SEMINARIO NAZIONALE Programma Annuale 2015
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- Giustina Giusti
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1 SEMINARIO NAZIONALE Programma Annuale 2015 Firenze, 9 gennaio 2015 Auditorium Consiglio Regionale Toscana Conclusioni Anna Maria Santoro, Segretaria Nazionale FLC CGIL Ridare leggerezza e respiro alle scuole, oggi tediate da gravi difficoltà di gestione, per un deficit di funzionamento dei centri ministeriali e per la mancanza di risorse, fa parte della nostra battaglia più generale sul valore del carattere pubblico dell'istruzione per il pieno e consapevole funzionamento di tutti gli strumenti di realizzazione dell'autonomia scolastica. Nel pomeriggio abbiamo voluto allargare la nostra discussione alle piattaforme contrattuali, ritenendo il Ccnl uno strumento democratico e organizzativo indispensabile per la salvaguardia e lo sviluppo dell autonomia scolastica. Attraverso la discussione e il confronto con l'amministrazione rappresentata oggi dal dott. Jacopo Greco abbiamo messo a disposizione di Ds e Dsga elementi di orientamento e di approfondimento su tutte le criticità riguardanti la programmazione e la gestione delle risorse finanziarie. La discussione sulle piattaforme contrattuali e sulle emergenze Ata ci ha consentito di verificare il livello di condivisione delle proposte avanzate dalla FLC per il rinnovo dei contratti scuola e dirigenti scolastici. Lavori della mattina. il direttore Greco ci ha detto che presso il Miur si è aperta una nuova fase politica e richiamato alcuni fatti concreti - aumento dei finanziamenti per il 2015, condivisione e ascolto delle scuole, preminenza delle norme costituzionali rispetto alle comuni norme di contabilità. A questo proposito ha citato l esempio del mancato pagamento degli stipendi ai supplenti come di un dramma sociale. Positivo che la nuova direzione voglia attuare una serie di misure volte a far decollare l autonomia scolastica definite dal Direttore Generale una bella normativa rimasta purtroppo in gran parte inattuata. Una linea di cammino diversa rispetto alla precedente gestione che la FLC sottoporrà a controllo fattuale. Le relazioni di Carlini, Tribi, Menditti e Catalano hanno evidenziato le tante cose che in quest ultimi anni non hanno funzionato nel rapporto tra scuole e centri ministeriali. Non sono mancati i risultati positivi. Molto si deve alle lotte 1
2 portate avanti dalla FLC insieme a Ds e Dsga che non hanno mai mancato di farci avere il loro contributo di protesta e di proposta. Le nostre proposte hanno avuto fortuna perché sono state costruite dal basso. Ma rimane ancora del lavoro da fare. Permangono ancora troppe dimenticanze e sottovalutazioni. Citeremo due argomenti sui quali è necessario intensificare il nostro impegno: il rispetto dei tempi di vita della scuola e la restituzione dei residui attivi. I tempi di vita della scuola. L anno scolastico comincia il primo settembre e si chiude il 31 agosto, ma spesso è proprio il Miur a non tenere conto di queste fondamentali scadenze. La scuola è un sistema complesso e delicato. Le novità che continuano a piovere addosso alle scuole sono un vero dramma per i colleghi. E la didattica che scandisce il lavoro della scuola e non le scadenze amministrative. Rovesciare questo paradigma è una battaglia culturale e politica per affermare la peculiarità della scuola rispetto agli altri uffici pubblici. Mettere le scuole in condizioni di svolgere un lavoro ordinato e regolare avrebbe ricadute immediate sulla serenità degli operatori e sulla qualità dell insegnamento. La restituzione dei residui attivi. Le profonde sofferenze finanziarie hanno due origini: i tagli continui alle risorse e la mancata restituzione dei residui attivi. Entrambe sono la faccia della stessa medaglia. Su questa partita sarebbe calata un cappa di silenzio se la FLC non avesse continuato a tenere viva l attenzione di tutte le componenti scolastiche genitori e studenti compresi con iniziative di denuncia e di mobilitazione. Sulla restituzione di questi