SOCIETA ITALIANA DI CHIRURGIA VASCOLARE ED ENDOVASCOLARE (SICVE)
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- Aurelia Casini
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1 SOCIETA ITALIANA DI CHIRURGIA VASCOLARE ED ENDOVASCOLARE (SICVE) Volume n. 10 X Congresso Nazionale SICVE, Roma settembre 2011 ANALISI STATISTICO-EPIDEMIOLOGICHE DATI 2010
2 Consiglio Direttivo Presidente: Carlo Setacci (Siena) Vice Presidente: Francesco Stillo (Roma) Segretario: A. Argenteri (Lodi) Consiglieri: G. Bellandi (Arezzo) G. Biasi (Milano) R. Gattuso (Roma) G.Lanza (Castellanza) N. Mangialardi (Roma) F. Nessi (Torino) F. Speziale (Roma) P. Veroux (Catania)
3 Realizzato da: Comitato per il Registro Italiano di Chirurgia Vascolare - SICVE Referente: Gaetano Lanza Gestione, elaborazione dei dati Associazione Professionale Castalia Aosta Referenti: Paolo Servi - Michel Rollandin Pagina 1
4 INDICE Presentazione 3 Centri Partecipanti 4 Rappresentazione grafica nel tempo dei centri afferenti al registro nazionale SICVE-SICVEREG Analisi delle Patologie Classificate 6 Frequenze Variabili Alfanumeriche Tutte le patologie 9 Frequenze Variabili Alfanumeriche - Tutti gli Interventi Gruppi di interventi 10 sul Totale del campione 11 per patologie e tecnica selezionate: TSA, AOAI ed AAA 12 Distribuzione Patologie TSA/AOAI/AAA/Venosa per Regione 21 Selezione per Patologie Tronchi Sovra-Aortici a destino cerebrale I Morfologia e grado di stenosi, Sintomaticità e Shunt 22 Selezione per Patologie Tronchi Sovra-Aortici a destino cerebrale II 26 Selezione per Arteriopatie Obliteranti Arti Inferiori 27 Selezione per Patologia Aneurismatica Aortica ed Aorto-Iliaca 30 Analisi ROC: Fattori rischio rispetto alla mortalità divisi per tecnica 33 Pagina 2
5 Cari Colleghi, anche quest anno l edizione della elaborazione dei dati inviati dai nostri Centri di Chirurgia Vascolare ed Endovascolare al SICVEREG si presenta rinnovata nella forma e nella sostanza, sulla scia della versione precedente. Il valore del nostro Registro è stato ormai da tempo riconosciuto anche in ambito europeo. Registriamo una buona volontà di collaborazione dei Centri che ormai partecipano da anni e che esprimono, specie in questi ultimi tempi, un costante auspicio di implementazione e di miglioramento, ma anche di snellimento dell inserimento dati. Cercando di valorizzare e conservare gli aspetti considerati più importanti, abbiamo innanzitutto cercato di rendere sempre più agevole l inserimento dei dati per promuovere la collaborazione e l adesione di un sempre maggior numero di Centri oltre a quelli che regolarmente trasmettono il resoconto della loro attività. Purtroppo, come è stato sottolineato anche nell ultima Assemblea della Società, dobbiamo registrare e sottolineare un ulteriore calo dei Centri che nel 2010 hanno partecipato. Come è possibile notare nella proiezione statistica del Book di quest anno 2011 da un massimo di 97 Centri partecipanti raggiunto nel 2006 siamo scesi man mano fino a 63 Centri nel Di conseguenza anche il Numero di Patologie registrate è man mano sceso e se nel 2009 sono stati registrati casi, nel 2010 il Numero è sceso a Questo trend nettamente in calo deve indurre il Consiglio Direttivo e la Società stessa a riflettere, a interrogarsi sulle motivazioni e a mettere in atto eventuali iniziative per invertire il trend e man mano tornare a Numeri più performanti, che daranno senz altro al Registro un valore statistico più elevato e più rappresentativo del mondo reale. Si conferma in ogni caso l ottimo valore se confrontato con la letteratura e con i dati di altri Registri nazionali della morbilità globale del 5,9 registrato