INFEZIONE DA HIV e AIDS

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1 Dipartimento di Prevenzione Medica Notifica, sorveglianza e controllo delle malattie infettive INFEZIONE DA HIV e AIDS (elaborazione dati dal programma informatizzato Regione Lombardia Mainf e portale regionale DWH) Il report riflette i dati relativi a casi di Infezione da HIV notificati dal 01/01/2010 al 30/06/2014 e AIDS dal 01/01/2006 al 30/06/2014 nell'asl Milano 1, sottolineando l aspetto dinamico del sistema di sorveglianza, basato sulla disponibilità e qualità dei dati al momento della stesura, motivo di possibili eventuali aggiornamenti a seguito di integrazioni e/o correzioni. INFEZIONE DA HIV In Regione Lombardia dal 2010 è attivo il sistema di sorveglianza delle nuove diagnosi di infezione da HIV (virus dell immunodeficienza umana), soggette a notifica obbligatoria dal 2008 (DM 31 marzo 2008), basato sul primo riscontro di test positivo per HIV, quindi includendo sia soggetti infettati di recente, sia anni prima. Dallo stesso anno sono disponibili i dati da tutte le regioni italiane raccolti dal Centro Operativo AIDS (COA) dell Istituto Superiore di Sanità. Diversamente da quanto avviene nell'elaborazione dei dati relativi alle altre malattie infettive soggette a notifica che riguardano soggetti residenti nell'asl Milano 1, secondo le modalità di inserimento in Mainf 1 i casi di infezione da HIV si riferiscono a soggetti residenti in diverse Province lombarde o fuori Regione con accesso alle Strutture Sanitarie insistenti nel territorio dell'asl Milano 1, Unità Operative di Malattie Infettive o altre Strutture Specialistiche che erogano terapia antiretrovirale. Al primo posto per numerosità di casi si colloca la Provincia di Milano seguita dalla Provincia di Varese, rispettivamente 84 e 12 soggetti (tab. 1). tab 1 - casi di infezione da HIV - frequenza dei casi per anno e residenza * al 30/06/2014 TOTALE residenza Milano Bergamo Como Lecce Napoli Novara Palermo Roma Varese totale tab.1 Frequenza di casi per anno e residenza 1

2 Nella tabella 2 sono riportati i casi per anno suddivisi in maschi e femmine: si evidenzia un andamento pressochè stabile nel periodo considerato e il maggiore coinvolgimento del sesso maschile con 85 casi su 109 pari al 78%. tab.2 infezione da HIV: Frequenza di casi notificati per anno e genere casi anno maschi femmine totale * (al 30/06/2014) totale tab. 2 Frequenza di casi per anno e genere Per quanto riguarda la distribuzione per fascia d età, in entrambi i sessi l'infezione è più frequente in età riproduttiva con un picco dai 30 ai 49 anni (tab. 3). fasce d'età *(AL 30/06/2014) M F M F M F M F M F totale TOTALE tab. 3 Frequenza di casi per genere e fasce d età 2

3 Relativamente alla distribuzione geografica, nel periodo considerato sul totale delle segnalazioni di infezione da HIV 92 riguardano soggetti italiani (pari all 84.4%), 12 soggetti di nazionalità straniera (Europa centro-orientale, America meridionale e Africa) e di 5 soggetti non è nota la nazionalità. Vengono riferiti quali principali fattori di rischio di esposizione all infezione i rapporti sessuali, prevalentemente per via eterosessuale sia nelle femmine (72% dei casi) che nei maschi (56% dei casi), seguiti dalla via omosessuale (35% dei casi) in questi ultimi, come rappresentato nei grafici 1 e 2. Grafico 1 3

4 Grafico 2 Le motivazioni principali che hanno indotto i soggetti ad eseguire il test per HIV sono in ordine di frequenza un controllo nell ambito di accertamenti per altra patologia (63 casi), comportamenti a rischio (29 casi), controllo di routine (10 casi), durante controlli ginecologici in gravidanza (2 casi), altro non specificato (5 casi). 4

5 Lo stadio clinico in cui è stata fatta diagnosi di infezione da HIV è nel 54 % dei casi quello iniziale fase asintomatica (A), seguito dallo stadio avanzato (C) nel 32% dei soggetti e nei restanti casi lo stadio intermedio (B). tabella 4 tab. 4 stadio clinico a cui si è avuta la diagnosi (dal 2010 al 30/06/2014) stadio clinico N. % tab. 4 Stadio clinico A % A % A % B % B % B % C % C % ND.. Totale % In Regione Lombardia le segnalazioni di nuove diagnosi di HIV sono state 781 nel 2010, 646 nel 2011 e nel Dal confronto con i dati regionali disponibili riferiti all anno 2011 emerge una corrispondenza con i dati Asl Milano 1 per quanto attiene la distribuzione di casi per sesso, età, fattori di rischio, nazionalità e stadio clinico in cui viene posta la diagnosi. In Italia dal 2010 al 2012 sono state segnalate, rispettivamente, 3.948, e nuove diagnosi di infezione da HIV, dati COA aggiornati al 31/12/ Anche a livello nazionale il rapporto maschi/femmine è a favore dei primi, è diminuita la proporzione riferita ai tossicodipendenti e sono aumentati i casi attribuiti a trasmissione sessuale, prevalentemente eterosessuale, con un aumento percentuale più consistente per i rapporti omosessuali maschili. 5