crediti ci fermeremo solo quando sarà restituito alle scuole l ultimo centesimo. E molto grave leggere nella Legge di stabilità 2015 la conferma dei finanziamenti (200 milioni) alla scuola non statale e nuovi tagli alla scuola statale (personale Ata, supplenze, vicari). In tutti questi anni la CGIL non ha esercitato solo l opposizione al governo ma è stato il maggior laboratorio in cui si è continuato a cercare le soluzioni organizzative, amministrative e didattiche più idonee a realizzare una scuola al passo con i tempi. La revisione del regolamento di contabilità. Rinviamo alla puntuale relazione che ha tenuto Fernando Tribi sulla materia. Ci limitiamo a sottolineare quanto veniva anticipato dallo stesso Nando, e cioè che su questo lavoro di revisione che ci sembra partito con il piede giusto il contributo dei territori e del personale interessato deve continuare. Per questo le nostre strutture territoriali di FLC CGIL devono sentirsi impegnate a promuovere incontri specifici per avanzare proposte e idee che possano sostenere dal basso il gruppo di lavoro ministeriale che è stato costituito di recente e che è il frutto di una nostra storica rivendicazione, peraltro ripresa e rilanciata nel Convegno da noi organizzato al Miur del 3 giugno 2013 e riportato con insistenza nei successivi incontri di tavoli tecnici. 2
3 Queste nostre proposte si inseriscono in una generale iniziativa che la FLC sta portando avanti. Vediamo quali sono Le iniziative della FLC CGIL in questo momento: Rinnovo del CCNL. Il valore del contratto sta nella capacità di questo strumento di sapere leggere i cambiamenti che stanno interessando la scuola e interpretare i nuovi bisogni molto più efficace di quanto possa fare la rigida regolazione per legge del lavoro. Abbiamo lavorato in profondità su tanti aspetti che ci hanno consentito di elaborare un idea di scuola di qualità secondo i principi costituzionali. Gli elementi fondanti della nostra proposta vanno dagli investimenti finanziari in linea con l Europa (+17 miliardi di euro) fino all allargamento dell offerta formativa, all innovazione didattica fino alla governance e all inclusione del sistema. Un contratto rinnovato è sicuramente di stimolo per intraprendere attività di completamento che stanno diventando sempre più importanti agli occhi delle famiglie, come ad esempio il recupero dell abbandono scolastico che necessita di impegno e risorse. Le diverse professioni presenti nella scuola devono dialogare tra loro, nelle rispettive specificità ma con pari dignità e obiettivi comuni. L offerta formativa non riguarda solo la didattica, ma coinvolge e chiama in causa l organizzazione complessiva della scuola e tutte le componenti dell istituto. Per questo, secondo noi, il personale ATA deve essere presente nelle commissioni POF, in quelle per la sicurezza, per i viaggi di istruzione, nei momenti in cui si discutono i piani educativi per gli alunni con disabilità, nella programmazione dei laboratori, nell adesione ad attività finanziate da esterni, e in tutti i momenti fondamentali per costruire il progetto di scuola, facendone oggetto di condivisione nella contrattazione d istituto. Il contratto è, in primo luogo, il riconoscimento del valore della persona che lavora. Tutto quello che concerne l identità e l affermazione della persona nel lavoro dà dignità e sicurezza all intero corpo sociale, allenta o addirittura elimina le tensioni e fa sentire ognuno al proprio posto nell ambito della società. E tutto ciò vale naturalmente per la Dirigenza scolastica che è, come il restante personale della scuola, priva di contratto dal 2009 e che soffre addirittura di una riduzione dello stipendio sul versante del salario accessorio, come di una storica e negativa sperequazione stipendiale con la dirigenza amministrativa che fin dal primo Contratto chiediamo venga superata. Le proposte di piattaforma illustrate da Americo Campanari sono state costruite con il contributo fondamentale delle RSU e nelle migliaia di assemblee che abbiamo fatto. Si tratta di linee guida aperte alla discussione e agli arricchimenti della categoria. Vi invitiamo a farci arrivare i vostri contributi. 3