nel 2010 (5,8 nel 2009), e altrettanto ottimo valore di 1,1 di mortalità, stabile rispetto all anno precedente, che testimoniano l eccellenza dei Centri e della Chirurgia Vascolare Endovascolare italiana. All interno del nuovo sito web della Società ( che è stato rinnovato quest anno, sarà sempre possibile accedere al Book del 2011 e quindi a tutti i dati del Registro con possibilità quindi immediata di accesso e consultazione. Tramite web quindi ( oppure ) viene garantita la possibilità di accedere alla totalità dei dati e relative valutazioni statistiche. In questo modo riteniamo di aver raggiunto lo scopo nel rendere maggiormente agevole quest importante strumento di analisi e di verifica senza disperdere il valore di tutti i dati precedentemente raccolti e, nello stesso tempo, di continuare ad essere autorevoli all interno della rete dei registri delle Società Scientifiche europee. Ricordiamo che i dati di ogni singolo Centro restano criptati per la privacy e restano a disposizione solo di quel singolo centro che ne farà richiesta al SICVEREG. Il SICVEREG potrà fornire servizi di consulenza statistico epidemiologica sul proprio singolo Centro. Siamo consapevoli che tutto può essere migliorato. Attendiamo suggerimenti da tutti e in particolar modo dai Referenti Regionali, affinché il SICVEREG possa migliorare e continuare ad essere uno strumento sempre più utilizzato, diffuso e riconosciuto in ambito internazionale. Gaetano Lanza, Referente del Registro SICVEREG, gaetano.lanza@multimedica.it Pagina 3
6 Centri partecipanti: 63 Direttore Istituto Città ADOVASIO Roberto S.S. Chir. Vascolare a direzione universitaria, Ospedale di Cattinara TRIESTE AIAZZI Luigi OO.RR. di Bergamo BERGAMO AMATUCCI Giovanni A.O. Moscati - U.O. Chirurgia Vascolare AVELLINO ARGENTERI Angelo Unità Operativa Chir Vascolare ASL Lodi - Presidio LODI LODI (MI) ARZINI Aldo Azienda ospedaliera GARBAGNATE MILANESE (MI) BAJARDI Guido U.O.C. di Chir Vasc, Az Ospedaliera-Universitaria Policlinico Paolo Giaccone PALERMO BELLANDI Guido S.C. Chirurgia Vascolare c/o Ospedale San Donato AREZZO BERTOLETTI Giovanni Ospedale S. Maria Goretti LATINA BRACALE Giancarlo Universita degli studi di Napoli Federico II. Cattedra di Chirurgia Vascolare NAPOLI CAMOZZI Luca Istituto Clinico S.Anna BRESCIA CAPPIELLO A. Pierluigi A.O. San Carlo - U.O Dip di Chir Vascolare Dip dell'alta Specialità del Cuore POTENZA CARBONARI Luciano S.O.D. Complessa di Chir Vasc, Az Osp-Universitaria Ospedali Riuniti Ancona TORRETTE (AN) CASTELLI Patrizio Ospedale di Circolo Univ dell'insubria VARESE CELORIA Giovanni Ospedale Sant'Andrea LA SPEZIA COGNOLATO Diego Ospedale Bassano del Grappa BASSANO DEL GRAPPA (VI) CRESCENZI Basilio Azienda Ospedaliera Monaldi CAMALDOLI NAPOLI DE BLASIS Giovanni Ospedale di Avezzano S. Filippo e Nicola AVEZZANO (AQ) DORRUCCI Vittorio S.C. Chirurgia Vascolare - Azienda ULSS 12 Veneziana - Ospedale Umberto I MESTRE (VE) EMANUELLI Guglielmo Istituti Clinici Zucchi-U.F. Chirurgia Vascolare II MONZA (MI) FADDA Dott. Gian Franco Az Ospedaliera - Tricase - Pia Fondazione di Culto e Religione Card. G. Panico TRICASE (LE) FARAGLIA Vittorio Ospedale Sant'Andrea ROMA FARINA Augusto U.O. Chirurgia Vascolare Az. Osp. Maggiore CREMA (CR) FRANCO Elio Az. Osp. Rummo BENEVENTO FRIGERIO Dalmazio Azienda Ospedaliera di Vimercate VIMERCATE (MI) GANASSIN Lorenzo Ospedale Civile Ca Foncello TREVISO GAROFALO Mariano Dip Interospedaliero di Chirurgia Vascolare, Endovascolare e Angiologia ROMA GORI Amerigo E.O. Ospedali Galliera GENOVA (GE) GOSSETTI Bruno Cattedra di Chirurgia Vascolare - ROMA JANNELLO Antonio Maria Ospedale Sacro Cuore - Negrar