PROCEDURA PER IL TRASPORTO SECONDARIO
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- Giada Ferrara
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1 Pagina 1 di 13 PROCEDURA PER IL TRASPORTO SECONDARIO Rev Data /08/2010 Causale della modifica Integrazione trasporto Piemonte-Papardo Redatta da Dir.S.C.An.Rian.Piemonte Dir.S.C.An.Rian Papardo Dir.S.C MCAU Papardo Dir. S.C MCAU Piemonte U.O.Qualità Condivisa/Valutata da Dir. Med. Pres. Papardo Dir. Med. Pres. Piemonte D Dir. C.O. 118 Valutata da Approvata da Resp. U.O. Qualità Dr. Gaetano Ferlazzo Direttore Sanitario Dr. Eugenio Ceratti Firmato Ferlazzo Firmato Ceratti Data Atto Formale Approvazione Aziendale 06/12/2010 Prot.n 7141/DG Il Direttore Generale Dr. Armando Caruso Firmato Caruso 1
2 Pagina 2 di 13 - SCOPO La procedura ha lo scopo di definire i criteri e standardizzare le modalità del trasporto secondario per trasferimento o per esecuzione di accertamenti diagnostici e/o procedure terapeutiche. - CAMPO DI APPLICAZIONE Si applica a tutti i pazienti che necessitano, per le loro condizioni di salute, di trasferimenti/ trasporto per attività non eseguibili presso la Ns Azienda o tra i due Presidi Ospedalieri Aziendali - INTRODUZIONE Il trasporto comporta sempre un certo grado di rischio per il paziente e quindi la decisione di effettuare i trasferimenti deve essere basata sulla valutazione dei benefici e dei rischi potenziali mettendone in discussione l utilità se questo non è strettamente necessario all intervento o alla risoluzione del dubbio diagnostico. L'equipaggiamento disponibile e il livello di abilità tecnica del personale impiegato devono essere proporzionali (e adeguati) agli interventi richiesti o previsti per il paziente (un assistente esperto di intubazione tracheale deve accompagnare qualsiasi paziente intubato o con possibilità di compromissione delle vie aeree durante un trasporto fra ospedali). Questa procedura rappresenta i requisiti minimi che devono essere garantiti durante il trasporto di qualsiasi paziente. - TRASPORTO TRA OSPEDALI 1. Trasporto tra ospedali extraziendali La decisione di trasferire/trasportare un paziente è responsabilità del medico curante dell'ospedale di partenza. I criteri utilizzati per la definizione del livello di assistenza durante il trasporto medico sono: o clinici per la definizione del livello di assistenza (cfr Pg n 6) o clinici per la definizione delle attrezzature e delle risorse secondo GCS (cfr Pg n 7) o clinici per la definizione delle attrezzature e delle risorse durante il trasporto secondo RTS (cfr Pg n 9) o classi di rischio secondo la classificazione di Eherenwerth (cfr Pg n 10)
3 Pagina 3 di 13 Il Medico che dispone il trasferimento deve: o Stabilizzare il paziente (se necessario). Le lesioni che possono essere stabilizzate nell ospedale di primo ricovero devono essere trattate prima del trasporto. E di fondamentale importanza mettere in atto tutte le procedure medico/chirurgiche a disposizione della struttura per ottenere una stabilizzazione il più possibile ottimale dei parametri emodinamici e respiratori del paziente prima del trasferimento; L eventuale rianimazione e/o stabilizzazione devono avvenire nell'ospedale di partenza, tenendo ben presente che la stabilizzazione definitiva può probabilmente essere ottenuta solo all'ospedale di destinazione. o Contattare il medico dell ospedale di destinazione autorizzato ad accettare i pazienti per: Descrivere il caso clinico e/o la necessità per cui deve essere effettuato il trasferimento/trasporto; Ottenere un parere sul trasferimento e sulla stabilizzazione dei parametri vitali; o Informare il paziente e/o i parenti sul trasferimento. o Accertarsi che sia disponibile la documentazione clinica necessaria al trasporto; o Allertare la Direzione Medica di Presidio per l organizzazione del trasporto; o Informare il personale dell ambulanza sullo stato di salute del paziente e sulle necessità di trasferimento. Il medico che accetta il trasferimento deve: o Accettare il trasferimento/trasporto; o Dare parere sulla stabilizzazione dei parametri clini prima del trasferimento; o Accertarsi della disponibilità del posto letto - se necessario; o Avere la sicurezza che siano disponibili, ed al contempo allertare, le risorse più appropriate nel proprio ospedale, prima che il trasferimento abbia inizio. - Informazioni da fornire al personale addetto all'assistenza durante il trasporto Identificazione del Paziente (nome cognome e data di nascita); Motivazione del trasferimento/trasporto; Nominativo e reparto del medico della struttura ricevente contattato; Modalità di assistenza respiratoria; Volumi dei liquidi d'infusione; - Documentazione Clinica a corredo del trasferimento Storia della malattia e/o del trauma o cartella clinica se paziente ricoverato; Orientamento diagnostico iniziale; Condizioni del paziente all'ammissione in ospedale; Parametri vitali registrati in Pronto Soccorso o in reparto e al momento del
