Rapporto Censis sul valore sociale dell integratore alimentare

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1 C E N S I S Rapporto Censis sul valore sociale dell integratore alimentare Sintesi dei principali risultati Roma, 20 giugno 2019

2 1. IL VALORE SOCIALE È NELLE RAGIONI DEL SUCCESSO DEL SETTORE +126% è l incremento del valore dei consumi di integratori alimentari, che oggi vale 3,3 miliardi di euro: come si spiega un così vistoso successo? La risposta al quesito ha consentito di enucleare la funzione e il valore sociale ed economico complessivo del settore degli integratori alimentari, andando oltre e contro falsi miti e fake news che troppo spesso ne alterano la natura reale. Il successo del settore, intensificatosi dopo la crisi del 2008, è l esito di un processo di lunga deriva che consente di legarlo strettamente sia al nuovo modello di consumo degli italiani nel postcrisi, fatto di sobrietà e rigorosa selezione delle spese per consumi, sia alla sempre più alta attenzione e responsabilità individuale nella tutela della salute. Gli integratori alimentari, che non sono farmaci e non sono alimenti, sono però protagonisti significativi e riconosciuti della propensione degli italiani a gestire la propria salute già in fase di prevenzione ma sempre in sintonia completa con le indicazioni mediche. Ed ecco l altro aspetto costitutivo del successo degli integratori alimentari: sono consigliati dai medici che li valutano funzionali alla tutela e alla promozione della buona salute. Non quindi consumismo sregolato, ma consumo consapevole di prodotti funzionali alla prevenzione e tutela della salute, guidato dai medici. Ecco dove si trova la sostanza vera dell attuale successo degli integratori alimentari e, di fatto, la determinante decisiva del loro valore sociale. 2

3 2. PRODOTTI PER LA BUONA SALUTE DI TUTTI 32 milioni di italiani consumano integratori alimentari, quali sali minerali, vitamine, magnesio, potassio ecc. Tra gli utilizzatori spiccano le persone in età attiva (il 62,8% ha 35-64enni) e le donne (il 60,5%). Li consumano abitualmente 18,7 milioni, di cui 10,1 milioni tutti i giorni e 8,6 milioni qualche volta alla settimana, 4,3 milioni qualche volta al mese, 5 milioni 3 e 4 volte l anno, 1 milione una volta l anno, 3 milioni saltuariamente, quando capita. Sono i numeri di un consumo di massa, trasversale rispetto alle caratteristiche sociodemografiche, economiche e territoriali degli italiani che ha evidentemente un fil rouge comune da ricercarsi nel contributo che gli integratori alimentari danno alla prevenzione della buona salute. 3. CONSIGLIATI DAI MEDICI, POI DAI FARMACISTI Decisivo il ruolo dei medici nel consigliare il consumo degli integratori alimentari: al 57,3% degli italiani è stato consigliato ad utilizzarli e nell 82,4% dei casi è stato un medico (Mmg o specialista) o un farmacista, mentre è solo nel restante 17,6% che la fonte è diversa, dai familiari, agli amici, al web alle tv o riviste. Si consideri poi che nel 2018 sono state 26 milioni le prescrizioni mediche di integratori alimentari ed erano 20,3 milioni del 2016, il 95% del mercato si sviluppa in farmacia (86%) e parafarmacia (9%), il restante 5% nella grande distribuzione organizzata (GDO); Il medico e il farmacista come terminali di riferimento per il consumo degli integratori sono la vera garanzia che non sono mero consumismo sanitario inappropriato, ma il portato della convinzione medica, trasmessa ai cittadini, che gli integratori alimentari sono funzionali alla buona salute. 3