VERONA LA MARCA Giuseppe Ospedale Civico e Benfratelli PALERMO LANZA Gaetano Multimedica Holding SpA - Struttura Ospedaliera CASTELLANZA (VA) LINO Marcello Casa di Cura Privata Polispecialistica PESCHIERA DEL GARDA (VR) LOMEO Alberto Ospedale Cannizzaro CATANIA MASCOLI Francesco Arcispedale St. Anna di Ferrara FERRARA MEUCCI Eugenio U.O.C. Chirurgia Vascolare - Ospedale S.Luca VALLO DELLA LUCANIA - SALERNO MICHELAGNOLI Stefano Nuovo Ospedale San Giovanni di Dio - Torregalli FIRENZE MILITE Domenico U.O. di Chirurgia Vascolare Ospedale Civile San Bortolo VICENZA MONACA Vincenzo Az. Vitt. Em Ferrarotto S. Bambino Catania CATANIA MONTISCI Roberto POLICLINICO UNIV. DI CAGLIARI U.O. DI CHIR VASC E TORACICA MONSERRATO (CA) MORETTI Vincenzo Ospedale Civile TERAMO NANO Giovanni Ist. Policlinico San Donato SAN DONATO MILANESE ODERO Attilio Policlinico San Matteo MILANO PACCHIONI Roberto Az. Ospedaliera Carlo Poma MANTOVA PALOMBO Domenico Ospedale S.Martino GENOVA PANE Gianfranco Ospedale dei Pellegrini Vecchio NAPOLI PANZERA Anna U. O. Semplice Dipartimentale,Ospedale S.Spirito-Roma ROMA PARONI Giovanni Ospedale Casa Sollievo della Sofferenza S. GIOVANNI ROTONDO (FG) PEINETTI Flavio Ospedale Regionale AOSTA PORTA Carla Ospedale degli Infermi BIELLA PRATESI Carlo Cattedra e U.O. di Chirurgia Vascolare - Università degli Studi di Firenze FIRENZE PUTTINI Maurizio Ospedale Niguarda MILANO ROSCITANO Giuseppe S.Anna Hospital CATANZARO RUOTOLO Carlo Azienda Ospedaliera NAPOLI SALCUNI Pierfranco Segreteria di Chir. Vasc Cattedra di Chirurgia Vascolare PARMA SALVINI Mauro Osp. di Alessandria ALESSANDRIA SETACCI Carlo Università di Siena SIENA SIMONI Gianantonio U.O. di Chirurgia Vascolare dell'azienda Ospedaliera Villa Scassi di Genova GENOVA SNIDER Francesco Univ. Cattolica Pol. Gemelli - Roma ROMA SPIGONARDO Francesco Ospedale SS.Annunziata Chieti CHIETI TOMASSO Silvano A.O. "A. Cardarelli" Campobasso - CB CAMPOBASSO UDINI Marco Az Osp della Valtellina e della Valchiavenna - Ospedale E. Morelli Sondalo SONDALO (SO) VERALDI Gian Franco A. O. Ospedale Civile Maggiore di Verona VERONA ZUCCA Roberto CASA DI CURA SAN PIO X MILANO Pagina 4
7 RAPPRESENTAZIONE GRAFICA NEL TEMPO DEL NUMERO DEI CENTRI AFFERENTI AL REGISTRO NAZIONALE SICVE - SICVEREG Centri partecipanti al Regis tro N Centri Perio do Volendo commentare l andamento della partecipazione al Registro negli ultimi 10 anni, si può osservare che, a parte la fisiologica forte crescita del primo periodo, negli anni dal 2001 al 2004 la curva ha seguito un andamento abbastanza stabile (addirittura interpolabile nel periodo con una sorta di andamento logistico andamento di crescita naturale delle popolazioni statistiche), per poi impennare nuovamente nel 2005, anno di introduzione della versione web dell applicativo. Da segnalare qualche oscillazione, sempre contenuta in un novero inferiore alle 10 unità, nell arco Pagina 5
8 ANALISI DELLE PATOLOGIE CLASSIFICATE L analisi fa riferimento esclusivamente a patologie vascolari trattate chirurgicamente. Nella seguente tabella, le patologie classificate sono riportate in ordine decrescente di frequenza. Frequenza Cumulata ARTERIOPATIA OBLITERANTE ARTI INFERIORI ,5 24,5 24,5 PATOLOGIA TRONCHI SOVRA-AORTICI A DESTINO CEREBRALE ,5 24,5 49,0 PATOLOGIA VENOSA SUPERFICIALE ,4 24,4 73,4 PATOLOGIA AORTICA ED AORTO ILIACA ,6 11,6 85,0 ISCHEMIA ARTERIOSA ACUTA EMBOLICA E TROMBOTICA 974 5,1 5,1 90,1 ANEURISMI E PSEUDOANEURISMI DI ALTRI DISTRETTI 462 2,4 2,4 92,5 PATOLOGIA RENALE CRONICA TERMINALE (Emodialisi) 414 2,1 2,1 94, ,8 1,8 96,4 NON 170,9,9 97,2 MALFORMAZIONI E NEOPLASIE 112,6,6 97,8 PROCEDURE ENDO 107,6,6 98,4 TRAUMATISMO