4 Pagina 4 di 13 trasferimento; Trattamento effettuato o terapia in corso; Referti e/o copie di esami di laboratorio e/o strumentali effettuati (da allegare); Infusioni (tipo e quantità) somministrate. La documentazione clinica deve sempre accompagnare il paziente, senza ritardare il trasferimento per questi adempimenti. - Trasferimenti programmati per esami strumentali I trasferimenti programmati devono essere preventivamente autorizzati e concordati con la Direzione Medica di Presidio che ne curerà la gestione organizzativa del trasporto. I sanitari che accompagneranno il paziente saranno individuati preferibilmente tra il personale in servizio attivo della S.C. richiedente. 2. Trasporto tra i due presidi dell Azienda Il trasporto del paziente tra i due PP.OO. avviene con le stesse norme del trasporto extraziendale. - Procedura amministrativa per ricovero tra PP.OO. Nel caso in cui il trasporto avviene per ricovero il paziente viene direttamente accolto nella Struttura Complessa ricevente; l infermiere del reparto deve dare immediata comunicazione al MCAU del posto letto occupato. La procedura amministrativa per il ricovero verrà effettuata: Direttamente in reparto presso il Presidio Papardo; Presso l accettazione del MCAU per il Presidio Piemonte Trasferimenti urgenti dal P.O. Piemonte Paziente ricoverato A tale adempimento provvederà, previa valutazione del livello di criticità del paziente: - il personale medico ed infermieristico della S.C. di appartenenza e/o del dipartimento. - il personale infermieristico in servizio al MCAU nelle ore antimeridiane e pomeridiane, previa valutazione della Direzione Medica di Presidio, qualora non sia possibile utilizzare il personale della S.C. di appartenenza e/o del dipartimento e compatibilmente con le risorse in atto presenti in P.S.. - il personale in pronta disponibilità, nelle ore notturne e nei festivi, previo coordinamento con il medico del MCAU.
5 Pagina 5 di Paziente che si trova in MCAU Il trasferimento del paziente sarà a cura del personale della S.C. di MCAU. In caso di trasporto notturno e di particolare urgenza l infermiere reperibile sostituirà il collega fino al rientro Pazienti affetti da IMA I pazienti affetti da IMA ST sopra che necessitano di ricovero in UTIC e/o debbano essere sottoposti a procedure di cardiologia interventistica, anche se al momento stabili, rientrano nella scala Eherenwert in classe 4-5, in quanto pazienti critici, in codice rosso, potenzialmente instabili. Per questi pazienti deve essere utilizzata l ambulanza CMR (Centro Mobile di Rianimazione )con medico intensivista rianimatore a bordo, in considerazione dell alta percentuale di mortalità (50%) entro la prima-seconda ora dall evento come attestano vari studi scientifici Previo accordo con la Centrale Operativa può essere utilizzata l ambulanza CMR del Pazienti affetti da emorragia cerebrale I pazienti affetti da emorragia subaracnoidea rientrano nella scala di Eherenwert in classe 4-5 in quanto pazienti potenzialmente instabili( il 30 % va in exitus in breve tempo, altri risanguinano e/o vanno incontro a grave vasospasmo cerebrale diffuso). Per questi pazienti deve essere utilizzata l ambulanza CMR con medico intensivista rianimatore a bordo. Nel caso di emorragia cerebrale post-traumatica il trasporto deve essere effettuato con CMR e medico intensivista rianimatore in quanto trattasi di trauma cranico maggiore. In caso di emorragia cerebrale spontanea in sede atipica o tipica a tutto spessore (in senso profondo-superficie) o con segni di effetto massa il trasporto deve essere effettuato con CMR e medico intensivista in quanto lesione potenzialmente evolutiva Logistica P.O. Piemonte Il tra i due presidi ospedalieri segue i principi organizzativi dell Hub and Spoke; per tale motivo nel P.O. Piemonte è previsto lo stazionamento di due ambulanze: - Centro Mobile di Rianimazione (CMR) - Ambulanza di Tipo A Sono presenti tre autisti nel turno di mattina, due autisti nel turno di pomeriggio, un autista nel turno notturno. Per la possibilità di un utilizzo contemporaneo delle ambulanze è prevista una pronta disponibilità per un autista ed un infermiere (copertura notturna e festiva).
