Programma Nazionale Esiti PNE

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1 Sintesi della verifica della qualità dei dati e audit sulla base dei risultati PNE 2013 Si è resa necessaria una verifica della qualità dei dati registrati nei sistemi informativi ospedalieri per le strutture ospedaliere individuate come meritevoli di verifica e approfondimento sulla base dei risultati dell edizione 2013 del PNE. Sono state selezionate tutte le strutture che nel 2012 avevano una mortalità a 30 giorni da un ricovero per Infarto Miocardico Acuto molto superiore o inferiore all atteso in base alla storia naturale della patologia ischemica cardiaca. In particolare, sono state individuate 17 strutture con una mortalità inferiore al 4% (Tabella 1) e 16 strutture con una mortalità superiore al 17% (Tabella 2). A.ge.nas. ha invitato le strutture individuate ad avviare un processo di verifica della qualità dei dati codificati nei Sistemi Informativi Sanitari sulla base dei quali sono stati calcolati gli indicatori del P.N.E. Inoltre, è stato chiesto di valutare la potenziale misclassificazione, rispetto ai criteri definiti nei protocolli degli indicatori, delle diagnosi utilizzate nella selezione dei ricoveri, delle variabili utilizzate nei modelli di aggiustamento e dei criteri utilizzati per la misura dell esito. A ognuna delle strutture invitate a partecipare al processo di verifica è stato inviato l elenco dei casi selezionati nell indicatore Mortalità a 30 giorni da un ricovero per infarto acuto del miocardio per gli opportuni controlli.

2 Tabella 1: Strutture con minore mortalità a 30 giorni dal ricovero per IMA Italia 2012 STRUTTURA ITALIA REGIONE PR N RISCHIO GREZZO % RISCHIO ADJ % RR ADJ 9,98 9,98 OSPEDALE DI MONDOVI' CN1 PIEMONTE CN 103 2,91 2,83 0,28 0,032 OSPEDALE DI CIRCOLO "A. MANZONI" LECCO LOMBARDIA LC 217 3,69 3,63 0,36 0,005 CASA DI CURA MATER DOMINI CASTELLANZA LOMBARDIA VA 102 2,94 3,46 0,35 0,07 PRESIDIO OSPEDALIERO DI SAN DONA` DI P. VENETO VE 157 3,18 2,68 0,27 0,004 AZIENDA OSP. S.M.A. SEDE DI SACILE FRIULI V.G. PN 268 1,87 1,68 0,17 0 OSPEDALE PADRE ANTERO MICONE SESTRI P. LIGURIA GE 140 2,86 2,27 0,23 0,004 STABILIMENTO SAN BARTOLOMEO DI SARZANA LIGURIA SP 116 5,17 3,04 0,3 0,005 OSPEDALE "B. RAMAZZINI" CARPI E. ROMAGNA MO 130 3,85 3,79 0,38 0,033 OSPEDALE S.ANDREA MASSA MARITTIMA TOSCANA GR 67 8,96 3,92 0,39 0,032 MADRE GIUSEPPINA VANNINI LAZIO RM 301 3,65 3,57 0,36 0,001 CLINICA MEDITERRANEA S.P.A. CAMPANIA NA 109 1,83 2,48 0,25 0,05 OSPEDALE S.CAMILLO DE LELLIS MANFREDONIA PUGLIA FG 55 5,45 3,87 0,39 0,115 CASA DI CURA CITTA DI LECCE PUGLIA LE 141 2,13 3,39 0,34 0,062 PRESIDIO OSP. SACRO CUORE DI GESU` PUGLIA LE 103 0,97 0,82 0,08 0,013 P.O. S.CATERINA NOVELLA GALATINA PUGLIA LE 65 0 PRESIDIO OSPEDALIERO SAN FRANCESCO PAOLA CALABRIA CS 60 3,33 3,08 0,31 0,102 P.O. V.EMANUELE II CASTELVETRANO SICILIA TP 66 3,03 2,86 0,29 0,083 P

