetto» e «principio di separazione» dei ruoli ma nella sostanza chiarisce il capo del governo nella conferenza di stampa di ieri a Palazzo Chigi, «mi aspetto che i giudici non commentino il processo di formazione delle leggi che li riguardano o che loro immagino che li riguardi...». Anche perché, «Io - dice Renzi - ho grande rispetto e stima della magistratura italiana, ma non è un attentato all indipendenza della magistratura dire che si può passare da 311mila euro di stipendio l anno a 240mila euro. Si tratta di un compenso equo. IL NUOVO DIRETTORE DEGLI 007 DELLL AISE Manenti alla guida dei servizi segreti militari Non ho paura a dirlo con molta tranquillità e non è un attentato all indipendenza della magistratura». Punto e a capo. Almeno nei ragionamenti del premier Renzi, ma non per l Associazione nazionale dei magistrati che replica poco dopo con il loro presidente, alla spending review messa in opera dal presidente del Consiglio. «Sul decreto che prevede anche un taglio per le retribuzioni più alte dei magistrati - sostiene il presidente dell Anm, Rodolfo Sabelli - non c è stato alcun tipo di interlocuzione mentre giungevano continui boatos da parte della Per la prima volta un interno arriva al vertice dei servizi segreti militari Aise. Il premier Matteo Renzi ha scelto Alberto Manenti, siciliano di 62 anni, dei quali gli ultimi 30 da barba finta, sempre al Sismi, diventato Aise nel Entrato al Sismi da capitano dell Esercito, ha fatto tutti i gradini della carriera fino a giungere al vertice prima come vicedirettore operativo dell Aise e ora come direttore dopo trent anni di servizio. Con la nomina si chiudono mesi di incertezza ai vertici dell Agenzia. Il mandato di 4 anni del precedente direttore, Adriano Santini, era scaduto a fine febbraio. Giorni complicati, con le dimissioni del premier Letta e l ascesa a Palazzo Chigi di Renzi. La questione Aise è stata così congelata e a guidare il servizio è stato chiamato con un incarico a tempo di un paio di mesi Paolo Scarpis, vicario di Santini. Manenti ha fama di eccellente negoziatore e gode di credito all estero. stampa». Che aggiunge, l Anm, «fa quello che è suo dovere fare, difendere la categoria non solo sotto il profilo economico, ma anche rispetto alle sue prerogative e alla sua indipendenza. La polemica non ci interessa, ripeto, e non ci appartiene - spiega Sabelli - ma è bene ricordare che l attività giurisdizionale e quella di formazione delle leggi sono due funzioni pubbliche diverse, con caratteristiche proprie ma anche comuni: entrambe meritano il rispetto più assoluto, ma possono essere commentate ed, eventualmente, criticate». [P.F.] marinayachting.it

5 LA STAMPA. Primo Piano. 5 R Evasione fiscale Spunta un tesoretto di 300 milioni recuperato in tre mesi 1 Se ne parla da anni. Forse troppi. Ma sul nodo del recupero dell evasione fiscale, il governo gioca una grande scommessa. Ci riuscirà? Chissà. Di certo il gruzzolo, o tesoretto che si voglia, sarebbe stato accantonato in silenzio: 300 milioni recuperati dalla lotta all evasione fiscale. «Prima mi sono mosso ora comincio a parlarne ha detto il presidente del Consiglio Matteo Renzi noi stiamo facendo un operazione di documentazione economico-finanziaria molto rigorosa grazie soprattutto al ministro dell Economia Pier Carlo Padoan. Evitando di fare il solito giochino di annunciare che i fondi che servono per i cittadini li copriamo con l aumento della lotta all evasione. Sarebbe semplice. Basta mettere una cifra e sei a posto». I 300 milioni sono stati raccolti nei primi tre mesi dell anno e «sono già certificati», ha detto il premier al termine del Consiglio dei ministri che ha dato il via libera al taglio di Irpef e Irap. E in un intervista alla Stampa annuncia che per contrastare l evasione fiscale «lo spazio di recupero vero, che è enorme, non si ottiene con i blitz a sorpresa Cortina o sul Pontevecchio. Ma con l incrocio delle banche dati. In giugno la fatturazione elettronica ci darà una grande mano su questo». Poi non resiste alla tentazione e scrive su Twitter: «Per 15 milioni di persone le tasse diminuiscono, gli oneri contributivi scendono, la promessa diventa realtà. A dopo!». Il Consiglio dei ministri ieri ha dato il via libera anche alle misure per la spending review da cui dovrebbero arrivare ulteriori risorse finanziarie. [ROS.TAL.] LatvdiStato Dalla Rai 150 milioni: RaiWay si può vendere sedi regionali in bilico 2 In tempi di ristrettezze, la cinghia si tira anche per la Tv pubblica. «C è una voce importante sulla Rai chiamata a concorrere al risanamento con 150 milioni». Una svolta nell aria da giorni e che ora Matteo Renzi mette nero su bianco. Spiegando che spetterà, comunque, ai vertici di Viale Mazzini, la scelta su come procedere. «Vendere RaiWay, se crede, e riorganizzare le sedi regionali, se riterrà il caso», suggerisce il premier. Una misura che rimanda le lancette dell orologio indietro nel tempo. Al 2001, per l esattezza, quando, a proposito di RaiWay, la società nata nel 1999 per gestire gli impianti di trasmissione e la diffusione dei segnali, piombò sul tavolo della dirigenza della Tv pubblica l offerta dei texani di Crown Castle, che si offrirono di rilevarne il 49%. Valore, all epoca, dell operazione, che coinvolgeva anche Poste Italiane, 409 milioni di euro pari a circa 800 miliardi di vecchie lire, mentre la valutazione dell azienda, al lordo delle passività finanziarie nette, si aggirava intorno a 905 milioni di euro (in lire, qualcosa come miliardi). Ma finì tutto in nulla di fatto: decisiva (a livello politico) la contrarietà del centrodestra. Scenario che oggi, nel ciclo dei corsi e ricorsi storici, si ripropone. Sebbene sia davvero difficile ipotizzare di concludere l operazione a cifre tanto elevate come sarebbe potuto, invece, accadere 13 anni fa. Di sicuro, non piace all Usigrai la sforbiciata da 150 milioni, bocciata come «taglio lineare» di «dubbia legittimità» che rischia di avere «un impatto pesante per l azienda e l occupazione». [A.PIT.] Trasparenza Spese online oscattano le sanzioni 3 In realtà, come ammette lo stesso Renzi, una «previsione di legge già esisteva, ma non c erano sanzioni». Adesso tutte le spese degli enti locali e di quelli centrali, dovranno finire sul web entro 60 giorni. Pena, annuncia, la riduzione dei trasferimenti: «Se un Comune non mi dà tutti i dati, compreso quanto spende per acquistare il telefonino ad un assessore, sarà sanzionato». Il principio su cui si basa il ragionamento è quello dei «Big data», lo stesso sfruttato da Barack Obama. Ovvero la creazione di un grande archivio scomponibile da cui trarre informazioni nuove. «Voi immaginate - rifletteva ieri Renzi - che tutte le Regioni mettano on line le spese per la Sanità e che un gruppo di ragazzini, con quei numeri, crei delle applicazioni che mostrino il prezzo medio di una siringa». A quel punto dovrebbe scattare come minimo una corsa virtuosa al ribasso. Quello dei Big Data, per Renzi, è un vecchio pallino. Già alla Leopolda aveva teorizzato un cambio di marcia: «Le aziende stanno investendo nei Big Data, nel guardare la complessità delle cifre e tradurle in chiavi di lettura. Dobbiamo dare queste chiavi ai giovani». Adesso ci prova il governo. [G. BOT.] Ricettainottopunti perarginareilrosso deicontidellostato Dal Fisco agli enti locali fino alla tv, i provvedimenti decisi dall esecutivo per tirare la cinghia Imprese L Irapgiùdel10%dal2015 Quest anno l aliquota scenderàdal3,9al3,7% 4 5 L annuncio lo dà direttamente il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, dalla sala stampa di Palazzo Chigi: «Riduciamo l Irap del 10% attraverso misure strutturali». Provvedimento che ora il governo traduce dalle promesse ai fatti. Il taglio del 10% della tassa più odiata dalle imprese scatterà a partire dal Per quest anno, invece, ci si dovrà accontentare di percorrere solo metà strada. L aliquota principale dell Irap passerà dal 3,9 al 3,5%, ma solo dall anno prossimo. Per il 2014, invece, la base di calcolo si attesterà su un aliquota intermedia del 3,7%. Riviste al ribasso anche le altre aliquote fissate dalla disciplina dell Irap. Da quelle a carico delle banche a quelle modulate per l agricoltura. L aliquota del 4,2 scenderà al 3,8%, quella del 5,9 al 5,3% mentre quella dell 1,9 sarà ridotta all 1,7%. Parallelamente saliranno al 26% le ritenute e le imposte sostitutive sugli interessi, premi e ogni altro provento assimilabile alle rendite finanziarie. Una misura, come spiega la bozza del decreto legge sulla spending review, che è stata introdotta per coprire il taglio dell Irpef e, appunto, dell Irap, in arrivo al prossimo Consiglio dei ministri. [A.PIT.] Difesa MenoaereiestopagliF-35 Ci saranno meno costi per400milionidieuro Meno aerei, più soldi in tasca per gli italiani. Arriveranno dal settore difesa i 400 milioni di euro necessari per finanziare il taglio di Irpef e Irap. Di cui 150 milioni saranno frutto di una «revisione del programma sugli F-35». È stato lo stesso premier Matteo Renzi a dare la notizia via Twitter al termine del Consiglio dei ministri che ha approvato il decreto sulle misure per la spending review e il taglio di Irpef e Irap. Le repliche sul fronte militare non si sono fatte attendere. «Una scelta sbagliata sintetizza Vincenzo Camporini, ex capo di stato maggiore dell aeronautica e della difesa si poteva andare avanti con il progetto originario, magari ridefinendo il calendario degli impegni per alleggerire il peso finanziario su un periodo più lungo. I velivoli sono stati utilizzati in maniera intensiva nelle missioni all estero. C è un problema di manutenzione, non possiamo permetterci che ci siano falle nella sicurezza». Sulla stessa linea il generale Leonardo Tricarico, ex capo di stato maggiore: «È illogico e controproducente affossare il programma F35. Ci sono tante economie da realizzare all interno della difesa, non si capisce perché si debba iniziare proprio dagli aerei». [ROS. TAL.] Cade l obbligo Stop ai bandi pubblicati sui quotidiani 6 Il fondo dell editoria, garantisce il premier, per ora non si tocca. Ma un sacrificio è chiesto anche ai giornali. «Non ci sarà più l obbligo antistorico di pubblicare gli annunci sui quotidiani spiega Renzi. Vale 100 milioni di euro e capisco che gli editori non saranno entusiasti». Le informazioni, nelle intenzioni del governo, finiranno online. Dove, e su quali siti, ancora non è chiaro. Probabile che il dossier finirà sul tavolo di Luca Lotti, sottosegretario con delega alle Comunicazioni. Lo stesso Lotti che, nei giorni scorsi, ha risposto all appello della Fieg impegnandosi allo sblocco dei 50 milioni di euro che, con il cambio di governo, sono rimasti al palo. «La prossima settimana così Lotti abbiamo in programma incontri per definire le linee guida dei decreti con la Fnsi e la Fieg». Ieri Franco Siddi, segretario della Federazione nazionale della stampa, ha espresso parole di apprezzamento per «la conferma dei fondi per un settore in crisi» ma ha chiesto una «riflessione» sui bandi, fondamentali per garantire la trasparenza. «I mezzi della moderna comunicazione in rete ha detto da soli non bastano ad assicurarla». [G. BOT.] Pubblica amministrazione Debiti arretrati sbloccati 8 miliardi Bankitalia plaude Per presentare la misura, l account ufficiale di Palazzo Chigi ha twittato: «#ognipromessaèdebito basta attese, pagamenti più rapidi alle imprese». Un gioco di parole: la promessa, rispettata, riguardo lo sblocco di altri 8 miliardi, i debiti - ovviamente - sono quelli che le imprese vantano nei confronti della Pubblica Amministrazione. Oltre che per fornire nuovo impulso alla crescita, il provvedimento è fondamentale anche per quanto riguarda le coperture: 600 milioni di euro arriveranno proprio dalla maggiore Iva attesa dal pagamento dei debiti. Ieri, il bollettino della Banca d Italia, ha confermato che, su questo tema, il governo sembra aver intrapreso la strada giusta. «Secondo le nostre indagini, l accelerazione dei pagamenti dei debiti commerciali della P.a. ha fornito un sostegno all accumulazione di capitale produttivo delle imprese e alla ripresa dell attività», scrivono gli analisti di Via Nazionale. Sull esecutivo, però, incombe la procedura dell Unione Europea. «Ho avviato le pratiche per aprire la procedura di infrazione - spiegava meno di una settimana fa il vicepresidente della Commissione europea Antonio Tajani - Ora bisogna prepararla tecnicamente e poi sottoporla al collegio. Poi partirà la lettera». 7 8 In realtà, a quanto si apprende, slitterà a dopo le elezioni europee. Quello del pagamento dei debiti è un impegno che l esecutivo ha già messo nero su bianco nel Def. «Un intervento che giudichiamo positivo - ha detto il direttore generale di Confindustria, Marcella Panucci - Ma è importante che si proceda anche prima di ottobre». [G. BOT.] Auto blu Solo cinque a Ministero I sottosegretari nefarannoameno Il tema «auto blu» piace al premier Renzi. «Le abbiamo vendute a prezzi superiori della media dell usato di Quattroruote» ha detto in conferenza stampa vantando i risultati dell asta su e-bay che ha chiuso la prima tranche con 370 mila euro di incasso per il governo. «E ancora mancano le Maserati» ha aggiunto con sfida. Preambolo per annunciare un altro drastico taglio allo status symbol dell uomo di Palazzo. Solo 5 «auto blu» a Ministero. Una per il Ministro e poi saranno in tanti, viceministri, sottosegretari, direttori generali, alti dirigenti ad arrangiarsi con le altre quattro auto. La notizia di perdere l uso dell auto di servizio non preoccupa il sottosegretario al Ministero dell Economia Pier Paolo Baretta. «Ce ne faremo una ragione, come ha detto il presidente - ha aggiunto Baretta - è un segnale di sobrietà che bisogna dare. Per quanto mi riguarda non è un problema: vorrà dire che userò la mia macchina». Teresa Bellanova, sottosegretario al Ministero del Lavoro molto vicino a Pierluigi Bersani, esce da una riunione e scherza: «Mi sono andata a comprare un paio di scarpe. Il mio motto è sempre stato scarpe comode e si va avanti. Il taglio è un segnale che bisogna dare. Certo se ci sono delle necessità di servizio o delle emergenze basta applicare il buon senso». La riduzione a 5 auto blu per Ministero è un taglio significativo ma minore di quello drastico immaginato dal Commissario Carlo Cottarelli, nominato a novembre quando citava l Inghilterra ad esempio dove c è una sola auto blu per il ministro. [R.E.]