ARTERIOSO E VENOSO 100,5,5 98,9 FISTOLE ARTERO-VENOSE 71,4,4 99,3 PATOLOGIA STENO-OSTRUTTIVA ARTI SUPERIORI 48,2,2 99,5 PATOLOGIA TROMBOTICA VENOSA 42,2,2 99,7 PATOLOGIA DEI VASI VISCERALI 31,2,2 99,9 ACROSINDROMI ISCHEMICHE 11,1,1 100,0 SINDROME DELLO STRETTO TORACICO SUPERIORE 7,0,0 100,0 LINFOPATIE 1,0,0 100,0 Totale ,0 100,0 Patologie ARTERIOPATIA OBLITERANTE ARTI INFERIORI PATOLOGIA TRONCHI SOVRA- AORTICI A DESTINO CEREBRALE PATOLOGIA VENOSA SUPERFICIALE PATOLOGIA AORTICA ED AORTO ILIACA ISCHEMIA ARTERIOSA ACUTA EMBOLICA E TROMBOTICA ANEURISMI E PSEUDOANEURISMI DI ALTRI DISTRETTI PATOLOGIA RENALE CRONICA TERMINALE (Emodialisi) NON MALFORMAZIONI E NEOPLASIE PROCEDURE ENDO TRAUMATISMO ARTERIOSO E VENOSO FISTOLE ARTERO-VENOSE PATOLOGIA STENO-OSTRUTTIVA ARTI SUPERIORI PATOLOGIA TROMBOTICA VENOSA PATOLOGIA DEI VASI VISCERALI ACROSINDROMI ISCHEMICHE SINDROME DELLO STRETTO TORACICO SUPERIORE LINFOPATIE I dati evidenziano come patologie maggiormente rappresentate: l Arteriopatia obliterante arti inferiori, la Patologia dei tronchi sovraaortici, la Patologia venosa superficiale e quella Aneurismatica aorto-iliaca Pagina 6
9 DISTRIBUZIONE MASCHI-FEMMINE NEI CASI TRATTATI SESSO Frequenza Cumulata Maschio ,2 62,2 62,2 Femmina ,8 37,8 100,0 Totale ,0 100,0 Il genere più frequente è quello maschile (62,2 ). SESSO Maschio Femmina Pagina 7
10 TIPI DI PATOLOGIE NEI CASI TRATTATI TIPO PATOLOGIA Frequenza Cumulata Arteriosa ,7 70,7 70,7 Venosa ,6 24,6 95,3 Complicanze 615 3,2 3,2 98,5 Malformazioni 112,6,6 99,1 Traumatismo 100,5,5 99,6 Arteriosa-Venosa 71,4,4 100,0 Linfopatie 1,0,0 100,0 Totale ,0 100,0 La Patologia Arteriosa rappresenta il 70,7 sul Totalee delle patologie trattate. TIPO PATOLOGIA Arteriosa Venosa Complicanze Malformazioni Traumatismo Arteriosa-Venosa Linfopatie Pagina 8
11 FREQUENZE VARIABILI NUMERICHE - TUTTE LE PATOLOGIE DISTRIBUZIONE ETA E FASCE DI ETA NEL CAMPIONE Le tabelle sotto riportate, mostrano le elaborazioni statistico-numeriche dell età e delle fasce di età relative al Totalee delle patologie. I grafici che seguono, rappresentano per istogrammi interpolati con la curva di Gauss, le relative distribuzioni. ETA Fasce di Età N Media 67,02 6,27 Mediana 70,00 7,00 Moda 71 7 Deviatione Std. 14,06 1,38 Minimo 1 3 Massimo Relativamente al numero Totale delle patologie trattate, la media dell età dei pazienti è risultata di 67,02 anni (mediana di 70 anni) con deviazione standard di 14,06 anni. Fasce di Età Frequenza Percent Cumulata 1-39 anni ,4 5,4 5, anni ,3 7,3 12, anni ,7 11,7 24, anni ,5 24,6 49, anni ,6 33,7 82, anni ,9 15,9 98, anni 253 1,3 1,3 100,0 Totale ,8 100,0 0 31,2 Totale ,0 ETA Fasce di Età Frequency 750 Frequency ETA Mean = 67,02 Std. Dev. = 14,06 N = Fasce di Età 8 10 Mean = 6,27 Std. Dev. = 1,385 N = Pagina 9
12 FREQUENZE VARIABILI ALFANUMERICHE - TUTTI GLI INTERVENTI ANALISI DEI GRUPPI DI INTERVENTI CLASSIFICATI E ESITI La seguente analisi, espressa in forma tabulare per frequenze decrescenti e percentuali cumulate, corredata di grafici a torta, esamina gli aspetti relativi a 9 gruppi di interventi, definiti per confinare l estrema numerosità dei singoli interventi. GRUPPO INTERVENTI Frequenza Cumulata Percentuale precedente (2009) INT. DI RIVASC. TRONCHI SOVRA-AORTICI ,2 24,2 24,2 22,5 INT. PER PATOLOGIA VARICOSA ,6 19,6 43,9 21,1 MISCELLANEA DI INT. PER PATOLOGIE VARIE ,4 18,4 62,3 19,9 MISCELLANEA DI INT. PER AOCP ,0 16,0 78,3 15,8 INT. PER PATOLOGIA ANEURISM. AORTO-ILIACA ,3 11,3 89,6 11,0 INT. DI RIVASC. FEMORO-POPLITEO SOVRA ,2 4,2 93,8 3,8 ARTIC. PER AOCP INT. DI RIVASC. AORTO-ILIACO-FEMOR. PER AOCP 613 3,2 3,2 97,0 3,7 INT. DI RIVASC. FEMORO-POPLITEO