6 Pagina 6 di 13 - Criteri clinici per la definizione del livello di assistenza Il paziente NON necessita: 1. di monitoraggio dei parametri vitali 2. di una linea venosa per la somministrazione continua di liquidi e farmaci 3. di somministrazione di ossigeno medicale Il paziente: 1. necessita del monitoraggio dei parametri vitali [Pressione Arteriosa (PA) - attività cardiaca (monitor ECG) - respirazione(saturazione 0 2 ) 2. necessita di una linea venosa per la somministrazione continua di liquidi e farmaci 3. Può avere una compromissione dello stato di coscienza 4. Può essere presente un lieve o modesto distress respiratorio per cui richiede di somministrazione di ossigeno Il paziente : 1. necessita di intubazione tracheale 2. necessita di supporto ventilatorio 3. necessita di accesso venoso di grosso calibro o di catetere venoso centrale 4. di monitoraggio dei parametri vitali [PA - attività cardiaca (monitor ECG) - respirazione (Sa02) - EGA] 5. Può essere presente compromissione dello stato di coscienza Non è necessaria la presenza del medico a bordo dell'ambulanza per il trasferimento È necessaria la presenza del medico a bordo della ambulanza quando : - RTS 3; - GCS >9; - FR <10 > 20; - FC <55 o > 100; - PAS < 100; - SP0 2 rilevato con EGA < 90 NB: Specialista cardiologo in caso di Shock cardiogeno IMA Scompenso in soggetto con cardiomiopatia Nel caso di IMA si considererà necessaria l'assistenza medica anche in presenza di valori normali. È necessaria la presenza del medico rianimatore a bordo dell ambulanza quando: - RTS < 3; - GCS < 9;
7 Pagina 7 di 13 - Criteri clinici per la definizione delle attrezzature e risorse indispensabili durante il trasporto medico di paziente (uno o più parametri rilevati) secondo glasgow coma scale. 1. GCS >13 Condizione clinica 2. Assenza di danno neurologico 1. GCS Assenza di danno neurologico 3. Meccanismo di trauma maggiore 4. Paziente stabile con grave trauma già diagnosticato in osservazione prima del trattamento 1. Paziente instabile (PAS<90 mm Hg), che non ha risposto alla rianimazione, politrauma, in attesa di intervento chirurgico urgente Attrezzatura sanitaria necessaria Dotazione standard Monitor ECG, Linea venosa di calibro non inferiore ai 18G, controllo vie aeree e materiale per rianimazione Due linee venose di calibro adeguato (non inferiore ai 18 G), ossigeno medicale e materiale per rianimazione Due linee venose, monitor ECG, ossimetria, controllo vie aeree, ossigeno medicale e materiale per rianimazione Mezzo di trasporto richiesto Ambulanza ordinaria Ambulanza medicalizzata con medico specialista o dell emergenza Ambulanza medicalizzata (Medico specialista o Anestesista Rianimatore) Nei casi al di fuori dei parametri appena elencati, qualora il dirigente medico inviante ritenesse necessaria l'assistenza medica durante il trasporto, questa dovrà essere assicurata dallo stesso o da altro dirigente medico della stessa S.C. Monitor parametri vitali Linea venosa Ossigeno No Si Personale ABZ e Infermiere Personale ABZ e Medico Compromissione coscienza Di stress respiratorio Si Personale ABZ e Medico e I.P. I.O.T. Ventilazione assistita Terapia intensiva farmacologica Si Personale ABZ Infermiere e Medico rianimatore