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7 GOVERNO L INTERVISTA U I Google Glass Sono gli occhiali iper-tecnologici di Google. Permettono a chi li indossa di scattare foto, ricevere sms, inviare mail, effettuare videochiamate e leggere mappe interattive. LA STAMPA. Primo Piano. 7 L iniziativa ROKIVO APalazzo Chigi Il direttore de La Stampa, Mario Calabresi, durante l intervista con il premier Renzi L intervista con i Google Glass a Matteo Renzi è stata realizzata in collaborazione con Rokivo e Vidiemme Consulting, che stanno sviluppando i Glass per varie applicazioni. «La nostra sfida è utilizzarli in diversi ambiti», spiega Valerio Saffirio, fondatore e managing director di Rokivo. «Gli impieghi sono molteplici, dal supporto ai chirurghi nelle sale operatorie degli ospedali, alle visite complete per sordi nei musei (tra cui l Egizio di Torino), fino all ambito sportivo». ANDREA MALAGUTI ROMA Abbiamo parlato a MatteoRenziconiGoogle Glass. Gli occhiali computer. La prima intervistadiquestotipoaun presidente del Consiglio. Li ha indossati Mario Calabresi, il direttore de «La Stampa», entrando a Palazzo Chigi. Ha filmato ogni cosa. Gli occhi trasformati in telecamere. Pronti non solo a registrare l esterno, a restituirne il dettaglio, a catturare le reazioni con una precisione da entomologi,maanchearicevereintemporeale-edunqueagirarlearenzile domande dei nostri lettori. Un esperienza pluridimensionale di quaranta minuti. Le guardie di Palazzo.L autoblu.loscalonesucuii Chigi passavano a cavallo. I marmi, la scrivania, i dipinti, i faldoni, il balconedelpremier-«lìnonviseguo,ce n ègiàstatounaltrocheusavaibalconi, io no»- soprattutto il dialogo sui provvedimenti economici di cui trovate conto nelle pagine precedentiesulsitoweb(doveècompresa l intera registrazione dell incontro). Epoiilbottaerispostadedicatoad altri tre temi centrali. La presenza femminile nelle cariche pubbliche, il rapporto col Presidente della Repubblica e l obiettivo elettorale per le europee. Questa la sintesi. Presidente, le donne sembrano essere diventate un ossessione per lei. «Sono uno dei simboli del cambiamento.èiltemadellasocietàaperta. Mi domando ad esempio perché in magistratura siano le donne a vincereiconcorsi,maaiverticici siano solo uomini». Le statistiche dicono che in Italia solo la metà delle donne è occupata. «È un dato inaccettabile. Una media mediorientale, con tutto il rispetto perilmedioriente.èfolle.livede quei faldoni?». I google glass inquadranountavoloconunapiladicontenitori. Lo zoom stringe.«non li guardi con quegli occhiali. Che poi registra tutto». Una montagna di mail.«lestampoeleleggo.mièrimasta impressa una frase che dice: caro Matteo, la parità non parte dalle presidenze delle grandi aziende. Ma dagli asili d infanzia. Condivido. Peròvolevodareunsegno.Inlinea con scelte che ho sempre fatto». Cioè? «Metà del mio consiglio provinciale eracostituitodadonne.ecosìèstatoperilconsigliocomunale,peril Pdeperilgoverno.Ingenerechimi criticanonhamailavoratoconle donneinvitasua.epoivoglioche anche l Europa si accorga della novità.sachecosamièsuccessoinun grande giornale all estero?». No. «C era un tavolo con venti persone MATTEORENZI LapresenzadiNapolitano ciimponedifareleriforme PerlaprimavoltainItaliaintervistaconiGoogleGlassdeLaStampaalpremier Io ho sempre dato spazio alle donne, voglio che l Europa si accorga della novità Un anno dopo la rielezione Il Presidente della Repubblica Fiducioso sul cambiamento ANTONELLA RAMPINO ROMA L Italia ce la può fare, ha finalmente imboccato la giusta via. Il Presidente della Repubblica, giusto un anno dopo una rielezione personalmente soffertaeavvenutainunoscenarioin cui si era rischiato il collasso istituzionale, è«fiducioso che stiano per realizzarsi condizioni di maggior sicurezza, nel cambiamento, per il nostro sistema politico-istituzionale». Non vuol rievocare«fatti, atteggiamenti, intrighi» che in quest anno Dobbiamo smetterla di dare l impressione di essere un Paese piagnucoloso, lamentoso e raggrinzito. È esattamente il contrario: noiabbiamounfuturoe siamo capaci di immaginarlo Matteo Renzi presidente del Consiglio e segretario del Partito Democratico che insistevano ritenendo debole l intervento sulle donne. Peccato che tra di loro 18 fossero uomini. Gliel ho fatto notare. Una grande soddisfazione. Legata soprattutto all idea che dobbiamo smetterla di dare l impressione di essere un Paese piagnucoloso, lamentoso e raggrinzito. È esattamente il contrario. Siamo un Paese chehaunfuturoedècapacediimmaginarlo. Oh, ma questi google glass li posso mettere anch io?». Ovvio. Li prende. Li accende. Legge lo schermo.«take a a picture». Vola altrove. «hanno gettato ombre e discredito sulla mia persona e sull istituzione che rappresento», cose che gli han solo provocato amarezza. Piuttosto, sottolinea che oggi la condizione del Paese è tale da permettergli di«prevedere un distacco comprensibile e costruttivo dalle responsabilità che unannofamirisolsiadassumereentro chiari limiti di necessità istituzionale e di sostenibilità personale». Ed è un riferimento esplicito alla possibile fine anticipata del mandato, se tuttoandràperilversogiusto(ecomun- que in tutta probabilità non prima della fine del semestre europeo a guida italiana che si apre questo luglio). Certo«ho pagato un prezzo personale», scrive Napolitano in quella che è una risposta alla lettera del direttore del Corriere della Sera, Ferruccio De Bortoli, che in quei giorni concitati gli aveva dedicato un fondo esortandolo arestare«almenounpo».maneè valsalapena,oggil Italiahaungoverno«che opera nella pienezza della sua responsabilità politica». Insomma,«il bilancio è positivo», nonostante«una persistente, estrema resistenza, che viene dagli ambienti più disparati, all obbligo nazionale e morale di garantire la continuità dei percorsi istituzionali». Perunattimosisentelibrarecomese fosse colto da un allucinazione.«mi ci devo abituare». Il prossimo passo è un Presidente della Repubblica donna? «Ahno.Seladomandaèpoliticagli occhialilitolgo».mentresigira,latelecamerina inquadra le cravatte blu piegate sotto la specchiera. «Il presidente della Repubblica si chiama Giorgio Napolitano. E prima diparlaredifuturoproviamoafare quelle riforme alle quali lui stesso ci ha richiamato. Lasciamo stare la fantapolitica del domani. Il Presidente c è.elasuapresenzaimpone,direi esige, un percorso di riforme che non è mai stato tanto alla portata». Primacisonoleelezionieuropee. Cosa considererebbe un successo? «Prendereununopercentoinpiùdi quello che abbiamo ottenuto alle politiche. Non abbiamo neanche voluto mettere il mio nome nel simbolo». I sondaggi vi danno abbondantementeoltreil30. «Isondaggi,anoidelPd,ingenereportano sfiga. Meno li guardiamo è meglio è. L altro giorno, in consiglio dei ministri,hocitatounguruamericano-un repubblicano, per altro- che spiegava: i verileaderisondagginonliguardano,li cambiano. Franceschini, da vero democristiano, ha chiosato: sì, con la penna. Ioinvecedicochesicambianoconilcoraggioeconlapassione».Sialza.«Dai basta. Devo vedere Padoan. E Delrio». Piccolo capannello. Ultime chiacchiere in libertà. Presidente, ha fatto una manovra tutta di sinistra eppure la descrivono come un leader di centrodestra. Allarga le braccia.«ognuno è libero di direciòchecrede.mase,dopoquello che abbiamo fatto, per qualcuno l idea è ancora questa, che cosa ci posso fare?». Si avvia verso il corridoio che affianca lostudiodidelrio.siferma.sigiracome se si fosse dimenticato qualcosa di decisivo.«vel hodettocheil19maggio, a Firenze, facciamo la partita del cuore per Emergency?». In effetti no.«beh, vi dico la formazione. Baggio 11, Antognoni10,Batistuta9.Indovinateunpo chi fal 8?Loromipassanolapallaeio,tic, la butto dentro».

8 8. Primo Piano.LA STAMPA RIFORME DOPO GLI SCONTRI IN PIAZZA U Ha detto Foto di manifestanti violenti «Ecco i bravi ragazzi che lottano contro la precarietà e l austerity. Si vuole che i poliziotti dicano prego?» Gli agenti riconoscibili? «Se questi sono i manifestanti, il numero identificativo ci vorrebbe per loro non per la polizia» IlViminale: stopaisaccheggi nellacapitale Il ministro: Il centro storico a rischio ogni due mesi Il ministro Alfano mostra alcune foto di manifestanti violenti al cortei di sabato scorso a Roma GUIDO RUOTOLO ROMA Ci cascano tutti, i ministri dell Interno. Soprattutto se poi è in corso la campagna elettorale e, in questo caso, il voto diventa «la partita della sopravvivenza», per dirla con un collega di governo di Angelino Alfano, ministro dell Interno. Che, appunto, inaugurando la campagna elettorale del Ncd per le Europee, ha avvertito: «inaccettabile che il centro storico di Roma sia posto a rischio di saccheggio ogni due, tre mesi. Non vorremmo che ci costringessero a vietare l accesso al centro storico...». Che sia una proposta sognata dai commercianti del centro storico, e dunque popolare, che sia un richiamo forte per quella «maggioranza silenziosa» (ma ormai anche rumorosa) che culturalmente si colloca nell area dei moderati del centrodestra non è un mistero. Ma naturalmente lo stesso Angelino Alfano è ben consapevole che una decisione così impegnativa va presa di concerto con le autorità locali, con il sindaco, con gli enti locali. Anche ai tempi di Alemanno sindaco - che oggi plaude all avvertimento di Alfano - fu posta la questione. Era il 15 ottobre del Roma fu messa a ferro e fuoco dai manifestanti violenti che da via Cavour a piazza San Giovanni lasciarono un campo di macerie. Scontri, assalti ai blindati, devastazione di banche, negozi, vetrine. Quelle immagini drammatiche lasciarono il segno. Il sindaco Gianni Alemanno, in qualità di Commissario straordinario per l emergenza traffico, firmò, non senza polemiche, una ordinanza di divieto - ma solo per un mese - di svolgimento di cortei nel centro storico. E, in alternativa, furono indicate cinque piazze dove erano consentite manifestazioni stanziali. Ecco, un provvedimento a tempo con l indicazione di un alternativa ai cortei, le manifestazioni stanziali. L annuncio del ministro dell Interno Alfano è stato vissuto come una «provocazione» da settori della sinistra, Sel in testa: «Accende la miccia della polveriera Roma». E anche la Cgil bolla la proposta come «antidemocratica». Non aiutano certo le polemiche di questi giorni sugli scontri di Roma. Il ministro Alfano sventola in conferenza stampa le fotografie (Ansa) dei giovani manifestanti pestati dalle forze dell ordine mentre lanciano qualsiasi oggetto e petardi contro i cordoni delle forze dell ordine. E chiude a ogni ipotesi di «codice identificativo» delle forze dell ordine. Gli scontri di Roma, gli abusi delle forze di polizia. Una polemica che infastidisce non solo il ministro. In realtà dai tempi del G8 di Genova molta acqua passata sotto i ponti. E gli scontri di via Veneto di sabato scorso - al di là di alcuni ingiustificati abusi da parte di poliziotti nei confronti di alcuni manifestanti - in realtà si sono tradotti in due cariche di alleggerimento dopo che per una ventina di minuti i cordoni delle forze dell ordine erano stati bersagli di oggetti contundenti e poi petardi, bombe carta e bengala da parte di un gruppo di duecento-trecento manifestanti violenti. Che sono stati dispersi. il caso GIACOMO GALEAZZI ROMA L AZIENDA DEI RIFIUTI L Amasifacaricoognianno di1milionee400milaeuro Eincasodiscontriilcontosale Arredo urbano Facciate di palazzi e arredo urbano: una delle voci più colpite dai danni dopo scontri nei cortei QuantocostanoaRoma 1500corteiconvandalismi LaQuesturanehacontati1437solonel autorizzate Nel 2013 le manifestazioni autorizzate dal Comune erano state % volume di affari Secondo le stime dei commercianti, il volume dei negozi si riduce del 70% Le strade Danni alla pavimentazione, ai sampietrini, alle telecamere di sorveglianza Forse spostare dal preziosissimo centro di Roma i «raduni» è un atto incostituzionale come tuona la galassia della contestazione, però, in tempi di «spending review», per le tasche dei contribuenti il beneficio sembra evidente. Ad ogni «sacco» di Roma ricompare la ricetta magica: confinare i «serpentoni» oltre il Raccordo anulare. E, in effetti, tra «danni al decoro urbano» e crolli nel fatturato del commercio ciascun corteo nel centro dell Urbe si può contabilizzare in denaro che esce a fiumi dalle casse dello Stato e degli enti locali. Un salasso più o meno gravoso a seconda dell entità della mobilitazione. I dati parlano chiaro. Nella città eterna si svolgono quasi duemila manifestazioni all anno: 600 quelle autorizzate nel 2013 dall amministrazione comunale, quelle conteggiate dalla questura nello stesso periodo. Poche tra queste, per fortuna, hanno la forza distruttiva della marcia per il diritto alla casa di una settimana, però gli effetti negativi non sono un eccezione. Serrande dei negozi abbassate e incassi più che dimezzati nelle strade interessate dal percorso delle proteste «on the road». Le associazioni dei commercianti denunciano che «molti negozi del centro, nelle zone delle manifestazioni, chiudono per ragioni di sicurezza». Conti alla mano, le attività vengono penalizzate da «giornate di lavoro perse con cali del 70% nel volume egli affari». Il sindaco Ignazio Marino mette le mani avanti: «Roma non dispone di risorse per indennizzare i negozianti». Infatti il conto dei guerriglieri urbani, tra occupazioni di suolo pubblico e pezzi di «grande bellezza» distrutti, frantumati e imbrattati, equivale a un «tesoretto». Solo la pulizia straordinaria delle strade (con l impiego di più personale e la sostituzione dei cassonetti bruciati) grava sulle casse capitoline per diversi milioni di euro. Danni pubblici (strade, aiuole, muri, arredi urbani) e danni privati (vetrine, saracinesche, bancomat, auto, motorini, portoni). L Ama, la municipalizzata dei rifiuti si fa carico ogni anno di 1 milione e 400 mila euro per «servizi legati alle pulizie svolte a seguito di manifestazioni». E il conto diventa ben più salato quando infuria la rivolta. Per esempio, contro la fiducia votata al governo Berlusconi, quattro anni fa venne devastata persino la pavimentazione di luoghi che richiamano turisti da tutto il mondo come piazza del Popolo e via del Babuino. Bollettino di guerra: 20 metri cubi di sampietrini divelti e lanciati contro le forze dell ordine. Risultato: un milione a carico del comune, 15 dei commercianti. A ciò si somma l effetto-black out nel trasporto pubblico: corse perse, 20 telecamere di videosorveglianza rese inservibili, decine di vetture danneggiate e garitte rotte. ALLA FIDUCIA PER BERLUSCONI 20 metri cubi di sampietrini divelti, un milione di danni per il comune, 15 per i commercianti. «Ogni volta negozi saccheggiati, vetrine infrante, turisti incastrati negli hotel con teppisti fuori», insorgono gli albergatori. «Eventi violenti estremi», vengono catalogati nel gabinetto del sindaco. Come l araba fenice risorge dalle proprie ceneri l ipotesi di un tavolo con la prefettura a difesa della capitale. Ma di fronte agli annunci dei disordini, la soluzione proposta appare sempre la stessa: schierare «ad abundantiam» forze dell ordine «per consentire a coloro che vogliono manifestare pacificamente di farlo e isolare quanti vogliono trasformare le strade della capitale in teatro di violenza». La conseguenza inevitabile, però, è quella di blindare il cuore di Roma facendo schizzare alle stelle i costi per la sicurezza. Ma sborsare in emergenza denaro per aree off limits e cordoni di polizia non è bastato finora a fermare la periodica calata dei nuovi vandali.