SOTTO- ARTIC. PER AOCP 545 2,8 2,8 99,8 2,2 ALTRI INT. SUI TRONCHI SOVRA-AORTICI 36,2,2 100,0,2 Totale ,0 100,0 GRUPPO INTERVENTI INT. DI RIVASC. TRONCHI SOVRA-AORTICI INT. PER PATOLOGIA VARICOSA MISCELLANEA DI INT. PER PATOLOGIE VARIE MISCELLANEA DI INT. PER AOCP INT. PER PATOLOGIA ANEURISM. AORTO- ILIACA INT. DI RIVASC. FEMORO- POPLITEO SOVRA-ARTIC. PER AOCP INT. DI RIVASC. AORTO- ILIACO-FEMOR. PER AOCP INT. DI RIVASC. FEMORO- POPLITEO SOTTO-ARTIC. PER AOCP ALTRI INT. SUI TRONCHI SOVRA-AORTICI L analisi conferma la maggior frequenza di interventi per patologia sui tronchi sovra-aortici (24,2) Pagina 10
13 Nelle pagine seguenti, sono riportate le analisi statistiche relative all esito degli interventi, sul Totale del campione e, successivamente, sulle patologie arteriose più rappresentate divise per tipo di tecnica (TSA, AOAI ed AAA). Frequenza Cumulata OK ,9 93,0 93, ,0 2,0 95,0 NON 312 1,6 1,6 96,6 SISTEMICHE NON 288 1,5 1,5 98,1 EXITUS 214 1,1 1,1 99,2 ISCHEMICHE TARDIVE 156,8,8 100,0 Totale ,9 100,0-1 19,1 Totale ,0 Dall analisi relativa all intero campione, è risultato un tasso di morbilità globale del 5,9 (5,8 nel 2009) e di mortalità pari all 1,1, quest ultima stabile rispetto all anno precedente. OK NON SISTEMICHE NON EXITUS ISCHEMICHE TARDIVE Pagina 11
14 Nella pagina sottostante sono riportate le analisi statistiche relative all esito, sul Totalee del campione, degli interventi eseguiti in elezione ed urgenza/emergenza per le patologie selezionate, ulteriormente suddivise per tecnica chirurgica (Endovascolare/Tradizionale). ESITI TSA ESITI - TSA - Tutte le tecniche Frequenza Cumulata OK ,9 95,9 95,9 SISTEMICHE NON 65 1,4 1,4 97,3 NON 50 1,1 1,1 98,4 47 1,0 1,0 99,4 ISCHEMICHE 20,4,4 99,8 TARDIVE EXITUS 9,2,2 100,0 Totale ,0 100,0-1 1,0 Totale ,0 OK SISTEMICHE NON NON ISCHEMICHE TARDIVE EXITUS Pagina 12
15 ESITI - TSA - Endovascolare Frequenza Cumulata OK ,9 95,1 95,1 SISTEMICHE NON 12 1,9 1,9 96,9 9 1,4 1,4 98,3 ISCHEMICHE TARDIVE 9 1,4 1,4 99,7 EXITUS 2,3,3 100,0 Totale ,8 100,0-1 1,2 Totale ,0 OK SISTEMICHE NON ISCHEMICHE TARDIVE EXITUS Pagina 13
16 ESITI - TSA - Tradizionale Valid a Frequenza Cumulata OK ,1 96,1 96,1 SISTEMICHE NON 53 1,3 1,3 97,4 NON 50 1,2 1,2 98,6 38,9,9 99,6 ISCHEMICHE TARDIVE 11,3,3 99,8 EXITUS 7,2,2 100,0 Totale ,0 100,0 OK SISTEMICHE NON NON ISCHEMICHE TARDIVE EXITUS Pagina 14
17 Esiti AOAI - Tutte le tecniche Esiti AOAI Frequenza Cumulata OK ,1 91,3 91,3 NON 127 2,7 2,7 94, ,5 2,5 96,5 SISTEMICHE NON 62 1,3 1,3 97,8 EXITUS 53 1,1 1,1 98,9 ISCHEMICHE TARDIVE 50 1,1 1,1 100,0 Totale ,7 100,0-1 12,3 Totale ,0 OK NON SISTEMICHE NON EXITUS ISCHEMICHE TARDIVE Pagina 15
18 Esiti AOAI - Endovascolare Frequenza Cumulata OK ,3 95,4 95,4 51 2,4 2,4 97,9 ISCHEMICHE TARDIVE 15,7,7 98,6 SISTEMICHE NON 13,6,6 99,2 EXITUS 9,4,4 99,6 NON 8,4,4 100,0 Totale ,9 100,0-1 3,1 Totale ,0 OK ISCHEMICHE TARDIVE SISTEMICHE NON EXITUS NON Pagina 16
19 Esiti AOAI - Tradizionale Frequenza Cumulata OK ,7 88,0 88,0 NON 119 4,5 4,6 92,5 67 2,6 2,6 95,1 SISTEMICHE NON 49 1,9 1,9 97,0 EXITUS 44 1,7 1,7 98,7 ISCHEMICHE TARDIVE 35 1,3 1,3 100,0 Totale ,7 100,0-1 8,3 Totale ,0 OK NON SISTEMICHE NON EXITUS ISCHEMICHE TARDIVE Pagina 17
20 Esiti AAA Esiti AAA - Tutte le tecniche Frequenza Cumulata OK ,0 86,1 86,1 SISTEMICHE NON 112 5,0 5,0 91,1 EXITUS 82 3,7 3,7 94,8 55 2,5 2,5 97,2 NON 37 1,7 1,7 98,9 ISCHEMICHE TARDIVE 25 1,1 1,1 100,0 Totale ,9 100,0-1 3,1 Totale ,0 OK SISTEMICHE NON EXITUS NON ISCHEMICHE TARDIVE Pagina 18
21 Esiti AAA - Endovascolare Frequenza Cumulata OK ,6 90,7 90,7 34 2,9 2,9 93,5 SISTEMICHE NON 29 2,4 2,4 96,0 EXITUS 19 1,6 1,6 97,6 NON 15 1,3 1,3 98,8 ISCHEMICHE TARDIVE 14 1,2 1,2 100,0 Totale ,9 100,0-1 1,1 Totale ,0 OK SISTEMICHE NON EXITUS NON ISCHEMICHE TARDIVE Pagina 19
