LE PAROLE CHE FUNZIONANO NEL MONDO DEL LAVORO. Maria Teresa Giordano Psicologa-psicoterapeuta
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- Bernarda Salerno
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1 LE PAROLE CHE FUNZIONANO NEL MONDO DEL LAVORO Maria Teresa Giordano Psicologa-psicoterapeuta
2 CON CHI SI COMUNICA? Clienti Fruitori del servizio Dipendenti Ente Fornitori Gruppi politici Ambiente/ Comunità Investitori Governi
3 LE PAROLE CHE NON FUNZIONANO Perché è così difficile comunicare? Non ascoltiamo Mex inviato Mex ricevuto Linguaggio aggressivo
4 COME MAI SI È SVILUPPATA QUESTA MODALITÀ COMUNICATIVA? Spiegazione storica Società gerarchiche Negazione dei BISOGNI propri e altrui Guerre
5 ESERCIZIO 1. Allora lo fai apposta! 2. Te l ho detto mille volte di sistemare le cartelle in questo modo! 3. Quando non mi saluti mi sento triste. 4. L. mi fa proprio infuriare! 5. O. finisce sempre prima di me. 6. M. non ne fa mai una giusta! 7. S. non ha chiesto la mia opinione durante la riunione.
6 IL LINGUAGGIO VIOLENTO È CARATTERIZZATO DA: Giudizi moralistici Incolpare, insultare, umiliare, etichettare, criticare, fare paragoni Paragoni Infelicità, insoddisfazione Negare le proprie responsabilità Si deve fare, Mi fai sentire Pretese Senso di colpa e punizione Premio e punizione
7 VITA DI MOZART A 3 anni suonava il clavicembalo A 4 anni suonava brevi pezzi A 5 anni prime composizioni e concerto alla corte del principe a 13 anni aveva viaggiato per quasi tutta l Europa e suonato nelle maggiori corti di quel tempo, Fino ai 13 anni aveva composto già 48 opere.
8 Un uomo cercava qualcosa per terra vicino ad un lampione, a gattoni, sul marciapiede. Un poliziotto che passava di li gli chiese che cosa stesse facendo. Cerco le chiavi della mia macchina rispose l uomo che sembrava leggermente brillo. Le sono cadute qui? indagò il poliziotto. No, mi sono cadute in quel vicolo. Vedendo l espressione perplessa del poliziotto l uomo si affrettò a spiegare: Il fatto è che qui c è molta più luce.
9 QUINDI CHE FARE? Sviluppare un linguaggio non violento Riconnettersi e riconoscere i bisogni e le emozioni proprie e altrui
10 PERCHÉ? bisogni emozioni parole/ azioni
11 I BISOGNI UNIVERSALI Interdipendenza (bisogno di ricevere e di dare) Accettazione, coinvolgimento, apprezzamento compassione (presenza attenta ad un dolore) Connessione e considerazione (dei nostri e altrui bisogni) Collaborazione, comunità Empatia e onestà Calore, vicinanza, intimità, ripsetto per sé, supporto, nutrimento, fiducia, rassicurazione, comprensione Visibilità Autonomia e Autenticità Autonomia, integrità, autenticità Chiarezza e consapevolezza Sicurezza e Salute Sicurezza, affidabilità, salute Scopo ed Efficacia Contribuire, dare significato, crescita, competenza, lavoro, creatività,autoespressione Armonia ed Equilibrio Bellezza, ordine,pace, unità, reciprocità, ispirazione, comunione Riposo e Gioco Divertimento, sfida, stimolo, riposo, rilassamento, celebrazione e lutto
12 DA DOVE SI INIZIA? Dall empatia La capacità di connettersi con l altro e mettersi nei suoi panni, percependo emozioni e pensieri. Si può provare empatia verso di sé e verso l altro.
13 Auto-empatia Se siamo connessi con noi stessi diventiamo anche più curiosi e aperti alle emozioni e ai bisogni dell altro Proviamo! Empatia verso l altro Essere consapevoli che l altra persona sta agendo per soddisfare i suoi bisogni proprio come facciamo noi, ci sposta dal giudizio o dal pensare che sta agendo contro di noi. Proviamo! Nella pratica QUALE MIO BISOGNO STO CERCANDO DI SODDISFARE CON QUESTA RICHIESTA/AZIONE? QUALE SUO BISOGNO STA CERCANDO DI SODDISFARE?
14 LE PAROLE CHE FUNZIONANO Le 4 componenti della comunicazione non violenta Osservazioni Osservare senza giudicare Sentimenti Esprimere come ci sentiamo quando osserviamo questa azione Bisogni Quali sono i bisogni collegati a quei sentimenti Richieste Effettuare una richiesta specifica
15 LE PAROLE CHE FUNZIONANO Le 4 componenti della comunicazione non violenta Osservazioni Quando io (vedo, sento ) Sentimenti Io mi sento Bisogni Perché ho bisogno Richieste Saresti disposto a?
16 GRAZIE!
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