9 CENTRODESTRA L ALLEATO DI RENZI U LA STAMPA. Primo Piano. 9 Ncd,quindicisenatoricontroAlfano Lettera di fuoco contro il segretario del partito: scimmiotta i vizi di Forza Italia, decidono in tre UGO MAGRI ROMA Vuoi vedere che neppure il Nuovo centrodestra è del tutto immune da certi vizi berlusconiani? Il dubbio affiora nel leggere una missiva riservatissima ad Alfano, sottoscritta da almeno 15 senatorincd,lametàdelgruppo a Palazzo Madama. Questi senatori(spiccano i nomi di Compagna e di Naccarato, Tra i primi firmatari Compagna, Naccarato, Gentile e Formigoni di Gentile e di Formigoni) criticano senza ipocrisia i metodi di gestione del partito. Esprimono«una preoccupazione fortissima» in quanto si ritengono«esclusi da tutti i processi decisionali importanti». Chiedono «maggiore coralità e democrazia interna perché altrimenti la sensazione di inutilità si accentua sempre di più».«a parti invertite», si rivolgono ad Alfano,«anche per te sarebbe insopportabile partecipare alla vita di unpartitodove2o3persone decidono tutto per tutti». E qui, una considerazione da Oscar dell onestà:«se finiamo con lo scimmiottare nella quotidianità tutte le negative abitudini che avevamo nelpdloinforzaitalia,rischiamo anche di diventare un po patetici». Non reclama, la lettera, solo voce in capitolo. Denuncia «unmaleoscurochenonconsentealncddimettereleali». Avverte che«l impietosa leggedeinumeririschiadibocciarcigiàil25dimaggio,anche perché insieme ad una identità tutto sommato non bene contraddistinta, non riusciamoaesprimerelaforzadi una squadra coesa». Descrive un clima interno guastato da «mormorii, incazzature e inutili furbizie». Adombra addirittura possibili«disimpegni», casomai dovessero accrescersi«frustrazioni e insoddisfazioni»... Causa scatenante dei maldipancia è la doppia candidatura europea, nella circoscrizione Sud, del governatore calabrese Scopelliti e del segretario Udc Cesa. Anzi, la lettera è stata recapitata ad Alfano lunedì scorso proprio pertagliarelastradaaidue, identificati come «volti che appannano di molto la freschezza della nostra proposta. I firmatari avrebbero volutoaltrinomiincimaallalista, segnatamente quelli di L assemblea del Ncd. Già grandi malumori nel partito sul caso Scopelliti (il secondo alla sinistra di Alfano) e altre grane interne Quagliariello(stimato ex ministro delle Riforme con Letta) e della Mazzoni, attivissima euro-parlamentare uscente.finoalleore16dilunedì sembrava che venissero accontentati. Ma nella lista depositata un ora dopo a Napoli la candidatura Quagliariello non c era più: depennata a vantaggio del tandem Scopelliti-Cesa, entrambi famosi cacciatori di preferenze. Forse questaèlaragionepercuiil vertice Ncd li ha privilegiati, o magari per far sentire meno solo il governatore della Calabria, appena condannato in primogradoa6anni.ilche, tuttavia, ha finito per scatenare l ira dell indagato Formigoni,alqualeerastatoinvece chiesto di tirarsi indietro, e dell altro indagato Gentile, poco difeso dal partito quando Renzi ne volle le dimissioni da sottosegretario. Ieri mattina Alfano ha confermato Quagliariello nel ruolo di coordinatore nazionale del partito. Basterà la sua nominaacalmareleacque? Intervistarimandata IlCavalieretemeva difinireinombra ROMA Di tante scuse possibili, quella berlusconiana di ieri è forselamenoprobabile.ilcavaliere«nonèandatoinondaal Tg5 perché certi impegni l hanno bloccato», fa sapere il suo entourage,«dunque ha fatto tardi ed è stato costretto a rinviare l intervista già registrata», che verrà ripropostaoggialle13.inrealtà, mai Berlusconi farebbe tardi all appuntamento destinato a interrompere 14 lunghi mesi di astinenza televisiva. Se all ultimo momento vi ha rinunciato, è solo perché ha compreso che la giornata di ieri sarebbe stata decisamente poco adatta a una grande«rentrée»: per l intero pomeriggio Renzi aveva imperversato sul piccolo schermoesuisitiweb,con annunci forti, dalla confermadegli80euroinbustapaga ai tetto dei super-stipendi... Il Cavaliere ne sarebbe stato sovrastato, mediaticamenteenonsolo:almomento, l ex-premier non ha proposte altrettanto capaci di catturare l attenzione. O comunque,seletieneinserbo per gli ultimi 15 giorni di campagna elettorale, gli uniciasuoavvisocapacidifare la differenza. La strategia elettorale del Cav. è ancora tutta da costruire. Si annunciaunoslalomtraivincoli Scajola «DelusodaSilvio DaTotiun infamia» «Sicuramente sono deluso da Berlusconi perché alla fine la scelta era sua e se aveva qualche dubbio non si è confrontato con me. Non mi ha nemmeno telefonato per dirmelo, non se l è sentita. Sapeva che non reggeva in un confronto con me, non è il Berlusconi che ho conosciuto io... Ho preso un calcio nel sedere dal mio partito, ma non vado con Alfano». È lo sfogo di Claudio Scajola. «Sentire da Toti in televisione che il mio nome poteva essere un danno è stata una coltellata in una ferita, non me l ha data neppure un avversario politico, nessuno. È arrivata da uno uscito ora da sotto un cavolo. Una vigliaccata, una infamia, peggio di un nemico politico». posti dal Tribunale di sorveglianza. La manifestazione di apertura, forse in piazza, sarà amilano,quelladichiusuraa Roma. Non di venerdì, secondo tradizione, ma di giovedì perché quella sera Silvio dovrà essere rientrato ad Arcore prima di mezzanotte. [U.M.]

10 10. Primo Piano.LA STAMPA PESTAGGIO L OMICIDIO DEL BENGALESE U PresalabandadeikillerdiPisa Sonofandelleartimarziali Mal uomochehauccisozakirconunpugnoèfuggitointunisia L assassino In alto Hamza Hamrouni fuggito in Tunisia A fianco Simone Tabbita PIERANGELO SAPEGNO PISA Le vite di Zakir e Hamza Hamrouni forse si sono incrociate anche prima della notte di domenica, come si incontranotuttelestoriechehanno dentrodilorolatragediaela follia dell esistenza. E ieri, quando Pisa e 1000 bengalesi sfilavano chiedendo«verità e giustizia», il vicequestore GonarioRainoneeisuoiuomini avevano già trovato l assassino eisuoiamici,iltunisinohamza Hamrouni, l allievo di arti marziali Simone Tabbita, un minorenne e lo spaesato Fabrizio Camarretta, che in macchina aveva cercato di ribellarsi urlando inutilmente.«ti rendi conto che l hai ucciso?». L altro gli aveva risposto ringhiando: «Glihodatosolounpugno». Così,HamzacheviveinItalia dapiùdi10anniconregolare permesso di soggiorno, proprio come la sua vittima, Zakir Hossain, era riuscito a incrociare la sua vita uccidendolo conunpugnosenzachelui stesso riuscisse a spiegarne il perché, magari per attaccar briga,perilpiaceredifarea botte,oforsesoloperchéqueltipo sembrava così inerme. Le loro vite si incrociano anche nonostante la lontananza che li divide:ilmiteesorridentezakirrinunciaatuttoperdareunfuturoallasuafamiglia,hamzaèun solitario che adora nel suo fisico l espressione della violenza. Sololafolliadellavitapotevafarli incontrare. Hamza ora è scappato:l hafattoilgiornodopo,alle 18, da Malpensa, destinazione Tunisi. Per l estradizione non sarà semplice. Gli altri, invece, sono agli arresti domiciliari. Simone l hanno beccato a Roma, dov era corso dalla sua fidanzata. Non stava scappando. Lui stava solo continuando la sua vita, normalmente. Però, lasciano capire alla polizia, ha collaborato subito. Gli inquirenti, in verità, avevano giàtuttoinmano.dopoladiffusione del video con le immagini dell omicidio li aveva chiamati uno:«io li conosco. Cercate le loro facce su Fb». Detto fatto. Vannoacasaloro,enelleperquisizioni trovano pure gli abiti usati durante l aggressione. Duecomincianoaparlareedue noncisono.lamacchinasulla In corteo Oggi per ricordare il bengalese Zakir ucciso dalla banda dei quattro Pisa è scesa in piazza SILVI/ANSA quale sono scappati dopo l omicidioèdiunparenteditabbita. Simoneha22anniedèuno strano tipo: studente del liceo artistico e appassionato di arti marziali, che coltiva alla Shou Dao School di Pontedera, dove adesso c è solo il signor Francesco che sembra un po arrabbiato,«perché vedrai che faranno unopiùunofadue,mentreinvece noi insegniamo la lealtà sportiva». Come allievo, Simone era bravissimo. Suo papà, Giuseppe Tabbita, è un attivista delm5s(candidatoapisa:8voti), anche se la capogruppo, Valeria Antoni, fugge via per non rispondere a Cecilia Morello, de LaNazione,chelastatampinando:«Non posso, ora abbiamo da fare, siamo in commissione».asanlorenzoapagnatico,doveabitano,diconocheè una famiglia perbene, che ci si conosce tutti, che non se l aspettavano:«il padre è un tecnico informatico». Il figlio è un bel tipo, magro e muscoloso. La passione per le arti marziali ce l ha anche Hamza Hamrouni,27anni,chefailcamionista, in nero probabilmente, perché non risulta dipendente di nessuna ditta. Abita in una casetta un po scalcinata, sulla curva della strada, piazzata nel nulla accanto a un cantiere edile, dovecistannointre,unominoe una vecchietta che spiega che eraunochenondavamaiproblemi,«non faceva casini, niente»,vivevadasoloederaquasi sempre via.«non sembrava assolutamente un violento». È il solito stupore che si raccoglie dopounfattodicronacanera. Però, dopo l omicidio, i quattro scappano in macchina e bisticciano. Vanno a Cascina. Solo chehamzaliconvinceatornareindietroeacontinuarela nottebrava.ècomequandofinisceunfilmesiriaccendonole pallide luci del mondo, tutta la realtàcheodi,conivoltiintontiti e sazi degli altri spettatori. Meglio che il film continui ancora. Aggrediscono due persone inun altrazonadelcentro,e proprio questi diventeranno testimoni per incastrarli. Tuttoquellochefannoèbeceroeinsulso.Enonc entrail paese,nonc entrapisachesiè raccolta attorno a Zakir aprendo persino una colletta per aiutare la sua famiglia. Il padrone del ristorante ha già promesso che assumerà il figlio al posto suo. C entra la forma dell esistenza: in fondo, la mediocrità moltevoltenonèfuorimadentrodinoi.purtroppozakire Hamza ce l hanno spiegato incrociando le loro vite. Rock Maniac. Make love with Rock.