6 AIDS La Sindrome da Immunodeficienza Acquisita (AIDS) è soggetta a notifica obbligatoria dal 1986 (DM n.288 del 28 novembre 1986). Il COA in collaborazione con le Regioni provvede alla raccolta e all archiviazione nel Registro Nazionale AIDS, all analisi e pubblicazione annuale dei dati. Dal 1982, anno della prima diagnosi di AIDS in Italia, al i casi notificati al COA sono stati : dopo un incremento sino al 1995, si è verificata una rapida diminuzione dall anno successivo sino al 2000, diminuzione più lenta, ma costante, che è continuata. Trend in diminuzione si è registrato anche in Regione Lombardia: da 489 casi nel 2003 a 259 nel Le segnalazioni di AIDS 5 in residenti nell Asl Milano1, con inizio sintomi dal 01/01/2006 al 30/06/2014, sono state 180 con un andamento stabile di circa 20 casi/anno, leggera flessione dal 2009 al 2013, rapporto maschi femmine a favore dei primi, classi di età prevalentemente interessate dai 35 ai 54 anni, come evidenziato in tabella 5. Sul totale dei casi, 152 sono relativi a soggetti italiani, pari all 84.4%. L analisi dei dati nazionali 3 sino al 2012 evidenzia per i casi di AIDS, come per l infezione da HIV, una corrispondenza con i dati Regione Lombardia e Asl Milano 1 oltre che nell andamento anche per quanto riguarda la distribuzione per età, sesso e modalità di trasmissione tab.5 Casi di Aids dal 01/01/2006 al 30/6/2014 suddivisi per sesso e fasce età 2014 *AL 30 GIUGNO TOTALE Classe Età F M F M F M F M F M F M F M F M F M totale

7 In tabella 6 sono rappresentati i tassi regionali e Asl Milano 1 per anno, dal 2006 al 2013, per abitanti. AIDS (dati da DWH aggiornato al 27/8/2014) anno Tasso Regione (X ) Tasso Asl Milano 1 (X ) ,530 2, ,661 3, ,236 2, ,182 1, ,839 2, ,652 1, ,526 1, ,900 2,034 tab. 6 Tassi Regione e Asl Milano 1 L incidenza di AIDS e dei decessi continua a diminuire principalmente per effetto delle terapie antiretrovirali, pertanto è importante avere la consapevolezza della propria sieropositività al fine di fare ricorso alle Strutture Specialistiche per gli approfondimenti diagnostici e i percorsi terapeutici. E fondamentale mantenere alto il livello di attenzione nei confronti di AIDS e dell infezione da HIV, nonché delle altre infezioni trasmesse sessualmente (MTS) sensibilizzando la popolazione sulla tematica e fornendo gli strumenti di prevenzione. 7

8 Sono attivi sul territorio della Asl Milano 1 cinque centri MTS cui fare riferimento: nei poli periferici si esegue la sierologia per HIV e presso il polo zonale di Rho è anche possibile eseguire una visita specialistica e le eventuali terapie. Polo Zonale di RHO Via Cadorna, 32 tel /218 Polo Periferico GARBAGNATE MILANESE V.le Forlanini, 121 (presso Ospedale) tel /040/913 Polo Periferico CORSICO Via Marzabotto, 12 tel /865 Polo Periferico LEGNANO Via Savonarola, 3 tel Polo Periferico MAGENTA Via al Donatore di sangue, 50 (presso Ospedale) tel. 02/ Inoltre, informazioni sono disponibili accedendo al sito aziendale (home page - sezione Malattie Infettive e vaccinazioni - Malattie Infettive ) e consultando le schede tradotte in diverse lingue. Fonti : 1. Mainf - programma informatizzato malattie infettive Regione Lombardia 2. Report Regionale Notiziario dell ISS- Volume 26 Numero 9 Supplemento Report Regionale Luglio DWH Regionale agg. al Data 05/09/ Report 2014 Prodotto da Dott.ssa M. Binotto, AS G.Pinciroli,A.S. M. Testa, A.S. C. Sgarella 8

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