22 Esiti AAA - Tradizionale Frequenza Cumulata OK ,1 81,3 81,3 SISTEMICHE NON 82 7,9 8,0 89,2 EXITUS 60 5,8 5,8 95,1 NON 22 2,1 2,1 97,2 19 1,8 1,8 99,0 ISCHEMICHE TARDIVE 10 1,0 1,0 100,0 Totale ,8 100,0-1 2,2 Totale ,0 OK SISTEMICHE NON EXITUS NON ISCHEMICHE TARDIVE Pagina 20
23 DISTRIBUZIONE DELLE PRINCIPALI PATOLOGIE PER REGIONE Regione ARTERIOPATIA OBLITERANTE ARTI INFERIORI PATOLOGIA AORTICA ED AORTO ILIACA PATOLOGIA TRONCHI SOVRA-AORTICI A DESTINO CEREBRALE PATOLOGIA VENOSA SUPERFICIALE Totalee ABRUZZO BASILICATA CALABRIA CAMPANIA EMILIA ROMAGNA FRIULI - VENEZIA GIULIA LAZIO LIGURIA LOMBARDIA MARCHE MOLISE PIEMONTE PUGLIA SARDEGNA 1 1 SICILIA TOSCANA VALLE D'AOSTA VENETO Totalee Distribuzione delle patologie per Regioni N Casi ARTERIOPATIA OBLITERANTE ARTI INFERIORI PATOLOGIA AORTICA ED AORTO ILIACA PATOLOGIA TRONCHI SOVRA-AORTICI A DESTINO CEREBRALE PATOLOGIA VENOSA SUPERFICIALE ABRUZZO BASILICATA CALABRIA CAMPANIA EMILIA ROMAGNA FRIULI - VENEZIA GIULIA LAZIO LIGURIA LOMBARDIA MARCHE MOLISE PIEMONTE PUGLIA SARDEGNA SICILIA TOSCANA VALLE D'AOSTA VENETO Regioni Pagina 21
24 SELEZIONE PER PATOLOGIA TROCHI SOVRA-AORTICI A DESTINO CEREBRALE I Morfologia delle lesioni Frequenza Cumulata STENOSI > ,2 81,5 81,5 PSEUDO-OCCLUSIONE 194 4,1 4,1 85,7 STENOSI > 70 + OSTRUZ. ICA CONTROLAT ,3 3,3 89,0 RESTENOSI 126 2,7 2,7 91,7 STENOSI > 70 + KINKING 123 2,6 2,6 94,3 PLACCA ULCERATA 100 2,1 2,1 96,4 STENOSI < ,3 1,3 97,7 KINKING 29,6,6 98,3 STENOSI < 70 + KINKING 24,5,5 98,8 TUMORE GLOMICO 13,3,3 99,1 STENOSI < 70 + OSTRUZ. ICA CONTROLAT. 12,3,3 99,4 OSTRUZIONE 8,2,2 99,5 ANEURISMA 6,1,1 99,7 ANEURISMA ATEROSCLEROTICO 6,1,1 99,8 TROMBO FLOTTANTE 5,1,1 99,9 ANEURISMA ANASTOMOTICO 2,0,0 99,9 ANEURISMA INFIAMMATORIO 1,0,0 100,0 ANEURISMA MICOTICO 1,0,0 100,0 ANEURISMA POST-TRAUMATICO 1,0,0 100,0 Totale ,7 100,0 1 16,3 Totale ,0 Dai dati sopra riportati, si evidenzia una netta prevalenza delle stenosi > del 70 (81,5) Morfologia delle lesioni STENOSI > 70 PSEUDO-OCCLUSIONE STENOSI > 70 + OSTRUZ. ICA CONTROLAT. RESTENOSI STENOSI > 70 + KINKING PLACCA ULCERATA STENOSI < 70 KINKING STENOSI < 70 + KINKING TUMORE GLOMICO STENOSI < 70 + OSTRUZ. ICA CONTROLAT. OSTRUZIONE ANEURISMA ANEURISMA ATEROSCLEROTICO TROMBO FLOTTANTE ANEURISMA ANASTOMOTICO ANEURISMA INFIAMMATORIO ANEURISMA MICOTICO ANEURISMA POST- TRAUMATICO Pagina 22
25 Sintomaticità Frequenza Cumulata ASINTOMATICO ,6 75,6 75,6 SINTOMATICO ,1 24,4 100,0 Totale ,7 100, ,3 Totale ,0 Tra i dati i, risulta prevalente l asintomaticità 75,6 rispetto alla sintomaticità 24,4. Sintomaticità ASINTOMATICO SINTOMATICO Pagina 23
26 Shunt Frequenza Cumulata NO ,4 80,4 80,4 SI ,6 19,6 100,0 Totale ,0 100,0 L utilizzo dello shunt, è stato necessario nel 19,6 dei casi trattati. Shunt NO SI Pagina 24
27 TRATTAMENTI ENDO Frequenza Cumulata TEA PER EVERSIONE CON REIMPIANTO ICA ,2 39,2 39,2 TEA CAROTIDEA E SUTURA CON PATCH ,3 30,3 69,5 TEA CAROTIDEA CON SUTURA DIRETTA ,5 14,5 83,9 PTA E STENTING (CON SIST. DI PROTEZ. CEREBRALE) ,5 11,5 95,4 PTA ISOLATA 42,9,9 96,3 ANGIOPLASTICA TRANSLUMINALE INTRAOP. E STENT 38,8,8 97,1 REIMPIANTO CAROTIDEO PER KINKING 32,7,7 97,8 PTA E STENTING (SENZA SIST. DI PROTEZ. CEREBRALE) 24,5,5 98,3 BY-PASS CCA-ICA 14,3,3 98,6 RESEZIONE ED INNESTO CCA - ICA 13,3,3 98,9 TEA CAROTIDEA sec. CHEVALIER 13,3,3 99,2 EXERESI DI TUMORE GLOMICO 12,3,3 99,4 INTERVENTO ESPLORATIVO 12,3,3 99,7 BY-PASS SUCCLAVIO - CAROTIDEO 4,1,1 99,7 ESCLUSIONE ANEURISMATICA CON STENT RICOPERTO 3,1,1 99,8 PATCH CAROTIDEO (SENZA TEA) 3,1,1 99,9 EMBOLECTOMIA 2,0,0 99,9 