11 LA STAMPA. Primo Piano. 11 NDRANGHETA LA VITTIMA INNOCENTE U La ndrangheta ha bisogno di terrore perottenerecredibilità Vincenzo Luberto Il magistrato delle indagini AncoraCocò?Èuna storia chiusa, abbiamo fatto il funerale Don Renne Parroco di Cassano allo Ionio Reportage NICCOLÒ ZANCAN INVIATO A CASSANO ALLO IONIO (CS) SEGUE DALLA PRIMA PAGINA Neppure in contrada Fiego, a due chilometri dal centro storico,dovesiècompiuto il massacro. C è soltanto una grande macchia scura di asfalto carbonizzato e un fiore giallo di plastica, appoggiato sul moncherino del radiatore di una Punto liquefatta. Tutto quello che resta. Tre mesi dopo, ancora non conosciamo gli assassini di Nicola Campolongo detto Cocò.Eraunbambinoditreanni,vivevainquestopaesein mezzo ai grandi. Però adesso sappiamo con certezza perché è stato ucciso. L hanno ammazzato per farci«spagnare», come dicono qui. Per farci avere paura. A Cocò hanno sparato in testa. Come a suo nonno Giuseppe Iannicelli, come alla fidanzata di suo nonno Ibissa Tous. Giustiziati e bruciati dentro una macchina, come i mafiosi fannoconiloropeggiorinemici. «Lo stupore sarebbe una reazione ingenua», dice il pm Vincenzo Luberto, uno dei tre magistrati titolari dell inchiesta.«le violenze non sono mai inspiegabili. Non c è niente di casuale. La ndrangheta, quando è giovane, ha bisogno di terrore per guadagnare credibilità, la carica di intimidazione è centrale. Lavora come un azienda: se l idraulico usa la chiave inglese,ilmafiososiservedellapaura. L omicidio di un bambino è un moltiplicatore di paura». Ecco perché hanno ammazzato Cocò. Un ottimo lavoro, bisogna ammetterlo. CassanoalloIonioèunposto spaventoso. Perché la pauraèuncontagio.esetuentri dentro un ristorante armatodiunadomandaeilristoratore corre in cucina imprecando e supplicando, per favore,dinonnominareilsuo localeeneppureilnomedi quelbambino,èovviocheallafinetispagni.tutticispagniamoqui.èunaparolache deriva dall epoca degli aragonesi, che usavano la sciabola come strumento di persuasione.«voi giornalisti avete semprefretta-diceancorail pmluberto-,mapercapire Cassano dovreste piantare le tendeinpiazzaperunmese. Dovreste ricordarvi che qui è già stato ammazzato un altro bambino. Ammesso che a qualcuno importi qualcosa di questo pezzo di Italia». La scuola elementare di Cassano è chiusa per rischio crolli. L unico ospedale della zona è una clinica convenzionata. Arriva a fatica il segnale Rai. Tutto avviene lontano dal mondo. Spesso badanti marocchine si trasformano infidanzateasuondibotte. Puòcapitaredifarefiglisia conlamogliesiaconlanuora all interno dello stesso nucleo famigliare, e tutti restano insieme, sotto lo stesso tetto, in piccole case con televisioni giganti e poltrone per massaggi a sette velocità. Persino il parroco don Silvio Rennenonsifaproblemia mostrare la sua insofferenza: Cocò?Dimenticatelo Laleggedellecosche èpiùfortedeldolore A Cassano tre mesi dopo l omicidio del piccolo Nicola Il pm: Dovreste vivere qui per capire questa città Le vittime dell agguato Il nonno Giuseppe Iannicelli e il nipotino Nicola Campolongo. Manca una terza vittima: Ibissa Tous babysitter di Nicolas e compagna del nonno Se la giustizia esistesse riuscirebbe a trovare gli esseri che hanno compiuto questo gesto,maionon credo alla giustizia Antonia Iannicelli La madre di Cocò agli arresti per spaccio «Ancora Cocò? È una storia chiusa. Abbiamo fatto il funerale. Io non sono un investigatore.nonspettaamedirechiè stato.epoièancoratuttoda dimostrare se c entra la droga ola ndrangheta...».cheèun po comenegarecheadessoè notte fonda. LamadrediCocòsichiama Antonia Iannicelli, è agli arresti domiciliari per spaccio, in un convento lontano da qui. Il padredicocòsichiamanicola Capostipite Tommaso Iannicelli è considerato il capofamiglia Un fiore di plastica È tutto quel che resta sulla scena del crimine in contrada Fiego dove il piccolo Nicola di 3 anni, il nonno Peppe e la baby sitter Ibissa Tous sono stati uccisi Paola Mar Tirreno Vibo Valentia Reggio Calabria Campolongoedèincarcereper aver ammazzato il tabaccaio di Lauropoli, Giuseppe Cirigliano, duranteunarapinaamanoarmata.ilnonnodicocòera,appunto, Giuseppe Iannicelli detto Peppe, 52 anni, già arrestato per traffico di sostanze stupefacenti. Lo zio Tommaso Iannicelli detto«il calciatore», ritenuto anello di collegamento fra lecoschelocalieilclandegli zingari, è noto per aver pronunciato questa frase in un intercettazione: «Portami l arma, fra tre giorni ammazziamo Luberto». Intenzioni confermate, anche in successive, conversazioni: «Non abbiamo potuto agire perché pioveva, lui era sotto casa come un coglione». Riferito al magistrato. Che in effetti, quel giorno, era sotto casa in attesa della scorta. Questoèilcontesto.Quia giugno verrà in visita Papa Francesco. Entriamo a casa dei parenti di Cocò, nella partevecchiaeumidadelpaese. Stanno preparando il pranzo domenicale: agnolotti al sugo, bistecche e patatine.«questi carabinieri sempre con noi ce l hanno», dicono. «Sempre droga, sempre perquisizioni. Questa non è giustizia». Il capofamiglia si chiama anche lui Tommaso Iannicelli, ha una grossacatenad oroalcolloe sul braccio tatuata una frase in dialetto calabrese: «Chi sbaglia, non merita perdono». Tommaso Iannicelli, dice: «Quelli che hanno sparato a Cocò non sono cristiani, sono talebani». La ndrangheta? «Non c entra. Dovremmo farla noi», dicono scoppiando in una risata fragorosa. La madredicocòcihascrittouna lettera dal convento:«non ho laminimaideadichipossaessere stato. Se la giustizia esistesse, riuscirebbe a trovare gli esseri che hanno commessoquelgesto.maionellagiu- stizia non credo». Qui si crede solo alla paura. Su quella macchina carbonizzata in borgata Fiego, c era anche la baby-sitter di Cocò con tatuato sul braccio«peppe Iannicelli è il mio uomo». L avevano fatta sposare con un prestanome, in modo che potesse avere il permesso di soggiorno. Era incinta al quinto mese.equindi,orasipuòdire, ancheilcontodeimortibambinivaaggiornato.irestidi IbissaToussonochiusiinuna cella frigorifera. Nessun parentehaancorafornitoildna per l identificazione. Cassano allo Ionio, visto da lontano, potrebbe sembrare un vecchio paese incastonato sotto la montagna, nella Calabria interna, fra Cosenza e Sibari. Placido. Senti abbaiare i cani, ti commuovi per quanto sonodolcilecolline.pensia Cocò qui davanti, con la lattina difantainmanoeilsuocane Firmo A-3 Cosenza Crotone Catanzaro Siderno Sibari CASSANO ALLO IONIO Il luogo della strage CALABRIA Mar Ionio - LA STAMPA Il piccolo Cocò Nicola Campolongo aveva tre anni È stato trovato carbonizzato in auto FOTO FRANCESCO MOLLO maculatoallacatena.maèuno dei posti a più alta concentrazione criminale d Italia. Per questo nessuno piange un bambino di tre anni. Perché succede di morire ammazzati. Come era successo al sedicenne Carmine Pepe, freddato a colpi di kalashnikov il 3 ottobre Sbagliando, lo avevano ritenuto coinvolto- in qualità divedetta-inunagguatocon altri due morti ammazzati. Faide. Affari. Paura da incutere. Paura da riscuotere. E questa massima, quasi come un epitaffio: morto il cane, morta larabbia.haragioneilpmluberto: abbiamo sempre dimenticato questo pezzo di Italia. Come per l operazione «Harem»: 90 donne fatte arrivare qui dall Albania, violentate, massacrate, schiavizzate e mandate a prostituirsi. Neancheunariga.NeancheunTg. ComeperCocò.Saluti,bacie sentite condoglianze.

12 R 12. Primo Piano.LA STAMPA FECONDAZIONE GLI EMBRIONI SCAMBIATI U LabiologadelPertini Nonèsolocolpamia l erroreèdell équipe Confusione tra cognomi, con 5 lettere uguali su 7 Il centro per la fecondazione assistita dell ospedale Pertini ha sospeso la sua attività il caso GRAZIA LONGO ROMA La nostalgia struggente della mamma mancata: «In questa storia soffriamo tutti, ma pensate a me che a quest ora potevo essere incinta dei mie due gemelli». La dolorosa rabbia della biologa che ha scambiato le provette: «Non è colpa mia, si è trattato di un lavoro di équipe. Sono profondamente dispiaciuta ma non ero la sola lì durante il transfert». E poi l inchiesta della procura di Roma, che ieri ha incaricato i carabinieri del Nas di sequestrare le cartelle cliniche e tutta la documentazione necessaria a far luce sulla vicenda specifica e sulle modalità con cui, negli ultimi 10 anni all ospedale Pertini, sono stati eseguiti i controlli sull attività del reparto di fecondazione assistita. L intervento dei Nas si intensificherà dopo Pasqua perché molti dei protagonisti del caso in questi giorni sono fuori città. Ma partiamo dall inizio, dall embriologa che, per col- IL MINISTRO LORENZIN Infuriata perché della vicenda era stata tenuta all oscuro Quest ultima ha 38 anni, non è ancora sposata ma convive con l amore della sua vita con cui aveva deciso di sottoporsi alle cure ormonali per coronare il sogno di un bebè. «Ancora non mi pare possibile che sia potuta accadere una cosa del genere». Vive in una zona verde e tranquilla, a ridosso di un quartiere molto elegante. L unica cosa che desidera in questo momento è essere lasciata in pace, in attesa di capire che cosa succederà alla donna rimasta incinta con i suoi embrioni. Un errore che sta procurando tanto dolore e su cui si sta indagando su un doppio registro. Quello della legge ordinaria: un fascicolo è stato aperto dal procuratore aggiunto Leonardo Frisani e la pm Claudia Alberti. E poi ci sono gli accertamenti disposti dal ministro della Sanità Beatrice Lorenzin: «Qualcuno mi deve ancora spiegare, e lo farà anche ai nostri uffici legali, perché sia la Regione che la direzione dell ospedale non hanno informato dell accaduto il Centro nazionale trapianti. Ho chiesto al presidente della Regione Lazio Zingaretti che chi ha sbagliato deve pagare». Martedì, intanto, i Nas su mandato della procura, raccoglieranno tutti gli atti relativi alla vicenda. Non basta, la loro attenzione si concentrerà anche sulle modalità delle verifiche periodiche nel reparto anti infertilità del Pertini. Al di là dello scandalo per lo scambio degli embrioni, si verificherà anche l applicazione di adeguati piani di controllo periodico sull attività del centro. La Regione Bruttapagina EZingaretti nomina uncommissario Il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, ha scelto Corrado Melega come Commissario soggetto attuatore per i centri per la Procreazione medicalmente assistita (Pma). Melega dovrà assicurare tutte le attività funzionali all autorizzazione di attività di procreazione medicalmente assistita per tutti i centri, pubblici e privati, del Lazio. L incarico ha la durata di 6 mesi e l ufficializzazione della nomina avverrà nei prossimi giorni. Melega, 69 anni, fra i massimi esperti italiani del settore, ha fatto parte del gruppo di medici che ha ottenuto le prime gravidanze con fecondazione assistita nella Regione Emilia Romagna; attual- pa dei cognomi simili delle due aspiranti mamme - 5 lettere su 7 - ha trasferito gli embrioni di una nell utero dell altra. È una stimata professionista che oltre al lavoro all ospedale, presta la sua attività in una nota, notissima, clinica romana dotata di un centro privato di fecondazione artificiale. Una di quelle strutture dove il sogno di diventare genitori ha un costo piuttosto elevato. La dottoressa si divide quindi tra pubblico e privato e poi la sera torna a casa sua, in un quartiere piuttosto alberato, poco distante dal Pertini. «Girano tante voci sul mio conto ma le smentisco - afferma -. Per le questioni tecniche rivolgetevi all Asl. Io però di certo non operavo da sola, non è tutta colpa mia». Al momento non è indagata e non è neppure detto che lo sia mai: non è ancora chiaro se sia stato commesso un reato e se sì quale. L unica certezza è la soffererenza interiore, lancinante e struggente, della donna incinta che ha paura di vedersi strappare i due gemellini e della mamma biologica. Nicola Zingaretti mente è componente del Comitato di indirizzo dell Azienda Ospedaliera S. Orsola-Malpighi e coordinatore della commissione regionale emiliana per il percorso nascita. Negli anni 70 ha contribuito, insieme alle associazioni femminili, alla nascita dei consultori familiari e ha contribuito all istituzione del primo servizio ospedaliero regionale per l attuazione della legge 194. «Dopo nove anni di caos nell accreditamento - commenta Zingaretti - la Regione è intervenuta per attuare gli obblighi previsti dalla legge e chiudere questa ennesima brutta pagina. La scelta del professore Melega, tra i massimi esperti in questo settore, rappresenta un passo ulteriore in questa direzione».