4 4. A ME SONO STATI UTILI IL PUNTO DI VISTA DI CHI LI UTILIZZA Alla guida del medico si possono associare anche gli effetti che secondo i cittadini gli integratori hanno avuto sul loro organismo: il 74% degli italiani (80% tra i laureati), infatti, ne valuta positivamente le conseguenze, e solo un residuale 1,7% indica esiti non positivi. Per la grande maggioranza di italiani che li hanno assunti, quasi sempre sotto indicazione medica, gli integratori fanno bene e, di certo, non hanno fatto alcun male (tab. 1). E la funzione svolta nella prevenzione della salute è indirettamente confermata dal fatto che tra chi li utilizza, il 58,1% ha un ottimo o buono stato di salute, e anch essi in grande maggioranza sono stati consigliati da medici e ben il 77,1% di chi ha un ottimo o buono stato di salute ne valuta positivamente gli effetti. Sono dati che certificano come gli integratori siano dentro gli stili di consumo consapevoli, anche perché orientati dai medici, di persone che al momento stanno bene. Tab. 1 - Valutazione delle conseguenze dell utilizzo di integratori alimentari, per titolo di studio (val. %) Nella sua esperienza personale il ricorso agli integratori alimentari che conseguenze ha avuto? Licenza media Diploma Laurea Totale Positive 61,1 74,3 80,0 74,0 Negative 4,2 0,8 2,1 1,7 Né positiva né negativa 34,7 24,9 17,9 24,3 Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 Fonte: indagine Censis

5 5. IL SUCCESSO ECONOMICO SULL ONDA DEL NUOVO VALORE SOCIALE Grazie all onda di consumi responsabili improntati a sobrietà e nuova attenzione alla autogestione consapevole della salute nel rispetto delle indicazioni mediche, il settore degli integratori alimentari è decollato. I numeri non lasciano dubbi perché, oltre al già citato +126% di aumento dei consumi nel di contro al -0,8% nei consumi totali della nostra economia, si registra nel (fig. 1): - +43,9% di aumento occupati nel settore, mentre il totale economia segna +5,3%; - +48,5% la crescita delle esportazioni, +12% nello stesso periodo nel totale economia. In definitiva nel 2018 il mercato degli integratori vale 3,3 miliardi: così l Italia è al primo posto nella Ue con una quota che è pari al 23%, prima di Germania (13%), Francia (9%), Regno Unito (8%). Inoltre, da una indagine FederSalus-ELITE sui bilanci di aziende del settore è emerso che il fatturato è cresciuto del +7,3%, sopra al dato delle PMI (+5,3%). E più alti sono anche gli indici di redditività dei capitali investiti, sia il ROA (Return On Asset) (11,3% di contro al 4,9% delle altre PMI), che il ROE (Return on Equity) (18,4%, mentre segnano 11,3% le altre PMI). Se l economia italiana stenta a ripartire, il settore degli integratori alimentari decolla in un sentiero di sviluppo con profonde radici sociali. 5

6 Fig. 1 - Andamento del settore degli integratori alimentari e del totale economia, (var. %) Totale economia Filiera degli integratori alimentari Occupati Esportazioni +5,3 +12,0 +43,9 +48,5 Fatturato industriale**/pil -0,8 Consumi +3,8 +21,9 +126,0 * I dati relativi a occupati, esportazioni, fatturato fanno riferimento al periodo **Comprende aziende a marchio, aziende di sviluppo e produzione in conto terzi e aziende di materie prime. Fonte: elaborazione Censis su dati Federsalus, Istat 6

7 6. PRODOTTI CON UNA FUNZIONALITÀ PRECISA E POSITIVA Troppe le fake news o le generalizzazioni affrettate che nel tempo hanno colpito il settore: i falsi miti finiscono per nascondere il valore sociale che si genera nella realtà. L integratore alimentare ha una propria specifica e riconoscibile identità che lo colloca in una posizione intermedia tra farmaco e alimento: una collocazione che ha alla sua base la funzionalità per la promozione e il mantenimento di un buono stato di salute. Tale identità genera il paradossale effetto di rendere la definizione di integratore alimentare fuorviante o meglio incapace di rendere pienamente ragione della funzione per il benessere dell organismo e del conseguente valore che genera. Infatti, gli integratori alimentari: - non sono farmaci, perché non sono destinati alla cura di patologie né possono essere presentati come tali; - pur essendo collocati dal punto di vista regolatorio nel settore del food, forniscono dosi concentrate e standardizzate di sostanze nutritive o funzionali spesso non presenti negli alimenti; - si presentano, come i farmaci, nella forma di compresse, capsule, polveri in bustine, liquidi in flacone, ecc.; - la loro assunzione, a differenza dell alimento, avviene esclusivamente per ottenere un beneficio per la salute. Da qui la loro collocazione intermedia - ma caratterizzata da specifica identità, ruolo e funzione - tra alimento e farmaco che ne spiega il ruolo decisivo nella prevenzione e nella tutela della salute, perché, consigliati dai medici. 7