RESEZIONE ED ANASTOMOSI CCA 2,0,0 100,0 ARTERIORRAFIA 1,0,0 100,0 EXERESI TUMORE GLOMICO 1,0,0 100,0 Totale ,0 100,0 Trattamenti endovascolari 25,0 Percentuale 20,0 15,0 10,0 19,8 17,2 17,0 14,9 14,1 13,7 9,1 Trattamenti endovascolari 5,0 5,9 5,2 0, Anno Dalla tabella sopra riportata, si desume che i trattamenti endovascolari per la patologia dei TSA eseguiti nel 2010, sono stati pari al 13.7 (645) di tutti gli interventi per patologia dei tronchi sovraortici, con un trend, come si può notare dal grafico sottoriportato, che, dopo un netto aumento rispetto agli anni , sembrava assestarsi su una morfologia ad S, tendenza epidemiologicamente interessante, ma oggi difficile da confermare (vista la diminuzione del numero di centri) nel 2010 Pagina 25
28 SELEZIONE PER PATOLOGIA TROCHI SOVRA-AORTICI A DESTINO CEREBRALE II SESSO Maschio Femmina Count anni anni anni anni anni anni anni Fasce di Età Come per gli anni passati, la fascia di età più frequente è risultata quella compresa fra 70 e 79 anni Pagina 26
29 SELEZIONE PER ARTERIOPATIE OBLITERANTI ARTI INFERIORI Stadio Frequenza Valid a Cumulata IV STADIO ,0 38,0 38,0 II STADIO B ,5 31,3 69,3 III STADIO ,1 21,6 90,9 PIEDE DIABETICO 221 4,7 4,8 95,7 II STADIO A 136 2,9 3,0 98,7 ULCERA CRONICA 27,6,6 99,2 BLUE TOE SYNDROME 21,4,5 99,7 SINDROME DA 8,2,2 99,9 RIZZAZIONE ENTRAPMENT POPLITEO 4,1,1 100,0 I STADIO 2,0,0 100,0 Totale ,5 100, ,5 Totale ,0 Stadio IV STADIO II STADIO B III STADIO PIEDE DIABETICO II STADIO A ULCERA CRONICA BLUE TOE SYNDROME SINDROME DA RIZZAZIONE ENTRAPMENT POPLITEO I STADIO Gli stadi di AOAI più frequentemente trattati sono risultati il IV, il II B ed il III con una percentuale cumulata del 90,9. Pagina 27
30 Lesione Frequenza Cumulata OSTRUZIONE ,5 48,6 48,6 STENOSI ,5 25,0 73,6 STENO-OSTRUZIONE ,5 25,0 98,6 ULCERA PENETRANTE 46 1,0 1,0 99,7 TROMBO PARIETALE 14,3,3 100,0 Totale ,8 100, , ,5 Totale 295 6,2 Totale ,0 Lesione OSTRUZIONE STENOSI STENO-OSTRUZIONE ULCERA PENETRANTE TROMBO PARIETALE Pagina 28
31 Sede Frequenza Cumulata FEMORALE SUPERFICIALE ,9 35,7 35,7 VASI TIBIALI ,4 14,1 49,8 ILIACA COMUNE ,1 12,8 62,6 POPLITEA ,9 12,5 75,1 FEMORALE COMUNE ,3 10,8 86,0 ILIACA ESTERNA 369 7,8 8,2 94,2 FEMORALE PROFONDA 75 1,6 1,7 95,9 AORTA ADDOMINALE 51 1,1 1,1 97,0 AORTO-ILIACA - S. di LERICHE 48 1,0 1,1 98,1 NEUROTROFICO 40,8,9 99,0 NEUROISCHEMICO 25,5,6 99,5 AORTO-ILIACA - S. DI LERICHE 22,4,4 100,0 Totale ,9 100, ,1 Totale ,0 Sede FEMORALE SUPERFICIALE VASI TIBIALI ILIACA COMUNE POPLITEA FEMORALE COMUNE ILIACA ESTERNA FEMORALE PROFONDA AORTA ADDOMINALE AORTO-ILIACA - S. di LERICHE NEUROTROFICO NEUROISCHEMICO AORTO-ILIACA - S. DI LERICHE AORTO-ILIACA. S. DI LERICHE Il tipo di lesione più frequentemente rilevata è risultata l ostruzione e la sede la femorale superficiale Pagina 29
32 SELEZIONE PER PATOLOGIA ANEURISMATICA AORTICA E AORTO-ILIACA Sede Frequenza Cumulata AORTA ADD. SOTTORENALE ,1 77,4 77,4 AORTA ADD. INFRARENALE 108 4,8 4,8 82,2 AORTA DISCENDENTE 107 4,8 4,8 87,0 AORTO-ILIACA 80 3,6 3,6 90,6 AORTA TORACO-ADDOMINALE 58 2,6 2,6 93,2 ILIACA COMUNE DX 55 2,5 2,5 95,7 ILIACA COMUNE SX 46 2,1 2,1 97,7 AORTA SOPRARENALE 14,6,6 98,3 ARCO AORTICO 12,5,5 98,9 IPOGASTRICA SX 11,5,5 99,4 IPOGASTRICA DX 7,3,3 99,7 AORTA ASCENDENTE 2,1,1 99,8 ILIACA ESTERNA DX 2,1,1 99,9 ILIACA ESTERNA SX 2,1,1 100,0 ILIACA COMUNE DESTRA 1,0,0 100,0 Totale ,6 100,0 1 8,4 Totale ,0 Sede aneurisma AORTA ADD. SOTTORENALE AORTA ADD. INFRARENALE AORTA DISCENDENTE AORTO-ILIACA AORTA TORACO- ADDOMINALE ILIACA COMUNE DX ILIACA COMUNE SX AORTA SOPRARENALE ARCO AORTICO IPOGASTRICA SX IPOGASTRICA DX AORTA ASCENDENTE ILIACA ESTERNA DX ILIACA ESTERNA SX ILIACA COMUNE DESTRA Pagina 30