13 LA STAMPA. Primo Piano. 13 gg Dossier/Inodigiuridici D ueembrionichecrescono,duecoppiedi genitori che rivendicano la genitorialità, un codice civile che non contempla un casodelgenere,unalegge40chenon disciplina l errore. Giuristi, esperti di bioetica, filosofi, chiamati a dare delle risposte difficili. Un rompicapo. Un disastro. L avvertimento tardivo ai nostri legislatori che si sono dimenticati qualcosa nelle loro dispute infinite sulla fecondazione artificiale. L avvocato Adriana Boscagli, esperta di diritto di famiglia, con particolare attenzione ai minori e ai casi di genitorialità contestata prima di aiutarci a fare chiarezza fa una premessa:«se cerchiamo una disciplina specifica abbiamo un vuoto legislativo per inadeguatezza delle norme ai tempi e alle nuove culture. Ed evidentemente il legislatore dovrebbe intervenire per fare chiarezza benché possiamo azzardare delle prime risposte con l uso delle norme che sono a nostra disposizione. g Chisarannoigenitorideiduegemelli? Nel vuoto normativo, questa vicenda farà giurisprudenza. Ecco come s incrociano il codice civile e la legge 40 MARIA CORBI ROMA?le domande nario successivamente. Potrebbero intraprendere una azione legale tesa ad impugnare il riconoscimento per difetto di veridicità. Ovviamente tale norma non nacque per casi del genere e quindi si potrebbe tentare di riferirvisi per analogia che parte dall errore nell atto iniziale. e Chièlamadredeidueembrioni? Iniziamo con il dire che la competenza a dirimere il conflitto è del tribunale ordinario. E il giudice che dovrà occuparsene dovrà considerare l interesse preminente del minore. La nascita si ha con distacco dal feto. Giuridicamente la madre è colei che ha partorito. La partoriente può decidere se riconoscere o meno il nato. Se decide di riconoscerlo lo fa con il semplice certificato ostetrico. Così si pone lo stato giuridico di madre. A questo punto subentrano ancora delle possibilità di ripensamento; il codice civile recita che la partoriente che riconosce e diventa madre potrà disconoscere il figlio nato entro 6 mesi; ne è legittimato anche il marito padre presuntivo del figlio legittimo nato dal matrimonio e avrà un anno di tempo; ne sarà legittimato anche il figlio al compimento del diciottesimo anno di età ovvero a 16 anni con la nomina di un Curatore speciale. Tale ripensamento non è consentito per le coppie disciplinate dalla legge 40. r Chièilpadre? Il padre conseguentemente è il marito della partoriente che ha riconosciuto il nato come figlio secondo l art. 239 del codice civile. Per la legge 40 il padre è colui che insieme alla madre ha acconsentito alle tecniche di procreazione assistita. La legge 40 è chiara: il coniuge che ha prestato il consenso non può esercitare azione di disconoscimento nei casi previsti dall art. 235 del codice civile né l impugnazione ai sensi dell art. 263, né la madre può dichiarare la volontà di rimanere nell anonimato. Né il donatore di gameti in caso di applicazione di tecniche eterologhe può acquisire alcuna relazione giuridica parentale né può far valere diritti o obblighi. Il problema in questo caso è che c è un vizio di consenso. E quindi ci si domanda se sia applicabile la legge 40. t Quindi i genitori biologici che diritti hanno? Più corretto dire colui che ha fornito il seme e colei che ha fornito l ovulo. Oggi non hanno nessun diritto diretto sul bambino. Si potrebbero studiare delle azioni legali da proporre al tribunale ordi- u Quindi tempi lunghissimi fino alla Cassazione? Questo procedimento in particolare è regolamentato dal codice civile all articolo 264 e prevede che esso si svolga nell ambito della volontaria giurisdizione e non nel contenzioso; quindi potrà essere reclamato in secondo grado ma a sua volta la decisione di secondo grado non è impugnabile con ricorso per Cassazione. i La gestante può decidere di abortire? La legge consente che la gestante possa liberamente scegliere la strada dell aborto entro i limiti di legge. o In generale la sola dichiarazione della madre sarebbe sufficiente ad escludere la paternità? No, come disciplina l art. 235 del codice civile. p Chi avrebbe diritto al risarcimentodeidanni? Effettivamente ognuno dei protagonisti di questa dolorosissima vicenda potrebbe reclamare un risarcimento danni. Intervista GIACOMO GALEAZZI ROMA Ilgenetista Idirittideineonati noncontanonulla Dallapiccola: situazione inaccettabile La sconcertante vicenda avvenuta all ospedale Pertini svela una falla gigantesca. La geneticaèilsettoredellamedicinaapiùalta commercializzazione e senza regole chiare e controlli severi si rischia l anarchia nei laboratori». A denunciare il«vuoto legislativo» è il genetista Bruno Dallapiccola, che al Comitato nazionale per la bioetica e nei principali enti internazionali di ricerca,ètraimassimiespertial mondo di genetica clinica. Professore, perché teme un effettodomino nello scambio di embrioni avvenuto a Roma durante una fecondazione assistita? «Nel5%deitestgenomicisiscopre che la paternità non è quella dichiarata. In Italia l intero settore è sprovvisto di regolamentazione e il vuoto legislativo è pesantemente aumentato dopochelaconsultahabocciatoildivieto di fecondazione eterologa, ossia praticata con gameti di un donatore esterno alla coppia. Nel caso accaduto al Pertini la gestante dei gemelli fungedamadre,maalmomentodellanascita dei bambini il donatore del gamete maschile potrà richiedere il test di paternità. In questo modo l interesse dei neonati è del tutto assente. Con gravi danni». Quali effetti teme per i gemelli? «Oltre al patrimonio genetico, esiste un imprinting, cioè un impronta, una modulazione del genoma provocato dall ambiente, dai legami affettivi ed emotivi. Adesso il mescolamento dei gametinonèlimitatodaalcunaleggee LA DENUNCIA «Le applicazioni inappropriate della scienza producono disastri» così l effetto paradossale è che in pratica potrebbero essere smembrate ancheleduecoppie:lamadreèqualla cheliportaingremboeilpadreèquellochehadonatoilgametemaschileerroneamente impiantato nell utero della donno sbagliata. E una situazione inaccettabile, come l utero in affitto». Cosabisognafareper evitare il far west della provetta da lei denunciato? «Per garantire il concepito occorre legiferare al più presto sulla procreazione assistita. Nella genetica non si possono nascondere informazioni vitali.lasoluzioneatuttiiprobleminon è la fecondazione in vitro con annessa Bruno Dallapiccola diagnosi pre-impianto. La donna fecondata artificialmente al Pertini si era sottoposta a un analisi dei villi corviali in gravidanza per accertare che i gemelli fossero sani. Così è venuta a saperechenonsonofiglisuoi.inquesti casi il genetista deve essere supportatodalcomitatodibioetica,ancheseciò non elimina il pericolo di errori come dimostrailvialiberadatoabresciaal protocollo Stamina». Dichièlacolpa? «Senza regole certe le probabilità di errori umani aumentano, tanto più in presenza di una non-cultura ideologica, spesso propagandata per fini commerciali. Bisogna rendersi conto che vi sono dietro interessi economici enormi. Le applicazioni inappropriate della scienza producono disastri. Ormai viene eseguita anche l analisi genomica PROBLEMI E RISCHI «Le coppie non sono ben consigliate, temo una deriva eugenetica» dallasaliva.lascienzaèingradodi spostare la soglia delle scoperte sempre più in avanti senza che vi sia un adeguata informazione delle implicazioni e delle conseguenze. Le coppie non sono ben consigliate. E il momentodiregolamentareitestgeneticiedi vigilare sulle procedure della fecondazione. Il nodo dei bambini in provetta geneticamente perfetti ci porta verso una pericolosa deriva etica eugenetica.idifettifannopartedellavitanon c è algoritmo che tenga. Prima il legislatore interviene, meglio è».

14 14. Estero.LA STAMPA Gli ultimi sms Mamma, questa potrebbe essere l ultima occasione per dirti chetivogliobene Shin Young-Jin Studente, sopravvissuto Non preoccupatevi houngiubbottodi salvataggio, sono sulla nave con altre ragazze, aspettiamo i soccorsi Studentessa Ultimo messaggio al padre La ragazza risulta dispersa Abbiamo sbattuto contro qualcosa. Siamo nel corridoio, ci dicono distarequi,malanave è troppo inclinata Studente Ultimo messaggio al fratello Il ragazzo risulta disperso Il traghetto ha urtato qualcosaenonsi muove. Dicono che la guardia costiera è appena arrivata Studente Ultimo messaggio al padre Il ragazzo risulta disperso SCONTRI NEL PAESE Mosca ammette «Truppe al confine con l Ucraina» SEGUE DALLA PRIMA PAGINA La storia ILARIA MARIA SALA HONG KONG Poi il Sewol era colato a picco portando con sé trecento studenti. Kang era sopravissuto, l avevano portato sull isola di Jindo dove sono rifugiati i quasi 130 passeggeri portati in salvo. Ma dinanzi al dramma, quelle vite spezzate in una giornata che doveva essere solo di spensieratezza, il professor Kang non ha retto e si è tolto la vita. Non ha lasciato alcun messaggio, non ha spiegato i motivi del suo gesto. La polizia ha cominciato a cercarlo solo dopo che un altro insegnante ne aveva denunciato la scomparsa. Kang non era più lì sull isola, in mezzo a quei ragazzi che soccorritori e pescatori avevano tratto in salvo mentre il Sewol piegava su un lato per poi inabissarsi. Davanti alla tragedia che scorreva sotto i suoi occhi, ha reagito come avviene di frequente in Corea del Sud, il Paese al quarto posto nel mondo per numero di suicidi. Ci si toglie la vita per non essere entrati all università, per aver perso il lavoro, per aver portato la propria azienda a indebitarsi o per un fallimento matrimoniale: secondo le statistiche, in questa nazione di 51 milioni di abitanti, 40 persone si uc- ARRESTATO IL CAPITANO Aveva lasciato il timone al terzo ufficiale, una 26enne con poca esperienza, assunta da sei mesi cidono ogni giorno. Vittime di una società in cui la pressione per il successo è altissima, e dove i valori conservatori spesso definiti «confuciani» enfatizzano la vergogna come scotto per chi non riesce a soddisfare le aspettative sociali. Per sfuggire alla vergogna, molti non vedono altra via se non quella di togliersi la vita, proprio come ha fatto Kang, il gesto supremo che consente di non far fronte mai più a nessun insuccesso, a nessun dramma. Intanto emergono nuove storie su quanto accaduto a bordo del Sewol durante e poco dopo il naufragio. Mentre il traghetto si adagiava placido nelle acque trasformandosi in una mostruosa e gigantesca prigione di morte, i ragazzi afferravano cellulari Non si fermano le operazioni di soccorso dopo il naufragio del traghetto Sewol al largo dell isola Jeju Portòiragazzisultraghetto siuccideperilrimorso LatragediainCoreadelSud:ilvicepresidenonharettoaldolore La fiaccolata dei compagni di scuola delle vittime EPA ANSA e smartphone. Sms di speranza, «ho il giubbotto di salvataggio», di terrore, di addio, «mamma è l ultima occasione per dirti ti voglio bene...». E poi gesti di solidarietà estrema, pagati con la vita. Come quello di Park Ji-young, 22 anni, che ha ceduto il suo giubbotto salvagente a uno dei 325 studenti. Oggi il suo nome è nella lista dei dispersi. La procura continua a indagare su SALE IL BILANCIO Continuano le ricerche in mare macalanolesperanze:28imorti accertati, ancora 268 i dispersi quanto è accaduto. Ieri in manette è finito il comandante Lee Joon Seok, il più lesto ad abbandonare la nave e incapace - a detta dei testimoni - di capire subito la gravità della situazione. Ma il capitano paga un altra colpa, quella di aver ceduto il timone proprio nei momenti che hanno preceduto la tragedia al terzo ufficiale, una donna di 26 anni con pochissima esperienza, meno di un anno di navigazione, e da appena 6 mesi a bordo del Sewol. MOSCA La Russia ha truppe stanziate ai confini ucraini. È il Cremlino stesso a confermare quanto da settimane vanno dicendo le cancellerie occidentali. «Abbiamo diverse truppe in diverse regioni e ci sono uomini anche ai confini con l Ucraina. Alcuni hanno lì la loro base permanente, altri sono stati mandati come rinforzi vista la situazione che sta vivendo il Paese», spiega Dmitry Peskov portavoce del Cremlino in un intervista in tv durante la quale respinge al mittente Washington le minacce di nuove sanzioni. «Inaccettabili» le bolla Peskov. Poco prima era stata la Casa Bianca ad avvertire Mosca che la Russia «pagherà costi ulteriori» se non rispetterà gli accordi sottoscritti giovedì a Ginevra che prevedono fra l altro la rinuncia e la consegna delle armi. E proprio l intesa di Ginevra fra Usa, Ue, Mosca e Kiev sembra essere passata del tutto inascoltata. La situazione in Ucraina non è sostanzialmente cambiata: le milizie filo-russe delle regioni orientali non hanno accettato di deporre le armi, come previsto dal documento. Kiev non si fida anche se il premier ucraino a interim Arseniy Yatseniuk ha assicurato che la nuova Costituzione prevederà il decentramento dei poteri alle regioni e uno status speciale per la lingua russa. Yatseniuk ha aggiunto che le regioni russofone potranno scegliere se adottare la lingua russa. E combattimenti sarebbero ancora in corso a Sloviansk, uno dei punti nevralgici del conflitto tra governativi e separatisti. Il leader dell auto-proclamata Repubblica Popolare di Donetsk, Denis Pushilin, ha avvertito che l intesa ginevrina non vincola i secessionisti, aggiungendo che i suoi seguaci sgombereranno gli edifici pubblici occupati, come stabilito, soltanto quando l attuale dirigenza di Kiev «si sarà fatta da parte». Gli ha replicato, con identico scetticismo, il premier Yatseniuk: l accordo è stato sì sottoscritto, ma «non nutriamo alcuna ragionevole aspettativa» su quello che ne scaturirà. [E. ST. ] «La Stampa» aderisce alla campagna di Wan-Ifra Ognigiornofinoal3maggio,ilWorldPressFreedomDay, vi racconteremo la storia di un giornalista imprigionato Fondo europeo di sviluppo regionale Ministero dell Istruzione, dell Università edella Ricerca Ministero dello Sviluppo Economico UNIVERSITA DEGLISTUDI DI MESSINA AVVISO DI GARA E indetta la procedura aperta, suddivisa in cinque lotti, per lafornitura in opera di strumentazione destinata al Dipartimento SASTAS da acquistare nell ambito del PON 2007/2013 -Progetto di Ricerca PANLAB A03_00166 CUP J41D da aggiudicare per singolo lotto e con il criterio dell offerta economicamente più vantaggiosa. Importo complessivo b.a ,73 + Iva. Scadenza presentazione offerte: ore del 26/05/2014. Documenti di gara accessibili sul sito sezione Ateneo/Gare d appalto. Il bando èpubblicato sulla GUEE del 03/04/2014 esulla GURI,5 a serie speciale, n. 40 del 07/04/2014. IL DIRETTORE GENERALE - Prof. Francesco De Domenico Ta Phong Tan - Vietnam Considerata come una delle blogger più influenti e schiette, Ta Phong Tan è stata arrestata il 5 settembre del 2011 con l accusa di fare propaganda contro lo Stato tramite i post sul suo blog, «Giustizia&Verità», sul quale denunciava la corruzione del governo. Il 4 ottobre 2012 è stata condannata a dieci anni di reclusione. Sono attualmente 18 i giornalisti vietnamiti imprigionati. I.S.I.S.S. Filippo Juvara di Siracusa Si comunica che sulla G.U.R.S. n. 15 del 11/04/2014, all albo pretorio on-line della Provincia Regionale di Siracusa e sul sito è stato pubblicato l estratto del bando di gara relativo ai Lavori di Intervento di riqualificazione dell edificio scolastico finalizzato all efficienza energetica, alla messa anorma degli impianti, all abbattimento delle barriere architettoniche, alla dotazione di impianti sportivi ed al miglioramento dell attrattività degli spazi scolastici.importo Base d Asta: ,79 compresi oneri di sicurezza edella manodopera. Datadiscadenza presentazione delle offerteil14/06/2014 ore presso I.S.I.S.S. Filippo Juvara viale SantaPanagia 131, SIRACUSA. Informazioni: presso la Provincia Regionale di Siracusa, oppure sul sito WEB Il Dirigente Scolastico Dott.ssa Giovanna Strano TRIBUNALE DI TORINO C.P. N. 40/2012 ESITO PROCEDURA COMPETITIVA Sono stati aggiudicati in via provvisoria ed in blocco tutti i beni mobili e le rimanenze di magazzino facenti parte del complesso mobiliare dell azienda di proprietà della Torre Lamiere Spa in CP, al prezzo di ,00 Euro oltre Iva. E possibile, ex art. 107 l. fall., far pervenire entro il 28 aprile 2014 offerta irrevocabile d acquisto per un importo non inferiore a ,00 Euro oltre Iva. Maggiori informazioni circa le modalità di presentazione sono pubblicate sul sito Questi e molti altri avvisi li puoi trovare anche su internet Consulta i siti -