3 Tabella 2: Strutture con maggiore mortalità a 30 giorni dal ricovero per IMA Italia 2012 STRUTTURA REGIONE PR N RISCHIO GREZZO % RISCHIO ADJ % ITALIA ,98 9,98 OSPEDALE SANT`ANTONIO VENETO PD 75 41,33 23,93 2,4 0 AZIENDA OSP. S.M.A. SEDE DI PORDENONE FRIULI V.G. PN 53 52,83 41,37 4,15 0 OSPEDALI RIUNITI DELLA VAL DI CHIANA TOSCANA SI 59 28,81 24,08 2,41 PRESIDIO OSPEDALIERO UMBERTO I MARCHE AN 53 24,53 19,01 1,91 CASA DI CURA CITTA` DI APRILIA LAZIO LT 67 20,9 17,12 1,72 CASA DI CURA S.ANNA POMEZIA LAZIO RM 75 10,67 17,82 1,79 OSPEDALE S. GIOVANNI EVANGELISTA(TIVOLI) LAZIO RM 79 16,46 17,66 1,77 P.O. VASTO S. PIO DA PIETRALCINA ABRUZZO CH ,18 21,38 2,14 OSPEDALE SAN SALVATORE ABRUZZO AQ ,75 18,57 1,86 OSPEDALE G. VIETRI LARINO MOLISE CB 69 13,04 17,16 1,72 CLINICA SAN MICHELE CAMPANIA CE 55 10,91 18,54 1,86 STABILIMENTO OSP. DI VENERE PUGLIA BA ,97 26,15 2,62 0 P.O. 'S. MARIA DEGLI UNGHERESI' CALABRIA RC ,86 18,71 1,88 0,02 AZIENDA OSP. UNIV. G. MARTINO SICILIA ME ,33 20,55 2,06 P.O. UMBERTO I (EX A.O.) SICILIA SR ,27 17,76 1,78 0 P.O. S. GIOVANNI DI DIO SICILIA AG ,41 18,12 1,82 0 RR ADJ P 0,00 1 0,03 2 0,06 3 0,09 9 0,05 1 0,00 2 0,00 1 0,11 4 0,12 4 0,00 1 Age.Na.S. ha ricevuto un resoconto delle attività di verifica e controllo della qualità dei dati da 23 strutture in totale: 12 delle 17 (70.5%) strutture con la minore mortalità (indicate in verde nella tabella 1) e da 11 delle 16 (68.7%) strutture con la mortalità maggiore (indicate in verde nella tabella 2).

4 Le fonti di dati utilizzate dalle diverse strutture e/o regioni per il confronto con i dati del P.N.E. sono state: Sistemi informativi sanitari regionali Cartelli cliniche ospedaliere La metodologia utilizzata per le verifiche di qualità dei dati adottata dalle diverse strutture ha previsto il confronto con i dati PNE per verificare: la selezione delle coorti (e la potenziale misclassificazione delle diagnosi di IMA e dei criteri di inclusione/esclusione) la misura dell esito e la potenziale misclassificazione della mortalità; La verifica dei dati e la conduzione del processo di audit sono risultati eterogenei tra le strutture rispondenti, sia per la metodologia applicata che per il livello (regionale e/o aziendale) coinvolto nelle procedure per i controlli analitici (tabella 3): per 10 strutture sono stati confrontati i dati PNE con i dati regionali; per 6 strutture sono stati verificati i dati PNE sulla base della documentazione clinica; per 3 strutture sono stati confrontati i dati PNE con i dati regionali e sono state condotte verifiche sulla base della documentazione clinica; per 2 strutture non sono state condotte verifiche sia attraverso i dati regionali che sulla base della documentazione clinica per 2 strutture (Az. Osp. di Sacile e Az. Osp. di Pordenone) non è stato possibile procedere ad ulteriori verifiche a causa del riscontro di una errata attribuzione dei casi di IMA selezionati nel PNE.

5 Tabella 3 Metodologia di audit delle strutture rispondenti Verifica dati PNE STRUTTURA Confronto S.I. Nazionale e S.I. Regionale mediante controllo cartelle cliniche PRESIDIO OSPEDALIERO DI SAN DONA` DI P. NO NO AZIENDA OSP. S.M.A. SEDE DI SACILE / / OSPEDALE PADRE ANTERO MICONE SESTRI P. SI NO STABILIMENTO SAN BARTOLOMEO DI SARZANA SI NO OSPEDALE "B. RAMAZZINI" CARPI SI NO OSPEDALE S.ANDREA MASSA MARITTIMA NO SI MADRE GIUSEPPINA VANNINI SI SI CLINICA MEDITERRANEA S.P.A. SI SI OSPEDALE S.CAMILLO DE LELLIS MANFREDONIA NO SI CASA DI CURA CITTA DI LECCE NO SI P.O. S.CATERINA NOVELLA GALATINA NO SI P.O. V.EMANUELE II CASTELVETRANO SI NO OSPEDALE SANT`ANTONIO NO SI AZIENDA OSP. S.M.A. SEDE DI PORDENONE / / OSPEDALI RIUNITI DELLA VAL DI CHIANA NO NO CASA DI CURA CITTA` DI APRILIA SI NO CASA DI CURA S.ANNA POMEZIA SI NO OSPEDALE S. GIOVANNI EVANGELISTA(TIVOLI) SI NO CLINICA SAN MICHELE SI SI STABILIMENTO OSP. DI VENERE NO SI AZIENDA OSP. UNIV. G. MARTINO SI NO P.O. UMBERTO I (EX A.O.) SI NO P.O. S. GIOVANNI DI DIO SI NO Il processo di verifica ha permesso di confermare i risultati di PNE o di evidenziare eventuali discordanze e criticità nella selezione dei ricoveri o nella misura dell esito rispetto a quanto registrato nei sistemi informativi sanitari regionali e/o nella documentazione clinica (Tabella 4). Per quanto riguarda la selezione delle coorti e la potenziale misclassificazione delle diagnosi di IMA e dei criteri di inclusione/esclusione: 2 strutture non hanno effettuato verifiche; 10 strutture hanno selezionato coorti differenti dal PNE; 9 strutture hanno selezionato coorti corrispondenti alla selezione del PNE;