33 Diametro Frequenza Cumulata > 5 CM ,2 40,8 40,8 > 6 CM ,0 35,3 76,1 = 5 CM ,1 10,9 87,0 < 5 CM 175 7,8 8,4 95,4 < 4 CM 62 2,7 2,9 98,3 < 3 CM 35 1,6 1,7 100,0 Totale ,5 100, , ,3 Totale 146 6,5 Totale ,0 Diametro aneurisma > 5 CM > 6 CM = 5 CM < 5 CM < 4 CM < 3 CM Pagina 31
34 Eziologia Frequenza Cumulata ATEROSCLEROTICO ,5 94,3 94,3 DEGENERAZIONE MEDIA 40 1,8 2,0 96,3 INFIAMMATORIO 29 1,3 1,5 97,8 PSEUDOANEUR. ANASTOMOTICO 28 1,3 1,4 99,2 POST-TRAUMATICO 13,6,7 99,8 INFETTIVO/MICOTICO 3,1,2 100,0 Totale ,5 100, , ,2 Totale ,5 Totale ,0 Eziologia aneurisma ATEROSCLEROTICO DEGENERAZIONE MEDIA INFIAMMATORIO PSEUDOANEUR. ANASTOMOTICO POST-TRAUMATICO INFETTIVO/MICOTICO La sede più frequente degli aneurismi è risultata l aorta addominale sottorenale; il diametro di quelli trattati è superiore od uguale a 5 cm in una percentuale cumulata dell 87,0; l eziologia più frequente: l aterosclerotica Pagina 32
35 ANALISI DEI FATTORI DI RISCHIO (Curva ROC) Riassunto dell elaborazione dei casi Mortalità i (listwise) Positivi (a) 213 Negativi Valori più grandi delle variabili del risultato del test indicano una maggiore possibilità di stato reale positivo. (a) Lo stato positivo reale è Decesso. Curva ROC Sensibilità 1,0 0,8 0,6 0,4 Sorgente della curva STATUS CARDIOLOGICO BMI DIABETE STATUS POLMONARE FUMO IPERTENSIONE DISLIPIDEMIA INS. RENALE CRONICA Reference Line 0,2 0,0 0,0 0,2 0,4 0,6 1 - Specificità 0,8 1,0 segmenti diagonali sono prodotti dai casi pari merito.. Area sotto la curva Intervallo di confidenza al 95 Variabili del risultato del Errore Sig. asintotico Area test std (a) asintotica (b) Limite Limite superiore inferiore Status cardiologico,634,018,000,599,668 BMI,556,020,005,517,596 Diabete,481,020,349,443,520 Status polmonare,630,019,000,593,667 Fumo,477,020,254,438,517 Ipertensione,499,020,955,460,538 Dislipidemia,420,019,000,382,458 IRC,585,021,000,543,626 Le variabili del risultato del test: Status cardiologico, BMI, Diabete, Status polmonare, Fumo, Ipertensione, Dislipidemia, IRC hanno almeno un caso pari merito tra il gruppo di appartenenza positivo dello stato e quello negativo. Le statistiche potrebbero essere distorte. (a) In base all'assunzione non parametrica (b) Ipotesi nulla: area reale = 0.5 Pagina 33
36 L affidabilità di un test dicotomico (positivo/negativo), per noi una rilevazione di mortalità, è stimata da 2 variabili: sensibilità e specificità. Con questo metodo, vogliamo, in qualche modo misurare l affidabilità della nostra rilevazione di mortalità in funzione dei fattori di rischio individuati. La sensibilità rappresenterebbe la probabilità che la rilevazione di mortalità sia legata al fattore di rischio che ha generato la curva ROC (grafico sopra), mentre la specificità rappresenterebbe la probabilità che la rilevazione di sopravvivenza (mortalità negativa) sia legata all assenza dello stesso fattore di rischio. Un buon test ha una curva che impenna rapidamente verso l angolo superiore sinistro. In linea di massima, definita AUC l area sotto la curva, abbiamo: AUC <= 0,5 -> test non informativo (I fascia); 0,5<AUC<0,7 -> test poco accurato o, meglio (per noi) poco probante (II fascia); 0,7<AUC<0,9 -> test mediamente accurato (per noi) mediamente probante (III fascia); 0,9<AUC<=1,0 -> test accurato (IV fascia). Fatte queste premesse ed estrapolando dalle tabelle che precedono i seguenti record: Variabili del risultato del test Area Status cardiologico,634 BMI,556 Status polmonare,630 IRC,585 Questi 4 fattori di rischio mostrano le maggiori sensibilità e specificità in assoluto. Pagina 34
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