15 LA STAMPA. Estero. 15 il caso ILARIA MARIA SALA HONG KONG RISCHI ALTISSIMI Guadagnano 6 mila dollari in due mesi, ma hanno più probabilità dimorirediunsoldatoalfronte Ilgigantedivoraisuoifigli Stragedisherpasull Everest Travolti da blocchi di ghiaccio, 13 morti: preparavano una scalata Nepalganj CINA India INDIA Cina CINA Rajbiraj NEPAL Monte Everest Ilam Monte Everest mt Ice Fall Campo base Campo 4 Parerete rete Ovest Ghiacciaio i io del Khumbu Campo 1 Campo 3 Campo 2 Centimetri - LA STAMPA Luogo dell incidente mt di altitudine AFP 3500 in vetta In sessant anni oltre 3500 persone sono riuscite a conquistare il Tetto del Mondo 300 vittime I morti tra alpinisti e sherpa dalla prima scalata di Hillary e Norgay nel 1953 Le prime vittime furono proprio i 7 portatori di Hillary Erano almeno in cinquanta, partiti nel cuore della notte per piantare chiodi e fissare le corde indispensabili alla salita sulla cima dell Everest, il sempre più affollato Tetto del Mondo. Un lavoro duro, la parte più faticosa e rischiosa, della scalata. A 5800 metri, nella zona della «cascata di ghiaccio» appena sotto il campo 1, improvvisamente qualcosa è andato storto. Il Gigante si è preso la sua messe di vittime. Dalla parete si sono staccati grossi blocchi di ghiaccio. Gli uomini sono stati travolti. Tredici sono morti, quattro sono ancora dispersi sotto i detriti, altri tre sono gravi. È il peggior incidente che sia mai capitato agli sherpa dell Everest. Gli umili e infaticabili nepalesi che hanno reso possibili tutte le conquiste, a cominciare dalla prima, quella di Edmund Hillary nel «Sherpa»: un nome che porta con sé la bianchezza della neve, l immensità dell Everest e la determinazione dell arrampicata. Divenuto sinonimo di «portatore», in sé, significa «persona dell Est», dal momento che gli sherpa sono di origine tibetana, arrivati in Nepal circa cinque secoli fa attraversando il passo di Nangpa La. Contadini d alta quota, sulle pendici dell Himalaya, che l esplosione dell alpinismo di massa ha trasformato in guide e portatori. Senza di loro che si arrampicano per primi, aprono nuove vie, stendono chilometri di corde e preparano gli agganci, non ci sarebbero le scalate e soprattutto il «turismo d alta quota». Un turismo d élite, dato che toccare il Tetto del Mondo costa 90 mila dollari, che però mette a dura prova piste e preparatori: nel campo base ci sono sempre centinaia di alpinisti in attesa. Gli sherpa, abituati alla fatica in scarsità d ossigeno, portano pesi enormi per consentire agli alpinisti di scalare il più leggeri possibile, e nella stagione lavorativa sono esposti a tutti i pericoli della montagna: dai geloni alle improvvise crepe che si aprono nel ghiaccio, dalle embolie d altitudine alle slavine e valanghe. A valle li aspettano le famiglie, e le troppe vedove che questo mestiere si lascia dietro. Gli sherpa oggi sono circa , più di fanno da guide. Un mestiere riservato agli uomini: vista la pericolosità del lavoro - si calcola che uno sherpa abbia più probabilità di morire sul lavoro di quante non ne avesse un soldato americano nei primi quattro anni della guerra in Iraq - gli sherpa sono soprattutto giovani scapoli che si apprestano ad accompagnare gli ormai quasi 500 turisti l anno che vogliono sfidare l Everest: dal 1953, 3500 ce l hanno fatta, 300 sono morti. Ma per gli sherpa il rischio è indispensabile per guadagnare quanto basta alle loro famiglie per sopravvivere anche in inverno, quando la montagna è inavvicinabile. Il «turismo d alta quota» porta al Nepal, uno dei Paesi più poveri del mondo, quasi 400 milioni di dollari. Gli sherpa guadagnano circa 6000 dollari per due mesi di duro lavoro, una cifra alta rispetto agli IMPRESE «DI MASSA» Ogni anno 500 alpinisti sfidano il Tetto del Mondo pagando frai90milaei110miladollari standard del Paese. Oggi sappiamo che a consentir loro di arrampicarsi sull Everest per decine di volte non è solo l allenamento, il buonumore e le preghiere a Chomolungma, ovvero la Dea Madre della Terra, il nome tibetano della montagna che gli sherpa considerano sacra, ma anche un dono genetico che li rende capaci di assorbire ossigeno in modo più efficace di altri. Tenzin Norgay, lo sherpa che nel 1953 accompagnò Hillary alla conquista dell Everest, difficilmente avrebbe immaginato che la loro impresa sarebbe stata tentata da centinaia di persone ogni anno, portando lavoro ma anche dolore ai villaggi himalayani. «Il vero colpevole è chi specula con il turismo sull Himalaya» 4 domande a Reinhold Messner «È un gravissimo incidente sul lavoro. E la responsabilità è dei datori di lavoro di quei poveri ragazzi, le agenzie che organizzano quelle che ormai sono diventate spedizioni turistiche». È Lapidario il giudizio di Reinhold Messner. Come si spiega quello che è avvenuto? «Gli sherpa stavano preparando la pista per i turisti. Una pista tracciata peraltro troppo a sinistra, sotto la parete della spalla ovest». Scusi l ignoranza, cosa significa«troppo a sinistra»? «Ho scalato l Everest due volte e l ho fatto al centro dell icefall, dove le valanghe non arrivano. Adesso, invece, le piste vengono tracciate nei tratti più facili, ma anche più pericolosi. Ma per un c l i e n t e che paga 90 mila dollari si fa questo e altro. Q u e s t o non è alpinismo, è t u r i - smo; quegli sherpa sono Messner Reinhold vittime di un incidente sul lavoro». Chi sono i responsabili? «Gli organizzatori di quelle spedizioni, le agenzie viaggi che hanno capito che vendere l Everest è un affare, perché può comprarlo chiunque abbia due mesi di ferie e la disponibilità economica: al campo base ci sono sempre 400/500 clienti pronti a salire. Sono trent anni che denuncio questa situazione. Dopo la tragedia dell 11 maggio 1996 (otto vittime, ndr) qualcuno aveva capito che la situazione stava degenerando, poi però chi di dovere se n è dimenticato». Il sacrificio degli sherpa può servire a salvarne altri? «La mia speranza è che questa tragedia possa riportare l attenzione su quello che avviene in Himalaya. È ora di dire che l Everest fatto su una pista non ha nessun valore, che non bisogna mandare gli sherpa a morire sotto una valanga per lavoro». [M. D. GIA.] Austria. Vienna One child of a large family with a homemade doll David Seymour / Magnum Photos VOGLIO ESSERE NEL CUORE DELL AZIONE Le immagini e la storia di uno dei fondatori dell agenzia Magnum Photos DAVID SEYMOUR Retrospettiva Torino, Palazzo Reale 3 aprile - 14 settembre 2014 Orari: da martedì a domenica / ultimo ingresso ore (chiuso il lunedì) Info: / press@silvanaeditoriale.it / MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITÀ CULTURALI E DEL TURISMO DIREZIONE REGIONALE PER I BENI CULTURALI E PAESAGGISTICI DEL PIEMONTE con il patrocinio di media partner