8 Pagina 8 di 13 GLASGOW COMA SCALE Occhi Risposta motoria Risposta verbale Aperti Spontaneamente 4 Comando verbale 3 Stimolo doloroso 2 Nessuna risposta 1 Comando verbale Obbedisce 6 Localizza il dolore 5 Stimolo doloroso Flessione Retrazione 4 Flessione abnorme 3 Estensione 2 Nessuna risposta 1 Conversazione orientata 5 Frasi confuse 4 Parole sconnesse 3 Suoni incomprensibili 2 Nessuna risposta 1 Totale 15
9 Pagina 9 di 13 - Criteri clinici per la definizione delle attrezzature e risorse indispensabili durante il trasporto medico di paziente (uno o più parametri rilevati )secondo Revised Trauma Score. Condizione clinica 1. Revised Trauma Score 3 2. Assenza di danno neurologico Attrezzatura sanitaria necessaria Dotazione standard Mezzo di trasporto richiesto Ambulanza ordinaria 3. Revised Trauma Score 3 4. Assenza di danno neurologico 5. Assenza di trauma maggiore 6. Paziente stabile con grave trauma già diagnosticato in osservazione prima del trattamento Monitor ECG, Una - Due linee venose di calibro adeguato (non inferiore ai 18 G), ossigeno medicale materiale per rianimazione Ambulanza medicalizzata con medico specialista o dell emergenza 7. Paziente instabile (PSA<90 mm Hg), che non ha risposto alla rianimazione, politrauma, in attesa di intervento chirurgico urgente Due linee venose, monitor ECG, ossimetria, controllo vie aeree, ossigeno medicale e materiale per rianimazione Ambulanza medicalizzata (Medico specialista o Anestesista Rianimatore) - Revised Trauma Score Glasgow Coma Scale P A sistolica Frequenza respiratoria punteggio > >
10 Pagina 10 di 13 CLASSI DI RISCHIO PER IL TRASPORTO DEI PAZIENTI SECONDO LA CLASSIFICAZIONE DI EHERENWERTH CLASSE I E II NON E RICHIESTA LA PRESENZA DEL MEDICO Il paziente richiede raramente il monitoraggio dei parametri vitali Non ha bisogno di una linea venosa Non richiede somministrazione di ossigeno Non và trasferito in terapia intensiva CLASSE III E RICHIESTA LA PRESENZA DEL MEDICO Il paziente richiede di frequente il monitoraggio dei parametri vitali Ha bisogno di una linea venosa Può andare incontro alla compromissione dello stato di coscienza Può andare incontro a distress respiratorio Richiede la somministrazione di O 2 Va in terapia intensiva Glasgow Coma Scale =>9 Classe IV E RICHIESTA LA PRESENZA DEL MEDICO ANESTESISTA- RIANIMATORE Il paziente richiede intubazione tracheale Richiede supporto ventilatorio Ha bisogno di una o due accessi venosi di grosso calibro o di catetere venoso centrale Può avere compromissione dello stato di coscienza Può essere in distress respiratorio Richiede la somministrazione di O 2 Richiede la somministrazione di farmaci durante il trasporto Và in terapia intensiva Glasgow Coma Scale <9 CLASSE V A TOTALE CARICO DEL RIANIMATORE Il paziente non può essere stabilizzato Richiede monitoraggio invasivo Richiede terapia intensiva - Personale che accompagna il paziente In aggiunta al personale di ambulanza (autista e ausiliario) è prevista la presenza del solo infermiere per le classi I e II dell infermiere e del medico per la classe III e dell infermiere e del medico rianimatore per le classi IV e V.