4 Sulle emergenze Ata. Sono appena partite alcune richieste unitarie al Miur (graduatorie di II e III fascia, posizioni economiche, invasività dei controlli da parte delle ragionerie). Come ricordava Stefania Chiodi nel suo intervento riteniamo grave la mancata previsione all interno del Piano Scuola dell organico funzionale Ata, indispensabile per il buon funzionamento della scuola. E una scelta sbagliata che contrasteremo in tutte le sedi comprese quelle giudiziarie. Nella scuola non ci sono lavoratori di serie A e di serie B. Tutti concorrono alla realizzazione del progetto di istituto. Sulla valutazione. Abbiamo impugnato in sede legale sia il regolamento che la direttiva di ottobre Entrambi, se non modificati, rappresenteranno un problema per le scuole. La valutazione di sistema fa parte delle nostre proposte. Ma chiediamo di strutturarla per innalzare i LEP e per ridurre le disuguaglianze che ci sono nelle zone del Paese. Siamo contrari alla classificazione delle scuole giocata tutta in rapporto demagogico con le famiglie per attrarre finanziamenti e iscrizioni. Un sistema di valutazione non serve per classificare ma per promuovere e aiutare. Il nostro dibattito con la categoria e con le associazioni ci ha consegnato una linea programmatica sulla valutazione che esclude competitività, individualismo, mancanza di collegialità e di cooperatività fra i colleghi e le figure. Sul Piano Buona scuola. Seguiremo con molta attenzione la fase dei decreti attuativi. Abbiamo le idee chiare su cosa è materia di legge e su cosa invece è materia di contratto. Orario, profili, retribuzione e valorizzazione professionali, status dei docenti, sono materie contrattuali e tali debbono rimanere. Non accetteremo operazioni unilaterali. Nella consultazione governativa la categoria ha dato segnali di maturità e consapevolezza. E emerso che gran parte delle nostre proposte sulla professionalità docente (progressione di carriera a combinazione mista, per anzianità e per riconoscimento dell impegno prestato) e sul lavoro Ata sembrano coincidere perfettamente con il sentire della categoria come lo stesso Governo ha dovuto riconoscere negli esiti del monitoraggio sulla Buona Scuola tanto da ammettere che l anzianità è un elemento di professionalità riconosciuto in tutta Europa e che pertanto va mantenuto. Mentre va bene che si proceda per legge alla semplificazione delle norme. Sui decreti attuativi della Buona scuola e sulla Legge di stabilità 2015 abbiamo chiesto insieme agli altri sindacati un incontro al Ministro Giannini. La Corte di Giustizia ha messo in mora il governo italiano per l abuso che fa nella reiterazione dei contratti a tempo determinato. Il piano di stabilizzazione 4
5 va integrato con le assunzioni degli Ata e con i precari che hanno i requisiti previsti dalla normativa europea. Renzi non può pensare di mettere mano alla funzione dei docenti e ai diritti e doveri del personale della scuola al di fuori del contratto di lavoro escludendo il confronto con il sindacato. Il rinnovo del Ccnl è la principale delle nostre battaglie e ci abbiamo creduto in tutti questi anche quando altre associazioni ne accettavano la sospensione. Il rinnovo Rsu. Un grande appuntamento democratico che si ripete ogni tre anni(a proposito dei sindacati che non rappresenterebbero nessuno). Sarà l occasione per misurare la rappresentatività sindacale ma soprattutto per verificare il consenso alla FLC che si è esposta come Sindacato di protesta ma anche di proposta rispetto alle idee meritocratiche e divisive della categoria contenute nella Buona Scuola governativa e alle politiche governative sul lavoro pubblico (tagli, ulteriore blocco dei contratti, blocco del turn over, ecc). Ridare fiducia alle liste della FLC serve a mandare un chiaro segnale politico a chi si fa autorevole promotore di processi antidemocratici con l esclusione del sindacato e della CGIL dalla vita sociale del Paese. 5
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