16 16. Cronache.LA STAMPA In piscina Costantina D Amato, di origine torinese,ha imparato a nuotare a 4 anni È tornata in acqua dopo decenni IGOR PETYX La storia LAURA ANELLO PALERMO Le sue prime fotografie in acqua sono immagini in bianco e nero di unabimbadeiprimi del Novecento attorniata da bagnanti in mutandoni. Perché quando Costantina D Amato comincia a fendere leondeabracciate,èil1923e leièunapaffutelladi4anni cheilpadrespingeamare «perchéilnuotoèunadifesa, volevachemelasapessicavaredasola». Unalezionechesièricordata anche l altro giorno, quandoa95annihapercorso gli ultimi metri della piscina della polisportiva Belgio nellegaredistileliberoedi dorso del trofeo master Primainpiscinaa95anni Nonnuotavodadecenni Palermo, fa il record italiano: Anziani non mollate Mimmo Ferlito, segnando il primo record italiano nella sua categoria: nei 50 sl e nei50dorso. «Non bisogna arrendersi mai», ha commentato radiosa conlacuffiaintesta,ilcostume olimpionico e una faccia da bambina felice, mentre il pubblicosicommuovevaelaapplaudiva in piedi.«non bisogna arrendersi mai», aveva detto all istruttore Fabio Camalleri che la invitava a partire dalla vasca, evitando di tuffarsi dai blocchi di partenza.«la scaletta? Mi divertodipiùdaqui». Costantina, torinese di nascita, ha sposato un neuropsichiatra che si trasferisce a Palermo per lavoro. Da ragazza, campionessa piemontese di tuffi. Bella, esile, con il caschetto Anni Trenta. Dopo una lunga vita nella sua città d adozione «dicuisonoorgogliosa»,a70 anni torna al vecchio amore: l acqua.«voglio sentirmi bene come quand ero giovane», dice agli istruttori scettici. Si tuffa e vacomeilvento:«seidacampionato nazionale». E lei ci crede, eccome. Si allena, e gareggia: conquista trecento medaglie.«non capisco perché le altre vecchiette non fanno come me-dice-quandonuotosono veramente contenta, riesco a essere me stessa. Nuotando tengoabadaildiabetesenza medicineeconunpo didieta. Certo, niente dolci, tranne un po dimieleprimadellegare.mi dannolacarica».malacarica vera è nel sorriso che illuminavalapiscina,gremitada490atleti in rappresentanza di 29 società. La carica è nella speranza che coltiva da una vita:«vorrei una piscina in tutti i quartieri per far nuotare ogni bambino». MAXISCHERMI AI FORI IMPERIALI Nella Via Crucis di Francesco ingiustizie e disoccupazione GIACOMO GALEAZZI CITTA DEL VATICANO Ingiustizie, immigrazione, precariato, disoccupazione: in processione con«i nuovi crocifissi». Per Francesco ogni stazione della Via Crucis al Colosseo corrisponde a una ferita contemporanea: la crisi, gli immigrati, i malati terminali, le vittime dell inquinamento nella Terra dei fuochi. Ma anche il carcere, la tortura e la solitudine. A condividere conilpapalapreghieracomunitaria del Venerdì Santo 15mila tra romani e pellegrini. Per Bergoglio è stata la seconda Via Crucis dall inizio del pontificato. Le meditazioni per le 14 stazioni sono state composte dall arcivescovo Giancarlo Bregantini e lette in diretta tv dall attrice Virna Lisi. A portarelacroce,oltrealcardinalevicario Agostino Vallini, operai e imprenditori, immigrati, ospiti di comunità di recupero, senzatetto, detenuti, donne, malati, bambini, anziani. Maxischermi aiforiimperialie50paesicollegati. Benedizione papale dalla terrazza della chiesa di Santa Francesca Romana. PERUGIA,«UN POSTO SENZA PARTICOLARITÀ» Sollecitoelafidanzatadavantiallacasadeldelitto Voleva far vedere alla nuova fidanzata, Greta, i luoghi dove ha vissuto a Perugia. Così, Raffaele Sollecito, è arrivato davanti alla casa dove fu uccisa Meredith Kercher. Un posto senza «particolarità. La notte del delitto non c ero». [FOTO: LA NAZIONE] E mancato all affetto dei suoi cari Domenico Mario Boffa Lo annunciano la moglie Teresa, il i- glio Piero con Paola, il nipote Luca con Elena e il piccolo Edoardo, amici, parenti tutti. Funerali oggi ore 14 parrocchia Santi Pietro e Paolo, largo Saluzzo. Torino, 18 aprile 2014 La Building S.p.A., con tutti i suoi collaboratori e dipendenti, si stringe con affetto al dolore della famiglia per la grande perdita del PRESIDENTE Domenico Mario Boffa Sarai ricordato con immensa stima, simpatia e grande amore. Torino, 19 aprile 2014 La Euro Edes S.p.A. si unisce alla famiglia nel caro ricordo di Domenico Mario Boffa Torino, 19 aprile 2014 Renato, Clelia, Beppe e Paola, con le rispettive famiglie, sono vicini in questo triste momento all amico Piero per la perdita del caro PAPA. Affettuosamente sono vicini alla famiglia: Cristina, Marcella, Franco, Giulia, Laura, Gigi. Bianca e Bruno Mattio sono vicini a Teresina e a Piero nel dolore per la perdita del caro MARIO. Ciao MARIO sei stato un grande amico, ci mancherai tantissimo: Gianni Donatella Ceresa Beppe Franca Barbesino Alberto Adriana Ferrero Giovanni Maresa Ronco Mario Mariuccia Ponzio Ci ha lasciato un grande amico Domenico Boffa Le famiglie Clava-Volo si stringono con sincero affetto intorno a familiari e parenti. Torino, 19 aprile 2014 Con affetto siamo vicini a Piero e alla sua famiglia: Mario, Luciano, Laura e Luciano, Enzo e Paola. Daniele e Barbara, Sergio e Carlotta abbracciano con affetto Piero e famiglia. E mancata una bella persona, un uomo generoso, sincero, un vero amico Mario Boffa Sono vicini a Teresina, a Piero e a tutta la famiglia gli amici: Lella Valeriano Bertolotto Wilma Malandra Rolle Simona ed Enzo Rolle Enrica e Roberto Gallo Carla e Maurizio Musizzano Rinella e Claudio Vassallo Anna e Pino Taramino Luigino Paschero Massimo Gariglio Stefania e Mamo Turri Antonella e Antonio Comi Roberto Fantini Torino, 18 aprile 2014 Paolo, Paola, Valerio, Laura sono vicini a Piero e famiglia. Partecipano al lutto Luigia Angiolini e Iride Ferrario. Profondamente addolorati siamo vicini a Tere, Piero e famiglia per la scomparsa del caro MARIO. Famiglie Benedicenti. Roby, Manu, Elena e Luca sono affettuosamente vicini a Teresina, Piero, Paola, Luca ed Elena in questo triste momento per la perdita di Mario Borgomanero, 18 aprile 2014 Adriano e Giovanna Ruzza e famiglia sono vicini a Teresina, Piero e Paola per la perdita del caro Domenico Torino, 18 aprile 2014 Andrea, Monica, Matteo, Carola Chiusano, profondamente commossi partecipano al dolore della scomparsa del caro MARIO. Anna, Luigi, Nicoletta e Roberto sono vicini a Teresina ed a Piero con tanto affetto. Dipendenti e collaboratori dello Studio Immobiliare Chiusano & C. partecipano sentitamente al grave lutto che la colpito la famiglia Boffa. Elde, Anna, Giovanni, Lorenzo e Roberto si stringono, commossi, alla famiglia Boffa nel dolore per la perdita di Mario Domenico Torino, 18 aprile 2014 Famiglie Civera maestranze Civera Edilizia e Baral partecipano lutto famiglie Boffa. Federico e Paola, Stefano e Cristina, Giovanni e Petra partecipano al dolore di Piero, Paola e Luca. La Colombino assicurazioni, il gruppo ICOS e la famiglia Colombino sono vicini a Piero e ai suoi famigliari per la perdia del suo caro PAPA. Maria Luisa Fassero, Alessandro Sabolo e Aldo Vergnano partecipano commossi al lutto della famiglia nel ricordo di Domenico Mario Boffa Torino, 18 aprile 2014 Partecipano al dolore di Piero e famiglia per la scomparsa del caro PAPA gli amici: Patrizia Mauro Diotallevi Henda Andrea Francone Marika Giorgio Manzone Fernanda Piero Norgia Silvia Daniele Veglio Partecipiamo profondamente commossi al dolore della famiglia Boffa per la perdita del signor Mario Boffa famiglie Micelli e Chiappero, dipendenti e collaboratori del Gruppo Comat. Grugliasco, 18 aprile 2014 Proprietà e dipendenti di Italtermica 2000 srl porgono, in questo momento di dolore, le più sentite condoglianze per la perdita di papà Mario Boffa Rivoli, 18 aprile 2014 Sentite condoglianze per la scomparsa del caro amico Mario Boffa Biondo Natale e famiglia. Torino, 18 aprile 2014 Siamo affettuosamente vicini al grande dolore di Teresina, Piero, Paola e Luca. Maurizio, Chiara e Francesco Giaj. Sono affettuosamente vicini a Piero e alla sua famiglia in questo triste momento gli amici Patrizia e Guido Levi- Gattinara, Rita e Beppe Smeriglio, Antonietta ed Ezio Zerbino. Titolari, collaboratori e dipendenti dello Studio Coda Commercialisti Associati partecipano commossi al dolore della famiglia per la scomparsa di Domenico Mario Boffa di cui porteranno nel cuore l energia, ma anche l umanità e la generosità. Torino, 18 aprile 2014 Andrea Ganelli con Valeria Insabella e tutti i collaboratori, partecipa al grande dolore della signora Teresa, di Piero e di tutta la famiglia per la scomparsa di Domenico Boffa ricordandone le grandi doti umane ed imprenditoriali. Torino, 18 aprile 2014 Annalisa, Enrico e Paolo porgono a Piero, Paola e Luca le più sentite condoglianze. Antonella, Gipi, Alice e Giulia, Patrizia, Luca, Ale, Andrea e Pietro sono vicini con tutto il cuore a Piero, Paola, Luca e Teresina in questo momento così triste. Condomini e amministratore corso Massimo d Azeglio 26 partecipano commossi al dolore della famiglia. La famiglia Fechino, i collaboratori e le maestranze della Cave Sangone srl, sono vicini alla famiglia per la perdita di Mario Boffa Torino, 18 aprile 2014 E mancato Lorenzo Mercato anni 55 Lo annunciano la moglie Lara, il iglio Davide, parenti tutti. Un particolare ringraziamento a coloro che ci sono stati vicini. Funerale martedì 22 aprile, alle ore 10 parrocchia SS. Annunziata, Pino Torinese. Non iori ma offerte alla FARO. Pino Torinese, 19 aprile 2014 Ci stringiamo con affetto a Lara e Davide nel ricordo del caro LOREN- ZO. Famiglie Cossa - Festa, Morello e Mandelli. I colleghi di Azimut Piemonte commossi partecipano al dolore dell amica Lara per la scomparsa del caro Lorenzo Mercato Torino, 19 aprile 2014 E mancata all affetto dei suoi cari Sandra Menconi ved. Caramiello Con profondo dolore ne danno il triste annuncio i igli Giuseppe con Virginia e con Niccolò, Andrea e Margherita e Roberto con Tiziana. I Funerali avranno luogo il 19 aprile alle ore 15,30 nella chiesa Santa Annunziata in Marina di Carrara. Marina di Carrara, 18 aprile 2014 Piero Audino con Sara, Eraldo e Piergiorgio, con profonda commozione e affetto partecipano al dolore di Roberto e famiglia per la perdita della cara mamma Sandra Menconi Caramiello Torino, 18 aprile 2014 Giovanni e Grazia con Alberto e Pamela, partecipano affettuosamente al dolore di Roby e Tizi per la perdita della cara MAMMA. Dante e Caterina Vaula partecipano con affetto al lutto di Roberto, Tiziana e famiglia. Gli amici Carlo Ferrero ed Ermanno Langé sono vicini a Roberto e famiglia per la scomparsa della cara MAMMA. Alberto e Wanda Ferrero partecipano al grande dolore di Roberto per la perdita dell adorata MAMMA. Gianfranco Giuliana Adriano Simonetta con Edoardo Lorenza e Guido partecipano con affetto il dolore per la perdita della mamma signora Sandra Menconi Caramiello Torino, 18 aprile 2014 Mario Boidi, Massimo Boidi, Fabio Pasquini, i collaboratori ed i dipendenti dello Studio Boidi partecipano al lutto del dott. Roberto Caramiello e famiglia per la scomparsa della MAMMA. Lo Studio Medico Persone si unisce al dolore di Enrica per la perdita della mamma Amalia Merlo Torino, 18 aprile 2014 Laura e Pino Menzio partecipano al dolore di Magda per la perdita dell amico Andrea Vergano Torino, 18 aprile 2014 Serenamente è mancato Giorgio Pianta L annunciano: la moglie Lodovica Marenco, il iglio Alberto, i fratelli Alberto, Gino con Brenda, nipoti, cognati e parenti tutti. Funerali in San Maurizio Canavese lunedì 21 corrente alle ore 10,15 in chiesa parrocchiale. San Maurizio C.se, 18 aprile 2014 Alfredo Altavilla e tutti i collaboratori di Abarth porgono le loro più sentite condoglianze alla famiglia per la scomparsa del DOTTOR Giorgio Pianta Torino, 18 aprile 2014 L Amministratore Delegato di Alfa Romeo ing. Harald Wester e tutti i colleghi partecipano al lutto della famiglia per la scomparsa del DOTTOR Giorgio Pianta Torino, 18 aprile 2014 Il Presidente della Giunta Regionale Roberto Cota, il Presidente del Consiglio Regionale del Piemonte Valerio Cattaneo unitamente agli Assessori e ai Consiglieri, partecipano al lutto che ha colpito il Consigliere Regionale Mauro Laus e la sua famiglia per la perdita del papà Giuseppe Laus Torino, 18 aprile 2014 RINGRAZIAMENTI Nell impossibilità di farlo personalmente le famiglie Ragno e Canella ringraziano quanti hanno partecipato al loro dolore per la scomparsa del caro Sergio Torino, 19 aprile 2014 ANNIVERSARI Paolo Catalano La moglie Bianca lo ricorda con parenti ed amici Lucia Olocco ved. Amatucci Mamma sei sempre con me Laura Pescarolo Andrea, Simona, Alberto.

17 LA STAMPA. Cronache. 17 In famiglia Alma Shalabayeva con il marito Mukhtar Ablyazov e i figli La piccola Alua è in braccio al padre ROMA, LA DECISIONE DEL VIMINALE. FURONO ESPULSE DA ROMA E RIMPATRIATE IN KAZAKISTAN AsilopoliticoperShalabayevaefiglia La donna: Sono grata all Italia. Stavano scadendo i permessi di soggiorno temporanei ANTONIO PITONI ROMA Espulse come clandestine, riaccolte da rifugiate politiche. Alma Shalabayeva ringrazia: «Sono grata all Italia». La Commissione territoriale del Viminale le ha concesso, insieme alla figlia Alua, asilo politico, accogliendo in tempi rapidissimi rispetto a quelli di norma necessari in casi analoghi, l istanza dei suoi legali. Lieto fine di un intrigo internazionale, con strascichi giudiziari ancora aperti, che tanto imbarazzo causò al nostro Paese l anno scorso quando la moglie e la figlia del dissidente kazako, Mukhtar Ablyazov, oppositore del regime di Nursultan Nazarbayev, furono rimpatriate in fretta e furia dall aeroporto romano di Ciampino a bordo di un jet privato affittato dal governo di Astana. «La decisione ha confermato l evidente fondatezza della domanda, per la quale si era già assicurato un esame prioritario, stante l importanza e la delicatezza della questione spiegano gli avvocati della Shalabayeva, Anton Giulio Lana e Alessio Sangiorgi. La Commissione ha valutato positivamente la richiesta di Alma, assicurando la protezione internazionale dello Stato italiano alla stessa e alla figlia». Per effetto del provvedimento, adottato in applicazione della Convenzione di Ginevra, verranno emessi due permessi di soggiorno per la madre e la figlia con una validità quinquennale (rinnovabili alla scadenza). Non è escluso che l estrema rapidità delle procedure espletate dai Viminale sia dovuta all imminente scadenza dei permessi di soggiorno temporanei concessi alla moglie e alla figlia di Ablyazov, al momento del loro ritorno in Italia, il 24 dicembre dell anno scorso. «La commissione territoriale, dopo una lunga e articolata audizione, ha correttamente ravvisato proseguono i legali la sussistenza del fondato timore di persecuzione da parte del Kazakistan nei confronti della signora Shalabayeva, in collegamento con le vicende che le impediscono di tornare nel suo paese natale». La vicenda inizia il 28 maggio 2013, quando gli agenti della Questura di Roma irrompono nella villetta di Casal Palocco, Roma sud, residenza italiana di Ablyazov, sul quale pende un mandato di cattura internazionale su richiesta di Kazakhstan, Russia e Ucraina, nonostante lo status di rifugiato politico riconosciutogli dalla Gran Bretagna. Sparito malgrado la sorveglianza di un agenzia di investigazione privata italiana assoldata da un omologa israeliana, gli agenti trovano in casa solo la moglie e la figlia. Il 30 maggio la Questura firma l espulsione lampo: il giorno dopo vengono rimpatriate. Il caso deflagra a luglio. Il ministro dell Interno Alfano dice in Parlamento di essere stato tenuto all oscuro della vicenda. Salterà la poltrona del capo di gabinetto, Giuseppe Procaccini, che rassegna le dimissioni. Il 31 luglio Ablyazov viene arrestato in Francia, dov è tuttora. Mentre si fa largo l ombra della regia kazaka die- La vicenda 28/05/2013 Il «ricercato» Ablyazov Blitz della polizia nella villa romana del dissidente kazako Ablyazov, marito della Shalabayeva. 31/05/2013 Riportate ad Astana Shalabayeva e la figlia Alma sono rimpatriate. 24/12/2013 Il rientro a Roma L Italia fa tornare madre e figlia. tro l intera operazione. Il 25 settembre, l ambasciatore di Astana in Italia, Yelemessov, e altri due funzionari diplomatici saranno iscritti nel registro degli indagati della Procura di Roma. LA CASSAZIONE Il processo Stato-mafia resta apalermo PALERMO Il suo cliente era accusato di avere creato le condizioni di pericolo per la pubblica incolumità, causa della richiesta di «rimessione», cioè dello spostamento del processo sulla trattativa Stato-mafia, da Palermo a Caltanissetta. Il difensore di Totò Riina va però in aula, davanti alla Suprema Corte, a dire che il giudizio deve rimanere a Palermo. E la tesi dell avvocato Luca Cianferoni è accolta: il processo resta Palermo, perché la sesta sezione della Cassazione in un ora e mezza respinge la richiesta dei legali dei tre ex carabinieri Mario Mori, Antonio Subranni e Giuseppe De Donno, condannati pure alle spese. Non ci sono le ragioni di sicurezza, i gravissimi rischi adombrati: Palermo da decenni fronteggia questi pericoli in maniera adeguata. Le minacce di Totò Riina al pm Nino Di Matteo, gli anonimi, i Corvi, non sono ragioni sufficienti per la rimessione. L avvocato Enzo Musco ieri aveva sostenuto che quello sui presunti accordi tra pezzi dello Stato e pezzi di mafia è un processo politico, il trampolino elettorale per l ex pm Antonio Ingroia. [R. AR.] IL TRIBUNALE DEL RIESAME Secessionisti: sette scarcerati ecinque ai domiciliari Il «tanko» dei secessionisti BRESCIA I giudici del tribunale del riesame di Brescia hanno disposto la scarcerazione di sette dei secessionisti arrestati il 2 aprile scorso. Tra questi l ex parlamentare Franco Rocchetta e il leader dei Forconi, Lucio Chiavegato. Per Flavio Contin sono stati confermati i domiciliari; sostituita la misura del carcere con i domiciliari per Tiziano Lanza, Corrado Turco, Stefano Ferrari e Michele Cattaneo. «Si dichiara l incompetenza territoriale del Tribunale di Brescia in favore di quello di Padova per tutti i reati contestati», e si esclude la «gravità indiziaria relativa alle contestazioni dei capi A e B», ovvero l associazione eversiva ai fini di terrorismo. È il passaggio principale - secondo quanto si apprende dai difensori degli indagati - dell ordinanza del Riesame di Brescia che, invece, per i soli accusati della costruzione e custodia del tanko (ora ai domiciliari), trasferisce la competenza a Padova.