6 Per quanto riguarda la misura dell esito e la potenziale misclassificazione della mortalità: 6 strutture non hanno effettuato verifiche; 5 strutture hanno misurato una mortalità differente da quella riportata nel PNE 10 strutture hanno confermato la mortalità riportata nel PNE. Le principali criticità emerse nel corso del processo di verifica della qualità dei dati sono sintetizzate nel Box 1. In 2 strutture è risultata una sistematica errata attribuzione dei casi che ha prodotto un errore nelle stime di mortalità. La misclassificazione della diagnosi di IMA è stata segnalata in 7 strutture e la misclassificazione dei pazienti trasferiti in 6 strutture. Una ha evidenziato una criticità nella codifica dei fattori di rischio nella SDO. I risultati del confronto tra dati regionali e/o clinici e dati PNE sono stati utilizzati da alcune strutture per identificare le possibili cause o fattori responsabili dei valori anomali di mortalità. Alcune strutture hanno condotto l audit sui valori anomali di mortalità identificando o ipotizzando le possibili cause senza procedere ad una verifica dei sistemi informativi regionali o ad un controllo delle cartelle cliniche relativi ai casi indicati. Box 1 Principali criticità emerse durante il processo di audit Attribuzione di casi a strutture ospedaliere errate a causa di codici non aggiornati delle diagnosi di IMA o o Diversa sensibilità dei criteri di diagnosi di IMA Impossibilità di distinguere diagnosi di accesso da diagnosi di dimissione (i.e. IMA periprocedurale) o Diversi criteri di diagnosi di STEMI e nstemi Errori nella registrazione dei pazienti trasferiti da altra Mancata codifica nelle SDO dei fattori di rischio (comorbidità e complicanze) dei pazienti

7 Tabella 4 risultati del processo di verifica della selezione delle coorti e della stima della mortalità STRUTTURA PRESIDIO OSPEDALIERO DI SAN DONA` DI P. AZIENDA OSP. S.M.A. SEDE DI SACILE OSPEDALE PADRE ANTERO MICONE SESTRI P. STABILIMENTO SAN BARTOLOMEO DI SARZANA OSPEDALE "B. RAMAZZINI" CARPI OSPEDALE S.ANDREA MASSA MARITTIMA Verifica Selezione Coorti Verifica Mortalità Non verificata Non verificata Non applicabile Non applicabile Non verificata Non verificata Osservazioni Errore sistematico attribuzione dei casi Attribuzione errata alla Sede di Sacile di attività di UO dell'osp di Pordenone Selezione più specifica nell'analisi regionale (410.x1) rispetto al PNE (410.xx) e dei trasferimenti da altra Ipotesi delle strutture sui possibili determinanti dei valori di mortalità selezione di NSTEMI nel PNE per trasferimento degli STEMI verso i centri HUB misclassificazione dei trasferimenti da altra misclassificazione dei trasferimenti da altra misclassificazione della diagnosi attribuibile ai decessi non registrati perché avvenuti dopo 30 giorni dal ricovero MADRE GIUSEPPINA VANNINI CLINICA MEDITERRANEA S.P.A. Non verificata della diagnosi di IMA (IMA periprocedurali) trasferimenti da altra

8 OSPEDALE S.CAMILLO DE LELLIS MANFREDONIA CASA DI CURA CITTA DI LECCE P.O. S.CATERINA NOVELLA GALATINA P.O. V.EMANUELE II CASTELVETRANO OSPEDALE SANT`ANTONIO AZIENDA OSP. S.M.A. SEDE DI PORDENONE OSPEDALI RIUNITI DELLA VAL DI CHIANA CASA DI CURA CITTA` DI APRILIA CASA DI CURA S.ANNA POMEZIA OSPEDALE S. GIOVANNI EVANGELISTA(TIVOLI) CLINICA SAN MICHELE STABILIMENTO OSP. DI VENERE AZIENDA OSP. UNIV. G. MARTINO Non applicabile Non verificata Non applicabile della diagnosi di IMA per 4 pazienti codifica IMA trasferiti da altra codifica IMA Errore sistematico attribuzione dei casi Attribuzione errata alla Sede di Sacile di attività di UO dell'osp di Pordenone Non verificata Non verificata trasferimenti da PS Mancata codifica dei fattori di rischio nella SDO codifica IMA attribuibile ai pazienti NSTEMI e ai decessi non registrati perché avvenuti oltre 30 giorni dal ricovero attribuibile a NSTEMI ed errori di codifica IMA attribuibile ai bassi volumi di attività Alta mortalità attribuibile al ruolo di HUB ed alla codifica errata delle UUOO non cardiologiche Alta mortalità proporzione di STEMI

9 P.O. UMBERTO I (EX A.O.) P.O. S. GIOVANNI DI DIO Alta mortalità proporzione di STEMI La differenza può essere attribuita all'utilizzo del RENCAM regionale per la stima della mortalità

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