11 Pagina 11 di 13 a-criteri DI ESCLUSIONE Sono criteri di esclusione : - La mancata stabilizzazione, prima del trasporto, dei parametri emodinamici e respiratori del paziente critico che può sviluppare complicazioni durante il trasporto; - la mancanza di ambulanza dotata di strumentazione ed apparecchiature idonee al trasporto del paziente critico. -MONITORAGGIO DELLA PROCEDURA Il Direttore Medico di Presidio programma e coordina, in collaborazione con l U.O. Qualità, il monitoraggio della procedura attraverso un processo di audit. Il monitoraggio deve comprendere: gli aspetti logistici ed organizzativi; gli andamenti dei trasferimenti; le risorse disponibili (personale, materiale, mezzi di comunicazione); -INDICATORI N schede mediche di trasferimento in autoambulanza x100 N trasferimenti in ambulanza N schede di trasporto in ambulanza x 100 N trasporti in ambulanza
12 Pagina 12 di 13 -BIBLIOGRAFIA: Guidelines for the intern and intrahospital transport of critically ill patients Jonathan Warren, MD, FCCM, FCCP; Robert E. Fromm Jr, MD, MPH, MS; Richard A. Orr, MD;Leo C. Rotello, MD, FCCM, Trasporto del pazientete critico, Everest E, Munford; Oh s Intensive Care Manual; Elsevier 2006 Vasta S.: Valutazione qualitativa non monetaristica degli interventi in TI. tramite indici prognostici di isogravita ed isorisorsa. A.R.N.A.S. Ospedale Civico e Benfratelli II* Servizio di Anestesia e Rianimazione G. Trombino. Progetto presentato nel 2000 alla Direzione Aziendale-Uff. Qualità. Criteri clinico-organizzativi per il trasferimento del paziente critico nella rete dell'emergenza. Linee guida per gli operatori marzo 2002 Agenzia di pubblica Sanità regione Lazio Stefano M. Calderale, La Sapienza Roma; Francesco Cremonese, 118 Roma e Provincia; Antonio De Santis, 118 di Frosinone e Provincia; Antonio D.Urso, Roma; Gabriella Guasticchi, Roma; Mauro Pittiruti,Roma. Direttiva n. 1254/DG del 28/06/2007 Az. Osp. Papardo 1 Gillum RF. Trend in acute myocardial infarction and coronery heart disease death in the United States J Am Coll Cardiol. 1994;23: Kannel WB, Schatzkin A. Sudden death: lesson from subsets in population studies. J Am Coll Cardiol. 1985;5(suppl.):141B-149B 3 Progetto MONICA-OMS Legge regionale 14 aprile 2009 n.5 norme per il riordino del Servizio Sanitario Regionale Decreto 30 aprile 2010 Linee guida-protocolli e procedure Servizio SUES 118-Sicilia.
13 P.DIR.MED.04 PROCEDURA TRASPORTO SECONDARIO Rev.01 del / /2010 Pagina 13 di 13 Redatta da Dir.ff S.C. Anestesia e Rianimazione P.O. Piemonte Dr. Giuseppe Luppino Dir. S.C. Anest. e Rianim. P.O. Papardo Dr. Tanino Sutera Dir. S.C. MCAU P.O. Papardo Dr. Gustavo Rizzo Dir. S.C. MCAU P.O. Piemonte Dr. Clemente Giuffrida Condivisa/Valutata da Direttore Medico di Presidio P.O. Papardo Dr.ssa Mirella Dario Direttore Medico di Presidio P.O. Piemonte Dr. Salvatore Stroscio Responsabile C.O. 118 Dr. Tanino Sutera Comp. U.O. Qualità Dr.ssa Cettì Giacobbe Direttori SS.CC. del P.O. Papardo con obbligo di divulgazione ai dirigenti medici ed al personale infermieristico. Direttore Medico del P.O. Piemonte con obbligo di divulgazione ad Infermieri, Autisti e Barellieri delle Ambulanze dell Azienda Controllo di Gestione Lista di distribuzione Direttori SS.CC. del P.O. Piemonte con obbligo di divulgazione ai dirigenti medici ed al personale infermieristico. Direttore Medico del P.O. Papardo con obbligo di divulgazione ad Infermieri, Autisti e Barellieri delle Ambulanze dell Azienda Direttore della C.O. 118 con indicazione di divulgazione agli operatori ed al personale dei mezzi di soccorso.
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