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19 esercizi A B C D EFB B CE A FA E A A BE E BB EAE di MODE LA STAMPA. Società. 19 Tornano in auge le borse che lasciano liberelemani.danon riempire troppo Amapane PAGINA 20 POSTI La rivoluzione di Benetton parte dalle collezioni presentate in piazza Duomo Ricotta PAGINA 20 STILE TEMPO Lo stile vintage nel mondo degli orologi guarda agli Anni 40 e 60 De Vecchi PAGINA 21 DESIGN Lo spazio Lavazza disegnato da Fabio Novembre per L'Expo Rigatelli PAGINA 21 BEAUTY Ciglia finte, a ciuffi o ritagliate come origami: effetti speciali per sguardi intensi Ferrigo PAGINA 21 PASSIONI In questa pagina tutti i segreti del nuovo picnic sofisticato ROSELINA SALEMI Con tutta questa voglia di ritorno al passato, alle semplicità di una volta, quando ci si divertiva con poco- i ristoranti stellati costano il pic-nic non poteva chetornaredimoda.sano,naturaleelow cost. Offerto da alberghi e terme, al posto del solito pranzo, nel«pacchetto ponti» da Pasquetta al primo maggio, o addirittura in città. California Bakery, a Milano e VivibistrotaRoma,hannolasoluzioneperpigri: consegnano dal cestino alla coperta. Manonèilsolitodéjeunersurl herbe,non Nel cestino: insalate di bellezza, panini snob, mix insoliti di frutta e verdura, posate biodegradabili E non manca l app Meteo Zanzare ILPIC-CHIC ÈSERVITO Sanoelowcost,cambiailclassicodiPasquetta Eperchinonparte,ideesfizioseancheincittà quello delle antiche scampagnate dove si stramazzava sotto un albero ripieni di lasagneepolpettone.e l oradelpic-chico chic-nic: insalate di bellezza(sì, esistono) panini snob, frutta e verdura mixati in maniere insolite, posatine biodegradabili, eco-tovaglie, cestini multifunzionali, allegreborraccee,ilchenonguasta,l appmeteo Zanzare da scaricare su cellulare per non finire sul prato sbagliato. Com era inevitabile, gli chef si sono impadroniti anche del picnic. Luciano Villani, della Locanda del Borgo, ristorante di Aquapetra Resort&Spa, un posto fiabesco nel verde Sannio beneventano, lo prepara con una selezione di finger food contadini e prodotti locali: sformatini di pasta con asparagi selvatici, salumi di nero casertano, pecorino di lauticauda, panini a chilometro zero, dolci alla mela annurca. Si mangia sotto gli ulivi anziché al tavolo. Niente vieta di fare da soli, seguendo qualche buon consiglio. La foofdblogger Valentina Cappiello(La ricetta che Vale) dispensa ricette di plumkake salati e quiche monoporzione. Tutti, dai cuochi ai nutrizionisti, invitano alla leggerezza. Verdure e frutta di stagione, fragole e asparagi. Ma avreste pensato di metterli assieme? L ha fatto lo chef Emanuele Giorgione di Novessentia, un ristorante sul Lago Maggiore che ha sposato l idea filosofica di una«cucina della bellezza», antiossidante e anti-glutine, adattabile a menù da superchic-nic. Nelle zuppette entra tutto, mele, pere, ananas kiwi, carote zucchine, piselli, succo d aranciapiùunacremadilamponiebacchedi goji. L Insalatina di fragole e asparagi a pezzetti piccolissimi profuma di menta e ha un toccodioriginalitàconlamaionesedisoia.il paneèdifarrointegraleefarinadisemi d uva. E da bere? Se volete essere coerenti, succodiraparossa,sedanoefinocchio,eaddio abbiocco post-prandiale. Lasciatevi ispirare da sito( o compratetuttoonline,inparticolarelecreme,dolci (senza zuccheri, solo con sciroppo di agave) o salate che nobiliteranno qualsiasi mix di verdure o solitari cracker. Sipuòessereglamancheconipanini, specialmente Si può essere glam anche con i panini, specialmente quelli di Chic&Go di Milano, take away e delivery, con mortadella di Prato, aragosta, granchio, pancetta affumicata e crema allo zafferano, julienne di zucchine e taccole. Accompagnati da minibottiglie di champagne e Demoiselle e Diamant sono addirittura romantici.da copiare.sepoiaggiungiamountoccodidesign, comeleborracceinalluminiodisigg deliziosalafantasiahellokittyperibambini amatissime da Gisele Bündchen, Cameron DiazoZacEfron(nonpernientehannolo «Smart Drinking System») il cucchiaio-forchetta Moscardino di Pandora, il cavatappi ParrotdiAlessieibeicestinienglishstyledi Optima, non manca proprio niente. Solo una buona compagnia(e bel tempo). Borracce Raffinatissime quelle svizzere Sigg: vero oggetto di culto, sono realizzate in alluminio metallizzato come le Cadillac e riciclabili al cento per cento. Il tappo permette di bere senza inclinare la bottiglia Monoporzioni Insalatina di quinoa efunghi con germogli di crescione. Le monoporzioni di Novessentia (che si possono comprare anche online su www. novessentia.it) puntano non solo alla leggerezza ma anche alla bellezza Gourmet Per gli amanti del vintage cestino in vimini, «english style» con fodera color pastello; (nella foto una proposta di Acquapetra Resort, il ristorante campano che ha inaugurato una serie di picnic preparati dallo chef)

20 20. Società.LA STAMPA MODE Audrey la cerbiatta E un omaggio aaudrey Hepburn (esceil4 maggio, giorno della sua nascita) la Bi-Bag inpvc morbido e trasparente. Hauna lunga catenella elaparte interna rappresenta la famosa attricecerbiatta ANTONELLA AMAPANE Finalmente le mani libere. Dopo un inverno dominato dai modelli geometrici a cassetto, rigidi e con piccoli manici da impugnare, eccochelamodaperlaprimavera estate rispolvera le tracolle di svariate dimensioni. Anche da portare a bandoliera. La risposta alle preghiere di chi è sempre carica di sacche della spesa, di borsoni della palestra, di cartelle dei figli... Ma anche delle giovanissime che vanno a ballare o sfrecciano in motorino. Pratiche e sicure(per scipparle bisogna tagliarle) ci impongono anche di non riempirle come panzerotti. Ma giusto con lo stretto indispensabile. Fu la mitica Coco Chanel a disegnarelaprimaborsacheondeggiava su un fianco, lasciando le braccia libere, simbolo dell indipendenza femminile. Era il Febbraiodel1955.Dalìilnome dell intramontabile 2.55, rettangolare a bassotto, in pelle rivoltata e impunturata a rombi, con tracolla a catena ispirata ai portachiavi dei custodi dell orfanatrofio dove è cresciuta Mademoiselle che, si Il primo modello lo disegnò Chanel nel 55ediventò simbolo di libertà racconta, abbia voluto gli interni di questo modello bordeaux, come le divise degli orfanelli di quell istituto. Un modellocheancoraadessoèintestaallahitparadedeimusthave più ambiti dalle donne. Inrealtàletracollesonole borse più antiche, vanno di moda dai tempi dei cavernicoli che usavano bisacce per trasportarepietreearmidacaccia.e hanno continuato a trionfare nei secoli per custodire le monete. Poi si sono inabissate, ma sono riemerse in versione trendy- dopo l exploit chanelliano degliannicinquanta-20anni dopo, grazie alle figlie dei fiori chenonsiseparanomaidai «tascapane» in cuoio grezzo invecchiato al sole. Un genere amatissimo anche dalle signore chic, genere«donna della domenica», che le intercalavano alle versioni più classiche griffate. Oggi ritornano riveduti e corretti alcuni esemplari storicideibrandpiùfamosi.come per esempio la«new Jackie»di Gucci, rilettura del modello natonel 61ela«Constance»di Hermés (nel nome una promessa,creatanel1969dacatherine Chaillet, autrice anche di cartoni animati per la televi- Antiscippo Sopra le bandoliere Brera di Valextra Adestra la Nadira di Serapian Da ufficio La«Postina» di Zanellato ricorda la borsa dei portalettere Il ritorno delle borse che lasciano le mani libere UNATRACOLLA VISALVERA DAIPESIMASSIMI sione francese e pungente criticaletteraria,dedicataasuafiglia, Constance). Ma compaiono anche elaborazioni di bag da lavoro tipo la postina di Zanellato, usata dai portalettere nei fifty, in vitello lucidato con olii dimarsigliaoinpelleditoro. Sembra un ovetto pasquale rovesciato la Nadira bag in vitello colorato di Serapian con tracolla amovibile(per trasformarla in pochette la sera uscite dall ufficio). E rigida con piccoli soffietti laterali la Brera in lucertola di Valextra, dedicata alle amanti dei materiali preziosi. Unisex, poi, la messenger ultrapiatta, di gusto vagamenteartdecòcheaderiscealcorpo, della linea Saint Laurent Monogram, pensata da Slimane,conillogodisegnatodaCassandrenel1061perYvesSaint Classica La Constance di Hermes creata nel 1969 da Catherine Chaillet, autrice anche di cartoni animati Leggendaria Lou Dillon(figlia di Jane Birkin) sfoggia l intramontabile 2.55 di Chanel Laurent. Le proposte sono infinite.aognunalasua.edato cheormaièincadutalibera l antico vezzo di coordinare le borse all abito, tanto vale sceglierla in tinte che ci piacciono. Accese per staccare le tenute tropposerie,oscuresenonvogliamo essere ossessionate da macchie incancellabili. Vincono le esigenze personali. E questa è un altra bella notizia. Iconica La«New Jackie» di Gucci è una rilettura del modello natonel 61 Sportiva Ultrapiatta eleggera della linea Saint Laurent Monogram Coin Excelsior Arrivaillussoaccessibile Colazione da Tiffany, anzi da Coin Excelsior chearomaapreildepartmentstoreversionepremium (Excelsior appunto) dedicato a chi ama il lusso accessibile. E non solo moda visto che nei 4300metriquadrisutrelivelli,cisaràancheEat s, supermercato del food di qualità, dove trovare tutte le specialità del mondo, ma anche le eccellenzemadeinitalyakmzero.unesempio?ilbranzino pescato poche ore prima. E poi, dicevamo, i gioielli di Tiffany & Co che occupa uno dei corner di questo edificio primi 900 dal sapore Liberty. Tanti i fashion brand: Marc by Marc Jacobs, Valentino RED, Lauren by Ralph Lauren, Armani Collezioni. A Roma per l inaugurazione i vertici del Gruppo Coin, con l ad Stefano Beraldo che ha annunciato l apertura di Coin Excelsior anche a Napoli, Firenze, Venezia. «Questo spazio segna un accelerazione verso la qualità. E il nostro primo contemporary department store- spiega l ad Beraldo-E unodeipiùbeinegozidellanostrarete, doveoffriamoachiamaromaunluogoaccessibile ma elegante, con un salone consacrato al beauty e al gioiello, un primo piano dedicato alla moda, un basement con la selezione dei cibi di Eat s (400 mq) e uno spazio Coincasa». [M.COR.] POSTI «OnCanvas»,1500metriinpiazzaDuomoaMilano RIVOLUZIONE BENETTON DALLA TESTA AI PIEDI SARA RICOTTA VOZA Reale& virtuale Loscaffaleinfinito Lo «scaffale infinito» è una delle innovazioni al centro del nuovo concept store On Canvas. United Colors of Benetton porta l e-commerce all interno del punto vendita. I mini ipad in negozio contengono un app dedicata collegata allo store online che interagisce con i monitor permettendoaicommessidiassistere il cliente nella scelta dei capi. Se non la giacca non in negozio, si compra con un touch. La«Color room» del nuovo concept store Benetton Focus sulla donna con tre«pacchetti» di total look dedicati. Ecisonoancheibijoux piazza Duomo a Milano C èqualcosadinuovoin enonèsolounnegozio Benetton. Basta farsi un giro nei1500metriquadridelconcept store«on Canvas», appenaaperto,percapirecheuno dei marchi italiani più conosciuti al mondo ha ripensato tutto:nonsoloisuoispazivendita, ma la filosofia delle sue collezioni. L ha fatto portando nel futuroisuoipuntiforti,quellichene hanno decretato il successo 50 anni fa, dalla maglieria al colore all italianità, alla capacità di offrire lavorazioni e capi di qualità a prezzi democratici. Gli spazi sono pensati come quelli di una casa, con salottini, divanetti e quinte(struttura a telaio e arredi flessibili in modo da cambiare scena a piacere), che separano«pacchetti» diversi, studiati per donne diverseosimili(osemprelestesse), ma con esigenze e occasioni varie. C è la«sofisticata», la«urban»ela«young»eperciascuna vengono mostrati sui manichinialmenotretotallook.eil fatto di trovare sempre sopra e sottol abitolacollanaegliorecchinigiusti,lascarpaelaborsa che si abbinano è un altra delle novità dello store, che si arricchisce di una collezione sterminata di accessori, compresi i bijoux(epureoggettiperlacasa disegnati da Fabrica). Le stagioninonsarannopiùsolodue (primavera-estate e autunnoinverno), ma quattro e ogni mese è previsto un riassortimento. «C èpoiuna colorroom dedicata alle storie di colore», racconta Valentina Soster, direttore creativo di United Colors of Benetton:«Adesso c è la maglieria in seta, poi arriveranno lepoloin24tinteemadein Italy». Una rivoluzione che approderà anche a Firenze, Verona,NizzaepoiMosca.«Siamo nellaprimafase-spiegal ad Biagio Chiarolanza-: il focus è sulla donna e sul posizionamentoprecisodelmarchio».eper l inverno, altre novità.

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